Creato da Urbe_immortale il 11/09/2006
Blog dedicato all'A.S. Roma, la squadra della Capitale!

Lettera della squadra al Presidente Sensi

Ciao Presidente,
ci affidiamo a queste poche righe per dirti tutto quello che a volte magari non siamo riusciti a trasmetterti a voce o attraverso i gesti e i comportamenti.
Qualcuno di noi Ti ha conosciuto dal giorno in cui sei diventato “Il Presidente”, qualcuno ti ha incontrato durante i  Tuoi 15 anni di presidenza e qualcuno Ti ha conosciuto da poco, ma in ognuno di noi è rimasto impresso il tuo sguardo profondo, carico di umanità, pur se determinato e a volte, forse per chi Ti conosceva troppo poco, anche un po’ duro, ma nessuno di noi può dimenticare la passione con cui ci hai sempre seguito, anche quando non eri presente fisicamente. Sei sempre stato vicino a noi, a volte come Presidente, altre come un secondo padre.
In questi anni hai saputo coniugare sport e solidarietà umana e sociale, senza mai perdere i valori morali che sono propri dello sport. Hai fatto tanto per la Roma e per Roma, le tue passioni dopo l’amore per la tua famiglia, e i romani e i romanisti – e non solo loro – ti hanno accompagnato con dignità e riservatezza, così come Tu hai affrontato la Tua ultima battaglia, una delle tante ma sicuramente la più dura.
Noi non Ti lasceremo solo e non lasceremo sola la Tua famiglia e la famiglia romanista; la nostra forza sarà l’unione e faremo il possibile per farti sorridere da dove sarai, uno di quei tuoi sorrisi che ci regalavi quando venivi in spogliatoio per darci la carica.

Ciao Presidente, Tu sei sempre con noi.

 

Il gol di De Rossi alla Fiorentina commentato dal grandissimo e compianto Alberto D'Aguanno

 

Coppia di Campioni!

 

Il Capitano e Capitan Futuro

 

Serie A: 18^ Giornata:

Chievo-Inter

Atalanta-Napoli

Bari-Udinese

Cagliari-Roma

Catania-Bologna

Lazio-Livorno

Parma-Juventus

Sampdoria-Palermo

Siena-Fiorentina

Milan-Genoa

 

Classifica:

  1. Inter   39
  2. Milan*   31
  3. Juventus   30
  4. Roma 28
  5. Parma   28
  6. Napoli   27
  7. Palermo   26
  8. Sampdoria   25
  9. Bari*   24
  10. Chievo   24
  11. Fiorentina*   24
  12. Genoa*   24
  13. Cagliari*   23
  14. Udinese*   18
  15. Livorno   18
  16. Bologna*   16
  17.    16
  18. Atalanta*   13
  19. Catania   12
  20. Siena   12

* una partita in meno

 

Marcatori Giallorossi in Campionato

9 reti: Totti.

4 reti: De Rossi.

3 reti: Vucinic.

2 reti: Perrotta, Brighi, Burdisso.

1 rete: Taddei, Mexes, Riise, Menez, Cassetti.

 

Giudice Sportivo

Multe all'A.S. Roma nel corso della stagione:

€ 77.000,00

Squalificati per la prossima gara di campionato:

 

Espulsi nell'ultima partita:

 

5 ammonizioni.

De Rossi.

4 ammonizioni:

Cassetti, Pizarro, Menez, Perrotta.

3 ammonizioni (in diffida):

Totti. 

2 ammonizioni:

Vucinic, Andreolli, Mexes, Burdisso.

1 ammonizione:

Taddei, Okaka, Cerci, Vucinic, Doni, Riise, Motta, Guberti, Brighi.

 

Prossime gare AS Roma

6 gennaio, 18^ giornata:

 -

9 gennaio, 19^ giornata:

 -

12 gennaio, Coppa Italia, Ottavi di Finale:

 -

 

Europa League

Sedicesimi di Finale:

Panathinaikos-Roma (18 e 25 febbraio)

Marcatori giallorossi in Europa League:

11 reti: Totti.

