Creato da Urbe_immortale il 11/09/2006
Blog dedicato all'A.S. Roma, la squadra della Capitale!

Lettera della squadra al Presidente Sensi

Ciao Presidente,
ci affidiamo a queste poche righe per dirti tutto quello che a volte magari non siamo riusciti a trasmetterti a voce o attraverso i gesti e i comportamenti.
Qualcuno di noi Ti ha conosciuto dal giorno in cui sei diventato “Il Presidente”, qualcuno ti ha incontrato durante i  Tuoi 15 anni di presidenza e qualcuno Ti ha conosciuto da poco, ma in ognuno di noi è rimasto impresso il tuo sguardo profondo, carico di umanità, pur se determinato e a volte, forse per chi Ti conosceva troppo poco, anche un po’ duro, ma nessuno di noi può dimenticare la passione con cui ci hai sempre seguito, anche quando non eri presente fisicamente. Sei sempre stato vicino a noi, a volte come Presidente, altre come un secondo padre.
In questi anni hai saputo coniugare sport e solidarietà umana e sociale, senza mai perdere i valori morali che sono propri dello sport. Hai fatto tanto per la Roma e per Roma, le tue passioni dopo l’amore per la tua famiglia, e i romani e i romanisti – e non solo loro – ti hanno accompagnato con dignità e riservatezza, così come Tu hai affrontato la Tua ultima battaglia, una delle tante ma sicuramente la più dura.
Noi non Ti lasceremo solo e non lasceremo sola la Tua famiglia e la famiglia romanista; la nostra forza sarà l’unione e faremo il possibile per farti sorridere da dove sarai, uno di quei tuoi sorrisi che ci regalavi quando venivi in spogliatoio per darci la carica.

Ciao Presidente, Tu sei sempre con noi.

 

Il gol di De Rossi alla Fiorentina commentato dal grandissimo e compianto Alberto D'Aguanno

 

Coppia di Campioni!

 

Il Capitano e Capitan Futuro

 

Serie A: 18^ Giornata:

Chievo-Inter

Atalanta-Napoli

Bari-Udinese

Cagliari-Roma

Catania-Bologna

Lazio-Livorno

Parma-Juventus

Sampdoria-Palermo

Siena-Fiorentina

Milan-Genoa

 

Classifica:

  1. Inter   39
  2. Milan*   31
  3. Juventus   30
  4. Roma 28
  5. Parma   28
  6. Napoli   27
  7. Palermo   26
  8. Sampdoria   25
  9. Bari*   24
  10. Chievo   24
  11. Fiorentina*   24
  12. Genoa*   24
  13. Cagliari*   23
  14. Udinese*   18
  15. Livorno   18
  16. Bologna*   16
  17.    16
  18. Atalanta*   13
  19. Catania   12
  20. Siena   12

* una partita in meno

 

Marcatori Giallorossi in Campionato

9 reti: Totti.

4 reti: De Rossi.

3 reti: Vucinic.

2 reti: Perrotta, Brighi, Burdisso.

1 rete: Taddei, Mexes, Riise, Menez, Cassetti.

 

Giudice Sportivo

Multe all'A.S. Roma nel corso della stagione:

€ 77.000,00

Squalificati per la prossima gara di campionato:

 

Espulsi nell'ultima partita:

 

5 ammonizioni.

De Rossi.

4 ammonizioni:

Cassetti, Pizarro, Menez, Perrotta.

3 ammonizioni (in diffida):

Totti. 

2 ammonizioni:

Vucinic, Andreolli, Mexes, Burdisso.

1 ammonizione:

Taddei, Okaka, Cerci, Vucinic, Doni, Riise, Motta, Guberti, Brighi.

 

Prossime gare AS Roma

6 gennaio, 18^ giornata:

 -

9 gennaio, 19^ giornata:

 -

12 gennaio, Coppa Italia, Ottavi di Finale:

 -

 

Europa League

Sedicesimi di Finale:

Panathinaikos-Roma (18 e 25 febbraio)

Marcatori giallorossi in Europa League:

11 reti: Totti.

