Creato da Urbe_immortale il 11/09/2006
Blog dedicato all'A.S. Roma, la squadra della Capitale!

Lettera della squadra al Presidente Sensi

Ciao Presidente,
ci affidiamo a queste poche righe per dirti tutto quello che a volte magari non siamo riusciti a trasmetterti a voce o attraverso i gesti e i comportamenti.
Qualcuno di noi Ti ha conosciuto dal giorno in cui sei diventato “Il Presidente”, qualcuno ti ha incontrato durante i  Tuoi 15 anni di presidenza e qualcuno Ti ha conosciuto da poco, ma in ognuno di noi è rimasto impresso il tuo sguardo profondo, carico di umanità, pur se determinato e a volte, forse per chi Ti conosceva troppo poco, anche un po’ duro, ma nessuno di noi può dimenticare la passione con cui ci hai sempre seguito, anche quando non eri presente fisicamente. Sei sempre stato vicino a noi, a volte come Presidente, altre come un secondo padre.
In questi anni hai saputo coniugare sport e solidarietà umana e sociale, senza mai perdere i valori morali che sono propri dello sport. Hai fatto tanto per la Roma e per Roma, le tue passioni dopo l’amore per la tua famiglia, e i romani e i romanisti – e non solo loro – ti hanno accompagnato con dignità e riservatezza, così come Tu hai affrontato la Tua ultima battaglia, una delle tante ma sicuramente la più dura.
Noi non Ti lasceremo solo e non lasceremo sola la Tua famiglia e la famiglia romanista; la nostra forza sarà l’unione e faremo il possibile per farti sorridere da dove sarai, uno di quei tuoi sorrisi che ci regalavi quando venivi in spogliatoio per darci la carica.

Ciao Presidente, Tu sei sempre con noi.

 

Il gol di De Rossi alla Fiorentina commentato dal grandissimo e compianto Alberto D'Aguanno

 

Coppia di Campioni!

 

Il Capitano e Capitan Futuro

 

Serie A: 18^ Giornata:

Chievo-Inter

Atalanta-Napoli

Bari-Udinese

Cagliari-Roma

Catania-Bologna

Lazio-Livorno

Parma-Juventus

Sampdoria-Palermo

Siena-Fiorentina

Milan-Genoa

 

Classifica:

  1. Inter   39
  2. Milan*   31
  3. Juventus   30
  4. Roma 28
  5. Parma   28
  6. Napoli   27
  7. Palermo   26
  8. Sampdoria   25
  9. Bari*   24
  10. Chievo   24
  11. Fiorentina*   24
  12. Genoa*   24
  13. Cagliari*   23
  14. Udinese*   18
  15. Livorno   18
  16. Bologna*   16
  17.    16
  18. Atalanta*   13
  19. Catania   12
  20. Siena   12

* una partita in meno

 

Marcatori Giallorossi in Campionato

9 reti: Totti.

4 reti: De Rossi.

3 reti: Vucinic.

2 reti: Perrotta, Brighi, Burdisso.

1 rete: Taddei, Mexes, Riise, Menez, Cassetti.

 

Giudice Sportivo

Multe all'A.S. Roma nel corso della stagione:

€ 77.000,00

Squalificati per la prossima gara di campionato:

 

Espulsi nell'ultima partita:

 

5 ammonizioni.

De Rossi.

4 ammonizioni:

Cassetti, Pizarro, Menez, Perrotta.

3 ammonizioni (in diffida):

Totti. 

2 ammonizioni:

Vucinic, Andreolli, Mexes, Burdisso.

1 ammonizione:

Taddei, Okaka, Cerci, Vucinic, Doni, Riise, Motta, Guberti, Brighi.

 

Prossime gare AS Roma

6 gennaio, 18^ giornata:

 -

9 gennaio, 19^ giornata:

 -

12 gennaio, Coppa Italia, Ottavi di Finale:

 -

 

Europa League

Sedicesimi di Finale:

Panathinaikos-Roma (18 e 25 febbraio)

Marcatori giallorossi in Europa League:

11 reti: Totti.

