Creato da Urbe_immortale il 11/09/2006
Blog dedicato all'A.S. Roma, la squadra della Capitale!

Lettera della squadra al Presidente Sensi

Ciao Presidente,
ci affidiamo a queste poche righe per dirti tutto quello che a volte magari non siamo riusciti a trasmetterti a voce o attraverso i gesti e i comportamenti.
Qualcuno di noi Ti ha conosciuto dal giorno in cui sei diventato “Il Presidente”, qualcuno ti ha incontrato durante i  Tuoi 15 anni di presidenza e qualcuno Ti ha conosciuto da poco, ma in ognuno di noi è rimasto impresso il tuo sguardo profondo, carico di umanità, pur se determinato e a volte, forse per chi Ti conosceva troppo poco, anche un po’ duro, ma nessuno di noi può dimenticare la passione con cui ci hai sempre seguito, anche quando non eri presente fisicamente. Sei sempre stato vicino a noi, a volte come Presidente, altre come un secondo padre.
In questi anni hai saputo coniugare sport e solidarietà umana e sociale, senza mai perdere i valori morali che sono propri dello sport. Hai fatto tanto per la Roma e per Roma, le tue passioni dopo l’amore per la tua famiglia, e i romani e i romanisti – e non solo loro – ti hanno accompagnato con dignità e riservatezza, così come Tu hai affrontato la Tua ultima battaglia, una delle tante ma sicuramente la più dura.
Noi non Ti lasceremo solo e non lasceremo sola la Tua famiglia e la famiglia romanista; la nostra forza sarà l’unione e faremo il possibile per farti sorridere da dove sarai, uno di quei tuoi sorrisi che ci regalavi quando venivi in spogliatoio per darci la carica.

Ciao Presidente, Tu sei sempre con noi.

 

Il gol di De Rossi alla Fiorentina commentato dal grandissimo e compianto Alberto D'Aguanno

 

Coppia di Campioni!

 

Il Capitano e Capitan Futuro

 

Serie A: 18^ Giornata:

Chievo-Inter

Atalanta-Napoli

Bari-Udinese

Cagliari-Roma

Catania-Bologna

Lazio-Livorno

Parma-Juventus

Sampdoria-Palermo

Siena-Fiorentina

Milan-Genoa

 

Classifica:

  1. Inter   39
  2. Milan*   31
  3. Juventus   30
  4. Roma 28
  5. Parma   28
  6. Napoli   27
  7. Palermo   26
  8. Sampdoria   25
  9. Bari*   24
  10. Chievo   24
  11. Fiorentina*   24
  12. Genoa*   24
  13. Cagliari*   23
  14. Udinese*   18
  15. Livorno   18
  16. Bologna*   16
  17.    16
  18. Atalanta*   13
  19. Catania   12
  20. Siena   12

* una partita in meno

 

Marcatori Giallorossi in Campionato

9 reti: Totti.

4 reti: De Rossi.

3 reti: Vucinic.

2 reti: Perrotta, Brighi, Burdisso.

1 rete: Taddei, Mexes, Riise, Menez, Cassetti.

 

Giudice Sportivo

Multe all'A.S. Roma nel corso della stagione:

€ 77.000,00

Squalificati per la prossima gara di campionato:

 

Espulsi nell'ultima partita:

 

5 ammonizioni.

De Rossi.

4 ammonizioni:

Cassetti, Pizarro, Menez, Perrotta.

3 ammonizioni (in diffida):

Totti. 

2 ammonizioni:

Vucinic, Andreolli, Mexes, Burdisso.

1 ammonizione:

Taddei, Okaka, Cerci, Vucinic, Doni, Riise, Motta, Guberti, Brighi.

 

Prossime gare AS Roma

6 gennaio, 18^ giornata:

 -

9 gennaio, 19^ giornata:

 -

12 gennaio, Coppa Italia, Ottavi di Finale:

 -

 

Europa League

Sedicesimi di Finale:

Panathinaikos-Roma (18 e 25 febbraio)

Marcatori giallorossi in Europa League:

11 reti: Totti.

3 reti: Menez, Okaka, Cerci.

2 reti: De Rossi, Riise, Vucinic.

1 rete: Guberti, Perrotta, Andreolli, Scardina.

 

« La Roma non ha mai pianto

e mai non piangerà:

perché piange il debole,

i forti non piangono mai. »

Dino Viola

 

Immenso Capitano

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Rabona di Aquilani e gol del Capitano al Milan

Il fantastico gol del Capitano a Marassi

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CAPITAN FUTURO! D.D.R.!

