Creato da Urbe_immortale il 11/09/2006
Blog dedicato all'A.S. Roma, la squadra della Capitale!

Lettera della squadra al Presidente Sensi

Ciao Presidente,
ci affidiamo a queste poche righe per dirti tutto quello che a volte magari non siamo riusciti a trasmetterti a voce o attraverso i gesti e i comportamenti.
Qualcuno di noi Ti ha conosciuto dal giorno in cui sei diventato “Il Presidente”, qualcuno ti ha incontrato durante i  Tuoi 15 anni di presidenza e qualcuno Ti ha conosciuto da poco, ma in ognuno di noi è rimasto impresso il tuo sguardo profondo, carico di umanità, pur se determinato e a volte, forse per chi Ti conosceva troppo poco, anche un po’ duro, ma nessuno di noi può dimenticare la passione con cui ci hai sempre seguito, anche quando non eri presente fisicamente. Sei sempre stato vicino a noi, a volte come Presidente, altre come un secondo padre.
In questi anni hai saputo coniugare sport e solidarietà umana e sociale, senza mai perdere i valori morali che sono propri dello sport. Hai fatto tanto per la Roma e per Roma, le tue passioni dopo l’amore per la tua famiglia, e i romani e i romanisti – e non solo loro – ti hanno accompagnato con dignità e riservatezza, così come Tu hai affrontato la Tua ultima battaglia, una delle tante ma sicuramente la più dura.
Noi non Ti lasceremo solo e non lasceremo sola la Tua famiglia e la famiglia romanista; la nostra forza sarà l’unione e faremo il possibile per farti sorridere da dove sarai, uno di quei tuoi sorrisi che ci regalavi quando venivi in spogliatoio per darci la carica.

Ciao Presidente, Tu sei sempre con noi.

 

Il gol di De Rossi alla Fiorentina commentato dal grandissimo e compianto Alberto D'Aguanno

 

Coppia di Campioni!

 

Il Capitano e Capitan Futuro

 

Serie A: 18^ Giornata:

Chievo-Inter

Atalanta-Napoli

Bari-Udinese

Cagliari-Roma

Catania-Bologna

Lazio-Livorno

Parma-Juventus

Sampdoria-Palermo

Siena-Fiorentina

Milan-Genoa

 

Classifica:

  1. Inter   39
  2. Milan*   31
  3. Juventus   30
  4. Roma 28
  5. Parma   28
  6. Napoli   27
  7. Palermo   26
  8. Sampdoria   25
  9. Bari*   24
  10. Chievo   24
  11. Fiorentina*   24
  12. Genoa*   24
  13. Cagliari*   23
  14. Udinese*   18
  15. Livorno   18
  16. Bologna*   16
  17.    16
  18. Atalanta*   13
  19. Catania   12
  20. Siena   12

* una partita in meno

 

Marcatori Giallorossi in Campionato

9 reti: Totti.

4 reti: De Rossi.

3 reti: Vucinic.

2 reti: Perrotta, Brighi, Burdisso.

1 rete: Taddei, Mexes, Riise, Menez, Cassetti.

 

Giudice Sportivo

Multe all'A.S. Roma nel corso della stagione:

€ 77.000,00

Squalificati per la prossima gara di campionato:

 

Espulsi nell'ultima partita:

 

5 ammonizioni.

De Rossi.

4 ammonizioni:

Cassetti, Pizarro, Menez, Perrotta.

3 ammonizioni (in diffida):

Totti. 

2 ammonizioni:

Vucinic, Andreolli, Mexes, Burdisso.

1 ammonizione:

Taddei, Okaka, Cerci, Vucinic, Doni, Riise, Motta, Guberti, Brighi.

 

Prossime gare AS Roma

6 gennaio, 18^ giornata:

 -

9 gennaio, 19^ giornata:

 -

12 gennaio, Coppa Italia, Ottavi di Finale:

 -

 

Europa League

Sedicesimi di Finale:

Panathinaikos-Roma (18 e 25 febbraio)

Marcatori giallorossi in Europa League:

11 reti: Totti.

3 reti: Menez, Okaka, Cerci.

2 reti: De Rossi, Riise, Vucinic.

1 rete: Guberti, Perrotta, Andreolli, Scardina.

