Creato da Urbe_immortale il 11/09/2006
Blog dedicato all'A.S. Roma, la squadra della Capitale!

Lettera della squadra al Presidente Sensi

Ciao Presidente,
ci affidiamo a queste poche righe per dirti tutto quello che a volte magari non siamo riusciti a trasmetterti a voce o attraverso i gesti e i comportamenti.
Qualcuno di noi Ti ha conosciuto dal giorno in cui sei diventato “Il Presidente”, qualcuno ti ha incontrato durante i  Tuoi 15 anni di presidenza e qualcuno Ti ha conosciuto da poco, ma in ognuno di noi è rimasto impresso il tuo sguardo profondo, carico di umanità, pur se determinato e a volte, forse per chi Ti conosceva troppo poco, anche un po’ duro, ma nessuno di noi può dimenticare la passione con cui ci hai sempre seguito, anche quando non eri presente fisicamente. Sei sempre stato vicino a noi, a volte come Presidente, altre come un secondo padre.
In questi anni hai saputo coniugare sport e solidarietà umana e sociale, senza mai perdere i valori morali che sono propri dello sport. Hai fatto tanto per la Roma e per Roma, le tue passioni dopo l’amore per la tua famiglia, e i romani e i romanisti – e non solo loro – ti hanno accompagnato con dignità e riservatezza, così come Tu hai affrontato la Tua ultima battaglia, una delle tante ma sicuramente la più dura.
Noi non Ti lasceremo solo e non lasceremo sola la Tua famiglia e la famiglia romanista; la nostra forza sarà l’unione e faremo il possibile per farti sorridere da dove sarai, uno di quei tuoi sorrisi che ci regalavi quando venivi in spogliatoio per darci la carica.

Ciao Presidente, Tu sei sempre con noi.

 

Il gol di De Rossi alla Fiorentina commentato dal grandissimo e compianto Alberto D'Aguanno

 

Coppia di Campioni!

 

Il Capitano e Capitan Futuro

 

Serie A: 18^ Giornata:

Chievo-Inter

Atalanta-Napoli

Bari-Udinese

Cagliari-Roma

Catania-Bologna

Lazio-Livorno

Parma-Juventus

Sampdoria-Palermo

Siena-Fiorentina

Milan-Genoa

 

Classifica:

  1. Inter   39
  2. Milan*   31
  3. Juventus   30
  4. Roma 28
  5. Parma   28
  6. Napoli   27
  7. Palermo   26
  8. Sampdoria   25
  9. Bari*   24
  10. Chievo   24
  11. Fiorentina*   24
  12. Genoa*   24
  13. Cagliari*   23
  14. Udinese*   18
  15. Livorno   18
  16. Bologna*   16
  17.    16
  18. Atalanta*   13
  19. Catania   12
  20. Siena   12

* una partita in meno

 

Marcatori Giallorossi in Campionato

9 reti: Totti.

4 reti: De Rossi.

3 reti: Vucinic.

2 reti: Perrotta, Brighi, Burdisso.

1 rete: Taddei, Mexes, Riise, Menez, Cassetti.

 

Giudice Sportivo

Multe all'A.S. Roma nel corso della stagione:

€ 77.000,00

Squalificati per la prossima gara di campionato:

 

Espulsi nell'ultima partita:

 

5 ammonizioni.

De Rossi.

4 ammonizioni:

Cassetti, Pizarro, Menez, Perrotta.

3 ammonizioni (in diffida):

Totti. 

2 ammonizioni:

Vucinic, Andreolli, Mexes, Burdisso.

1 ammonizione:

Taddei, Okaka, Cerci, Vucinic, Doni, Riise, Motta, Guberti, Brighi.

 

Prossime gare AS Roma

6 gennaio, 18^ giornata:

 -

9 gennaio, 19^ giornata:

 -

12 gennaio, Coppa Italia, Ottavi di Finale:

 -

 

Europa League

Sedicesimi di Finale:

Panathinaikos-Roma (18 e 25 febbraio)

Marcatori giallorossi in Europa League:

11 reti: Totti.

3 reti: Menez, Okaka, Cerci.

2 reti: De Rossi, Riise, Vucinic.

1 rete: Guberti, Perrotta, Andreolli, Scardina.

 

« La Roma non ha mai pianto

e mai non piangerà:

perché piange il debole,

i forti non piangono mai. »

Dino Viola

 

Immenso Capitano

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Rabona di Aquilani e gol del Capitano al Milan

Il fantastico gol del Capitano a Marassi

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CAPITAN FUTURO! D.D.R.!

