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Mancini, niente firma ma accordo vicino

Si è conclusa la riunione a Villa Pacelli tra Amantino, il suo agente Gilmar Veloz, il direttore sportivo della Roma Daniele Pradè, l'amministratore delegato Rosella Sensi e i dirigenti Cristina Mazzoleni e Bruno Conti. Argomento del vertice, il rinnovo del contratto dell'esterno brasiliano, in scadenza 2009. Il direttore tecnico giallorosso, abbandonando il quartier generale, ha rilasciato queste dichiarazioni, tradendo moderato ottimismo sulla trattativa: "Siamo più vicini, ci rivediamo il giorno di Roma-Real Madrid per definire gli ultimi dettagli". Sulla stessa linea anche la Sensi: "Confermo quello che ha detto Bruno Conti - le parole dell'ad a margine della riunione di giunta della Uir - Dall'incontro di oggi siamo usciti tutti sereni, felici e d'accordo. Stiamo lavorando, lasciateci lavorare".

Spalletti: "Mi aspetto la firma di Mancini"

La conferenza stampa di Luciano Spalletti a Trigoria in vista della partita di domani contro il Torino. Il tecnico torna anche sulla questione di Mancini: "Mi aspetto che firmi perché è un buon calciatore, poi ci sono le valutazioni della società da prendere in esame"

Con il Torino per ribaltare il risultato. Spalletti conterà sulla formazione migliore?
Saremo nelle condizioni ottimali, con una formazione di tutto rispetto, teniamo alla Coppa Italia e proveremo a passare il turno.
Si sta discutendo del rinnovo di Mancini. La sua idea?
La mia idea è sempre la stessa: lui è un grande calciatore, fa comodo a tutti, anche a noi che ce l'abbiamo. Non so cosa si sono detti con la società. Ho parlato con Veloz? L'ho solo salutato.
Ha parlato con Berlusconi. Le ha fatto piacere?
Mi è venuto a salutare, ho sempre parlato di progetto importante da portare avanti. Quando c'è da parlare di calcio sono sempre disponibile, quando c'è da parlare di altri argomenti non sono pronto.
Che indicazioni ha tratto da domenica a Bergamo?
Noi domenica abbiamo fatto una buona gara, in diverse cose abbiamo ricreato quelle qualità che ci vogliono per fare risultato ma anche evidenziato qualche piccolo errore che ci costringe a lavorare con più attenzione.
Quanto può distogliere la vicenda Mancini la Roma?
Tutto ciò che distoglie e disturba, lo elimino. Questa, per ora, non disturba perché nel calcio accade spesso.
Cosa si aspetta dalla vicenda Mancini?
Mi aspetto che firmi perché è un buon calciatore, poi ci sono le valutazioni della società da prendere in esame, le situazioni di conti e di volontà sulle quali non posso partecipare.
Mancini può far comodo o è indispensabile?
Indispensabile nel calcio sono solo i presidenti che pagano.
Si è fatto un'idea sul suo futuro? Ci si vedrebbe al Milan?
La finale di Coppa Italia si giocherà a Roma, pensate che vantaggio possono avere i tifosi a viverla e noi dobbiamo agire in questa direzione. Il resto non mi interessa, interessa solo a voi.
Totti sarà della partita?
Lo valuteremo domani, ci sono ancora tante ore per decidere.
Chi giocherà in porta?
Curci potrebbe essere distratto dalle voci di mercato, ci sarà da valutare.
Da cosa è data la distanza con l'Inter? Dai vostri errori?
A volte le partite sono direzionate dagli episodi, però in un campionato così logorante penso che il vantaggio l'Inter se l'è meritato e stanno meritando tutte le attenzioni che gli vengono poste.
Cosa pensa del terzo tempo?
E' corretto così, possa essere d'aiuto a toglierci qualche tensione dopo il fischio dell'arbitro ed accettare una sconfitta.
Una valutazione su Marco Andreolli?
Le potenzialità le abbiamo già intraviste quando lo siamo andati a prendere. Ora sono contento che sia tornato nel gruppo, ha qualità che farà vedere in futuro.
Ha seguito la vicenda Pistorius?
E' un dispiacere che un ragazzo non possa partecipare, però ci sono le regole alle quali bisogna attenersi. Spero che in futuro venga trovato un compromesso.
Quanto sposta l'arrivo di Pato al Milan e si aspetta un ulteriore passo in avanti della Roma?
Questo ragazzo qui a 18 anni è costato 22 milioni di euro, è questa la differenza. Nel mondo ci sono tanti bravi calciatori