 

    

 

 

 

 Francesco, Daniele e Simone

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    CAMPIONI DEL MONDO!

  

Vivi come se tu dovessi morire subito,

 pensa come se tu non dovessi morire mai.

 

Messaggi del 28/09/2007

Totti: "Speriamo di farci un bel regalo"

Post n°645 pubblicato il 28 Settembre 2007 da Urbe_immortale

Speriamo di farci un bel regalo contro l'Inter". E' l'auspicio di Francesco Totti intervenuto all'inaugurazione della sede degli Ultras Romani a Centocelle in via dei Gelsi 4. Tantissimi i tifosi accorsi, più di diecimila che hanno paralizzato Centocelle, per strappare un autografo o anche solo un sorriso al capitano e ad Alberto Aquilani, anche lui presente alla vigilia di Roma-Inter. Intervistato da Rete Sport, Francesco ha poi commentato la folla che lo ha accolto: "Non mi sarei mai aspettato questa folla - ha detto - ma conoscendo i tifosi della Roma, non mi stupisco più. Speriamo di farci un bel regalo contro l'Inter".

 
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Spalletti: "Giocatori non parlino di arbitri"

Post n°644 pubblicato il 28 Settembre 2007 da Urbe_immortale

La conferenza stampa di Luciano Spalletti, allenatore della Roma, a Trigoria. Il tecnico giallorosso anticipa la sfida di domani contro l'Inter, in programma allo stadio Olimpico alle 18, e parla degli obiettivi della sua Roma, oltre che tornare sulla questione arbitrale.

