Creato da Urbe_immortale il 11/09/2006
Blog dedicato all'A.S. Roma, la squadra della Capitale!

Lettera della squadra al Presidente Sensi

Ciao Presidente,
ci affidiamo a queste poche righe per dirti tutto quello che a volte magari non siamo riusciti a trasmetterti a voce o attraverso i gesti e i comportamenti.
Qualcuno di noi Ti ha conosciuto dal giorno in cui sei diventato “Il Presidente”, qualcuno ti ha incontrato durante i  Tuoi 15 anni di presidenza e qualcuno Ti ha conosciuto da poco, ma in ognuno di noi è rimasto impresso il tuo sguardo profondo, carico di umanità, pur se determinato e a volte, forse per chi Ti conosceva troppo poco, anche un po’ duro, ma nessuno di noi può dimenticare la passione con cui ci hai sempre seguito, anche quando non eri presente fisicamente. Sei sempre stato vicino a noi, a volte come Presidente, altre come un secondo padre.
In questi anni hai saputo coniugare sport e solidarietà umana e sociale, senza mai perdere i valori morali che sono propri dello sport. Hai fatto tanto per la Roma e per Roma, le tue passioni dopo l’amore per la tua famiglia, e i romani e i romanisti – e non solo loro – ti hanno accompagnato con dignità e riservatezza, così come Tu hai affrontato la Tua ultima battaglia, una delle tante ma sicuramente la più dura.
Noi non Ti lasceremo solo e non lasceremo sola la Tua famiglia e la famiglia romanista; la nostra forza sarà l’unione e faremo il possibile per farti sorridere da dove sarai, uno di quei tuoi sorrisi che ci regalavi quando venivi in spogliatoio per darci la carica.

Ciao Presidente, Tu sei sempre con noi.

 

Il gol di De Rossi alla Fiorentina commentato dal grandissimo e compianto Alberto D'Aguanno

 

Coppia di Campioni!

 

Il Capitano e Capitan Futuro

 

Serie A: 18^ Giornata:

Chievo-Inter

Atalanta-Napoli

Bari-Udinese

Cagliari-Roma

Catania-Bologna

Lazio-Livorno

Parma-Juventus

Sampdoria-Palermo

Siena-Fiorentina

Milan-Genoa

 

Classifica:

  1. Inter   39
  2. Milan*   31
  3. Juventus   30
  4. Roma 28
  5. Parma   28
  6. Napoli   27
  7. Palermo   26
  8. Sampdoria   25
  9. Bari*   24
  10. Chievo   24
  11. Fiorentina*   24
  12. Genoa*   24
  13. Cagliari*   23
  14. Udinese*   18
  15. Livorno   18
  16. Bologna*   16
  17.    16
  18. Atalanta*   13
  19. Catania   12
  20. Siena   12

* una partita in meno

 

Marcatori Giallorossi in Campionato

9 reti: Totti.

4 reti: De Rossi.

3 reti: Vucinic.

2 reti: Perrotta, Brighi, Burdisso.

1 rete: Taddei, Mexes, Riise, Menez, Cassetti.

 

Giudice Sportivo

Multe all'A.S. Roma nel corso della stagione:

€ 77.000,00

Squalificati per la prossima gara di campionato:

 

Espulsi nell'ultima partita:

 

5 ammonizioni.

De Rossi.

4 ammonizioni:

Cassetti, Pizarro, Menez, Perrotta.

3 ammonizioni (in diffida):

Totti. 

2 ammonizioni:

Vucinic, Andreolli, Mexes, Burdisso.

1 ammonizione:

Taddei, Okaka, Cerci, Vucinic, Doni, Riise, Motta, Guberti, Brighi.

 

Prossime gare AS Roma

6 gennaio, 18^ giornata:

 -

9 gennaio, 19^ giornata:

 -

12 gennaio, Coppa Italia, Ottavi di Finale:

 -

 

Europa League

Sedicesimi di Finale:

Panathinaikos-Roma (18 e 25 febbraio)

Marcatori giallorossi in Europa League:

11 reti: Totti.

3 reti: Menez, Okaka, Cerci.

2 reti: De Rossi, Riise, Vucinic.

1 rete: Guberti, Perrotta, Andreolli, Scardina.

 

« La Roma non ha mai pianto

e mai non piangerà:

perché piange il debole,

i forti non piangono mai. »

Dino Viola

 

Immenso Capitano

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Rabona di Aquilani e gol del Capitano al Milan

Il fantastico gol del Capitano a Marassi

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CAPITAN FUTURO! D.D.R.!

 

    

 

 

 

 Francesco, Daniele e Simone

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    CAMPIONI DEL MONDO!

  

Vivi come se tu dovessi morire subito,

 pensa come se tu non dovessi morire mai.

 

Messaggi di Ottobre 2009

Convocati: out Burdisso.

Post n°3645 pubblicato il 31 Ottobre 2009 da Urbe_immortale

Questi i convocati di mister Claudio Ranieri per la gara di domani contro il Bologna alle ore 15 allo stadio Olimpico. Ecco l'elenco completo: Andreolli, Antunes, Baptista, Bertagnoli, Brighi, Cerci Cicinho, Doni, Esposito, Faty, Greco, Guberti, Juan, Menez, Mexes, Motta, Okaka, Perrotta, Pit, Pizarro, Riise, Vucinic

Assenti: Totti, Tonetto, Lobont, Burdisso

 
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Ranieri: "Il gruppo è unito, mancano solo i risultati. Tifosi aiutateci!"

Post n°3644 pubblicato il 31 Ottobre 2009 da Urbe_immortale

La conferenza stampa integrale del tecnico Claudio Ranieri, alla vigilia di Roma-Bologna:
 