3 reti: Menez, Okaka, Cerci.

2 reti: De Rossi, Riise, Vucinic.

1 rete: Guberti, Perrotta, Andreolli, Scardina.

 

« La Roma non ha mai pianto

e mai non piangerà:

perché piange il debole,

i forti non piangono mai. »

Dino Viola

 

Immenso Capitano

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Rabona di Aquilani e gol del Capitano al Milan

Il fantastico gol del Capitano a Marassi

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CAPITAN FUTURO! D.D.R.!

 

    

 

 

 

 Francesco, Daniele e Simone

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    CAMPIONI DEL MONDO!

  

Vivi come se tu dovessi morire subito,

 pensa come se tu non dovessi morire mai.

 

Messaggi del 12/06/2008

La Roma scippata di uno dei suoi giovani più promettenti

Post n°1866 pubblicato il 12 Giugno 2008 da Urbe_immortale

Mancava solo la firma tra Davide Petrucci e il Manchester United, ora c'è anche quella. Un epilogo ormai atteso, non c'erano più i margini per ricucire lo strappo tra la Roma e il miglior talento del suo settore giovanile, fuori rosa ormai dai primi di maggio, in tempo per saltare sedicesimi e ottavi con gli Allievi Nazionali, la squadra che stava guidando alle finali in attesa del salto definitivo in Primavera, categoria in cui si era affacciato già a gennaio, prendendo parte al Torneo di Viareggio. La squadra in cui temeva di non avere così tanto spazio nella prossima stagione, visto che l'esperienza in Toscana non aveva avuto seguito, neppure nell'ultima giornata, quando, con la Roma già qualificata agli ottavi, Alberto De Rossi non lo aveva neppure convocato, negandogli l'esordio in campionato, che pure è toccato a sette suoi coetanei, molti dei quali meno considerati di lui, anche a livello internazionale. Considerazioni che hanno avuto un peso, ma il fattore economico è stato ancora più importante. Il Manchester si è presentato con 120.000 euro a stagione, per tre anni, il massimo per cui può firmare un minorenne, la Roma ha risposto con il minimo federale, 1.600 euro al mese, e non ha rilanciato, per evitare problemi con gli altri ragazzi che hanno firmato a quelle cifre, Brosco e Marco D'Alessandro su tutti.

Gli è stato fatto capire che se fosse rimasto in giallorosso avrebbe avuto ottime possibilità di andare in ritiro con la prima squadra già in estate, a diciassette anni non ancora compiuti, non è stato sufficiente. Come non è bastato lo stesso privilegio che il Milan ha riservato a Kakà, la conferma del fratello più piccolo, difensore centrale come Digao. In estate Danilo Petrucci, classe '93, in giallorosso dal 2004, stava per essere svincolato, all'ultimo momento Bruno Conti ha deciso per la sua conferma, aggregandolo alla rosa degli Allievi Coppa Lazio. Con cui, però, non ha mai giocato in gare ufficiali, solo amichevoli e tornei. In famiglia anche un terzo sportivo, il cugino dell'ormai ex centrocampista della Roma, Daniele Petrucci detto Bucetto, campione europeo dei pesi Welter. A collaborare per la sua preparazione tecnica, anche lo zio Stefano, il padre di Davide, per molti il vero ispiratore del trasferimento in Inghilterra. Sono tutti tifosi della Roma in famiglia, ma il ragazzo, dicono, era il più dispiaciuto di tutti della rottura con la società giallorossa. Ha finito l'anno al Poliziano, la scuola parificata dove la Roma manda i suoi ragazzi, i compagni di squadra hanno riferito la sua delusione per non poter concludere la stagione con gli Allievi Nazionali, che da sabato, a Gubbio, si giocheranno lo scudetto di categoria. Si consolerà con i soldi dello United, e con una serie di benefit che vanno dalla casa a un bel pacchetto di biglietti aerei. La Roma riceverà l'indennizzo Fifa come club che ha formato il giocatore: calcolando le sei stagioni nel settore giovanile e le presenze in nazionale under 16 e under 17, si arriverà a una cifra fra i 200 e i 250.000 euro. E c'è ben poco da consolarsi: se Petrucci manterrà le attese, tra tre o quattro anni varrà almeno 100 volte tanto.

