Creato da Urbe_immortale il 11/09/2006
Blog dedicato all'A.S. Roma, la squadra della Capitale!

Lettera della squadra al Presidente Sensi

Ciao Presidente,
ci affidiamo a queste poche righe per dirti tutto quello che a volte magari non siamo riusciti a trasmetterti a voce o attraverso i gesti e i comportamenti.
Qualcuno di noi Ti ha conosciuto dal giorno in cui sei diventato “Il Presidente”, qualcuno ti ha incontrato durante i  Tuoi 15 anni di presidenza e qualcuno Ti ha conosciuto da poco, ma in ognuno di noi è rimasto impresso il tuo sguardo profondo, carico di umanità, pur se determinato e a volte, forse per chi Ti conosceva troppo poco, anche un po’ duro, ma nessuno di noi può dimenticare la passione con cui ci hai sempre seguito, anche quando non eri presente fisicamente. Sei sempre stato vicino a noi, a volte come Presidente, altre come un secondo padre.
In questi anni hai saputo coniugare sport e solidarietà umana e sociale, senza mai perdere i valori morali che sono propri dello sport. Hai fatto tanto per la Roma e per Roma, le tue passioni dopo l’amore per la tua famiglia, e i romani e i romanisti – e non solo loro – ti hanno accompagnato con dignità e riservatezza, così come Tu hai affrontato la Tua ultima battaglia, una delle tante ma sicuramente la più dura.
Noi non Ti lasceremo solo e non lasceremo sola la Tua famiglia e la famiglia romanista; la nostra forza sarà l’unione e faremo il possibile per farti sorridere da dove sarai, uno di quei tuoi sorrisi che ci regalavi quando venivi in spogliatoio per darci la carica.

Ciao Presidente, Tu sei sempre con noi.

 

Il gol di De Rossi alla Fiorentina commentato dal grandissimo e compianto Alberto D'Aguanno

 

Coppia di Campioni!

 

Il Capitano e Capitan Futuro

 

Serie A: 18^ Giornata:

Chievo-Inter

Atalanta-Napoli

Bari-Udinese

Cagliari-Roma

Catania-Bologna

Lazio-Livorno

Parma-Juventus

Sampdoria-Palermo

Siena-Fiorentina

Milan-Genoa

 

Classifica:

  1. Inter   39
  2. Milan*   31
  3. Juventus   30
  4. Roma 28
  5. Parma   28
  6. Napoli   27
  7. Palermo   26
  8. Sampdoria   25
  9. Bari*   24
  10. Chievo   24
  11. Fiorentina*   24
  12. Genoa*   24
  13. Cagliari*   23
  14. Udinese*   18
  15. Livorno   18
  16. Bologna*   16
  17.    16
  18. Atalanta*   13
  19. Catania   12
  20. Siena   12

* una partita in meno

 

Marcatori Giallorossi in Campionato

9 reti: Totti.

4 reti: De Rossi.

3 reti: Vucinic.

2 reti: Perrotta, Brighi, Burdisso.

1 rete: Taddei, Mexes, Riise, Menez, Cassetti.

 

Giudice Sportivo

Multe all'A.S. Roma nel corso della stagione:

€ 77.000,00

Squalificati per la prossima gara di campionato:

 

Espulsi nell'ultima partita:

 

5 ammonizioni.

De Rossi.

4 ammonizioni:

Cassetti, Pizarro, Menez, Perrotta.

3 ammonizioni (in diffida):

Totti. 

2 ammonizioni:

Vucinic, Andreolli, Mexes, Burdisso.

1 ammonizione:

Taddei, Okaka, Cerci, Vucinic, Doni, Riise, Motta, Guberti, Brighi.

 

Prossime gare AS Roma

6 gennaio, 18^ giornata:

 -

9 gennaio, 19^ giornata:

 -

12 gennaio, Coppa Italia, Ottavi di Finale:

 -

 

Europa League

Sedicesimi di Finale:

Panathinaikos-Roma (18 e 25 febbraio)

Marcatori giallorossi in Europa League:

11 reti: Totti.

3 reti: Menez, Okaka, Cerci.

2 reti: De Rossi, Riise, Vucinic.