Contestazioni, bombe carta, l'allenamento di ieri interrotto...
"Non è stato interrotto l'allenamento di ieri. Qualche bomba l'hanno tirata stanotte, c'è un po' di esasperazione, evidentemente c'è molto amore per la squadra. La gente si chiede il perchè e il per come ed esplode. Anche se non dovrebbero esserci manifestazioni di questo tenore, perchè nei momenti peggiori si vede l'amico e chi ti sta vicino. Bisogna analizzare le tre partite perse, abbiamo creato tanto, sia contro Il Milan che contro l’Udinese. Abbiamo creato tanto e giocato bene. Credo all’altezza della gara con la Fiorentina. Poi non abbiamo fatto gol e non abbiamo vinto. Ai ragazzi l’ho detto: se questo non basta dobbiamo fare di più. Abbiamo una squadra compatta e concentrata che vuole uscire dalla situazione. Quando una squadra non sta bene in casa soffre ancora di più, ha l’ansia del risultato, sente i tifosi non capiscono e iniziano a fischiare Non dovrebbe accadere, i tifosi devono darci una mano. Non stanno vedendo una squadra che non corre. La squadra lotta. Ci sono delle disattenzioni su cui stiamo lavorando. Capisco che subiamo troppi gol e ne stiamo segnando troppo pochi, ma solo con il lavoro se ne viene fuori. Nei momenti difficili la gente ci deve stare vicino”.
Pensava di trovare le difficoltà che sta trovando?
“L’ho sempre detto, le difficoltà ci sono, se cambi l’allenatore ci sono. Io sono venuto con la voglia di far bene e non mi smonto facilmente. Sapevo che sarebbe stato difficile e che serve lottare. So che bisogna essere tutti uniti, vedo che lo spogliatoio, è sano, sereno, di gente che cerca di uscirne fuori, sono fiducioso".
I problemi di Vucinic?
“Se avessi quattro attaccanti come avevo l’anno scorso lo farei riposare. Qui no, lo faccio giocare e spero la gente gli sia vicino”.
È stato utile il ritiro?
“Inutile dire se utile o no. Abbiamo deciso di farlo noi con la squadra. Utile lo vedremo domani. Noi giudichiamo: se si vince va tutto bene. Se si perde va tutto male. Lo vedremo domani. Quello che conta sono i tre punti. Come sempre”.
Come sta Doni?
“Sta bene. Il portiere quanto e più degli altri ha bisogno di giocare. Anche Buffon, il più forte del mondo, lo scorso anno dopo sei mesi di stop ha avuto difficoltà. Insistendo verrà il suo momento d’oro”.
Come sta Menez? Sembrava un giallo il suo infortunio...
“Gli si era staccata un’aderenza di una vecchia operazione. Dopo una piccola corsetta in surplace si è fermato. Ora si è ripreso ed eccolo, è pronto. La polemica? È logico che con tante radio e giornali succede. È uno spogliatoio sano, non ci sono problemi. Si esagera tutto, si esaspera tutto. Vogliamo solo fare bene. Questa è la cosa più importante”.
Come sta Cerci?
“Può avere chance di giocare o di venire in panchina. È stato fermo 13 giorni, ora da tre giorni si allena. Pizarro uguale, sono tre giorni che si allena con noi. Può giocare o venire in panchina. Devo valutare io chi può giudicare, di chi posso fare a meno e di chi non posso”.
Baptista come sta? Può giocare dall’inizio?
“Potrebbe ma non ha i novanta minuti e non ha il ritmo che vorrei. Se gioco con una punta e Perrotta è per fare un determinato gioco. È una scelta tattica”.
Si aspettava le reazioni di Blanc sulle sue dichiarazioni riguardo a Stankovic? Le ha detto che non deve parlare della Juve...
“Infatti non sto parlando, non ho parlato l’anno scorso, non lo faccio ora. Blanc deve stare tranquillo, se volessi ne avrei di cose di cui parlare”.
Dicendo che se avesse quattro punte non farebbe giocare Vucinic non pensa di mancare di rispetto a Baptista e Okaka?
“No, Baptista non è una punta, Okaka sì ma è giovane. Vucinic è superiore”
Non pensa di adattare troppo il modulo all’avversario?
“No, non mi metto a ridosso dell’avversario, mi metto avanti, cerco di batterlo”
Torniamo sul suo "Questa squadra non è mia"...
"Allora, io stimo molto Sconcerti e mi ha fatto una domanda di provocazione l'altra volta, per sondare il clima nello spogliatoio. Tutti sanno che io sono entrato in corsa e quindi la squadra non l''ho fatta io. Ma dal momento in cui ne prendo le redini, io divento il punto di riferimento e la prendo come mia, mi appartiene. I miei giocatori diventano i più forti del mondo e penso solo a loro. Inoltre sono tornato alla squadra di cui sono tifoso, quindi credo di aver detto tutto".
Dopo Udine lei ha detto che manca la serenità...
"Si perchè quando crei tanto e non segni ti manca serenità secondo me. Non è nemmeno un fatto di fortuna e sfortuna, a me di cose storte ne sono successe ma non mi sono mai arreso. Io sono uno che si è fatto da solo e non mi sono mai arreso. Ci sono persone che alle prime difficoltà mollano e poi danno la colpa alla sfortuna. Io non sono così. Io non mi arrendo, la colpa non è degli altri e nostra. Io sono positivo e dobbiamo lottare e mettercela tutta, già da domani. Voglio vedere determinazione e freddezza oltre che voglia di fare e mi auguro che la squadra lo faccia. Siamo in un momento difficile, siamo in difficoltà ed è proprio per questo che  bisogna starci vicino niente bombe, niente improperi. Se è vero che siamo una famiglia, quando in famiglia qualcuno sta male, non gli tiri le bombe, gli stai vicino e cerchi di dargli una mano. Ed è questo che chiedo ai tifosi, se amate la Roma e se siete esasperati figurateci quanto lo siamo noi. Noi vogliamo fare meglio e vogliamo fare di più".
Qual è l'anello debole della Roma?
"Ci sono due anelli. Uno che prendiamo gol ed uno che non ne facciamo. I numeri sono chiari. Però la squadra è viva, se Vucinic segnava all'ultimo momento avreste riscritto tutti i pezzi si o no? avreste scritto che abbiamo lottato fino all'ultimo si o no? Questa è la realtà. avremo cambiato tutto no?. La verità è che ci sono molte difficoltà ma io non vedo uno spogliatoio allo sbando. Li vedo decisi e determinati. Non parlo di tranquillità perchè sono romano e so che fine ha fatto tranquillo qui".
Lei è stato inserito in una squadra già costruita...
"Ho 58 anni e sono 58 anni che è mia la Roma. Le cose non si creano oggi o domani, io sto facendo e lavorando. Sono qui per costruire e fare bene. Questa anche è la mia Roma e non la rinnego perchè sto perdendo. Io sono responsabile di questa barca. Io sono l' ammiraglio e mi prendo tutto. Stiamo navigando bene ma facciamo poche miglia. Arriverà il momento".
Che squadra si aspetta domani?
"Si mi aspetto una squadra che giocherà nella propria metà campo, li ho visti e li conosco, inizialmente giocano a viso aperto ma poi si chiudono ai primi affondi avversari. Ho visto un po' di nervosismo contro il Siena. Hanno anche creato qualcosina però senza passare la metà campo praticamente. Mi aspetto una squadra rapida a ripiegarsi e che aspetterà che i nostri tifosi ci fischino cercando di trovarci distratti. Questo non deve accadere. Me lo aspetto dai miei ragazzi, li voglio vedere freddi e glaciali oltre che mettercela tutta. E' una squadra che ha delle individualità".
Come sta Burdisso?
"Non vogliamo dire nulla, ha un problema piccolo al polpaccio, lui vorrebbe spingere ma noi no. Perchè il polpaccio è un muscolo strano".
Lei con che spirito andrebbe allo stadio da tifoso?
"Sicuramente incazzato, perchè voglio di più,  ma consapevole che la squadra sta facendo molto e sta sbagliando anche molto. Però noi produciamo di più e tanto. Certo è fastidioso vedere che gli altri magari producono molto meno di noi ma al primo affondo segnano. Allora o ci sentiamo parte di una famiglia. Non voglio tornare ad esempi inglesi ma una volta andai a giocare l'ultima giornata contro una squadra già retrocessa e mi ricordo che tutti i loro tifosi erano in piedi a battere le mani per l'impegno che comunque ci avevano messo. Loro piangevano ma applaudivano. A me ancora vengono i brividi.
Non dico che ci devono applaudire ma che ci diano una mano a stare meglio, ci incoraggiassero, io da tifoso anche incazzato farei così".

 
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Ranieri guarda gli attaccanti della primavera. Cerci probabile dal primo minuto.