3 reti: Menez, Okaka, Cerci.

2 reti: De Rossi, Riise, Vucinic.

1 rete: Guberti, Perrotta, Andreolli, Scardina.

 

« La Roma non ha mai pianto

e mai non piangerà:

perché piange il debole,

i forti non piangono mai. »

Dino Viola

 

Immenso Capitano

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Rabona di Aquilani e gol del Capitano al Milan

Il fantastico gol del Capitano a Marassi

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CAPITAN FUTURO! D.D.R.!

 

    

 

 

 

 Francesco, Daniele e Simone

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    CAMPIONI DEL MONDO!

  

Vivi come se tu dovessi morire subito,

 pensa come se tu non dovessi morire mai.

 

Messaggi del 18/06/2008

Ufficiale: John Arne Riise è della Roma

Post n°1927 pubblicato il 18 Giugno 2008 da Urbe_immortale

Adesso c'è anche l'ufficialità. John Arne Riise (nella foto oggi a Villa Stuart) è il primo acquisto del mercato della Roma.

Il terzino norvegese ha firmato un contratto di quattro anni a 2,8 milioni di euro lordi a stagione (poco più di 1,5 netti) più i premi, mentre al Liverpool sono andati 5 milioni di euro, che potrebbero diventare 5,5 se la Roma giocherà la Champions nella stagione 2009/10 e in quella successiva e se Riise metterà insieme almeno 100 presenze.

Questo il comunicato: «L'A.S. Roma S.p.A. rende noto di aver raggiunto l'accordo con il Liverpool Football Club and Athletic Grounds Limited per l'acquisizione a titolo definitivo del diritto alle prestazioni sportive del calciatore JOHN ARNE RIISE, con effetti a decorrere dal 1° luglio 2008. Per l'acquisizione di tale diritto, l'A.S. Roma riconoscerà al Liverpool Football Club un corrispettivo di € 5 milioni, da pagarsi in quattro rate di pari ammontare, di cui la prima entro il 1° luglio 2008, la seconda entro il 30 settembre 2008, la terza entro il 31 luglio 2009 e la quarta entro il 31 gennaio 2010; inoltre, l'A.S. Roma riconoscerà al Liverpool Football Club le seguenti ulteriori somme: (i) € 0,1 milioni, per ciascuna delle due stagione sportive a decorrere dalla 2009/2010, in cui la prima squadra partecipi all'Uefa Champions League; (ii) € 0,075 milioni, ogni 25 presenze effettuate dal Calciatore in gare ufficiali, fino ad un massimo di € 0,3 milioni. Con il calciatore è stato sottoscritto un contratto economico per le prestazioni sportive di durata quadriennale, che prevede il riconoscimento di un compenso lordo di € 2,8 milioni, per ciascuna stagione sportiva di durata del contratto, oltre ad alcuni premi individuali al raggiungimento di prefissati obiettivi sportivi».

 
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Zavaglia: "Aquilani rinnova dopo gli Europei"

Post n°1926 pubblicato il 18 Giugno 2008 da Urbe_immortale

L'agente di Alberto Aquilani, Franco Zavaglia, è intervenuto alla trasmissione Speciale Calciomercato in onda su Sportitalia. "Dopo l'Europeo - le parole di Zavaglia - penso che Alberto rinnoverà con la Roma. Lui è cresciuto lì e vuole fortemente rimanerci. In questo periodo ci sono state delle cose che hanno infastidito il ragazzo, quindi in queste situazioni è meglio parlare poco e non rilasciare interviste".

