Creato da Urbe_immortale il 11/09/2006
Blog dedicato all'A.S. Roma, la squadra della Capitale!

Lettera della squadra al Presidente Sensi

Ciao Presidente,
ci affidiamo a queste poche righe per dirti tutto quello che a volte magari non siamo riusciti a trasmetterti a voce o attraverso i gesti e i comportamenti.
Qualcuno di noi Ti ha conosciuto dal giorno in cui sei diventato “Il Presidente”, qualcuno ti ha incontrato durante i  Tuoi 15 anni di presidenza e qualcuno Ti ha conosciuto da poco, ma in ognuno di noi è rimasto impresso il tuo sguardo profondo, carico di umanità, pur se determinato e a volte, forse per chi Ti conosceva troppo poco, anche un po’ duro, ma nessuno di noi può dimenticare la passione con cui ci hai sempre seguito, anche quando non eri presente fisicamente. Sei sempre stato vicino a noi, a volte come Presidente, altre come un secondo padre.
In questi anni hai saputo coniugare sport e solidarietà umana e sociale, senza mai perdere i valori morali che sono propri dello sport. Hai fatto tanto per la Roma e per Roma, le tue passioni dopo l’amore per la tua famiglia, e i romani e i romanisti – e non solo loro – ti hanno accompagnato con dignità e riservatezza, così come Tu hai affrontato la Tua ultima battaglia, una delle tante ma sicuramente la più dura.
Noi non Ti lasceremo solo e non lasceremo sola la Tua famiglia e la famiglia romanista; la nostra forza sarà l’unione e faremo il possibile per farti sorridere da dove sarai, uno di quei tuoi sorrisi che ci regalavi quando venivi in spogliatoio per darci la carica.

Ciao Presidente, Tu sei sempre con noi.

 

Il gol di De Rossi alla Fiorentina commentato dal grandissimo e compianto Alberto D'Aguanno

 

Coppia di Campioni!

 

Il Capitano e Capitan Futuro

 

Serie A: 18^ Giornata:

Chievo-Inter

Atalanta-Napoli

Bari-Udinese

Cagliari-Roma

Catania-Bologna

Lazio-Livorno

Parma-Juventus

Sampdoria-Palermo

Siena-Fiorentina

Milan-Genoa

 

Classifica:

  1. Inter   39
  2. Milan*   31
  3. Juventus   30
  4. Roma 28
  5. Parma   28
  6. Napoli   27
  7. Palermo   26
  8. Sampdoria   25
  9. Bari*   24
  10. Chievo   24
  11. Fiorentina*   24
  12. Genoa*   24
  13. Cagliari*   23
  14. Udinese*   18
  15. Livorno   18
  16. Bologna*   16
  17.    16
  18. Atalanta*   13
  19. Catania   12
  20. Siena   12

* una partita in meno

 

Marcatori Giallorossi in Campionato

9 reti: Totti.

4 reti: De Rossi.

3 reti: Vucinic.

2 reti: Perrotta, Brighi, Burdisso.

1 rete: Taddei, Mexes, Riise, Menez, Cassetti.

 

Giudice Sportivo

Multe all'A.S. Roma nel corso della stagione:

€ 77.000,00

Squalificati per la prossima gara di campionato:

 

Espulsi nell'ultima partita:

 

5 ammonizioni.

De Rossi.

4 ammonizioni:

Cassetti, Pizarro, Menez, Perrotta.

3 ammonizioni (in diffida):

Totti. 

2 ammonizioni:

Vucinic, Andreolli, Mexes, Burdisso.

1 ammonizione:

Taddei, Okaka, Cerci, Vucinic, Doni, Riise, Motta, Guberti, Brighi.

 

Prossime gare AS Roma

6 gennaio, 18^ giornata:

 -

9 gennaio, 19^ giornata:

 -

12 gennaio, Coppa Italia, Ottavi di Finale:

 -

 

Europa League

Sedicesimi di Finale:

Panathinaikos-Roma (18 e 25 febbraio)

Marcatori giallorossi in Europa League:

11 reti: Totti.

3 reti: Menez, Okaka, Cerci.

2 reti: De Rossi, Riise, Vucinic.

1 rete: Guberti, Perrotta, Andreolli, Scardina.

 

« La Roma non ha mai pianto

e mai non piangerà:

perché piange il debole,

i forti non piangono mai. »

Dino Viola

 

Immenso Capitano

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Rabona di Aquilani e gol del Capitano al Milan

Il fantastico gol del Capitano a Marassi

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CAPITAN FUTURO! D.D.R.!

 

    

 

 

 

 Francesco, Daniele e Simone

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    CAMPIONI DEL MONDO!

  

Vivi come se tu dovessi morire subito,

 pensa come se tu non dovessi morire mai.

 

Messaggi di Gennaio 2009

Diamoutene: "Essere qui è un sogno!"

Post n°2779 pubblicato il 31 Gennaio 2009 da Urbe_immortale
 

"Essere qui è un sogno". Ecco le prime parole di Diamoutene da romanista. L'intervista completa al difensore alle 19,30 su Roma Channel: "Sono molto contento di essere qui. Saluto tutti i tifosi della Roma. Spero di fare bene e di essere confermato. Ieri era anche il mio compleanno e quando mi è arrivata la telefonata è stato un sogno. Arrivo in una squadra nella quale giocano anche alcuni miei amici: Vucinic, Tonetto e Cassetti. Ho segnato l'unico gol in serie A alla Lazio? E' vero. Fu una grande soddisfazione. Quella fu una grande partita di Vucinic".

 
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Spalletti: "Diamoutene è forte!

Post n°2778 pubblicato il 31 Gennaio 2009 da Urbe_immortale

"Fatemi vedere chi hanno convocato, fatemi vedere la lista". Luciano Spalletti scherza con i giornalisti, a Trigoria, pochi minuti dopo che la Roma ha ufficializzato il prestito di Diamoutene dal Lecce.
E' una Roma con i cerotti quella che va a Reggio Calabria.

"Abbiamo qualche assenza come può succedere in un momento così concentrato di partite. Però la Roma ha la possibilità di vincere la partita, al di là delle assenze".
Assenze che aveva messo in preventivo oppure c'è stato qualche problema dell'ultimo minuto? E' emergenza?
"Per me emergenza vera sarà quando non avrò la possibilità di schierare undici giocatori. Le assenze sono cose a cui una squadra forte deve sopperire".
Come è maturata la scelta di Diamoutene? Che tipo di giocatore è?
"La scelta è dovuta a quello che è successo ultimamente. E' un calciatore forte, anche se qualcuno ha qualche dubbio. Il ragazzo lo conosciamo bene. Poi come succede nel calcio ci sta qualche volta di dover passare un periodo difficile. Ultimamente, non sta giocando molto. L'anno scorso ha disputato un numero importante di partite. E poi ha le caratteristiche che noi ricerchiamo, di conseguenza ora inizierà a lavorare e poi vedremo".
Quando si aggregherà alla squadra?
"Ora. Viene con noi. E' convocato per la Reggina, anche se non c'è sulla lista. E' a disposizione".