Post n°3643 pubblicato il 31 Ottobre 2009 da Urbe_immortale

I dubbi di Ranieri. Secondo il Corriere dello Sport il tecnico della Roma sta pensando da giorni, dall'immediato dopo gara di Udine, a come rivitalizzare un attacco che senza Totti fatica ad essere concreto. Dallo stop forzato al numero dieci, tre sconfitte in altrettante gare con all'attivo soltanto i centri di Menez a San Siro e De Rossi al Friuli. Il reparto risente della crisi di gol di Vucinic, di un Okaka a segno soltanto in Europa League, di un Baptista che fino ad ora si è visto pochissimo. Ranieri, nel novero delle situazioni che sta valutando, dovrà tenere in considerazione del fattore Olimpico, sotto lo sguardo di una tifoseria nervosa e ferita dopo i tre K.O. in fila e che già dopo Roma-Livorno aveva rumoreggiato fischiando la squadra. Anche ieri, un contestatore solitario che ha rivolto insulti alla squadra ha costretto Ranieri ad interrompere l'allenamento. L'unico certo del posto sembra Menez, recuperato dopo i problemi fisici e che ieri si è allenato con la squadra. Vucinic sarebbe il centravanti designato, ma il momento del montenegrino potrebbe far pensare ad altre soluzioni. Come, ad esempio, Baptista, con cui ieri il tecnico ha parlato a lungo. Come Vucinic non sembra essere al meglio, però. Okaka ha deluso contro il Fulham. E allora l'occhio di Ranieri sta valutando le alternative della Primavera. In cui, recentemente, è tornato Scardina, che ha debuttato con un gol dopo il grave infortunio al ginocchio del maggio scorso. Ma anche Zamblera potrebbe esser convocato.
I problemi del tecnico, però, toccano tutti i reparti. Rimane fuori Burdisso, che non recupera. A destra dovrebbe giocare Motta, ripresosi in tempi rapidissimi dopo l'infortunio di Udine. Al centro largo alla coppia Mexes-Juan, con Riise nuovamente a sinistra. Ristabilito Doni.
Ancora dubbi a centrocampo. Qualche dubbio per Pizarro, che ieri ha provato a forzare la corsa, dovendo ricorrere ad una protezione per la schiena dolorante. Oggi verrà presa la decisione definitiva. Ci spoera Ranieri, che senza De Rossi ha bisogno delle geometrie del cileno. Con Pizarro, a Perrotta spetterebbe la fascia sinistra, con Cerci in vantaggio su Guberti per l'altra maglia da esterno.

 
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Pizarro e perrotta rinnovano

Post n°3642 pubblicato il 31 Ottobre 2009 da Urbe_immortale

«Spero di non spostarmi più e così sarà. È importante vestire questa maglia per ciò che significa la Roma in Italia e in Europa». David Pizarro festeggia il prolungamento del contratto con la Roma. Il centrocampista cileno ha firmato fino al 2013. «Siamo arrivati ad una conclusione importante per me e per la Roma», dice a Roma Channel. «Sono contento, lo avevo già detto, dovevamo solo sistemare alcuni dettagli. Sono felice per la famiglia. Credo ora sia difficile trasferire la mia famiglia. Quando sono arrivato spero di non spostarmi più, e così sarà».

Con la maglia giallorossa, Pizarro ha sfiorato lo scudetto nel 2008. «Il momento che ricordo di più da quando sono qui è anche quello più triste. A Catania, all'ultima giornata di campionato, siamo stati campioni per un tempo. Meritavamo lo scudetto per quello che avevamo fatto. Ho sognato nell'intervallo, poi il sogno è finito quando l'Inter ha segnato».

La Roma ora sta vivendo un momento complicato in campionato. «Noi vogliamo sempre far bene, ma non sempre è possibile. Ora non possiamo parlare di obiettivi, dobbiamo solo lavorare, alla fine tireremo le somme. Certo, ai tifosi non puoi spiegare che hai giocato bene e perso. Si guarda soprattutto il risultato: se giochi male e vinci, automaticamente la partita diventa una grande partita».

L'intervista a Simone Perrotta rilasciata ai microfoni di Roma Channel in occasione della firma del nuovo contratto.

La soddisfazione di aver rinnovato il tuo contratto?

Purtroppo momenti come questo ne ho vissuti tanti in questi anni, lo avrei cambiato il momento in cui ho firmato. Sono comunque molto soddisfatto anche delle parole che mi sono state dette al momento della firma. Te puoi firmare per tanti o per pochi, ma comunque mi sono sentito partecipe al progetto.

 

Quanto senti tua questa maglia?

Tanto, ho avuto la possibilità di levarmi molte soddisfazioni e vincere. La Roma ti entra dentro, insieme al Pek ed ad altri siamo il gruppo storico della squadra e dobbiamo toglierci al più presto da questa situazione

 

Vorresti chiudere la carriera a Roma?
La famiglia ha un peso enorme anche sulle scelte calcistiche, ho firmato per un altro anno, mio figlio è nato qui ce ne sta un altro in arrivo. Spostare la famiglia da qui per gli ultimi anni di carriera è dura ma per non andare via devo continuare a fare bene.

Un momento che ti porti dietro?

I ricordi più belli non sono quelli di un gol, ma quelli delle vittorie e felicità di gruppo. Tutti i trofei che abbiamo vinto sono un ricordo che mi porterò sempre dietro.

Lo scorso anno il campionato non è stato all’altezza della squadra…

Ogni stagione ha una storia a se. Ogni giocatore va in campo per dare il massimo, l’anno scorso sono stati pesanti gli infortuni, abbiamo fatto pochissimi punti le prime dieci giornate a metà ne abbiamo fatti tanti e poi verso la fine di nuovo gli infortuni ed è stato difficile fare bene.

 

La tua fotografia del momento?

Se dicessi che c’è solo sfortuna sarei riduttivo. È una squadra diversa rispetto al passato, più compatta, corta e se vogliamo aggressiva. Ma nelle ultime partite ci è girato sempre male sia con il Milan che con il Livorno dove c’è stato solo un tiro in porta e un gol. Anche ad Udine mercoledì abbiamo fatto una buona partita. La squadra c’è reagisce ed ha personalità, chi ha fatto calcio capisce che sono situazioni che possono cambiare da un momento all’altro.

 

Cosa ti senti di dire ai tifosi?

I tifosi guardano sol il risultato. Per noi che siamo dentro sappiamo che manca poco ad invertire questa rotta. Sappiamo che la squadra c’è ha voglia di reagire, il gruppo è unito, tutti remano nella stessa direzione e sappiamo che ne usciremo presto.

 

Un gruppo che è la forza della squadra?

Si quando veniva messo in discussione in gruppo noi ci ridevamo. Quando c’è da dire qualcosa contro qualcuno fai fatica. Quando devi dire un qualcosa che non sia cattivo ma costruttivo fai fatica, ma alla lunga questo porta risultati.

Prima segnavi molto…

Con Spalletti ci siamo levati molte soddisfazioni. È stato un dare avere, anche i primi mesi del mister sono stati negativi poi c’è stato il cambio di modulo e si è aperto un nuovo ciclo. Probabilmente poi è subentrata l’amicizia e forse anche lui aveva remore a dirci qualcosa. Ranieri è un grande motivatore che ti fa vedere i video dell’avversario e ti spiega come gioca.

 

Riguardo al ritiro?

Con Spalletti non ne abbiamo mai fatto uno anche prima di Manchester-Roma che poi abbiamo vinto. Adesso abbiamo parlato tutti insieme e abbiamo deciso di prenderci le responsabilità La squadra non l’ha presa male, c’è una responsabilità professionale. Noi tutti ne vogliamo uscire società, allenatore e giocatori e questo ritiro è una testimonianza di quanto ne vogliamo uscire.

