Creato da Urbe_immortale il 11/09/2006
Blog dedicato all'A.S. Roma, la squadra della Capitale!

Lettera della squadra al Presidente Sensi

Ciao Presidente,
ci affidiamo a queste poche righe per dirti tutto quello che a volte magari non siamo riusciti a trasmetterti a voce o attraverso i gesti e i comportamenti.
Qualcuno di noi Ti ha conosciuto dal giorno in cui sei diventato “Il Presidente”, qualcuno ti ha incontrato durante i  Tuoi 15 anni di presidenza e qualcuno Ti ha conosciuto da poco, ma in ognuno di noi è rimasto impresso il tuo sguardo profondo, carico di umanità, pur se determinato e a volte, forse per chi Ti conosceva troppo poco, anche un po’ duro, ma nessuno di noi può dimenticare la passione con cui ci hai sempre seguito, anche quando non eri presente fisicamente. Sei sempre stato vicino a noi, a volte come Presidente, altre come un secondo padre.
In questi anni hai saputo coniugare sport e solidarietà umana e sociale, senza mai perdere i valori morali che sono propri dello sport. Hai fatto tanto per la Roma e per Roma, le tue passioni dopo l’amore per la tua famiglia, e i romani e i romanisti – e non solo loro – ti hanno accompagnato con dignità e riservatezza, così come Tu hai affrontato la Tua ultima battaglia, una delle tante ma sicuramente la più dura.
Noi non Ti lasceremo solo e non lasceremo sola la Tua famiglia e la famiglia romanista; la nostra forza sarà l’unione e faremo il possibile per farti sorridere da dove sarai, uno di quei tuoi sorrisi che ci regalavi quando venivi in spogliatoio per darci la carica.

Ciao Presidente, Tu sei sempre con noi.

 

Il gol di De Rossi alla Fiorentina commentato dal grandissimo e compianto Alberto D'Aguanno

 

Coppia di Campioni!

 

Il Capitano e Capitan Futuro

 

Serie A: 18^ Giornata:

Chievo-Inter

Atalanta-Napoli

Bari-Udinese

Cagliari-Roma

Catania-Bologna

Lazio-Livorno

Parma-Juventus

Sampdoria-Palermo

Siena-Fiorentina

Milan-Genoa

 

Classifica:

  1. Inter   39
  2. Milan*   31
  3. Juventus   30
  4. Roma 28
  5. Parma   28
  6. Napoli   27
  7. Palermo   26
  8. Sampdoria   25
  9. Bari*   24
  10. Chievo   24
  11. Fiorentina*   24
  12. Genoa*   24
  13. Cagliari*   23
  14. Udinese*   18
  15. Livorno   18
  16. Bologna*   16
  17.    16
  18. Atalanta*   13
  19. Catania   12
  20. Siena   12

* una partita in meno

 

Marcatori Giallorossi in Campionato

9 reti: Totti.

4 reti: De Rossi.

3 reti: Vucinic.

2 reti: Perrotta, Brighi, Burdisso.

1 rete: Taddei, Mexes, Riise, Menez, Cassetti.

 

Giudice Sportivo

Multe all'A.S. Roma nel corso della stagione:

€ 77.000,00

Squalificati per la prossima gara di campionato:

 

Espulsi nell'ultima partita:

 

5 ammonizioni.

De Rossi.

4 ammonizioni:

Cassetti, Pizarro, Menez, Perrotta.

3 ammonizioni (in diffida):

Totti. 

2 ammonizioni:

Vucinic, Andreolli, Mexes, Burdisso.

1 ammonizione:

Taddei, Okaka, Cerci, Vucinic, Doni, Riise, Motta, Guberti, Brighi.

 

Prossime gare AS Roma

6 gennaio, 18^ giornata:

 -

9 gennaio, 19^ giornata:

 -

12 gennaio, Coppa Italia, Ottavi di Finale:

 -

 

Europa League

Sedicesimi di Finale:

Panathinaikos-Roma (18 e 25 febbraio)

Marcatori giallorossi in Europa League:

11 reti: Totti.

3 reti: Menez, Okaka, Cerci.

2 reti: De Rossi, Riise, Vucinic.

1 rete: Guberti, Perrotta, Andreolli, Scardina.