Ha letto di Pizarro? Ha detto che vorrebbe che Panucci restasse. Pareva un messaggio a lei.
"Se voleva dire qualcosa a me, veniva da me. Né lui lé gli altri mi sono venuti a dire niente. Non confondiamo l'amicizia di spogliatoio con una vicenda professionale. Panucci si è espresso in maniera chiara".
Quanto la infastidisce il fatto che Totti giochi a corrente alternata?
"Mi dispiace non avere tutti i giocatori, però ormai ci sono abituato. So che succede, me ne faccio una ragione, anche se con Francesco è più difficile, per le qualità che ha".
Che si aspetta dalla Reggina?
"E' una squadra con una volontà ben definita, ha giocato un'ultima buonissima partita. Hanno rimesso in panchina Orlandi, persona squisita e con grandi doti tecniche e umane. E' una partita che capita in un momento in cui la loro classifica è difficilissima. Proverà a crearci in tutti i modi dei problemi".
Per la Roma, invece, che momento è?
"Basta prendere il giornale e vedere che abbiamo fatto nelle ultime dieci partite. Non mi baso sui numeri, ma vado a vedere come si esprimono i miei ragazzi in allenamento. Anche se si sono vinte diverse partite, domani c'è quella più difficile. Perché loro li troveremo carichissimi, è bene che la squadra lo sappia. Domani potrebbe essere tutto ribaltato, anche avendo una classifica migliore ed un andamento migliore. Io spero che i miei calciatori l’avvertano così".
Come sta Tonetto?
"Difficile prevederlo. E' a disposizione, si è ristabilito".
Perché tenere fuori tre operatori dell'informazione?
"La prossima volta li faremo entrare. Non è stata voluta questa decisione".
Diamoutene è comunitario?
"So che viene dal Lecce, che è la squadra dove giocavano Tonetto, Cassetti e Vucinic. Vuol dire che è una buona società".
La difesa sembra distratta ultimamente.
"Quello che subisce la difesa parte sempre dalla mancata applicazione di quelli davanti. Noi avevamo dei dubbi quando hanno giocato Perrotta e Baptista di punta. Loro non sono mai riusciti ad imbastire delle azioni offensive perché i giocatori sono dei centrocampisti. E’ chiaro che, quando si mettono delle punte che non lo sono, i problemi arrivano alla linea difensiva. Se non siamo corti, se non stiamo attenti a togliere spazio, arrivano i problemi. Probabilmente Francesco non gli puoi chiedere di fare del lavoro difensivo e per cui questo problema lo vanno a subire i giocatori che stanno in difesa. Questo è l’equilibrio".
Come giudiica Orlandi?
"Come modo di salutarti, di incontrarti, di apparire in televisione è un professionista serio e molto bravo sul campo. La sua squadra si è salvata, ha giocato un buonissimo calcio".
Si rivede Orsato, dopo Inter-Roma.
"Non mi interessa".
Con il Palermo, la Roma è parsa un po' stanca.
"Forse, è perché il confronto viene fatto con quello espresso a Napoli. Poi c'è stata una ricaduta dal punto di vista dell'intensità. E' la frequenza di partite, non puoi giocarle tutte allo stesso livello. In campionato è così".
Ci può fare un ritratto di Diamoutene?
"Diamoutene è fortissimo dal punto di vista fisico, ha una forza impressionante. Come tutti i giocatori che vengono da là, ha qualche probleme di attenzione. Può fare anche il terzino destro, è fortissimo nella fase difensiva, nell'uno contro uno, nelle palle inattive e nel saltare di testa. E' un giocatore anche ancora abbastanza giovane. Abbiamo avuto la possibilità di prenderlo e siamo contenti".
Cosa pensa delle squalifiche di Mannini e Possanzini?
"E' ingiusta. Ed è giusta la protesta dei calciatori di ritardare l'inizio delle partite. Penso che sia nato tutto da un piccolo malinteso. Anche perché in queste situazioni dovrebbero limitarsi a una grossissima multa, ma una pena così lascia un alone di grandissimo dubbio. E' sbagliato. Sarebbe più corretto sfilare soldi ai calciatori. Anche perchè entrambi i giocatori sono risultati negativi. Fermo restando che questo del doping è un problema serio".
L'acquisto di Diamoutene completa la rosa? Che si aspetta?
"A inizio anno avevo composto una rosa che pensavo che mi avrebbe consentito di affrontare un campionato lungo e difficile. E’ chiaro che c’è un mercato di riparazione, in cui devi approfondire delle situazioni. Quindi finchè non si chiude il mercato noi stiamo alla finestra".
Anche Cicinho si rifiutò di fare la riserva, ma poi si scusò. Questo non è successo con Panucci. E' questa la differenza tra le due situazioni?
"La differenza la fa la volontà dei giocatori e quello che è sotto gli occhi di tutti".
Due grandi prestazioni contro Napoli e Sampdoria, due meno buone contro Torino e Palermo. Quale Roma dobbiamo aspettarci?
"In precedenza, quando abbiamo passato quel periodo difficile, abbiamo fatto buone prestazioni ma non abbiamo portato punti a casa. Noi siamo una squadra che sa che deve esprimersi in un certo modo e che deve ricercare di vincere qualsiasi partita. In base all’avversario e al momento ci possono essere delle squadre che ti fanno abbassare l’intensità. Ma noi abbiamo bisogno di fare risultato. Al di là di quello che possono capitare, noi siamo un club di un determinato livello. E il risultato va ricercato sempre. Deve essere una prerogativa della squadra. Sennò, siamo rovinati".
C'è un'inchiesta sull'Inter.
"Mi sembra che l'Inter, con il Siena, abbia fatto di tutto per vincere. E' per casualità e per la bravura della Roma che lo scudetto si è giocato all'ultima partita. Per me non è vero niente".
Cicinho non era proponibile come esterno basso difensivo. Ora?
"Un giocatore come lui può essere aiutato dal rendimento della squadra. Se la squadra ha problemi di equilibrio, può rappresentare un problema. Però se la squadra ha un alto rendimento, allora può essere utile ed escono fuori le sue caratteristiche. Come Menez: è un artista vero. Vedo delle cose in allenamento che non sa nemmeno lui come le fa. E’ bellissimo da vedere ed efficace nello stesso tempo. Se si estrapolano quei pezzettini li, si vedono delle cose ottime di ogni giocatore. Cicinho, comunque, è voglioso di mettere a posto alcune situazioni difensive".
Aquilani è un "problema" in questo momento?
"L'altra sera sia lui che Perrotta non rendevano tantissimo. Perrotta è più bravo negli inserimenti, Aquilani è una mezzala. Per me ha fatto una buona partita, sta cercando di tornare in condizione. E' chiaro che dopo tanto non è facile ritrovare l'inventiva, il passo giusto. E' chiaro chedopo tutte queste situazioni il giocatore non è tranquillissimo. Tutte queste vicissitudini non lo rendono parecchio entusiasta".
Panucci è in uscita, ha le stesse garanzie con Diamoutene?
"Ho fiducia, perché conosco la forza del mio collettio. Dobbiamo fare i risultati anche senza Panucci, con Diamoutene o senza Totti".
L'ipotesi Motta è tramontata?
"Pradè ha le carte, dovete sentire lui. Dopo stasera, ci soni tante cose che andranno buttate via".
Ha chiesto referenze a Cassetti?
"No, neanche a Vucinic. Perché avevamo informazioni da persone fidate. Questo giocatore qui l'ha allenato Daniele Baldini alla Lucchese".

 
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Totti e Baptista non convocati per Reggio.

Post n°2777 pubblicato il 31 Gennaio 2009 da Urbe_immortale

Non ci voleva.

Francesco Totti e Julio baptista non sono stati convocati per il match di domani di Reggio Calabria contro la Reggina. Indisponibili anche Riise e Perrotta. Convocati anche i giovani Okaka, Filipe e Greco. Spalletti ha annunciato che si unirà al gruppo anche Diamoutene.

 
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Ufficiale: Diamoutene alla Roma.

Post n°2776 pubblicato il 31 Gennaio 2009 da Urbe_immortale
 

Ufficiale, la Roma ha preso Diamoutene. Lo rende noto il club pugliese: "L'U.S. Lecce comunica di aver ceduto, in prestito con diritto di riscatto, le prestazioni sportive del calciatore Souleymane Diamoutene all'A.S. Roma". La nostra società ha poi confermato l'ingaggio con questo comunicato: L’A.S. Roma S.p.A. rende noto di aver sottoscritto con l’U.S. Lecce S.p.A., il contratto per l’acquisizione a titolo temporaneo del diritto alle prestazioni sportive del calciatore SOULEYMANE DIAMOUTENE. In tale ambito è stato altresì previsto il diritto di opzione in favore di A.S. Roma per l’acquisizione a titolo definito del diritto alle prestazioni sportive del Calciatore, con effetti a decorrere dalla stagione sportiva 2009/2010, da esercitarsi entro i termini previsti dalla normativa federale vigente in materia. Il corrispettivo previsto in favore dell’U.S. Lecce per l’acquisizione temporanea è stabilito in € 150.000, oltre IVA, da pagarsi per il tramite della LNP; in caso di esercizio del diritto di opzione per l’acquisizione a titolo definitivo, è previsto il riconoscimento in favore dell’U.S. Lecce di un corrispettivo di € 3.150.000, oltre IVA, da pagarsi in tre annualità di pari ammontare per il tramite della LNP, a decorrere dalla stagione sportiva 2009/2010. Con il Calciatore è stato raggiunto un accordo che prevede il riconoscimento di un emolumento lordo di € 0,375 milioni, per la residua durata della stagione sportiva 2008/2009; inoltre, in caso di acquisizione a titolo definitivo, è previsto il riconoscimento di un emolumento lordo di € 0,98 milioni, per la stagione sportiva 2009/2010, di € 1,1 milioni, per la stagione sportiva 2010/2011, e di € 1,2 milioni, per la stagione sportiva 2011/2012, oltre a premi individuali al raggiungimento di prefissati obiettivi sportivi".