1 rete: Guberti, Perrotta, Andreolli, Scardina.

 

« La Roma non ha mai pianto

e mai non piangerà:

perché piange il debole,

i forti non piangono mai. »

Dino Viola

 

Immenso Capitano

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Rabona di Aquilani e gol del Capitano al Milan

Il fantastico gol del Capitano a Marassi

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CAPITAN FUTURO! D.D.R.!

 

    

 

 

 

 Francesco, Daniele e Simone

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    CAMPIONI DEL MONDO!

  

Vivi come se tu dovessi morire subito,

 pensa come se tu non dovessi morire mai.

 

Messaggi del 25/09/2007

Spalletti: "Non siamo Totti-dipendenti"

Post n°627 pubblicato il 25 Settembre 2007 da Urbe_immortale

La conferenza stampa di Luciano Spalletti a Trigoria alla vigilia di Fiorentina-Roma, gara valevole per la quinta giornata del Campionato di serie A. Il tecnico giallorosso anticipa la sfida con i viola e parla dello stato di forma di alcuni giocatori.

A Firenze senza Totti e Perrotta. Assenze che pesano tanto...
Sì, ma se siamo andati ad allestire di una squadra con 22 elementi, bisognava solo aspettare di andare ad usarli. Noi siamo tranquilli, abbiamo fiducia nei nostri giocatori.
Totti e Perrotta sono recuperabili per Roma-Inter?
Sì, sono recuperabili.
Per quanto riguarda il vice-Perrotta, Giuly o Aquilani?
Si possono usare tutti e due, ma può andarci anche Taddei, Mancini ed Esposito, nonostante non l'abbia mai convocato.
Cosa vi ha insegnato la gara con la Juventus? Cosa ha detto ai suoi ragazzi?
Che hanno fatto le cose giuste e che devono continuare ad avere quei presupposti di ricerca lì. La squadra ha fatto benissimo fino al pari della Juventus, poi la squadra ne ha risentito e sembrava che la squadra avesse finito le energie. Ma non era così, era un fatto psicologico.
C'è stata qualcosa che l'ha fatta arrabbiare della gara della Juve?
Non mi sono arrabbiato, semmai infastidito. Non mi sono arrabbiato per Ranieri, perché poi mi viene scritto che io perdo la calma e non so gestire queste situazioni. Ma non è così. La strada è quella giusta, dritti per quelle che sono le nostre conoscenze.
Lei ha rimproverato di aver sprecato troppo...
Non ho mosso alcun appunto.
Però può essere un limite sprecare troppo?
Succede di sbagliare le occasioni da gol. Bisogna stare tranquilli, solo così si dà il meglio. Senza cercare di forzare le cose, senza cercare di creare opinioni che non esistono.
Cosa pensa della Fiorentina?
E' una buonissima squadra, con un buonissimo allenatore. La guardo sempre volentieri, perché gioca bene, e gli faccio i complimenti.
L'assenza di Totti però peserà...
Io dico che la differenza nell'arco dell'anno la rifaranno quelli che giocheranno di meno e non faranno sentire l'assenza dei presenti. Mi aspetto delle risposte e sono convinto che arriveranno. E una squadra non può essere dipendente da un solo giocatore. Se siamo forti, non siamo dipendenti. Poi Totti ci ha sempre messo del suo, questo è chiaro. Ma la grande squadra è quella che non dipende.
La squadra con la Fiorentina arriva nel momento peggiore?
Sarebbe stata lo stesso, anche se avessero perso a Catania. La Fiorentina ha fatto vedere di aver fatto grandi tornei. Il primo anno, senza penalizzazione, sarebbe arrivata avanti. E' una squadra pericolosa, di alto livello di classifica.
Cicinho come giocherà? Terzino o esterno alto?
Non spostato in avanti. Cicinho è terzino e basta. A volte può essere spostato, ma in situazioni normali verrà utilizzato da terzino.
Negli scontri diretti, la Roma ha sempre giocato meglio della Fiorentina. Le dà fiducia?
Mai rimaneggiati, abbiamo sempre giocato in undici. A me dà fiducia quello che sanno fare in campo i miei calciatori. Se invece noi siamo convinti di avere a che fare con un gruppo che ha qualità e certezze, si va tranquilli a giocarsi la partita a viso aperto.