 

« La Roma non ha mai pianto

e mai non piangerà:

perché piange il debole,

i forti non piangono mai. »

Dino Viola

 

Immenso Capitano

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Rabona di Aquilani e gol del Capitano al Milan

Il fantastico gol del Capitano a Marassi

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CAPITAN FUTURO! D.D.R.!

 

    

 

 

 

 Francesco, Daniele e Simone

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    CAMPIONI DEL MONDO!

  

Vivi come se tu dovessi morire subito,

 pensa come se tu non dovessi morire mai.

 

Messaggi del 01/12/2007

Spalletti: "Domani valutiamo se Totti gioca"

Post n°1016 pubblicato il 01 Dicembre 2007 da Urbe_immortale

La conferenza stampa di Luciano Spalletti, allenatore della Roma, a Trigoria in vista della partita di domani contro l'Udinese, in programma allo stadio Olimpico alle 15. Il tecnico giallorosso, che ha riproposto Totti nella lista dei convocati, non si sbilancia più di tanto sull'utilizzo del capitano: "Valuteremo domani"

Totti torna tra i convocati. Ci può fare il quadro della situazione?
In base a quelli che sono stati gli ultimi risultati, gli ultimi approfondimenti del dottor Brozzi, il piede non era peggiorato. Lui l'ho visto molto stimolato, molto voglioso.
E' in condizioni di giocare dal primo minuto?
Va valutato bene, anche dopo l'allenamento sostenuto oggi. Ci sarà da considerare alcune cose.
L'Udinese è una squadra temibile e per lei è un tuffo nel passato?
Sì, tuffo nel passato può essere corretto, loro sono forti come quando c'ero io. Stanno facendo benissimo, hanno gli stessi punti nostri, questo evidenzia la bontà del loro lavoro e del loro allenatore.
Sacchi ha detto che la Roma deve perfezionare dei meccanismi in difesa. E' d'accordo?
Sacchi lo conosco molto bene, l'ho guardato in modo approfondito quando ero giovane, da lui c'era e c'è ancora da imparare. Io prendo in considerazione quello che dice.
Secondo lei se dovesse giocare Totti sarebbe più giusto farlo partire dall'inizio o a partita in corso?
Approfondirò come utilizzarlo. C'è da fare alcune considerazioni sulla squadra, con il passare delle ore sarà più facile fare una sintesi finale.
La Roma sta andando bene. Che momento è per lei e per la squadra?
E' un momento positivo, in conseguenza anche dei risultati. Qualche settimana fa andava peggio, sempre in conseguenza dei risultati. Eppure l'approccio della squadra agli allenamenti era sempre lo stesso. I ragazzi nella testa hanno sempre avuto le intenzioni giuste, a volte ci ha detto male, ma vanno accettati i risultati.
La Roma può vincere lo scudetto?
Questo argomento l'ho già affrontato in passato, sono convinto che faremo un campionato importante.
De Rossi e Mexes come stanno?
Phili ha avuto il benestare dallo staff medico. Ha colpito pure di testa, non ha avuto alcun problema. Non ci dovrebbero essere ulteriori intoppi. Daniele avverte un po' di dolorino, ha saltato l'allenamento ma non vuol dire niente. Se a volte tira il fiato, può essergli anche utile. Riuscirà a sopperire ai problemi che ha.
La Roma può essere pronta per giocare con Vucinic e Totti?
Sì, possono giocare insieme, non ci sono problemi.
La curva Sud farà una protesta. Cosa ne pensa?
Noi vorremmo sempre avere il pubblico vicino. Noi li sentiamo vicini e a noi fa comodo il loro appoggio vocale. Sono convinto che qualcosa verrà a mancare, ma in questo caso vanno capiti. Dimostrano il risentimento verso un ragazzo scomparso anche se tifava per un'altra squadra. Va accettato.
Quagliarella non si sta esprimendo come lo scorso anno. E' normale questo calo?
Ora ha rimesso a posto tante cose, è tornato il calciatore dello scorso anno. Da quando fa la punta centrale, ha dimostrato tutte le sue qualità. E' importante sia per la squadra sia per i colpi.
Anche Di Natale sta facendo grandi cose.
Sì, è vero, ma anche la squadra li supporta alla grande. Non sono in quella posizione solo per i colpi dei loro attaccanti.
Ha parlato con Leonardi dopo le pizzicate di questa estate?
No, non ci ho più parlato perché ho paura di essere pizzicato.
Lo saluterà?
Sì, se capiterà lo saluterò. Lui è un buon direttore generale.
Che momento sta vivendo Mancini?
Un momento normale. E' normale restare fuori una partita, spero dia retta più a me che a voi. Per quello che penso io, è un calciatore importante. Fino a quando ci sono io è un giocatore della Roma, poi entreranno nel merito altre questione e lì si dovrà valutare gli aspetti contrattuali.
Per cercare di recuperare qualcosa all'Inter, questo è il turno giusto?
Non si possono vincere tutte le partite, succederà anche in futuro di perdere qualche punto. Noi dobbiamo fare il nostro, poi se dovessimo avere dei vantaggi, noi dovremmo farci trovare punti. Se continuiamo così, qualcosa risucchieremo.
Di Natale potrebbe rientrare nei vostri piani?
Di Natale ha fatto vedere a tutti che giocatore è. E' titolare della Nazionale, ha grandi colpi ma io sono tranquillo con i calciatori che ho a disposizione.
Mancini che ha, è fuori forma o è depresso?
Sta bene, l'ho tolto per scelta tecnica, ma lui è a posto. E' un bravo ragazzo, è un bravo calciatore che deve migliorare sotto l'aspetto della continuità e che verrà riutilizzato, abbiamo bisogno di lui.
Qual è il segreto dell'Udinese?
La proprietà sa fare calcio, sfrutta gli osservatori che hanno, possono far crescere i giovani tranquillamente senza il rischio di bruciarli e il resto viene di conseguenza.
Alla Roma mancano i loro osservatori?
No, noi abbiamo più settore giovanile e qualche investimento lo abbiamo fatto anche noi. La differenza è che qui devi vincere per forza, lì puoi anche arrivare a metà classifica.
Come si battono i bianconeri?
Con la disponibilità ed essendo più bravi di loro.
Con l'Udinese è l'occasione per fare bene contro una grande squadra?
Sì, anche perché ci permetterebbe di superarli in classifica. Vincere sarebbe importante, qualcosa abbiamo fatto, anche se è vero che in casa dovremmo fare qualcosa di meglio.
A Kiev abbiamo visto una Roma tonica. Questo è il vostro periodo migliore?
Dipende anche dagli infortuni e da altri fattori. Non è vero che in questo periodo ci si esprima al meglio, c'è anche un po' di casualità.

