Creato da Urbe_immortale il 11/09/2006
Blog dedicato all'A.S. Roma, la squadra della Capitale!

Lettera della squadra al Presidente Sensi

Ciao Presidente,
ci affidiamo a queste poche righe per dirti tutto quello che a volte magari non siamo riusciti a trasmetterti a voce o attraverso i gesti e i comportamenti.
Qualcuno di noi Ti ha conosciuto dal giorno in cui sei diventato “Il Presidente”, qualcuno ti ha incontrato durante i  Tuoi 15 anni di presidenza e qualcuno Ti ha conosciuto da poco, ma in ognuno di noi è rimasto impresso il tuo sguardo profondo, carico di umanità, pur se determinato e a volte, forse per chi Ti conosceva troppo poco, anche un po’ duro, ma nessuno di noi può dimenticare la passione con cui ci hai sempre seguito, anche quando non eri presente fisicamente. Sei sempre stato vicino a noi, a volte come Presidente, altre come un secondo padre.
In questi anni hai saputo coniugare sport e solidarietà umana e sociale, senza mai perdere i valori morali che sono propri dello sport. Hai fatto tanto per la Roma e per Roma, le tue passioni dopo l’amore per la tua famiglia, e i romani e i romanisti – e non solo loro – ti hanno accompagnato con dignità e riservatezza, così come Tu hai affrontato la Tua ultima battaglia, una delle tante ma sicuramente la più dura.
Noi non Ti lasceremo solo e non lasceremo sola la Tua famiglia e la famiglia romanista; la nostra forza sarà l’unione e faremo il possibile per farti sorridere da dove sarai, uno di quei tuoi sorrisi che ci regalavi quando venivi in spogliatoio per darci la carica.

Ciao Presidente, Tu sei sempre con noi.

 

Il gol di De Rossi alla Fiorentina commentato dal grandissimo e compianto Alberto D'Aguanno

 

Coppia di Campioni!

 

Il Capitano e Capitan Futuro

 

Serie A: 18^ Giornata:

Chievo-Inter

Atalanta-Napoli

Bari-Udinese

Cagliari-Roma

Catania-Bologna

Lazio-Livorno

Parma-Juventus

Sampdoria-Palermo

Siena-Fiorentina

Milan-Genoa

 

Classifica:

  1. Inter   39
  2. Milan*   31
  3. Juventus   30
  4. Roma 28
  5. Parma   28
  6. Napoli   27
  7. Palermo   26
  8. Sampdoria   25
  9. Bari*   24
  10. Chievo   24
  11. Fiorentina*   24
  12. Genoa*   24
  13. Cagliari*   23
  14. Udinese*   18
  15. Livorno   18
  16. Bologna*   16
  17.    16
  18. Atalanta*   13
  19. Catania   12
  20. Siena   12

* una partita in meno

 

Marcatori Giallorossi in Campionato

9 reti: Totti.

4 reti: De Rossi.

3 reti: Vucinic.

2 reti: Perrotta, Brighi, Burdisso.

1 rete: Taddei, Mexes, Riise, Menez, Cassetti.

 

Giudice Sportivo

Multe all'A.S. Roma nel corso della stagione:

€ 77.000,00

Squalificati per la prossima gara di campionato:

 

Espulsi nell'ultima partita:

 

5 ammonizioni.

De Rossi.

4 ammonizioni:

Cassetti, Pizarro, Menez, Perrotta.

3 ammonizioni (in diffida):

Totti. 

2 ammonizioni:

Vucinic, Andreolli, Mexes, Burdisso.

1 ammonizione:

Taddei, Okaka, Cerci, Vucinic, Doni, Riise, Motta, Guberti, Brighi.

 

Prossime gare AS Roma

6 gennaio, 18^ giornata:

 -

9 gennaio, 19^ giornata:

 -

12 gennaio, Coppa Italia, Ottavi di Finale:

 -

 

Europa League

Sedicesimi di Finale:

Panathinaikos-Roma (18 e 25 febbraio)

Marcatori giallorossi in Europa League:

11 reti: Totti.

3 reti: Menez, Okaka, Cerci.

2 reti: De Rossi, Riise, Vucinic.

1 rete: Guberti, Perrotta, Andreolli, Scardina.

 

« La Roma non ha mai pianto

e mai non piangerà:

perché piange il debole,

i forti non piangono mai. »

Dino Viola

 

Immenso Capitano

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Rabona di Aquilani e gol del Capitano al Milan

Il fantastico gol del Capitano a Marassi

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CAPITAN FUTURO! D.D.R.!

 

    

 

 

 

 Francesco, Daniele e Simone

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    CAMPIONI DEL MONDO!