 

« La Roma non ha mai pianto

e mai non piangerà:

perché piange il debole,

i forti non piangono mai. »

Dino Viola

 

Immenso Capitano

 immagine

Rabona di Aquilani e gol del Capitano al Milan

Il fantastico gol del Capitano a Marassi

immagine

immagine

 

 

 

immagine

 

 
Citazioni nei Blog Amici: 28
 

Tag

 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Dicembre 2007 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
31            
 
 

FACEBOOK

 
 

Ultime visite al Blog

lcentolalacuzze3varimauroqccioloemanuele.martellaangelasccristianosavipierpaolo.picabianicvalerio.scippa23MOROprog.sergioref72alessandro.covellideangelis76
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
 

Ultimi commenti

Volevo augurarti un buon risveglio ed una serana...
Inviato da: IOXTEFOREVER
il 13/11/2009 alle 02:46
 
E' record!
Inviato da: lolita_72gc
il 08/10/2009 alle 14:57
 
Buona Domenica!!!...*____*...Clikka QUI
Inviato da: Solo_Camo
il 27/09/2009 alle 15:13
 
Ciao! Se ti piacciono i giochi di ruolo gratis clicca...
Inviato da: LadyWitchBlood
il 08/07/2009 alle 11:25
 
saluto giuseppe da montirone grande tifoso della roma e...
Inviato da: pensoquellochetuvuoi
il 21/06/2009 alle 17:15
 
 

CAPITAN FUTURO! D.D.R.!

 

    

 

 

 

 Francesco, Daniele e Simone

immagine

    CAMPIONI DEL MONDO!

  

Vivi come se tu dovessi morire subito,

 pensa come se tu non dovessi morire mai.

 

Messaggi del 11/12/2007

Spalletti: "Credo di aver fatto giocare troppo Mancini"

Post n°1062 pubblicato il 11 Dicembre 2007 da Urbe_immortale

Spalletti nella conferenza stampa di Trigoria: "Mancini credo di averlo fatto giocare troppo. Sta rendendo al di sotto delle sue possibilità, può dare molto di più. Ci sono dei momenti in cui non si riesce ad esprimere tutta la propria forza, bisogna viverli e fare più attenzione a quello che si vuole fare in campo e nella testa. Cicinho ha giocato poco perchè gli altri compagni di reparto stanno facendo bene: in una rosa così ampia, può capitare di rimanere fuori per un pò. Dopo averlo conosciuto, sono ancor più convinto che la Roma abbia fatto un buon acquisto. Ha chiesto di andare a via a gennaio? Non mi risulta, lui resta qui".

Siete già qualificati, che comportamento si aspetta dai ragazzi?
"La Roma è forte nella testa, ma anche il Manchester è una squadra importante, non posso non emozionarmi. Vorrei, poi, far dimenticare il 7-1".

Roma-arbitri, un rapporto difficile, almeno ultimamente, che ne pensa?
"Escludo qualsiasi tipo di complotto, gli errori capitano a tutti. vanno accettati".

Mancini: quanto sta rendendo?
"Credo di averlo fatto giocare troppo. Sta rendendo al di sotto delle sue possibilità, può dare molto di più. Ci sono dei momenti in cui non si riesce ad esprimere tutta la propria forza, bisogna viverli e fare più attenzione a quello che si vuole fare in campo e nella testa. Noi abbiamo comunque molta fiducia in lui. Credo di averlo lasciato fuori per scelta tecnica giusto una volta, per il resto l'ho sempre schierato titolare. Se c'è un errore è che l'ho fatto giocare troppo. Quando viene sostituito, poi, fa certe facce... Bisognerebbe mettere a posto questa cosa qui".

Cicinho, si aspettava di più da lui?
"Ha giocato poco perchè gli altri compagni di reparto stanno facendo bene: in una rosa così ampia, può capitare di rimanere fuori per un pò. Dopo averlo conosciuto, sono ancor più convinto che la Roma abbia fatto un buon acquisto. Ha chiesto di andare a via a gennaio? Non mi risulta, lui resta qui".

La Roma è intenzionata a diventare parte lesa nel processo Moggi-Giraudo, lei è d'accordo?
"Non so nulla di tutto ciò".

Che ne pensa di Capello come C.T. della nazionale inglese?
"Non so che dire sull'argomento".

E' meglio giocare con o senza pressione?
Non avendo pressioni domani potremo giocare al meglio".

Che ne pensa degli scontri all'Olimpico dello scorso marzo?
Bisogna comportarsi meglio, ma non so chi abbia determinato gli scontri".

Le dispiace non affrontare un Manchester al completo?
"Se vediamo la rosa del Manchester quelli di domani sono comunque giocatori di grandissimo livello. e sono quelli che prenderanno il posto di qualcuno che è già fine carriera".

Cosa ne pensa di Cristiano Ronaldo e delle sue esternazioni dopo la gara del 7-1?
"Inutile prestare troppa attenzione a Ronaldo, dobbiamo essere una squadra matura. Dobbiamo solo lottare per annullare il brutto ricordo di quel 7-1".