 
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Gerolin: "La Roma segue Loria"

Post n°1925 pubblicato il 18 Giugno 2008 da Urbe_immortale

"Confermo, la Roma segue Loria, ma da qui a dire che la trattativa è conclusa ce ne corre". Manuel Gerolin (nella foto, a sinistra) non si nasconde e conferma la trattativa in corso con la Roma per Simone Loria, difensore centrale - classe '76 - designato a raccogliere l'eredità di Matteo Ferrari, che non rinnoverà il contratto in scadenza 2008. "C'è stato un colloquio con la Roma - ammette il direttore sportivo del Siena al Romanista.it - ma non ci siamo ancora seduti a un tavolo per definire il trasferimento di Simone". Arthur sarà il vice Doni? "Stesso discorso - continua il dirigente, ex romanista Anni Ottanta e Novanta - Piace a Pradè, però parleremo di queste operazioni quando discuteremo della comproprietà di Galloppa". L'intenzione è quella di accontentare Loria, che ha già manifestato la volontà di vestire giallorosso? "Aspettiamo - avverte Gerolin - per definire l'affare, tutte le parti in causa dovranno essere accontentate".

 
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Stampa inglese: Roma vicina anche a Saha

Post n°1924 pubblicato il 18 Giugno 2008 da Urbe_immortale

La Roma è vicinissima al prestito dell'attaccante del Manchester United Louis Saha. Secondo il Daily Mail la trattativa è in dirittura d'arrivo e l'accordo, previsto per i prossimi giorni, è stato raggiunto sulla base di 9,5 milioni di euro. Giunto all'Old Trafford nel gennaio 2004 dal Fulham, il centravanti francese - complice una serie di infortuni - ha disputato solo 17 gare nell'ultima Premiership. Prima della firma sul contratto - aggiunge il Mail - la Roma vuole valutare attentamente le condizioni fisiche dell'attaccante.

 
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Doni: "Con i Sensi per lo scudetto!"

Post n°1923 pubblicato il 18 Giugno 2008 da Urbe_immortale

Alcuni passi dell'intervista rilasciata da Alexander Marangon Donieber, per tutti Doni, al Corriere dello Sport. Il portiere della Roma parla dell'attuale assetto societario, dichiarandosi vicino ai Sensi, e scommette su Cicinho per il prossimo anno.

Negli ultimi tempi si è parlato molto di società, Doni che idea si è fatto?
"Sono a Roma da tre anni e ogni stagione questa società è stata in grado di costruire una Roma più forte e più importante. E che noi calciatori abbiamo sempre e solo dovuto pensare a giocare perchè per tutti gli altri problemi ci pensava la società a risolverli. Io sono arrivato con la famiglia Sensi e mi fido al cento per cento di loro".
Chi potrà essere l'uomo in più della Roma per la prossima stagione?
"Cicinho, non ho dubbi. Il Cicinho vero a Roma non l'avete ancora visto, è assai più forte e determinante di quello che ha fatto vedere. Ora si è ambientato, farà la preparazione con noi e potete scommettere che sarà un Cicinho che vi sorprenderà".
Dopo il prolungamento del contratto, qual'è l'obiettivo di Doni adesso?
"Vincere. So che si può".
Si parla del possibile arrivo a Trigoria, come dodicesimo, del suo connazionale Arthur...
"Lo conosco bene, per qualche mese siamo stati anche compagni di squadra. E' un professionista serio, con lui mi sono trovato bene, al Cruzeiro mi ha aiutato antissimo. Potremmo essere una coppia giusta".

 
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Conti furioso con Alex Ferguson

Post n°1922 pubblicato il 18 Giugno 2008 da Urbe_immortale

Bruno Conti è furioso con Alex Ferguson. Il motivo? Lo scippo di Davide Petrucci, il talento di 16 anni passato al Manchester United per tante sterline in più, rispetto agli euro che gli garantivano a Trigoria (primo contratto da professionista al minimo). Il direttore tecnico della Roma, alla Gazzetta dello Sport, attacca il manager dei red devils: "Si lamenta per Ronaldo - dice il dirigente - e poi ha fatto la stessa cosa con Davide. E' molto grave. Il papà Stefano mi ha deluso, non mi venga più a raccontare fesserie. Quanto al ragazzo, auguro lui tutto il bene del mondo".