3 reti: Menez, Okaka, Cerci.

2 reti: De Rossi, Riise, Vucinic.

1 rete: Guberti, Perrotta, Andreolli, Scardina.

 

« La Roma non ha mai pianto

e mai non piangerà:

perché piange il debole,

i forti non piangono mai. »

Dino Viola

 

Immenso Capitano

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Rabona di Aquilani e gol del Capitano al Milan

Il fantastico gol del Capitano a Marassi

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CAPITAN FUTURO! D.D.R.!

 

    

 

 

 

 Francesco, Daniele e Simone

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    CAMPIONI DEL MONDO!

  

Vivi come se tu dovessi morire subito,

 pensa come se tu non dovessi morire mai.

 

Messaggi del 13/12/2007

Cassano: "Il mio sogno è tornare alla Roma"

Post n°1075 pubblicato il 13 Dicembre 2007 da Urbe_immortale

Intervistato da Gianluca Vialli e Paolo Rossi per Sky, Antonio Cassano parla di tutto ma soprattutto ribadisce il sogno di tornare un giorno a vestire la maglia della Roma. Di Totti dice: "Non ci parlo da due anni ma è una bravissima persona e un grande calciatore, gli faccio i migliori auguri di Natale a lui, moglie e figli". Sulla sfida del 22 quando la Samp verrà all'Olimpico: "Prenderò qualche fischio, lo so, ma Roma resta casa mia".

 Sei nato il giorno dopo la Finale Mondiale del 1982?
La notte, sono nato alle 3 di quella notte.

Dicono che quella sera in ospedale non si trovavano infermieri e ginecologi…
Hanno ritardato ma sono stato fortunato!

Sei uno degli ultimi talenti del calcio italiano. La gente dice che sei un fenomeno che a volte fa un po’ troppo il fenomeno…
Il mio problema è la testa, adesso sembra che sto cambiando un pochettino. Devo migliorare a livello di testa altrimenti è un disastro.

Sul tuo inizio con la maglia del Bari…
Quando stavo a Bari ero un ragazzino, ora mi accorgo che sono già passati otto anni, inizio a diventare un po’ anzianotto.

Il tuo primo gol in Serie A, all’Inter, è una di quelle cose che non si dimenticano…
Quel gol mi ha cambiato la vita, ho visto il mondo tra le mie mani e forse è stata anche la mia rovina, in parte. Non me lo dimenticherò mai. Mi ha cambiato la vita in tutto: a livello economico, a livello di popolarità, mi ha fatto fare il salto di qualità per arrivare alla Roma, è stata la mia svolta ma forse è accaduto troppo presto, perchè poi negli anni a seguire mi sono un po’ seduto, ma ho ancora la possibilità di tornare su.

Quanto ti manca la Champions League?
La seguo sempre ma non mi manca perché ho fatto una scelta molto importante e credo di aver fatto la scelta giusta, a Genova si vive divinamente, sono contento della scelta che ho fatto. In questo momento se mi chiedessero di rimanere per altri due o tre anni a Genova, direi di sì perchè sto troppo bene.

A Genova hai ritrovato l’entusiasmo?
Mi è tornata la voglia, l’avevo persa in questi ultimi due-tre anni, non mi allenavo tanto, avevo acquistato un po’ di peso, adesso però ho trovato l’ambiente e le persone giuste, ringrazio Mazzarri perchè mi gestisce bene, mi ascolta su determinate cose, cose su cui in passato ho avuto dei contrasti con alcuni allenatori. Lui è una persona molto brava oltre ad essere un grande allenatore.

Hai avuto problemi nel rapporto con i compagni alla Sampdoria?
Con i compagni alla Samp no, con altri sì.