Totti in dubbio, Vucinic disponibile

Vucinic nel gruppo, Giuly anche. E’ questa la notizia che arriva dall’ultimo allenamento svolto a Trigoria. Un doppio recupero utile alla causa giallorossa che, dopo il fondamentale successo di Bergamo, ha bisogno di tutti i suoi effettivi per tentare di ribaltare il 3-1 di Torino e continuare il suo cammino in Coppa Italia. Ma la presenza in campo del montenegrino domani sera dipenderà dalle condizioni di Francesco Totti. Il Capitano vorrebbe esserci, anche per avvicinare il traguardo dei 200 gol (con l’Atalanta è arrivato a quota 198 e con un gol al Toro sarebbe più facile festeggiare il record all’Olimpico contro il Catania). Ma le sue condizioni non sono ancora al top. Domenica a fine partita ha ribadito che il piede infortunato contro lo Sporting gli dà ancora fastidio e non è escluso che possa preservarsi, almeno in partenza, in vista del campionato. Dall’altra parte anche Vucinic non può dare complete garanzie sulla sua tenuta (anche se ieri è apparso in buona condizione) visto che, a causa dell’influenza, era rimasto fermo dal 9 gennaio.

Oggi si capirà qualcosa in più sul ruolo di prima punta, ma anche su quello di trequartista dove il ballottaggio è invece tra Perrotta (appena rientrato e non ancora al meglio) e Giuly anche lui appena uscito dall’influenza che ha bloccato Vucinic. Ieri il francese ha svolto tutta la seduta, partitella inclusa, nella quale non è mancato un piccolo fuori programma. L’ex Barcellona, considerando l’assenza dal campo di Zotti, Julio Sergio e Doni, si è infatti voluto divertire giocando tra i pali nonostante i suoi centosessantaquattro centimetri non fossero proprio una statura da estremo difensore. Un compito comunque assolto in pieno da Ludovic, che ha dimostrato grandi riflessi su una botta dalla distanza di Antunes, e che non ha per niente sfigurato permettendo alla sua squadra di vincere in scioltezza la sfida in famiglia!

Altri nodi da sciogliere in vista della Coppa Italia sono quelli relativi al portiere, con Doni in vantaggio su Curci, e agli esterni di difesa con Tonetto e Panucci che potrebbero tornare in campo vista la squalifica da scontare in campionato dove dovrebbero giocare Cicinho e Cassetti.

Il primo allenamento settimanale a Trigoria è iniziato con il riscaldamento muscolare, poi trasformatosi in alcuni esercizi sul possesso palla; si è quindi proseguito con il gruppo diviso in due: da una parte a svolgere del lavoro atletico (con in particolare esercizi sulla rapidità) e dall’altra quello tattico. Vucinic ha fatto parte di quest’ultimo gruppetto, concentrandosi su una serie di operazioni riguardanti schemi offensivi e palloni giocati da situazioni di inattività che hanno fatto da preludio alla classica partitella (con Curci, Andreolli Cassetti, Antunes, Brighi, Unal ed Aquilani da una parte e Giuly, Ferrari, Kuffour, Cicinho, Pit, Esposito e Vucinic dall’altra).