  

Vivi come se tu dovessi morire subito,

 pensa come se tu non dovessi morire mai.

 

Messaggi del 07/06/2008

Panucci: "Non voglio mancare!"

Post n°1825 pubblicato il 07 Giugno 2008 da Urbe_immortale

"Sto meglio, ieri ho avuto un fastidio al tendine, quest'anno mi è già capitato, ho preferito fermarmi, ma oggi sto un po' meglio e non dovrei avere problemi". L'allarme Panucci sembra già rientrato. Il difensore della Roma, che ieri si era fermato per un leggero risentimento al tendine rotuleo del ginocchio destro, è ottimista in vista del debutto azzurro del 9 contro l'Olanda. "Non me la voglio proprio perdere questa partita, non per fare l'eroe, ma perché sto bene e penso di poter recuperare", ha dichiarato il difensore della Nazionale.

 
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Anche Suazo tra le ipotesi

Post n°1824 pubblicato il 07 Giugno 2008 da Urbe_immortale

A palazzo Durini siamo all'inventario delle proposte per i giocatori che con José Mourinho potrebbero avere meno spazio. E per questo sono al centro del mercato. L'Inter punta a fare cassa sui mercati stranieri. E se per Stankovic è stato avviato un discorso con l'Atletico per l'attaccante argentino Sergio Aguero, occhio anche alle lusinghe spagnole per David Suazo. L'honduregno la scorsa estate preferì i colori nerazzurri a quelli del Milan e della Roma: soprattutto i giallorossi sono pronti a riprovarci. M anche gli estimatori spagnoli di Suazo sono tornati alla carica. Il Siviglia è sempre disposto a pagare 15 milioni di euro al club e a rispettarne l'attuale ingaggio, di poco superiore ai 3 milioni. Ma i nerazzurri stanno vagliando anche le mosse del Valencia. E attenzione alla Premier League. Il Manchester City s'è già fatto avanti, mentre sono stati preannunciati nuovi ingressi in scena. In questo contesto merita un posto a parte Adriano. Il San Paolo lo rivorrebbe ancora in prestito, mentre molti club di A lo prenderebbero con la stessa formula. Tuttavia l'Inter e il giocatore non prendono in considerazione quest'ipotesi. Piuttosto verrebbe presa sul serio l'idea di una cessione se arrivasse una proposta economica interessante. (Fonte Gazzetta dello Sport)

 
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La Roma sonda Natali

Post n°1823 pubblicato il 07 Giugno 2008 da Urbe_immortale

In questi giorni si è tornato a parlare di Cesare Natali, ora al Torino: lo ha fatto direttamente il suo manager Mino Raiola che ne ha parlato di recente con la società giallorossa. La Roma sta valutando attentamente questa soluzione: si tratta di un giocatore esperto nel suo ruolo, di stazza, insomma, quello che potrebbe fare al caso della squadra giallorossa. Non è questo il momento per accelerare nella direzione del difensore granata. Anche perché il presidente Cairo non dà segnali di voler cedere. (Fonte Corriere dello Sport)

 
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Conti: "La storia di Spalletti? Non voglio commentare"

Post n°1822 pubblicato il 07 Giugno 2008 da Urbe_immortale

Bruno Conti, direttore tecnico della Roma, preferisce non commentare la vicenda Spalletti-Chelsea: "Questa storia non vorrei neanche commentarla - ha detto al Corriere dello Sport - per noi non esiste, nel senso che sappiamo che il mister ha un contratto con noi. Altrimenti rischiamo che una volta per Mexes, un'altra per Spalletti, ci mettiamo a parlare di cose che potrebbero deconcentrarci".

 
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Sollievo: Juan non và alle Olimpiadi!

Post n°1821 pubblicato il 07 Giugno 2008 da Urbe_immortale

Il difensore giallorosso Juan non dovrebbe partecipare ai Giochi Olimpici di Pechino con la Seleçao. Almeno è questa la convinzione che hanno a Trigoria i dirigenti giallorossi dopo uno scambio di lettere con la federazione brasiliana e con il presidente Texeira. La federazione ha infatti raggiunto un accordo con le società nelle quali militano i calciatori "fuoriquota" che potevano essere convocati da Dunga. Tra queste, appunto, la Roma, che ha chiesto che Juan non venisse convocato. Tutto è nato dai problemi sorti con il milanista Kakà. La società rossonera ha sempre detto di non voler concedere il giocatore a Dunga e ha fatto pressioni sulla federazione. Il tecnico dei verdeoro ha preso atto e ha deciso di non convocarlo più, nemmeno per le qualificazioni ai Mondiali, scatenando però la reazione delle altre società. Da qui, l’accordo. «Kakà tornerà in Nazionale - le parole di Dunga - quando il Milan sarà più generoso con noi». Alla base del caso diplomatico, come detto, la scelta del Milan di non concedere Kakà per le Olimpiadi e la mancata presa di posizione del giocatore, ma anche i tempi per l’operazione al menisco, non concordata con la CBF e poco prima delle qualificazioni mondiali da cui, Dunga ha tenuto a precisarlo, Kakà è stato escluso in favore di Hernanes pur essendo recuperato fisicamente. Juan invece ci sarà per le qualificazioni mondiali, ma non ai Giochi Olimpici.