 
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Oggi arriva Veloz. Ore decisive per Amantino all'Inter

Post n°1865 pubblicato il 12 Giugno 2008 da Urbe_immortale

Mancini, ore decisive. E di conseguenza ore decisive anche per il mercato della Roma, visto che il cash che arriverà dalla cessione del brasiliano triste sarà reinvestito, e diventerà una parte rilevante del budget a disposizione di Daniele Pradé e Bruno Conti. Oggi Gilmar Veloz, manager dell'esterno cresciuto nell'Atletico Mineiro, sbarca in Italia. Ha da fare a Milano, ma la Roma è direttamente interessata ai suoi prossimi movimenti. Lunedì sera, nel corso dell'incontro di Fiumicino, Daniele Pradé ha autorizzato Marco Branca, direttore dell'area tecnica dell'Inter, a trattare direttamente con il giocatore per l'ingaggio. Segno che l'intesa tra le due società c'è, o che comunque verrebbe trovato in breve tempo, e che l'ostacolo principale alla conclusione positiva della trattativa è l'accordo tra la società e il giocatore. Che non dovrebbe essere certo complicato, visto che Moratti, quando il permesso della Roma per trattare con un suo tesserato non ce l'aveva (Chivu, ovviamente) mise sul tavolo un'offerta da quattro milioni e mezzo a stagione.
La situazione contrattuale, dodici mesi dalla scadenza, era la stessa, quella ambientale pure, con tanto di fischi dei tifosi, l'offerta del patron dell'Inter idem, quegli stessi quattro milioni di euro, con tanto di corredo di premi vari. E potrebbe essere la stessa anche la contropartita tecnica, ovvero la comproprietà di Andreolli: dodici mesi fa la prima metà, ora la seconda, con tutto che la valutazione non potrà certo essere la stessa (tre milioni per la metà) visto che nel frattempo l'ex capitano della nazionale under 21 ha passato più tempo in infermeria che in campo, tre sole presenze, in B con il Vicenza. C'era pure lo stesso concorrente, il Barcellona, ci dovrebbe essere lo stesso epilogo, con la società blaugrana a mani vuote, ma comunque utilissima alla causa, tanto per far capire ai nerazzurri che non ci sono solo loro, e che non possono giocare al ribasso.

La Roma spera che siano diversi i tempi: il contratto di cessione di Chivu fu depositato il 28 luglio, dopo che il romeno si era anche presentato in ritiro agli ordini di Spalletti, questa volta i tempi dovrebbero essere ben più brevi. L'affare conviene a tutte le parti in causa: Amantino avrebbe quell'ingaggio che lo aveva spinto a rifiutare un rinnovo che a settembre, a cifre ben inferiori, sembrava cosa fatta, l'Inter otterrebbe quell'esterno d'attacco che l'altro Mancini voleva tanto, e che Mourinho ha già fatto sapere di volere lo stesso, la Roma si ritroverebbe con i soldi per cercare il centravanti richiesto da Spalletti. Che non è Suazo, che a Trigoria poteva arrivare nella scorsa stagione, ora non più, tantomeno Cruz, troppo avanti con gli anni per il progetto della società giallorossa. Che il bomber se lo cercherà per conto suo, senza accettare - Andreolli a parte, l'agente ha confermato a Teleradiostereo che potrebbe rientrare nell'operazione, prima di andarsene a giocare in prestito in A - contropartite tecniche, solo soldi, e se saranno 15 milioni tanto meglio.