Brighi rinnova. Il Galatasary vuole Barusso

Mancini o no, questa sarà una settimana importante per la Roma, che sta lavorando anche sugli altri rinnovi contrattuali. Il primo, in ordine cronologico, sarà Matteo Brighi. Il procuratore del giocatore, Vanni Puzzolo, dovrebbe arrivare domani nella capitale per incontrarsi con la società e non è escluso che la firma sul rinnovo del contratto possa arrivare subito. I contatti, infatti, negli ultimi mesi sono stati molto frequenti e le basi per il rinnovo del centrocampista di Rimini erano state già messe un paio di mesi fa. A novembre Puzzolo aveva parlato a lungo con Pradè, al ritorno dalla trasferta di Champions a Lisbona, e in quella occasione si è cominciato a parlare anche di cifre. Attualmente Brighi, che nel 2004 ha firmato un quinquennale, guadagna circa 500 mila euro netti a stagione. Il prossimo dovrebbe scadere nel 2012, a cifre leggermente più alte delle precedenti. Capitolo Doni. I contatti fra la società e l'entourage del giocatore, che ora si fa rappresentare dal papà e da Ovidio Colucci, si sono molto intensificati negli ultimi giorni e un incontro ci sarà il prima possibile, ma non in questa settimana. Tutto fermo invece per quanto riguarda Matteo Ferrari. Gli ultimi contatti con il procuratore del giocatore risalgono a prima di Natale, quando c'era ancora differenza tra l'offerta (5 anni a cifre minori rispetto a quelle attuali) e la richiesta (3 anni con un leggero aumento). Se non ci saranno novità, il primo febbraio Ferrari potrà firmare con chiunque e liberarsi a fine anno a parametro zero. Molto presto toccherà anche a Daniele De Rossi, per il quale la società è pronta a superare il tetto degli ingaggi, e Aquilani. L'ultimo, in ordine di tempo, sarà Rodrigo Taddei, che ha il contratto in scadenza nel 2010. Per il brasiliano non ci saranno problemi, anche in virtù dell'ottimo rapporto tra il suo procuratore, Alessandro Lucci, e la società.

Capitolo cessioni. Curci è richiesto sia dal Chievo sia dal Vicenza. Se dovesse partire, per rimpiazzarlo la Roma potrebbe guardare al mercato brasiliano, ripetendo l'operazione che ha portato in giallorosso Doni. Qualcosa si muove per Ahmed Barusso. Dopo l'interesse del Genoa, manifestato pochi giorni fa dal presidente rossoblù Preziosi, si parla di una richiesta dalla Turchia. Il Galatasaray lo vorrebbe in prestito fino a giugno e sembra che la Roma ci stia pensando. La scelta però dovrà essere del giocatore, visto che le offerte non mancano nemmeno in Italia. Se ne riparlerà nei prossimi giorni, probabilmente prima dell'inizio della Coppa d'Africa che inizierà domenica prossima.

Da Firenze intanto il ds della Fiorentina, Pantaleo Corvino, continua a dichiarare incedibile Adrian Mutu. «Vucinic per Mutu? I grandi non si cedono e la Roma non lo farà con il montenegrino così come noi non lo faremo con il romeno»

Doni undicesimo portiere al mondo

Che fosse uno dei migliori portieri del mondo si sapeva già, da ieri però è certificato anche dall'Iffhs, la federazione internazionale di storia e statistica del calcio. Alexander Donieber Marangon, detto Doni, occupa l'undicesimo posto nella classifica dei migliori portieri del mondo. Il titolo di miglior portiere del 2007 è andato, per la seconda volta consecutiva, la quarta in totale, a Gianluigi Buffon, nonostante un anno in serie B con la Juventus. La classifica, stilata in base ai voti espressi da 89 esperti internazionali, , vede alle spalle di Buffon il ceco Petr Cech (Chelsea), secondo a quota 172. Terzo, con 124 punti, lo spagnolo Iker Casillas (Real Madrid). Nella top ten anche il milanista Dida, sesto, e l'interista Julio Cesar, nono. Al diciassettesimo posto, a sorpresa, spunta con 5 punti Francesco Toldo. Per il portiere giallorosso il 2007 è stato un anno straordinario dal punto di vista personale: con la maglia della Roma ha vinto una Coppa Italia e una Supercoppa italiana mentre con quella del Brasile ha conquistato (da titolare) una Coppa America, parando due calci di rigore nella semifinale contro l'Uruguay.

Rinnovo Mancini, oggi la svolta?