 
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La sorpresa stavolta è vera: il Capitano tra i convocati

Post n°1015 pubblicato il 01 Dicembre 2007 da Urbe_immortale

E' assente dai campi di gioco dal 23 ottobre 2007, Francesco Totti, da quella maledetta partita di Champions giocata contro lo Sporting Lisbona. Finalmente il capitano torna tra i convocati di Luciano Spalletti per una gara ufficiale. Tra i 22 convocati ci sono anche Daniele De Rossi e Philippe Mexes.

ANTUNES Gabriel
BARUSSO Ahmed
BRIGHI Matteo
CASSETTI Marco
CURCI Gianluca
CICINHO
DE ROSSI Daniele
ESPOSITO Mauro
GIULY Ludovic
JUAN
MANCINI Alessandro
MARANGON Alexander
MEXES Philippe
PANUCCI Christian
PIT Adrian
PIZARRO David
TADDEI Rodrigo
TONETTO Max
TOTTI Francesco
VUCINIC Mirko
ZOTTI Carlo  

 
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Totti: "Non ne posso più di star fuori"

Post n°1014 pubblicato il 01 Dicembre 2007 da Urbe_immortale

"Non ne posso più di star fuori, per il rientro è solo questione di giorni". Francesco Totti scalpita, il campo non lo vede dallo scorso 23 ottobre, giorno in cui fu giocata Roma-Sporting Lisbona di Champions League. Un piede a martello di Liedson lo ha messo fuori gioco per quaranta giorni. Ora, il Capitano che ieri ha provato a calciare il pallone, con risultati soddisfacenti, vuole di nuovo far parte di questo gruppo. Da protagonista quale è: "Il campo mi manca tanto - confessa in una lettera al Corriere dello Sport - La squadra si è fatta rispettare, i compagni meritano i complimenti, in modo particolare Vucinic. Anche in emergenza - aggiunge - non abbiamo perso terreno: siamo davvero competitivi". Una pillola anche sulla Nazionale e un suo possibile ritorno per gli Europei del 2008: "L'esperienza in azzurro resta chiusa". Intanto oggi Francesco si è allenato insieme al gruppo. Differenziato, invece, per De Rossi, che probabilmente non verrà convocato per domani.

