C'è solo l'A.S.Roma!

I Ladri hanno perso!

Faccia di merda-Mancini

Prima sconfitta stagionale dei Ladri. Nel posticipo del San Paolo i nerazzurri cedono 1-0. Una sconfitta meritata, come sarebbe stata meritata quella di mercoledì contro la Roma e che non è arrivata solo per i soliti regali dall'arbitro, figlia di una prestazione esemplare del Napoli. Zalayeta al 3' beffa con un fantastico pallonetto Julio Cesar. Nella ripresa sempre l'uruguagio fallisce un calcio di rigore, ma il Napoli riesce comunque a portare a casa la vittoria che riapre la corsa scudetto. La Roma, dopo il poker al Parma, è adesso a -6, ma il campionato resta falsato.

L'Inter finore ha avuto almeno 14 punti grazie agli errori arbitrali, alla Roma, sempre a causa degli arbitri, di punti ne sono stati tolti almeno 8. Il conto su come la classifica sarebbe oggi, per quello che il campo ha detto e prodotto, fatelo voi...

Juan ancora in dubbio, ma torna De Rossi.

Allarme Juan. Il brasiliano non è ancora recuperato e una sua presenza mercoledì a Madrid è tuttaltro che scontata. Il difensore avverte ancora dolore alla caviglia infortunata nella gara di andata col Real e non devono ingannare la panchina di ieri e i pochi minuti contro l'Inter, perché il brasiliano ha fatto solo numero in mancanza di altri difensori a disposizione di Spalletti. Le sue condizioni sono monitorate costantemente e l'obiettivo è quello di rimetterlo in piedi per la partita col Real anche se il dubbio riguardo al suo utilizzo sarà sciolto solamente in extremis: se non dovesse farcela le soluzioni per il tecnico giallorosso non mancano. Al fianco del rientrante Mexes, ieri squalificato, la scelta è tra Ferrari e Panucci, perfetto ieri pomeriggio al suo rientro da centrale. Se Spalletti dovesse scegliere di utilizzare Christian al centro, spazio a Cicinho sulla destra. In caso di Ferrari centrale, ballottaggio sulla fascia destra tra Panucci e il brasiliano con il primo favorito perché da quella parte ci sarà uno tra Robben e Robinho e servirà un calciatore che sappia coprire più che attaccare. Dalla parte opposta ci sarà Tonetto, al quale ieri Spalletti ha risparmiato gli ultimi dieci minuti: la lussazione alla clavicola sinistra rimediata a San Siro terrà infatti Cassetti fuori per un bel po' e da quella parte l'unica alternativa è Antunes.

Contro il Real saranno comunque molti i cambi rispetto alla gara col Parma: ieri Spalletti ha concesso un turno di riposo a molti dei giocatori che mercoledì scenderanno in campo dal primo minuto al Bernabeu. Nonostante la buona prestazione di Brighi e Aquilani, che ha segnato il suo terzo gol in campionato dopo quelli contro il Palermo e il Siena all'andata, in mezzo al campo rientreranno dal primo minuto Pizarro e De Rossi, ieri a riposo. Sulla trequarti tornerà dal primo minuto Simone Perrotta, risparmiato col Parma mentre sugli esterni sono due i ballottaggi: sulla fascia destra Giuly dovrebbe essere favorito rispetto a Taddei. Ieri il brasiliano è rimasto in campo per tutta la gara mentre il francese ha lasciato il posto ad Esposito: potrebbe essere questo un segnale in vista della gara col Real. Prosegue invece secondo i piani il rientro di Mancini: il brasiliano ieri è rimasto in campo per 75 minuti mettendo in mostra una buona condizione fisica. Test superato, quindi, e grandissime possibilità (nonostante il gol di Vucinic con il Parma) di partire titolare al Bernabeu. In avanti ci sarà Francesco Totti.