Come sviluppo di lavoro sul campo, pensa di essere simile a Prandelli?
Magari gli somigliassi. La Fiorentina gioca un calcio interessante, lui è un grandissimo attaccante, ha anche i capelli... Mi va bene.
Come si fa a far coinvolgere quelli che giocheranno meno?
Deve essere la loro consapevolezza che glielo suggerisce. Quelli che vengono a completare la rosa, diventano fondamentali in una grande squadra. Sarà quello il vero valore aggiunto in una stagione. La Roma deve avere venti giocatori in cui tutti devono farsi trovare pronti.
Panucci è al 100%?
Stamattina aveva un dolore alla schiena. Juan? E' uscito a scopo precauzionale, ma poteva forzare in allenamento.
Il 4-2-3-1 potrà essere cambiato?
Potrà succedere in alcune partite di cambiare, di mettere meno, se questo sviluppo di gioco non dovesse dare frutti, però nei limiti del possibile dobbiamo continuare su questa squadra.
Aquilani-De Rossi e Pizarro, potranno giocare insieme?
Ci può stare, sempre con lo stesso schema, ci abbiamo giocato un'estate intera con Alberto trequartista, anche se ha caratteristiche diverse da Simone. Aquilani sa fare bene quel ruolo, anche se Perrotta vede il traguardo oltre la linea dei difensori, si inserisce sempre.
Il fatto che la Fiorentina non abbia più Toni, può rappresentare un vantaggio?
Se non l'avessero sostituito, sarebbe stato un vantaggio. Siccome l'hanno sostituito, non è un vantaggio. Pazzini è un ottimo calciatore, poi c'è uno che si chiama Bobo Vieri che forse, visto il passato, è anche meglio di Toni.
Mutu può essere un calciatore alla Totti che sa fare tutto?
Accostarlo a Totti non è facile, però Mutu è un campione. Preciso nella testa, preciso nei comportamenti, riesce ad abbinare tutte quelle qualità da campione: rabbia, continuità e qualità.
Si può dire che Roma e Fiorentina fanno vedere il miglior calcio in Italia?
Sono due squadre che lavoro in un determinato modo, che vogliono determinare le situazioni a cominciare dal portiere. La Fiorentina è una buona squadra nella ricerca, per quello che gli ha inculcato l'allenatore. Poi hanno l'opportunità di alzare la palla con Pazzini.
Per la Roma Firenze è un campo difficile. C'è una ragione?
L'abbiamo detta prima, loro sono una buona squadra. Non penso sia una questione geografica.
Quale giocatore si avvicina più a Perrotta?
Giuly ha più possibilità di fare male, Aquilani dà più equilibrio e costanza.
Alla luce della sua assenza, aveva ragione Totti a rinunciare alla Nazionale: non poteva giocare tutte le partite in una stagione. E' d'accordo?
Aveva ragione il ragazzo che racconta le cose corrette, avevano ragione anche Scala e Musa. Recuperare in due o tre giorni non è facile, se dentro una gara ci si mette tutto dentro. Se poi, come fa lui, tenta di dare una soddisfazione al proprio pubblico e ai propri compagni.
Da quello che ha detto, viene fuori una gara da tripla. Ci arrivano gomito a gomito Roma e Fiorentina a questa gara?
Sì, si arriva uguali, anche se loro possono avere più stimoli. Questa è la gara più importante, non pensiamo alle altre partite.
Volevo sapere delle condizioni di Pizarro e Ferrari? Possono affrontare 90 minuti?
Matteo sta bene, può giocare. Pizarro ha ancora un po' di fastidio.
Domenica pomeriggio il pubblico di Roma ha dimostrato di sapersi dimostrare una notturna. Vi dà fastidio che anche Fiorentina-Roma sia a rischio tre?
Dobbiamo dare continuità a questa mentalità, come anche deve fare la squadra. Ci vuole equilibrio, bisogna crescere, intanto abbiamo fatto vedere che si può.
Panucci può giocare almeno un tempo?
Me lo auguro. Domani valuterò le sue condizioni, cercando di scegliere al meglio per la squadra.

