Creato da Urbe_immortale il 11/09/2006
Blog dedicato all'A.S. Roma, la squadra della Capitale!

Lettera della squadra al Presidente Sensi

Ciao Presidente,
ci affidiamo a queste poche righe per dirti tutto quello che a volte magari non siamo riusciti a trasmetterti a voce o attraverso i gesti e i comportamenti.
Qualcuno di noi Ti ha conosciuto dal giorno in cui sei diventato “Il Presidente”, qualcuno ti ha incontrato durante i  Tuoi 15 anni di presidenza e qualcuno Ti ha conosciuto da poco, ma in ognuno di noi è rimasto impresso il tuo sguardo profondo, carico di umanità, pur se determinato e a volte, forse per chi Ti conosceva troppo poco, anche un po’ duro, ma nessuno di noi può dimenticare la passione con cui ci hai sempre seguito, anche quando non eri presente fisicamente. Sei sempre stato vicino a noi, a volte come Presidente, altre come un secondo padre.
In questi anni hai saputo coniugare sport e solidarietà umana e sociale, senza mai perdere i valori morali che sono propri dello sport. Hai fatto tanto per la Roma e per Roma, le tue passioni dopo l’amore per la tua famiglia, e i romani e i romanisti – e non solo loro – ti hanno accompagnato con dignità e riservatezza, così come Tu hai affrontato la Tua ultima battaglia, una delle tante ma sicuramente la più dura.
Noi non Ti lasceremo solo e non lasceremo sola la Tua famiglia e la famiglia romanista; la nostra forza sarà l’unione e faremo il possibile per farti sorridere da dove sarai, uno di quei tuoi sorrisi che ci regalavi quando venivi in spogliatoio per darci la carica.

Ciao Presidente, Tu sei sempre con noi.

 

Il gol di De Rossi alla Fiorentina commentato dal grandissimo e compianto Alberto D'Aguanno

 

Coppia di Campioni!

 

Il Capitano e Capitan Futuro

 

Serie A: 18^ Giornata:

Chievo-Inter

Atalanta-Napoli

Bari-Udinese

Cagliari-Roma

Catania-Bologna

Lazio-Livorno

Parma-Juventus

Sampdoria-Palermo

Siena-Fiorentina

Milan-Genoa

 

Classifica:

  1. Inter   39
  2. Milan*   31
  3. Juventus   30
  4. Roma 28
  5. Parma   28
  6. Napoli   27
  7. Palermo   26
  8. Sampdoria   25
  9. Bari*   24
  10. Chievo   24
  11. Fiorentina*   24
  12. Genoa*   24
  13. Cagliari*   23
  14. Udinese*   18
  15. Livorno   18
  16. Bologna*   16
  17.    16
  18. Atalanta*   13
  19. Catania   12
  20. Siena   12

* una partita in meno

 

Marcatori Giallorossi in Campionato

9 reti: Totti.

4 reti: De Rossi.

3 reti: Vucinic.

2 reti: Perrotta, Brighi, Burdisso.

1 rete: Taddei, Mexes, Riise, Menez, Cassetti.

 

Giudice Sportivo

Multe all'A.S. Roma nel corso della stagione:

€ 77.000,00

Squalificati per la prossima gara di campionato:

 

Espulsi nell'ultima partita:

 

5 ammonizioni.

De Rossi.

4 ammonizioni:

Cassetti, Pizarro, Menez, Perrotta.

3 ammonizioni (in diffida):

Totti. 

2 ammonizioni:

Vucinic, Andreolli, Mexes, Burdisso.

1 ammonizione:

Taddei, Okaka, Cerci, Vucinic, Doni, Riise, Motta, Guberti, Brighi.

 

Prossime gare AS Roma

6 gennaio, 18^ giornata:

 -

9 gennaio, 19^ giornata:

 -

12 gennaio, Coppa Italia, Ottavi di Finale:

 -

 

Europa League

Sedicesimi di Finale:

Panathinaikos-Roma (18 e 25 febbraio)

Marcatori giallorossi in Europa League:

11 reti: Totti.