Segui ancora la Roma?
E’ stata per cinque anni casa mia, mi sento spesso con Amantino Mancini e la seguo sempre. Adesso prenderò un po’ di fischi quando tornerò lì. Avrei dovuto fare una conferenza per dire che andavo via perchè lì quando uno va via ci rimangono sempre male. Poi qualche giornalista ci ha anche ricamato su, visto che non avevo un buon rapporto con la stampa.

Hai scelto tu di andartene dalla Roma?
Tornando indietro, non andrei via, ho fatto un grandissimo errore, ma sicuramente la società ci ha ricamato un pochettino, nel senso che mi hanno promesso alcune cose che poi ad un tratto non c’erano più. E io ho un orgoglio molto forte.

Stiamo parlando di soldi?
Sì, di un po’ di soldi. Non sono venale, tutti quanti pensano ai soldi, quelli che dicono che non pensano ai soldi, dicono sono solo bugie.

Sul rapporto con Totti?
Sono più di due anni che non parlo con lui, abbiamo avuto delle divergenze, ma lui fondamentalmente è un bravissimo ragazzo. Io quando andrò a Roma lo saluterò senza nessun tipo di problema perchè lui oltre ad essere un gradissimo calciatore è una bravissima persona. Gli faccio gli auguri di Buon Natale, a lui, a sua moglie, ai due bambini e alla sua famiglia.

Torneresti al Real Madrid?
La verità? No. Senza l’Italia non riesco a dare il 100%, anche se tutte le persone del mondo pagherebbero per giocare al Real Madrid ma io, ripeto, non tornerei.

In quel caso dovresti imitare anche Schuster?
Perchè? Chi ho imitato? Oltre a fare l’opinionista potrei fare l’imitatore. La voce di Capello non la so fare. Lui lo imito bene, gli altri no perchè non mi va di imitarli.

Capello cosa ti ha detto dopo che ha visto la tua imitazione?
Avevamo già litigato, una delle tante volte. Avevamo già litigato due mesi prima e quella è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. E da lì mi ha messo definitivamente fuori.

Cosa ne pensi di Capello come ct dell’Inghilterra?
Preferirei non parlarne. Il palmares parla dalla sua parte e con la fortuna che ha, può vincere anche lì. E’ vero che ha vinto anche con super squadre, ma ha avuto anche molto fortuna.

Sul Real Madrid di quest’anno. Si sta meglio o peggio senza Capello?
Adesso stanno giocando bene, hanno 25 campioni e chiunque giochi, gioca bene. Faranno bene agli ottavi di Champions e possono arrivare fino in fondo quest’anno, giocano meglio dell’anno scorso, sono più squadra. Sentendo alcuni giocatori del Real, mi dicono che sono più felici quest’anno. L’anno scorso quasi si andava in depressione perchè è un problema essere allenati da quel signore là (Capello).

Ronaldo è molto chiacchierato in questi giorni per via del suo infortunio
Lo sento e mi dispiace molto la sua situazione. Penso che lui sia il  più forte giocatore dopo Maradona degli ultimi 30 anni.

Come mai chi va a giocare a Madrid ingrassa?
A Madrid si mangia e si vive bene.

Sull’Inter e Mancini…
L’Inter è da due anni che ha una grande continuità e penso che questo sia l’anno giusto per vincere in Europa. Tra Manchester Utd e Barcellona preferisco il Barcellona perchè ha il calciatore più forte di tutti, Messi è due gradini sugli altri. Mancini ha dato la mentalità vincente a questa squadra e chiunque va in campo fa bene, l’Inter lo ha dimostrato ieri contro il Psv Eindhoven. Mancini ha fatto molto bene anche se è stato sottovalutato da alcune persone, ha fatto un grande lavoro con l’Inter.

Tra Milan e Inter chi sceglieresti?
Non ho problemi a sbilanciarmi, mi prendo le mie responsabilità. Sono due grandi squadre ma tra le due preferisco l’Inter perchè sono interista e o poi Mancini è un mio estimatore.