 
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Parte oggi Euro2008!

Post n°1820 pubblicato il 07 Giugno 2008 da Urbe_immortale

Ore 18, occhi puntati su Basilea, dove prenderà il via l'Europeo più ricco della storia: un miliardo e 250 milioni di euro di entrate per l'Uefa (con un utile operativo di 650 milioni).Con questi conti è facile capire perché il suo presidente, Michel Platini, nel messaggio di benvenuto abbia detto «La festa sta per cominciare». Ha di che sorridere Le Roi , la sua festa è già iniziata, ora parte quella per i tifosi e per le squadre che il 29 giugno vorranno arrivare all'Ernst Happel Stadion di Vienna per sollevare la nuova coppa Henri Delaunay (più alta di 18 centimetri e più pesante di due chili, ma sempre dedicata al segretario generale della federcalcio francese che diede vita alla competizione). L'Italia ci spera, conta, dopo il Mondiale, di fare "doppietta" e di vincere un torneo nel quale ha trionfato solo una volta, 40 anni fa. Il vero appuntamento, quello da non fallire per alcun motivo, nei programmi sarebbe stato quello per il 2012. Un'edizione che secondo tutti avremmo dovuto giocare in casa, non per quelli dell'Uefa che un anno fa a Cardiff estrassero dalla busta con su scritto il nome della nazione a cui sarebbe stata la prossima edizione i nomi di Polonia e Ucraina.

E allora tanto vale provare a vincere questi, ai quali per una volta arriviamo da favoriti, grazie proprio al successo di Berlino del 2006. Un ruolo, quello di primi della classe, nel quale non rendiamo mai al meglio. Arriviamo all'appuntamento senza il capitano di allora (l'infortunato Cannavaro), con un altro selezionatore, molto meno titolato, e senza Francesco Totti che ha scelto di dire basta all'azzurro. Ci saranno però i Fantastici 4, i romanisti (uno in più rispetto alla Germania), quelli che ci daranno un motivo in più per tifare per una Nazionale della quale ai tifosi non interessa nulla per due anni, per poi riscoprirla nelle occasioni che contano. E questa conta, almeno come il Mondiale. Perché, fatta eccezione per l'Inghilterra, ci sono tutte le squadre più forti. A partire dalla Germania di Ballack che, anche per tradizione, è la più quotata dai bookmakers. E poi la Francia dell'antipatico Domenech, che ha lasciato a casa Trezeguet e Mexes, il Portogallo di Scolari e Cristiano Ronaldo, la Spagna di Torres, la Svezia di Ibrahimovic. E via via tutte le altre, fino alla Grecia campione in carica, che nessuno, neppure i greci, immagina possa ripetersi.

Probabilmente non lo vorrebbero neppure i vertici dell'Uefa, che si augurano una vincitrice di grande blasone per un Europeo da record. Lo dicono le cifre della vigilia: 1 milione di biglietti venduti, 35 mila persone accreditate, 21400 camere d'albergo prenotate, 4500 treni speciali, 9400 giornalisti. I precisi svizzeri (che hanno stilato pure una lista di divieti, tra cui quello di suonare i clacson delle auto per più di mezzora dopo il termine della partita) hanno inserito nei loro numeri anche il 23, ovvero i millimetri di altezza del prato in ognuno degli otto stadi della manifestazione. Anche al St Jakob Park di Basilea dove stasera si comincia. Di fronte i padroni di casa della Svizzera e la Repubblica Ceca senza Nedved. Ci sarà anche un pizzico d'Italia con l'arbitro Rosetti a cui è stata affidata la partita inaugurale («È un grande onore essere qui» ha commentato lui), ma l'attesa è tutta per lunedì quando toccherà all'Italia contro l'Olanda di van Basten che 20 anni fa esatti diede alla nazionale orange l'unico grande successo della sua storia. Poi ci sarà la Romania di Chivu, e quindi la Francia. A quel punto sapremo se saremo ancora in corsa o se dovremo iniziare a leccarci le ferite. E' tutto pronto. La festa può cominciare.