 
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Diamoutene, ci siamo.

Post n°2775 pubblicato il 31 Gennaio 2009 da Urbe_immortale
 

Diamoutene

Un altro passo in avanti, forse decisivo, per la trattativa anticipata in esclusiva ieri sera sul sito www.tuttomercatoweb.it:

Souleymane Diamoutene ha infatti da poco lasciato il ritiro del Lecce alla vigilia della sfida che opporrà i salentini al Siena. Siamo dunque alle ore decisive per far decollare il trasferimento del 26enne difensore maliano alla Roma che a questo punto potrebbe già arrivare nella giornata di oggi a Trigoria.

 
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Totti in dubbio per domani

Post n°2774 pubblicato il 31 Gennaio 2009 da Urbe_immortale
 

Il Capitano accusa un problema alla schiena, oggi farà un provino.
Vicino il rientro di Max, ma il titolare sarà ancora una volta Riise.

Totti in dubbio contro la Reggina. Dopo il rientro con gol realizzato con il Palermo, per il Capitano potrebbe esserci un nuovo stop. Nulla di grave, a dargli noie è un problema alla schiena che ieri gli ha impedito di allenarsi con il gruppo, limitandolo a della fisioterapia. Il fastidio, però, c'è e oggi il numero 10 giallorosso farà un ulteriore test per capire se contro i calabresi potrà essere della partita. I pochi giorni a disposizione, tra la gara con il Palermo e quella con la Reggina, non hanno sicuramente agevolato il recupero che ora appare in dubbio. Decisive saranno le prossime ore, anche se Totti potrebbe restare a riposo per essere al meglio nella decisiva gara dell'8 febbraio contro il Genoa. Una partita che in questo momento rappresenta una sorta di spareggio per la Champions.

Ma oltre al Capitano, anche un altro attaccante giallorosso è alle prese con guai fisici: Julio Baptista. Il brasiliano, non andato neanche in panchina contro i siciliani, soffre per un problema alla spalla. Un fastidio che ieri lo ha costretto a non andare oltre della fisioterapia, lasciandolo ancora ai box. Nonostante senta dolore, la Bestia appare in lieve miglioramento e anche nel suo caso le prossime ore saranno decisive per capire se potrà essere inserito nell'elenco dei convocati. Davanti, perciò, la soluzione più probabile appare quella di Vucinic unica punta, supportato alle spalle da Pizarro e Perrotta. L'ex Chievo non è al 100% e ieri ha svolto del lavoro di scarico. La sua presenza, però, non appare in dubbio contro la Reggina; anche perché Supersimo tornerà a casa e non vorrà perdersi per nessun motivo questa sfida.
Con questa soluzione sulla trequarti, sembrano pochi i dubbi sulla linea mediana. A centrocampo dovrebbe tornare il terzetto formato da Taddei, De Rossi e Brighi. Capitan Futuro agirà come sempre al centro, trovando l'assistenza sulla destra del brasiliano e sulla corsia opposto dell'ex Chievo. Da non escludere l'utilizzo di Alberto Aquilani, anche se il Principino contro il Palermo ha fatto un passo indietro rispetto alla prestazione offerta a Napoli.

A completare la formazione anti-Reggina resta il reparto arretrato. Dopo gli accadimenti degli ultimi giorni, tra il caso Panucci e l'infortunio di Cassetti, sono poche le soluzioni a disposizione di Luciano Spalletti. Il tecnico toscano, in attesa di sviluppi dal mercato, non ha alternative sulla corsia destra e quindi il ruolo di terzino toccherà a Cicinho. Al centro della difesa non sembrano esserci dubbi sulla presenza della coppia formata da Juan e Mexes, mentre sulla fascia sinistra appare in vantaggio John Arne Riise. Il norvegese, ieri, ha svolto della fisioterapia, ma la sua presenza con i calabresi non appare in dubbio. La sorpresa, però, potrebbe essere rappresentata dall'utilizzo dal primo minuto di Max Tonetto. L'ex doriano ha ormai recuperato dai suoi problemi al tendine d'Achille. Nell'ultima seduta ha svolto del lavoro differenziato, un'operazione concordata con lo staff giallorosso. Domani, a Reggio, potrebbe essere la gara del suo ritorno.

 
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Motta non arriva. Panucci che deve fare?

Post n°2773 pubblicato il 31 Gennaio 2009 da Urbe_immortale
 

Salta l'esterno dell'Udinese, che ha chiesto 7 milioni.
Panucci, ieri a Milano, cerca una soluzione all'estero.

Motta non arriva, Panucci se ne va. Forse. E' stata una giornata convulsa quella di ieri, che si è sviluppata sull'asse Roma-Milano e che non ha portato i risultati sperati praticamente per nessuno. Non è soddisfatta la società giallorossa, che ha visto fallire (forse) irrimediabilmente la trattativa per portare nella capitale Marco Motta, che era stato individuato per sostituire il partente Panucci. Non è soddisfatto l'Udinese, che ha tirato troppo sul prezzo (7 milioni la richiesta per tutto il cartellino) di Motta (attualmente fuori rosa perché non vuole firmare il rinnovo del contratto in scadenza nel 2010) e alla fine ha dovuto registrare la rinuncia della Roma. E non è contento nemmeno Christian Panucci, che ieri mattina dopo aver lasciato Trigoria ha caricato sulla sua macchina la valigia e si è diretto a Fiumicino dove si è imbarcato sul volo AZ 2060 dell'Alitalia in direzione Milano. Ufficialmente per questioni private, probabilmente per fare un punto col suo procuratore Oscar Damiani senior che ieri ha passato l'intera giornata nell'albergo milanese sede del calciomercato. Probabilmente non è contento nemmeno Luciano Spalletti, che "rischia" di ritrovarsi a mercato chiuso senza Panucci e senza nemmeno un sostituto all'altezza o peggio ancora senza nessuno in entrata e con Christian rimasto a forza nella capitale. Ipotesi, che però dovranno essere chiarite il prima possibile, possibilmente già entro questa sera. Quando scadrà il termine per le eventuali variazioni da presentare alla Uefa per le liste della Champions League. E va da sé che qualsiasi nuovo acquisto dovrà arrivare prima, proprio per essere utilizzabile in Europa.

Ligue 1 o Liga. Francia o Spagna. Sembra ristretta a questi due campionati la scelta di Panucci, che pur rimanendo in silenzio ha continuato a far sapere di non voler accettare nessuna destinazione in Italia (anche perché Milan e Juventus, le uniche che possono permettersi il suo stipendio, si sono tirate indietro) per rispetto dei colori giallorossi. «Andrà all'estero - le parole di suo fratello Patrick - in questo momento non abbiamo in programma nessun incontro con la Roma. Nuovi sviluppi? Possono anche esserci stati, ma finchè non sarà lui o la società a dirlo io preferisco non parlare...». Ha parlato, invece, Rino Foschi, neo direttore sportivo del Torino che a Radio Kiss Kiss ha fatto la sua sua dichiarazione d'amore, destinata a rimanere inascoltata, a Panucci. «Cristian è un nostro sogno - le sue parole - è un grande giocatore e se venisse al Torino sono certo che garantirebbe le giuste motivazioni ed il corretto carattere al reparto difensivo. Purtroppo però credo che alla fine andrà a giocare all'estero».