Non basterebbero, tanto per dire, per comprare un giocatore del livello dell'olandese Huntelaar, per cui ne servirebbero almeno quattro o cinque in più, ma la Roma ha anche altre risorse. E il Real è vicino, ma non lo ha ancora preso. Per cercare l'alternativa a Mancini ci sarà tempo, l'importante adesso è trovare il modo di cederlo, cosa che potrebbe avvenire anche nel giro di pochissimi giorni.

Nel frattempo radiomercato parla di un sorpasso della Roma nei confronti della Fiorentina per il sardo dell'Ascoli Stefano Guberti, 23 anni compiuti a novembre, rivelazione dell'ultimo campionato in serie A dei marchigiani. Non è esattamente Antonio Di Natale, ma se la Roma prendesse il bomber vero, il nome che fa sognare i tifosi, non è per nulla scontato che la Roma mantenga lo stesso modulo, in cui è Totti a giostrare da prima punta. Forse è l'ennesimo indizio.

 
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Il deliro di Giovanni Becali

Post n°1864 pubblicato il 12 Giugno 2008 da Urbe_immortale

«Dobbiamo vincere per il nostro governo. I nostri ministri sono troppo servili con voi.»

Il vocione dei due fratelli Becali passa possente attraverso il filo (telefonico) che collega CasaAzzurri e Bucarest, in attesa di ritrovarsi tutti sugli spalti del Letzigrund di Zurigo, domani nel tardo pomeriggio: «Sarà una bella partita. A noi serve un pareggio. Noi abbiamo preso tutto un Loggione. Arriviamo in carovana, abbiamo il nostro aereo privato. Veniamo con amici, cugini, parenti, saremo tanti». Rifuggiamo alla facile suggestione della definizione che ha perso il fascino gitano e assunto veste esclusivamente offensiva, su certi argomenti peraltro Viktor e Giovanni Becali sono particolarmente sensibili. La discussione la approfondiamo con Giovanni, dei due fratelli romeni il più grande e il più "spietato". E parla non solo da procuratore, ma da uomo d'affari, da imprenditore, da politico.
«Questa è una partita che deve servire anche al governo romeno».
Cioè?
«I nostri governanti devono capire che non devono essere così umili con i loro colleghi europei. Appena sentono parlare un ministro italiano o francese si mettono sull'attenti. Ma che roba è? Più ci trattano male più siamo servili. Io amo l'Italia, ho chiesto asilo politico all'Italia nel '70, arrivai a Napoli, ci ho vissuto quattro anni. E mi sono sempre fatto rispettare, anche con chi mi dava del figlio di puttana romeno. In questa partita noi dobbiamo fare vedere che siamo un popolo educato, rispettoso, che sappiamo accogliere gli stranieri a braccia aperte, e che abbiamo talento. Ecco perché vinceremo 2-1».
Aveva detto che cercate un pareggio.
«Quando si parla di certe cose mi arrabbio. Sembra che i reati li commettono solo i romeni. Ma che discorso è. Per chi sbaglia devono aprirsi le porte del carcere, a prescindere dalla nazionalità. E poi io sono un mercante, se vinciamo piazzo meglio la mia merce».
Su, metta qualcuno in vetrina.
«C'è l'imbarazzo della scelta. Dorin Goian, Tamas, Contra che va via a parametro zero, c'è Daniel Nicolae che potrebbe andar via dall'Auxerre, c'è Nicolita della Steaua, c'è Dica che lo vuole il Catania. E Moti che può seguire Radu alla Lazio».
Che Romania dovranno aspettarsi gli azzurri?
«Speriamo che sia una Romania diversa. Vedrete che non giocheremo tanto in difesa come con la Francia, ma ovviamente sempre in maniera circospetta. Puntiamo al pareggio, un risultato che potrebbe mantenerci in corsa per i quarti se l'Olanda non avrà bisogno di vincere l'ultima partita. L'Italia invece ha bisogno della vittoria. Se pareggiamo l'Italia è praticamente fuori, e se noi pareggiamo pure con l'Olanda che magari con un punto va a sette, noi con tre possiamo passare il turno».
Bei calcoli. Ma con la Francia avete fatto la figura dei catenacciari.
«Noi? E allora la Francia? La vergogna vera sono loro. I loro quattro difensori sono rimasti sempre fermi. La Romania doveva giocare così».
E' vero che la formazione la fate voi, lei e suo fratello?
«Se vuoi te la dico... Scherzi a parte, le cose sono abbastanza scontate. Il reparto più forte per me è proprio la difesa, con Contra a destra, uno che conoscete benissimo, Ratvan Rat a sinistra, titolare dello Shakhtar Donetsk da cinque anni, e i due centrali fortissimi, Goian e Tamas, rispettivamente della Steaua e dell'Auxerre. Davanti alla difesa gioca un certo Cristian Chivu con Mirel Radoi: sono due difensori riadattati centrocampisti. A destra comincerà Nicolita, ma poi potrebbe subentrare il più offensivo Florentin Petre. Poi Cocis con davanti Niculae e a sinistra Mutu, che con la Francia ha giocato male, ma aveva pure qualche motivo personale. Aveva ricevuto la notizia della morte della nonna, e noi romeni siamo affezionati alle nonne come alle mamme, e anche per la storia della multa per la cocaina. Speriamo che si svegli con voi».
Chivu come sta?
«E' il padrone del campo, ormai è diventato un centrocampista completo. Se noi non giochiamo con lui a centrocampo non abbiamo uno che tratta il pallone come lui, però contro di voi giocherà dieci, quindici metri più avanti rispetto a dove ha giocato con la Francia, sarà lui a mettervi in difficoltà, vedrete. Sarà la giusta punizione per Donadoni».
E che vi ha fatto? Ha già i suoi guai, poverino.
«Qui hanno riportato una sua frase che non ci è piaciuta affatto. Ha detto: "Grazie a Dio adesso giocheremo contro la Romania"».
Si fidi, non ha mai detto una cosa così.
«Meglio così. Comunque vedrà che vuole dire affrontare la Romania».
E i rapporti con la Roma dopo la cessione di Chivu come sono?
«Ottimi, spesso parlo con Daniele Pradè».
Ma di affari non ne avete più fatti.
«Questa estate vedremo. Magari si combina qualcosa».

