Creato da Urbe_immortale il 11/09/2006
Blog dedicato all'A.S. Roma, la squadra della Capitale!

Lettera della squadra al Presidente Sensi

Ciao Presidente,
ci affidiamo a queste poche righe per dirti tutto quello che a volte magari non siamo riusciti a trasmetterti a voce o attraverso i gesti e i comportamenti.
Qualcuno di noi Ti ha conosciuto dal giorno in cui sei diventato “Il Presidente”, qualcuno ti ha incontrato durante i  Tuoi 15 anni di presidenza e qualcuno Ti ha conosciuto da poco, ma in ognuno di noi è rimasto impresso il tuo sguardo profondo, carico di umanità, pur se determinato e a volte, forse per chi Ti conosceva troppo poco, anche un po’ duro, ma nessuno di noi può dimenticare la passione con cui ci hai sempre seguito, anche quando non eri presente fisicamente. Sei sempre stato vicino a noi, a volte come Presidente, altre come un secondo padre.
In questi anni hai saputo coniugare sport e solidarietà umana e sociale, senza mai perdere i valori morali che sono propri dello sport. Hai fatto tanto per la Roma e per Roma, le tue passioni dopo l’amore per la tua famiglia, e i romani e i romanisti – e non solo loro – ti hanno accompagnato con dignità e riservatezza, così come Tu hai affrontato la Tua ultima battaglia, una delle tante ma sicuramente la più dura.
Noi non Ti lasceremo solo e non lasceremo sola la Tua famiglia e la famiglia romanista; la nostra forza sarà l’unione e faremo il possibile per farti sorridere da dove sarai, uno di quei tuoi sorrisi che ci regalavi quando venivi in spogliatoio per darci la carica.

Ciao Presidente, Tu sei sempre con noi.

 

Il gol di De Rossi alla Fiorentina commentato dal grandissimo e compianto Alberto D'Aguanno

 

Coppia di Campioni!

 

Il Capitano e Capitan Futuro

 

Serie A: 18^ Giornata:

Chievo-Inter

Atalanta-Napoli

Bari-Udinese

Cagliari-Roma

Catania-Bologna

Lazio-Livorno

Parma-Juventus

Sampdoria-Palermo

Siena-Fiorentina

Milan-Genoa

 

Classifica:

  1. Inter   39
  2. Milan*   31
  3. Juventus   30
  4. Roma 28
  5. Parma   28
  6. Napoli   27
  7. Palermo   26
  8. Sampdoria   25
  9. Bari*   24
  10. Chievo   24
  11. Fiorentina*   24
  12. Genoa*   24
  13. Cagliari*   23
  14. Udinese*   18
  15. Livorno   18
  16. Bologna*   16
  17.    16
  18. Atalanta*   13
  19. Catania   12
  20. Siena   12

* una partita in meno

 

Marcatori Giallorossi in Campionato

9 reti: Totti.

4 reti: De Rossi.

3 reti: Vucinic.

2 reti: Perrotta, Brighi, Burdisso.

1 rete: Taddei, Mexes, Riise, Menez, Cassetti.

 

Giudice Sportivo

Multe all'A.S. Roma nel corso della stagione:

€ 77.000,00

Squalificati per la prossima gara di campionato:

 

Espulsi nell'ultima partita:

 

5 ammonizioni.

De Rossi.

4 ammonizioni:

Cassetti, Pizarro, Menez, Perrotta.

3 ammonizioni (in diffida):

Totti. 

2 ammonizioni:

Vucinic, Andreolli, Mexes, Burdisso.

1 ammonizione:

Taddei, Okaka, Cerci, Vucinic, Doni, Riise, Motta, Guberti, Brighi.

 

Prossime gare AS Roma

6 gennaio, 18^ giornata:

 -

9 gennaio, 19^ giornata:

 -

12 gennaio, Coppa Italia, Ottavi di Finale:

 -

 

Europa League

Sedicesimi di Finale:

Panathinaikos-Roma (18 e 25 febbraio)

Marcatori giallorossi in Europa League:

11 reti: Totti.

3 reti: Menez, Okaka, Cerci.

2 reti: De Rossi, Riise, Vucinic.

1 rete: Guberti, Perrotta, Andreolli, Scardina.

