Creato da Urbe_immortale il 11/09/2006
Blog dedicato all'A.S. Roma, la squadra della Capitale!

Lettera della squadra al Presidente Sensi

Ciao Presidente,
ci affidiamo a queste poche righe per dirti tutto quello che a volte magari non siamo riusciti a trasmetterti a voce o attraverso i gesti e i comportamenti.
Qualcuno di noi Ti ha conosciuto dal giorno in cui sei diventato “Il Presidente”, qualcuno ti ha incontrato durante i  Tuoi 15 anni di presidenza e qualcuno Ti ha conosciuto da poco, ma in ognuno di noi è rimasto impresso il tuo sguardo profondo, carico di umanità, pur se determinato e a volte, forse per chi Ti conosceva troppo poco, anche un po’ duro, ma nessuno di noi può dimenticare la passione con cui ci hai sempre seguito, anche quando non eri presente fisicamente. Sei sempre stato vicino a noi, a volte come Presidente, altre come un secondo padre.
In questi anni hai saputo coniugare sport e solidarietà umana e sociale, senza mai perdere i valori morali che sono propri dello sport. Hai fatto tanto per la Roma e per Roma, le tue passioni dopo l’amore per la tua famiglia, e i romani e i romanisti – e non solo loro – ti hanno accompagnato con dignità e riservatezza, così come Tu hai affrontato la Tua ultima battaglia, una delle tante ma sicuramente la più dura.
Noi non Ti lasceremo solo e non lasceremo sola la Tua famiglia e la famiglia romanista; la nostra forza sarà l’unione e faremo il possibile per farti sorridere da dove sarai, uno di quei tuoi sorrisi che ci regalavi quando venivi in spogliatoio per darci la carica.

Ciao Presidente, Tu sei sempre con noi.

 

Il gol di De Rossi alla Fiorentina commentato dal grandissimo e compianto Alberto D'Aguanno

 

Coppia di Campioni!

 

Il Capitano e Capitan Futuro

 

Serie A: 18^ Giornata:

Chievo-Inter

Atalanta-Napoli

Bari-Udinese

Cagliari-Roma

Catania-Bologna

Lazio-Livorno

Parma-Juventus

Sampdoria-Palermo

Siena-Fiorentina

Milan-Genoa

 

Classifica:

  1. Inter   39
  2. Milan*   31
  3. Juventus   30
  4. Roma 28
  5. Parma   28
  6. Napoli   27
  7. Palermo   26
  8. Sampdoria   25
  9. Bari*   24
  10. Chievo   24
  11. Fiorentina*   24
  12. Genoa*   24
  13. Cagliari*   23
  14. Udinese*   18
  15. Livorno   18
  16. Bologna*   16
  17.    16
  18. Atalanta*   13
  19. Catania   12
  20. Siena   12

* una partita in meno

 

Marcatori Giallorossi in Campionato

9 reti: Totti.

4 reti: De Rossi.

3 reti: Vucinic.

2 reti: Perrotta, Brighi, Burdisso.

1 rete: Taddei, Mexes, Riise, Menez, Cassetti.

 

Giudice Sportivo

Multe all'A.S. Roma nel corso della stagione:

€ 77.000,00

Squalificati per la prossima gara di campionato:

 

Espulsi nell'ultima partita:

 

5 ammonizioni.

De Rossi.

4 ammonizioni:

Cassetti, Pizarro, Menez, Perrotta.

3 ammonizioni (in diffida):

Totti. 

2 ammonizioni:

Vucinic, Andreolli, Mexes, Burdisso.

1 ammonizione:

Taddei, Okaka, Cerci, Vucinic, Doni, Riise, Motta, Guberti, Brighi.

 

Prossime gare AS Roma

6 gennaio, 18^ giornata:

 -

9 gennaio, 19^ giornata:

 -

12 gennaio, Coppa Italia, Ottavi di Finale:

 -

 

Europa League

Sedicesimi di Finale:

Panathinaikos-Roma (18 e 25 febbraio)

Marcatori giallorossi in Europa League:

11 reti: Totti.

3 reti: Menez, Okaka, Cerci.

2 reti: De Rossi, Riise, Vucinic.

1 rete: Guberti, Perrotta, Andreolli, Scardina.