 

    

 

 

 

 Francesco, Daniele e Simone

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    CAMPIONI DEL MONDO!

  

Vivi come se tu dovessi morire subito,

 pensa come se tu non dovessi morire mai.

 

Messaggi del 13/11/2007

Spaccarotella scaricato. Per tutti ora è l'assassino di Gabbo

Post n°909 pubblicato il 13 Novembre 2007 da Urbe_immortale

Ministri della Repubblica, leader politici, Sindaco e calciatori rendono omaggio alla salma di un ragazzo perbene, ucciso da un folle assassino in divisa da poliziotto. Il Sindaco di Roma allestisce la camera ardente in Comune e proclama il lutto cittadino. Domani mattina, ai funerali, sono previste migliaia di persone. Il Ministro dell'Interno, intervendo alla Camera dei Deputati, scarica l'agente Spaccarotella. La situazione per lui si mette male, e se mentre sparava a Gabbo era convinto che il suo gesto alla "Rambo" gli avrebbe fatto avere onori a non finire, ora sta realizzando di aver sparato alla persona sbagliata e che il suo gesto lo porterà sempre di più in un incubo che si merita di vivere fino all'ultimo secondo.

Nella camera ardente allestita dal Comune di Roma, personaggi illustri, politici, calciatori, gente dello spettacolo e persone comuni hanno fatto visita oggi alla salma di Gabriele Sandri, dove una lunga fila di persone attendono ancora di potergli dare l'ultimo saluto. La salma del giovane supporter laziale è arrivata nella notte a Roma. Via Montanara, dove si trova la sala Santa Rita, messa a disposizione dal Comune di Roma, è stata chiusa al traffico e i vigili urbani hanno sistemato le transenne per creare un corridoio di accesso pedonale riservato a quanti vogliono far visita a Gabriele.

"Non conosco ancora la verità, la verificherà la magistratura. Sembra accertato che l'agente abbia sparato a braccia tese". Lo ha detto il ministro dell'Interno Giuliano Amato intervenendo alla Camera sulla morte del tifoso della Lazio Gabriele Sandri. Il responsabile del Viminale ha parlato anche di "tristezza infinita" e di "amarezza senza risposta". Gabriele Sandri "non sarebbe morto se un poliziotto non avesse sparato, e questo è comunque imperdonabile, ma non sarebbe morto neppure se i tifosi di due squadre diverse, incontrandosi in un autogrilli, non si cimentassero in risse ma bevessero un caffè insieme" ha continuato poi il ministro dell'Interno nella sua informativa alla Camera. Ed ancora: "Se qualcuno spara quando non deve sparare, le sue responsabilità sono da accertare con la massima severità; l'essere poliziotto non esime dal rispetto delle regole, al contrario, impone che le regole siano rispettate con ancora maggiore impegno".

L'allenatore della Lazio, Delio Rossi, insieme a tutti i calciatori della sua squadra, e quindi della squadra di Gabriele, hanno fatto visita alla camera ardente verso l'ora di pranzo. L'allenatore biancoceleste - confermando il suo annunciato 'muto silenzio di fronte all'evento - non ha voluto rilasciare dichiarazioni nè al suo arrivo nè quando ha lasciato la camera ardente.

Intanto, in molti quartieri di Roma, e soprattutto nella "sua" Balduina, sono comparse scritte sui muri dedicate a Gabriele ed altre ingiuriose verso la Polizia. A Piazza Vescovio, sul muro accanto al pub 'Excalibur', ritrovo dei tifosi biancocelesti, è stato ritratto, in bianco e nero, il volto sorridente di Gabbo, accanto al quale compare l'ultimo sms che Gabriele aveva inviato al suo amico e giocatore della Lazio Lorenzo De Silvestri la mattina della sua morte: "Ho appena finito di suonare e ora come al solito in partenza per portarvi alla vittoria. Sempre con voi. Ciao Gabri". Sotto il ritratto ci sono alcuni mazzi di fiori e una sciarpa della Lazio. Sempre nelle vicinanze della piazza è stata tracciata la scritta, in nero, "Nulla resterà impunito. Gabbo vive".