Ieri mattina il capitano dell'Under 21, Motta, sembrava ad un passo dalla Roma, poi nel corso di una giornata fitta di telefonate tra il direttore sportivo romanista Daniele Pradè e Pietro Leonardi la trattativa si è dapprima raffreddata e poi in serata, intorno alle 18.30, si è probabilmente conclusa definitivamente. «La situazione è in via di sviluppo - aveva dichiarato in mattinata il procuratore del giocatore, l'avvocato Giuseppe Bozzo - siamo d'accordo con l'Udinese». La società friulana, che ha riscattato Motta dall'Atalanta nell'estate del 2007 per una cifra intorno ai 7 milioni, ha chiesto proprio quella cifra alla Roma, seppure pagabile in più anni. La formula studiata era simile a quella utilizzata per portare in giallorosso Mirko Vucinic. Niente prestito secco (come avrebbe voluto la società giallorossa) ma un prestito oneroso (intorno al mezzo milione di euro) fino a giugno, con l'obbligo da parte della Roma di riscattare a fine stagione la prima metà del cartellino del calciatore ad una cifra di 2.5 milioni per un totale di circa 3 milioni. Per la seconda metà appuntamento alla fine del 2010. A queste cifre la Roma ha deciso di tirarsi indietro, soprattutto perché con una cifra di poco superiore (9 milioni più bonus) due stagioni fa ha portato via Cicinho al Real Madrid. Che non è proprio l'ultimo club al mondo con cui andare a trattare un calciatore. L'Udinese (sarebbe meglio dire Pietro Leonardi) però ogni volta che sente odore di Roma si chiude a riccio. «Questa voce che la Roma e l'Udinese - le parole del dg dei friulani - non hanno buoni rapporti è una favola. Ho buoni rapporti con la Roma, abbiamo tanta stima nei confronti della società e per l'allenatore che ha determinato qualcosa di importante anche per l'Udinese nei tempi addietro». Sarà! A molti invece risulta che i rapporti tra Leonardi e Pradè siano al limite dell'odio.

Un usato sicuro, il buon vecchio Leandro Cufré, non è più invece sul mercato, avendo ufficializzato proprio giovedì il passaggio in prestito dal Monaco all'Herta Berlino. Quindi il mercato della Roma ripartirà da quello che era stato offerto nel corso della scorsa settimana, e che non aveva convinto più di tanto. Anche perché, tanto per fare un esempio, una delle alternative venute fuori era un altro giocatore passato per Trigoria, senza però giocare le 69 presenze accumulate dal terzino di La Plata, anzi senza farne neppure una, Gianluca Comotto, tesserato nel 2005, a costo zero dopo il fallimento del Torino, e rivenduto proprio ai granata, un milione di euro per la sola comproprietà. Il club di Cairo lo ha poi girato alla Fiorentina, che però non lo ha messo in lista Champions, cosa che permetterebbe a Spalletti di utilizzarlo anche in Europa. Solo che i rapporti tra i due club non sono idilliaci dopo il fallimento della trattativa per Mutu, e i tempi sono piuttosto stretti per avviare una trattativa su queste basi.

Sono eccellenti invece i rapporti con il Lecce, cosa che rende credibile l'indiscrezione riportata ieri sera da tuttomercatoweb.com, che vorrebbe la Roma seriamente interessata al maliano Souleymane Diamoutene, ventisei anni compiuti proprio ieri. Portato in Italia dalla Lucchese, e lanciato in serie A dal Perugia, nella stagione 2003-04, è al quinto campionato in Salento: 31 presenze e 2 gol in B lo scorso anno, 8 in questo avvio di stagione, tre dall'inizio e tre da subentrato. Non certo un nome di primo piano, ma un giocatore che potrebbe arrivare senza troppi problemi, a costi contenuti, dalla società a cui la Roma in estate ha ceduto in prestito il portoghese Antunes, un altro che da qui a lunedì potrebbe cambiare maglia, per trovare più spazio di quello che sta trovando a Lecce, dieci presenze, ma quasi tutte a inizio stagione. Alessandro Potenza, compagno d'azzurro di Aquilani nell'under 19 campione d'Europa nel 2003, accostato alla Roma negli ultimi giorni, è passato dal Genoa, con cui aveva raccolto 5 presenze, al Catania, resta quindi Roberto Fabian Ayala, più giovane di ben due giorni rispetto a Panucci, che sta affrontando il primo campionato di serie B della sua carriera, dopo la retrocessione del Real Saragozza, che lo aveva preso nel 2007 dal Valencia. Qualche perplessità sull'età, ma anche un'esperienza che gli permetterebbe di giocare senza problemi in Champions League, manifestazione in cui ha più esperienza di tutti i difensori della Roma messi insieme. Miranda, brasiliano con passaporto comunitario del San Paolo, classe '84, piace ma costa decisamente troppo, dieci milioni di euro, oltre al fatto che può giocare solo da centrale, e non da terzino destro.

Nel frattempo la Roma ha riportato alla base un terzino, ma solo per mandarlo nuovamente a giocare: Lorenzo Poli, diciannove anni, ha saltato una categoria, rientrando dal prestito alla Vibonese, in C2, per passare in comproprietà al Benevento, in C1.

 
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Spalletti, guarda i nostri giovani!

Post n°2772 pubblicato il 30 Gennaio 2009 da Urbe_immortale
 

Mentre Mourinho a Milano fà giocare Santon, 18enne di grande avvenire, Spalletti nonostante l'emergenza in difesa non vede minimamente i nostri giovani. Eppure quest'anno abbiamo una Primavera eccezionale, con giocatori che sicuramente sfonderanno, che non sono inferiori al piccolo fenomeno interista. Crescenzi, D'Alessandro e Bertolacci sono già nella lista Champions, Mladen è stato convocato per le amichevoli estive.


Riccardino Brosco Le alternative sono già in casa, anche se Spalletti, nella sua esperienza romana, non ha mai fatto ricorso alla Primavera se non quando è stato costretto dagli eventi, come è capitato nella stagione 2005-06, quella in cui gettò nella mischia anche Stefano Okaka, unico giocatore ad esordire in serie A sotto la sua gestione.


Gianluca Freddi non ha avuto questa fortuna, Riccardo Brosco potrebbe averne un po' di più, se la società non riuscisse a tamponare le indisponibilità, per cause diverse, di Panucci e Cassetti, con un nuovo innesto di qui a lunedì prossimo, quando si chiuderà la sessione di mercato. Brosco, come era capitato a Freddi, l'aria della prima squadra ha cominciato a respirarla mentre buona parte dei suoi coetanei non erano neppure titolari in Primavera: prima convocazione coi grandi nella scorsa stagione, in panchina a 17 anni in Catania-Roma di Coppa Italia. I giallorossi avevano vinto l'andata, i siciliani fecero capire subito che non avevano alcuna ambizione di qualificazione, preferendosi concentrare su un campionato che richiedeva attenzione urgente per raggiungere la salvezza: dopo mezz'ora del primo tempo, sull'1-1, era tutto finito, nell'ultima mezz'ora di un secondo giocato più che altro per onore di firma entrarono Esposito, Tonetto e Mancini, e Brosco rimase a guardare. Eppure Spalletti quella sera poteva anche dare la soddisfazione dell'esordio al giovane centrale della Primavera.
Quest'anno gli è capitato lo stesso in Roma-Atalanta 2-0, risultato già acquisito al 31', Brosco in panchina e Spalletti che neppure utilizza il terzo cambio.