I ricordi dei gol contro l’Inter?
Il gol a livello personale fa piacere, ma la cosa fondamentale è che quel gol deve servire per portare a casa la vittoria

 

Una qualità di Pizarro?
Sa gestire il pallone nel migliore dei modi. È un positivo non parla male di qualcun’altro, non parla male in vista di una partita importante

 

Un gruppo compatto?
Si, c’è la semplicità del ragazzo. Vedo tanti ragazzi, ma anche responsabili nel loro lavoro. Anche quando si va in nazionale ci sta qualche mela marcia all’interno del gruppo, qui invece ci troviamo bene con tutti. Può essere anche una pecca per dare consigli costruttivi.

 

Si possono porre obietti quest’anno?
Nell’immediato è difficile dire di si, ma per la maglia che indossiamo l’obiettivo è arrivare tra le prime quattro. Basta comunque poco per invertire la tendenza alle sconfitte, noi lavoriamo per questo.

Gli stimoli dell’Europa League?
E’ stimolante, essere nella storia come prima squadra ad averla vinta. Ci sono tante partite, poi dopo dicembre ci sono le terze classificate della Champions. È una competizione a cui noi teniamo molto.

La partita contro il Bologna?
Partita diversa rispetto a quella del Livorno perché vengono più tranquilli visto che hanno vinto l’ultima giornata. Resta comunque difficile, ma stiamo lavorando molto bene perché al di la di tutto vogliamo tornare a casa.

 

Come state aiutando Vucinic?

Io sono quello che può aiutarlo di più visto che di critiche ne ho beccate tante e di gol ne ho sbagliati molti. Io sono sicuro ch si sboccherà al più presto, deve stare tranquillo e calmo. Ha una forte personalità e ne uscirà fuori.

 
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Ranieri litiga con Sconcerti!

Post n°3640 pubblicato il 28 Ottobre 2009 da Urbe_immortale

"Abbiamo giocato bene e creato tante occasioni da gol - ha detto Ranieri a Sky nel post partita -, ma alla prima palla morta loro ci hanno fatto gol. Bene il pareggio prima del secondo tempo. Poi tanta voglia nella ripresa, e l'espulsione ci ha condizionato. I ragazzi stanno dando il massimo, ma non basta. Bisogna dare ancora di più. Siamo la Roma ma abbiamo anche sette infortunati. La squadra non è serena, ci va tutto storto. Non possiamo prendere in giro i tifosi. Questa non è la mia squadra, l'ho ereditata".

Poi in un botta e risposta con Sconcerti aggiunge "Ma lei ci fà o ci è? Dov'era all'inizio del campionato? Io sono arrivato a mercato chiuso, quindi non faccia il furbo Sconcerti! Io non ho potuto fare il mercato, seppure se è difficile, ma non ho potuto fare nulla. Vucinic? E' stato infortunato, si è ripreso lo dovrei far riposare ma non posso. Manca Totti".

Poi incalza sullo studio di Sky contro Mauro e Sconcerti "Voi non avete visto la partita - dice Ranieri - Se l'avreste vista, non parlavate così. Contro il Livorno ho detto che abbiamo giocato male, ma stasera no. Meritavamo di più".

Come si scende in campo adesso domenica prossima? "In undici! E sarà sempre la Roma!"

 
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La squadra si intrattiene a colloquio negli spogliatoi

Post n°3639 pubblicato il 28 Ottobre 2009 da Urbe_immortale

Dal termine della partita fra Udinese e Roma i giocatori della Roma sono chiusi all'interno della spogliatoio insieme a mister Claudio Ranieri e forse qualche dirigente. L'unico ad essere uscito è stato Matteo Brighi che ha rilasciato alcune dichiarazioni a Roma Channel:

"Non si capisce fino a quanto il guardalinee influisce a volte fa più del suo a volte meno. Di mani alzate anche da parte loro per mandare a quel paese l'arbitro ce ne sono state tante.

Oggi fino alla fine del primo tempo avevamo disputato una partita migliore di loro. L'espulsione ha influito tantissimo, comunque penso che la strada sia quella giusta, solo che ci sta andando tutto male. Dobbiamo ripartire dalla prestazione in campo di oggi, però ci è girato tutto male. Due calci piazzati e la palla in area è diventata pericolosa. Adesso questa ruota ci sta dicendo male, c'è stata voglia di non mollare fino alla fine. Io avuto problemi a inizio campionato e quindi non sto benissimo, oggi ho corso però è il mister che sceglie, io do quello che posso.

Penso sia giusto uscire da questo momento e vedremo dove arrivare a fine campionato. Cercheremo farlo con il lavoro.

Mirko non penso la viva benissimo, i giornali dicono ogni volta è il momento che si sblocca, lui la mano ce l'ha data e anche grossa, poi sotto porta non è lucido. Come la squadra vive un momento particolare."

 
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L'incubo continua! Così come Vucinic continua a divorarsi gol fatti

Post n°3638 pubblicato il 28 Ottobre 2009 da Urbe_immortale

Ennesima sconfitta della Roma. Gol di Floro Flores al 20' che porta in vantaggio i friulani, De Rossi però pareggia 42'. Nel secondo tempo è ancora Floro Flores a trovare il gol del 2 a 1 e della conseguente vittoria bianconera. Il montenegrino sbaglia ancora un gol impossibile da sbagliare.

Imprevedibile Roma, ma alla fine drammatica. Gioca bene nei minuti iniziali, prende un gol al primo tiro in porta e si smarrisce; finisce il primo tempo in piedi grazie a De Rossi; resta in dieci e non subisce per tutto il secondo tempo; come l'arbitro ristabilisce la parità numerica va al tappeto e porta a casa la terza sconfitta consecutiva. Vucinic poi si mangia l'ennesimo gol incredibile, ed è ora che qualcuno dica a questo pseudo-attaccante di starsene a casa e non calcare mai più un campo di calcio. Dopo il gol clamoroso fallito con il Livorno, oggi il montenegrino ha concesso il bis. La Roma di oggi lascia tanti interrogativi sul futuro in mezzo a poche, amare, certezze: senza Totti non sa segnare, anche con Juan è un colabrodo.

La Roma è pimpante nei primi venti minuti. Il reparto offensivo sembra a proprio agio nel 4-2-3-1 disegnato da Ranieri. Vucinic si presta spesso a fare da sponda per gli inserimenti dei compagni. Quando l'Udinese capovolge l'azione, sbatte sulle chiusure di Juan. Poi la sbandata che non ti aspetti. Un colpo di testa di Floro Flores, che gira in rete un cross di D'Agostino. Un colpo sulle teste dei giallorossi, che d'un tratto si smarriscono. L'Udinese ha la possibilità di raddoppiare, ma Asamoah perde l'attimo dopo aver scartato Doni. A dieci minuti dall'intervallo i primi segnali di vita: Motta da pochi passi chiama al miracolo Handanovic. La Roma timidamente prova a rialzarsi. Ma timidamente non basta. Serve una sterzata, un guizzo di rabbia. Eccolo al quarantaduesimo: Juan svetta in area, Handanovic si oppone, De Rossi non perde l'attimo e scaraventa in rete. Gli uomini di Ranieri sono di nuovo in piedi.