Sarà una Roma grintosa quella di domani?
"Se non riusciamo a trovare le motivazioni in una serata come questa, vuol dire che non abbiamo capito niente», dice l'allenatore giallorosso. Incontriamo una squadra che ha vinto tutto a livello mondiale: se non avessimo motivazioni, vorrebbe dire che non abbiamo ancora il carattere per lottare per il primato. Se facciamo bene domani sera, possiamo cancellare la sconfitta per 7-1 subita all'Old Trafford lo scorso anno. Se usciamo dal campo con un risultato negativo, invece, rischiamo di subire le conseguenze nella partita successiva".

La Roma perde punti nelle partite "facili", cosa le manca rispetto all'Inter?
"Se perdiamo qualcosa nei confronti dell'Inter è una questione di meriti altrui, più che di demeriti nostri".

Come sta andando Ferrari?
"Molto bene, è un professionista serio. Si sa rendere conto quando fa degli errori ma sa reagire".

Antunes giocherà domani?
"Il ragazzo ha dei numeri. ma non so se giocherà".

Esposito?
"Ha giocato poco fino ad ora ma si allena bene, sono fiducioso sul suo futuro".

Se Totti starà bene giocherà domani?
"Non sta benissimo ma credo possa giocare".

Che ne pensa di Rooney?
"Bel giocare, uno dei piu forti nel suo ruolo".

Le risulta che Cicinho possa andar via a gennaio?
"Non credo proprio, non mi risulta".

In Campionato la Roma è seconda come il Manchester, è possibile un confronto tra i due campionati?
"Lì si gioca un calcio diverso dal nostro. Credo che alla fine vinceranno il loro campionato. Ferguson è molto bravo. Il loro è un gruppo con una bella mentalità. Nelle partite mettono qualità e forza. In Inghilterra vanno molto sul gioco aereo, la Roma ha un approccio diverso".

Si sente molto sollevato per la qualificazione?
"E' importantissimo, saremo alleggeriti domani in campo. Per questo faccio i complimenti ai calciatori".

Cosa ne pensa dei gol subiti dopo quello segnato?
"C'è anche e soprattutto la casualità".

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Per Perrotta e Aquilani niente Red Devils

Post n°1061 pubblicato il 11 Dicembre 2007 da Urbe_immortale

Nell'allenamento mattutino unici assenti sono stati Brighi ed Esposito. Perrotta ed Aquilani hanno fatto differenzato, come Andreolli. Doni è uscito in anticipo, dopo i primi due esercizi (torello e ripetute), mentre Panucci ha lasciato a metà partitella. Ma per Christian non ci dovrebbero essere problemi. Solo un po' di corsa sul campo per Curci, che poi è rientrato.

I convocati per il Manchester: Doni, Bertagnoli, Tonetto, Ferrari, Antunes, Mexes, Juan, Cicinho, Panucci, Pizarro, Taddei, Giuly, De Rossi, Pit, Barusso, Totti, Vucinic, Esposito, Mancini, Zotti

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Un anno senza Alberto D'Aguanno

Post n°1060 pubblicato il 11 Dicembre 2007 da Urbe_immortale

Era il 9 dicembre dell'anno scroso quando Alberto ci ha lasciati.

Volevamo bene ad Alberto D'Aguanno, noi romanisti. Gli volevamo bene da telespettatori, da facenti parte di un pubblico che in lui ha sempre riconosciuto un professionista esemplare per preparazione e competenza, come ancora per fortuna ve ne sono, ma sempre splendidamente accompagnato dall'uomo, che riusciva, ovviamente senza volerlo né prefiggendoselo come obiettivo, a trasmettere umanità e, ancor di più, normalità, sostantivo tanto caro ad un allenatore da lui stimato e dote sempre più rara non soltanto nel demenziale circo del pallone ma, se possibile, ancor più nell'impianto mediatico che ruota attorno al calcio.

Le celebrazioni televisive, anche quelle che nascono dalle migliori intenzioni, come siamo sicuri è stata quella che a D'Aguanno ha dedicato "Controcampo" proprio all'inizio della trasmissione pomeridiana, con un Sandro Piccinini visibilmente toccato dal ricordo del collega ed amico.

Il calcio raccontato in camicia e maglione, o sia pur in cravatta ma sempre portata alla sbarazzina, era più vicino, direi quasi più amico, di conseguenza più godibile, sempre nella completezza delle informazioni, anche le più particolareggiate e minuziose.

Senza essere rivoluzionario era, nell'ambiente Mediaset, il più anarchico, non per convinzione ma semplicemente per stile: più riconoscibile, più autentico. Ecco perché neppure a lui sarebbe piaciuto essere ricordato con il piglio ufficiale e inevitabilmente tragico che si riserva in genere ai cosiddetti "coccodrilli": siamo certi, pur non avendolo certo conosciuto a fondo, che avrebbe di gran lunga preferito uno striscione.