 

« La Roma non ha mai pianto

e mai non piangerà:

perché piange il debole,

i forti non piangono mai. »

Dino Viola

 

Immenso Capitano

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Rabona di Aquilani e gol del Capitano al Milan

Il fantastico gol del Capitano a Marassi

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CAPITAN FUTURO! D.D.R.!

 

    

 

 

 

 Francesco, Daniele e Simone

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    CAMPIONI DEL MONDO!

  

Vivi come se tu dovessi morire subito,

 pensa come se tu non dovessi morire mai.

 

Messaggi del 21/01/2008

Pizarro ok, Totti ancora assente

Post n°1213 pubblicato il 21 Gennaio 2008 da Urbe_immortale

Questa mattina la Roma si è ritrovata in campo a Trigoria per svolgere un lavoro defaticante dopo il match contro il Catania. Lavoro di scarico in palestra per chi ha giocato ieri. Ancora assenti dal campo di allenamento Capitan Totti e Perrotta (tutti e due alle prese con i postumi dell'influenza). Ma non c'erano neanche Barusso (impegnato in Coppa d'Africa), Andreolli, Pit e Juan. David Pizarro, invece, ha effettuato degli accertamenti per verificare gli effetti del leggero infortunio rimediato ieri. I risultati degli esami sono incoraggianti e il cileno potrà tornare presto in campo.

 
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Tutto è cambiato ma niente è cambiato.

Post n°1212 pubblicato il 21 Gennaio 2008 da Urbe_immortale

Terminato il girone di andata del campionato, vorremmo parlare dei 42 punti ottenuti, tutti strappati col sangue e col sudore, dalla Roma a tratti giocando un gran calcio a tratti soffrendo. E’ nell’ordine naturale delle cose impattare in giornate di scarsa ispirazione, fa parte del calcio.
Ad esempio contro il Napoli la Roma giocò un brutta partita e non riuscì in nessuna maniera a chiuderla. A Livorno e Torino furono altri giorni così, impattammo in due pareggi ma fummo derubati dall'arbitro, poi con la Juve ci penalizzò un concatenarsi di circostanze sfavorevoli all’ultima azione, mentre per il resto del campionato stiamo a parlare solo di vittorie, 12, ben 12, che con i 6 pareggi fa un totale di ben 42 punti, semplicemente eccellente.
Avremmo dovuto ieri celebrare questo e parlare della bella vittoria contro il Catania, bella perché giocata bene e a viso aperto da tutte e due le squadre; magari avremmo dovuto parlare del nostro maledetto vizio di sprecare occasioni incredibili, sottolineare le belle prove di Vucinic, Ferrari e Cicignolo, e di tante altre cosette, se non avessimo avuto la sfortuna di passare la serata davanti al posticipo di Sky che come ben sapete aveva in programmazione Inter-Parma.
Quando l’arbitro ha decretato la fine dell’incontro ci è rimasto quel cattivo sapore in bocca, quello della rabbia e della presa per il culo per usare un francesismo.
Il Parma ha giocato una partita perfetta, sfiorato ripetutamente il vantaggio poi ottenuto, fino a quando non sono intervenuti arbitro e guardialinee che scientificamente hanno ribaltato il risultato, rubando 3 punti strameritati al Parma, riducendo i nostri meriti di un girone di andata giocato da squadra di vertice assoluto e consegnando all’Inter distacco inalterato e l’ennesima vittoria non solo non meritata (si può anche vincere non meritandolo a volte) ma imbarazzante come era imbarazzata la faccia di Mancini nei commenti del dopo-partita.
La colpa non è dell’Inter come non era della Juve, l’unica colpa della Juve fu di aver istituzionalizzato un sistema (io te chiamo e te ricordo che devo vince, non solo, quelli devono pareggià e vedemo de fa perde quell’altri, con Fiorentina - a proposito di Fiorentina, inciso nell’inciso, quest’anno che li hanno messi al quarto posto a forza di rigori regalati anche a loro una domenica appresso all’altra sono soddisfatti i Della Valle ? Hanno ringraziato in FIGC  magari senza usare il cellulare ? - , Milan e Lazio al seguito, mentre la Roma si salvava all’ultima giornata senza aver telefonato a nessuno) .
La colpa dicevamo non è la loro, è di questo paese di merda, l’Italia del 2008 nel quale lo sport è solo la metafora della società in cui viviamo a 360° .
Chi è potente nel Belpaese ha tanti amici e tanti leccaculo pronti a chinarsi proni per offrire a chi ha già tutto ciò di cui non avrebbe bisogno per poi voltare le spalle e sorridere al nuovo potente nel momento del declino.
Che bisogno ha l’Inter dei 4 giocatori da nazionale per ruolo di una sequenza di rigori regalati (con annesse espulsioni)?
Eppure ne ha bisogno come ne aveva bisogno la Juve.
Si perché nonostante spendi centinaia di milioni di euro (queste sono le loro cifre), se non ti regalano quelle due tre partite nel momento topico alla fine di punti stai come la Roma che di soldi ne ha spesi pochi e che anzi ha rinforzato l’Inter cedendogli uno dei suoi giocatori migliori, con un’operazione di mercato che nel mondo dello sport professionistico americano ad esempio avrebbe portato il buon Chivu per un annetto a guardarsi le partite in tribuna o rompersi di nuovo il piede sulla spiaggia nella partitella tra amici (te ricordi rume'?), e le parti che hanno condotto l’operazione repentinamente dalla scrivania alla catena di montaggio Pirelli a mettere le tippe toppe sulle ruote bucate dei camion (a 700 euri al mese + indennità turno) sponda Inter, mentre i Becali li spedivano direttamente a Guantanamo senza passare dal via (ma con la tunica arancione).