Su Ibrahimovic…
Ibra è uno dei più bravi al mondo, non fa differenza se gioca con grandi o piccole squadre.

Cosa ruberesti a Ibrahimovic?
Sicuramente la sua forza fisica, è mostruosa.

Chi preferisci tra Ibra, Cristiano Ronaldo e Fabregas?
Cristiano Ronaldo.

Nel corso della puntata è intervenuto in collegamento telefonico anche l’attaccante della Fiorentina Christian Vieri, amico di Antonio Cassano. I due hanno scherzato così:
Cassano: Quest’anno hai fatto più gol di me, ne hai fatti tre, però non giochi mai, chissà perchè? Ormai sei alla frutta. Sei un giocatore finito.
Vieri: Mi sto preparando per il rush finale

Domenica c’è Sampdoria-Fiorentina…
Cassano: Bobo, tu giochi?
Vieri: Non lo so, vediamo.
Cassano: Sì, sì, quando non si gioca si dice “non lo so”…

Sulla Nazionale…
Vieri: Non lo so, vediamo. Dipende sempre dal campo.
Cassano: Io ci penso perchè sono più giovane di lui. A parte gli scherzi, ho visto che Vieri sta tornando a posto e sta tornando ad essere il giocatore che tutti conosciamo. Non deve dimostrare niente a nessuno. Se fa dieci, quindici partite come si deve non credo che abbia difficoltà a tornare in Nazionale.
Vieri: Antonio è bravo. E’ un pazzo, però è bravo. L’uno-due non te lo fa largo, te lo fa bene. Te lo fa al bacio.

Ultima domanda per Cassano. Esprimi un desiderio?
Sposarmi no. Adesso so che metterò in difficoltà il mio procuratore, ma sono affari suoi. Il mio sogno è tornare a Roma, nella Roma!

 
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Sir Fabio Capello

Post n°1074 pubblicato il 13 Dicembre 2007 da Urbe_immortale

C'era una volta Don Fabio. Ora Capello diventa Sir, perché gli inglesi già lo chiamano così. Per qualche tabloid è "The Godfather", il padrino, e il nomignolo tanto dice sui luoghi comuni che si portano dietro gli italiani. Ma l'appellativo conta poco e non muta la sostanza: un contratto da ct di due anni e mezzo, con una clausola per il rinnovo, a quattro milioni di sterline l'anno (circa sei milioni di euro). Stando a quanto riporta la BBC, per l'annuncio è questione di ore: potrebbe arrivare già oggi. Capello era in Inghilterra ieri, accompagnato dal figlio Pierfilippo, che cura i suoi interessi. Ha incontrato, pare a Wembley, il direttore generale della Federcalcio locale, Brian Barwick, e il direttore tecnico della federazione, Sir Trevor Brooking. Per non mancare all'appuntamento ha dovuto anche disdire gli impegni con la Rai. "Seconda voce" nelle partite della Nazionale e anche in quelle di Champions League, Capello avrebbe dovuto essere all'Olimpico per Roma-Manchester United. Così non è stato, complice un permesso chiesto e ottenuto per traslocare da Madrid a Milano. E in effetti in mattinata il tecnico era in Spagna, per svuotare il mega appartamento accanto allo stadio Bernabeu. I cronisti inglesi l'hanno seguito anche lì, solo per augurargli buona fortuna. «Grazie, ma non posso dire nulla», la replica garbata.