Mexes e Mancini come stanno? Il francese ha abbondonato il campo...
Mexes e Mancini hanno avvertito dei problemi, ma sono tranquillo per il recupero di domani. Aquilani ha dolore qualche dubbio ci può essere. Vucinic anche è uscito, ha la stessa situazione di Aquilani, si spera che le ore possano aiutare il recupero dei miei.
Che gara si aspetta contro l'Inter?
Mi aspetto una gara difficile, loro sono una grande squadra. Già nell'ultima partita hanno fatto vedere di essere in crescita, in miglioramente, dovremo essere quelli di sempre, dovremo cercare il gioco, anche perché attraverso le situazioni individuali loro hanno qualche vantaggio.
Quanto teme Ibra?
Non temo nessuno, ho fiducia nei miei.
Si sente di mandare un messaggio agli arbitri?
Bisogna andarci pianino... Se la società fa un discorso corretto, di crescita, di collaborazione, va bene. Quello che non va bene è quando i calciatori si lasciano andare a considerazioni che non devono far parte del loro operato, ma al mio o a quello della società. Cercheremo di valutare in futuro anche di dare multe ai calciatori. Nessuno lo fa apposta, si deve partire dal presupposto che ci si può sbagliare. Tuttavia l'importante che si faccia più attenzione, senza però creare tensioni.
Bisognerà mantenere i nervi saldi contro l'Inter?
Noi vogliamo andare per la nostra storia, oggi i ragazzi saranno tranquilli con le loro famiglie, non devono lasciarsi travolgere dall'attenzione dei media. Loro le cose le sanno fare, è inutile andarsi a creare dei nervosismi inutili in vista della partita.
Quale punto debole vede nell'Inter?
Vedo due buonissime squadre, che hanno fatto molto bene, è chiaro che se stiamo al livello dell'Inter, vedo che di crescita ne è stata fatta. La nostra squadra negli ultimi due anni ha fatto passi avanti importanti.
Totti ha detto che preferirebbe vincere la gara di Manchester. E' d'accordo?
Non lo so, io so soltanto che domani si gioca contro l'Inter e l'importante è quella. Poi non so perché dare questa priorità alla vittoria col Manchester, va presa in considerazione anche questa partitella con l'Inter.
Non c'è il pericolo di poca attenzione?
Chi lo fa sbaglia. Totti mi ha dimostrato il contrario in allenamento. E comunque bisogna vedere le cose come vanno detto e come vengono riportate.
Come si comporterà con Mancini dopo le polemiche?
Io lo saluterò Mancini. Nutro stima nei suoi confronti, ha fatto dei buoni risultati da allenatori, degli ottimi risultati da allenatore. Non cambierà nulla, al di là di queste due battute fatte negli ultimi tempi (sui fazzoletti, ndr).
E' leggittimo guardare il bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto?
Parto da quello che è stato il comportamento della squadra. Abbiamo disputato gare importanti, i miei ragazzi si sono resi subito conto della situazione, vestendosi i panni in una situazione diffcoltosa. E questa è la strada giusta da seguire, anche se dobbiamo sempre tenere in considerazione i particolari.
Perrotta può giocare da esterno per dare a Giuly il ruolo di trequartista?
Potrebbe, è leggittimo pensarci.
Panucci e Pizarro come stanno?
Stanno bene.
Le differenze con l'Inter, rispetto alla scorsa stagione, sembrano più sottili...
E' vero, se parliamo di livellamento. Se ne è fatta d'estate di strada, io dico che il fattore psicologico diventa fondamentale. Poi bisogna vedere come andrà la partita, per poi mandare dei messaggi al Campionato.
Giuly si è integrato subito.
E' un giocatore esperto, che ha equilibrio, non è venuto a imparare ma insegnarci delle cose. Ma è quello che doveva succedere visto lo spessore dell'elemento.
Come si prepara una partita così importante con un solo allenamento nelle gambe?
Queste sono le difficoltà che squadre come la nostra hanno. Mercoledì abbiamo avuto una risposta straordinaria da chi ha giocato, i giocatori ce li abbiamo, domani schieriamo una buona squadra, ce l'andiamo a giocare a viso aperto.
C'era la possibilità di fermare Mutu? Anche con un fallo da giallo?
Era giusta la nostra
Gli errori arbitrali a fine anno si compensano?
Non lo so, non mi interessa, io devo andare avanti per la mia strada. Non dobbiamo far soffermare i calciatori sull'operato del direttore di gara. Dobbiamo parlare dei nostri comportamenti e di quello che determinano. Può succedere che un arbitro sbaglia qualcosa, sono ragazzi giovani che hanno bisogna di esperienza.
Quindi è solo sfortuna?
Lo vedono tutti quelli che sono gli episodi. Ognuno deve fare il suo ruolo.
E' d'accordo pensare che Roma e Inter sono il confronto tra la tecnica contro la fisicità?
Sono due squadre che sfruttano ciò che hanno a disposizione. Loro vanno sulla fisicità, sulla palla buttata dentro, Mancini fa bene a farglielo ricercare. Noi dobbiamo tenere palla a terra, si può arrivare al risultato anche in questa maniera qui, è chiaro che poi abbiamo qualche penalità in più, ma non si può stravolgere tutto quanto abbiamo fatto. Quando sono arrivato alla Roma, la società mi dettava queste cose qui. Noi le abbiamo rinforzate, facendo risultati, e qualche bischeratina l'abbiamo vinta anche noi.
Se Ibra fosse della Roma, lo metterebbe dietro Totti?
Gioca nell'Inter, lo schiererà Mancini.
Ha letto la lettera di Agroppi a Mancini?
Io non entro più in conflitto con Mancini o con altri. Non voglio più far scrivere cose che poi non sono vere.
Qual è il giocatore che può sostituire Taddei?
Ne abbiamo tre: Mancini, Esposito e Giuly. C'è l'imbarazzo della scelta.
Cosa vorrebbe vedere domani dai suoi calciatori e cosa no?
L'ho detto prima, l'importante che facciano vedere di essere una squadra, un forte undici, che abbiano gli stessi prinicipi mostrati fino a questo momento qui. E non devono andare sulle situazioni individuali, è sempre la squadra l'elemento determinante. Voglio vedere una squadra.
Battere Mancini sul campo sarebbe la risposta migliore a tutte queste polemiche?
Confermerebbe la bontà del mio gruppo e darebbe una spinta in più. Se si vince, anche il nostro pubblico ci potrà trasmettere tante cose. Sappiamo a Roma come il pubblico ci inciti.
Dirà qualcosa a Chivu?
Lo saluterò in maniera amichevole, per me è stato un ottimo calciatore. E voglio racchiudere anche il ragazzo e la persona fuori dal campo di gioco.
Vi preoccupa che l'Inter sia una squadra che ha ottimi saltatori e più centimetri di voi?
Con l'Inter ci abbiamo giocato, ce ne crea come è già stato.
Lo scorso anno schierò Chivu a sinistra e Ferrari al centro. Lo fece anche per le palle alte?
No, lo feci perché Tonetto aveva dei problemi e perché Chivu
Perché ha cercato Suazo in estate? Dove lo avrebbe fatto giocare in questa Roma?
Lui può giocare sia da punta che da aperto a sinistra. Ha queste qualità di ribaltamento di azioni, di velocità. E' bravissimo nel contropiede e negli ultimi si è completato anche da bomber. Ora è un fortissimo calciatore.
Si aspetta Ibra-Crespo per l'Inter in attacco?
Vado in confusione se lo penso...
Si può dire che la Roma è stata sfortunata con gli infortuni?
A me sembra che anche gli altri abbiano avuto infortunati. E quando si giocano partite di questo livello, di questa forza emotiva, ci può stare.  
La Roma come società è serena per gli arbitraggi?
Non ho parlato con i dirigenti di questa cosa, Conti e Pradè qualcosa avranno analizzato. Bruno ha detto cose normalissime, con presupposti corretti, di crescita. Non so quali siano le situazioni di cui stanno parlando in società.
Come ha valutato la prestazione di Pizarro a Firenze? Ora ha a disposizione sia lui che Aquilani...
Non creiamo un dualismo tra Aquilani e Pizarro, date retta a me. Sono due buoni giocatori, due elementi difficilmente sostituibili. Sanno dare continuità, sono bravi in tutte le fasi di gioco. Pizarro a Firenze ha fatto una grande partita, se li avrò tutti e due a disposizione io sarò felicissimo.