Che senso ha parlare di occasioni sprecate dalla Roma quando anche l’Inter le avrebbe sprecate se non fossero intervenuti i servi dell’ultim’ora ?
Pensate un po’ che c’è un vocabolo nella nostra lingua (..a loro, io parlo romano e mi forzo per l’ita(g)liano) che spiega tutto, è il sinonimo di regalo: in italiota si dice presente… ecco te do’ sta cosa perché so presente, io ce sto, te che puoi ricordate che t’ho fatto er regalo….
La Juve ha pareggiato 0-0 giocando bene contro la Samp, in genere ha vinto perso e pareggiato, e i punti rispecchiano più o meno la sua attuale forza quest’anno, nel quale non gli hanno regalato niente (ma perché mai dovrebbero?); tre anni fa invece ad esempio la partita di ieri l’avrebbe vinta perché gli avrebbero dato quel rigore dubbio, magari corredato da una bella espulsione, e una oggi una domani magari ce la trovavamo davanti di un paio di punti con la schiera degli ignavi (di cui a una newsletter di qualche anno fa - solo per i più fedeli :-))- ) che invece de mette tippe toppe pure loro (e in America quello farebbero…magari alla Firestone) stanno in tv e sui giornali ad ammorbarci le “balls” con parole come mentalità vincente, squadra che non molla mai, giocarsi sempre tutto… si come no..
Insomma la partita di ieri sera ci ha guastato il sapore dolce della vittoria conseguita con il bel gioco e a viso aperto come ha saputo fare Roma nostra contro l’agguerrito Catania.
Pazienza, andremo a Milano cercando di guastargli la festa (acchitta tutto Moratti che arrivamo…) poi nei prossimi anni gli episodi saranno vacui nella memoria e si parlerà dell’Inter invincibile. L’Inter che compra tutti, giocatori inutili, semiutili e buoni alla causa per un par de partite, e da brava potente gode dei servigi di arbitri e guardialinee come quelli di ieri sera che hanno scippato la vittoria (non il pari, la vittoria) al Parma, una speranza alla Roma che gioca al calcio, e l’idea che non è cambiato un cazzo dopo tutto quel “tintinnar di spade” di intercettazioni, condanne esemplari poi ridotte, poi annacquate, poi cancellate.
Tutto è cambiato ma niente è cambiato.