Qui a Roma ce lo siamo goduto di più, perché grazie alle radio locali dove si divertiva ad intervenire ne abbiamo conosciuto meglio l'autoironia e l'amore per il calcio come gioco, prima che come sport. Per quello che può valere, e forse anche questa nostra celebrazione gli sembrerebbe pedante ed eccessiva, lo salutiamo ancora con la definizione che di quelli come lui diede Bertold Brecht: «Era una degna persona, cosa si può dire di meglio?».

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Le possibili avversarie agli ottavi

Post n°1059 pubblicato il 11 Dicembre 2007 da Urbe_immortale

Ci siamo, mercoledì sera la Roma saprà quali saranno le cinque formazioni alle quali potrebbe essere accoppiata nel sorteggio del 21 dicembre a Nyon, quando verranno definite le sfide degli ottavi di Champions. Come secondi del proprio gruppo i giallorossi andranno ad incrociare una delle vincitrici degli otto gironi della prima fase. Ma allora, perché le possibili rivali sono solo cinque? Semplice, perché vanno escluse il Manchester (non si può affrontare una squadra già inserita nel proprio raggruppamento) e le due milanesi (agli ottavi non sono ammessi derby tra squadre della stessa nazione). Il lotto delle possibili avversarie si restringe, dunque, notevolmente. Per sapere dove sarà la prossima trasferta bisognerà attendere ancora due giorni quando tutti i nodi saranno sciolti.

Ad oggi ci sono solo due nomi certi: Barcellona e Chelsea (già aritmeticamente prime). In entrambi i casi si tratterebbe di una "pesca" poco fortunata. Gli spagnoli sono tra i favoriti alla vittoria finale e anche i meno graditi da Francesco Totti, che pochi giorni fa si era augurato di non trovarseli di fronte, mentre Giuly (l'eventuale ex di turno) spera di ritrovare i catalani non prima della finale. Decisamente ostico sarebbe anche un match contro il Chelsea dei vari Lampard, Drogba e Terry. Si potrebbe tornare ad affrontare i blues dopo quella sfida nel primo turno della coppa delle Fiere della stagione 1965-1966, 42 anni fa. Meglio evitarla e andare a prendere un avversario più abbordabile. Magari il Porto, che per il momento è primo in classifica nel gruppo A, quello più incerto e nel quale tutto può ancora succedere. Anche che alla fine lo vinca il Liverpool che fino a due partite fa sembrava fuori. I Reds sono di scena a Marsiglia e potrebbero prendersi il primo posto vincendo o anche pareggiando se, contemporaneamente, il Besiktas passasse al Dragao di Porto. Inutile stare a ripetere tutti i motivi per i quali tutti i romanisti sperano di evitare l'ennesimo incrocio con loro.

Nel gruppo H sono già decise le due qualificate, resta da assegnare le posizioni. In ballo Arsenal e Siviglia (altro accoppiamento, quello con gli spagnoli, non impossibile) con i secondi favoriti in virtù dei due punti di vantaggio e di una trasferta a Praga contro uno Slavia già certo del posto in Uefa e quindi poco motivato. C'è infine il gruppo B, quello della Lazio, cui guardare con un certo interesse. La soluzione più probabile è quella che vede il Real strapazzare i biancocelesti relegandoli ad un mesto ultimo posto. Ma proviamo ad immaginare un altro finale. Mettiamo che van Nistelrooy e compagni sonnecchino e non vadano oltre il pari. Sarebbe forse la soluzione ideale per la Roma perché le merengues passerebbero lo stesso, ma come seconde, sempre a patto che l'Olympiacos batta il Werder. Un bel regalo per Totti e compagni che potrebbero trovare nell'urna una rivale abbordabile come i greci. Sicuramente meglio di Barça, Chelsea, Siviglia o Arsenal, Porto o Liverpool o Marsiglia. Ma c'è un problemino. Con questi risultati la Lazio non sarebbe più quarta ma terza e quindi in Uefa. Quale il male minore? Un bel dilemma.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Rieccolo! Sempre più pentito di averci lasciato...