Tra le tante autorità accorse alla camera ardente di Gabbo, il ministro Giovanna Melandri, il prefetto di Roma Carlo Mosca ed il presidente di Alleanza Nazionale, Gianfranco Fini. Tutti e tre hanno abbracciato la mamma Daniela, che è rimasta sempre seduta sulla sedia accanto alla bara del figlio, continua a baciarlo stringendo tra le mani una sciarpa bianca. Un silenzio irreale avvolge la sala Santa Rita dove da stamattina continua il pellegrinaggio di amici e parenti.

Un appello a non trasformare le esequie di Gabriele Sandri in un momento di violenza viene rivolto dal parroco don Paolo Tammi ai tifosi che parteciperanno domani nella parrocchia di San Pio X, alla Balduina, ai funerali di Gabbo. Funerali che sono stati fissati per le ore 12 di domani mattina, presso la parrocchia di San Pio X. La Giunta Comunale di Roma, riunita oggi in seduta straordinaria, ha deciso di proclamare per domani, mercoledì 14 novembre, dalle ore 12 alle ore 14 il lutto cittadino in concomitanza con i funerali del giovane Gabriele Sandri"

E' un'azione che, così come descritta, configura il dolo eventuale, tanto da poter fare emergere l'ipotesi di omicidio volontario. Certo è una decisione che spetta al PM". Lo ha detto l'avvocato Michele Monaco, legale della famiglia di Gabriele Sandri.

 
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Roma-Cagliari si recupera il 5 dicembre

Post n°908 pubblicato il 13 Novembre 2007 da Urbe_immortale

I recuperi della 12ª giornata del Campionato di Serie A Inter-Lazio e Roma-Cagliari, non disputate domenica scorsa su disposizione della Figc d'intesa con la Lega per ragioni di ordine pubblico, saranno recuperate mercoledì 5 dicembre prossimo alle ore 20.30. Lo ha disposto il Presidente della Lega, che lo ha ufficializzato con una nota.

 
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Lacrime, fiori, sciarpe. E rabbia

Post n°907 pubblicato il 13 Novembre 2007 da Urbe_immortale

da Il Romanista

Il sangue della stazione di servizio di Badia al Pino, la rabbia che si è scatenata al Foro Italico, gli interrogativi, le ricostruzioni, le lacrime. Tante. In attesa dei funerali di domani alla parrocchia San Pio X, alla Balduina in occasione dei quali sarà lutto cittadino (il Consiglio Comunale lo ha votato ieri all'unanimità) oggi è il giorno del dolore. Parenti, amici e semplici cittadini potranno dare l'ultimo saluto alla salma di Gabriele Sandri dalle 10.30 alla Sala Santa Rita a piazza Campitelli. Il sindaco Veltroni, d'intesa con la famiglia Sandri, ha dato incarico di procedere all'allestimento della camera ardente. «Sono venuto qui a portare le condoglianze del sindaco Walter Veltroni che ha telefonato da Auschwitz alla signora per esprimere il cordoglio che è di tutta la città di Roma», ha detto il capo della segreteria del sindaco Walter Verini. Ieri Cristiano, il fratello di Gabriele Sandri,è andato ad Arezzo per il riconoscimento ufficiale del cadavere. Ed è stato chiaro: «C'è il dolore mio e della mia famiglia. Cerchiamo di evitare strumentalizzazioni. Non voglio commentare gli scontri, che non c'entrano nulla con la morte di mio fratello». Partirà sempre domani da via Friggeri alle 17 una fiaccolata in ricordo di Gabriele che percorrerà le strade della Balduina. Ad organizzarla i commercianti della zona. «È un'iniziativa che sentiamo di fare per essere vicini alla famiglia - ha detto la proprietaria del negozio accanto a quello dei Sandri - conosco il papà di Gabriele da 40 anni e lui l'ho visto crescere. Era un ragazzo solare, non doveva morire così».