3 reti: Menez, Okaka, Cerci.

2 reti: De Rossi, Riise, Vucinic.

1 rete: Guberti, Perrotta, Andreolli, Scardina.

 

« La Roma non ha mai pianto

e mai non piangerà:

perché piange il debole,

i forti non piangono mai. »

Dino Viola

 

Immenso Capitano

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Rabona di Aquilani e gol del Capitano al Milan

Il fantastico gol del Capitano a Marassi

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CAPITAN FUTURO! D.D.R.!

 

    

 

 

 

 Francesco, Daniele e Simone

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    CAMPIONI DEL MONDO!

  

Vivi come se tu dovessi morire subito,

 pensa come se tu non dovessi morire mai.

 

Messaggi del 04/07/2008

Week-end lungo...

Post n°2032 pubblicato il 04 Luglio 2008 da Urbe_immortale

... arrivederci a mercoledì 9!

Mi sparo 4 giorni in camper prime delle ferie vere!!!

 
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Bozzo: "Perrotta non si muove dalla Roma"

Post n°2031 pubblicato il 04 Luglio 2008 da Urbe_immortale

Simone Perrotta che si trasferisce alla Fiorentina, in un affare che dovrebbe portare invece Adrian Mutu a Roma, «è solo fantasia». Lo ha detto a fiorentina.it Beppe Bozzo, l'agente del centrocampista. «Non è vero». Così, secco. Di certo, indipendentemente dal fatto se la Roma abbia realmente pensato oppure no a questa possibilità, c'è che Perrotta, che ha un contratto fino al 2010, non ha intenzione di lasciare la società giallorossa.

 
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Lunedì parte la campagna abbonamenti

Post n°2030 pubblicato il 04 Luglio 2008 da Urbe_immortale

Parte ufficialmente la campagna abbonamenti A.S. Roma 2008/2009. Carlo Feliziani, responsabile della biglietteria, questa mattina durante la conferenza stampa di presentazione, ha reso note le modalità di acquisto e i prezzi delle tessere. E' stata rinnovata la partnership con Lottomatica per altri tre anni, dunque presso i punti Lis si potranno acquistare sia abbonamenti che biglietti. La campagna partirà lunedì 7 luglio e si concluderà l'8 agosto. La fase di rinnovo si svolgerà da 7 al 17 luglio. Dal 18 al 22 luglio le date dell'operazione cambio posto (presso solo gli AS Roma Store); il 23 luglio avrà inizio la vendita libera delle curve (Nord e Sud), il 25 e il 26 saranno i giorni dei distinti (Nord e Sud), il 28 e il 29 le tribune (Tevere e Montemario) e dal 30 tutti i settori restanti. Prezzi invariati rispetto allo scorso anno: 235 euro le curve, 365 euro distinti, Tevere Laterale e Parterre 680 euro, Tevere Centrale 880 euro, Tribuna Monte Mario 1150 euro, Tribuna d'Onore 3900 euro. Facilitazioni per giovani, anziani e disabili. Novità di quest'anno: l'abbonamento per le donne a prezzi popolari. Si parte da 155 euro per una curva e si arriva ai 660 euro per una Monte Mario Top.

 
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Le verità di Joe Tacopina

Post n°2029 pubblicato il 04 Luglio 2008 da Urbe_immortale

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La verità di Tacopina, la verità sugli americani e la Roma
«Era tutto fatto, ad aprile spuntò una fantomatica offerta
araba di 400 milioni. Era una "sòla" ed è finito tutto lì».

In realtà il bluff degli arabi fù presentato da Pippo Marra, potentissimo dirigente giallorosso, che agì al servizio di Unicredit. La banca infatti, non aveva, e non ha, alcun interesse a cedere la Roma se il gruppo acquirente non vorrà avere ancora dei rapporti economici con loro. L'obiettivo di Unicredit semmai, è cedere Italpetroli e non soltanto l'AS Roma.