In Inghilterra, intanto, gli amanti del pallone si preparano ad accogliere ufficialmente il secondo allenatore "straniero" della storia della nazionale. Il primo era stato lo svedese Eriksson, sette anni fa. Ora Capello, l'italiano. Entrambi hanno vissuto l'emozione della Serie A, entrambi hanno guidato la Roma. «Ho il piacere di dire - le parole del direttore della comunicazione della FA, Adrian Bevington - che il colloquio è stato estremamente positivo e senza problemi. Fabio è tornato in Italia per onorare un precedente impegno, ma riparleremo a breve». «Sin dal 2000 lui pensava alla panchina dell'Inghilterra - rivela al Daily Express Franco Baldini, ex collaboratore del tecnico di Pieris - Era in contatto con la federazione, ma i tempi non erano ancora maturi». Oggi lo sono. Oggi Capello è «the right man», l'uomo giusto. Ne è convinto anche Frank Lampard, centrocampista del Chelsea e punto fermo della nazionale inglese: «Ha dimostrato quello che sa fare vincendo tantissimo. Ha la personalità giusta per guidarci». E pazienza se non sarà calcio spettacolo, perché, dopo la nefasta era McClaren, gli inglesi vogliono solo vincere. «Anche tutte le partite 1-0», si legge su qualche giornale. «Capello pensa solo a trionfare - spiega Ruud Gullit, con lui al Milan - Non gioca per regalare spettacolo».

Capitolo a parte sullo staff che affiancherà il nuovo ct. In Inghilterra le previsioni si sprecano. Ecco allora qualche nome. Si parte da Alan Shearer, ex di Southampton, Blackburn e Newcastle. Poi, Stuart Pearce, attuale tecnico dell'Under 21 inglese, e Tony Adams, una vita all'Arsenal e oggi secondo di Redknapp sulla panchina del Portsmouth. Infine, Gianfranco Zola, che l'Inghilterra la conosce bene, vista la sua esperienza nel Chelsea dal 1996 al 2003. Non ci sarà invece Franco Baldini, vicino al West Ham.

 
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Ferrari firma oggi, Feindouno si offre

Post n°1073 pubblicato il 13 Dicembre 2007 da Urbe_immortale

Oggi è il giorno di Matteo Ferrari. Oggi si saprà se il difensore giallorosso prolungherà il suo contratto, in scadenza il prossimo 30 giugno, o se sarà rottura. Il procuratore del giocatore, Gianni Corci, è arrivato ieri nella capitale e ha assistito alla gara col Manchester dalla Tribuna d'onore dello stadio Olimpico, a poche file di distanza dall'amministratore delegato Rosella Sensi e da Daniele Pradè. Poche parole, saluti di circostanza e la conferma per l'appuntamento vero, che ci sarà oggi pomeriggio. La Roma dovrà dare una risposta alla richiesta fatta qualche giorno fa da Corci direttamente all'amministratore delegato romanista: la società si è presa alcuni giorni di tempo e oggi farà una controposta, che sarà definitiva. Nel senso che o si arriva ad un accordo, e in questo caso la firma potrebbe arrivare anche oggi, oppure il giocatore potrà ritenersi libero di firmare con chiunque dal primo febbraio. Soluzione, questa, che la Roma non si augura. Innanzitutto perché Ferrari è stimato da Spalletti, che lo reputa un titolare al pari di Mexes e Juan, e poi perché dal punto di vista economico perderlo a parametro zero non sarebbe un'operazione brillante. Si lavora, ovviamente, sulle cifre ma anche sulla durata. La Roma vorrebbe offrire 4 anni, il giocatore ne vuole 3. Sull'ingaggio le parti sembrano molto più vicine di quanto non lo fossero qualche tempo fa. Attualmente Ferrari guadagna 1 milione e 780 mila euro netti a stagione: la prima offerta della società era inferiore allo stipendio attuale. Il giocatore ha chiesto un ritocco verso l'alto, con la possibilità però di inserire nel contratto dei premi a rendimento, operazione che la Roma ha fatto già con Mexes, Juan e Cicinho ad esempio. E' su queste basi che si dovrebbe trovare l'accordo.

Una volta sistemata la questione Ferrari, la Roma si dedicherà agli altri contratti in sospeso. Quello più facile dovrebbe essere quello di Matteo Brighi. L'ex centrocampista del Chievo dovrebbe firmare il prolungamento fino al 2011 durante la sosta natalizia del campionato. L'accordo è stato trovato nelle scorse settimane, adesso bisogna solo mettere tutto nero su bianco.