Martedì, proprio il primo giorno dopo la chiusura del mercato, il difensore, già convocato sotto età dall'under 19 e dall'under 20, diventerà maggiorenne, nel frattempo Mourinho ha dimostrato che si può far giocare un diciottenne senza scombussolare gli equilibrio della squadra: tre partite da titolare per Davide Santon, compagno di squadra di Brosco in tutte le nazionali giovanili, e tre vittorie. Il difensore giallorosso, che mercoledì, contro la Primavera della Reggina è stato nuovamente il migliore in campo, ha sempre fatto il centrale, ma se servisse un terzino i candidati sono due, Crescenzi e Mladen. Il primo, già inserito nella lista B per la Champions League, con la maglia numero 37, quest'anno in Primavera sta facendo il terzino sinistro, ruolo che lo ha portato anche in nazionale under 18, di cui è diventato subito un punto fermo. Ex centrocampista, l'anno scorso, negli Allievi Nazionali, giocava a destra: fisico brevilineo, più simile a Cicinho che a Panucci, rendimento sempre altissimo, sia in fase di spinta che di copertura. Caratteristiche diverse per il romeno Sebastian Mladen, terzino destro con un passato da marcatore, che può giocare anche al centro o a sinistra: Spalletti lo ha già portato in prima squadra per le amichevoli estive, regalandogli un quarto d'ora al posto di Mexes al Cairo, contro l'Al Ahly.


E poi, nella Primavera ci sono anche D'Alessandro e Bertolacci. Il primo è devastante sulla fascia sinistra: può giocare ovunque, terzino, laterale di centrocampo e attaccante laterale, anche se papà De Rossi preferisce utilizzarlo più avanzato possibile per sfruttare le sue doti, velocità, dribbling e tiro potente. Bertolacci invece, è un De Rossi, leader del centrocampo della Primavera, rigorista quasi infallibile, e con un gran tiro dalla distanza.

 
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Mercato: Panucci cerca una squadra e la Roma cerca Motta

Post n°2771 pubblicato il 30 Gennaio 2009 da Urbe_immortale
 

L'unica certezza è che Panucci andrà via. Le possibilità che Christian resti sono pari a zero, o quasi. La Roma ha detto basta, il giocatore pure. Nonostante il serio infortunio muscolare di Cassetti, entrambi sono intenzionati a divorziare. A Panucci servirà una squadra, alla Roma un'alternativa. Il nome giusto potrebbe essere Marco Motta, difensore centrale dell'Udinese e nazionale Under 21. Nelle prossime ore ogni casella potrebbe andare al suo posto. Oggi è previsto un contatto con la dirigenza giallorossa. Il tempo stringe, bisogna chiudere ogni discorso entro il 2 febbraio, quando terminerà la finestra di mercato.


Il primo problema da risolvere è sempre, e ancora, la prossima maglia di Panucci. Il suo manager, Oscar Damiani, ieri è stato a colloquio all'Hilton di Milano con il d.g. del Milan, Ariedo Braida. In giro circolava la voce di uno scambio con Bonera. Al Romanista, l'agente ha smentito che si sia parlato però del Grinta : «Sono cavolate. Con Braida abbiamo discusso di altro. Mercoledì sera, i tifosi rossoneri hanno insultato Panucci. Christian - lo ripeto per l'ennesima volta - ha fatto la sua scelta». Ovvero? «Vuole andare via. Escludo che resti». Si dice che la Roma abbia chiesto a voi di trovare una soluzione: «Sciocchezze. Io penso solo a Panucci». Se però mancasse il tempo per trovarla? «Allora, il giocatore sarà costretto a restare. Ma sottolineo "costretto"». Con quale atteggiamento? «Da professionista, ci mancherebbe altro».
In Italia lo vuole il Torino, che nel frattempo avrebbe rifiutato l'offerta della Roma per uno scambio Loria-Natali. Il ragionamento della società giallorossa potrebbe essere stato geniale: vi offriamo Panucci, che tanto si svincola a giugno, ci aggiungiamo Loria, che qua non ha reso come doveva, e voi ci date Natali. Niente da fare. Il d.s granata Foschi non vuole perdere uno dei due centrali titolari nel bel mezzo del campionato. Non solo. Christian ha chiesto al Toro un po' di tempo per rispondere. Il difensore non vorrebbe lasciare la Capitale per un club di terza fascia, che lotta per non retrocedere. E poi preferirebbe non affrontare la Roma da avversario. Il rapporto con i tifosi, al di là di quello che potrà accadere nelle prossime ore, è stato appena scalfito dal rifiuto di andare in panchina al San Paolo. I romanisti amano Panucci e il sentimento è ricambiato. Una ragione in più per battere la pista estera.
L'ideale sarebbe restare in Europa, ma ultimamente si sta valutando anche l'ipotesi di un clamoroso trasferimento negli U.S.A. Francia e Spagna, per ora, sono le migliori destinazioni. Si è fatto avanti anche il Monaco. Marco Simone, ex compagno di squadra di Panucci nella stagione trascorsa da Christian al Principato, e attuale consulente di mercato dei biancorossi, a Sky Sport ha ammesso l'interesse dei monegaschi: «Credo che ci siano poche possibilità di vedere Panucci al Monaco, anche se ritengo che potrebbe essere una operazione interessante. Perché Panucci potrebbe essere utile al Monaco, che sta cercando un giocatore d'esperienza in quel ruolo». L'ex punta milanista ritiene possibile persino un ripensamento: «Non mi aspettavo scoppiasse questo caso, perché sapevo che c'era una trattativa in corso per quello che sarebbe stato il futuro da dirigente di Panucci alla Roma. Secondo me, è capitata una incomprensione di comunicazione tra lo staff dirigenziale e tecnico e Panucci. Ero certo, e sono convinto, che Panucci possa terminare a Roma la sua carriera e diventare un dirigente della Roma». Una convinzione sbagliata. In Spagna, Panucci conta parecchi fan. Villareal e Atletico Madrid sono alla finestra. E l'idea americana? Beh, negli States ogni società può tesserare al massimo due giocatori con un ingaggio superiore ai 200mila euro. A quanto pare, Panucci (che guadagna circa 1,9 milioni netti a stagione) avrebbe mercato anche laggiù.


E la Roma? Ufficialmente, dice di non voler comprare nessuno. In realtà, si è mossa e sta lavorando per trovare un sostituto. Detto di Natali, che piace parecchio a Spalletti, il candidato numero uno era Leandro Cufrè. Il difensore non se l'è sentita, però, di rompere la trattativa intavolata dal Monaco con l'Hertha Berlino, e che era sul punto di concludersi quando Panucci ha rotto con la Roma. Leo è volato nel pomeriggio di ieri nella capitale tedesca e ha firmato un contratto che lo legherà all'Hertha fino al termine della stagione. Un sondaggio è stato fatto anche con la Fiorentina per Comotto. Risposta negativa. La carta di riserva, per modo di dire, è Marco Motta, centrale di ventuno anni dell'Udinese. Cresciuto nel vivaio dell'Atalanta, è un perno difensivo dell'Under 21 di Casiraghi. Oggi, la Roma contatterà il suo staff. Oggi, la Roma potrebbe decidere di lasciarsi con Panucci. Dopo otto anni di amore.

 
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Problemi anche per Julio Baptista; Reggio Calabria a rischio per lui

Post n°2770 pubblicato il 30 Gennaio 2009 da Urbe_immortale
 

La Bestia! Sublussazione per la Bestia, difficilmente sarà in campo domenica a Reggio Calabria.


Ancora una volta la sfortuna, la iella o la sfiga, vedete voi come preferite chiamarla, ci ha messo lo zampino. Neppure il tempo di gioire per il ritorno in campo di Francesco Totti e una nuova tegola si è abbattuta sull'attacco giallorosso. Stavolta è Julio Baptista a farne le spese. Il brasiliano soffre di un'infiammazione alla spalla destra, dovuta ad una caduta rimediata durante il match contro il Napoli. La fastidiosa contusione oltre a costringerlo alla fisioterapia, gli procura anche un discreto dolore. Si è cercato di recuperarlo per la gara contro il Palermo senza riuscirci. Avvertiva ancora fastidio, meglio lasciarlo fuori. Purtroppo, in questa prima stagione giallorossa, l'ex madridista non è stato molto aiutato dagli dei del pallone, specialmente ad ottobre, il suo mese nero. Subito dopo l'inizio del campionato, si procurò una rottura fibrillare alla coscia destra, vale a dire una lesione muscolare di media rilevanza, che lo costrinse a fermarsi per circa quindici giorni. Saltò le gare con Reggina, Genoa e Atalanta. Tornò in campo nel match contro il Siena, ma fu un rientro piuttosto difficile, perché ebbe una ricaduta proprio nel primo tempo di quella gara. Continuò a stare in campo fino alla fine ma a quel punto patatrac era successo.
Infine la stretta attualità: una fasciatura al ginocchio nella gara del San Paolo e la botta, rimediata alla spalla, che lo mette in dubbio per la trasferta di Reggio Calabria. Come si dice sempre in questi casi: riposo e cure fisioterapiche. Poi, appena la parte avrà "sfiammato" si potrà percepire meglio quando e come rivederlo in campo. L'ipotesi di partenza per lo Stretto non è del tutto peregrina, ma nemmeno vicina. Vedremo, coltivando però la speranza che la sfiga, di cui parlavamo prima, prima o poi, se ne vada a farsi un bel viaggetto. E pure lungo.