 
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Spalletti: "Mi sono messo nei panni di Di Carlo"

Post n°1211 pubblicato il 21 Gennaio 2008 da Urbe_immortale

Affianco a Di Carlo, a San Siro, c'era anche Spalletti. Il Parma era ad un passo dal battere l'Inter e riaprire il campionato. Poi si è capovolta la situazione. Ha perso il Parma e ha perso anche il campionato. «Io mi sono messo nei panni di Di Carlo- dice Spalletti a Radio Anch'io Sport- da una posizione in cui poteva avere un vantaggio enorme, si risveglierà con una grande delusione e un problema nella testa dei suoi calciatori. Mi è dispiaciuto perché poteva essere la partita che ci riavvicinava. E tutto sommato la mia Roma meriterebbe di assaporare la possibilità di avvicinarsi... Ma noi dobbiamo trarre uno stimolo dall'Inter, dobbiamo convincerci che la personalità fa la differenza al di là che ci venga a mancare qualche calciatore. Questa squadra è riuscita a mantenere un passo di un'Inter stratosferica, anche senza elementi rappresentativi e sono sintomi di crescita fondamentali, questi». Il mercato è aperto. Serve una punta centrale a Spalletti? «C'è un lavoro di base fatto dalla società e da Conti, noi abbiamo dei giovani che sono in prestito come Cerci del Pisa che sta facendo bene, o come Okaka e Rosi, che con noi hanno dimostrato di avere possibilità importanti. E con un bacino come questo di Roma bisogna continuare a coltivare e ad inserire i nostri calciatori. Sicuramente una punta ci completerebbe di più, ma non ce n'è la necessità assoluta. La squadra segna con continuità e con molti calciatori, segno che ha ormai un modo di stare in campo che prevede il gioco corale per arrivare al gol. Abbiamo ancora calciatori che abbiamo usato poco. Bisogna stare tranquilli». Come Vucinic, che si sta un pò perdendo. «Vucinic- continua Spalletti- è troppo disponibile. È un ragazzo semplice e troppo sensibile agli umori della piazza. Lui la deve vivere con più serenità questa faccia di un ambiente così importante, e deve sapere che ha la fiducia mia, della società e anche della squadra. La sua qualità verrà fuori» Il tecnico è soddisfatto della sua squadra: «Sono molto contento della Roma, non solo per come si sono comportati in campo e per il risultato ma anche per la maturità esibita, del fair play. Il risultato deve arrivare con una prestazione sportiva che comprende anche i comportamenti equilibrati. La Roma ha evidenziato una crescita fondamentale ai fini del risultato. Non dobbiamo aspettarci vantaggi o recriminare sugli episodi sugli altri campi. Noi dobbiamo seguire la nostra linea di condotta». Perchè il 'terzo tempò fatica ad imporsi? «Perchè di solito la sconfitta determina tensioni e delusioni. Le iniziative prese sono corrette e giuste. Costringere a darsi la mano inserisce un contesto di serenità per accettare anche la sconfitta». Spalletti è molto duro sugli ennesimi episodi di violenza di ieri fuori all'Olimpico: «Si tratta di delinquenti e cretini. Bisogna che la smettano. E abbiamo bisogno del pubblico per identificarli. Il pubblico ha evidenziato una crescita dopo l'episodio di Gabbo. Partecipa, e ora bisogna fare uno sforzo affinchè vengano identificati questi vigliacchi». Pulvirenti dice che andrebbe squalificato l'Olimpico. «Quello che dice Pulvirenti l'ho già verficato sulla mia pelle l'anno scorso...».

 
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Aquilani: "Aspettiamo un passo falso dell'Inter"

Post n°1210 pubblicato il 21 Gennaio 2008 da Urbe_immortale

«L'Inter è un grandissima squadra e ha una marcia in più. Noi dobbiamo solo aspettare un loro passo falso». La speranza di Alberto Aquilani è la stessa della Roma. «Io mi auguro, rispetto allo scorso anno, in un duello fino al termine per dare più spettacolarità al campionato», ha detto il centrocampista giallorosso a Sky, Aquilani a «Guarda che lupa», la rubrica settimanale sulla Roma, ha anche raccontato il suo sogno: «Lo scudetto. Ho vissuto da tifoso quello del 2001, festeggiando al Circo Massimo. E già allora pensavo a quale emozione sarebbe stata vincerlo da calciatore...». E poi Totti, De Rossi, il derby, i tifosi, il Real Madrid e la Nazionale, pensieri e parole in successione. «Mi sento molto legato a Totti e De Rossi. Daniele lo conosco da una vita. Abbiamo trascorso tutte le giovanili insieme e il papà mi ha allenato per cinque anni. Francesco è sempre stato l'idolo, il punto di riferimento. All'inizio ero emozionato anche solo a giocarci insieme. Mi ha aiutato a inserirmi nella squadra e il fatto che sia nata anche un'amicizia mi fa un enorme piacere». Sul derby: «La più grande emozione è stata segnare nel primo derby che ho giocato, andando ad esultare sotto la curva Sud. Purtroppo quello è stato anche l'ultimo derby che ho giocato. Con i tifosi ho un rapporto speciale- ha continuato- perchè mi considero uno di loro. Sanno che ho vissuto anch'io la giovinezza allo stadio e poi ho avuto la fortuna di giocare con la squadra per cui ho sempre tifato». Che prossimamente in Champions League affronterà il Real Madrid. «La Roma può battere chiunque in una partita singola, compreso il Real. Loro comunque hanno una grande storia e restano una delle squadre più forti d'Europa». Infine, l'azzurro dell'Italia. «È stimolante sapere che Donadoni mi sta aspettando per gli Europei. È uno dei miei obiettivi. Dopo l'infortunio voglio riconquistare la sua fiducia e farò di tutto per tornare in Nazionale».