La squadra riprenderà ad allenarsi questa mattina a Trigoria: seduta defaticante per i calciatori scesi in campo ieri pomeriggio. Allenamento mattutino anche domani prima della partenza per Madrid, prevista per martedì mattina. Nel pomeriggio invece i giallorossi prenderanno confidenza con il terreno del Bernabeu quando sosterranno l'allenamento di rifinitura.

Losi: "Emozione di una vita!"

Se per il traguardo raggiunto dei 200 gol erano stati altrettanti i bambini in campo a festeggiarlo, ieri, per il record di presenze in campionato, non potevano non essere in 387 (forse qualcuno in meno, ma va bene lo stesso…) a stringersi intorno al capitano. Meglio, ai due capitani. Quello di oggi, Francesco Totti, che per quei tanti bambini rappresenta l'esempio del campione in assoluto, ma anche quello di un tempo, quell'omino dalle gambe forti, Giacomino Losi, che in comune con Francesco ha lo sguardo dolce e l'espressione mite, ma sul campo sapeva farsi rispettare come pochi (e senza mai un'espulsione in carriera). Una vera festa, quella andata in scena poco dopo le 17 sul terreno dell'Olimpico, gioiosa come sanno essere soltanto quelle animate dai bambini. «Cercherò di trattenere le lacrime» aveva detto alla vigilia "Corederoma". E così è stato, anche se l'emozione non poteva non farsi sentire in chi una festa, quando lasciò la Roma da primatista («A quei tempi non ci si badava…», dice quasi a stemperare il rammarico), non ebbe il piacere e l'onore di riceverla. «Mi sono comunque sentito ripagato stavolta - continua Giacomo, ieri sera in tribuna autorità con la moglie, ospiti entrambi della famiglia Sensi. - Davvero una grande emozione, che compensa l'amarezza che mi portavo dentro da allora».

Una cerimonia iniziata vicino allo spogliatoio della squadra giallorossa, dove Giacomo ha incontrato Francesco. Da lì, insieme, l'ingresso in campo dalla parte della Sud. Ad attenderli, entrati dalla parte opposta, tra la Tevere e la Nord, i tanti bambini vestiti di tutti i colori. Quelli delle scuole calcio di Roma, compresa quella di Valle Aurelia, che da anni Giacomo segue con l'amore, la dedizione e la passione che ha sempre messo nel far crescere, a pane e calcio, i suoi ragazzi. Insieme a loro, al centro del campo, l'amministratore delegato della As Roma, Rosella Sensi. L'abbraccio e le parole di affetto sono le stesse, per Francesco come per Giacomo. Per tutti e due, l'omaggio della società, un grande piatto d'argento "in segno di gratitudine", c'è scritto, per ciò che hanno saputo dare (e per quanto riguarda Francesco, darà ancora, si spera a lungo) ai colori giallorossi.

Sugli spalti, intanto, la coreografia organizzata dall'Utr. Anche qui tanti ragazzi, gli "alfieri" in rappresentanza dei numerosi Roma club, venuti a issare gli striscioni preparati per l'occasione: "Grazie Capitano", recitava il più grande (30 metri x 1,50), al centro della Tevere. Più in alto, "Dalla storia alla leggenda". E in basso, "Roma è fiera di te". Di lato, verso la Nord, altri due, dedicati a colui che, a trentanove anni dalla sua ultima gara con la maglia giallorossa (tanto è durato il suo record di presenze), ha passato ieri a Francesco il testimone di romanista più romanista della storia giallorossa: "Giacomo Losi, sei sempre" diceva il primo "er core de Roma" completava l'altro. E' il momento delle foto e degli abbracci, per Giacomo e Francesco. Totti rientra negli spogliatoi. Lo attendono stasera la presenza n° 388 e il gol n° 202. "Corederoma" sorride invece contento. Guarda gli striscioni. E capisci allora che lo sforzo di trattenerle, quelle lacrime, continua a farlo. E se solo aveva temuto che, una volta superato il suo record, qualcuno avrebbe potuto dimenticarlo, ieri ha avuto la rassicurazione che così non sarà. E che potrà continuare ad andare orgoglioso, come sempre, dell'affetto che il popolo giallorosso gli ha finora dimostrato e seguiterà a tributargli. Quel "Grazie Capitano", stasera, è anche per lui.