FIORI E RABBIA Intanto per tutta la giornata di ieri è stato un viavai di amici nei luoghi di Gabriele. Tanti. Con i volti rigati dalle lacrime proprio davanti al negozio d'abbigliamento Harrison della famiglia Sandri, in via Friggeri. Nascosti dietro gli occhiali da sole sono arrivati per portare in silenzio mazzi di fiori al loro Gabbo. Un mare di petali e sciarpe della Lazio che hanno coperto completamente le vetrine del negozio. Su ogni fascio un messaggio: "Ciao Gabry riposa in pace", "Rimarrai sempre nei nostri cuori", ma anche "Onore al camerata ucciso dai servi dello stato". Loro, i ragazzi, si fermano qualche minuto e vanno via. Intorno al negozio gli adulti. «Andava allo stadio con mio figlio - ha raccontato un abitante della zona - quello che è successo è assurdo». Gli fa eco una signora che abita a pochi metri dal negozio. «La verità deve ancora saltare fuori: quello che si è saputo finora è poco credibile». Sul quel negozio, chiuso per lutto, un foglio bianco scritto al computer e attaccato con lo scotch. Poche parole per esprimere una rabbia che non conosce misura: «Ieri un bastardo schifoso ha assasinato - si legge letteralmente nel messaggio - mio figlio che tu sia maledetto per sempre». Un cartello duro di rabbia che, alle 13, Michele, un amico di Cristiano Sandri ha provveduto a togliere: «Chi è che mette queste senza il permesso della famiglia? Sono amico da 16 anni di Cristiano, il fratello di Gabriele, e ci ho appena parlato. Sono corso qui appena ho saputo del cartello esposto sulla vetrina del negozio. Ero a casa con la madre di Gabriele. Mi chiedo come potrebbe mai una famiglia distrutta dal dolore scrivere al computer una cosa del genere». Lo stesso Michele ha spiegato che «la famiglia chiede quello che chiedono tutti gli italiani: che salti fuori la verità e che in questo paese venga fatta per una volta giustizia. Abbiamo giocato insieme a calciotto la scorsa settimana - racconta dell'ultimo momento con Gabriele - ha fatto un eurogol». Nel frattempo quel cartello ricompare nel tardo pomeriggio. Senza quell'errore, con la stessa carica di durezza e con una precisazione: «La famiglia di Gabriele sono io - ha detto una delle due donne che l'hanno riaffisso alla vetrina, presentandosi come la compagna del padre - mi ha chiamato Giorgio da Arezzo per dirmi di rimetterlo». Il cartello poi viene ritolto.

 
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Ecco la buffonata: nuove regole... quelle di prima!

Post n°906 pubblicato il 13 Novembre 2007 da Urbe_immortale

DOPO LA TRAGEDIA DI GABRIELE, ECCO LA FARSA DEI POTENTI DEL PALLONE!

La "Ministra" Melandri chiede uno stop, Figc e Lega obbediscono: si fermano serie B e serie C, poi, dopo la Nazionale, il carrozzone riparte. Praticamente, così facendo, le televisioni non ci rimettono un centesimo, perchè per la B quest'anno non si è mai trovato un accordo (ovvio, non ci sono Juve, Napoli e Genoa che portan soldi...). In pratica la Serie A si ferma perché... c'è la sosta! 

La Melandri chiedeva decisioni esemplari, ed allora ecco l'ultima di tante decisioni già prese, annunciate dall'Osservatorio: divieto di trasferte per le tifoserie violente, come accaduto spesso ai napoletani; dal 1 marzo chi non ha gli steward gioca a porte chiuse, come deciso il 14 settembre scorso; i questori possono sospendere partite in caso di incidenti, come stabilito dalla Pisanu due anni fa; ci sarà la tessera del tifoso, per avere tutte le informazioni che si hanno già con il biglietto nominale.

Intanto Roma-Cagliari e Inter-Lazio si recuperano il 5 o il 19 dicembre.

- - - - -

Tanto rumore per nulla quindi, o quasi: quello che non è stato fatto nella maledetta domenica scorsa, ovvero fermare il campionato, verrà fatto domenica prossima. Quando il campionato sarà già fermo di suo, per la sosta dovuta agli impegni della nazionale, ed avrebbero dovuto giocare solamente B e C, ovvero le due categorie senza diretta televisiva. L'annuncio di questa presa per il culo senza ritegno, lo ha dato il presidente della Federcalcio Abete, al termine di un vertice a Via Allegri, a cui ha preso parte anche il numero uno della Lega Matarrese. «C'è la decisione da parte della Federazione, condivisa dalle componenti, di fermare i campionati professionistici, di B e di C, per domenica prossima». Non manca neppure la madre di tutte le iniziative di facciata, la fascetta nera sulla manica. «Abbiamo deciso di chiedere agli organismi internazionali di poter far giocare le nazionali maggiore e Under 21 con il lutto al braccio. E abbiamo convocato un consiglio federale per giovedì». In realtà quel permesso è già stato concesso, visto che ieri a Jesi si è giocata Italia-Malta under 19 (2-0): era una gara di qualificazione all'Europeo, organizzata dall'Uefa, e gli azzurrini il lutto lo hanno già portato. E non si capisce bene cosa debba essere deciso in quel consiglio federale, visto che sono già state stabilite le modalità della ripresa. «La serie A? Noi intendiamo far riprendere da domenica 25 tutta l'attività professionistica - prosegue Abete - nel consiglio federale che abbiamo convocato di giovedì dovremo adottare altri tipi di provvedimenti, affinchè si possa ricominciare con uno spirito diverso e in situazione diverse».