Mancini come Mexes. Si potrebbe riassumere così la vicenda contrattuale del brasiliano, che sembra arrivata ad una svolta decisiva. Perché oggi intorno all'ora di pranzo Gilmar Veloz, che domenica sera si è goduto al Meazza l'esordio di Pato, sarà a Villa Pacelli per parlare di Amantino. Veloz dovrà dare una risposta riguardo all'offerta, risalente a oltre due mesi fa (era il 26 ottobre quando a Trigoria ha incontrato il ds Pradè, Bruno Conti e la dottoressa Mazzoleni), di due milioni e mezzo netti a stagione per i prossimi quattro anni, più i premi, avanzata dalla società. Mancini come Mexes, si diceva. Perché per rendere più "convincente" la proposta la società giallorossa è disposta, come ha fatto con il francese, ad inserire nel nuovo contratto una clausola rescissoria ad una cifra tra i 15 e i 20 milioni di euro, che è poi l'attuale valore di mercato del brasiliano. Questo per tutelarsi, e per non rischiare di perderlo a fine stagione ad una cifra nettamente inferiore a causa della clausola Fifa, che gli consentirebbe di svincolarsi per pochi milioni se arrivassero offerte dall'estero.

«La nostra volontà è di continuare il rapporto con Mancini - ha detto ieri l'amministratore delegato giallorosso Rosella Sensi - sono contenta del fatto che abbia detto che non ci sono frizioni e che vuole restare, anche se non ho mai avuto molti dubbi. Ora bisogna sedersi e mettersi d'accordo». E il tavolo sarà quello di Villa Pacelli intorno al quale si siederanno Rosella Sensi, Daniele Pradè e la dottoressa Mazzoleni, oltre a Gilmar Veloz. A meno che il procuratore di Mancini non chieda di incontrarsi da solo con la dottoressa Sensi, che poi era il programma previsto dopo l'incontro del 26 ottobre scorso. In quella circostanza le parti si lasciarono con l'indicazione che l'incontro successivo sarebbe stato un faccia a faccia tra Veloz e la Sensi, con il procuratore che doveva dare una risposta definitiva all'offerta della Roma. Da quella riunione è passato tanto tempo e la posizione di Mancini è cambiata sia nei rapporti con Spalletti sia con la tifoseria, ma finalmente è arrivato il momento di fare chiarezza. Perché oggi Veloz dovrà mettere per forza le carte in tavola, comunicando eventuali offerte da parte di altre società. Offerte che però non entusiasmano il giocatore. Discorso questo ripetuto anche da Ernesto Bronzetti, che domenica sera si è ritrovato a Milano nello stesso ristorante con Veloz e con Spalletti, alla Domenica Sportiva . «Visto che non ci sono offerte - le parole del consulente di mercato - da parte del Real Madrid, del Barcellona o del Manchester, non credo che Mancini si muoverà da Roma. Non avrebbe senso andare via da qui per andare a Lione o al City». Che è poi lo stesso ragionamento che fanno la società e il giocatore stesso e che fa presumere che alla fine la soluzione più probabile sarà quella della firma. Piuttosto che andare in una società di livello inferiore a quella giallorossa Mancini, che a Roma sta bene, che ha comprato casa e che ha deciso di stabilirsi qui a fine carriera, potrebbe decidere di rinunciare a qualcosa sull'ingaggio (ovviamente se la differenza tra quello che offre la Roma e le presunte offerte di altre società non sarà enorme), e firmare il rinnovo alle cifre della Roma, clausola rescissoria compresa.

Un gesto che la Roma apprezzerebbe molto, e che sarebbe interpretato come un segno di gratitudine da parte del calciatore nei confronti della società che lo ha scoperto e lanciato nel calcio che conta. Un gesto che sarebbe molto apprezzato anche dalla piazza, che ultimamente lo ha preso di mira, accusandolo di scarso attaccamento alla maglia. Il rinnovo, che in caso di accordo arriverebbe entro pochissimi giorni e che entrerebbe in vigore (aumento dello stipendio compreso) dal campionato in corso, non esclude una cessione di Amantino a fine stagione. Se ci saranno squadre, in Italia o all'estero, interessate al giocatore potranno farsi avanti e trattare direttamente con la Roma, che però sarà sicura di incassare almeno i soldi della clausola. E già questa sarebbe una bella vittoria.