 

« La Roma non ha mai pianto

e mai non piangerà:

perché piange il debole,

i forti non piangono mai. »

Dino Viola

 

Immenso Capitano

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Rabona di Aquilani e gol del Capitano al Milan

Il fantastico gol del Capitano a Marassi

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CAPITAN FUTURO! D.D.R.!

 

    

 

 

 

 Francesco, Daniele e Simone

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    CAMPIONI DEL MONDO!

  

Vivi come se tu dovessi morire subito,

 pensa come se tu non dovessi morire mai.

 

Messaggi del 06/06/2008

La Roma su Edinson Cavani

Post n°1813 pubblicato il 06 Giugno 2008 da Urbe_immortale

Zamparini smentisce: è una bufala! Ma il procuratore del giocatore dice: "Edinson verrebbe a Roma in pedalò!"

Secondo il quotidiano "Il Tempo" la Roma non è immobile. Nonostante i problemi di Italpetroli e la ''confusione'' di Spalletti, si lavora ai prossimi acquisti. Il nome nuovo è quello di Edinson Cavani, ventunenne attaccante esterno uruguaiano che il Palermo offre in prestito gratuito. Non direttamente ai giallorossi, perché i siciliani vorrebbero mandarlo a giocare, ma la Roma si è mossa con i manager di Cavani, presenti ieri mattina a Trigoria. A Spalletti il giocatore piace, così come alla Lazio: può fare l'esterno e il centravanti. Così la società sarebbe disposta a chiedere anche la comproprietà ai siciliani. L'ingaggio non rappresenta un problema: un milione di euro la richiesta per l'ingaggio, a ottocentomila euro si può chiudere. Le parti si sono aggiornate ai prossimi giorni.

“Cavani alla Roma? E' una bufala”. Maurizio Zamparini è perentorio, nega ogni trattativa in corso con la Roma per la cessione di Edinson Cavani, attaccante del Palermo, classe '87. Uno in grado di fare la seconda punta e all'occorrenza anche l'esterno d'attacco. “Noi daremo il nostro calciatore in prestito – spiega il presidente del Palermo al Romanista.it – ma solo ad una squadra che gli consenta di giocare con continuità. Nella Roma non lo potrebbe fare mai”.

Discorso chiuso? Non proprio. Almeno secondo l'agente dell'uruguayano, Pierpaolo Triulzi, che ieri sarebbe stato avvistato dalle parti di Trigoria. “Veramente in questo momento sono in Argentina a Buenos Aires e non ho avuto contatti con nessuno – le parole del procuratore, romano di nascita, al Romanista.it – posso dire, però, che la destinazione giallorossa sarebbe graditissima. Edinson verrebbe col pedalò nella Capitale, anche se lui al momento resta un calciatore rosanero”. Sarebbe disposto a far parte della Roma anche non avendo il posto assicurato? “Sicuramente – dice Triulzi – la squadra di Spalletti è una delle migliori in circolazione, come si potrebbe rifiutarla? Sarebbe meglio, comunque, che si parlassero i due club per trovare una accordo, per noi non ci sarebbero problemi”.

 
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Nazionale: Panucci out

Post n°1812 pubblicato il 06 Giugno 2008 da Urbe_immortale

Cristian Panucci abbandona l'allenamento azzurro nel pomeriggio sul campo della Admira Wacker. Il terzino azzurro si è fermato durante una sessione di scatti, e si è seduto al suolo tenendosi il ginocchio destro. A quel punto massaggiatori e medico si sono avvicinati portando una borsa del ghiaccio, che il giocatore ha messo subito sulla parte dolorante. Dopo aver fatto segno con il pugno di un dolore come uno strappo al ginocchio, Panucci ha buttato con un po' di rabbia la borsa per terra, si è alzato ed ha abbandonato il campo da solo zoppicando

 
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Agente Lopez: "Lisandro Lopez e Milito piacciono alla Roma"

Post n°1811 pubblicato il 06 Giugno 2008 da Urbe_immortale

Le parole di Fernando Hidalgo, agente di Hernan Crespo e Lisandro Lopez, a Teleradiostereo. Il procuratore ammette: "Il centravanti del Porto piace alla Roma, ma ancora non ci sono stati contatti con il club giallorosso".

Si è parlato che Crespo potesse lasciare l'Inter. E' vero?

Lui ha deciso di finire il suo contratto con l'Inter, sperando che possa dimostrare il suo valore.

La Roma l'ha chiesto?

Non lo so, sinceramente.

Altro nome, in chiave giallorossa, è Lisandro Lopez.