 
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A Firenze senza il Capitano e Perrotta

Post n°626 pubblicato il 25 Settembre 2007 da Urbe_immortale

Il capitano giallorosso, Francesco Totti, non prenderà parte alla trasferta di Firenze, in programma domani, per un risentimento ai flessori. Anche il centrocampista, Simone Perrotta, alle prese con una gastrointerite non dovrebbe prendere parte alla sfida del Franchi. Juan recupera in extremis. Questi i convocati: Aquilani, Antunes, Barusso, Bertagnoli, Brighi, Curci, Cicinho, De Rossi, Doni, Esposito, Ferrari, Giuly, Juan, Mancini, Mexes, Panucci, Pizarro, Taddei, Tonetto, Vucinic.

 
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A Firenze inizia il turn over

Post n°625 pubblicato il 25 Settembre 2007 da Urbe_immortale

Esce Cassetti e entra Panucci. È questo il primo cambio obbligato di Spalletti per la gara di domani contro la Fiorentina. Per l'ex difensore del Lecce si prevede uno stop di circa un mese. Gli esami cui si è sottoposto ieri mattina hanno infatti evidenziato una lesione tra il primo e il secondo grado all'adduttore della coscia sinistra. Probabile quindi che non possa tornare a disposizione di Spalletti prima della gara con il Napoli del 20 ottobre prossimo, dopo la sosta per la gara della Nazionale contro la Georgia. Il suo posto sarà preso da Christian Panucci, che proprio ieri è tornato ad allenarsi con il gruppo. Il dolore alla schiena che si portava dietro dalla nazionale è passato e Panucci è pronto a riprendersi una maglia da titolare che gli manca ormai dal 2 settembre scorso, giorno di Roma-Siena all'Olimpico. Ancora in panchina dovrebbe finire il brasiliano Cicinho, che ha dimostrato contro la Juve di non aver ancora assimilato del tutto i movimenti difensivi che gli chiede Spalletti.

Quello tra Cassetti e Panucci però dovrebbe non essere il solo cambio progettato dal tecnico giallorosso. Con tre partite in sette giorni, Fiorentina, Inter e Manchester, ci sarà spazio anche per chi in questa prima parte di stagione, per infortunio o per scelta tecnica, ha avuto poco spazio. Rimanendo alla difesa, a Firenze potrebbe esserci l'esordio in campionato (finora ha giocato solo uno spezzone di partita in Champions contro la Dinamo Kiev) di Matteo Ferrari che potrebbe prendere il posto del brasiliano Juan. Confermato l'altro 50 per cento della linea difensiva, composta da Mexes e Tonetto.

A centrocampo con Pizarro ormai pienamente recuperato, Spalletti potrà gestire i tre "titolari" che ha a disposizione. Possibile quindi che a Firenze decida di concedere un turno di riposo a uno tra Aquilani e De Rossi per fare spazio al cileno che finora ha giocato in totale 20 minuti in gare ufficiali (10 con la Reggina e 10 con la Dinamo).
È sulla trequarti però che il tecnico romanista ha maggiori possibilità di scelta. Considerando che difficilmente Spalletti rinuncerà a Taddei, nonostante il brasiliano nel finale della gara contro la Juve abbia accusato evidenti sintomi di stanchezza, rimangono quattro giocatori, Perrotta, Mancini, Giuly e Vucinic, per due maglie. Dopo due gare consecutive da titolare potrebbe toccare a Mancini un turno di riposo a Firenze: al suo posto sulla sinistra dovrebbe esserci Giuly, anche se non è escluso che Spalletti possa rilanciare Mirko Vucinic. In questo caso un turno di riposo potrebbe toccare anche a Simone Perrotta e Spalletti potrebbe decidere di riproporre la linea di trequartisti che ha fatto benissimo in Supercoppa contro l'Inter, a Palermo e contro il Siena, e cioè Taddei-Giuly-Vucinic.

Davanti ci sarà Francesco Totti. Il capitano è l'unico insostituibile e l'unico che, infortuni a parte, non sarà sottoposto a turnover. In questo momento poi viaggia ad una media di poco meno di un gol a partita (5 reti in 6 gare ufficiali giocate), una media da mantenere già da Firenze.