 
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Ancora due giorni di lavoro per Totti

Post n°1819 pubblicato il 07 Giugno 2008 da Urbe_immortale

Ormai ci siamo, l'ultimo giorno di scuola è arrivato. Ma se per i molti studenti romani sarà oggi il momento di chiudere i libri e pensare a divertirsi; al Capitano resterà invece un'altra giornata di lavoro, visto che domani si presenterà per l'ennesima volta a Trigoria prima del periodo di ferie che partirà da lunedì. In attesa di staccare la spina, quest'oggi, ci sarà un nuovo appuntamento sul campo che bisserà quanto fatto martedì (gradoni, corsetta e cambi di direzione). A quelle operazioni si aggiungeranno però alcuni nuovi elementi, visto che in questa settimana di lavoro, prettamente in palestra, sono stati fatti dei test per correggere e perfezionare alcune situazione dell'allenamento. Ad esempio, ieri, ci si è esercitati per migliorare la qualità della corsa e poter così riproporre sul campo quanto fatto in palestra. Uno scenario che non si interromperà neanche in vista delle imminenti vacanze, poichè Silio Musa e Vito Scala hanno preparato un apposito programma di lavoro per far si che Francesco aumenti gradualmente i carichi. Questo permetterà a Totti, nella seconda fase di lavoro che andrà dal 25 giugno al 5 luglio, di fare ulteriori valutazioni e test, uno dei quali vedrà diretto protagonista il Professor Mariani. Quindi, circa altri dieci giorni di pausa prima di tornare a "fare sul serio" ed iniziare il ritiro con il resto della squadra, dove il Capitano si dedicherà solamente alla parte atletica visto che per il lavoro con il pallone bisognerà attendere un pò più di tempo. La rottura parziale del legamento crociato del ginocchio destro, avvenuta il 19 aprile scorso in occasione della sfida interna con il Livorno, obbliga a procedere con cautela, anche se il Capitano è in vantaggio sulla tabella di marcia e, sulla carta, sarebbe già in grado di palleggiare. Il pensiero del numero 10, però, in questo momento è proiettato alla Supercoppa del 24 agosto, ovvero al primo impegno ufficiale della stagione. Una sfida affascinante perché metterà di fronte nuovamente Inter e Roma, con i giallorossi detentori del trofeo, e soprattutto vedrà sfidarsi per la prima volta Totti e Mourinho. Un tecnico che, lo stesso Francesco, ha definito «un grande allenatore». Due "Special One", uno sul terreno di gioco e l'altro in panchina.

 
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Panucci si ferma, De Rossi pronto

Post n°1818 pubblicato il 07 Giugno 2008 da Urbe_immortale

Sfoglia la margherita, Roberto Donadoni, contento almeno di poter decidere per la difesa tra i petali superstiti. Strappato via dal destino Cannavaro, ieri c'è stata grande paura per Christian Panucci, un altro degli elementi esperti ancora a disposizione: durante una delle prime fasi dell'addestramento tattico, quando la partitella di pallamano era appena diventata di calcio, il romanista s'è fermato da solo forse tradito da una leggera imperfezione del terreno, si è accasciato e poi è stato portato a bordo campo da medici e massaggiatori che gli si sono subito avvicinati. Christian è apparso subito seccato e ha anche sbattuto a terra la borsa del ghiaccio che inizialmente gli era stata apposta sul ginoccho dolorante, autorizzando a pensieri piuttosto negativi tutti gli spettatori dell'infortunio e del relativo gesto di stizza. Poi è rientrato sulle sue gambe negli spogliatoi, zoppicando leggermente ed è stato sottoposto ad una visita da parte dei medici Zeppilli e Ferretti. Circa un'ora dopo il responsabile delle relazioni esterne Antonello Valentini ha fornito la diagnosi: «Si è trattato solo di un leggero risentimento al tendine rotuleo della gamba destra e a scopo precauzionale è stato deciso di interrompere lì il suo allenamento». Stop.
Non è un infortunio grave, anche se magari solo oggi si capirà se il giocatore potrà essere a disposizione del ct per l'impegno di lunedì sera a Berna contro l'Olanda (la Nazionale partirà domattina per la Svizzera e tornerà subito dopo la partita con un charter su Vienna). Di sicuro a questo punto si riducono le sue chances, a vantaggio della coppia di terzini Zambrotta-Grosso.