 
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Amantino-Inter, accordo per 4 anni

Post n°1921 pubblicato il 18 Giugno 2008 da Urbe_immortale

Mancini-Inter, c’è l’accordo. Con una mossa a sorpresa ieri mattina, in anticipo di qualche giorno rispetto a quanto programmato, Gilmar Veloz è arrivato a Milano. Prima fermata via Durini, sede della società interista. Ad attenderlo ha trovato il responsabile del mercato nerazzurro Marco Branca. Argomento, il contratto di Amantino. Non ci è voluto troppo a trovare l’accordo: 4 milioni netti a stagione per i prossimi quattro anni. Saluti con i dirigenti interisti e poi in Svizzera, a trovare l’altro suo assistito Felipe Scolari per mettere a punto gli ultimi dettagli del passaggio del ct del Portogallo al Chelsea.

Accordo doveva essere, insomma, ed accordo è stato. Anche se non era troppo difficile prevedere che l’Inter avrebbe trovato gli argomenti giusti per convincere Amantino, con cui i contatti sono cominciati in tempi "sospetti". Molto prima, insomma, che Pradè autorizzasse la società nerazzurra a parlare con lui. Per questo motivo l’accordo raggiunto ieri mattina a Milano sposta poco nella trattativa in corso tra la Roma e l’Inter. Nell’incontro che c’è stato la settimana scorsa tra Pradè e Branca si è parlato di cifre: 15 milioni vuole la Roma, l’Inter vorrebbe arrivarci inserendo nell’affare alcuni giocatori in esubero. Non Adriano, che piace a Spalletti ma che ieri è stato confermato da Moratti per il prossimo anno, ma Cruz e Suazo, che a Trigoria non vogliono nemmeno sentire nominare. Il direttore sportivo giallorosso su questo argomento è stato chiaro nei giorni scorsi. «Se Mancini andrà all’Inter, sarà solo per soldi». E da questa posizione non intende spostarsi. L’occasione per riparlarne ci sarà domani, ancora a Milano, a margine dell’assemblea straordinaria di Lega. Ci saranno i due numeri uno, Rosella Sensi e Massimo Moratti oltre a Branca e Pradè. Da questo nuovo incontro potrebbe scaturire la fumata bianca e il conseguente annuncio sarebbe solo una formalità che potrebbe arrivare subito o, per ragioni di bilancio, i primi giorni di luglio.

E il Barcellona? Il viaggio a Roma di un emissario di Laporta, non Beguiristain, è da interpretare più che altro come un’azione di disturbo. Una mossa quasi disperata per provare a intromettersi nella trattativa tra la Roma e l’Inter, ma oggi le possibilità che Amantino (che comunque ha già parlato anche con i dirigenti blaugrana) possa finire in Spagna sono molto poche.

Domani potrebbe essere anche il giorno di Mirko Vucinic. A Milano infatti ci sarà pure Guido Angelozzi, direttore sportivo del Lecce. Con Pradè metterà a punto gli ultimi dettagli della cessione della seconda metà del cartellino del montenegrino alla Roma. In Puglia dovrebbe finire Stefano Okaka, di rientro dal prestito al Modena più conguaglio che varierà a seconda della formula con cui l’attaccante umbro di origini nigeriane si trasferirà a Lecce: in caso di prestito, saranno 10 i milioni da versare al Lecce, in caso di comproprietà la cifra potrebbe scendere fino a 8 milioni.

 
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L'altra partita del nostro girone

Post n°1920 pubblicato il 18 Giugno 2008 da Urbe_immortale

L'OLANDA BATTE LA ROMANIA E TUTTI I SOSPETTI. IL 2-0 CI REGALA LA QUALIFICAZIONE AI QUARTI DI FINALE.