 
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INTER E JUVE: STESSA MERDA, SPERIAMO STESSA FINE!

Post n°1209 pubblicato il 21 Gennaio 2008 da Urbe_immortale

A San Siro succede di tutto: un grande Parma va sul 1-2 nonostante un paio di rigori negati, ma nel finale l'arbitro Gervasoni ne inventa uno a favore dell'Inter, caccia Couto invece di buttare fuori Ibra che provoca un avversario e poi segna il 3-2. L'Inter si rivela brutta, vulnerabile, battibile. Eppure è così protetta (anche da certi commenti tv) che raggiungerla in vetta sembra impossibile. Sembra di essere ancora a 3-4 anni fà, solo che invece di Moggi e la Juve ci sono Moratti e l'Inter. La merda ed il marciume sono gli stessi, ma il padrone è diverso.

A questo punto, tanto vale ridare i due scudetti alla Juventus, tanto come stavamo prima stiamo adesso; anche perchè l'Inter non ha fatto la lotta alla Juventus per pulire il calcio, bensì per prenderne il potere, l'arroganza e per rubare i campionati così come facevano Moggi, Giraudo e Bettega.

Il campionato attuale è falsato e la classifica non è veritiera. Ai favori spudorati alla lercia squadra nerazzurra, vanno aggiunti i punti rubati alla Roma a Torino, Livorno, Empoli e Firenze! VERGOGNA!

Tutti d'accordo: è uno scandalo. Quel colpo di testa di Couto, tradotto da Gervasoni in rigore, doveva portare solo a un calcio d'angolo per l'Inter. E basta. Lo dice il protagonista assoluto del giallo di San Siro, Fernando Couto: «Ho preso la palla con la testa e poi mi ha toccato la mano. Non è una cosa intenzionale. Non era volontario, in tuffo ho automaticamente allungato il braccio. Non so se la palla sarebbe andata in porta». A Mediaset "Controcampo" interpreta diversamente la "testimonianza" del portoghese. Tanto che il conduttore Alberto Brandi prova a convincere l'ex arbitro internazionale Paolo Casarin: «Vuoi cambiare opinione?». Questo perché Casarin, e non è il solo a pensarla così, ravvisa nel gesto di Couto un'assoluta involontarietà: «Il guardalinee deve avere giudicato che testa e braccio erano coordinati in maniera da deviare volontariamente la traiettoria del pallone. Ma per me il colpo di testa era "prevalente" e la mano "accidentale"». Persino Mancini ammette che rigori del genere non andrebbero dati: «Non c'è giocatore che in area salti tenendo le mani aderenti al corpo. Rigori del genere non dovrebbero esser mai dati, e invece si danno: credo perciò che anche quello di Couto fosse rigore». Il tecnico dell'Inter ha poi commentato, davanti alla moviola, l'episodio del primo tempo, quando Corradi è stato spinto in area interista: «L'arbitro poteva dare il rigore anche qui». Per una volta, Mancini è sincero.