Ieri sono stati provati con assiduità ai lati dei due centrali Barzagli-Materazzi, quelli che alla fine dovrebbe essere i prescelti per chiudere la voragine creata dall'infortunio di Cannavaro. Assume a questo punto maggiori e quasi definitive possibilità l'impiego di De Rossi come filtro davanti alla difesa, in un 4-1-4-1 che prevederà Pirlo mezzala destra e Gattuso (o Ambrosini) intermedio sinistro, con sulle ali Camoranesi e Di Natale e davanti Luca Toni. C'è anche una motivazione tattica alla base dell'orientamento del ct: l'Olanda di Van Basten si schiererà quasi sicuramente con un 4-2-3-1 che avrà grande qualità in tutta la fascia centrale del campo e uno dei compiti principali di De Rossi dovrà essere quello di chiudere tutti i tagli verso il centro che il nuovo sistema di gioco olandese prevede. E starà a lui anche aiutare i difensori nei lanci lunghi verso Van Nistelrooy, l'immutabile punto di riferimento offensivo di Van Basten.

Grande attenzione dovrà essere garantita anche sulle fasce ed ecco perché erano ancora in molti ad assegnare grandi chances a Panucci, nonostante qualche recente precedente specifico in opposizione a Robben (Roma-Real Madrid) avesse lasciato più di un dubbio sulla reale efficacia di una simile marcatura. In realtà grazie alla sua esperienza, il romanista avrebbe la sapienza tattica di anticipare sul nascere certi movimenti, riducendo di molto la possibilità dell'uno contro uno nel quale non avrebbe scampo. Viceversa, Zambrotta e Grosso hanno entrambi un passo molto diverso rispetto a quello di tutti gli esterni olandesi (in lizza anche Sneijder, Kuyt, Van der Vaart e Van Persie). Donadoni sta studiando in ogni caso tutte le possibilità, anche offensive. Ieri ha provato Del Piero e Cassano non da esterni ma in appoggio alla punta centrale, Borriello per lo juventino e Toni per l'ex sampdoriano. Difficilmente però il ct rinuncerà al sistema più utilizzato in questo periodo, quel 4-3-3 appena ripudiato dagli olandesi.

 
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Per Galloppa, rischio buste

Post n°1817 pubblicato il 07 Giugno 2008 da Urbe_immortale

Come se non bastassero i tanti problemi di mercato che ha attualmente la Roma, rischia di diventare una grana anche la comproprietà di Daniele Galloppa. Il centrocampista classe '85, a metà tra la Roma e il Siena e possibile azzurro ai prossimi Giochi Olimpici, è finito nel mirino di parecchie società importanti di serie A. Torino, Sampdoria e Genoa, ma non solo, sono alla finestra per vedere come si risolverà la comproprietà tra la società giallorossa e il Siena. In realtà il problema non riguarda tanto le due società, che sarebbero disposte a rinnovare la comproprietà per un altro anno, ma il rapporto tra il giocatore e la Roma. Galloppa ha infatti il contratto con la Roma in scadenza nel 2009 (quello col Siena è fino al 2011) e la comproprietà non può essere rinnovata se prima il giocatore non firma il prolungamento con la società giallorossa. E questo può diventare un problema. Perché il suo attuale accordo con la Roma prevede un compenso di circa 100 mila euro netti a stagione, pochissimi per uno dei giocatori più promettenti tra i giovani italiani che nelle ultime quattro stagioni tra serie A e serie B ha giocato oltre cento partite da titolare. Per questo prima di poter rinnovare la comproprietà la Roma dovrà trovare l'accordo col calciatore ad una cifra decisamente superiore a quella attuale. Se non ci sarà accordo, per la Roma, che ha manifestato l'intenzione di trattenere il giocatore, significherebbe praticamente perdere il giocatore. Sarebbe quantomeno curioso infatti che la società giallorossa decida di riscattare alle buste il 25 giugno un calciatore col quale non ha l'accordo per il rinnovo perché poi lo perderebbe a zero il prossimo anno. Se entro breve non ci sarà accordo con Galloppa, quindi, il giocatore finirà interamente al Siena e poi sarà la società bianconera a decidere il suo futuro.

Della questione ha parlato ieri il ds del Siena, Manuel Gerolin. «Qualche giorno fa - le sue parole a romanews.eu - siamo andati a parlare con la Roma per Galloppa. La nostra volontà è quella di tenerlo, vedremo quale sarà la volontà della Roma. Il giocatore al Siena si è trovato molto bene, però bisogna anche considerare la sua aspirazione di misurarsi in un grande club. Confermarsi da noi potrebbe essere un ulteriore passo per poter poi approdare in una grande squadra. Ci rivedremo tra una decina di giorni. I rapporti tra le due società sono ottimi. C'è la volontà di risolvere questa comproprietà». Non si è parlato solo di Galloppa. «Stiamo valutando chi ci potrebbe interessare. Esposito è un giocatore che ci piace, cerchiamo uno con le sue caratteristiche, prima però si dovrà risolvere la comproprietà tra Roma e Cagliari. Anche Curci ci interessa»