Da quanto ne so, oltre Lisandro, alla Roma piace anche Diego Milito, ma al momento non ho ricevuto offerte precise per nessuno.

Il valore di Lisandro Lopez?

C'è da fare una trattativa con il Porto, la trattativa può essere chiusa per 15-20 milioni.

E Milito a quanto si può prendere?

Non lo so, lo scorso anno abbiamo rifiutato tanti soldi dal Barcellona, ora non so il presidente quanto lo valuta.

Milito è retrocesso con il Saragozza. Resta o va via?

Se arrivasse una buona proposta, potrebbe andare.

 
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Nazionale: Panucci rischia, De Rossi dovrebbe iniziare titolare

Post n°1810 pubblicato il 06 Giugno 2008 da Urbe_immortale

Ci dà dentro, Donadoni, e prova a capire fino in fondo a quali giocatori affidarsi in vista dell'esordio in questo campionato europeo, fissato per l'Italia lunedì 9, a Berna, contro l'Olanda, ore 20,45. Ieri una sola seduta d'allenamento pomeridiana (chiusa al pubblico, e un paio di tifosi locali non l'hanno presa bene, urlando da fuori i cancelli frasi tipo "Bastardi, la Nazionale è di tutti"), ma molto intensa, al termine della quale sono arrivate indicazioni evidenti, altre meno, comunque attendibili. Per quello che si vede in questi primi giorni di lavoro in Austria, si può dire che la cerchia degli intoccabili, quelli sicuri di partire titolari, s'è ristretta a cinque giocatori: Buffon, Zambrotta, Pirlo, Camoranesi e Toni. Donadoni avrà sicuramente le idee più chiare e magari lui avrà in testa la formazione per lunedì almeno per dieci undicesimi. A naso, si è autorizzati a pensare che Grosso abbia superato Panucci e quindi Zambrotta giocherà a destra, che soprattutto De Rossi ma anche Gattuso partono di molto avvantaggiati rispetto ad Ambrosini, Perrotta e Aquilani e che Di Natale è in una tale condizione di forma che né Cassano né Del Piero in questo momento possono pensare di soffiargli il posto. Il nodo più grosso resta in difesa: giocheranno due tra Barzagli, Materazzi e Chiellini, ma nessuno ha il posto assicurato, tantomeno Barzagli che in allenamento invece annaspa peggio degli altri due.

Ieri Donadoni ha provato per gran parte della seduta le situazioni d'attacco a difesa schierata, variando molti degli elementi a sua disposizione. Senza fare l'elenco statistico dei giocatori provati e dei reparti schierati, si può dire che ha lasciato una grandissima impressione l'asse di sinistra composto da Grosso e Di Natale, che Toni in area ha trasformato in gol tutti i suggerimenti che spesso proprio da sinistra gli sono arrivati, che in difesa Barzagli ha avuto diverse incertezze e anche Chiellini s'è fatto sorprendere fuori posizione, che De Rossi ha conservato la magnifica condizione che l'ha sorretto per quasi tutto l'anno, che Gattuso non appare ancora al top e che Ambrosini può insidiargli il posto. Al biondo milanista va anche la palma per la rete più bella: suggerimento orizzontale da destra verso il centro di Pirlo e gran tiro al volo di sinistro in precaria coordinazione e con la pressione dello stesso Gattuso, finito proprio all'angolino alto, imparabile per Amelia.

Qualche scintilla c'è stata tra Panucci e Di Natale (per via di una scivolata lunga dell'attaccante in copertura del difensore che s'è lamentato con il ct per l'intervento e non ha rivolto la parola per un po' al compagno di squadra che continuava a dirgli di non essere entrato in maniera cattiva) e qualche lamentela l'ha alzata al cielo Cassano contro i compagni che non gli passavano il pallone. Niente di nuovo, insomma, sotto il cielo di Vienna. Nerissimo, peraltro.

 
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Piace anche Moretti, ma costa troppo

Post n°1809 pubblicato il 06 Giugno 2008 da Urbe_immortale

AA.A. Terzino sinistro cercasi. Mathieu, Riise, Dedè, Pasquale, Pasqual, Silvinho, ma anche Abidal. Sono questi i nomi che stanno circolando con insistenza per il ruolo, occupato in questa stagione da Max Tonetto e dal giovane Antunes, che però dovrebbe partire in prestito per andare a fare esperienza altrove. Ne rimarrà soltanto uno, diceva Highlander. E se Tonetto è più un "Duro a Morire" (restando sempre in ambito cinematografico) che un Highlander, Luciano Spalletti, tecnico giallorosso, ha già fatto capire di voler correre ai ripari: «Per migliorare la Roma - ha detto di recente - mi bastano due acquisti di livello». Ruoli? Un centravanti (il primo investimento che la società intende realizzare) e, appunto, un esterno basso.