Primo gol nel torneo di Huntelaar. Van Persie raddoppia, Chivu eliminato.

La determinazione della Romania contro la voglia delle riserve olandesi di mettersi in mostra. Questo doveva essere il tema della partita che invece ha visto la formazione di van Basten vincere 2-0, eliminando gli avversari e qualificando l'Italia. A mancare è stata la voglia di vincere della Romania che, anche quando è andata sotto nel risultato, non è mai riuscita a cambiare ritmo. Inizio gara lento con la Romania che parte coperta con un 4-5-1 con il solo Niculae in avanti, mentre Nicolita e Mutu sono costretti a tornare a centrocampo in fase difensiva; dall'altra parte tutto nuovo il pacchetto offensivo "orange" con Huntelaar unica punta, con alle sue spalle la novità Afellay, accompagnato da Robben e Van Persie. Primi minuti di attesa da parte dei romeni che lasciano il possesso palla agli avversari, bloccando tutti gli spazi in difesa per evitare pericoli. La prima emozione arriva al 24' quando una rimessa laterale di Rat in zone offensiva si trasforma in assist per Mutu, controllo al limite dell'area piccola e sinistro rimpallato da Heitinga.
Un minuto dopo arriva a Berna la notizia del vantaggio italiano che butterebbe fouri l'undici di Piturca e la partita cambia ritmo. Mutu si sposta in avanti e la Romania è costretta a lasciare spazi agli avversari. Al 30' gran destro di Mutu dal limite e palla fuori di poco. Al 33' si vede Huntelaar che, su cross basso di Boulahrouz, calcia di piatto destro ma non centra la porta. Tre minuti dopo ancora Huntelaar bravo nel liberare Robben in penetrazione centrale, l'esterno si ritrova davanti a Lobont, tocca si sinitro ma sfiora solamente il palo. La Romania non si lascia intimorire e, al 44', costruisce la sua migliore occasione: Mutu libera Rat sulla sinistra, il terzino, dal fondo, mette basso al limite dell'area dove Engelaar, immobile, lascia campo libero a Codrea che spedisce però alto. Nella ripresa ci si aspetterebbe una Romania votata all'attacco ma, a parte lo spostamento in avanti di Mutu, continua a mancare la cattiveria all'undici romeno.
L'Olanda mantiene ritmi bassi ma inizia a trovare maggiori spazi. La svolta arriva al 9': Afellay lavora una bel pallone sulla sinsitra, cross bass su cui Engelaar non arriva, la sfera filtra e Huntelaar, in ombra fino a questo momento, tocca di piatto mettendo alle spalle di Lobont. Van Persie ha un conto in sospeso con Lobont e, al 42', lo salda con gli interessi: gran controllo su lancio dalla tre quarti e, dopo aver resistito al ritorno di un difensore, potente sinistro sul primo palo. Due a zero, fine dei giochi.
OLANDA-ROMANIA 2-0
OLANDA (4-2-3-1):
Stekelenburg; Boulahrouz (13'st Melchiot), Heitinga, Bouma, De Cler; De Zeeuw, Engelaar; Afellay, Van Persie, Robben (16'st Kuyt); Huntelaar (37'st Vennegoor of Hesseling). A disp.: Van Der Saar, Timmer, Van Bronckhorst, Ojier, Van Nistelrooy, Mathisen, De Jong, Van der Vaart. All.: Van Basten.
ROMANIA (4-5-1): Lobont; Contra, Tamas, Ghionea, Rat; Nicolita (37'st Petre), Codrea (27'st Dica), Chivu, Cocis, Mutu; M. Niculae (14'st D. Niculae). A disp.: Popa, Stancioiu, Sapunaru, Moti, Cristea, Radu, Marica. All.: Piturca.
ARBITRO: Busacca (Svizzera).
MARCATORI: 9'st Huntelaar, 42'st Van Persie (O).
NOTE: ammonito Chivu (R).