La Melandri, ministro per le Politiche giovanili e attività sportive, un'idea ce l'aveva, e l'aveva espressa qualche ora prima, uscendo dalla riunione d'urgenza proprio con Abete, Matarrese, e il presidente del Coni Petrucci. «Ho chiesto allo sport di valutare anche la possibilità di sospendere i campionati nelle prossime settimane. La decisione però deve essere presa nella riunione di oggi in Figc. Dal mondo del calcio aspetto una decisione esemplare». Che, in un certo senso è arrivata: difficile immaginare un segnale più chiaro di fermare i parenti poveri del calcio di serie A, lasciando invariato il programma del pallone dei ricchi. «Ritengo che con questa decisione si sia accolto l'invito del ministro Melandri - ha risposto in conferenza stampa Abete - il calcio è una vittima, in questo caso. La morte di Gabriele Sandri e gli incidenti di Bergamo e Taranto e i tafferugli di ieri sera (domenica) a Roma da parte di alcune frange non hanno nulla a che vedere con lo sport. Questi comportamenti non sono più accettabili, dobbiamo stroncare i violenti con le normative già in vigore».

Cosa che poche ore prima era stata sancita anche dall'Osservatorio nazionale sulle riunioni sportive, riunitosi in mattinata al Viminale, alla presenza degli stessi Matarrese e Abete (che a Radio anch'io Lo Sport ha dichiarato: «Mi rifiuto di pensare che a dei problemi si risponda solo con dei divieti, non posso pensare che tra 10-15 anni il calcio si veda solo dalla poltrona di casa»). Dall'incontro è emerso che gli incidenti di domenica sono «espressione di una violenza che non può essere in alcun modo giustificata né accettata», ponendo l'accento sull'esigenza di proseguire «in maniera ancora più rigorosa, sulle strategie sin qui adottate, sia a carattere preventivo che repressivo, alla luce della specifica pericolosità per la pubblica incolumità confermata da alcune tifoserie, evidenziata anche dai rappresentanti dei servizi sulle vie di trasporto componenti del tavolo, i quali hanno manifestato timori per l'incolumità dei propri dipendenti». L'espressione chiave, «proseguire sulle strategie sin qui adottate», significa che per il momento non ci sarà il blocco delle trasferte da qui a fine campionato, ma che verranno combattute solamente le «trasferte di massa delle tifoserie violente». Aumentano i poteri dei questori, che saranno tempestivamente sensibilizzati a disporre il non inizio o la sospensione delle gare ogni qualvolta si verifichino incidenti, anche lontano dallo stadio e sulle vie di trasporto».

Ribadito che dal primo marzo tutti gli stadi con capienza superiore a 7.500 spettatori dovranno avere steward «adeguatamente selezionati e formati», come già previsto dal decreto Amato, di volta in volta verranno decise specifiche limitazioni sulla vendita dei tagliandi dei settori ospiti, si cercherà in tutti i modi di evitare che, tramite l'acquisto on line, più biglietti finiscano in mano alla stessa persona, o allo stesso gruppo. Verranno venduti solo nella provincia dove si svolge la gara, ogni persona ne potrà prendere uno solo, conto i tre che si potevano acquistare fino ad ora.

L'obiettivo è arrivare a «una nuova configurazione delle tifoserie, quali ufficiali rappresentanti delle rispettive squadre». Per riuscirci, oltre ai premi per le tifoserie che hanno dato prova di sportività e correttezza, che potranno vedersi autorizzare più facilmente le trasferte, è in arrivo la «tessera del tifoso», una smart card che conterrà tutti i dati anagrafici e identificativi. Resta da capire in cosa sia diversa da una qualsiasi carta d'identità, ma nel frattempo l'Associazione nazionale funzionari di polizia ha già manifestato tutto il suo apprezzamento.