 
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L'Inchiesta di Daniele Galli de Il Romanista sui bagarini

Post n°624 pubblicato il 25 Settembre 2007 da Urbe_immortale

CON LE NUOVE NORME ANDARE ALLO STADIO E' UNA IMPRESA. NON PER TUTTI

 

Fotocopie del link di Listicket, l'internet point aperto anche la domenica, uno a fare da palo e la legge Amato viene regolarmente aggirata. I napoletani: «Non abbiamo scelta...»

«O bissenness vero lo sai chi lo fanno? Loro. Chilli là». L'indice destro è puntato sull'Olimpico, in una mano sei biglietti di Roma-Juve, nell'altra un telefonino con la foto di una giovane donna che tiene in braccio un bebè. Pasquale ha 26 anni, è di Fuorigrotta, Napoli. Fa il bagarino per lavoro. «Macché per lavoro, capo. Io questo lo faccio per sopravvivere». A mezzogiorno le prime file di tifosi spargono qua e là accenni di romanismo. Da quando il mondo è nato, a Roma-Juve ci si va sempre tre ore prima. Vuoi mettere l'atmosfera, il pranzo insieme, la tensione alla vigilia e il giornale sotto braccio? A mezzogiorno, con le prime file di sciarpe giallorosse, sul ponte Duca d'Aosta ci sono già loro. I bagarini.
COME TI AGGIRO LO STATO Il decreto Pisanu sui biglietti nominativi, nelle sue finalità, mirava ad identificare gli autori di violenze allo stadio. Ma anche a contrastare il bagarinaggio e la falsificazione dei biglietti. Se avete dei dubbi, cliccate su http://www.ticketone.it/newsComplete.jsp?cdNews=4395&idCat=51 . In effetti, se compro il biglietto di Roma-Juve il giorno stesso della partita, di domenica, come faccio a cambiare il nominativo? Un vecchietto con gli occhialetti, la faccia simpatica, ci svela il segreto di Pulcinella. Lui fa parte della schiera, piccola ma nutrita, dei bagarini romani. I tagliandi li vende all'angolo tra ponte Duca d'Aosta e lungotevere Thaon di Revel: «Guarda, è facilissimo. Su via Poletti, poco prima di spuntare su piazza Mancini, c'è un internet point dove vanno tutti. Là puoi fare in santa pace il cambio del nominativo. Ma tu ce l'hai il biglietto?». Come no. Dalla tasca estrae un po' di fotocopie con il link per fare il cambio del nominativo. Praticamente, un servizio aggiuntivo "alla clientela". «Li tengo in macchina, ne ho ‘na cifra», ammicca. L'internet point esiste davvero. Fuori, un napoletano fa da palo. All'interno, una ragazza da tratti somatici orientali fa finta di niente. Testa china, i clienti arrivano e pagano il servizio. Accanto ai computer accesi, un altro napoletano spiega al cliente come fare per cambiare il nome dell'utilizzatore su Listicket.it . I biglietti di Roma-Juve sono appoggiati a lato dei pc. Tutto perfettamente in regola, il sistema viene rispettato e candidamente aggirato. Fatta la legge, trovato il modo per fregarla. Legalmente.
LA BORSA VALORI Due ragazzi di Napoli fanno su e giù per il vialetto che da piazza Mancini porta al ponte Duca D'Aosta. Dinamici, svegli, piazzano un paio di biglietti a un gruppetto di romanisti. Niente nome, vengono dal Vomero. Una volta zona popolare, ora di shopping: «Sei ci sai fare, alzi un duecento euro a settimana. I biglietti li prendiamo un po' dove capita. Compriamo un Distinti a 35-40 euro e lo rivendiamo a 50». La borsa valori della gente reale è questa. Compro-vendo, senza "grida". Perché il rischio è di farsi beccare dai finanzieri. La multa è salata: da 2500 a 10000 euro. Ma la sanzione può arrivare anche a 15000 euro se il biglietto è venduto a prezzo "maggiorato". In più, al bagarino viene applicato il Daspo, il provvedimento che vieta l'accesso agli stadi. E' una professione pericolosa. Ma per tanti è una necessità. Che lo Stato ignora.