 
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Pagelle di Italia-Francia

Post n°1919 pubblicato il 18 Giugno 2008 da Urbe_immortale

BUFFON 7,5
La parata che compie su Benzema al 29' del secondo tempo meriterebbe una storia a parte: il destro a giro del francese è perfetto, e nel volo Buffon sembra battuto, ma mentre è in volo capisce che così non ci arriva e produce uno scatto di reni sensazionale, che gli allunga la mano di richiamo del centimetro necessario a deviare in corner. Un marziano!
ZAMBROTTA 6,5
Rispetto a quando giocava in Italia, sembra aver perso un po' di qualità nella giocata affannata, proprio la caratteristica che era il suo forte. Spinge e difende con la stessa intensità, mai rinunciando ad una corsa.
PANUCCI 7
Suo il primo pericolo per i francesi, con un colpo di testa su angolo di Pirlo respinto sulla riga. Poi praticamente non sbaglia niente, giocando tutto sull'esperienza che ne ha fatto un baluardo insostituibile per questa squadra.
CHIELLINI 6,5
Riesce ad essere attivo e presente, tranne che in un'occasione, quando lascia un po' di spazio a Henry.
GROSSO 6,5
Portentoso quando aspetta Govou in una delle poche azioni francesi del primo tempo e poi lo irride facendo scivolare sul fondo il pallone fuori controllo. Contiene un po' le sue discese perché dal suo lato l'Italia è più scoperta.
GATTUSO 6,5
Si getta con stile scomposto ma corretto su ogni pallone, e riesce sempre ad essere pulitissimo. All''8' del secondo tempo non resiste, e sgambetta deliberatamente Makelele che l'aveva saltato: inevitabile il giallo e la squalifica.
(36' st Aquilani s.v.: finalmente ha esordito).
DE ROSSI 9,5
Fenomenale guardiano del faro, accende il raggio laser e squaglia gli avversari. Ad un certo punto decide di partire solo, ne salta tre e sembra chiuso, ma con un nuovo sussulto rimette il piede avanti e con un colpo di tacco ne salta altri due, finché viene steso. Applausi scroscianti. Quando c'è la punizione da 25 metri e Pirlo è uscito tutti guardano lui: e lui va, calciando forte, ed esultando a vena battente dopo che Henry tocca ingannando Toulalan. E' l'uomo del match, ora lo sanno anche in Europa.
PIRLO 7
Con le spalle coperte da Danielino si sente libero di inventare: mette più volte Perrotta e soprattutto Toni oltre la linea dei difensori anche nell'occasione del vantaggio, poi realizza per conto suo il rigore con precisione assoluta. Esce ad inizio ripresa, e mancherà anche con la Spagna.
(10' st Ambrosini 6,5: puntella la fascia debole).
PERROTTA 6,5
Deve fare il trequartista e se non fosse per il problema del primo aggancio, riuscirebbe pure a scombinare la difesa da solo. Invece dà il meglio in fase di non possesso, quella che gli riesce meglio, per quell'istinto innato nel coprire sempre la zona che ne ha maggior bisogno.
(19' st Camoranesi 6,5: aggiunge un po' di fosforo).
TONI 6,5
Si danna lottando nella sua maniera un po' sgraziata ma spesso efficace, ballando tra la linea del fuorigioco e gli armadi francesi, arrivando sempre in anticipo, sbagliando troppi gol ma artigliando divinamente l'assist di Pirlo da cui nascerà l'ingenuo fallo di Abidal. Scheggia l'incrocio al 93'.
CASSANO 7
Gli resta sui piedi la giocata definitiva, quella che lo potrebbe far diventare protagonista assoluto. Non trovandola, s'accontenta di regalare sprazzi di repertorio di finte e controfinte, dando sempre respiro alla manovra e consolidando quella sensazione di superiorità che in passato invece trasfigurava le espressioni dei francesi. Si sacrifica e si fà trovare sempre libero dai compagni, và in aiuto di ogni azzurro in difficoltà.
DONADONI 7
Stavolta si prenda i meriti per aver indovinato mosse e scelte della partita decisiva, quella in cui bisognava far capire di che pasta era fatta questa squadra: così è fragrante, solida, gustosa, decisamente italiana.