... che buffoni!

 
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Spaccarotella è un assassino e come tale và giudicato!

Post n°905 pubblicato il 13 Novembre 2007 da Urbe_immortale

Il magistrato ha notificato a Luigi Spaccarotella, l'agente di polizia che ieri ha sparato il colpo che ha ucciso Gabriele Sandri, il reato di omicidio colposo. Lo ha comunicato la questura di Arezzo. Il magistrato ha nominato il consulente tecnico per gli accertamenti irripetibili durante l'autopsia. Quella del reato di omicidio colposo, secondo la questura di Arezzo, è una prima conclusione giudiziaria a seguito della ricostruzione dei fatti, iniziata ieri pomeriggio e protrattasi sino a tarda notte. Nel frattempo l'agente di polizia è stato destinato ad «attività interna». - Uno schifo: attività interna invece del carcere, ma di questo ne avevo già parlato...

Il questore: «E' possibile che l'ipotesi di reato peggiori: l'agente ha sparato ad altezza d'uomo». Il questore non esclude che l'ipotesi di reato per Luigi Spaccarotella, l'agente che ha sparato, possa aggravarsi in quello di omicidio preterintenzionale, anche se non si sbilancia a chi gli chiede se possa essere anche volontario. «C'è la possibilità che la rubricazione di reato di omicidio colposo possa avere una evoluzione peggiorativa. In base ai primi esiti delle perizie, infatti, uno dei due colpi è stato sparato ad altezza d'uomo, il perché lo stabiliremo - ha detto il questore di Arezzo, Vincenzo Giacobbe - E' probabile che l'agente che ha sparato abbia mirato alle gomme, ma se è così ha preso un rischio enorme. Questo è l'esito dei primi accertamenti e delle numerose testimonianze che stiamo raccogliendo. Per il momento l'ipotesi è omicidio colposo, ma sono in atto attività investigative che stanno avendo una certa evoluzione». Poi, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano se si possa parlare di omicidio volontario, ha aggiunto: «L'omicidio colposo è quando una persona non vuole uccidere, quello volontario risponde ad altri criteri».  - Appare evidente che, messi alle strette dalle loro stesse contraddizioni, le Autorità stesse stanno scaricando l'assassino di Gabbo.

Un testimone: ha sparato a braccia tese. «Ha sparato impugnando la pistola con entrambe le mani e le braccia erano tese. Non mi sembra sparasse in aria, anzi...»: è questa la testimonianza del rappresentante di commercio che ieri mattina era sulla stessa piazzola dell'autosole dove si trovavano le due pattuglie della stradale. La testimonianza è stata resa alla polizia, a Roma, ieri sera quando l'uomo è rientrato nella capitale. - ... cade il castello di favole, caro Spaccarotella...

Trovato il proiettile che ha ucciso Gabriele. E' stata trovata l'ogiva del proiettile che ha ucciso Gabriele Sandri: un'ogiva con quelle delle pallottole utilizzate dalla polizia. «L'ogiva - ha spiegato il questore di Arezzo - è stata trovata addosso al corpo, nell'ispezione cadaverica di ieri. E' entrata nel collo ed è compatibile con le nostre pistole. Abbiamo trovato un bossolo, ne stiamo cercando un secondo».
L'autopsia sul corpo di Gabriele Sandri è stata effettuata oggi. - e di quale altra arma poteva essere il bossolo se a sparare è stato uno solo?

Manganelli: entro oggi piena chiarezza. «Spero e credo che entro oggi faremo piena chiarezza - dice il capo della polizia, Antonio Manganelli - Ritengo che la polizia in queste ore abbia fatto luce, anche acquisendo testimonianze aggiuntive rispetto al quadro di elementi che c'era ieri, e quindi abbiamo mantenuto le promesse: nel giro di 24 ore ci sarà la risposta da parte delle autorità competenti a quello che è accaduto. Sicuramente c'è stato l'intervento di un agente di polizia che nulla sapeva delle ragioni dell'alterco, del litigio, della zuffa che si era creata, e dunque non interveniva nell'ambito del contrasto alla violenza nel mondo dello sport. L'intervento evidentemente è stato maldestro, perché provocato da parte di una persona che era lì per portare legalità e non certo per portare lutti provocando la morte tragica di un povero ragazzo». - ma stai zitto e dimettiti! Se ieri avevate detto la verità alle 10 del mattino, tutto quello schifo di guerriglia urbana non si era creato!