Post n°1058 pubblicato il 11 Dicembre 2007 da Urbe_immortale

«Ci tengo a giocare con la Fiorentina e poi, soprattutto, nello stadio che per 5 anni è stato casa mia: vado ad affrontare la partita più importante della mia vita». Non si nasconde Antonio Cassano, intervistato da Sky: è in diffida, e un'ammonizione con i viola gli farebbe saltare quel Roma-Sampdoria a cui con tutta probabilità sta pensando da quando ha accettato di lasciare la Casa Blanca per accettare la corte della squadra blucerchiata. «Andare al Real Madrid è stato l'errore più grande della mia vita. È vero che sono andato nella squadra più forte ed importante del mondo, però, non dovevo andare via da dove io reputo casa mia perché, per come stavo lì, in nessun altro posto al mondo potevo star meglio. Quella Roma poteva vincere molto di più, era una grandissima squadra. Per colpa di uno in particolare abbiamo vinto quasi zero. Però, naturalmente, quel qualcuno dà sempre la colpa agli altri…». Quel qualcuno era Capello, per Totti solo parole al miele. «Insieme abbiamo divertito la gente per 5 anni, abbiamo fatto grandissime cose. Sono contento che lui sia tornato a giocare dopo 45 giorni. Io invece devo salire ancora un centinaio di gradini per essere il Cassano di due anni fa».

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Con il Manchester Perrotta no, Totti forse.

Post n°1057 pubblicato il 11 Dicembre 2007 da Urbe_immortale

Non è stata proprio una nottata da ricordare quella passata, tra domenica e lunedì, dal Capitano. Non tanto per la vittoria sfumata a Livorno e per l'Inter che ha allungato il passo, quanto per l'influenza virale che lo ha colpito allo stomaco e lo ha messo in dubbio per la sfida con il Manchester United. Una gara a cui Francesco tiene moltissimo, nonostante non abbia un peso specifico per il girone della Champions, ed a cui vorrebbe partecipare a tutti i costi. Sia il 7-1 della scorsa stagione che la sconfitta di misura del 2 ottobre non sono andate giù, così Totti questa mattina effettuerà un test per verificare se sarà in grado di scendere in campo domani sera all'Olimpico. Stesso provino a cui si sottoporrà Mauro Esposito, altra vittima di questa influenza, che sembra essere perseguitato dalla sfortuna: già con il Cagliari era destinato a partire titolare, ma la sciagura capitata al povero Gabriele Sandri rimandò il match con i sardi che, nel recupero, lo vide in panchina; quindi, con lo United, poteva essere la prima gara ufficiale dove sarebbe partito titolare ed invece una sua eventuale presenza è legata alle condizioni odierne.

Condizioni che saranno verificate in giornata anche a Philippe Mexes, la cui botta al ginocchio rimediata nell'allenamento di sabato non gli ha permesso, nell'ultima seduta, di andare oltre una decina di minuti di corsetta. Se la risposta al test sarà positiva, il francese giocherà con gli inglesi e darà un turno di riposo a Juan. Accanto all'ex Auxerre dovrebbe infatti giocare Matteo Ferrari, che otterrebbe così la seconda presenza consecutiva da titolare. Per quanto riguarda le corsie esterne, sulla destra Cicinho sembra pronto per tornare a giocare una gara dal primo minuto a distanza di poco più di un mese (Sporting-Roma del 7 novembre); mentre dalla parte opposta, con Cassetti sempre out e ieri non andato oltre della fisioterapia, il ballottaggio sarà tra gli stakanovisti Panucci e Tonetto (più difficile l'esordio del portoghese Antunes). Sicuramente fuori sarà invece Matteo Brighi, ieri in permesso, essendo alle prese con dei problemi muscolari che gli impediscono di svolgere un allenamento completo dal 3 dicembre. Quindi con i Red Devils, data per scontata l'assenza di Aquilani che ieri ha continuato a forzare con corsa palla al piede, allunghi e scatti con una corda zavorrata, non ci dovrebbe essere riposo per la coppia De Rossi-Pizarro (poche le chance di vedere in campo dall'inizio Pit e Barusso). Ci sarà una maggior cautela anche per Simone Perrotta che ieri ha continuato a lavorare a parte insieme a Luca Franceschi: in quasi un'ora di seduta, ha alternato giri di campo, allunghi e skip (per la parte atletica) ad appoggi e slalom tra i paletti con il pallone (per quella tecnica). Il numero 20 romanista sembra destinato a riaffacciarsi sul terreno di gioco nella doppia sfida con il Torino, dando spazio sulla trequarti a Taddei nella posizione centrale (con Vucinic a sinistra ed uno tra Mancini, Giuly ed Esposito a destra). Tra i pali, ci sarà ancora Doni visto che Curci è indisponibile per un problema al flessore della coscia destra.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Mancini, o firma e và via, anche a gennaio