LOTTA PER LA SOPRAVVIVENZA Lungotevere Maresciallo Diaz, alle spalle i giardini della Farnesina. Una colonia di napoletani accoglie le macchine all'ingresso dei parcheggi. Ce ne sono un po' dove vuoi, a Roma-Juve manca ancora tanto. Gianni ha 41 anni, è di Scampia, luogo prediletto dalle telecamere e dalla camorra. In ugual misura. La faccia è scavata dalle rughe. Sembra il nonno de "Il vecchio e il mare" di Hemingway. La salsedine non c'entra, però. E' la Napoli raccontata da Federico Salvatore che divora i suoi figli senza lavoro. Lo confessa il sorriso di Gianni. Spento, il chiarore degli occhi si accende solo quando parla della sua famiglia: «Vi credete che facciamo questo mestiere per rubare soldi. Ma io ci mantengo mia figlia all'Università. Fa il secondo anno di Medicina. In settimana lavoricchio, ma non basta a dare da mangiare a tre figli. Gli altri due fanno uno le elementari, l'altra il terzo anno delle medie». L'amico-collega più giovane lo interrompe: «Gianni ha il divieto di entrare per sempre in tutti gli stadi d'Italia. Ma chistu si muore di fame se gli tolgono il mestiere». La conversazione è interrotta dall'arrivo di una pattuglia della Municipale. I napoletani incrociano lo sguardo, ma sono tranquilli. Dalla macchina scende un vigile smilzo, testa rasata e occhialetti scuri. Mezzo Charles Bronson, mezzo Bruce Willis, li squadra: «Che state a fa'?». Verrebbe da rispondergli "raccogliamo fiori". Uno dei napoletani gli risponde: «Un'intervista, capo. Stamo a fare un'intervista». Bronson-Willis ripone lo sguardo da duro nella fondina: «Va bene, ma fatela più in là». Ma come? L'intervista è con i bagarini e va tutto bene? Anzi, no. Va benino: bisogna scostarsi "più in là". Pasquale, il ventiseienne di Fuorigrotta, prosegue a spiegare: «Vi pensate che ci fa piacere lasciare la famiglia la domenica? Tutti fanno la gita fuori porta, c'è chi va allo stadio. La domenica è l'unico giorno in cui possiamo stare con i nostri bambini». Pasquale prende dalla tasca il telefonino: «L'ho comprato ieri, ha la videocamera, l'ho pagato cento euro e sai perché? Così posso vedere mia moglie e i miei figli». La sopravvivenza di Pasquale è legata al bagarinaggio: «Non c'è solo Roma-Juve. Mi faccio tutti gli eventi in giro per il Paese. Alla fine del mese riesco a mettermi in tasca 1200 euro. Ma è una vita infame, tra coltellate, borseggi e fughe». In lotta con la fame, la povertà vera la assapori sul volto di questa gente. Disprezzata dai romani e da tutta Italia. «Lo so - ammette Gianni - ma giuro sulla mia famiglia che se mi danno un lavoro vero, smetto subito. Nel mio quartiere bussano spesso i politicanti di… (dice il partito, ndr) , ci fanno fare un mese all'anno in cambio del voto. Ma secondo voi come si fa a campare? Io sarei pronto a pagarci le tasse sopra a quello che incasso». E le multe? Sulla scena irrompe un terzo napoletano: «A un amico mio gli è arrivata un'ingiunzione di pagamento di 2500 euro. Ma quello non tiene nemmeno gli occhi per piangere. Come si fa a non capire che se facciamo i bagarini è perché sennò dobbiamo fare i delinquenti?». La conversazione s'interrompe ancora. Una Mercedes romanista affianca il marciapiede, tre bagarini corrono al finestrino: «Biglietti, capo?». E' quasi l'una, dalla Sud "Grazie Roma" accompagna il conto alla rovescia per la Juve, al prefiltraggio saltano fuori i biglietti. Qualcuno li ha comprati pochi minuti fa. Da il vecchio e il mare.