È stato un errore anche per lo storico ex direttore di gara Daniele Tombolini. L'ex arbitro spiega per filo e per segno alla "Domenica Sportiva": «La mano alzata di Couto è un movimento dinamico e successivo al colpo di testa. Dunque, è un gesto involontario». In studio, i consensi sono unanimi. Il tecnico del Parma, Mimmo Di Carlo, prova prima ad evitare le polemiche. Quando gli viene riproposta l'azione che porta al rigore di Ibrahimovic, però sbotta: «Scusate, ma la palla è colpita di testa o di mano? Di testa? Ok, allora non è rigore». Il problema, secondo Di Carlo, è che il Parma è danneggiato sempre e comunque. Lo dice polemicamente alla "DS": «La trattenuta di Cordoba su Corradi era netta. Non voglio pensare alla sudditanza, ma dispiace comunque essere danneggiati da alcuni episodi, che vanno sempre a vantaggio delle grandi». Dopo "Sky", che sottolinea di più gli errori del Parma che quelli di Gervasoni, anche "Mediaset" tiene il profilo salva-Inter. Lo stesso ex nerazzurro Fabio Galante ammette: «Era rigore». Più serafico il commento di Lucarelli, nuovo bomber del Parma: «Dispiace avere perso così, perché l'Inter ha segnato nell'unica maniera che poteva. Ovvero con un rigore che non c'era. Ce l'ha confessato lo stesso Couto negli spogliatoi». È scandalizzato anche il presidente del Parma, Tommaso Ghirardi: «Il rigore c'era solo per il guardalinee. Tutti hanno visto un colpo di testa di Couto, solo il guardalinee ha visto anche un tocco di mano del nostro difensore.»

Ora possiamo dirlo forte e chiaro, più di quanto potevamo dirlo fino a sabato scorso: questo è un campionato falsato, falsato dagli arbitri che favoriscono sempre e soltanto il nuovo padrone del vapore, quel Moratti che spende 205 milioni di euro per ripianare i debiti della sua società che ha un bilancio massacrato dagli acquisti e dagli ingaggi folli del suo presidente e che quindi non può perdere ancora! Soprattutto se poi a vincere sarebbe una società che si autofinanzia, che ha un tetto negli ingaggi dei propri calciatori e che investe nel mercato ciò che produce nell'attivo del suo bilancio!

L'Inter di ieri sera senza quel calcio di rigore ridicolo e vergognoso non avrebbe mai pareggiato, figuriamoci se poi avrebbe vinto! E non parliamo neanche dei rigori inesistenti ed altrettanto vergognosi che questi balordi hanno raccolto nelle partite contro Siena, Torino e Lazio! Dicono, "si ma l'Inter è forte e avrebbe vinto lo stesso in quelle tre partite". Può darsi, ma tu non dare il rigore alla Merdinter a Siena e dai il rigore al Siena, grosso come una casa, e poi vediamo come finisce.

Comunque, l'Inter senza i 3 punti di ieri sera sarebbe a 46, e non a 49. Se a questo ci mettete gli 8 punti rubati alla Roma nelle partite contro Torino, Livorno, Empoli e Fiorentina, il gioco è fatto! La Roma a Torino contro i granata giocò malissimo, meritando anche di perdere, ma sullo 0-0 a 2 minuti dalla fine c'è un rigore grosso come una casa su Vucinic! La Roma avrebbe vinto senza meritare, ma a volte capita anche questo su un campo di calcio, l'importante è non rubare le partite per gli arbitri che ti fanno regali! A Livorno, sull'1-1, è stato annullato un gol regolarissimo a De Rossi, mentre ad Empoli, è stato permesso all'Empoli di pareggiare grazie ad un calcio di punizione inesistente. A Firenze poi, lo show di Bergonzi: rigore negato alla Roma, 2 espulsioni, Donadel e Mutu, non commissionate alla Fiorentina, gol regolare annullato alla Roma. Una vergogna!

Eppure i tifosi interisti erano quelli che quando la Juve gli rubava gli scudetti piangevano, poverini. Ora che li rubano loro, va tutto bene! BUFFONI!


 
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INTER LADRA!

Post n°1208 pubblicato il 21 Gennaio 2008 da Urbe_immortale

Adesso basta! Il dopo-calciopoli non ha cambiato nulla se non il padrone del vapore! Non c'è più la Juve di Moggi a comandare il calcio ed a acchittarsi le partite, ma al suo posto c'è l'Inter di Moratti!