La situazione più difficile riguarda Mancini. Il brasiliano deve dare una risposta alla proposta fatta dalla società, ma il suo futuro sembra sempre più lontano da Roma. A tal punto che già si cominciano a fare i nomi dei suoi possibili sostituti. Oltre ai soliti noti un nome nuovo, che in realtà tanto nuovo non è, è quello di Pascal Feindouno. Ieri il suo procuratore, Fabrizio Ferrari, è intervenuto a Teleradiostereo. «Se la Roma cerca un erede di Mancini, Feindouno fa al suo caso, è un talento straordinario. La scorsa stagione la Roma mi cercò per avere notizie sul calciatore. Avevo dato la nostra disponibilità a trattare, ma poi non se ne fece nulla».

 
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Esposito: "Mi dispiace per i fischi"

Post n°1072 pubblicato il 13 Dicembre 2007 da Urbe_immortale

Doveva essere la gara del grande rilancio per Mauro Esposito, dovrà aspettare ancora: titolare per la prima volta in maglia giallorossa, non è riuscito a incidere, prendendosi pure qualche fischio quando ha lasciato il campo (insieme a Barusso, dando spazio a Vucinic e Giuly) poco dopo il quarto d'ora della ripresa. «Io cerco di dare il massimo - ha dichiarato l'esterno di Torre del Greco nel dopo partita - mi manca soltanto di giocare con più continuità. Ora, però, sto trovando più spazio e sono contento. Metto il massimo impegno per questa maglia, perché ci tengo a dimostare il mio valore. Più avanti darò ancor di più il mio contributo, sono sicuro». Ci aveva provato già nel confronto di andata, all'Old Trafford, ma la sua conclusione da buona posizione era finita sul fondo, ieri non gli è andata meglio: sull'azione avviata da Cicinho, rifinita da Totti e conclusa da Mancini con quel tiro finito sull'incrocio dei pali si è trovato il pallone sulla testa, ma ha mancato il bersaglio da due passi, protestando per una spinta che gli ha impedito di trovare il primo gol in maglia giallorossa «Se quel pallone fosse entrato sarebbe stato diverso, non sono stato fortunato». Anche perchè il Manchester aveva segnato solamente da quattro minuti, e se il pareggio fosse arrivato subito probabilmente sarebbe partita prima anche la bella reazione della Roma che nel finale per poco non portava al gol del 2-1. «Se facevo quel gol la prestazione sarebbe stata valutata diversamente. I fischi? Non fanno piacere. Posso fare di più, è la prima gara che giocavo dall'inizio».

 
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Antunes in estasi: "Sono senza parole!"