È andata esattamente così. O almeno, così secondo Joe Tacopina, potentissimo avvocato difensore newyorchese che nei suoi assistiti annovera i nomi di OJ Simpson, Michael Jackson, il capo della Polizia di New York accusato di corruzione, Giorgio Chinaglia e Amanda Knox (indagata nell’omicidio di Meredith Kercher a Perugia).

George Soros voleva acquistare la Roma, era pronto a mettere in piedi una operazione da circa 280 milioni, ma quando ai suoi uomini, il 17 aprile, fu detto che c'era una offerta araba da 400 milioni, saltò tutto. D'altronde, che il magnate americano fosse stato interessato all'acquisto della società giallorossa, era stato specificato dal suo stesso portavoce, Michael Vachon, che ieri ha ribadito quanto diffuso lo scorso 6 giugno: «Soros non ha più interessi diretti o indiretti nell'acquisto della As Roma». La chiave sta in quel «più». Non ci sarebbe bisogno di aggiungerlo, se un interesse non ci fosse stato in passato, come peraltro ammesso anche dai comunicati di ItalPetroli che facevano esplicito riferimento a incontri con la Inner Circle Sports, la merchant bank che ha messo in piedi l'operazione per conto del magnate ungherese. La prima ammissione, peraltro, risale al novembre del 2007.

Joe Tacopina, l'avvocato americano che favorì l'interesse di Soros per l'As Roma, ha confermato tutto. Lo ha fatto in una intervista a Repubblica, puntualizzando su fatti e personaggi della vicenda. A partire da Raffaello Follieri. «Non sono suo socio» ha specificato. Il 4 aprile, Il Romanista raccontava dei tentativi di Follieri (la cui nulla credibilità fu poi raccontata in un ritratto pubblicato il 6 aprile) di cavalcare tutte le cordate potenzialmente interessate alla Roma e del fatto che il faccendiere fu costretto a firmare un documento nel quale segnalava «di non aver niente a che vedere» con l'operazione portata avanti dalla Inner Circle Sports, quindi da Soros. «Fu scartato subito» conferma Tacopina, che specifica anche il suo ruolo avuto nella vicenda: «Avevo tirato dentro il miglior acquirente che la Roma potesse augurarsi, George Soros. Era lui che doveva comprare la Roma, non io». Altra puntualizzazione necessaria. Dire che l'avvocato newyorkese (di cui Il Romanista pubblicò un ritratto il 5 aprile, come fece anche Il Messaggero il 13 aprile) prima voleva comprare la Roma e ora sta comprando il Bologna, è inesatto. Era "semplicemente" destinato ad avere un ruolo, anche di prestigio, nel futuro organigramma.

Adesso Tacopina sta lavorando per investire capitali propri, perché è azionista del fondo "Tag Partners", che sta trattando con Cazzola, proprietario del Bologna. Anzi, che ha trovato l'accordo e che sta svolgendo le due diligence , cioè l'analisi del valore e delle condizioni di un'azienda per la quale vi siano intenzioni di acquisizione o investimento. Il tutto però può avvenire solo dopo la presentazione di una offerta formale, che, di prassi, avviene quando si è già trovato un accordo sul prezzo. Ed è proprio il meccanismo che avrebbe dovuto mettersi in moto il 17 aprile. Steven Horowitz, di Inner Circle Sports, che adesso si trova a Bologna con Tacopina, aveva pronta l'offerta: 210 milioni per il 66% delle azioni della Roma, altri soldi per l'Opa, fino a circa 280 milioni. Esattamente quello che racconta Tacopina: «L´affare doveva chiudersi prima a febbraio di quest´anno, quindi a marzo, per 280 milioni di euro. Ad aprile, il giorno in cui si sarebbe dovuta mettere per iscritto la dichiarazione di interesse formale, spuntò fuori un fantomatico arabo disposto a comprare per 400 milioni di euro, senza due diligence. Quella era una "sola"… E lì è finito tutto». Quel giorno, Soros decise di non volerne più sapere niente. Il 23 maggio Unicredit e Inner Circle, trovato un accordo, tornarono da lui, che confermò il suo no. E gli arabi? Il 20 aprile, lo sceicco Al Maktoum, disse che la sua famiglia voleva la Roma. La società smentì qualsiasi «manifestazione di interesse» da parte di gruppi stranieri, arabi o americani che fossero. Ma non ha smentito l'intervista di Tacopina.