 
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Donadoni vuole Taddei azzurro

Post n°1013 pubblicato il 01 Dicembre 2007 da Urbe_immortale

Roberto Donadoni, in queste settimane e nei prossimi mesi, seguirà con particolare attenzione un altro romanista. Non un italiano, ma uno straniero: Rodrigo Taddei. Brasiliano, ma comunitario. Il ct azzurro lo vorrebbe inserire nel gruppo che andrà in Austria e Svizzera a fine stagione, per partecipare all'Europeo 2008. Come alternativa a Camoranesi, altro giocatore oriundo che fa parte del gruppo da qualche anno. Taddei ha sempre voluto evitare discorsi di questo tipo, dichiarando a più riprese che il suo sogno resta la Selecao di Dunga. Ma ventisette anni quella chiamata potrebbe non arrivare più. Ecco che Donadoni, stimando il giallorosso, vorrebbe sfruttare il momento. Rodrigo si sente brasiliano, anche se ora sembra meno integralista di un anno e mezzo fa. Dipenderà solo da lui.

 
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Ancelotti: "Aquilani mi ricorda... Ancelotti"

Post n°1012 pubblicato il 01 Dicembre 2007 da Urbe_immortale

"Aquilani e Borriello sono le vere sorprese del Campionato". Carlo Ancelotti non è soltanto l'allenatore del Milan, è uomo di campo e appassionato di calcio. E come tale riconosce meriti e dispensa elogi quando serve. In questo caso lo fa per un giocatore nato a Roma e che in questa stagione ha conquistato tutti, nonostante ora sia infortunato: Alberto Aquilani. Ancelotti per descrivere Alberto, regista della Roma di Spalletti, scomoda se stesso: "Il giallorosso - dice il tecnico rossonero al Messaggero - mi ricorda parecchio l'Ancelotti giovane. Grinta, dinamismo, tiro da fuori: mi rivedo in lui e sono certo che diventerà un grandissimo centrocampista".

 
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Sedura mattutina, poi parla Spalletti

Post n°1011 pubblicato il 01 Dicembre 2007 da Urbe_immortale

Allenamento di rifinitura oggi per la Roma di Luciano Spalletti alle 10.45 in vista dell'incontro di domani all'Olimpico contro l'Udinese. Alle 13.30, appuntamento per la stampa a Trigoria per la consueta conferenza stampa prepartita del tecnico giallorosso

 
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De Rossi in dubbio

Post n°1010 pubblicato il 01 Dicembre 2007 da Urbe_immortale

Sarà una Roma non troppo diversa da Kiev, quella che domani andrà ad affrontare l'Udinese. La principale novità riguarderà il recupero di Philippe Mexes, a cui la spettroscopia effettuata giovedì a Tor Vergata, come ha sottolineato il Dott. Brozzi a Roma Channel, «ha evidenziato una normalizzazione dei valori che erano andati peggiorando dopo i primi esami fatti». Quindi, «ora può tornare alla normale attività agonistica». Ieri il francese ha svolto un allenamento completo giocando la partitella, dove si è esibito anche in dei colpi di testa senza accusare problemi. L'ex Auxerre rifarà così coppia al centro della difesa con Juan (vista anche la squalifica di Ferrari) a distanza di quasi un mese, ovvero da quel 7 novembre scorso in cui Philippe si procurò il trauma cranico. Le altre due pedine che dovrebbero andare a completare la retroguardia sembrano scontate, con la conferma di Cassetti e Panucci. Aquilani e Perrotta nell'ultima seduta non sono scesi in campo e non appaiono recuperabili per il match con i friulani visto che il primo, sempre secondo l'analisi del Dott. Brozzi, «sta facendo delle terapie» (seppur in progresso) ed il secondo «si porta dietro i problemi di pubalgia».