ANCHE OGGI L'INTER HA RUBATO ED E' L'ENNESIMA PARTITA DEL CAMPIONATO CHE VINCONO GRAZIE A DEI CALCI DI RIGORE CLAMOROSAMENTE INVENTATI!

Noi tifosi della Roma siamo degli imbecilli, perchè invece di alzare la voce nelle radio, dovremmo andare a far la guerra che fecero i tifosi della Lazio nel 2000 a Via Allegri, quando la Juventus stava rubando l'ennesimo scudetto! L'Inter di oggi, pur essendo una squadra fortissima, sta rubando il campionato perchè ogni partita c'è minimo un episodio a loro favore che gli arbitri gentilmente gli regalano! Oggi c'è un rigore clamoroso per il Parma ed un calcio di rigore ridicolo fischiato a questi bastardi perchè FERNANDO COUTO HA COLPITO LA PALLA DI TESTA! Tutte le partite la stessa storia: se non ce la fanno a segnare, ci pensa l'arbitro regalando un rigore a questa squadra di luridi!

L'Inter è una squadra forte, ma allenata da un deficente totale, e quando ci giochiamo 11 contro 11, com'è andata a finire si è visto negli ultimi anni: 6-2, 3-1, 3-2. Sempre presi a pallonate! L'Inter è forte ma non merita il primo posto, perchè ha almeno 10 punti regalati dagli arbitri, proprio come faceva la Juventus di Moggi!

E' ORA DI DIRE BASTA E DI PRENDERE A CALCI NEL CULO QUESTE ULTIME MERDE RIMASTE A INSUDICIARE IL CALCIO ITALIANO! E DI CONSEGUENZA, FARE UN ALTRA BELLA RIPULITA DI ARBITRI, MANDANDO A FANCULO QUESTI SERVI DI MORATTI COME SONO STATI MANDATI DIVERSI SERVI DI MOGGI!

 
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Tre catanesi accoltellati. Roma-Palermo a rischio porte chiuse

Post n°1207 pubblicato il 21 Gennaio 2008 da Urbe_immortale

Tre tifosi del Catania sono stati accoltellati nei pressi dell'Olimpico, dove alle 15 si giocherà Roma-Catania. Due sono stati feriti al gluteo, mentre un terzo, il più grave dei tre, è stato colpito sotto l'ascella ed è stato ricoverato al San Giacomo, dove è in attesa di una Tac. Secondo le prime indiscrezioni, non è in pericolo di vita. I teppisti hanno colpito e sono scappati senza lasciare traccia. Sul posto è intervenuta la polizia. L'Osservatorio sulle manifestazioni sportive potrebbe adesso rivedere la decisione di far disputare a porte aperte la partita con il Palermo domenica prossima.

 
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Spalletti: "42 punti, un'impresa"

Post n°1206 pubblicato il 21 Gennaio 2008 da Urbe_immortale

"Stiamo facendo bene. Certo a volte ci sarebbe bisogno di più tranquillità ma, si sa, a Roma il rapporto tra tifosi e squadre è abbastanza viscerale". A dirlo, dopo il 2-0 contro il Catania, è mister Luciano Spalletti. "Il Catania è una bella squadra, equilibrata -aggiunge Spalletti- Questi tre punti significano davvero molto per noi, anzi la vittoria di oggi è una mezza impresa". Ma il tecnico giallorosso ha parlato anche di Esposito, fischiato da parte del pubblico romanista."E' un ragazzo che sta lavorando bene, certo ultimamente è stato sfortunato. Nella vita di ogni giocatore ci sono periodi neri da affrontare. Sarebbe bello che il pubblico capisse e lasciasse i giocatori tranquilli, in modo da dargli la possibilità di recuperare al meglio. Giuly? Bravissimo, è forte e pericoloso anche in fase di realizzazione". Per quanto riguarda la prossima trasferta di Coppa Italia contro la Samp dice: "Una bella squadra, sarà insiodiosa come trasferta".

 
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Dichiarazioni dagli spogliatoi

Post n°1205 pubblicato il 21 Gennaio 2008 da Urbe_immortale

Ecco una panoramica delle dichiarazioni nel dopopartita di oggi dopo la vittoria dei giallorossi contro il Catania. Tre punti che valgono oro e che galvanizzano la squadra di Spalletti. Ora l'obiettivo non è solo il mantenimento della seconda piazza (la Juve che ha pareggiato ci ha dato una bella mano).