 
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Verde, Bianco e... De Rossi!!!

Post n°1918 pubblicato il 18 Giugno 2008 da Urbe_immortale

Capitan Futuro è il dominatore assoluto nella partita che ci dà la vittoria sui "galletti" (non accadeva dal 1978). Gioca da campione e da leader assoluto, segna su punizione il gol del 2-0 che ci regala la qualificazione. Il vantaggio era stato di Pirlo su rigore. «Più bella perché sofferta» dice Daniele, che abbraccia il "veggente" Gamberini (gli aveva predetto il gol) e già pensa alla Spagna. Spalletti: «È stato bravissimo. Quando si muove così, diventa imprendibile». Chivu e Domenech a casa, l'ItalRoma, che applaude anche le prestazioni di Perrotta e Panucci, oltre a festeggiare l'esordio nel torneo di Aquilani, può sognare!

Rigore di Pirlo, espulso Abidal, raddoppio di Super Daniele, Buffon mostruoso su Benzema: Donadoni sembra Spalletti, l'ItalRoma va!

«À la maison» cantano irridenti i tifosi azzurri in risposta ai canti disperati dell'altra curva («Alè le Bleus») quando la sconquassata Francia di Domenech nel secondo tempo cerca disperatamente di dare un senso ad una partita che se ce l'ha avuto è solo nell'imbarazzante superiorità italiana, scandita dalle aperture di Pirlo e dalla mostruosa onnipresenza di De Rossi: non è un caso, non può essere un caso se sono loro due a finire nel tabellino con un gol a testa su calcio piazzato (rigore per il milanista, punizione deviata da Henry per il romanista), e sono loro che mandano in orbita l'ItalRoma nel momento giusto, restituendo all'Europeo una ritrovata protagonista, peraltro di giallorosso vestita. Ai quarti andiamo noi perché stavolta Donadoni ha azzeccato tutto, anche nell'aver avuto fiducia nel suo amico Van Basten che con lo stesso risultato ha mandato à la maison pure i romeni: e l'unico biscotto di cui parleremo oggi sarà quello che arricchirà le nostre colazioni, molto italiane, come i sospetti e gli inizi tormentati di torneo. A Vienna adesso ci aspetta la Spagna, domenica 22, ore 20,45: giocheremo senza Pirlo e Gattuso, squalificati, ma con la consolidata certezza di aver ritrovato l'Italia nella salsa romanista con cui finalmente l'ha condita Donadoni (tre spallettoidi in campo dall'inizio, poi anche Aquilani, che adesso si candida per la Spagna). Non si può dimenticare l'episodio che ha virato la partita dalla parte nostra, con il rigore trasformato da Pirlo e l'inevitabile espulsione di Abidal al 25': ma va anche sottolineato che anche fino a quel momento in campo s'era vista una sola squadra, quella in divisa bianca. Che parla romano e romanista.