Non c'è tempo per assimilare i consigli che il tecnico dispensa negli spogliatoi. Inizia la ripresa e dopo due minuti arrivano i guai. La Roma resta in dieci: Taddei reclama un fallo che il guardalinee non vede. Gli insulti del brasiliano si sprecano. Damato usa il pugno duro ed estrae il rosso. Di lì a poco un altro provvedimento pesante: De Rossi rimedia un giallo, come Cassetti nel primo tempo; entrambi erano diffidati. Contro il Bologna domenica giocherà la Primavera!

L'Udinese alza inevitabilmente il baricentro, i giallorossi ripiegano su se stessi, senza soffrire più di tanto. A metà del secondo tempo, Ranieri perde Motta per infortunio (sospetto stiramento ai gemelli del polpaccio sinistro): lo sostituisce Cicinho, al rientro dopo l'intervento al ginocchio del marzo scorso. Alla mezz'ora Doni compie il primo intervento della ripresa: il brasiliano si supera su un destro da fuori area di Isla. Passano due minuti e Damato ristabilisce la parità numerica: Basta trattiene Vucinic, il bianconero era ammonito e guadagna gli spogliatoi. Appena Roma si fa forza, viene punita: ancora una capocciata, ancora di Floro Flores. Vucinic ha il tempo per divorarsi il gol del pari, ancora una volta da zero metri. Nel recupero, Ranieri tenta la carta della disperazione con l'ingresso di Julio Baptista al posto di Brighi per cercare di portare pericoli verso la porta bianconera. Nel finale, Di Natale servito da Sanchez manca la palla del terzo gol. Ancora il numero dieci bianconero tenta la giocata, ma il pallone finisce di poco fuori. Non c'è più tempo per recuperare e per la Roma è la terza sconfitta consecutiva in campionato. Adesso è crisi vera.

 
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Convocati: tante le assenze

Post n°3637 pubblicato il 27 Ottobre 2009 da Urbe_immortale

In vista della gara di campionato Udinese-Roma, Claudio Ranieri ha diramato la lista dei convocati.

Assenti ovviamente Totti, poi Menez, Riise e Pizarro, recupera Doni.

1   BOGDAN LOBONT
2   CICERO JOAO DE CESARE (CICINHO)
3   MARCO ANDREOLLI
5   PHILIPPE MEXES
9   MIRKO VUCINIC
11   RODRIGO FERRANTE TADDEI
14 RICARDO FATY

16   DANIELE DE ROSSI
4   JUAN
19   JULIO CESAR BAPTISTA
20   SIMONE PERROTTA
21   STEFANO GUBERTI
23   LEANDRO GRECO
27   BERTAGNOLI JULIO SERGIO
29   NICOLAS BURDISSO
33   MATTEO BRIGHI
77   MARCO CASSETTI
89   OKAKA CHUKA STEFANO

 

26 PIT

 
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Ranieri: “Sarà un anno di sofferenza e delusioni”

Post n°3636 pubblicato il 27 Ottobre 2009 da Urbe_immortale

La conferenza stampa integrale di Claudio Ranieri alla vigilia di Udinese-Roma.
 
Menez non è stato convocato.
"Il ragazzo si è operato tempo fa di pubalgia. Gli fa male, evidentemente ha preso un colpo domenica scorsa. Non è un caso, ma soltanto un infortunio. Mi dispiace".
L'arrivo di Montali come lo giudica?
"Non lo so, è stato chiamato dalla società. E' una persona valida e sicuramente farà bene. Se migliorerà il mio lavoro? Sicuramente, io avrò modo di pensare solo alla squadra. Conosco Montali, potrà fare solo che bene".
Non è ancora riuscito a plasmare la squadra...
"E' difficile plasmare una squadra non tua".
Obiettivi?
"Il massimo. Il massimo di quello che possiamo fare quest'anno. A me non piace prendere in giro i tifosi. Ogni partita deve essere giocata al massimo, con spirito di sacrificio. Per me è importante la sfida continua. Nell'arco di un anno ci sono momenti belli e momenti brutti".
Totti starà fuori un mese. Adesso che è Menez infortunato, chi sarà il vice-Totti?
"Non ci sono vice-Totti, nemmeno Menez. Neanche Menez lo è, lo poteva solamente ricordarlo".
Possibile ipotizzare un 4-2-3-1 con Guberti al posto di Taddei?
"Possiamo ipotizzare tutto. Non mi metto paura. Se non lo faccio ora che ci sono alcuni giocatori che stanno bene ed altri meno. Poi certo la maglia della Roma pesa".
Vi siete chiariti con Pizarro dopo le incomprensioni di Londra?
"E quali incomprensioni? Aver saltato due partite per preservarlo fisicamente. Cosa che non sto facendo con Vucinic, ma ne ho bisogno".
Non sente questa squadra sua?
"E che la squadra è mia? E' diventata mia. Non l'ho fatta io".
Come mai la squadra sembra non capirla sulle cose elementari?
"Ci sono dei ragazzi che hanno degli alti e bassi. In questo momento non riescono ad avere al 100% queste caratteristiche".
Le condizioni di Doni.
"Ieri stava benino. Usciva e camminava. Viene con noi, se continua il miglioramento sarà della partita".
Juan è finalmente pronto?
"E pronto. L'avevo già detto che con l'Udinese sarebbe rientrato".
Come ha visto Vucinic?
"E' molto dispiaciuto".
Anche De Rossi lo vede in difficoltà?
"Daniele non sta attraversando un buon momento, però dà sempre tutto. E' un ragazzo che gioca 80 partite l'anno. Quando noi riposiamo lui va in Nazionale e solo un macchina da guerra come De Rossi può sopportare carichi così. L'ho detto anche a lui: se avessi la possibilità lo farei riposare. L'importante non è il recupero fisico ma quello nervoso. A lui devo dire solo grazie".
Il quarto posto è l'obiettivo?
"Il campionato è ancora lungo. E' logico che per come stiamo adesso firmerei per il quarto posto. Preferirei giocarmenla fino in fondo. Le difficoltà ci sono e io mi assumo le mie responsabilità. Non ci sono grandi acquisti? Allora bisogna fare di necessità virtù".
Sarà difficile se non si arriva in Champions.
"Ero consapevole prima di venire qui. Lo sapete meglio di me. So che è una cosa difficile, ma credo che l'essere romano dia qualcosa in più. Non amo piangermi addosso. Lavoro, lavoro, lavoro".
E' possibile giocare con una sola punta?
"Cerco di mettere in campo sempre la squadra migliore. Se non mi quadra la cambio nel primo tempo, e lo avete visto. Non mi diverto a cambiare. Quando sostituisco qualcuno cambia già qualcosa, figuriamoci se ne cambio tanti".
E' d'accordo con Capello? Il calcio italiano è in mano agli ultras?
"Io ho letto solo il titolo. Dico solo che alla Juve l'anno scorso non ho preso Stankovic perché i tifosi non lo volevano".
Ha parlato con Totti?
"Sì, l'ho incontrato. Ieri ha provato ad allenarsi e ha sentito il ginocchio bloccato. Ora che si è operato è più rilassato".
L'assenza di Totti può essere un alibi per la squadra?
"Io lo ricordo sempre quando non c'è Totti, ma la squadra deve dare di più quando mancano i titolari".