 
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Lesione di terzo grado: Cassetti fuori 3 mesi

Post n°2769 pubblicato il 29 Gennaio 2009 da Urbe_immortale
 

Marco Cassetti 


Lesione di terzo grado ai flessori della coscia destra. E' il responso degli esami effettuati questa mattina da Marco Cassetti dopo l'infortunio di ieri del difensore giallorosso. Il giocatore, parole della Roma, dovrebbe stare lontano dai campi di gioco circa 3 mesi.

 

 
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Cassetti fuori due mesi

Post n°2768 pubblicato il 29 Gennaio 2009 da Urbe_immortale
 

Cassetti ko per uno strappo alla coscia destra. È questo l'ultimo imprevisto che ha rovinato a Luciano Spalletti il successo interno con il Palermo. Il laterale bresciano sarà sottoposto ad accertamenti quest'oggi, ma per lui si preannuncia un lungo stop.


Un terzino che esce, un altro che rientra: Max Tonetto. Al Granillo ci sono buone possibilità di vederlo dal primo minuto. L'ex doriano, tornato tra i convocati con i rosanero a distanza di due mesi, non gioca titolare dalla sfida di Champions in casa del Cluj. Una partita che, a causa del campo ghiacciato, ha finito per acuire la sua infiammazione al tendine d'Achille. Un fastidio che sembra risolto e che quindi dovrebbe consentire al laterale di tornare in campo dando un turno di riposo a Riise (con a destra Cicinho e al centro il duo Juan-Mexes).


Per domenica è atteso anche il pieno recupero di Pizarro, subentrato con il Palermo, e di Baptista: il primo alle prese con un fastidio alla coscia e il secondo con un problema alla spalla. Con Totti e Vucinic in campo dal primo minuto, l'ultima maglia sulla trequarti se la giocheranno proprio i due sudamericani. Ma se il Pek e la Bestia non saranno al 100% per la gara di Reggio Calabria, allora dietro alle punte toccherà ancora ad Alberto Aquilani. Da non escludere anche l'utilizzo di Perrotta. Il terzetto di centrocampo non dovrebbe invece prescindere da Taddei, De Rossi e Brighi.

 
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Difficile ricucire lo strappo con Panucci

Post n°2767 pubblicato il 29 Gennaio 2009 da Urbe_immortale
 

«Non voglio fare previsioni, ritengo comunque molto difficile che il rapporto con la Roma possa ricostruirsi. Per ora non ci sono novità». Oscar Damiani, il procuratore di Christian Panucci, inervenuto a forzaroma.info chiude le porte ad una possibile pace tra il suo assistito e la Roma. Il difensore savonese sembra quindi destinato ad andare via, subito o a giugno. In queste ore Damiani sta scandagliando il mercato europeo più che italiano (Milan e Juve si sono chiamate fuori) per trovare una soluzione. Nelle ultime ore si era parlato con forza della Francia, ed in particolar modo del Monaco (squadra dalla quale la Roma prelevò Panucci nel settembre del 2001) ma ieri Marco Simone, consulente di mercato del club monegasco, ha smentito questa possibilità a Centro Suono Sport. «Panucci al Monaco? Mi sembra abbastanza improbabile. Stavo a cena con il presidente ed abbiamo parlato di mercato, e non c'è stato il nome di Panucci. Sono rimasto sorpreso. Christian è un ragazzo intelligente, destinato a fare anche il dirigente della Roma. Secondo me bisogna ritrovare il modo di ricucire lo strappo. Ne guadagnerebbero sia la Roma che il giocatore. A quattro giorni dalla chiusura del mercato, secondo me lui resterà a Roma. Spalletti è una persona intelligente e cercherà di rimettere le cose a posto. Menez è entrato nel cuore dei tifosi? Io ne ero sicuro. Caratterialmente sembra strano, ma nel momento in cui farà il salto dal punto di vista mentale allora sarà un grandissimo giocatore».


La Roma dovrebbe quindi ricucire lo strappo secondo l'ex giocatore del Milan, ma la società giallorossa sta pensando ad un sostituto. Che non sarà, fanno sapere da Trigoria, Fabian Ayala, nonostante il suo agente italiano Claudio Anellucci - intervenuto a romanews.eu - faccia sapere di essere dispostissimo ad intavolare una trattativa. «Tra me e la Roma non c'è stato alcun contatto per il mio assistito. Garantisco, nella maniera più assoluta. Può darsi, però, che la Roma abbia questa idea, ma ancora non l'abbia comunicata a noi. Se arrivasse una proposta, la prenderemmo in considerazione, senza dubbio. Se la Roma ci telefonasse, saremmo disposti ad intavolare qualsiasi trattativa. Tutto può succede sino alla fine del mercato».


Capitolo Okaka. L'attaccante vuole andare via in prestito a gennaio, piace a molti ma ancora non si è concretizzata nessuna trattativa. In pole c'è il Chievo. «Ancora ci sono molte possibilità - le parole del suo procuaratore, l'avvocato Scopelliti, a forzaroma.info - non solo quella del Chievo. La situazione cambia di ora in ora. Se una qualsiasi società che ha un attaccante in partenza, richiedesse Stefano sia a me che alla Roma, noi saremo disposti a valutare l'offerta per un eventuale prestito. Le condizioni dovrebbero essere quelle di trovare una squadra in cui Stefano possa giocare e crescere. Se questi presupposti non possono essere soddisfatti lui rimarrà alla Roma, tutto nel pieno rispetto degli accordi presi con la società».

 
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Brighi: "Continuiamo a vincere, poi chissà!"

Post n°2766 pubblicato il 29 Gennaio 2009 da Urbe_immortale
 
Tag: Brighi

«Continuiamo a far punti, vedremo alla fine. Vittoria molto sofferta»


«Oggi non eravamo brillanti come al solito, abbiamo sofferto».


Il sudore scivola via, la maglia puzza ancora di partita, il sorriso non è smagliante. Matthaus Brighi - che ci crediate o no - mica è troppo contento. Il gol di testa, il primo in questo campionato, non l'ha ripagato di una prestazione non eccezionale della squadra. Il premio di Sky come migliore in campo passa in secondo piano. Ha sofferto la Roma, hanno sofferto i romanisti, ha sofferto Brighi. Che lo ammette, salvo poi aggiungere: «Ma siamo stati bravi».


All'ultimo secondo, il Genoa ci ha soffiato la zona Champions: «Il nostro obiettivo è proprio il quarto posto. Dobbiamo continuare così».


Guardare oltre non ha senso, ora. Matteo ha la calcolatrice in tasca, però preferisce tenerla nascosta: «La Champions è l'obiettivo minimo, ma bisogna fare ancora tanta strada. Stiamo facendo punti, tireremo le somme alla fine».


Il quarto posto è a un solo punticino, il terzo ad appena cinque. Perché non pensarci? «Sono contento del pareggio del Genoa con il Milan, perché accorciamo le distanze su tutti. Vediamo se gli altri perderanno qualcosa per strada. Sappiamo che ci siamo complicati la vita da soli, puntiamo a far bene, ma guardiamo prima a casa nostra».