 
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De Rossi: "Noi grandi grazie a Spalletti"

Post n°623 pubblicato il 25 Settembre 2007 da Urbe_immortale

E'un Daniele De Rossi a tutto tondo, quello che si è confessato ieri pomeriggio ai microfoni di Sky. Capitan Futuro ha parlato di Spalletti «diventerà uno dei più grandi in assoluto» e di Totti «un amico per la pelle, se torna in Nazionale gli lascio la maglia numero 10» ma anche del suo futuro «vorrei rimanere qui per sempre» e degli obiettivi da raggiungere con la maglia della Roma «mi piacerebbe vincere la Champions e lo Scudetto».

LA SFIDA ALL'INTER «Di sicuro non ci sono 17-20 punti di differenza come lo scorso anno. Secondo me la Roma dal punto di vista del gioco è superiore, è questa la cosa che ci differenzia da loro. L'Inter è più vincolata a quei grandissimi campioni che ha in squadra. Se a loro manca Ibrahimovic, che secondo me è il più forte di tutti, perde di più di quanto possiamo perdere noi come squadra se ci manca un giocatore importante».

MANCHESTER «Non parlo di vendetta, ma vogliamo dimostrare a uno stadio intero che voleva l'ottavo gol, che siamo un'ottima squadra. Nessuno di noi ha dimenticato, forse anche a Roma avrebbero cantato "8-1 perché no"».

SPALLETTI «Al di la del discorso tattico e tecnico secondo me diventerà uno dei più grandi in assoluto anche dal punto di vista degli equilibri dello spogliatoio. Questo è uno dei meriti più grandi che ha avuto, ha ricostruito uno spogliatoio che prima non esisteva, ha avuto un'importanza incredibile per la Roma. L'azione contro la Dinamo Kiev è stata una delle più belle della storia? Non lo so, però di azioni belle ne abbiamo fatte molte negli ultimi anni».

TOTTI «Francesco è un amico per la pelle. Quando ero più giovane lo vedevo come un idolo, un leader come potevano essere Giannini, Voeller, un fuoriclasse assoluto. Poi è romano e c'è sempre qualcosa in più degli altri. Facevo il raccattapalle quando lui giocava, poi pian piano si è creato questo rapporto di simpatia tra di noi. Se tornerà in Nazionale sarò ben contento di ridargli il numero 10».

ROMA A VITA «Qui sto benissimo. A Roma non sei popolare, diventi un idolo. Fin da bambino ho sognato di rimanere a Roma per sempre, non pensavo che avrei potuto realizzare questo sogno. Pensavo di arrivare fino alla Primavera e poi essere dirottato altrove, invece è andata a finire così e adesso la prospettiva di rimanere per sempre qua è sempre più concreta. La società penso che sia d'accordo, anzi ne sono sicuro».

SCUDETTO O CHAMPIONS «Il sogno da realizzare è vincere lo scudetto o la champions con la maglia della Roma. Tra i due obiettivi non so scegliere: lo scudetto mi piace molto ma con la Champions rimani sempre di più nella storia».

LA LAZIO «Non ci giocherei mai nella vita. Nemmeno per 12 milioni di euro l'anno ma nessun tifoso della Lazio vorrebbe mai che io giocassi in biancoceleste. Anche se poi li rispetto tanto perché loro rispettano me nel quotidiano. Sarebbe un incubo sia per me sia per loro».

RE D'EUROPA «Mi sento un centrocampista completo, se sono tra i centrocampisti più forti d'Europa lo lascio dire alla critica, che già lo ha detto tante volte, e a me questo ha fatto piacere. Spero di diventare uno dei più forti, il mio obiettivo non è fermarmi ma migliorare. Gerrard e Lampard, però, sono più forti di me. Certo, non hanno vinto un mondiale ma non hanno nemmeno dato una gomitata...».

IO E IL RUGBY «Mi piace il rugby, mi sento un mediano. Non un mediano di apertura ma di mischia, perché buttarsi lì in mezzo mi piace. E' Troncon il mediano di mischia della Nazionale vero?»

IN RITIRO «Si gioca a carte, alla play station, si vede un film su dvd, si naviga su internet. Facciamo delle sfide, nel 99 per cento dei casi sono a calcio. Le penitenze sono quelle che si facevano tanti anni fa quando si giocava a calcio balilla, si passa sotto al tavolino. Chi perde "bacia la vecchia"».

 
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Giancarlo Padovan... GRAZIE DI ESISTERE!!!