 
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Crisantemo Donadoni rinsavisce?

Post n°1863 pubblicato il 12 Giugno 2008 da Urbe_immortale

Provato il 4-2-3-1 romanista, con De Rossi e Pirlo centrali. Perrotta trequartista nel ruolo che ricopre in giallorosso. Che il CT stia rinsavendo?

Era stata la logica, più che il "romanismo", a suggerire certe correzioni in corsa. E ora le correzioni sono arrivate, tante da configurare una rivoluzione: l'Italia che Roberto Donadoni sta preparando per affrontare domani a Zurigo la Romania sarà un'Italia molto diversa rispetto a quella tremebonda di Berna e assumerà sembianze decisamente più romaniste (e più juventine), perdendo clamorosamente quelle milaniste. Gli uomini che secondo le indicazioni emerse ieri dall'allenamento chiuso alla stampa, ma evidentemente non completamente blindato, dovrebbero scendere in campo dal primo minuto (o almeno speriamo!) saranno Buffon in porta, i difensori dovrebbero essere da destra a sinistra Zambrotta, Panucci, Chiellini e Grosso, i centrocampisti De Rossi, Pirlo e Perrotta, gli attaccanti Camoranesi, Del Piero e Toni. Questi, almeno, sono stati gli uomini più spesso provati nel corso della sperimentazione tattica del pomeriggio. Resta solo da capire come saranno disposti sul campo, perché il ct i sistemi li ha provati tutti: se col modulo Roma, il 4-2-3-1, con De Rossi e Pirlo bassi, Camoranesi a destra, Perrotta e Del Piero ad alternarsi a seconda dei momenti tra il centro e la sinistra, e Toni davanti. Oppure secondo il più sperimentato 4-3-3 o nella versione 4-3-1-2 con De Rossi a schermo della difesa, Pirlo e Perrotta intermedi, Camoranesi largo a destra o alle spalle di Del Piero e Toni.