 
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Totti arriva alle 9 a Trigoria e comincia la rieducazione del ginocchio

Post n°3635 pubblicato il 27 Ottobre 2009 da Urbe_immortale

Puntuale, prima degli altri, Francesco Totti, a meno di ventiquattro ore dall'intervento in artroscopia, si è presentato al centro Sportivo F.Bernardini per cominciare la rieducazione al ginocchio destro. L'allenamento di questa mattina servirà a verificare le condizioni fisiche di Doni, Riise e Pizarro in vista del match di domani a Udine.

 
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Anche Doni e Riise rischiano di saltare Udine

Post n°3634 pubblicato il 27 Ottobre 2009 da Urbe_immortale

Ranieri è nei guai. Domani a Udine, molto probabilmente, dovrà fare a meno di Riise e Doni; Pizarro è in dubbio per il mal di schiena e solo stamattina si deciderà se farlo partire. Il terzino norvegese è stato sottoposto ieri a esami al Gemelli che hanno escluso la frattura al quinto metatarso sinistro, ma il piede è molto gonfio. Doni paga invece la tacchettata di Moro sul quadricipite che gli ha causato un ematoma. In porta ci sarà Lobont, tornano disponibili Juan e Motta.

 
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L’ira di Rosella: «Voglio vedere più impegno»

Post n°3633 pubblicato il 27 Ottobre 2009 da Urbe_immortale

Rosella Sensi ieri era di pessimo umore. La scorsa settimana era furibon­da con l'arbitro Rosetti ed era intervenu­ta anche a tutela della squadra. Questa volta invece ce l'ha con i giocatori. La prestazione contro il Livorno non le è an­data giù e ieri mattina si è presentata presto a Trigoria, dove aveva dato appuntamento a Gian Paolo Montali, il nuovo dirigente scelto per migliorare la stut­tura societaria. Rosella Sensi è arrivata a Tri­goria accompagnata da Vittorio e con la scorta della Digos al seguito poco dopo le nove.

L'arrabbiatu­ra per la sconfitta contro il Livorno non era ancora stata smaltita, domenica al­l'Olimpico non era andata per un legge­ro attacco influenzale, ma aveva impre­cato davanti alla televisione. Ieri mattina, quando ha riunito i gioca­tori per presentare Montali, ha fatto un discorso molto duro, riferito dai presen­ti: «La società non è ferma e lo dimostra con l'arrivo di un altro dirigente. Non vo­glio più vedere una partita come quella di domenica scorsa. Voglio vedere facce arrabbiate che qui non vedo. Ci sono squadre che hanno fame e corrono come il Bari, non capisco perché non dovrebbe essere così anche per la Roma. Voglio il massimo impegno da parte di tutti, mi sem­bra invece che qual­cuno non abbia le motivazioni giuste. Trovate gli stimoli e metteteci più voglia».

Rosella Sensi ritiene che la squadra non sia scarsa, che i valori presto verran­no fuori. La Roma paga il quarto monte ingaggi della serie A e i giocatori devono assumersi le loro responsabilità. Ranieri ha assicurato che la squadra saprà reagi­re. Rosella Sensi si è anche accertata che non ci siano frizioni tra l'allenatore e i giocatori. E' convinta che l'arrivo di Montali possa far crescere la società, il nuovo dirigente ha fatto una buona im­pressione nel giorno del suo insediamen­to. Il presidente si aspetta molto dall'ex consigliere della Juventus, che ha avuto il suo ufficio in sede accanto alla stanza della direttrice ammi­nistrativa Cristina Mazzoleni. Presto la proprietà dovrà confrontarsi con l'assemblea dei soci. Intanto nel Consiglio d'amministrazione di giovedì sarà ratificata l'assunzione di Monta­li.

La Roma spera di poter operare sul mercato di gennaio, ma non sarà facile. L'obiettivo è sempre il centravanti, atte­so da anni. Con qualche cessione di gio­catori in esubero, la speranza è quella di poter avere in prestito una punta che at­tualmente trova poco spazio in squadra.

 
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Montali: firma come consulente per due stagioni

Post n°3632 pubblicato il 27 Ottobre 2009 da Urbe_immortale

Gian Paolo Montali, ex ct della nazionale di pallavolo e già consigliere d'amministrazione della Juventus, entra a far parte del comitato tecnico di direzione della Roma. Lo rende noto la stessa società giallorossa, con un comunicato. Il nuovo dirigente "svolgerà la propria attività con l'incarico di coordinatore e ottimizzatore delle risorse umane dell'area sportiva ed entrerà a far parte del Comitato tecnico di direzione della società, assieme a Daniele Pradè (direttore sportivo), a Bruno Conti (responsabile tecnico), ed a Cristina Mazzoleni (direttore pianificazione controllo ed affari societari). Il rapporto di consulenza avrà la durata di due stagioni sportive, a partire da oggi"

 
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Totti operato al menisco

Post n°3631 pubblicato il 27 Ottobre 2009 da Urbe_immortale

Il comunicato ufficiale del prof. Mariani in seguito all'operazione subita da Totti questo pomeriggio.

In data odierna, il calciatore Francesco Totti è stato sottoposto ad intervento di meniscectomia artroscopica mediale selettiva del ginocchio destro.

L'intervento, eseguito dal Prof. Mariani, dopo un percorso terapeutico conservativo, si è reso necessario per la comparsa, durante l'allenamento odierno di ulteriori disturbi.

Nel corso dell'intervento non sono state riscontrate lesioni di altra natura (legamentose o cartilaginee).

Il Calciatore, già dimesso questa sera, inizierà il protocollo riabilitativo a Trigoria nella mattinata di domani. Il ritorno all'attività agonistica sarà stabilito sulla base delle risposte funzionali dell'atleta.

 
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Totti si allena con il gruppo, ma si ferma ed esce toccandosi il ginocchio

Post n°3630 pubblicato il 26 Ottobre 2009 da Urbe_immortale

Dopo la pesante sconfitta col Livorno, la Roma torna subito ad allenarsi al Fulvio Bernardini. Buone notizie per Ranieri. Motta si allena con il gruppo. Assente dal campo Pizarro. Chi ha giocato ieri svolge un lavoro defaticante. Differenziato per Tonetto.

Francesco Totti prova ad allenarsi col gruppo. Dopo trenta minuti, durante la circolazione di palla, il capitano ha interrotto l'allenamento toccandosi il ginocchio. Totti si è seduto in panchina e ha spiegato a Scaglia e Pradè la sua condizione. Poi ha lasciato il campo scuro in volto.

Presente a Trigoria anche Giampaolo Montali. Nelle prossime ore sarà ufficializzato il suo incarico di supervisore dell'area tecnica della Roma. Montali si è fatto subito vedere in campo e ha stretto la mano a Totti.

 
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Ranieri: "Da quando sono qui è la Roma più brutta"

Post n°3629 pubblicato il 26 Ottobre 2009 da Urbe_immortale

Claudio Ranieri al termine della gara a microfoni di Sky:

"Abbiamo avuto diverse occasioni da gol ma abbiamo giocato male. La sconfitta, pur se non la meritavamo, fa parte del gioco. Fisicamente non è facile giocare ogni tre giorni ma è sotto l'aspetto mentale che mi è sembrata più scarsa. Abbiamo fatto bene solo i primi dieci minuti e poi stop e il Livorno ha giocato meglio. Vucinic? Non è un caso ma gli attaccanti vivono di questi momenti. Quando tutto va bene fanno gol anche quando la palla batte sul ginocchio, oggi ha avuto delle palle belle ma non è riuscito a far gol. Speriamo si sblocchi perchè senza Totti le nostre cartucce sono bagnate e non funzionano. Eravamo stanchi o anche incosciamente non abbiamo considerato il Livorno come una squadra che ci poteva far male. Parlare di classifica è un mezzo brodo caldo. Noi volevamo solo vincere per riscattare il Milan invece abbiamo perso anche oggi. Siamo troppo stanchi? Speriamo di no. Io sono arrivato da un mese e mezzo e devo cercare di costruire. La squadra mi sta seguendo ma non è facile riprendersi quando ti manca uno come Totti. Le nostre occasioni le abbiamo create oggi, e magari con Francesco una palla sarebbe entrata."