Da monitorare anche la condizione di De Rossi (limitatosi a del differenziato), il cui «trauma distorsivo alla caviglia andrà valutato nelle prossime ore». Lavoro a parte, ma sul campo, anche per Pizarro la cui situazione comunque non preoccupa, poiché non è la prima volta che il cileno riesce a gestirsi in maniera diversa rispetto ai compagni. Con la probabile conferma del "Pek" e di De Rossi (visto che è forte la volontà del giocatore di esserci), per i tre ruoli dietro a Vucinic ci dovrebbe essere ancora spazio per Tonetto, Giuly e Taddei (rimasto al termine della seduta a svolgere del lavoro atletico), anche se non va escluso un eventuale turnover tra brasiliani con Rodrigo fuori e Mancini dentro. Chi di sicuro non ci sarà con l'Udinese è Marco Andreolli, che ieri però si è rivisto per del differenziato in campo (corsetta e scatti) a distanza di un mese (l'ultima volta era accaduto il 2 novembre). Un segnale positivo, che lascia sperare per il proseguo della stagione.

 
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Totti si allena tirando i rigori

Post n°1009 pubblicato il 01 Dicembre 2007 da Urbe_immortale

Totti è tornato a calciare. E' questa la notizia più positiva che si aspettava e che è puntualmente arrivata nella mattinata di ieri, con il numero 10 che ha dato seguito agli ultimi progressi svolti scalando l'ennesimo gradino sulla strada del pieno recupero. Una situazione su cui ha fatto il punto il Dott. Mario Brozzi, che dai microfoni di Roma Channel ha tenuto a puntualizzare l'eccezionalità dell'infortunio del Capitano: «E' un caso molto particolare. Nel trauma da impatto che ha avuto, il piede si è flesso al contrario di quello che dovrebbe avvenire nella normalità. Con il Dottor Scala abbiamo analizzato il problema e confezionato una scarpa che potesse sostenere da sotto l'arco della volta plantare e proteggere da sopra il piede da un evento traumatico. Ieri mattina ha fatto la prova sul campo, è rimasto soddisfatto, se si continua così, possiamo dire di essere usciti da questo evento traumatico. Siamo sulla via giusta». Ed effettivamente che Francesco avesse avuto buone sensazioni al termine del suo test, durato quasi una mezz'ora, lo si era capito subito. Il segno di assenso fatto con il pollice, allo staff tecnico che gli chiedeva lumi sull'esito della prova, non lasciava dubbi; così come il volto disteso e la voglia di scherzare uscendo dal campo. Situazione diametralmente opposta rispetto al suo ingresso sul terreno di gioco, poiché la tensione per l'importanza della prova che si andava a compiere da lì a pochi minuti era palpabile. In attesa dell'inizio delle operazioni, il seguito del Capitano era ancora più ricco del solito, con ben cinque persone che lo assistevano tra le quali Vito Scala e Silio Musa.

Per rompere il ghiaccio, Totti cominciava sul "C" la classica corsetta di riscaldamento subito seguita da degli spostamenti laterali. Quindi arrivava l'attimo fatidico, con il numero 10 che cominciava una serie di giri di campo palla al piede scortato dal fido Vito Scala. Il passo successivo era breve, è vedeva il Capitano esercitarsi in semplici appoggi accarezzando delicatamente la sfera. Conclusa questa prima fase, l'intero gruppo che vigilava Francesco si riuniva intorno a lui per testarne le sensazioni e verificare gli effettivi vantaggi della nuova scarpa. Benefici che sembravano immediati visto che dopo questo iniziale stop si procedeva allo step successivo: la conclusione in porta. Totti non si tirava indietro e aumentando lentamente la potenza si esibiva in precise bordate che molto spesso andavano a finire sotto l'incrocio dei pali. Dopo di ciò, il numero 10 si avvicinava nuovamente ai suoi assistenti per un ulteriore controllo, che questa volta si protraeva un po' più a lungo. Tutto sembrava però filare per il verso giusto ed il Capitano chiudeva la sua seduta con un'ulteriore parte atletica che consisteva in scatti ed allunghi. La giornata si concludeva così, con Francesco che tornava negli spogliatoi più sereno e con la speranza che il recupero con il Cagliari possa non vederlo più da spettatore, ma da grande protagonista.