È andata esattamente così. George Soros voleva acquistare la Roma, era pronto a mettere in piedi una operazione da circa 280 milioni, ma quando ai suoi uomini, il 17 aprile, fu detto che c'era una offerta araba da 400 milioni, saltò tutto. D'altronde, che il magnate americano fosse stato interessato all'acquisto della società giallorossa, era stato specificato dal suo stesso portavoce, Michael Vachon, che ieri ha ribadito quanto diffuso lo scorso 6 giugno: «Soros non ha più interessi diretti o indiretti nell'acquisto della As Roma». La chiave sta in quel «più». Non ci sarebbe bisogno di aggiungerlo, se un interesse non ci fosse stato in passato, come peraltro ammesso anche dai comunicati di ItalPetroli che facevano esplicito riferimento a incontri con la Inner Circle Sports, la merchant bank che ha messo in piedi l'operazione per conto del magnate ungherese. La prima ammissione, peraltro, risale al novembre del 2007.
Joe Tacopina, l'avvocato americano che favorì l'interesse di Soros per l'As Roma, ha confermato tutto. Lo ha fatto in una intervista a Repubblica , puntualizzando su fatti e personaggi della vicenda. A partire da Raffaello Follieri. «Non sono suo socio» ha specificato. Il 4 aprile, Il Romanista raccontava dei tentativi di Follieri (la cui nulla credibilità fu poi raccontata in un ritratto pubblicato il 6 aprile) di cavalcare tutte le cordate potenzialmente interessate alla Roma e del fatto che il faccendiere fu costretto a firmare un documento nel quale segnalava «di non aver niente a che vedere» con l'operazione portata avanti dalla Inner Circle Sports, quindi da Soros. «Fu scartato subito» conferma Tacopina, che specifica anche il suo ruolo avuto nella vicenda: «Avevo tirato dentro il miglior acquirente che la Roma potesse augurarsi, George Soros. Era lui che doveva comprare la Roma, non io». Altra puntualizzazione necessaria. Dire che l'avvocato newyorkese (di cui Il Romanista pubblicò un ritratto il 5 aprile, come fece anche Il Messaggero il 13 aprile) prima voleva comprare la Roma e ora sta comprando il Bologna, è inesatto. Era "semplicemente" destinato ad avere un ruolo, anche di prestigio, nel futuro organigramma.
Adesso Tacopina sta lavorando per investire capitali propri, perché è azionista del fondo "Tag Partners", che sta trattando con Cazzola, proprietario del Bologna. Anzi, che ha trovato l'accordo e che sta svolgendo le due diligence , cioè l'analisi del valore e delle condizioni di un'azienda per la quale vi siano intenzioni di acquisizione o investimento. Il tutto però può avvenire solo dopo la presentazione di una offerta formale, che, di prassi, avviene quando si è già trovato un accordo sul prezzo. Ed è proprio il meccanismo che avrebbe dovuto mettersi in moto il 17 aprile. Steven Horowitz, di Inner Circle Sports, che adesso si trova a Bologna con Tacopina, aveva pronta l'offerta: 210 milioni per il 66% delle azioni della Roma, altri soldi per l'Opa, fino a circa 280 milioni. Esattamente quello che racconta Tacopina: «L´affare doveva chiudersi prima a febbraio di quest´anno, quindi a marzo, per 280 milioni di euro. Ad aprile, il giorno in cui si sarebbe dovuta mettere per iscritto la dichiarazione di interesse formale, spuntò fuori un fantomatico arabo disposto a comprare per 400 milioni di euro, senza due diligence. Quella era una "sola"… E lì è finito tutto». Quel giorno, Soros decise di non volerne più sapere niente. Il 23 maggio Unicredit e Inner Circle, trovato un accordo, tornarono da lui, che confermò il suo no. E gli arabi? Il 20 aprile, lo sceicco Al Maktoum, disse che la sua famiglia voleva la Roma. La società smentì qualsiasi «manifestazione di interesse» da parte di gruppi stranieri, arabi o americani che fossero. Ma non ha smentito l'intervista di Tacopina.