Totti: "A Madrid una partita da Roma!"

Le prime avvisaglie c'erano state durante la gara col Real Madrid. Contro la Fiorentina e l'Inter erano arrivati altri segnali positivi. Dopo la gara di ieri pomeriggio si può dire senza paura di essere smentiti: Francesco Totti è tornato. Quello vero, quello in grado di caricarsi da solo tutta la squadra sulle spalle. Sarà stata la voglia di dimostrare che a San Siro è stata commessa un'ingiustizia, sarà stata la voglia di festeggiare il suo ennesimo record in giallorosso (388 presenze in campionato con la maglia della Roma), o solo una tappa di preparazione alla gara più importante della stagione, ma ieri si è visto uno dei migliori Totti della stagione, all'altezza di quello di prima dell'infortunio. Un Totti voglioso e motivato, pronto a guidare e riprendere a brutto muso i compagni (visto il siparietto con Aquilani prima in occasione della punizione a due in area del Parma e poi in occasione del gol di Francesco?). Un Totti leader, pronto alla battaglia che aspetterà la Roma mercoledì sera al Bernabeu dove servirà non solo il Totti migliore ma anche la squadra migliore. «Servirà una partita da Roma - le parole del capitano a fine partita - con quello che abbiamo fatto fino ad oggi, e se riusciremo ad andare a Madrid concentrati come in questo momento possiamo dire la nostra». E una Roma come quella vista ieri può giocarsela con tutti sia in campionato sia in champions. «Non voglio scegliere, io voglio vincere tutto». L'Inter, insomma, è avvisata. Il campionato non è ancora finito e oggi i nerazzurri hanno un impegno difficile a Napoli…«Si, è un impegno difficile, ma la cosa più importante era la continuità della squadra. La Roma in questo momento sta dimostrando di essere tornata ad alti livelli perciò siamo contenti di aver superato il Parma, soprattutto dopo la grande prova che avevamo fatto contro una grande squadra come l'Inter mercoledì scorso. Serve continuità, sperando che l'Inter possa fare passi falsi. Noi aspettiamo». La Roma aspetta un passo falso dell'Inter che però, sono parole di Spalletti "vince le partite più con il mestiere che per gli arbitraggi". Caratteristica, questa, che forse manca un po' alla Roma, troppo spesso più bella che concreta. «L'Inter è una squadra superiore a tutti, che ha tantissimi campioni che fanno al differenza. Ha qualità, ha quantità, ha voglia di vincere, ha giocatori di livello internazionale».

Infine il record di presenze in campionato, 388, due in più rispetto a Giacomo Losi. Il pubblico giallorosso durante la premiazione avvenuta prima della partita ha tributato ad entrambi tanti applausi. Un gesto d'amore verso due campioni che hanno fatto la storia della Roma. Totti è rimasto molto colpito, convinto una volta di più di aver fatto la scelta giusta decidendo di rimanere a vita in giallorosso. «Una sensazione che rimarrà dentro di me, che porterò per tutta la vita, perché è una sensazione che ho sempre voluto contraccambiare con questa gente, perché lo merita. Ho deciso di rimanere sempre a Roma, con la stessa maglia, con la stessa squadra per la quale faccio il tifo fin da piccolo, perciò è una sfida che sono riuscito a vincere».

Spalletti: "A Madrid partita dell'anno"

L'intervista di Luciano Spalletti, tecnico giallorosso, a Sky. "La squadra sotto l'aspetto fisico sta abbastanza bene. Possiamo dire la nostra a Madrid".