MARCO CASSETTI
"Sono contento, speriamo di continuare così e magari di rosicchiare qualcosa avanti. Abbiamo giocato bene e ci siamo meritati la vittoria. Abbiamo perso punti importanti ma alla fine abbiamo ben poco da rimproverarci. Ferrari? Sta bene e quando viene chiamato in causa fa il suo, spero rimanga con noi a lungo. E' una gran cosa aver allungato sulla Juve, ma pensiamo soprattutto a rosicchiare qualcosa avanti".
DANIELE DE ROSSI
"Certo che miriamo all'Inter. Non abbiamo mai smesso di farlo. La Juve è una grande squadra e ci incalza in classifica, ma la squadra di Mancini è, e continuerà ad essere, il nostro punto di riferimento. Non ci precludiamo nulla, a volte ci è mancata la concentrazione e se andiamo ad analizzare le nostre prestazioni bisognerebbe fare tanti discorsi su come abbiamo perso punti per strada".
RODRIGO TADDEI
"Per vincere lo scudetto dobbiamo essere determinati, mettercela tutta dando il massimo domenica dopo domenica. E' bello il feeling con la curva, ti carica, e ci permette di giocare al meglio. Sono contento perché in tre anni mi sono ritagliato i miei spazi qui e sento l'affetto del pubblico. La sostituzione? A dire il vero non mi sono ancora ripreso del tutto dall'influenza, è stata una sostituzione a titolo precauzionale".
DANIELE PRADE'
"La Roma dimostra maturità, sa quando spingere e quando, invece, rallentare. Oggi abbiamo mostrato un'ottima difesa, soprattutto mi è piaciuto Ferrari, che ha fatto un'ottima gara. Pizarro? credo che al momento in Italia non ci sia nessuno bravo come lui. Per i prossimi impegni posso solo dire che con la Samp non sarà facile, è in un momento positivo e dovremo lottare per portare a casa il risultato".

 
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Giuly e De Rossi, la Roma và

Post n°1204 pubblicato il 21 Gennaio 2008 da Urbe_immortale

Copione ampiamente rispettato. La Roma anche senza Totti e un cospicuo numero di titolari regola un buon Catania con il più inglese dei risultati. 2-0 conquistato non senza patire a tratti, specie nel primo tempo, la buona organizzazione dei ragazzi di Silvio Baldini e sciupando la solita quantità industriale di palle gol. Successo comunque franco per la squadra di Spalletti, che al giro di boa allunga in classifica sulla Juventus, staccata ora di cinque punti e mantenendo vive le residue speranze di rosicchiare qualche punto alla capolista Inter.

La strada per i giallorossi, potenzialmente in salita viste le numerose assenze, si spiana dopo appena otto minuti di gioco. Un sinistro velenoso di Taddei dal vertice destro dell'area viene respinto dal palo, sul pallone vagante è lesto a intervenire il frizzante Giuly che con un tocco facile facile insacca alle spalle di Polito.

Viene quasi di conseguenza andare con la mente al pirotecnico 7-0 dello scorso anno, ma il Catania di Baldini è di ben altra pasta rispetto a quello più spregiudicato e frivolo guidato da Marino. Mascara in ben tre circostanze e Colucci con un robusto colpo di testa fanno venire il sudore freddo ai 30mila dell'Olimpico, esaltando le qualità di Doni, divenuto ormai portiere dispensa-sicurezze. I rossoazzurri ci credono e pungono, offrendo però il fianco alle proverbiali ripartenze romaniste. Oggi meno letali del solito a causa dell'assenza del cannoniere principe. Vucinic si sbatte, corre e sbuffa, offrendosi come punto di riferimento ai compagni che si fiondano negli spazi, ma non può surrogare l'estro e la freddezza sotto porta che Totti in genere garantisce. Mancini sembra rinato dopo l'incontro chiarificatore con la società, ma continua a sprecare chance a dir poco ghiotte. Il match rimane aperto fino al minuto 56: Taddei approfitta di un'incertezza della difesa etnea e in piena area viene steso da Terlizzi. Il penalty concesso senza esitazioni da Orsato è trasformato con precisione da Daniele De Rossi. La Roma chiude l'andata al ragguardevole bottino di 42 punti: nulla da eccepire.

 
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