Post n°1071 pubblicato il 13 Dicembre 2007 da Urbe_immortale

Compirà ventun'anni il 4 gennaio, ma la personalità c'è e impressiona. Per Vitorino Antunes, gioiellino portoghese, non poteva esserci esordio migliore. La ribalta è quella internazionale, l'avversario incute quantomeno timore reverenziale. Eppure lui non si lascia impaurire. Gioca novanta minuti e mostra quello che è: un talento. «Sono felice - dice nel suo primo post partita a Roma da protagonista - Sono senza parole. L'esperienza nella nazionale portoghese mi ha aiutato. Ora devo continuare a lavorare. E spero di continuare così». Sulle spalle il numero 15: non se l'è trovato per caso, ma l'ha scelto, perché «è speciale». Chissà, anche questo avrà pesato. Fatto sta che dagli spalti, per un giocatore ancora poco conosciuto, arrivano soltanto applausi. All'inizio sono di incoraggiamento; poi diventano elogi, simbolo di un apprezzamento che ai più pareva quasi scontato. «I tifosi sono bravi - dice lui, con un insolito mix di italiano e portoghese - Sono felice anche per loro». E felice, felicissimo, è pure Spalletti, che "si coccola" la sua sorpresa pre natalizia. Dice, già prima della partita, che Antunes «ha un gran piede sinistro e calcia da tutte le parti», ma che «deve migliorare nella fase difensiva». Preannuncia persino una sua prossima convocazione nella nazionale maggiore portoghese, guidata da Scolari. Salto quasi obbligato per un giocatore che è punto fermo della selezione Under 21.
Da un sorriso all'altro, da Antunes a Barusso. Il ghanese fa il suo esordio dal primo minuto, gioca 62 minuti e in un paio di occasioni cerca anche il gol: ci prova prima su punizione, poi sfodera il tiro da fuori, pura potenza. I tifosi sono con lui. E i cori lo dimostrano. «Ci siamo mangiati qualche gol - commenta Ahmed a fine partita, sulla Rai - ma a me va benissimo così. Sono contento, perché avevo tanta voglia di giocare, e sono soddisfatto della mia prestazione. Certo, in alcune cose devo ancora migliorare. Il tiro, però, è una mia dote». Poi gli mostrano l'entrata su Evans, che gli è costata il cartellino giallo: «Non era mia intenzione far male. Sono andato in scivolata, lui è arrivato prima di me e l'ho colpito. Ho chiesto subito scusa, perché so cosa si prova a subire certi falli. Ci sono rimasto male, davvero».
Tra i due esordienti, ecco anche il giocatore esperto. Per Matteo Ferrari maglia da titolare e 90 minuti al fianco di Mexes. «Abbiamo dimostrato di saper giocare a grandi livelli - commenta il difensore a fine partita - Ora spero in un sorteggio fortunato, anche se affrontare il Barcellona mi piacerebbe: è una sfida affascinante». Non solo Champions, però. Domenica ricomincia la rincorsa all'Inter, non senza rammarico per il recente pareggio a Livorno: «I nerazzurri stanno andando fortissimo. In Toscana abbiamo perso due punti, ma ce la possiamo giocare fino in fondo. Gli arbitri? Per me Rizzoli ha fatto valutazioni un po' così e così. Su di me c'era un fallo molto evidente. Però non voglio attaccarmi a queste cose». Chiusura sulla Coppa Italia. L'avventura della Roma campione inizia mercoledì a Torino. L'obiettivo è scontato: «Difendere il titolo».

 
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Rosella Sensi: "Il mister ha avuto ragione"

Post n°1070 pubblicato il 13 Dicembre 2007 da Urbe_immortale

Rosella Sensi avrebbe voluto vendicare il 7-1, ma alla fine si accontenta del pari: «La squadra ha espresso un buon gioco: siamo un grande organico con un grande allenatore. Abbiamo dimostrato di essere all'altezza del Manchester». Spalletti, che alla vigilia aveva dichiarato di aver forse dato troppo spazio a Mancini, gode sempre della stima dell'ad giallorosso: «Il mister non fa mai niente a caso, ha stimolato Mancini e ha avuto ragione. Con Mancini non esiste alcun caso». Le cosiddette seconde linee si sono dimostrate all'altezza: «Quelli chiamati in causa hanno dato tutto in campo e qualcuno è stato anche una bella sorpresa. Era già nella nostra testa quando abbiamo costruito questa rosa di giocatori da mettere a disposizione di Spalletti. Mi dispiace per i fischi a Esposito, uno come lui non se li merita». Anche la prova di Totti ha soddisfatto l'ad della Roma: «L'ho visto in netto miglioramento, ma sappiamo tutti che non è al massimo delle sue potenzialità. Ancora un po' di pazienza e avremo di nuovo il Totti di sempre». Sul sorteggio di Champions la Sensi non si sbilancia «Sono tutte squadre difficili, non è semplice avere una preferenza», e la testa è già all'impegno di domenica con il Torino: «Come sempre si pensa alla prossima partita .Questa è la mentalità della Roma. La rimonta sull'Inter è difficile, ma non impossibile. Siamo una squadra competitiva e lo dimostreremo fino alla fine, cercando di non perdere il passo». E guai a parlare di un complotto arbitrale per fermare la corsa della Roma: «Non parlatemi di questo. Non esiste un complotto nei nostri confronti». Poi una battuta sul processo di Napoli: «La Roma come società quotata ha il diritto di costituirsi parte civile. Poi deciderà il giudice», e un «auguri» a Fabio Capello.