 
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Cicinho, il nuovo Pendolino

Post n°643 pubblicato il 28 Settembre 2007 da Urbe_immortale

Felicità è giocare nella Roma. In questa Roma. Lo ha scoperto anche Cicinho. Al brasiliano è bastato poco più di un mese per capire di essere capitato nella città giusta, nella squadra giusta, quella perfetta per diventare il migliore esterno destro di difesa del mondo. Era quello che sperava quando Doni lo chiamava a Madrid spiegandogli la bellezza di un gruppo unito come non mai. E a Trigoria ha trovato solo conferme. Compagni dalle grandi qualità tecniche ed umane, una squadra che gioca a memoria e, soprattutto, un tecnico capace di tirare fuori il meglio da ciascuno dei suoi giocatori. Lui ci ha messo poco a sentirsi a casa e già si sta inserendo nei meccanismi di gioco voluti da Spalletti.

Mercoledì a Firenze Cicinho ha fatto capire a tutti che, acquistandolo, la Roma non ha preso solo un nome per scaldare il pubblico, ma un grande giocatore. Una bella dimostrazione di personalità dopo le critiche ricevute al termine della partita contro la Juve. Protagonista due volte in negativo, prima per l'ingenuità in occasione del fallo da rigore su Nedved, poi con la rimessa laterale invertita che aveva portato al 2-2 finale. Due episodi che avevano offuscato la sua prestazione (iniziata a freddo per l'infortunio di Cassetti) spingendo i più pessimisti a considerarlo inadatto a fare il difensore in un campionato duro come quello italiano. Ma Spalletti è stato chiaro, lui lo vede come esterno basso. Non si discute. In caso di necessità, di emergenza, può anche fare uno dei tre alle spalle di Totti (come accaduto per alcuni minuti contro la Fiorentina al momento dell'uscita dal campo di Mancini) ma il suo ruolo è un altro. E al Franchi, nell'esordio dal primo minuto lo ha fatto benissimo: corsa per novanta minuti, niente distrazioni, un salvataggio in extremis su Mutu e l'ormai consueto cross perfetto che Vucinic non ha sfruttato con la giusta cattiveria. Sempre nel vivo del gioco con 59 palloni toccati, terzo dietro solo ai due playmaker Pizarro e De Rossi.

Una partita vera, da difensore vero e moderno. Lo stesso che, prima dell'infortunio ai legamenti del ginocchio, si era guadagnato la maglia da titolare nel Brasile. La stessa maglia che in sua assenza si sono contesi Maicon e Daniel Alves. Ieri sono arrivate le convocazioni di Dunga per le prime partite di qualificazione al mondiale 2010, Cicinho non è stato inserito nella lista, ma il capitolo Seleçao è tutt'altro che chiuso. I tifosi brasiliani lo rimpiangono e chiedono a gran voce il suo ritorno in verde-oro. In un sondaggio di alcuni giorni fa lo preferivano nettamente (con quasi il 42 per cento dei voti) agli altri interpreti del ruolo. Ma la Nazionale arriverà, senza fretta, grazie alla Roma e agli insegnamenti di Spalletti, l'uomo giusto per farlo tornare ai massimi livelli. Inter, Manchester e Parma, un bel trittico prima della sosta. Quanto basta per presentare ai tifosi il nuovo pendolino giallorosso.