Post n°1056 pubblicato il 11 Dicembre 2007 da Urbe_immortale

Quella di Livorno doveva essere la gara del rilancio, quella da cui ripartire. E invece per Mancini la gara del Picchi rischia di diventare quella della definitiva frattura con i tifosi della Roma, che ormai lo hanno scaricato: per rendersene conto basta ascoltare qualsiasi trasmissione radiofonica. Il brasiliano è finito sul banco degli imputati non solo per la mancata vittoria di Livorno, ma soprattutto per una stagione che fino a questo momento è stata nettamente al di sotto delle aspettative. Lo dice la gente, lo dice Spalletti, che ha parlato di un Mancini al di sotto delle aspettative, ma lo dicono anche i numeri, che per il brasiliano sono impietosi. La sua media voto generale, ottenuta facendo la media di tutti i giornali sportivi e non, è di 5.84: peggio di lui hanno fatto solo Ferrari e Curci. Contro il Livorno la media è stata di 4.69, il brasiliano è stato insufficiente per la nona volta e ha subito la tredicesima sostituzione stagionale in 16 apparizioni.

Il disagio aumenterà nei prossimi giorni, quando il giocatore dovrà dare alla società una risposta alla proposta di rinnovo di contratto che la Roma ha gli fatto oltre un mese fa. Il procuratore del brasiliano, Gilmar Veloz, continua a rimandare l'appuntamento con la società giallorossa e questo atteggiamento lascia pensare che la rottura sia imminente. Veloz infatti avrebbe già pronte le offerte di tre società, Bayern Monaco, Liverpool e Inter, superiori ai 2,5 milioni (più i premi) proposti dalla Roma. Se non arriverà la firma, come sembra, Mancini finirà sul mercato. Sicuramente a giugno, ma è possibile che il brasiliano possa partire già a gennaio. In questo modo la società giallorossa eviterebbe il rischio di perderlo a giugno con la clausola Fifa, valida solo per l'estero, e incasserebbe subito i soldi per andare a prendersi il suo sostituto sul mercato. Se Mancini dovesse partire a gennaio, la destinazione più probabile è Milano, sponda nerazzurra. Nonostante ieri sia Moratti «al momento non c'è necessità di intervenire sul mercato» sia Branca «non c'è voglia di tornare sul mercato, se poi ci rendiamo conto che i recuperi sono più lunghi del previsto vedremo di fare qualcosa, ma abbiano escluso nuovi acquisti e breve» abbiano escluso arrivi imminenti.

Che il brasiliano possa finire in nerazzurro è opinione anche dei maggiori operatori di mercato. «Conoscendo i personaggi in questione - l'opinione di Dario Canovi - secondo me si sta lavorando per la cessione di Mancini perché la differenza tra domanda e offerta è notevole. Non voglio dare consigli, ma un accordo va trovato. Alla Roma è andata bene con Chivu, perché se Becali avesse fatto valere l'articolo 17 (la regola valida solo verso i campionati stranieri che permette a un giocatore di liberarsi a un prezzo stabilito dalla Fifa), avrebbe perso un capitale. Non credo allora che per Mancini faranno lo stesso errore. Conosco sia Becali sia Veloz, Becali sa essere più riconoscente di Veloz: non voglio criticare il brasiliano, ma è un procuratore che sa curare in maniera molto cinica gli interessi dei suoi assistiti. Se Becali avesse voluto, avrebbe potuto fare del male alla Roma che si sarebbe dovuta accontentare di un terzo del valore del giocatore». La stessa cosa potrebbe ripetersi per Mancini. «La sua valutazione è di 15 milioni, ma c'è il rischio della risoluzione anticipata a giugno per 5 milioni lordi perchè ha più di 25 anni e ha già fatto tre anni di contratto. Il parametro è quello. Non penso che la partecipazione di Mancini alla Champions sia un problema, perchè un grande club, se vuole, lo compra anche a gennaio, penso che la cessione si potrebbe concludere proprio a gennaio. Il rendimento pessimo? Mancini è sempre stato discontinuo uno che sa alternare grandi prestazioni a partite opache».
Anche secondo Claudio Pasqualin il destino di Mancini è a Milano. «Secondo me finirà all'Inter, ma è una mia illazione. Non è detto che andrà via a gennaio ma se resterà fino alla scadenza del contratto la Roma ci rimetterà un bel po' di soldi. Il fatto che non riesca a trovare un accordo con la Roma mi fa pensare che ci siano altre società dietro. Se ci dovesse essere l'Inter adesso dovrebbe pagarlo non meno di 20 milioni. Questo è il suo valore, poi ci sono anche altre valutazioni e bisognerà vedere quanto la Roma riesirà a ottenere. Il suo sostituto? Non esiste il sostituto di un giocatore così».