In questi giorni si parla di un possibile ritorno in Italia di Emiliano Moretti del Valencia, giocatore molto gradito a Spalletti. Moretti in questo momento è in vacanza e preferisce non commentare le voci che lo riguardano. Uno dei suoi procuratori, Federico Pastorello (l'altro è il fratello Andrea), ha confermato che la società giallorossa lo segue con interesse: «Emiliano tornerebbe volentieri in Italia - ammette l'agente a Teleradiostereo - alla Roma piace, lo so indirettamente, ma non ho finora parlato coi dirigenti romanisti. Chi invece si è mosso formalmente - rivela - è stato il Genoa, che ha presentato due offerte al Valencia. Il problema, se così si può chiamare, è la valutazione che il club spagnolo dà al mio assistito, per il quale parte da una richiesta di 10 milioni di euro». Troppi, anche per la Roma.

 
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In Francia dicono: anche la Roma su Chrétien

Post n°1808 pubblicato il 06 Giugno 2008 da Urbe_immortale

Oltre a Fiorentina e Siviglia, su Michael Chrétien c'è anche la Roma. Lo dicono in Francia, in particolar modo il sito goal.com che indica nel 23enne (farà 24 anni a luglio) franco-marocchino uno dei giocatori più ambiti della Ligue 1. Dopo l'ottima stagione appena disputata con la maglia del Nancy, Chrétien sarebbe pronto a spiccare il volo verso squadre più quotate. «E' il momento di una nuova sfida - ha detto il giocatore -, di lasciare il Nancy. Ho parlato con il presidente e posso andare via se troviamo qualcuno che accontenti me e il club». La Fiorentina lo vorrebbe nel caso in cui non dovesse arrivare a Reveillere del Lione, che resta l'obiettivo numero uno dei viola, mentre il Siviglia lo prenderebbe per sostituire il vuoto che si creerà con la partenza di Daniel Alves. Insomma, un ragazzo che sembra avere prospettive importanti. E la Roma? Secondo quanto si legge sui siti francesi lo avrebbe visionato. Restano le perplessità legate al ruolo del ragazzo, esterno destro di difesa. Posizione nella quale la Roma è ampiamente coperta. Panucci, Cicinho e Cassetti, difficile immaginare un posto per lui, a meno che per Panucci non si prospetti una stagione da centrale, oppure che il ragazzo non abbia nelle gambe le qualità per giocare anche da esterno alto come il suo numero di maglia (il 20) potrebbe far pensare. Nelle cinque stagioni precedenti a quella appena conclusa, Chrétien aveva disputato, sempre con la maglia del Nancy, 145 partite realizzando nove gol. Un buon bottino per un difensore.

 
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Il Barça: "Mancini ci interessa"

Post n°1807 pubblicato il 06 Giugno 2008 da Urbe_immortale

«Mancini? Non dico che non ci interessa, solo che non abbiamo parlato né con il giocatore né con la Roma». Il vicepresidente del Barcellona, Ferràn Soriano, al Romanista ammette, come da copione, un interessamento del club "blaugrana" per il brasiliano. Negando però l'arrivo a Roma del suo diesse: «Txiki Beguiristain non è in Italia». Vero. In Italia, a Roma, ieri c'era il mediatore Ernesto Bronzetti. Ovvero, l'interlocutore dei Sensi con la Spagna, oltre che un uomo del Milan. Colui che da tempo ormai sta portando avanti (agevolando) la trattativa per la cessione di Mancini al Barcellona.