Amato riferirà martedì alla Camera. Da un lato, «totale chiarezza» sull'uccisione di Gabriele Sandri, dall'altro l'individuazione «uno ad uno» degli ultras responsabili degli scontri a Roma, Milano, Bergamo. Il ministro dell'Interno, Giuliano Amato, chiede verità sui fatti di ieri, e domani riferirà alla Camera sull'accaduto. «Voglio esprimere - afferma - il pieno sostegno agli inquirenti perché sia fatta, come ho sollecitato ieri a caldo, totale chiarezza sull'uccisione di Gabriele Sandri. Ma, nello stesso tempo, non si può passare sopra agli incidenti provocati dagli ultras in varie città. Mi auguro che si individuino uno ad uno i responsabili dei gravi scontri di ieri a Roma, Milano e Bergamo. Si è trattato di fatti di estrema gravità e anche su di essi sarà bene che domani alla Camera si faccia un'approfondita riflessione». Il ministro plaude all'operato del capo della polizia, Antonio Manganelli, le cui scelte «sulla gestione dell'ordine pubblico, che io ho condiviso, hanno evitato che a quella tragedia seguissero esiti ancor più drammatici». - per Topo Gigio vale lo steso discorso di Manganelli: dimettiti!

La differenza tra omicidio colposo e omicidio volontario. Da omicidio colposo a omicidio volontario con dolo eventuale: potrebbe trasformarsi così il reato inizialmente contestato all'agente di polizia che ha sparato a Gabriele Sandri, secondo quanto ventilato dal questore di Arezzo, Vincenzo Giacobbe.
L'accusa di omicidio colposo - di fatto - esclude l'eventualità che il poliziotto abbia fatto un uso legittimo delle armi (articolo 53 del codice penale), cioè che abbia usato la pistola costretto dalla necessità di respingere una violenza o perché ricorreva un'altra delle ipotesi tassative previste dal codice. La contestazione dell'omicidio colposo rimanderebbe ad un atto compiuto non volontariamente, ma per imprudenza, imperizia o negligenza. Il reato viene punito con la reclusione fino a 5 anni.
L' omicidio volontario con dolo eventuale potrebbe scattare se dagli accertamenti dovesse risultare che l'agente ha sparato in modo deliberato ad altezza d'uomo su un gruppo di persone, senza mirare ad un obiettivo particolare, ma mettendo in conto di colpire qualcuno. Il reato è punibile con la reclusione fino a 21 anni. Nel caso di una simile contestazione, appare difficile che l'agente possa essere sottoposto a misure di custodia cautelare, per le quali il codice richiede che vi sia il pericolo di fuga, o di inquinamento delle prove o di reiterazione del reato.
Fermo restando che ogni decisione spetta al pubblico ministero prima e al giudice poi, e che allo stato l'unico dato certo è l'iscrizione dell'agente di polizia nel registro degli indagati per omicidio colposo, in questo caso l'omicidio preterintenzionale non dovrebbe essere preso in considerazione: il codice penale prevede che il reato (articolo 584) sia la conseguenza fatale del delitto di percosse o di lesioni personali, provocate non per causare la morte di una persona. - ERGASTOLO PER UN ASSASSINO!

L'agente: correvo, non ho mirato a nessuno. L'agente di polizia che ha sparato aveva raccontato di non aver voluto mirare a nessuno e che il colpo era partito accidentalmente mentre correva. «Non ho mirato a niente - aveva detto Luigi Spaccarotella - non ho puntato nessuno. Ero almeno a duecento metri, come avrei potuto? Il primo colpo l'ho sparato in aria e il secondo m'è partito mentre correvo, accidenti a me. Adesso lo so, sono rovinato. Così ho distrutto due famiglie, quella del ragazzo e la mia...». - Cazzaro! Quella pistola pesa 2 kg. e se la tieni con una mano sola e mentri corri, il colpo non ti parte, e se ti parte, il rinculo è talmente forte che ti sposta il braccio in alto ed il colpo và in aria. Per sparare con quella pistola e colpire che ha fatto questo balordo, bisogna mettersi in posizione di tiro, braccia tese, entrambe le mani a tenere la pistola e ganmbe leggermente piegate. Proprio nella posizione in cui il testimone oculare ha visto l'assassino sparare!