 
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Mancini all'Inter, accordo vicino

Post n°2028 pubblicato il 04 Luglio 2008 da Urbe_immortale

Passi in avanti. Non lunghissimi ma nemmeno piccoli, quelli fatti ieri dalla Roma e dall’Inter nella trattativa per il passaggio in nerazzurro di Mancini. Incontro doveva essere ed incontro è stato tra il direttore sportivo giallorosso Pradè e il responsabile del mercato nerazzurro Marco Branca. Un incontro che si è rivelato ancora interlocutorio, nel senso che non è stato messo nero su bianco, ma tutto sommato positivo. I due uomini mercato un accordo lo avrebbero anche trovato, ma adesso bisognerà aspettare che Massimo Moratti dia l’ok ufficiale all’operazione. Che, come vuole la Roma, si concluderà solo per soldi. Non i 15 milioni richiesti inizialmente ma un paio in meno: a 13 la Roma chiude senza pensarci, ora pare che anche l’Inter sia arrivata a questa conclusione. Non che Branca non ci abbia provato, anzi. I nomi di Suazo e Crespo (il primo guadagna troppo, il secondo non interessa, la risposta di Pradé) oltre a quello di Obinna («La società nerazzurra non mi ha prospettato il passaggio di Victor a un’altra squadra- ha detto a Centro Suono Sport il suo procuratore Gaetano Paolillo - secondo me il giocatore andrà all’Inter per restarci») sono usciti fuori a più riprese nel corso della conversazione ma il direttore sportivo giallorosso su questo punto ha tenuto la propria posizione fino in fondo ed alla fine è stato Branca ad ammorbidirsi.

Adesso la palla passa a Moratti, che dovrà "benedire" l’operazione, e staccare l’assegno da consegnare a Trigoria per Amantino. Il numero uno nerazzurro nel pomeriggio di ieri uscendo dal Consiglio Federale di Via Allegri a Roma ha fatto melina. «Per Mancini credo - le sue parole - che debba vedere in questi giorni quelli della Roma, ma siamo anche su un altro paio di giocatori in quel ruolo. Prendiamo il tempo per quello che è, non abbiamo tutta questa rabbia e furia nel chiudere le cose e dobbiamo vedere cosa è meglio dal punto di vista economico». Pretattica. La stessa usata lo scorso anno nell’affare Chivu, quando il giorno prima Moratti smentiva gli incontri e il giorno dopo volava a Roma con l’aereo privato per concludere la trattativa. E anche una piccola bugia.

Non è vero infatti che l’Inter non ha fretta di chiudere perché Mourinho per l’inizio del ritiro (l’Inter si radunerà il 16 luglio) vuole almeno un nuovo esterno e visto che i tempi per Quaresma si allungano sensibilmente, non gradirebbe molto il fatto di ritrovarsi anche senza Mancini. Appuntamento quindi alla prossima settimana. Almeno così si sono lasciati ieri pomeriggio Branca e Pradè, che in serata ha fatto ritorno a Roma. A meno che Moratti non decida di accelerare i tempi e chiudere la trattativa in prima persona. A quel punto basterebbe una telefonata a Rosella Sensi per mettere nero su bianco il (quasi) accordo trovato ieri. Come è successo lo scorso anno per Chivu...

 
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Per Cicinho visita di controllo in Brasile

Post n°2027 pubblicato il 04 Luglio 2008 da Urbe_immortale

Cicinho, in vacanza in Brasile, si è sottoposto ad una visita di controllo presso il centro tecnico del Sao Paolo, sua ex squadra. Accompagnato dal figlio Heitor di 1 anno e cinque mesi, il brasiliano si è consultato con Luiz Rosan, fisioterapista della squadra paulista. Solo un esame al ginocchio destro infortunato due anni fa. Ma non c'è motivo per preoccuparsi: "Solo una visita di routine - le parole di Cicinho a Globoesporte.com - i problemi alla gamba li ho superati tutti brillantemente. Sto bene".