Svuotato l'armadietto a Trigoria, il brasiliano attualmente è a Bahia, dove sta trascorrendo le vacanze assieme agli amici, dopo aver passato una settimana a Belo Horizonte con la famiglia. Puro relax in attesa che la Roma trovi un'intesa con gli spagnoli, o con il Lione, che è ancora fortemente interessato all'esterno romanista. Il giocatore è tranquillo, come pure il suo agente. Gilmar Veloz ha già raggiunto un'intesa con il Barcellona. Mancini è pronto a mettere la firma su un contratto da quattro milioni di euro (netti) a stagione, più i premi. Al giocatore la Catalogna è piaciuta. Ha visitato Barcellona a Pasqua, trovandola perfetta per il suo stile di vita. Mancini non disdegnerebbe nemmeno l'ipotesi Lione, però. Per la serie, l'importante è che il conto in banca possa lievitare. Veloz, come ha confermato lo stesso Bronzetti, non farà valere la clausola Fifa. Esercitandola, la Roma perderebbe Mancini con cinque milioni, quando un anno fa il Lione era disposto a pagarne ventidue. Così non sarà. Amantino sarà ceduto a un prezzo che dovrebbe superare i dieci milioni di euro. Una cifra che permetterebbe alla Roma di non intaccare il budget, il tesoretto, di mercato (che ancora deve essere quantificato). Una soluzione che economicamente soddisfi giocatore e società permetterebbe a Veloz di uscire indenne dalla vicenda del trasferimento di Mancini. Il procuratore mantiene dei rapporti cordiali con la famiglia Sensi. Con cui ha intenzione di proseguire a fare affari in futuro. Mancini è una pagina che sarà presto voltata. Il futuro di Amantino è a Barcellona. La firma arriverà. Presto.

 
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Giuly: "Sono motivatissimo a tornare in Francia"

Post n°1806 pubblicato il 06 Giugno 2008 da Urbe_immortale

«Sono motivatissimo a rientrare in Francia». Ludovic Giuly è sempre più lontano da Roma e dalla Roma. Dopo che ieri un articolo dell'Equipe citava un interessamento del Paris Saint-Germain per il francese, l'esterno giallorosso a Radio RMC ha spedito alla Roma un messaggio di quelli chiari: «Sono motivatissimo a rientrare, dove non lo so. Il PSG sarebbe una sfida interessante, ma non l'unica. Se la squadra non dovesse giocare le coppe, non sarebbe un problema. Già l'anno scorso dovevo andare al Marsiglia, ma l'affare non si è concluso per colpa di alcuni dirigenti marsigliesi». In ogni caso, chi vorrà Giuly dovrà bussare alla porta di Trigoria. Il francese è legato alla Roma fino al 2010: «Il mio valore attuale è di uno o due milioni di euro. Mi rimangono due o tre anni ad alto livello, voglio divertirmi. Non è una questione di soldi, altrimenti sarei andato in Qatar. I dirigenti della Roma sono pronti a facilitare la mia partenza».

Dietro queste parole c'è un fastidio latente. Quello di Giuly, che ha ormai compreso di essere un elemento di secondo piano nella Roma di Spalletti. E quello del suo agente, Alain Migliaccio, cui non è piaciuto come è stata gestita dalla società la vicenda del possibile (e già tramontato) trasferimento nel Qatar. Dice il procuratore: «Se la Roma non vuole più Giuly, che me lo dica. E porterò Ludovic altrove». Per Migliaccio la società avrebbe detto di sì a un'offerta araba per l'esterno, senza fargli sapere nulla. È successo quando l'agente ha ricevuto giorni fa una telefonata dal Qatar: «Un emissario mi ha riferito di essersi incontrato con la Roma. Il club si è detto disponibile al trasferimento, ma non si è fatto vivo con me». Eppure, era stata proprio la Roma, un anno fa, a volere fortemente Ludo: «Allora - replica Migliaccio - perché non ha dichiarato il giocatore incedibile di fronte alle richieste arabe?». Il procuratore ne ha pure per Spalletti: «Nel Barcellona Giuly aveva disputato 25 o 27 partite da titolare. Spalletti aveva detto che Giuly lo sarebbe stato anche nella Roma, e invece non è stato così. Vorrei ricordarvi che, per diventare romanista, il giocatore si è decurtato lo stipendio del 30%. Ha rinunciato a tanti soldi».