Matthaus dribba la domanda su Panucci («ha parlato con la società e col mister, è una cosa tra di loro. Con noi è sempre lo stesso, ed è ancora con noi»), ma pure quella sulla Nazionale. Lippi potrebbe convocarlo per l'amichevole a Londra con il Brasile: «Non mi aspetto niente, continuerò a lavorare così».


Brighi guarda al risultato finale, non alla sua partita: «A parte il premio come migliore in campo (di Sky, ma pure di Roma Channel), l'importante è che la squadra continui il momento positivo. Sono tre punti che ci danno morale e classifica».


Ok, la Roma non ha indossato il vestito bello, quello delle grandi occasioni, il modello San Paolo. Però, ha portato a termine la missione. Matteo non vuol sentir parlare di minore impegno: «Macché c'è stato lo sforzo, c'è stato. Abbiamo faticato tanto in campo. D'altronde, è un periodo in cui giochiamo parecchio. Il Palermo è una bella squadra, che sta bene in campo. Loro sono venuti a fare la loro partita, noi siamo usciti alla distanza con il carattere. È una vittoria meritata, che ci aiuta molto».


Basta ricordare quello che accadde all'andata, proprio contro il Palermo: «Una volta subìto il pari, andammo in crisi. Stavolta, preso il gol dell'1-1, siamo ripartiti e abbiamo trovato la rete del vantaggio».


Non belli, ma cinici. Brighi, logico, preferirebbe ambo le cose: «Da qui alla fine del torneo speriamo di vincere anche altre gare così, ma se vinciamo come domenica con il Napoli è ancora meglio».


Anche perché è tornato Totti: «Il rientro di Francesco è importante per noi. Il Capitano ha fatto pure gol».


Con la Luce in campo, con il piglio delle Grandi, con un Matthaus così, si può essere ottimisti per la trasferta con la Reggina. Brighi la pensa così, ma a una condizione: «Bisogna andare concentrati. Non basta chiamarsi Roma per vincere nei campi di provincia».


Ecco, questa è la mentalità giusta. Quella dei vincenti. Quella dei romanisti.

 
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Totti: "Contento per il gol e per i punti"

Post n°2765 pubblicato il 29 Gennaio 2009 da Urbe_immortale
 
Tag: Totti

Totti: «Mi spiace per l'infortunio di Marco». Il presidente: «3 punti sudati»


Il Capitano!


Un gol (il quinto ai rosanero, con la gentile collaborazione di Carrozzieri), un assist al bacio per il 2-1 di Brighi e l'immensa, solita, classe al servizio della squadra. Non poteva esserci rientro migliore per Francesco Totti che, ieri sera, 38 giorni dopo l'infortunio di Catania (21 dicembre 2008), si è ripreso la Roma come solo lui sa fare. Da Capitano vero! Segnando, correndo e battendo il Palermo. «Sono contento del mio rientro - le parole di Totti a fine partita -, del mio gol, ma soprattutto del risultato ottenuto. Mi dispiace per l'infortunio di Marco».


Marco sta per Cassetti, subentrato proprio a Francesco al 39' della ripresa. Sfortunato il difensore giallorosso, infortunatosi pochi minuti dopo il suo ingresso in campo (stiramento al flessore della coscia destra). «Un Capitano, c'è solo un Capitano!», gli hanno cantato dalla curva Sud al momento del cambio. Lui ha ricambiato con un gesto d'affetto, poi ha preferito seguire gli ultimi minuti dagli spogliatoi. Per una volta non si è seduto in panchina insieme al resto dei compagni. Nessuna polemica per la decisione dell'allenatore, nonostante il suo volto fosse un po' contrariato per la sostituzione. Ma si sa, i grandi campioni non vogliono mollare mai un minuto (o un centimetro se vogliamo dirla alla... Al Pacino). Aggiorniamo quindi i numeri: 171 gol in serie A, 407 presenze in campionato. A fine partita Spalletti, dai microfoni di Roma Channel, ha elogiato il suo numero dieci: «Ha fatto un grande lavoro - l'analisi del tecnico giallorosso -, non era facile visto che non giocava da tanto. È stato volenteroso, ha aiutato i compagni anche nei momenti più difficili. Bravo lui, bravi tutti».


Soddisfatta, e non potrebbe essere altrimenti, anche Rosella Sensi, all'uscita dalla Tribuna Autorità: «Sono punti importanti. E sudati. Complimenti al Palermo che ci ha messo in grandissima difficoltà». Sorride il presidente, anche se - come le si fa osservare - il secondo tempo ha creato più di un timore tra le file giallorosse. Sorride soprattutto perché il bilancio della serata è ancor più positivo di quanto si potesse immaginare alla vigilia: la squadra giallorossa ha guadagnato punti su tante dirette concorrenti. E ora, sono cinque i punti che la dividono dal Milan e sette quelli che la separano dalla Juventus. Due risultati, il pari casalingo dei rossoneri e la sconfitta dei bianconeri a Udine, che nessuno si aspettava. Ma a chi le chiede se questo possa consentire di puntare al di là del quarto posto, risponde: «Io non faccio calcoli, lo sapete. Vado avanti partita per partita, anche se penso che quelli di stasera siano tre punti fondamentali. Meglio, importanti. Perché fondamentali forse è troppo». Il sorriso si fa più largo alla domanda di come abbia visto il rientro di Totti. Un gol, per lui, e le occasioni create per gli altri, che ha più volte messo in condizione di farne a loro volta. «La risposta è scontata - dice la Sensi - ma quando vedo Francesco in campo sono sempre estremamente soddisfatta, per non dire felice. Comunque, il grazie, lo ripeto, va a tutti quanti. Sia a chi va in campo sia a chi sta in panchina. E continuiamo così, a fare del nostro meglio. Stiamo cercando di recuperare quell'inizio che davvero non ci apparteneva». Qualcuno insiste: dove si può arrivare, ora? «Intanto, a Reggio Calabria» risponde Rosella. Che non aggiunge altro. Sorride ancora, saluta e se ne va. Ma lo sguardo, tra il sornione e il "furbetto", fa capire più di tante parole…

 
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Spalletti: "Sapevo che avremmo sofferto"

Post n°2764 pubblicato il 29 Gennaio 2009 da Urbe_immortale
 

Mister Spalletti «Ogni tanto scherzo con Bruno Conti, stavolta prima della partita gli ho detto 'Ricordati che stasera c'è da soffrire molto'».


È stato buon profeta Luciano Spalletti, la sua Roma ha centrato contro il Palermo la quarta vittoria consecutiva ma ha dovuto sudare molto, specie nella ripresa. «Non è vero che non abbiamo incantato- ha detto il tecnico giallorosso a Sky- Non siamo stati bravi sotto l'aspetto della continuità ma abbiamo creato situazioni da gol e sapevamo che sarebbe stata una partita di batti e ribatti continui. Mi aspettavo una partita difficile perchè avevo visto giocare il Palermo così, in mezzo poi hanno piedi buonissimi». Adesso il Genoa è a un punto, il Milan a cinque e la Juve a sette ma per Spalletti non è corretto parlare di pressione della sua squadra su rossoneri e bianconeri: «Squadre che sono davanti a noi e giocano un buon calcio, dire che possano ricevere pressioni è un pò azzardato- ha concluso- La Roma sta facendo bene, ha vinto una partita importante contro un avversario difficile ma il Genoa è ancora davanti, può ambire a starci perchè gioca un buon calcio. Tutto è aperto e difficile».

 
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Tre punti sofferti!

Post n°2763 pubblicato il 28 Gennaio 2009 da Urbe_immortale
 

Quarta vittoria di fila della Roma, che cerca subito la vittoria nel primo tempo: vantaggio del Capitano, ma il Palermo trova il pari con Cavani. Ancora il Capitano propizia il raddoppio di Brighi, ma nella ripresa rischiamo il pari per una traversa di Mchedlidze. Vucinic poi sbaglia il 3-1 a porta vuota. Il quarto posto del Genoa ora è a -1, il terzo del Milan a -5 e la Juve seconda è a -7.


Gioia Roma!


Alla fine i tre punti arrivano, ma la Roma soffre più del dovuto contro un Palermo comunque bello, determinato e tatticamente ben organizzato. 