 
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Baptista, il Real pensa di cederlo

Post n°2026 pubblicato il 04 Luglio 2008 da Urbe_immortale

Baptista-Roma, prime conferme. Non sull'avvio della trattativa, ma almeno sulla sua fattibilità, cosa fondamentale quando non bastano due mani per tenere il conto dei milioni di euro in ballo. I casi in cui diventa decisiva la volontà del giocatore, che in tempi di legge Bosman conta ormai più di quella della società che ha in mano il cartellino. E la volontà di Julio Baptista è quella di andare a giocare, perché sa che per Schuster non è una prima scelta, che nel progetto del Real Madrid 2008-09 non è certo un punto fermo, semmai un accessorio, utile quanto vuoi, ma rimpiazzabile. E che alla Roma, con la sua esperienza e la sua duttilità tattica, protagonista lo diventerebbe subito. Nelle scorse settimane il suo agente, Herminio Menendez, aveva dichiarato che il giocatore non aveva intenzione di lasciare il Real Madrid, la situazione sembra cambiata, almeno a dar retta alle dichiarazioni rilasciate dal centrocampista alla stampa spagnola. «Sono un giocatore del Real, ma il mio futuro è ancora da decidere. Ho sentito anch'io dell'interessamento della Roma, la cosa non può che farmi piacere perché quella giallorossa è una grande squadra e la città basta andarci una volta per innamorarsene». Non ha specificato se lui è già riuscito a innamorarsi di Roma, in cui è venuto a febbraio, per giocare undici minuti al posto di Robben nell'ottavo di andata di Champions League, o se si è dovuto concentrare solamente sulla gara, senza mettere il naso fuori dall'albergo, ma sono comunque dichiarazioni che alla società giallorossa non possono che far piacere.

La trattativa vera e proprio non è ancora partita, ma in questa fase preliminare ogni segnale ha un suo peso. Come quello, rilanciato da Marca, che Robinho, visto che sono passati tre anni dalla sua firma per la Casa Blanca, potrebbe sfruttare il famigerato articolo 17 sul recesso unilaterale per andarsene in cambio di 10 milioni di euro. Magari al Chelsea, allenato dal suo connazionale nonché estimatore Felipe Scolari. E visto che il Real non ha certo abbandonato l'idea di portarsi a casa Cristiano Ronaldo, ha bisogno di fare cassa: se Robinho andasse via a un terzo del suo valore, la cessione di Julio Baptista diventerebbe ancora più attuale. Resta solo da limare una differenza non da poco sulla valutazione del giocatore, che sempre secondo Marca si aggira sui 25 milioni di euro. La Roma non arriverà mai a quella cifra, che però è destinata a scendere sensibilmente. Potrebbero bastarne quindici, tenendo conto che fino a pochi giorni fa, prima del parere contrario del giocatore, sembrava praticabile anche l'ipotesi del prestito.

 
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Per Mutu la Roma offrirebbe Perrotta

Post n°2025 pubblicato il 04 Luglio 2008 da Urbe_immortale

Nonostante le smentite di Della Valle e di Prandelli, i quali affermano che Mutu resterà in viola, il malumore del rumeno è reale. Il giocatore ha posticipato il suo rientro in Italia prolungando le sue vacanze a Miami e non si presenterà prima della prossima settimana. Un tempo sufficiente per chiunque fosse interessato, per preparare l'offerta per la Fiorentina che davanti ad una cifra importante sarebbe disposta a cederlo. Ma per quale cifra Mutu si potrà muovere? Non 25 milioni, che è la prima valutazione fatta dalla Fiorentina, 20 bastano e avanzano ma si potrebbe chiudere anche a qualcosa di meno. Magari inserendo nella trattativa un giocatore: ieri Tuttomercatoweb.com parlava addirittura di Perrotta. La cosa che appare abbastanza scontata è che il romeno non accetterà la proposta di rinnovo che gli ha sottoposto la Fiorentina, che vorrebbe prolungare il contratto in scadenza nel 2011 per un altro anno per evitare che Adrian il prossimo anno possa utilizzare l'articolo 17 della Fifa e liberarsi a un prezzo stabilito. A queste condizioni Mutu non firmerà. Intanto è slittato anche l'incontro che doveva tenersi oggi tra il direttore sportivo Corvino e il procuratore del giocatore, Alessandro Moggi. Tra i due non corre buon sangue dopo che Moggi ha portato Liverani al Palermo a parametro zero. Se ne riparlerà la prossima settimana, probabilmente direttamente con Della Valle. E per quel giorno la Roma avrà già venduto Mancini all'Inter.