 
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La Roma aspetta di sapere cosa vuol fare Mancini

Post n°1008 pubblicato il 01 Dicembre 2007 da Urbe_immortale

Aggiornamento sul caso Mancini: l'Inter ha fatto le sue "valutazioni", adesso tocca alla Roma. La società nerazzurra, su indicazione del Mancini di Jesi, lo sta seguendo con grande attenzione, sapendo anche che la permanenza del brasiliano nella Capitale probabilmente è agli sgoccioli. Si saprà qualcosa in più la prossima settimana, tra martedì e mercoledì, quando il manager dell'esterno, Gilmar Veloz, sarà a Trigoria per ascoltare le proposte della società giallorossa. Che difficilmente si svenerà per trattenerlo: l'offerta di quest'estate era di due milioni e mezzo di euro a stagione, ma con la possibilità di aumentare quasi di uno sommandoci i premi, il brasiliano non ha voluto firmare all'epoca, e l'interessamento dell'Inter, che il tetto per gli ingaggi non sa neppure dove sia di casa, non farà che complicare le cose. La porta, comunque, non è ancora del tutto chiusa: il giocatore si trova bene a Roma, non ha ancora maturato del tutto l'idea di andare via, e potrebbe anche accettare di guadagnare qualcosa in meno rispetto all'offerta nerazzurra. Di parere diverso il procuratore (manco a dirlo...), che spinge per una soluzione più redditizia rispetto al semplice rinnovo con i giallorossi: i due si confronteranno la prossima settimana, prima di andare a parlare con la società.

La Roma, da parte sua, sta da tempo ipotizzando un futuro senza l'esterno brasiliano: candidato numero uno Antonio Di Natale, vecchio pupillo di Spalletti, che la società giallorossa sta seguendo a distanza. Grande distanza, almeno stando a quanto ha dichiarato ieri il direttore generale Pietro Leonardi a Rete Sport. «Noi non costringiamo mai i nostri a restare per forza, a patto che trovino una squadra che soddisfi le nostre richieste. Di Natale, ad esempio, ha sposato un progetto, ha firmato un contratto fino al 2012, ha trovato la sua dimensione arrivando anche in Nazionale. Noi non abbiamo alcuna necessità di vendere, soprattutto se dovessimo centrare obiettivi importanti in Europa». La Roma non ha ancora fatto passi ufficiali, segno che la trattativa per il rinnovo di Mancini viene considerata complicata, ma ancora aperta.

Nel frattempo Spalletti sta iniziando a fare i suoi esperimenti, anche in vista della necessità ormai prossima di far coesistere Totti e Vucinic: le prove generali, a Kiev, sono andate alla grande, e con l'avanzamento di Tonetto e il rientro di Taddei Mancini dovrà sudare per ritagliarsi un nuovo spazio. Il che non vuol dire, ovviamente, che la Roma voglia cederlo già da gennaio, ma se dai prossimi incontri si dovesse arrivare al muro contro muro l'ipotesi verrebbe riconsiderata, per non trovarsi a dover trattare una cessione a giugno, con un solo anno di contratto residuo e la mannaia della clausola rescissoria verso l'estero con indennizzo stabilito dalla Fifa ad abbassare ulteriormente il valore del cartellino.

Situazione ancor più complicata per Matteo Ferrari, che a giugno sarà libero: vorrebbe rimanere a Roma, ma la distanza tra domanda e offerta rimane consistente. Il difensore comincia a dare segni di insofferenza, all'inizio della prossima settimana è previsto un incontro tra Pradè e il procuratore, Gianni Corci: potrebbe essere l'ultimo, accordo o rottura.

Nel frattempo in Inghilterra (il Sun) scrivono che la Roma avrebbe quasi chiuso per Olaf Mellberg, trentenne difensore dell'Aston Villa che a giugno va in scadenza, in Spagna fanno sapere che il Real Madrid, oltre a seguire Vucinic (il Lecce, comproprietario del cartellino, smentisce offerte), starebbe preparando una maxi offerta per Daniele De Rossi. Ovvero uno di quelli per cui non la Roma non alzerebbe neppure il telefono per sentire la cifra, al punto da derogare per la prima volta al tetto degli ingaggi per rinnovare il contratto attuale, che scadrà nel 2009.

 
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Panucci, difensore record

Post n°1007 pubblicato il 01 Dicembre 2007 da Urbe_immortale

«Lo scudetto a Trigoria e la vittoria dell'Italia agli Europei», dice Panucci che in questi giorni ha battuto un record storico. Nessun difensore nella storia della Roma ha segnato quanto Christian: 21 gol tra campionato e coppe, superati Aldair e Nela. Ma bisogna continuare così per realizzare i sogni. Domani l'Udinese: «E' ad alto rischio, ma noi stiamo bene».