E Cassano? Sarà il primo cambio, il jolly che potrebbe garantire impulsi improvvisi qualora le cose non si mettessero bene da subito o andassero addirittura male, ma anche la chiave per mettere al sicuro il risultato. Ieri l'ex romanista si è rilassato giocando a calcio-bocce con il vice di Donadoni, Bortolazzi: calciando da una porta bisognava avvicinarsi al boccino rappresentato dal dischetto di centrocampo. E' stato più preciso l'ex genoano. Sarebbe invece clamorosamente bocciato Di Natale, evidentemente per colpe non sue, visto che nel disastroso primo tempo con l'Olanda era stato probabilmente il meno peggio, l'unico in grado di impensierire in qualche modo Van der Sar. Ma adesso il gioco si fa duro e Donadoni ricorre a uomini più rodati e di maggior appeal. Comunque la si veda, è una rivoluzione romanista, in linea con le principali critiche espresse da tutti gli osservatori. Di fronte alle chiacchiere, dunque, Donadoni fa la faccia offesa. Poi, nei fatti, dà ragione al più estremista dei suoi detrattori, cambiando, ove le indicazioni fossero confermate, addirittura cinque degli undici uomini scelti per l'esordio. A star fuori saranno infatti Barzagli, Materazzi, Ambrosini, Gattuso e Di Natale, qualcuno per le incertezze mostrate soprattutto sotto il profilo atletico, qualcuno per i limiti caratteriali.

Diverse le insidie che gli Azzurri troveranno al Letzigrund di Zurigo, dove questo pomeriggio svolgeranno l'allenamento di rifinitura. Intanto le condizioni meteorologiche: in Svizzera piove molto (come s'è visto ieri sera a Basilea, un centinaio di chilometri da Zurigo) e fa freddo, dieci, forse quindici gradi in meno rispetto all'afa austriaca. Poi la Romania: una formazione chiusa e spigolosa, desiderosa di raggiungere almeno il pareggio per potersi poi giocare tutte le chances nella terza partita confidando magari nella sazietà dell'Olanda. In più, come ha svelato ieri il manager Giovanni Becali, a Bucarest sono circolate dichiarazioni ritenute offensive di Donadoni (presumibilmente mai rilasciate) del tipo «Se Dio vuole adesso incontreremo la Romania». Vere o no, hanno ulteriormente caricato i romeni. Ci mancava anche questa.

 
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Le partite di ieri

Post n°1862 pubblicato il 12 Giugno 2008 da Urbe_immortale

Portogallo-Rep. Ceca 3-1

Svizzera-Turchia 1-2

La formazione di Scolari
a punteggio pieno. Gol e assist
per il giocatore del Manchester
A segno anche Deco e Quaresma.