 
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Con Collina è tutto come prima...

Post n°642 pubblicato il 28 Settembre 2007 da Urbe_immortale

Sviste, errori e orrori degli arbitri. Dopo 5 turni il nuovo designatore è già nella bufera

La gomitata di Mutu su Cicinho giudicata solo da giallo da Bergonzi, il fuorigioco inesistente fischiato a Mancini su tocco di Ujfalusi, la punizione a favore fischiata a Vucinic lanciato a rete, il mancato rosso diretto a Donadel per l'entrata assassina su Aquilani. Tre giorni prima la rimessa laterale invertita contro la Juve da Morganti che aveva portato al 2-2 di Iaquinta ed anche il primo gol di Totti partito in off side. E la settimana prima il fallo di Lanzaro su Giuly a Reggio Calabria, anche quello non sanzionato. Negli ultimi tre turni di campionato le decisioni arbitrali non hanno favorito la Roma, che per il momento ha cercato di non alzare un polverone. Qualche frase, vedi Taddei («Giochiamo anche contro gli arbitri») ma anche la voglia di pensare solo al campo, alla prossima partita.

Non ha fatto altrettanto il Milan in difesa del quale si è mosso Adriano Galliani in prima persona. «Così non va bene, questi errori si ripetono e non riesco a capire quale possa essere il motivo - ha detto l'ad rossonero dopo la discussa direzione di gara di Farina contro il Palermo - l'arbitro ha sbagliato, ora bisognerebbe capire cosa ne pensa Collina».

Già Collina, l'indiscusso numero uno degli arbitri per tanti anni, che dopo sole 5 giornate da designatore è già nell'occhio del ciclone. Tutti se la prendono con lui, il capo della squadra dei baby fischietti che sta tentando di portare ad alti livelli. L'accusato numero uno è proprio Collina. Il motivo? Forse perché il giorno della nomina, quando venne ufficializzato il suo contratto da 500 mila euro (diritti d'immagine compresi), si presentò non come semplice designatore, ma come allenatore. Come tutti i tecnici, quando la squadra sbaglia, è proprio lui il primo a doverne rispondere. E di errori, dal 26 agosto ad oggi, se ne sono visti tanti, distribuiti più o meno uniformemente.

A lamentarsi ora sono tutti, grandi comprese: si è detto del Milan, ma anche l'Inter e persino la Juve hanno avuto da ridire su alcune decisioni. Alla prima giornata i rossoneri, che oggi sono i più infuriati, vennero avvantaggiati nella vittoria di Marassi sul Genoa quando Saccani concesse un rigore per presunto fallo su Gilardino del portiere Rubinho, che in realtà colpì nettamente il pallone. Nello stesso turno fu clamoroso l'errore di Reggio Calabria con l'arbitro Brighi che diede il penalty all'Atalanta quando Zampagna a 6' dal termine si lasciò cadere a terra per una mano appoggiata sulla spalla da Valdes. I nerazzurri di Del Neri ricevettero un altro favore sette giorni dopo in casa contro il Parma, quando venne loro accordato un altro rigore a favore per un contatto tra Coly e Langella avvenuto chiaramente fuori area. Era la giornata di Cagliari-Juventus con le lamentele dei bianconeri per il rigore dubbio dato da Tagliavento per una scivolata di Chiellini su Daniele Conti. Dopo la sosta per la Nazionale iniziarono le proteste del Milan che pareggiò a Siena con la rete dei toscani siglata da Maccarone in posizione irregolare. A San Siro, intanto, l'Inter veniva graziata da Orsato in occasione di un contatto tra Burdisso ed il catanese Martinez. E siamo agli ultimi giorni. Domenica i nerazzurri fanno 2-2 a Livorno in una partita piena di episodi controversi e con Trefoloni sotto accusa. Prima Burdisso strattona in area Diamanti, poi i nerazzurri si lamentano per una possibile mano di De Vezze, per due interventi sospetti su Adriano e Ibra e per il gol del possibile 3-2 annullato allo stesso svedese. Mercoledì gli episodi di Firenze, quelli di Palermo con lo stop di mano di Amauri per il gol di Diana al Milan e anche l'espulsione assurda di Rubinho del Genoa per un'uscita regolare su Di Natale. In mezzo c'era stato anche il caso Orsato e le fuga di notizie sulle designazioni.