In realtà qualche nome per sostituire il brasiliano c'è. Eccome. Non è un mistero che il preferito di Spalletti sia Antonio Di Natale. I cattivi rapporti tra la Roma e l'Udinese non facilitano la trattativa, anche se è indubbio che con i soldi in mano nessuna trattativa è impossibile. Ed è proprio quello che potrebbe succedere nel caso in cui la Roma decidesse di cedere subito Mancini. Anche perché andare a prendere Di Natale dopo gli Europei, potrebbe significare pagarlo molto di più. Altri papabili in quel ruolo sono Adrian Mutu e Arjen Robben. Il romeno ha da poco rinnovato con la Fiorentina, ma questo conta poco perché nonostante il tetto degli ingaggi che vige a Trigoria, il contratto che la Roma potrebbe offrire a Mutu è superiore a quello che guadagna a Firenze. Il gioiello olandese, pagato in estate oltre 30 milioni di euro, invece non riesce ad ambientarsi a Madrid, e potrebbe finire sul mercato. Visti i buoni rapporti tra Roma e Real, potrebbe arrivare in prestito a gennaio in modo di lasciare alla società giallorossa tutto il tempo per pensare alla sostituzione di Mancini. C'è anche chi, come Ciccio Graziani, consiglia un attaccante di peso. «Gli manca un giocatore bravo di testa come Cruz, Toni o Lucarelli. Se si può fare un sacrificio riportiamo Lucarelli in Italia». (mamma mia... vade retro il cominista miliardario...)

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Ferrari: domani rinnovo o rottura.

Post n°1055 pubblicato il 11 Dicembre 2007 da Urbe_immortale

Sono ore decisive per il rinnovo del contratto di Matteo Ferrari. Domani sera il procuratore del giocatore, Gianni Corci, sarà nella capitale e assisterà alla gara contro il Manchester, in cui Ferrari dovrebbe partire titolare, fianco a fianco con la dirigenza giallorossa. L'incontro, che arriva dopo un periodo in cui le parti hanno avuto contatti molto frequenti, sarà l'ultimo. Nel senso che o si arriverà a un accordo e quindi al prolungamento, oppure la rottura sarà definitiva e Ferrari potrà svincolarsi a parametro zero e firmare dal prossimo primo febbraio con chiunque. Se invece le parti dovessero arrivare a un'intesa è possibile che la firma sul nuovo contratto, che dovrebbe scadere il 30 giugno del 2012, potrebbe arrivare già nella giornata di giovedì.

I segnali che arrivano sono comunque positivi, e c'è maggiore ottimismo rispetto a qualche settimana fa quando Ferrari e la Roma sembravano lontanissimi. La rottura definitiva si è rischiata durante la trasferta di Kiev, quando il difensore rispondendo ai giornalisti aveva manifestato tutto il suo malumore. «La Roma ha fatto una proposta inadeguata - le sue parole - siamo ancora molto lontani». Da quel giorno si è cercato di ricucire i rapporti, anche in virtù della stima che Spalletti ha nei confronti del giocatore. Il tecnico infatti lo ritiene un titolare, alla pari di Juan e Mexes, e questo in  fase di trattativa avrà il suo peso. Ferrari attualmente guadagna un milione e settecentomila euro netti a stagione: la prima offerta della Roma era inferiore a queste cifre, mentre il giocatore ha chiesto un ritocco verso l'alto. L'accordo dovrebbe arrivare anche perché alla Roma conviene pagare il giocatore, costato nell'estate del 2004 oltre sei milioni di euro, piuttosto che andare a cercare il suo sostituto. Lasciarlo andare via a parametro zero significherebbe anche una minusvalenza da mettere a bilancio, un'operazione non brillante per una società attenta come quella giallorossa. Per questo motivo l'accordo alla fine dovrebbe arrivare, e Ferrari presto potrà brindare al rinnovo del contratto per i prossimi quattro anni.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Totti: "Bisogna stringere i denti"

Post n°1054 pubblicato il 11 Dicembre 2007 da Urbe_immortale

«Bisogna stringere i denti e andare avanti». Come nel matrimonio. Perché, se sei il capitano, sposi la maglia per sempre. Nella buona e nella cattiva sorte. Un caffè e un cornetto con lo storico massaggiatore della Roma Giorgio Rossi, Francesco Totti si è raccontato nella trasmissione di Sky "Guarda che Lupa". Raccolto lo striminzito punto di Livorno, il Capitano ha analizzato gli infortuni che lo hanno colpito negli ultimi anni. Con un pizzico di nostalgia per i compagni del passato, parlando dei sogni Champions, dell'Italia, del mercato. E della sua famiglia.