De Rossi non tanto: è in dubbio

Con i 21 gol segnati tra campionato e coppe nelle sue 7 stagioni da romanista Christian Panucci è diventato il difensore più prolifico di sempre della storia giallorossa. Un record che prima della partita di Kiev deteneva insieme ad Aldair con 20 gol e che ha fatto proprio grazie alla rete che ha sbloccato lo 0-0 con la Dinamo. Delle 21 che ha realizzato in giallorosso ne ha fatte i due terzi con Spalletti (14) e ben 8 nel mese di novembre, quello per lui più prolifico nella capitale. I suoi gol si suddividono nei 13 in campionato (dove in totale ne ha segnate 26) di cui 4 di testa simili a quello di una settimana fa a Genova (le altre contro Parma, Ascoli e Catania), 4 in Coppa Italia e 4 nelle Coppe Europee (3 in Champions League e 1 in Uefa). Nella Roma Panucci ha segnato il suo primo gol all'87' di Roma-Fiorentina 2-1 della quarta giornata del campionato 2001-02 e il primo in Europa (in Champions) nell'1-1 al Nou Camp contro il Barcellona. In Coppa Italia, invece, fece la prima rete a Piacenza l'11-11-2001, dove accorciò le distanze con i padroni di casa sul 2-0. Un gol che poi aiutò la Roma a rendersi più agevole il ritorno e a qualificarsi. Insieme a lui in quella Roma giocava ancora Pluto Aldair, che chiuse la sua storia a Roma con 14 gol in A, 2 in Coppa Italia e 4 in Europa, con tanto di doppietta al Galatasaray.

Nella classifica dei difensori-goleador della storia giallorossa troviamo poi tantissimi altri miti. Al terzo posto, ad esempio, c'è Nela, che ne fece 16 in A (indimenticabile quello di testa sotto la Nord al 4' del derby di andata del campionato 1983-84 giocato con lo scudetto sul petto), 2 in Coppa Italia e 1 nelle coppe continentali per un totale di 19. Al quarto c'è Candela con 16 reti (14 in campionato, tra cui una bellissima alla Juve all'Olimpico nel periodo di Zeman e 2 in Coppa Italia); al quinto il Campione d'Italia 1941-42 Andreoli con 12 (tutti in A); al sesto "The Wall" Samuel con 11 (9 in A, tra i quali quello della vittoria casalinga col Lecce nell'anno del terzo scudetto e 2 nelle Coppe Europee). Poco più sotto Mexes (arrivato a quota 8 grazie alle 7 marcature in campionato e a quella segnata proprio all'Udinese nella Coppa Italia 2004-05) e Aldo Maldera, che nel Milan della seconda metà degli Anni 70 era stato il terzino sinistro più prolifico del campionato e che nella Roma dovette giocare in modo più accorto per precisa disposizione di Liedholm, che affidava i suoi attacchi soprattutto alla potenza fisica che Nela sprigionava sull'altra fascia. Alla fine, comunque, Maldera mise insieme 8 reti, tra le quali le due punizioni bomba col Pisa in campionato e gli inglesi dell'Ipswich Town che valse la qualificazione nel ritorno di un turno di coppa Uefa in Inghilterra. Subito dopo l'accoppiata Santarini-Tempestilli con 7 reti a testa: del primo piace ricordare quella rifilato all'Olimpico al Verona all'87' di una sfida delicatissima del campionato 1977-78 con tanto di testa fasciata; del secondo quella realizzata al Flaminio nel torneo 1989-90 in un 1-1 contro la sua ex Inter, che era passata in vantaggio con Klinshmann. A 6 segue un'altra accoppiata: il biondo Silvano Benedetti, ex Torino, e Luciano Spinosi, affermatosi sul finire degli Anni 60 insieme agli altri due del famoso trio ceduto alla Juve da Marchini (Capello e Landini) e poi tornato alla Roma tra la fine dei 70 e l'inizio degli 80. A quota 5 un trio: il tedesco Berthold (spesso sottovalutato nonostante il titolo di Campione del Mondo conquistato con Voeller proprio all'Olimpico nel '90) e Antonio Comi, in origine attaccante ma poi inventato libero da Radice. Quindi Petrelli, che fece bene nella Roma prima di andare a vincere lo scudetto con la Lazio. A 4 "Pendolino" Cafu, Liborio Liguori, il "leone" Emidio Oddi e Paolo Sirena; a 3 Bodini, Dario Bonetti (l'uomo del rinvio su Tancredi in Roma-Liverpool...), Amedeo Carboni e Amos Cardarelli. Giacomino "Core de' Roma" Losi, invece, è a 2 insieme a Turone, Zago, Stucchi, Schnellinger, Righetti, Malatrasi, Lanna, Fontana e "kawasaki" Rocca, che solo a nominarlo vengono i brividi per quanto gli vogliamo bene.