Ludovic è considerato una riserva, seppure di lusso: «Il giocatore è molto contento sia della città sia dei tifosi, che lo hanno accolto benissimo. Vuole restare a Roma, ma anche giocare di più. Finora non ha detto nulla, perché è una persona corretta. Ora però...». Che succederà? «Basta che qualcuno mi dica chiaramente che non lo vogliono più e lo porterò via». Dove? I francesi vorrebbero riportare Ludovic in patria: «Il Paris - avverte Migliaccio - non mi ha chiamato. Sono parole al vento, scritte solo per fare casino». L'emissario del Qatar una telefonata l'ha fatta, invece: «Certo. Ma se Ludovic dovesse chiudere con la Roma, non lascerebbe l'Europa». Dunque sì, Giuly potrebbe dire addio alla Roma. Come aveva confessato lui stesso un po' di tempo fa, ammettendo di avere rifiutato una proposta degli arabi: «Ho rifiutato un'offerta dal Qatar, perché io ho ancora le gambe e la voglia di rimanere a giocare in Europa». Il Monaco si era fatto avanti. Un'ipotesi che al francese piaceva: «È un club che ha delle potenzialità, dei giovani di grande qualità, ma manca un'anima. Dopo la finale di Champions, non c'è più stata. C'è bisogno di quello stato d'animo, di ricominciare con quella voglia». Voglia che Ludo, evidentemente, nella Roma non ha più.

 
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Pradè: "Aquilani incedibile"

Post n°1805 pubblicato il 06 Giugno 2008 da Urbe_immortale

«Alberto non lo abbiamo mai ritenuto cedibile, è considerato uno dei tasselli importanti per la squadra di oggi e del futuro». A parlare è il direttore sportivo giallorosso Daniele Pradè, con un comunicato apparso nel pomeriggio di ieri sul sito ufficiale della società. Il soggetto è Alberto Aquilani. Ieri è stata una giornata importante per il futuro giallorosso del Principino , impegnato in Austria con la Nazionale di Donadoni. A mille chilometri di distanza dal ritiro azzurro però c'era un altro Aquilani, Claudio, papà e procuratore di Alberto, che ne curava gli interessi. L'incontro con il ds giallorosso e con Bruno Conti è stato, per dirla con le parole di Pradè «basato sui solidi rapporti costruiti negli anni, dall'inizio della carriera di Alberto nel nostro settore giovanile, con la ferma volontà da parte della società di proseguire il rapporto con il calciatore». L'incontro, durato circa un'ora, è servito per riallacciare i rapporti tra la società il giocatore riguardo al rinnovo contrattuale e per fissare alcuni punti su cui lavorare la prossima volta. Che sarà a Europeo concluso e alla presenza di Franco Zavaglia, ex procuratore di Aquilani e ora "consulente" del calciatore. «Ora Alberto - ha concluso Pradè - dovrà trascorrere un periodo di tranquillità e concentrarsi per l'impegno europeo con la Nazionale. Quando rientrerà ci ritroveremo e continueremo il dialogo con il padre e col signor Franco Zavaglia per approfondire gli aspetti contrattuali».

Tutto risolto, quindi? Non proprio. Perché se è vero che la Roma ha ribadito l'incedibilità del giocatore e che non sono mai arrivate offerte per lui, e che Aquilani senior ha rassicurato la società sul fatto che Alberto non ha nessuna intenzione di utilizzare l'ormai famoso articolo 17 della Fifa che gli consentirebbe di liberarsi ad un prezzo prestabilito per trasferirsi all'estero, è altrettanto vero che la distanza economica è ancora tanta. Alberto vorrebbe un trattamento da top player al limite del tetto d'ingaggio di 2.5 milioni netti a stagione imposto dalla società. Cifra che percepisce Mexes e che era stata offerta a Mancini e che il brasiliano ha rifiutato. Alberto chiederà 2.4 milioni netti a stagione per cinque anni, con un ingaggio a salire di duecentomila euro ogni anno. La società proverà ad accontentarlo, in un modo o nell'altro. Che significa che nel suo contratto saranno inseriti, come è successo ultimamente per Cicinho, Doni, Juan, Giuly, dei premi legati alle presenze e al raggiungimento di determinati risultati sportivi. Un escamotage utile alla società anche per mantenere inalterati gli equilibri interni allo spogliatoio. Possibile quindi che l'offerta della società si aggirerà intorno a 1.7 milioni netti a stagione (Alberto l'ultima volta ha rifiutato 1.5 milioni) a salire per cinque stagioni per finire, con i premi, più o meno alla cifra richiesta da Aquilani. Su queste basi si lavorerà e si cercherà di arrivare ad una felice conclusione della trattativa affinché, per utilizzare le parole del direttore sportivo romanista «Alberto continui a vestire la maglia giallorossa».

 
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