La Roma è meno sei dall'Inter.
Noi la pressione la dobbiamo far salire a noi stessi, vuol dire fare le cose come le abbiamo fatto stasera: giocare bene, velocemente, i ragazzi hanno fatto sbagliare gli avversari attraverso una manovra fatta bene.
La Roma arriva al top al Bernabeu?
La squadra sotto l'aspetto fisico sta abbastanza bene. Possiamo dire la nostra a Madrid. Quella di mercoledì sarà la partita dell'anno
A Roma non hanno gradito le sue parole dopo Inter-Roma.
La mia è stata una ricerca a guardare quello che possiamo migliorare noi stessi. I ragazzi l'hanno presa nel modo giusto, creando quei presupposti di crescita che servivano per fare un bel risultato.

La Sensi: "Mercoledì saremo concentrati"

Le parole di Rosella Sensi, amministratore delegato della Roma, rilasciate fuori dalla Tribuna d'Onore:

Sulla partita di oggi ed il prossimo impegno con il Real.
"Oggi era importante pensare solo al Parma, da ora si pensa a Madrid e sono sicuro che saremo concentrati, ci vuole continuità, senza paura e con la sicurezza di essere forti e di stare in Champions da tanto tempo; è stato bellissimo vedere Totti e Losi insieme sono due simboli che hanno dato tanto e Francesco darà ancora tanto alla società".
Sugli arbitri.
"I nostri comportamenti sono coerenti, non ci piace fare polemiche perché non fanno bene al calcio ed ai tifosi, ci sono stati errori palesi, ci dispiace ma noi dimostriamo sempre il nostro valore non con le parole; non mi piace fare i conti in tasca agli altri, parlo solo per me, noi siamo tutti civili e coerenti oltre che leali".
Suo padre è sempre stato vivace nelle proteste contro il palazzo.
"Mio padre ha un temperamento vivace e forte come me, abbiamo solo due modi di esternarlo diversi; lui è con me in questa situazione me lo dice sempre".

Pradè: "Pronti per Madrid!"

Le parole di Daniele Pradè, direttore sportivo della Roma, a Roma Channel:

Prima della partita il passaggio di testimone tra Totti e Losi.
Sono queste le cose belle dello sport. Francesco non ci stupisce più: regala sempre record nuovi, poteva esserci un contraccolpo psicologico dopo mercoledì e invece abbiamo dimostrato di essere maturi.
Guardando la classifica cresce il rammarico.
Abbiamo vinto una partita difficile oggi, il Parma è una squadra in salute, noi avevamo risentito del pareggio di San Siro.
Brighi molto bene, è d'accordo?

Brighi è un calciatore importante, ce lo hanno chiesto sei squadre di serie A. Sembrava un piccolo De Rossi. Sono contento per lui, per Esposito, per Antunes, contento del gol di Vucinic che per un attaccante è importante.

Ora arriva il Real Madrid. Sensazioni?
Non siamo la Roma dell'anno scorso, noi stiamo crescendo. La partita sarà difficilissima, ma noi siamo pronti.

Brighi: "Non ero arrugginito"

Le parole di Matteo Brighi, centrocampista della Roma, a Roma Channel:

Matteo, una buona partita da parte tua.
Sono contento della partita e del risultato. Non è facile giocare bene quando non si gioca sempre. Puoi rischiare di farti trovare arrugginito. Non sta succedendo, sono contento.
Ora andate a Madrid. Come vi state preparando?
In campionato non possiamo più sbagliare niente, a Madrid sarà una battaglia, ma noi partiamo con il vantaggio dell'andata.

Vucinic: Cercavo quel gol!

Le parole di Mirko Vucinic, attaccante della Roma, a Roma Channel:

Mirko, una vittoria importante.
Siamo contenti di aver vinto prima di una gara molto difficile che giocheremo a Madrid. Il Parma era una squadra in salute.
Avete reagito bene dopo la delusione di San Siro.

Sì, abbiamo reagito bene, voltando pagina dopo San Siro.
E' arrivato anche il gol.
Sono contento, lo cercavo da tempo.
Che sensazioni dà il Real Madrid?
Sensazioni stupende, andiamo lì per passare il turno.