Christian Panucci è un giocatore con in bacheca 2 scudetti, 1 coppa Italia, 3 Supercoppe italiane, 1 Liga, 2 Champions League, 1 Supercoppa Europea, 1 coppa Intercontinentale e 2 Europei under 21. Lui  è il difensore più prolifico della storia della Roma, merito magari anche di un passato da attaccante. Uno che non ha mai voglia di fermarsi, di accontentarsi. Uno che ha voglia di vincere ancora, magari centrando la doppietta più bella: Campione d'Italia con la Roma, Campione Europeo con l'Italia, alla tenera età di 34 anni, anzi, 35 (li compirà il 12 aprile). «Ci proveremo, sognare non costa nulla» dice lui con estrema serenità in una intervista rilasciata a Michele Giammarioli e che verrà mandata in onda oggi alle 13.30 durante la trasmissione di Rai due "Dribbling". Un Panucci a trecentosessanta gradi che non ha problemi a parlare di alcun argomento: il presente, il futuro, le liti con gli allenatori. A briglia sciolta. Merito di un periodo nel quale tutto gli va per il verso giusto. I tre gol di fila, la maglia azzurra ipotecata per Austria e Svizzera 2008, e la gioia di giocare ancora da protagonista in Nazionale. Ma a quello ci penserà a partire dalla fine di maggio, a campionato concluso. Ora c'è solo la Roma e tutto quello che ne consegue: un campionato da portarsi a casa, gli ottavi di Champions («Siamo fiduciosi di fare strada»), il tutto correndo sulla fascia destra come un ragazzino, ma anche al centro, se servisse. Perché i problemi con Luciano Spalletti, quelli del battibecco al termine di Roma-Siena, sono rientrati. «Tutto risolto» dice Christian e la stretta di mano tra i due al termine di Genoa-Roma con quel secco ma convinto «Bravo» rivoltogli dal tecnico, sta lì a confermarlo.
Tra di loro è tutto a posto, la frattura è stata ricomposta. Non altrettanto è successo con Marcello Lippi, colpa di incomprensioni di vecchia data, dei tempi dell'Inter, che hanno fatto perdere a Christian il treno Mondiale e che avevano fatto crescere il partito di quelli per cui Panucci era un irrequieto. Ma lui smentisce secco: «Non è vero che ho un caratteraccio». Ai romanisti questo non importa, a loro interessa solo che giochi come sta giocando, e che tutti remino nella stessa direzione. Ecco perché è da accogliere con gioia il modo in cui "il grinta" chiude sul nascere ogni possibile polemica sui dissapori a Trigoria con i sanitari giallorossi: «Abbiamo una grande armonia tra staff sanitario, staff tecnico e giocatori». Panucci è tranquillo, sereno. E ci mancherebbe altro. «È un momento che mi va bene tutto, sono contento» aveva detto entusiasta dopo quel tiro-cross (più cross che tiro) che ha dato il vantaggio nel gelo di Kiev. Ora quell'entusiasmo deve essere trasformato in energia positiva per tornare a vincere all'Olimpico in campionato, per conquistare la testa della classifica, confidando anche nell'impresa della Fiorentina che potrebbe bloccare l'Inter. Entusiasmo sì, ma senza sottovalutare l'avversario di domani perché «L'Udinese è una squadra insidiosa, ha attaccanti veloci. E' una partita ad alto rischio».
Alto rischio, ma stavolta non c'entra niente l'Osservatorio. L'unico pericolo dei friulani è quello tecnico. Ma a una Roma così, a un Panucci così l'Udinese non può fare paura. Perché gli obiettivi sono altri: diventare campioni d'Italia prima e d'Europa poi. Perché «sognare non costa nulla». Tantomeno «provarci».

 
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