La Roma parte subito forte, con il rientrante Totti che si prende subito la responsabilità di provare a saltare l'uomo e a tirare. Ma per i giallorossi costruire gioco non è facile: la mossa tattica di Ballardini, che disturba sul nascere la manovra giallorossa mandando i suoi trequartisti (Simplcio e Bresciano) a pressare stretto De Rossi, sembra funzionare. Tant'è vero che il Palermo si permette più di una sortita offensiva con Simplicio e Cavani. La Roma comunque cresce, guadagna campo e con un po' di fortuna trova il gol: il tiro dal limite di Totti è forte e fulmineo, e va in rete con una deviazione di Carrozzieri. Il Palermo non ci sta e si riversa in attacco, trovando nel giro di pochi minuti il pari: palla persa da Perrotta, assist pennellato di Liverani e guizzo di Cavani con angolatissima conclusione al volo. Ma appunto è la mezzora, e le cose tatticamente sono un po' cambiate. De Rossi ora ha più spazio, esibisce lanci lunghi da par suo e via via si riprende la partita. Fino a quando Totti, ancora lui, dalla sinistra mette un pallone sulla testa di Brighi che, appostato in corrispondenza del secondo palo, la schiaccia nell'angolino del primo.


Il Palermo riparte ricaricato, con Bresciano che impegna subito severamente Doni per due volte. La Roma riparte in contropiede ma col passare dei minuti abbassa progressivamente il suo baricentro. Peraltro, i giallorossi sembrano difendersi senza particolari affanni. Ma quella di Spalletti non è squadra abituata a difendersi e i brividi inevitabilmente arrivano: Mchedlidze stacca benissimo su cross di Bresciano, e Doni è salvato dalla traversa. Poi è ancora Simplicio a graziare Doni ciccando una deviazione da pochi passi. A quel punto i campanelli d'allarme diventano rumorosi, la Roma si scuote e tocca a Vucinic e a un irresistibile De Rossi sfiorare il gol. Ma di segnare il 3-1 non se ne parla e fino al fischio finale per i giallorossi è una sofferenza.

 
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Stasera ballottaggio Brighi-Aquilani

Post n°2762 pubblicato il 28 Gennaio 2009 da Urbe_immortale
 

Paura per De Rossi, ma ci sarà. Riposo per Julio Baptista e Pizarro, riecco Perrotta e Cicinho. Convocato Tonetto.


Brighi o Aquilani. È questo il principale dubbio per Luciano Spalletti a poche ore dalla sfida con il Palermo. Un ballottaggio, sulla linea mediana, che finisce per coinvolgere anche il rientrante Simone Perrotta. L'ex Chievo, dopo la panchina con il Napoli, sembra destinato a giocare dal primo minuto. Così Supersimo, in base alla presenza di Matthaeus o del Principino, varierà il suo piazzamento nello scacchiere giallorosso. Ma andiamo con ordine e partiamo dalle certezze. La prima è quella riguardante l'utilizzo di Francesco Totti. Il Capitano, rimasto a guardare al San Paolo, farà coppia davanti con Mirko Vucinic. A supporto delle due punte non ci dovrebbero essere né Pizarro e né Baptista. Entrambi non sono al meglio della condizione, visto che il primo ha un fastidio alla coscia e il secondo alla spalla. Per i due sudamericani si prospetta così un turno di riposo.


Un "buco" che verrebbe compensato con l'inserimento sulla trequarti di Perrotta o di Aquilani. Se a prevalere fosse questa seconda ipotesi, allora Supersimo verrebbe dirottato sulla linea mediana con Brighi in panchina. In caso contrario, resterebbe a guardare il Principino con la conferma di Mattheus accanto a De Rossi e Taddei. Capitan Futuro ha lavorato a parte nell'ultima seduta per una contusione alla coscia destra, ma la sua presenza non sembra in dubbio. Molto probabile appare anche l'utilizzo di Rodrigo Taddei nel ruolo di interno destro. Il brasiliano, schierato su quella corsia, consentirebbe a Spalletti di inserire Cicinho come terzino, senza condizionare l'equilibrio della squadra. L'importanza tattica dell'ex Siena, perciò, lascia pensare ad un suo utilizzo anche contro i siciliani.


Con l'ex Real dal primo minuto, Cassetti dovrebbe restare in panchina. Al centro conferma per la coppia franco-brasiliana formata da Mexes e Juan apparsi in grande forma a Napoli. Una condizione che gli ha permesso non solo di blindare la difesa, ma anche di far pesare le proprie qualità in proiezione offensiva. Sulla corsia sinistra ci sarà ancora spazio per John Arne Riise, anche se il norvegese dalla prossima gara avrà un rivale in più: Max Tonetto. L'ex doriano, a distanza di due mesi, è tornato a far parte dell'elenco dei convocati. Un recupero importante e che era nell'aria visto che l'esterno, negli ultimi due allenamenti, aveva lavorato con il gruppo. Domenica, a Reggio Calabria, potrebbe essere il suo turno.

 
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Possibile una trattativa lampo per Atouba dell'Amburgo

Post n°2761 pubblicato il 28 Gennaio 2009 da Urbe_immortale
 

Thimotee Atouba Christian Panucci ha le valige pronte e, in caso il suo trasferimento andasse a buon fine, la Roma dovrà colmare la lacuna che si aprirà al centro della difesa. Per la successione del centrale ligure si fa strada il nome di Thimotee Atouba, 27enne difensore camerunese dell'Amburgo. «Se è possibile che si concretizzi una trattativa lampo? Certamente, è possibile- dice l'agente del giocatore, Antonio Stinà, a Romanews.eu- Proposi qualche anno fa il giocatore alla società di Trigoria, all'epoca erano molto interessati. Atouba si svincolerà dall'Amburgo il 30 giugno. Al momento però non ho ancora sentito Bruno Conti o Daniele Pradè». Questo non significa che non ci saranno sviluppi: «Atouba ritiene la Roma uno dei suoi obiettivi principali. Nelle prossime ore mi metterò in contatto con il giocatore e quindi con la Roma. Quando lo proposi, parliamo di tre mercati fa, i dirigenti lo considerarono subito uno degli obiettivi per la difesa. Il problema però è un altro... Restano pochi giorni per concludere un'eventuale trattativa. Il tempo stringe. Tanto più che uno come Panucci non è facile che possa andare via accontentandosi della prima destinazione. Sarà difficile che Panucci possa lasciare la Roma. Mi attiverò subito, ma il tempo non è dalla nostra parte».

 
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Via libera alla cessione di Okaka

Post n°2760 pubblicato il 28 Gennaio 2009 da Urbe_immortale
 
Tag: Okaka

Stefano Okaka 


La Roma ha dato il via libera alla cessione di Stefano Okaka in prestito fino a giugno. Quindi il futuro del giovane attaccante della Roma potrebbe essere a Verona nel Chievo, come ha lasciato intendere il suo agente a laroma24.it:


«La novità è che la società ci ha dato l'ok per il prestito fino a fine stagione- dice Scopelliti- Il rapporto con tutti i dirigenti è trasparente, qundi se l'indicazione che ci danno è questa, noi la seguiremo. Al momento la situazione è in via didefinizione. Il Livorno, che prima di ieri era il club più vicino al giocatore, ha sistemato il parco attaccanti con l'acquisto del sudamericano Cellerino. Abbiamo parlato nei giorni scorsi con il Siena, ma anche lì prima va visto il mercato delle punte in uscita. Il Chievo sembrerebbe interessato, ma prima dovrà trovare sistemazione a Bogdani. Uno scambio Okaka-Bogdani? Credo proprio di no. Da quello che mi è dato sapere la Roma non interverrà in questo mercato. Ora per Stefano sarà importante trovare una squadra che gli permetterà di giocare e crescere, anche perchè a fine stagione avrà i mondiali under 20. Ovviamente la priorità andrà a squadre di A, ma non disdegnamo anche compagini della serie cadetta. Quali si sono fatte avanti? Contatti ci sono stati con Salernitana e Modena, per ora».

 
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