 
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La Roma dà il via libera a Giuly

Post n°1816 pubblicato il 07 Giugno 2008 da Urbe_immortale

Problemi familiari alla base della richiesta del francese. Può finire al Psg o al Monaco

Giuly vuole andare via dalla Roma. Lo ripetono insistentemente in Francia da qualche giorno, cominciano ad arrivare anche da Trigoria le prime conferme. Alla base della richiesta del francese non ci sarebbero però dissapori con il tecnico o con la società, ma alcuni problemi personali che avrebbero convinto Ludovic a chiudere la carriera in patria. Vanno lette in questo senso le dichiarazioni degli ultimi giorni di Giuly, che ha dichiarato che la Roma non ostacolerà un suo rientro in patria. Vero. La Roma non farà resistenza, se gli eventuali acquirenti faranno l'offerta giusta: tra i 2 e i 3 milioni, visto che lo scorso anno la società giallorossa lo pagò 3.2 milioni e non vorrebbe rimetterci troppi soldi. In pole position c'è il Paris Saint Germain, ma anche il Monaco potrebbe farsi sotto.

Niente di nuovo invece per quanto riguarda la situazione Amantino. I dirigenti giallorossi aspettano un segnale dal Barcellona, che ha manifestato interesse per il giocatore con il quale avrebbe già raggiunto un accordo di massima. il vicepresidente del Barça, Soriano, ha dichiarato al Romanista che il giocatore è uno degli obiettivi di mercato del nuovo tecnico Guardiola. Dell'operazione si sta occupando il mediatore Ernesto Bronzetti. In finestra però c'è sempre il Lione che sarebbe pronto, dicono dalla Francia, ad inserire nella trattativa Sidney Govou che ha già dato tramite il suo procuratore la disponibilità a trasferirsi nella capitale. A Trigoria però sono rimasti freddi di fronte ad una eventualità del genere perché il francese non convince fino in fondo e poi perché vogliono monetizzare al massimo la cessione di Amantino, che dal Brasile si è divertito a fare da opinionista per Globoesporte sui prossimi Europei di calcio. «L'Italia - le sue parole - gioca un calcio simile a quello della Roma. Un modulo che permette di essere offensivi, con due giocatori larghi sugli esterni, ma che permette di non perdere le caratteristiche difensive della tradizione italiana. Gli azzurri più forti? Buffon, Del Piero e Toni anche se il punto di forza è il collettivo. Sono tutti giocatori esperti e gran parte di loro hanno giocato anche il Mondiale nel 2006. L'Italia è tra le favorite, l'unico rischio è che possa avere dei cali di concentrazione».

«Cavani alla Roma? E' una bufala». Maurizio Zamparini è perentorio, nega ogni trattativa in corso con la Roma per la cessione di Edison Cavani, attaccante del Palermo, classe '87. «Noi daremo il nostro calciatore in prestito ma solo ad una squadra che gli consenta di giocare con continuità. Nella Roma non lo potrebbe fare mai». Discorso chiuso? Non proprio. Almeno secondo l'agente dell'uruguayano, Pierpaolo Triulzi, che ieri sarebbe stato avvistato dalle parti di Trigoria. «Sono in Argentina e non ho avuto contatti con nessuno - le parole del procuratore, romano di nascita- posso dire, però, che la destinazione giallorossa sarebbe graditissima. Edison verrebbe col pedalò nella capitale, anche se lui al momento resta un calciatore rosanero». Sarebbe disposto a far parte della Roma anche non avendo il posto assicurato. «Sicuramente - dice Triulzi - la squadra di Spalletti è una delle migliori in circolazione, come si potrebbe rifiutarla? Sarebbe meglio, comunque, che si parlassero i due club per trovare una accordo, per noi non ci sarebbero problemi».

Fernando Hidalgo, procuratore di Hernan Crespo, è intervenuto ieri a Teleradiostereo parlando della possibilità che l'argentino possa vestire la maglia giallorossa. «Lui ha deciso di finire il suo contratto con l'Inter, sperando che possa dimostrare il suo valore. Non so, sinceramente, se la Roma lo abbia chiesto ma posso dire che i giallorossi si sono interessati a Lisandro Lopez e a Diego Milito, ma al momento non ho ricevuto offerte precise per nessuno. Per Lisandro Lopez c'è da fare una trattativa con il Porto, la trattativa può essere chiusa per 15-20 milioni. Per Milito il Saragozza lo scorso anno ha rifiutato tanti soldi dal Barcellona, ora non so il presidente quanto lo valuta ma davanti a una buona offerta potrebbe partire».