 
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Spalletti: "Bravo Mancini!"

Post n°1069 pubblicato il 13 Dicembre 2007 da Urbe_immortale

Sorridente e rilassato. Si presenta così Luciano Spalletti a fine partita. La gara col Manchester d'altronde non presentava delle tensioni particolari, con la qualificazione già in cassaforte, ma la Roma non poteva rischiare brutte figure.
Il pareggio è stato un risultato giusto?
«E' stata una partita un po' rugginosa sotto l'aspetto dello sviluppo e della velocità, sia da parte nostra sia da parte loro. Situazioni per fare gol ne avevamo avute prima noi, poi loro sono abituati a questo tipo di situazioni, di palla inattiva nei duelli aerei e sono andati in gol. Secondo me nel primo tempo quelli che ho messo in campo hanno subito un po' l'impatto della partita, della Champions».
Il ritmo basso ha favorito la Roma o il Manchester
«Sotto l'aspetto della tranquillità ha giovato a tutti e due perché non c'era l'assillo del risultato, anche se nel secondo tempo il ritmo della gara si è alzata».
Le strigliate non fanno male, Mancini ha risposto bene.
«Stasera Mancini ha fatto un bel gol, però nel primo tempo aveva avuto altre possibilità. E' stato anche un po' sfortunato soprattutto in alcune conclusioni nel primo tempo, però si vede che lui ha questi guizzi importanti che possono sempre dare degli impulsi fondamentali alla partita. Io a lui di fiducia gliene do più di tutti, viste le partite che gli ho fatto giocare. Poi lo devo stimolare perché le possibilità che ha Amantino le conosco molto meglio di chi lo vede da fuori. Lui può dare un contributo importante alla squadra, adesso però non rimettetemelo in credito».
Totti teme il Barcellona e il Chelsea, lei chi teme?
«Vorrei evitare il Chelsea e il Barcellona, e anche qualche altra. Sono grandissime squadre, con qualità individuali al di sopra della media. Anche lo scorso anno quando ci è capitato il Lione c'erano perplessità poi abbiamo fatto una grandissima partita. Noi abbiamo possibilità e bisogna andare dritti per la nostra strada. Quando siamo a questo livello è sempre difficile, c'è sempre il rischio di fare brutta figura. Accetterò con grande tranquillità il sorteggio e sono convinto che i miei ragazzi, come è già successo e come hanno fatto vedere in questo girone di qualificazione, riusciranno a comportarsi bene».
Contro Manchester c'erano un paio di rigori per la Roma.
«Non ci sono complotti, non scherziamo. Sono errori che possono starci».
In campionato però la Roma ha perso tanti punti per errori arbitrali. L'Inter è la nuova Juventus?
«Noi vogliamo rendere la vita difficile all'Inter in campionato. Lo dicono i miei giocatori e io ci credo. Per quanto riguarda le altre cose, non sono in grado io di esprimere un giudizio, faccio già fatica a fare il mio lavoro».
Antunes è stato la rivelazione della serata.
«Molto bene. Ha fatto benissimo, è quello che ha risentito meno dell'impatto emotivo. Ha fatto vedere poco il suo straordinario piede».
Vucinic dietro a Totti
«Le possiamo fare tuttte le soluzioni offensive. A Mirko ho chiesto di alternarsi con Francesco, poi lui è bravissimo a trovare spazio a partire dall'esterno. E' partito da sinistra e da destra».

 
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