Post n°622 pubblicato il 25 Settembre 2007 da Urbe_immortale

Un pareggio rubacchiato dalla Juve a tre minuti dalla fine, dopo aver corso più volte il rischio di finire travolta, ha ridato fiato al P.G.B., Partito Giornalistico Bianconero. Non desta meraviglia quanto ha scritto il suo Segretario Politico, Giancarlo Padovan su Tuttosport , ma che la stampa filo juventina, come vedremo, vada ben oltre i confini di Torino, con prese di posizione di un ridicolo sublime.
Padovan si traveste da Messia (come la sua sterminata presunzione lo costringe spesso a fare) e sfida, con un minaccioso «allora cosa dite?», gli «uomini di poca fede». Vale a dire tutti quelli, soprattutto juventini, che non hanno creduto alla sua profezia sulla «Juve da scudetto» e si sono permessi di sbeffeggiarlo (tentazione, per la verità, pressoché irresistibile leggendo un suo articolo). Continuando nella magistrale interpretazione, il celeste Direttore si esibisce anche nel battesimo di Massimo Mauro e Mario Sconcerti come «opinion leader dello scetticismo sulla Juve». Chiude sentenziando che fra Roma e Juve c'è stata «una sostanziale equità contabile nelle occasioni prodotte». Chissà che partita ha visto!

Se Padovan resta sempre uguale a se stesso (meno male!), una certa meraviglia desta il titolo bianconero della Gazzetta dello Sport : «Juve giù il cappello». Il peggio, però, sulla "rosea" deve ancora arrivare e lo troviamo nell'articolo di Ruggiero Palombo. Secondo lui il pareggio juventino dimostra che «nel calcio talvolta c'è giustizia». Dopo quest'incredibile panzana, spiega ai lettori ingenui: «Sentirete parlare di Roma padrona, di successo mancato e di occasioni buttate», ma secondo Palombo «la Juve operaia di Iaquinta non ha rubato nulla al cospetto della Roma narcisa di SuperTotti».

Alle stelle l'esultanza di Franco Ordine (Il Giornale ), anche lui travestito ma solo da Cardinale Camerlengo di Santa Romana Chiesa: «Habemus Juventus». Benevolmente traduce dal latino: «Abbiamo la Juve allora, ed è la scoperta più attesa e più importante della domenica», e «per lo scudetto bisogna fare i conti con lei».

Lasciamo il Cardinale e torniamo a Torino dove c'è per fortuna anche chi ha il senso delle proporzioni e sa di calcio. Non l'autore del titolo di prima pagina de La Stampa nel quale si parla di «Juve spettacolo», ma Roberto Beccantini il quale si dichiara d'accordo con Spalletti e sostiene che «la Roma contenderà lo scudetto all'Inter. La Juve, "questa" Juve, rimane da zona Champions».

L'inarrivabile Tuttosport non è stato l'unico giornale a strillare in prima pagina «Juve da scudetto». Lo stesso titolone apriva l'edizione nazionale del Corsport , che a Roma invece titolava «Totti da pallone d'oro». Tipico caso di quotidiano double face .

 
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Cassetti rientra dopo la sosta. Panucci pronto per Firenze.

Post n°621 pubblicato il 25 Settembre 2007 da Urbe_immortale

Due o tre settimane di stop per Marco Cassetti, uscito dopo 28 minuti di gara con la Juventus per un infortunio all'adduttore della coscia sinistra. Il terzino destro della Roma è stato sottoposto in mattinata a esami strumentali da parte del medico sociale, Mario Brozzi. Secondo la prognosi Cassetti dovrebbe stare fermo tra le due e le tre settimane. Nel peggiore dei casi l'ex Lecce tornerebbe a disposizione di Spalletti per la gara del 21 ottobre, subito dopo la sosta per le nazionali, con il Napoli all'Olimpico e salterebbe la gara di Manchester in Champions e quelle di campionato con Fiorentina, Inter e Parma. Completamente ristabilito, dopo i problemi alla schiena, Panucci. Il terzino si è allenato regolarmente, ha anche disputato la partitella ed è molto probabile che Spalletti lo impieghi a Firenze mercoledì sera.

 
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