 
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Noi fermi al palo, le altre si muovono ed anche parecchio

Post n°1815 pubblicato il 07 Giugno 2008 da Urbe_immortale

Wolfsburg su Totò, Amauri alla Juve, Gilardino viola così come Vargas, Modesto al Genoa.

Se la Roma aspetta di sapere a quanto ammonterà il budget di mercato, le altre si muovono, e parecchio. Finendo per pestarle i piedi: se l'operazione che ha portato Zambrotta al Milan - era solo una provocazione quella di Spalletti, che rivedicava di saper allenare anche fuoriclasse affermati come lui e come Eto'o - non ha riguardato neppure di striscio la società giallorossa, che non avrebbe potuto versare 9 milioni di euro al Barcellona per un giocatore di 31 anni compiuti, assicurandogli al contempo un triennale da 4 milioni netti a stagione, altre operazioni hanno fatto ben più male. Su tutte quella che ha portato Amauri alla Juventus: l'italo-brasiliano era stato seguito a lungo, veniva considerato il giocatore ideale, per fisico e tecnica, per far coppia con Totti, a costo di cambiare l'ormai consolidatissimo 4-2-3-1 di Spalletti per varare uno schieramento a due punte. C'era il gradimento del giocatore, che ormai un anno e mezzo fa aveva riportato la rottura totale del legamento crociato, facendosi operare a Villa Stuart dal Professor Mariani, finendo, tra controlli e rieducazione, per fare amicizia con Francesco Totti. La Juventus se lo è portato a casa a fine maggio, a Trigoria erano convinti di poter bruciare sul tempo la società bianconera, strappando anche un prezzo migliore, invece dei 22,8 milioni di euro ottenuti da Zamparini, sia pure inserendo due contropartite tecniche come Nocerino e Lanzafame (in comproprietà).

Difficile, invece, strappare un prezzo migliore per Alberto Gilardino, 14 milioni di euro, con un contratto, premi esclusi, di un milione e 650.000 euro, ampiamente al di sotto del tetto ingaggi della società giallorossa. L'affare l'ha fatto la Fiorentina, sfruttando anche i rapporti con Prandelli, l'allenatore che, nella sua (brevissima) permanenza sulla panchina della Roma ne aveva in tutti i modi caldeggiato l'acquisto, pur sapendo che, dopo due stagioni di fila a 23 gol, il Parma se lo sarebbe fatto pagare ben caro. Tre anni dopo per il Milan, considerando pure l'esplosione di Borriello, riportato a casa riscattando la comproprietà dal Genoa, era poco più di un esubero di lusso.

La Fiorentina si è portata a casa anche il peruviano del Catania Vargas, anche se in questo caso la Roma, che aveva seguito il giocatore, sembrava ormai essersi defilata a prescindere dallo stanziamento del budget, visto che la società siciliana ha preteso dai viola dodici milioni di euro cash, cifra ritenuta non congrua.

Come i cinque milioni pagati dal Genoa alla Reggina per Modesto, l'obiettivo di un'estate intera, quella scorsa. Un nome che, viste l'età, per motivi opposti, di Tonetto e Antunes, sarebbe potuto tornare attuale.

L'Udinese sembra intenzionata a chiedere - al di là dell'incedibilità, a cui non crede nessuno, sbandierata anche in tempi recentissimi dal dg Pietro Leonardi - una dozzina di milioni per Di Natale, la prima scelta di Spalletti per la sostituzione di Mancini. A Trigoria quella cifra viene considerata troppo alta, se l'ex empolese all'Europeo dovesse mantenere lo stesso stato di forma fatto vedere nell'amichevole con il Belgio (doppietta) potrebbe persino salire ancora. E nel frattempo si è fatto sotto il Wolfsburg, che dopo aver preso i campioni del mondo Zaccardo e Barzagli sembra intenzionato a investire per la terza volta sul mercato italiano.

 
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Spalletti parla con Pradè e Conti, ma il mistero resta

Post n°1814 pubblicato il 07 Giugno 2008 da Urbe_immortale

Negli ultimi tempi, dunque, pare proprio che Luciano Spalletti abbia selezionato bene i suoi interlocutori. Alla fine, gli unici a beccarlo sono stati Mister Peroni, nel senso del sito a cui il tecnico ha rilasciato un’intervista, e pare proprio anche mister Abramovich. E qui è necessaria un’immediata correzione: perché contrariamente a quanto scritto negli ultimi due giorni, ieri il quotidiano Il Romanista ha avuto conferma autorevole ed attendibile che a Parigi l’incontro tra l’allenatore della Roma e il proprietario del Chelsea c’è effettivamente stato e proprio il 2 giugno, come hanno scritto altri giornali. Ma il resto non cambia di una virgola: perché a guidare la squadra inglese dovrebbe essere secondo le ultime indiscrezioni il brasiliano Felipe Scolari e non Luciano Spalletti, che della lista stilata dai maggiorenti londinesi occupava il terzo o il quarto posto.