 
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Notte fonda: una Roma da incubo perde in casa contro l'ultima in classifica

Post n°3628 pubblicato il 25 Ottobre 2009 da Urbe_immortale

Senza Totti e Pizarro è notte fonda, ed il Livorno ci batte 1-0 all'Olimpico grazie a un gol dell'ex al 40' del primo tempo. Alla roma non basta né l'ingresso a inizio ripresa di un ottimo Guberti né l'espulsione di De Lucia al 64°. Perrotta sfiora il pari a tempo scaduto: salva Benussi.

Il terzo gol dall'inizio del campionato frutta al Livorno un'insperata vittoria all'Olimpico (0-1): la firma l'ex Tavano, al primo centro in questa stagione, al 40' del primo tempo. L'ultima vittoria amaranto in massima divisione è datata 2 marzo 2008, mentre all'Olimpico i toscani avevano vinto una sola volta, nel campionato '46-47. La Roma, alla seconda sconfitta consecutiva, gioca troppo a sprazzi per essere davvero efficace: dopo un primo tempo da dimenticare, l'ingresso di Guberti a inizio ripresa sembra invertire la rotta del match, e invece i giallorossi dopo una fiammata durata dieci minuti non riescono più a graffiare, nonostante dal 64' il Livorno resti in dieci per l'espulsione di De Lucia. Troppo poco per una Roma che ha velleità di rimonta, risultato e prestazione invece incoraggianti per il Livorno ora non più ultimo in classifica. Per la gioia dell'"esordiente" Cosmi, che comincia dunque col botto.

Nella Roma orfana fra gli altri di Totti, Pizarro accusa un problema alla schiena: al suo posto parte Faty, nell'inedita posizione di trequartista. Non solo, fra Taddei e Guberti la spunta il primo, che parte titolare nel rombo disegnato da Ranieri. Cosmi debutta invece sulla panca del Livorno scegliendo Tavano, con Lucarelli e Cellerino in panca, visto che alla fine Danilevicius non ce la fa. Per 20 minuti all'Olimpico è noia allo stato puro, senza emozioni né occasioni. Poi Ranieri cambia e arretra Faty, avanzando Perrotta sulla tre quarti. E la Roma risponde con un guizzo: è lo stesso Perrotta a inserirsi fra le linee per raccogliere un cross rasoterra di Riise e presentarsi a tu per tu con De Lucia. Ma il portiere livornese respinge a piedi uniti, sventando così quella che resterà l'unica chance giallorossa del primo tempo. Al 25' Perticone cade dopo un contrasto con Vucinic e si infortuna un dito di una mano: al suo posto entra Galante, subito protagonista nel disinnescare un paio di cross giallorossi potenzialmente pericolosi. Poi la gara torna nel suo solco di monotona prevedibilità: la Roma si spegne, abbassa il ritmo, azzera qualsiasi invenzione. Finché al 40' passa anche in svantaggio: è Tavano, al primo gol in questo campionato, a siglare lo 0-1. La Roma reagisce più con stizza che con lucidità, e infatti i due tentativi di Vucinic non vanno a buon fine. E il primo tempo si chiude fra i fischi che piovono dagli spalti.

Quel che Ranieri ha detto ai suoi nello spogliatoio non è dato sapere. Quel che invece è evidente è che l'ingresso in campo dal 1' di Guberti al posto di Menez cambia il volto del match. Il neo-entrato prima cerca la porta con un destro in corsa, senza trovare lo specchio, poi si procura un angolo, e Burdisso di testa sfiora il pareggio, quindi si propone in veste di assist man ma Vucinic sbaglia l'impossibile, solo davanti a De Lucia (il suo sinistro va alto). Insomma, nei primi nove minuti la Roma fa molto di più che nei 47' della prima frazione, recupero incluso. Poi Vucinic sbaglia ancora, e ancora riceve i fischi di un Olimpico poco propenso a pazientare oltre. Ranieri prova allora un secondo cambio, forse incoraggiato dal successo ottenuto col primo: dal 14' scende in campo anche Baptista, al posto di un Faty evanescente. E dove non arriva la Roma ci pensa il Livorno: De Lucia si procura una doppia ammonizione nel giro di un minuto e viene espulso al 19'. Cosmi interviene col terzo cambio: fuori Pulzetti, uno dei migliori dei suoi, e dentro Benussi. Ranieri inserisce invece Pit al posto di Taddei. Eppure la Roma non riesce ad approfittare della superiorità numerica: ora l'aggressività c'è anche, ma mancano lucidità e idee. I giallorossi puntano tutto sulla fisicità: caricano a testa bassa ma non riescono a sfondare la diga livornese, nonostante un generoso forcing finale. L'Olimpico borbotta e mugugna: difficile salvare la Roma vista oggi, anche se proprio allo scadere Perrotta chiama Benussi a un intervento-miracolo. 

 
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Convocati: c'è Juan

Post n°3627 pubblicato il 24 Ottobre 2009 da Urbe_immortale

Ecco i convocati giallorossi per l'incontro di domani all'Olimpico contro il Livorno:

Andreolli
Baptista
Brighi
Burdisso
Cassetti
De Rossi
Doni
Faty
Guberti
Juan
Lobont
Menez
Mexes
Okaka
Perrotta
Pit
Pizarro
Riise
Taddei
Vucinic

 
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Ranieri: "A Londra si è visto il vero Mexes"

Post n°3626 pubblicato il 24 Ottobre 2009 da Urbe_immortale

La conferenza-stampa integrale di Claudio Ranieri, allenatore della Roma, alla vigilia di Roma-Livorno.
 
