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Vucinic: "Sogno lo scudetto"

La conferenza stampa di Mirko Vucinic, attaccante della Roma, a Trigoria. Il giocatore montenegrino parla a due giorni da Catania-Roma, valevole per la trentottesima giornata del campionato di Serie A

Come state vivendo questi giorni?

Un po' di tensione c'è, come tutti sappiamo siamo arrivati siano noi che Inter alla lotta dello scudetto.

Che idea ti sei fatto della bufera scoppiata intorno all'Inter?

Dell'Inter non mi interessa molto, l'importante che noi lavoriamo tranquilli, consapevoli di essere una grande squadra.

Perché la Roma dovrebbe vincere questo scudetto?

Il nostro punto di forza è il gruppo molto compatto e molto bello. Il nostro gioco, poi, è tra i migliori in Europa. Questo dovrebbe essere il motivo per vincere. E poi perché abbiamo continuato a credere al campionato, vincendole quasi tutte.

E' vero che partirete tutti per Catania?

Lo abbiamo fatto pure prima del Real e del Manchester, lo faremo anche questa volta.

Tu hai un rito scaramantico?

Riti non ne ho, visto che hanno portato il sale davanti ai cancelli, speriamo porti bene.

I tifosi della Roma non partiranno per Catania. Come affronterete la sfida di domenica?

Nei momenti difficili la squadra ha fatto sempre bene. Sappiamo bene che mano ci dà la nostra tifoseria, mi dispiacerebbe non potessero venire.

Tu giochi bene da centravanti e da esterno. Anche Perrotta è un giocatore versatile. E' un vostro punto di forza?

Sicuramente, abbiamo calciatori bravi ad adattarsi a più ruoli, è un punto di forza.

Come stai?

Molto bene, nonostante abbia saltato qualche allenamento.

Chi vince lo scudetto?

Io spero la Roma, purtroppo dipende anche dall'Inter. Noi facciamo gli scongiuri, speriamo bene.

Che domenica ti immagini?

Una domenica particolare, spero di non pensare troppo alla partita, può fare anche un effetto opposto.

Comproprietà tra Roma e Lecce. Cosa pensi al riguardo?

Spero la Roma prenda anche l'altra metà. Io voglio restare, ho sempre sognato di venire qui. Mi riscatterei? Non lo so, cerco soltanto di ricambiare la fiducia che mi è stata data.

A Catania in Coppa Italia avete avvertito la tensione di Catania?

Quel giovedì i tifosi erano calmi, non ci tenevano molto alla Coppa Italia. Per noi è stata una partita più facile.

Temete l'ambiente di Catania?

Non è la prima volta che giochiamo in ambienti caldi, ormai abbiamo un tipo di esperienza consolidata.

La Roma è una squadra tecnica, domenica avrà anche cattiveria?

Noi ci giochiamo lo scudetto, per tirare fuori la cattiveria non ci dovrebbero essere problemi.

L'hai fatto un sogno?

Io ho sogno nel mio cassetto: vincere lo scudetto. Prima viene, meglio è.

Qualcuno ti ha paragonato a Ibra. Ti senti l'Ibra della Roma?

Mi piace essere paragonato a lui, ma lui sta facendo grandi cose all'Inter.

Per lo scudetto che promessa fai?

Lasciamo perdere... (ride, ndr).

Il fatto che i tifosi non possano essere presenti, non è una sconfitta dello sport?

Sì, ci dispiacerà, però sappiamo che un mare di gente ci aspetterà a Fiumicino.

Ripensate alla partita col Livorno?

Sì, ci capita, però è bene guardare avanti.

Ti sei interessato alle intercettazioni dell'Inter?

Non ho letto, io leggo solo notizie sulla Roma

Cosa vi dite tra compagni?

Siamo tranquilli, per noi sarà una partita molto importante, non vediamo l'ora di affrontarla.

I tifosi del Catania non vogliono farvi dormire la notte prima della partita. Un pensiero? 

E' probabile che non dormiamo lo stesso per l'importanza della partita...

C'è stato un rito scaramantico tra di voi?

No, l'unica cosa che ci abbracciamo tra di noi prima della partita e ci diciamo di vincere la partita. 

Spalletti vuole tutti a Catania

Roma, tutti uniti per lo scudetto. Per la trasferta di Catania, domani partiranno per tutti i giocatori della rosa, compresi gli infortunati, compresi Taddei, Ferrari e Pit. Forse l'unico che resterà a Roma sarà proprio Francesco Totti, che ancora non cammina bene con la gamba infortunata. Ma Spalletti ha voluto tutti i giocatori uniti per la partita che può valere lo scudetto.

Juan torna in gruppo

A distanza di quasi un mese dalla sua ultima apparizione, Juan è tornato ad allenarsi con il gruppo. Una seduta fatta di possesso palla, lavoro tattico e partitella a cui il brasiliano ha partecipato sino alla fine, mostrando dei progressi rispetto a quanto visto dall'inizio di questa settimana, dove si era concentrato esclusivamente su del lavoro atletico. Operazioni più blande, queste, dovute al colpo rimediato sotto al ginocchio nella gara contro il Torino (del 27 aprile), che ha causato un'infiammazione che gli ha impedito di esercitarsi a pieno regime con il resto della squadra. Per capire se il centrale della Seleçao risulterà recuperato, bisognerà vedere se anche nell'allenamento odierno si eserciterà a pieno regime con il resto dei compagni. Se da una parte la situazioni di Juan sembra in progresso, da monitorare appare invece quella di Philippe Mexes. Il francese, ieri, ha svolto una leggera corsetta e delle ripetute sotto la direzione di Paolo Bertelli (così come Perrotta), un qualcosa in più rispetto a quanto effettuato nelle ultime sedute, anche se ciò che ha preoccupato un po' è la stretta fasciatura apparsa sul ginocchio destro dell'ex Auxerre, proprio quello che ha subito il colpo contro l'Atalanta costringendolo ad uscire. Anche Doni ha continuato il differenziato svolgendo una serie di giri di campo. Domenica stringerà i denti. Vucinic e Giuly sembrano aver ormai smaltito il recente affaticamento muscolare, visto che sono tornati ad allenarsi a pieno regime con i compagni. Tanto entusiasmo fuori da Trigoria, dove erano presenti un centinaio di tifosi