Quarantatré giorni senza respirare calcio. Tanto è costata a Totti la botta alla caviglia ricevuta da Liedson, in Champions con lo Sporting: «Questo è un momento un po' particolare. È normale che per un giocatore è brutto quando sta fuori per infortunio. Nessuno vorrebbe stare fuori, soprattutto per infortunio. Uno vorrebbe sempre giocare, soprattutto in questo momento, per dare un contributo. Per tutti, per me stesso, per i compagni, per i tifosi. Tra i 16 e i 29 anni non ho avuto alcun problema, nessun infortunio serio. Tra i 30 e i 31 ho avuto due infortuni, il primo molto grave, con l'operazione alla caviglia, ed il secondo questa botta sul collo del piede. Ci ho messo a recuperare quasi lo stesso tempo dell'infortunio più importante. Perciò ora bisogna stringere i denti e andare avanti».

La Champions quest'anno? Speriamo. Ma sicuramente nel 2008/09, quando la finale si disputerà a Roma. Francesco Totti la vuole: «Quest'anno vorrei vincere almeno la metà di quello che ho vinto nel 2007...». Ovvero, Coppa Italia e Supercoppa italiana. E poi, nel 2008/2009, ripetere la finale dell'84 (con esito diverso): «Speriamo di arrivarci noi e il Liverpool e di vincere noi. Ai rigori... Io credo che il destino voglia che mi prenda questa rivincita. E quando voglio una cosa la ottengo». La scorsa stagione Totti si è preso anche la Scarpa d'Oro: «È stata una stagione difficile da dimenticare, uno degli anni più belli, anche perché non è che tutti gli anni si riescono a vincere tutte queste cose. Dopo l'anno dello scudetto e quello del Mondiale, l'ultimo è stato l'anno più prolifico».

Mazzone e Zeman. A loro Francesco deve tanto. Tantissimo: «Due sono gli allenatori che mi hanno insegnato un po' tutto, sia in campo sia fuori. Mazzone, quando ero giovane e Zeman quando ero in rampa di lancio. Ancora oggi li ringrazio, perché è anche grazie a loro se sono arrivato a questo punto. Mazzone mi ha gestito nel migliore dei modi. Quando sei giovane, soprattutto in un ambiente come quello di Roma, non è facile rimanere a certi livelli. Lui, essendo romano e avendo la caparbietà e l'insegnamento come un padre, mi ha dato questo. Zeman, sul lato tecnico e sul lato fisico, mi ha insegnato tanto». Quando gli viene domandato se il boemo lo abbia consigliato nella scelta di lasciare la Nazionale, Francesco dice: «Dire basta all'Italia è stata una mia scelta, una scelta che Zeman alla fine ha rispettato. Lui ci teneva che io rimanessi nel giro della Nazionale. Però, ho spiegato i miei motivi e alla fine li ha accettati. Difficilmente sono una persona che dice una cosa e poi torna indietro. Anche perché quando dico una cosa vuol dire che l'ho pensata ed è vera. Perciò, credo nel mio pensiero e basta».

Totti e gli ex compagni di reparto: «Quelli con cui si mi sono trovato meglio sono stati Batistuta, Balbo e Delvecchio. L'unico con cui non mi sono trovato bene bene, tra l'altro non abbiamo avuto la possibilità di giocare tanto insieme, è Montella. E' un giocatore forte in area di rigore, un giocatore tecnico, che ho sempre voluto venisse a Roma perché mi è sempre piaciuto. Però, purtroppo, non abbiamo fatto tante partite insieme. Con Antonio (Cassano) invece parlavamo quasi la stessa lingua, in senso calcistico. Perciò, mi son trovato bene anche con lui. È un giocatore che ha tanta, tanta qualità. Sicuramente, prima o poi, la farà vedere».

E oggi? Totti, là davanti, vorrebbe Ronaldo: «Anche se so che sarà quasi impossibile. Ormai, siamo verso la meta. Io ho ancora altri tre o quattro anni di contratto, poi ne faccio altri due, quindi arriverò fino a 36 o 37». Totti sogna la Roma ideale: «La squadra è già forte e competitiva, può già competere con le squadre più forti d'Europa. A me piacerebbero due o tre nomi come rinforzi, ma non li dico, perché è una cosa mia». Ecco quale sarebbe il suo attacco atomico: «Ronaldo, Ronaldinho ed Henry. Anzi no, levo Ronaldinho e metto Messi».

Più della Roma, per Francesco ci sono solo i figli: «Chi ha la fortuna di avere figli e di diventare papà, lo sa. Non c'è cosa più bella, anche perché le soddisfazioni che ti danno loro, con un abbraccio, con un sorriso o un semplice "papà", una cosa più bella non c'è al mondo. Perciò, quando torno a casa e li vedo, divento come un ragazzino, l'uomo più felice del mondo».

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963