«Quant'è brutto, quant'è brutto, quant'è brutto Domenech», goliardeggia la curva italiana quando il ct francese si alza dalla panchina per provare a capire che cosa sta succedendo già prima dell'intervallo. Succede solo che prima in undici e poi in dieci la Francia non sappia mai trovare il bandolo per risalire ad una matassa che le appare intricatissima da subito, da quando si scende in campo e gli Azzurri hanno uno spirito diverso, completamente nuovo. Funziona il centrocampo con De Rossi magnifico giannizzero davanti al portone di casa, con Pirlo libero di inventare e con Gattuso a suo agio nel clima rigido e bagnato dell'inverno svizzero a giugno e con Perrotta trequartista con precisi compiti di copertura, regge la difesa e funzionerebbe anche Toni con Cassano, almeno nei movimenti, anche se poi il bavarese sbaglia troppi gol. Già al 4', col disastroso Abidal che gli lascia un pallone incredibile su rinvio della difesa, ma il suo destro finisce fuori. Al 10' la Francia perde Ribery ed è un altro bel segnale, se ci viene concessa la valutazione poco sportiva: al suo posto il non ancora ventunenne Nasri. All'11' Panucci sfiora il bis di venerdì, deviando verso la porta di testa un corner di Pirlo, ma Makelele salva appostato sulla linea di porta. Al 15' Buffon controlla un destro senza pretese di Benzema, al 22' un perfetto triangolo in velocità Pirlo-Cassano consente al milanista di inventare un prodigio per Perrotta, che solo da buona posizione manca l'aggancio. Nello scacchiere tattico l'Italia sembra soffrire solo sul proprio fronte sinistro, dove Pirlo non riesce a coprire Grosso e Perrotta è chiamato spesso a rinculare da quella parte: è lì che Govou cerca spazi e Clerc la sovrapposizione costante, nel 4-4-2 di Domenech che si squilibra spesso in un 4-2-4 suicida. Il problema per l'Italia si risolve in parte col regalo di Abidal che prima si fa nuovamente sfilare sopra la testa un altro lancio millimetrico di Pirlo e poi entra da dietro come un'auto lanciata contro un muro ad interrompere fallosamente il tentativo di rete di Toni. Rigore ineccepibile ed espulsione automatica per il difensore del Barça. La battura spetta a Pirlo che insacca come Totti con l'Australia e De Rossi proprio contro la Francia. In inferiorità numerica la Francia va nel pallone: Domenech toglie Nasri appena entrato e mette Boumsong, chissà come se la ride Mexes a casa. In quattro minuti l'Italia costruisce quattro clamorose palle-gol: botta di De Rossi su suggerimento di Perrotta alto di poco (28'), rovesciata di Toni fuori di niente su cross di Cassano (ancora 28'), sinistro sbagliato di Toni su nuovo assist di Pirlo (30'), destro sbagliato di Toni su colpo di tacco a liberarlo di Perrotta (ancora 30'). Al 34' sussulto francese, con verticale di Toulalan per Henry, con Chiellini in ritardo, e per fortuna il diagonale è largo. Al 44' De Rossi fa Maradona, ne salta quattro e viene steso al limite: batte Grosso e Coupet devia con la punta delle dita sul palo. Al 45' Pirlo s'innervosisce per la mancanza di sportività dei francesi, che non si fermano dopo una randellata su Perrotta in area su cui Michel sorvola un po' frettolosamente, e stende Benzema: ammonito, era diffidato. Al 48' con Govou a terra nella stessa situazione di Perrotta, invece, l'arbitro ferma il gioco, e Donadoni s'arrabbia: «Era uguale a before», ringhia al quarto uomo.

Parte molle l'Italia nela ripresa, Donadoni s'arrabbia con la squadra che resta un po' troppo arretrata e dà spazio a qualche sporadica iniziativa francese. Così inserisce Ambrosini al posto di Pirlo per dare maggior consistenza alla zona sinistra, in affanno già da un po'. Ad aggiustare tutto ci pensa De Rossi, trasformando col decisivo aiuto di Henry una punizione da 25 metri: esulta abbracciando Gamberini, che gliel'aveva predetto. Sarà nominato player of the match dalla commissione Uefa: l'hanno scoperto pure qui. Dal 2-0 alla fine ci sarà spazio pure per una indicibile prodezza di Buffon su Benzema e un incrocio scheggiato da Toni: ci prova tanto, ma è sempre impreciso. Poi entra Aquilani: non fosse per i capelli Donadoni sembrerebbe Spalletti.

 
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