Crea, segna, soffre, dilaga. È il Portogallo di Felipe Scolari che, con la vittoria per 3-1 sulla Repubblica Ceca, è già ai quarti. Merito del tecnico brasiliano e di una squadra piena zeppa di giocatori di straordinaria qualità. Uno su tutti: Cristiano Ronaldo. Il mago di Madeira ha lasciato il segno sulla partita con un gol e tante giocate. Eppure non è stata una passeggiata perché la Repubblica Ceca sul 2-1 è andata più volte vicina al pareggio. Ottavo minuto, Cristiano Ronaldo chiede il triangolo a Nuno Gomes a velocità vertiginosa, uscita di Cech che respinge sui piedi di Deco che mette dentro. Pareggio immediato di Sionko che su calcio d'angolo ruba il tempo a Carvalho e fa 1-1 in tuffo. Bisogna attendere il 63' per il nuovo vantaggio: assist di Deco per Ronaldo che dalla lunetta mette dentro. Il 3-1 arriva con il solito Ronaldo lanciato in contropiede, tocco per Quaresma che deve solo mettere dentro.
REP. CECA-PORTOGALLO 1-3
REPUBBLICA CECA (4-5-1):
Cech; Grygera, Ujfalusi, Rozehnal, Jankulovski; Sionko, Matejovsky (22' st Vlcek), Galasek (27' st Koller), Polak, Plasil (41' st Jarolim); Baros. Ct. Bruckner
PORTOGALLO (4-2-3-1): Ricardo; Bosingwa, Pepe, Carvalho, Ferreira; Petit, Joao Moutinho (29' st Fernando Meira); Simao (35' st Quaresma), Deco, Cristiano Ronaldo; Nuno Gomes (34' st Hugo Almeida). Ct. Scolari
ARBITRO: Vassaras (Grecia)
MARCATORI: 8' pt Deco (P), 17' pt Sionko (R), 18' st Cristiano Ronaldo (P), 46' st Quaresma (P)
NOTE: ammoniti Polak, Bosingwa. Recupero 1' pt e 3' st. Spettatori 30.000 circa.

Padroni di casa eliminati
sotto il diluvio. 1-0 di Yakin,
pareggio di Senturk, rete decisiva
firmata nel recupero da Turan
.

La prima squadra eliminata di Euro 2008? La Svizzera padrona di casa. E oggi potrebbe toccare anche all'Austria. Sarebbe un bello smacco per i due paesi organizzatori e anche i vertici dell'Uefa non sarebbero particolarmente felici. Stasera scopriremo se andrà così, intanto i rossocrociati sono sicuramente fuori. Merito della Turchia che, sotto il diluvio di Basilea, ha giocato il tipo di partita che più le piace: agonismo, corsa e grinta. E' andata sotto per il gol di Yakin, ha pareggiato con Senturk e alla fine l'ha spuntata in pieno recupero anche con un po' di fortuna con una conclusione di Turan deviata che ha scavalcato il portiere per poi insaccarsi. E adesso se la giocherà con la Repubblica Ceca per il secondo posto del girone.
SVIZZERA-TURCHIA 1-2
SVIZZERA (4-4-2):
Benaglio 6; Lichtsteiner 6, Muller 6, Senderos 7, Magnin 6; Behrami 7, Inler 6,5, Fernandes 6 (31' st Cabanas sv), Barnetta 5,5 (21' st Vonlanthen 5,5); H. Yakin 6,5 (40' st Gygax sv), Derdiyok 6,5. A disp. Zuberbuhler, Jakupovic, Djourou, Grichting, Spycher, Degen, Huggel. Ct Kuhn 6
TURCHIA (4-3-1-2): Volkan 7; H. Altintop 6, Emre Asik 5, Cetin 5,5, Balta 6; Karadeniz 5 (1'st Topal 5,5), Mehmet Aurelio 6, Turan 6,5; Metin 5 (1' st Senturk 7); Nihat 6,5, Tuncay 6. A disp. Rustu, Zengin, Gokhan Zan, Boral, Akman, Emre Belozoglu, Emre Gungor, Sabri, Kazim, Erding. Ct Terim 6
ARBITRO: Michel (Slovacchia)
MARCATORI: 32' pt H. Yakin (S), 12' st Senturk (T), 47' st Turan (T). NOTE: ammoniti Tuncay, Mehmet Aurelio, Balta, Derdiyok. Recupero 1' pt e 4' st. Spettatori 42.000 circa.

 
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