Insomma, Collina è sulla graticola e anche i suoi ex colleghi ci vanno giù pesanti. «Mi sembra annebbiato - ha detto Graziano Cesari - Sta trovando le risposte che cerca dai giovani, ma il problema sono i vecchi arbitri che non lo ascoltano. C'è un'evidente frattura che frena il rinnovamento».

 
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Rientrano Totti e Perrotta; out Aquilani e Taddei.

Post n°641 pubblicato il 28 Settembre 2007 da Urbe_immortale

Alberto Aquilani rischia di saltare il big match con l'Inter. Tutta colpa dell'entrataccia, che era da rosso diretto, di Donadel nei minuti finali del primo tempo al "Franchi". Una botta alla caviglia sinistra; la decisione, forse azzardata, di tornare in campo dopo l'intervallo. Risultato: trauma distorsivo e probabile forfait contro i nerazzurri, nella partita che vale la testa solitaria della classifica. Poteva andare peggio, avrà pensato Aquilani, magari rivedendo le immagini del fallo subìto, quello che a Donadel è costato il primo cartellino giallo. Fatto sta che ieri il Principino riusciva a malapena a muovere il piede. Per lui, dunque, solo fisioterapia. Il resto lo farà il tempo che passa, perché la situazione di Alberto va valutata giorno per giorno.

Forfait certo, invece, è quello di Rodrigo Taddei, che non salterà solo la gara con l'Inter ma anche quella, altrettanto importante, in programma martedì all'Old Trafford. A Firenze, mercoledì sera, il brasiliano è uscito dal campo al 35' del primo tempo. Ieri i controlli ecografici e la diagnosi, resa nota dalla società giallorossa: lesione muscolare a cavaliere tra primo e secondo grado a livello del gemello mediale in sede miotendinea distale. In sintesi, lesione muscolare al polpaccio. Tempo di recupero stimato in due o tre settimane. Dunque, niente Inter, niente Manchester e, quasi sicuramente, niente Parma, visto che la gara al "Tardini" è in programma il 7 ottobre. Complice la sosta per la Nazionale, Taddei dovrebbe tornare a disposizione per la partita all'Olimpico con il Napoli, sabato 20 ottobre.

Le buone notizie arrivano da Francesco Totti e Simone Perrotta, che ieri mattina si sono regolarmente allenati con i compagni che non hanno disputato la gara del "Franchi": lavoro atletico e schemi offensivi. Il Capitano, che non ha partecipato alla partitella finale sei contro sei, è reduce da un problema al flessore della coscia destra: «Ma sarò in campo - dice ai microfoni di Roma Channel - Mi sono riposato a Firenze...». Il centrocampista calabrese aveva invece saltato il match con i viola per un improvviso attacco di gastroenterite. Entrambi saranno a disposizione di Spalletti per la partita di domani con l'Inter. E per loro sono già pronte due maglie da titolare.

Ancora notizie da Trigoria: Tonetto e Pizarro hanno svolto un lavoro defaticante intorno al campo con l'allenatore in seconda Domenichini. Solo fisioterapia, infine, per Cassetti, De Rossi, Mancini, Mexes, Vucinic e Zotti. Pochi dubbi, comunque, sulla formazione che domani affronterà Ibra e compagni. Il modulo è quello di sempre, il collaudato 4-2-3-1. In porta, ovviamente, Doni. Linea difensiva con Mexes e Juan centrali, Panucci a destra e Tonetto a sinistra. Al fianco di De Rossi ecco Pizarro. E dietro Totti, unica punta, il tridente Giuly-Perrotta-Mancini. Il francese, infatti, pare il candidato numero uno per la sostituzione dell'infortunato Taddei. Lui, d'altronde, a destra ci ha sempre giocato. Lo ha fatto nel Barcellona schierato col 4-3-3. Lo ha fatto anche mercoledì sera, quando Aquilani, subentrato a Taddei, si è piazzato al centro, dietro Vucinic. Dopo il cambio Giuly è stato spostato sulla fascia destra e da lì ha colpito, segnando il gol del momentaneo 2-1 per i giallorossi. Da escludere, comunque, lo schieramento dal primo minuto di Esposito, ancora lontano dalla forma migliore. Per Cicinho pronto un posto in panchina.

 
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