 
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Per Juan rinnovo in vista

Post n°2024 pubblicato il 04 Luglio 2008 da Urbe_immortale

Il suo ingaggio sarà portato ai livelli dei top player per allontanare le big d'Europa.

Ci sono delle priorità, e la Roma le sta rispettando. Poi verrà il tempo delle "secondarietà", e tra esse la principale, la più urgente, in qualche modo la più scottante, sarà per l'appunto lo spegnimento della miccia accesa da qualche mese ormai sotto gli scarpini di Juan, il difensore brasiliano arrivato lo scorso anno eppure già entrato nel mirino di qualche altra big d'Europa, roba di qualche settimana fa, dopo che era emersa la notizia della presenza di una clausola di rescissione secondo cui già tra dodici mesi il giocatore potrebbe svincolarsi dalla Roma in cambio di una cifra vicina ai 7 milioni di euro. In realtà Juan sarà il primo giocatore giallorosso che si vedrà riconosciuto un adeguamento di contratto non per l'avvicinarsi della naturale scadenza ma in conseguenza al nuovo regime fissato dalla società, quello che ha portato De Rossi a guadagnare 3,7 milioni di stipendio-base, Mexes 2,5 milioni, Doni 2 milioni e che presto porterà anche Aquilani sugli stessi livelli del portiere brasiliano. Juan, in sostanza, è stato l'ultimo giocatore di ottimo livello a firmare un contratto con i vecchi parametri, quando il tetto non ufficializzato per i top player era inferiore ai 2 milioni di euro, e infatti lui sottoscrisse un'intesa di quattro anni a 3,1 milioni lordi a stagione più i premi, in sostanza 1,8 netti. Grosso modo l'ingaggio di Ferrari. Di lì a poco scoprì che il suo compagno di reparto meno esperto, Mexes, s'era accordato per 2,5 netti più premi.

Ma Juan non è certo tipo da scoraggiarsi per questioni economiche, soprattutto dopo aver raggiunto la città, la squadra e comunque l'accordo che desiderava. Quando però già dallo scorso febbraio intorno al suo nome sono emersi interessamenti piuttosto approfonditi di società di primo livello che avevano carpito utili informazioni da far pesare in un'eventuale trattativa (come, per l'appunto, l'esistenza di quella clausola rescissoria) il ragionamento è stato consequenziale: la società xy interessata al giocatore avrebbe potuto allettare lui con una proposta fino a 4 milioni di euro netti all'anno e la Roma con il pagamento di una cifra magari intorno ai 15 milioni per il cartellino, tale dunque da garantire una plusvalenza in soli dodici mesi di quasi 10 milioni di euro. Ma con le plusvalenze si irrobustiscono i bilanci, non si fanno le squadre. Così alla Roma hanno colto il senso della prospettiva e hanno immediatamente rassicurato giocatore e procuratore (Alessandro Lucci, il manager romano che ovviamente prima di essere un tifoso e un amico della Roma è soprattutto colui che deve curare gli interessi dei suoi assistiti): così a stagione avviata, ma magari anche prima degli impegni agonistici, riconosceranno al difensore uno status contrattuale adeguato al ruolo che gli si chiederà nei prossimi campionati.