Nell’edizione di ieri, il quotidiano online QN arricchiva pure di un particolare l’indiscrezione, raccontando dell’imbarazzante siparietto che sarebbe accaduto «nella hall dell’hotel Four Seasons George V, al numero 31 dell’omonima Avenue, a quattro passi dalla Torre Eiffel», dove Spalletti avrebbe incrociato Ancelotti, ovviamente convocato per lo stesso motivo. E i due si sono vincolati ad un reciproco segreto che non pochi imbarazzi ha creato soprattutto negli amici dei due tecnici, molti dei quali tenuti giustamente all’oscuro di un incontro che dovrebbe teoricamente essere proibito, a dar fede alle normative che regolano i rapporti tra società di calcio e loro tesserati.

Una differenza, però, ci sarebbe e non di poco conto: perché Ancelotti avrebbe avvertito sin dal primo momento la propria società dell’interessamento del Chelsea (l’ha confermato ieri lo stesso Galliani) mentre Spalletti non avrebbe fatto lo stesso con la Roma. Da qui il malcelato fastidio di qualche dirigente romanista. Manca invece il punto di vista ufficiale del diretto interessato che, come noto, ha comprensibilmente staccato i contatti col mondo.

La vicenda presenta dunque qualche aspetto ancora non completamente chiaro, ma almeno assumono carattere di certezza le questioni fondamentali: e cioè che Ancelotti sarà effettivamente ancora l’allenatore del Milan e Spalletti della Roma, mentre il Chelsea s’è orientato, come era già emerso, su un tecnico esperto e che ha già dimostrato di saper gestire un folto numero di campioni. Scolari ne ha avuti a bizzeffe nel Brasile mondiale del 2002 e anche nel Portogallo che adesso guiderà agli Europei.

A far la trattativa per il tecnico, impegnato nel lavoro di preparazione della nazionale portoghese, è stato il suo procuratore, Gilmar Veloz, vecchia conoscenza dei tifosi romanisti. Che ovviamente adesso sono autorizzati a pensare, come hanno fatto ieri molti operatori di mercato, che così si è aperta un’improvvisa strada che potrebbe portare a Londra anche Mancini, nel senso di Amantino. E fine della storia.

Ma ovviamente adesso ne comincia un’altra. Perché tra poco avrà inizio la stagione agonistica giallorossa con uno scenario impensabile fino a poco tempo fa. Da una parte, infatti, c’è un tecnico che se è andato ad ascoltare direttamente le proposte di un’altra società nonostante un vincolo contrattuale di altri tre anni con la Roma, significa che a diverse condizioni non esclude affatto di poter cambiare aria, probabilmente anche un po’ irritato per l’immobilismo dell’A.D. Rosella Sensi che non ha ancora comunicato se e quanto si potrà investire su un mercato che per altri club è cominciato da tempo. Ma dall’altra parte c’è una società che non è più così salda nel suo rapporto con l’allenatore messo a capo di ogni progetto, soprattutto se verrà confermata la versione che il tecnico andando a Parigi non ha avvertito né proprietari né dirigenti. Per il bene della Roma sarà magari concordata una versione di comodo, ma come è già successo a Milano poi la storia verrà fuori nella sua interezza. E qualche strascico potrebbe restare.

Tanto per dirne una: come avrebbe preso la notizia Spalletti di un giocatore della Roma tra i più celebrati andato a trattare il suo ingaggio direttamente con dirigenti di altri club in una città straniera? Se uno degli aspetti di maggior spessore del tecnico è sempre stato la linearità del suo comportamento, ora sarà inevitabile che qualche ombra s’allungherà su di lui.

Ieri il dialogo con Pradè e Bruno Conti è ripreso in quella che è sembrata un’assoluta normalità e continuità di rapporti. Spalletti s’è presentato nel pomeriggio a Trigoria e ha proseguito con i suoi naturali interlocutori il lavoro organizzativo di sempre. La speranza è che l’annunciata fine delle ispezioni della Consob nella cittadella giallorossa consentano ora di rendere operative certe appena abbozzate mosse di mercato. Appena la Sensi darà il via si potrà partire. Già, ma quando?

 
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