I colleghi: Spaccarotella non è un emotivo. Capace, attento e soprattutto non emotivo: così i colleghi descrivono Luigi Spaccarotella, 35 anni, l'agente in servizio da qualche mese presso la sottosezione della Polstrada di Battifolle (Arezzo) proveniente dalla stradale di Palermo. Spaccarotella è di origini calabresi, è sposato con una infermiera e ha due figli. Tutti lo descrivono come un agente capace, attento, assolutamente non emotivo. La sua, dicono i colleghi, è una carriera senza macchie e piena di encomi, lodi e soddisfazioni professionali. Ad Arezzo, dove si è trasferito per stare vicino a sua moglie e ai suoi due bambini, si era perfettamente integrato in un gruppo che si distingue continuamente per le tante azioni non legate semplicemente al controllo del traffico e della viabilità, ma sul fronte della polizia giudiziaria, con arresti e sequestri anche di rilievo nazionale e internazionale. - ...della serie, tra cani nun se mozzicano!

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Campidoglio: lutto cittadino «Esprimere alla famiglia di Gabriele Sandri il cordoglio della città di Roma, proclamare il lutto cittadino in occasione delle esequie e invitare il ministro, il capo della polizia a fare piena luce in tempi rapidissimi affinché siano accertate tutte le responsabilità, senza alcuna reticenza sulla dinamica dei fatti, onde garantire la credibilità delle istituzioni». Sono i tre impegni richiesti a sindaco e giunta contenuti nell'ordine del giorno presentato da tutti i gruppi consiliari dell'aula Giulio Cesare, approvato all'unanimità (51 voti favorevoli su 51 presenti) nella seduta odierna. Un odg sulla vicenda di Gabriele Sandri, il tifoso laziale rimasto ucciso in un autogrill sulla A1, sintesi delle diverse anime dell'aula che ha azzerato, almeno per la seduta odierna, i singoli provvedimenti presentati singolarmente dai gruppi (come ad esempio An e La Destra). «Durante il consiglio di mercoledì ognuno presenterà i propri odg sui fatti che hanno seguito il tragico evento - dice il consigliere comunale del Pd e presidente del circolo Lazio in Campidoglio - Intanto il Consiglio comunale, come massimo rappresentante della città, ha trovato un accordo unanime e vigilerà affinché l'impegno richiesto a sindaco e giunta sia effettivo».

Camera ardente martedì a piazza Campitelli. Parenti, amici e semplici cittadini potranno dare l'ultimo saluto alla salma di Gabriele Sandri martedì, a partire dalle ore 10.30, presso la Sala Santa Rita in piazza Campitelli, a Roma. Il sindaco di Roma, d'intesa con la famiglia Sandri, ha dato incarico alle strutture capitoline di procedere all'allestimento della camera ardente. Il Campidoglio ha inoltre provveduto al trasporto della salma del ragazzo da Arezzo a Roma.

Mercoledì i funerali. «I funerali di Gabriele si svolgeranno con ogni probabilità nella nostra parrocchia mercoledì prossimo in tarda mattinata, tra le 11 e le 12»: lo ha annunciato don Paolo Tammi, parroco di San Pio X, la chiesa in via Attilio Friggeri 87, nel quartiere romano della Balduina. Don Paolo, che nel pomeriggio ha fatto visita alla mamma di Gabriele, ha detto che la famiglia Sandri «come tutti vuole giustizia, ma una giustizia non cattiva». Il sacerdote ha poi ricordato che quella che vive la famiglia Sandri è «una situazione molto pesante». Don Paolo conosceva abbastanza i familiari di Gabriele e, in parte, il giovane tifoso laziale, perché nel 1996 aveva fatto la cresima proprio nella parrocchia di S. Pio X.

Mercoledì fiaccolata alla Balduina. Partirà da via Friggeri mercoledì alle 17 una fiaccolata in ricordo di Gabriele Sandri che percorrerà le strade limitrofe della Balduina. Ad organizzarla, i commercianti della zona. «E' un'iniziativa che sentiamo di fare per essere vicini alla famiglia - ha detto la proprietaria del negozio accanto a quello dei Sandri - Conosco il papà di Gabriele da 40 anni e lui l'ho visto crescere. Veniva al negozio tutti i giorni appena si svegliava. Era un ragazzo solare, con tanta voglia di vivere, non doveva morire così. E' vero che tutto dipende dal destino: domenica non era neanche sicuro di volerci andare perché aveva fatto tardissimo al Piper».

 
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