L'ultima stagione è andata in archivio lasciando nella mente dei tifosi (e dello staff tecnico) l'immagine di un difensore affidabile ma un po' fragile fisicamente. A causa degli infortuni, Juan ha infatti saltato sostanzialmente la metà dei minuti delle partite di campionato della Roma: su 3420 minuti lui ne ha giocati solo 1704. Ma ogni contrattempo muscolare accusato ha tratto origine dalla mancata preparazione atletica: Juan fu catapultato a Roma direttamente dalla Coppa America (vinta, peraltro) e messo subito in campo. Il primo infortunio va addebitato proprio all'intossicazione muscolare legata ai primi impegni nelle amichevoli di agosto senza adeguata preparazione. Nella seconda parte della stagione ha subito invece infortuni di natura traumatica al collo del piede e alla caviglia che ne hanno compromesso la stabilità e gli hanno impedito di allenarsi con continuità. Ma la carriera di Juan sta lì a testimoniare tutta un'altra tempra: nei cinque anni di Bundesliga ha giocato sempre una trentina di partite a stagione, senza sostanzialmente infortunarsi mai. In questo senso va letta la rinuncia concordata con la società alla spedizione olimpica della nazionale brasiliana. Juan sta ultimando le vacanze a San Salvador de Bahia e presto sarà a Roma per mettersi immediatamente a disposizione di Spalletti. Quest'anno non vuole sbagliare niente e la società non vuol farlo con lui. Ecco perché lui diventerà il leader della difesa ed ecco perché la Roma gli adeguerà il contratto.

 
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Rosi al Livorno, Virga all'Ancona e Marsili al Perugia.

Post n°2023 pubblicato il 04 Luglio 2008 da Urbe_immortale

Aleandro Rosi è del Livorno. L'esterno, classe '87, nato e cresciuto alla Garbatella, l'ultima stagione al Chievo, si trasferisce in prestito per un anno al club toscano. La conferma arriva dal suo agente, Lionello Manfredonia: "Abbiamo chiuso con il Livorno - le parole del procuratore al Romanista - Aleandro a Livorno, anche se in Serie B, avrà la possibilità di giocare con continuità. A Siena, invece, non avrebbe avuto le stesse garanzie".

A Livorno Aleandro, andrà in prestito garantito però da un diritto di riscatto per i toscani, con tanto di controriscatto per i giallorossi, che fungerà in pratica da premio di valorizzazione. Nella società labronica Rosi potrebbe essere raggiunto anche dall'ex compagno di Primavera Dario Alberto Polverini, classe '87 come lui, che ha fatto molto bene nella prima stagione lontano da Trigoria, ed è tornato alla Roma per fine prestito. Difensore centrale, Polverini ha giocato 20 presenze (con un gol) con la maglia del Prato, la società da cui il Livorno l'estate scorsa aveva preso Alessandro Diamanti, mantenendo ottimi contatti. In alternativa c'è la Pistoiese, società che con la Roma ha un discorso molto avviato per Federico Erba, diciannovenne difensore centrale della Primavera. Si dovrebbe chiudere a giorni, il ragazzo, che ha firmato fino al 2011, andrà in prestito.

Cessione non definitiva anche per Virga e Marsili, tornati rispettivamente da Grosseto e Taranto. Entrambi manterranno la categoria in cui hanno giocato in questa stagione, l'esterno di Monterotondo, 23 presenze con il club della Maremma, andrà all'Ancona, neopromosso in B, battendo nella semifinale dei play-off il Perugia, e in finale il Taranto di Marsili. Che, dopo le 21 presenze in prestito al club pugliese, arrivato a un passo dal sogno, cercherà nuovamente di conquistare sul campo la promozione in B, proprio con il Perugia.

 
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Oggi presentazione della campagna abbonamenti

Post n°2022 pubblicato il 04 Luglio 2008 da Urbe_immortale

"Emozioni indimenticabili, la storia continua". E' il titolo della campagna abbonamenti 2008/2009 della A.S. Roma, che verrà presentata stamattina a Trigoria presso il centro sportivo Fulvio Bernardini. L'appuntamento per la stampa è per le 11.30. Durante la conferenza verranno resi noti prezzi e modalità di acquisto delle tessere.

 
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