Che insidie può nascondere la partita contro il Livorno?
"Le insidie che derivano dal cambio di allenatore. Cosmi ha avuto pochi giorni per fare tutto, come era accaduto a me. Avranno tanti stimoli, che si hanno sempre quando c'è il cambio di allenatore. Il Livorno giocherà con il solito 5-3-2 che Cosmi usa sempre. Vedremo un altro Livorno".
Come sta Totti? Qual'è l'iter che dovrà seguire adesso il capitano?
"Stiamo seguendo le direttive del professor Mariani, ci stiamo comportando come ci ha consigliato. Proverà, forzerà un pò di più e vedremo la reazione".
Che momento sta vivendo Vucinic? E quanto conta sul giocatore?
"Su di lui conto molto. Non vive un bel momento perchè ha avuto infortuni che non lo hanno fatto allenare tcon continuità.Ora ha superato il problema al ginocchio. Bisogna comunque andarci cauti nella sua gestione. L'altra sera per esempio, a Londra, volevo farlo giocare ma mi ha detto che non ce la faceva. Domani mi auguro possa farcela ,visto che appunto non ha giocato giovedì sera".
Giovedì facendo un pò di turn over ha lasciato fuori Pizarro ma la prestazione di Brighi è stata mediocre. Pizarro quanto è un elemento importante anche nella sua Roma?
"E' un elemento importantissimo, ma anche lui ha dei problemini. A volte, a malincuore, gli do del riposo e lo faccio recuperare. Anche Brighi sta recuperando e non è al 100%. Tra i due cerco di bilanciare. Hanno caratteristiche differenti. Brighi quando posso lo inserisco per fargli fare minuti".
Cicinho non figura tra i convocati. Come mai, ha qualche nuovo problema?
"Non, non ha nessun problema. Non lo vedo ancora convinto a livello dinamico come voglio io. Sta recuperando, si allena col gruppo. Ma ancora non lo vedo al 100% come ero abituato a vederlo da avversario".
Come sta Juan?
"Fa passi fa gigante. Mercoledì può giocare, domani vediamo se sarà della partita o meno".
Quali sono le condizioni di Julio Baptista. Cosa può dare a questa Roma? In che posizione lo può utilizzare?
“È una seconda punta, in Spagna giocava così: dietro all’attaccante centrale che apriva gli spazi permettendogli di inserirsi dalle retrovie. Ora sta bene, ha recuperato dai vari problemi e lo stiamo allenando. È un giocatore importante per me. Quando sarà il leone di Siviglia tornerà a giocare.
Taddei sta alternando discrete prestazioni ad altre meno convincenti…
“Sono d’accordo con lei. Quando sono arrivato, Rodrigo stava bene ed ha fatto buonissime prestazioni. Poi si è infortunato ed ha saltato, se non erro, due partite. Ora sta faticando un pò più del dovuto. A San Siro ha fatto una buonissima prestazione però in chiave difensiva. Stessa cosa l’altra sera in Inghilterra però, non mi da la spinta che vorrei e che è nelle sue possibilità.”
Sull’errore di Doni, quanto conta il ritardo di condizione?
“Potrebbe essere stato un infortunio ma anche il non allenamento alle mischie inglesi. Lui sostiene di aver subito un fallo nel momento in cui andava in presa, ma sappiamo che in Inghilterra queste sono cose normali. Sono molto contento delle sue partite. Anche a Londra ha fatto tre ottime cose una bella parata nel primo tempo, un’uscita ed un intervento nella ripresa. Il ragazzo c’è e sta facendo bene”.
Teme la fatica per domani dopo la partita di giovedì scorso col Fulham?
“Le fatiche ci stanno, ma sono giocatori di vent’anni massimo trenta,  devono averle smaltite”.
Guberti, è soddisfatto?
“Su Guberti credo perché sta facendo buone cose. L’avevo detto all’inizio: parto con gli esperti poi vedrò piano piano tutti gli altri. Lui non si è mai arreso ed è il tipo di giocatore che a me piace. Ha carattere e determinazione. Deve sveltirsi un po’ nell’azione perché tante volte fa un dribbling di troppo e i suoi compagni non sanno mai quando mette la palla. Sono cose di gioventù, dovute anche al fatto che finora ha giocato in serie B. A livello internazionale contro grandi squadre queste cose vanno fatte meglio”.
Si aspettava una reazione caratteriale di questo tipo da parte di Menez che tecnicamente non si discute?
“Mi fa piacere è quello che cercavo, è quello che ho stimolato. Non gli devo insegnare sotto l’aspetto tecnico. Sul come deve diventare un campionissimo invece sì. Se mi segue lo diventerà altrimenti sarà un buon giocatore ma perderà delle chances importantissime per la sua carriera”.
Menez vucinic è una coppia ben assortita secondo lei?
“Si credo lo sia, se lo è Totti-Vucinic dovrebbe esserlo anche quella Menez-Vucinic. Fermo restando che Totti è Totti, Menez ha le qualità per fare il gioco del capitano”.
Serve un attaccante forte davanti? Si è fatto questa idea?
“Mi giudica un buon allenatore se dopo un mese e mezzo mi sono fatto questa idea. Non parlo di queste cose di mercato”.
Al di là dei gol che comunque si continuano a prendere, la squadra sembra essere migliorata nella fase difensiva e nel modo di stare in campo. Si è subito poco.
“Si però continuiamo a subire gol. Io vorrei invece una striscia positiva dove non si prendono gol. I ragazzi stanno facendo molto bene, segno che stanno entrando nella mia mentalità. Quando il portiere fa poche parate, vuol dire che la squadra sa come stare in campo. Però dobbiamo continuare a migliorare ed avere una mentalità sempre reattiva e pronta come quella nel primo tempo col milan e nel secondo col Fuhlam”.
In riferimento alla mentalità, Burdisso era stato indicato come un esempio. La stessa mentalità la sta trovando in altri giocatori?
“Non mi mettete in bocca parole che non ho detto. Io ho affermato che tutti lo stanno facendo. Poi mi è stato chiesto: Burdisso incarna…ed io ho detto che lui come altri sta rispondendo correttamente. Anche Mexes ad esempio ha fatto delle ottime partite.Gli ho detto che gli servirebbero 10-15 partite in Inghilterra per farlo diventare il difensore centra più forte del mondo, perché anch’io ho rivisto il Mexes che conoscevo da avversario a Fulham”.
E' il caso di dare a Taddei un turno di riposo o intende recuperarlo facendolo giocare?
"Bisogna valutare se dargli un turno di riposo o meno. Vedrete domani cosa avrò deciso di fare".

La Roma è discontinua all'interno di una singola partita.

"E' un problema da risolvere. Su questo batto molto. Finora solo contro la Fiorentina abbiamo fatto molto bene per novanta minuti".
Il recuperare negli ultimi minuti è sia una caratteristica positiva che un limite perché non può sempre andare bene.
"Questo è vero.
Questa discontinuità nell'arco della partita, è una questione fisica o mentale?
"Non è una questione fisica altrimenti non avremmo recuperato per ben quattro volte negli ultimi minuti. Qualcuno dice che è stata fortuna, altri dicono che è  segno di una squadra in salute, che non molla mai ed è tenace. Io credo si tratti di un discorso di allenamento mentale. Non è facile un ccerto comportamento mentale per tutti e novanta i minuti se prima non ce lo avevi".
E' in atto un lavoro che può portare la Roma ad alti livelli?
"A Roma si passa dalla paura di retrocedere allo scudetto, c'è anche una via di mezzo. Lavoro per arrivare lassù, però se la squadra ha avuto problemi, vanno risolti. Altre squadre fanno fatica, e non parlo della Roma, a recuperare a livello mentale quando vanno a giocare in Europa. E in Italia questo è maggiore rispetto ad esempio ad altri campionati come quello inglese. La squadra adesso c'è, a marzo si vedrà il lavoro fatto e quanto è costata questa fase".
Su 24 reti segnate dalla Roma ben 16 sono di Francesco Totti. Questo è un limite?
"Caspita se lo è".
Come si risolve?
"Recuperando Totti".
Quindi se manca Totti è un problema grosso?
"E sennò perché lo paghiamo così tanto?".
 Ha rimproverato De Rossi, dato che si è letto che Rosetti avrebbe detto a Burdisso che è colpa di un errore sotto porta del centrocampista  romano se la Roma non ha pareggiato a Milano?
(Il tecnico si alza sorridendo, senza rispondere,  e se ne va...)

 
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