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E' il suocero di De Rossi l'uomo trovato morto ad Aprilia

E' il suocero del centrocampista della Roma Daniele De Rossi, l'uomo trovato cadavere ieri nei pressi della stazione di Campoleone, alla periferia di Aprilia, in provincia di Latina, ucciso da due colpi di fucile.

La vittima è Massimo Pisnoli, 48 anni, padre di Tamara Pisnoli, moglie del calciatore giallorosso. L'uomo aveva precedenti penali per rapina e già in passato sarebbe sfuggito a un agguato. All'identificazione sono risaliti i Carabinieri.

Il cadavere di Pisnoli, trovato ieri in avanzato stato di decomposizione, potrebbe essere rimasto esposto per giorni all'aria e al caldo. Proprio per le condizioni del corpo, i Carabinieri di Aprilia, che stanno conducendo le indagini, non sono riusciti ancora a determinare con certezza il giorno della morte.

L'uomo aveva indosso una maglietta e un paio di pantaloncini: il decesso potrebbe risalire a 5-7 giorni fa. I due colpi di arma da fuoco lo hanno raggiunto ad una spalla e alla testa sfigurandone il volto. Per gli inquirenti è stato impossibile risalire subito all'identità dell'uomo perché era privo di documenti. A segnalare ai carabinieri la presenza del cadavere nella stazione ferroviaria di Campoleone era stato un pendolare che stava raggiungendo la sua auto parcheggiata.

Pradè, Conti e la Mazzoleni a Madrid per chiudere

La Roma è in volo per chiudere l'operazione Baptista. Dopo che per tre giorni era stato disdetto un volo "Iberia" per Madrid, finalmente il nostro diesse Daniele Pradè, il direttore tecnico Bruno Conti e la responsabile pianificazione e controllo dell'As Roma Cristina Mazzoleni sarebbero decollati alla volta della capitale spagnola. Proprio la presenza della Mazzoleni, ovvero della rappresentante legale della società, è il segnale, fondamentale e tanto atteso, che per Baptista è fatta.

Spalletti: "Baptista? Abbiamo dei parametri"

"Conosco benissimo Andrea Magro (il ct della scherma medagliato anche a Pechino, ndr). La Vezzali ci ha dimostrato una mentalità vincente. Voglio fare i complimenti a tutti i nostri olimpionici. Le donne ci hanno fatto vedere anche una sorprendente femminilità". Comincia così la conferenza stampa di Spalletti, a Trigoria.

Siete preoccupati dalla stasi di mercato?
"No, perché sono convinto che arriveranno giocatori forti e ci faranno comodo. Completeranno la rosa per un campionato lungo. E mi fido totalmente di chi già c'è, vedrete di che pasta sono fatti".
Manca ancora il sostituto di Mancini.
"E' vero, ma abbiamo vinto delle partite anche senza di lui. Il resto della squadra è rimasto, salvo Giuly, che poteva farci comodo. La società deve poter lavorare tranquilla, nel rispetto delle regole interne, facendo del proprio meglio sul mercato".

Totti torna. Una notizia che fa sorridere in un momenti in cui i sorrisi sono pochi.
"Anche stamani abbiamo sorriso e sorrideremo pure domani. Però ci fa piacere che Francesco, domani, possa tornare a darci una mano in campo. L'intenzione è quella".
Ci sono preclusioni per Suazo?
"Suazo é uno che avevamo visto un anno fa e che conosciamo bene. Abbiamo sotto tiro una serie di nomi. Valuteremo strada facendo chi può fare al caso nostro".
Il dietrofront di Suazo, che un anno fa preferi l'Inter alla Roma, ha lasciato il segno?
"Quando a un calciatore vengono offerti più soldi, va altrove. Specie dove si può vincere. Sono situazioni che vanno accettate, senza invidia o acidità".
Per Baptista c'è un tira e molla con l'agente.
"Non so, con lui ci parla la società. Baptista ci piace, ma deve essere coinvolto in una serie di ragionamenti. Bisogna stare attenti a certi parametri. Io non posso dire alla società "voglio questo o quello". Non posso per rispetto verso la famiglia Sensi".
I dirigenti della Roma sono volati a Madrid per chiudere l'operazione Baptista?
"Dice Pradè? Pradè, se vuole, glielo lo faccio vedere dalla finestra. Cinque minuti fa era nel corridoio..."
I tifosi sono delusi da questo mercato che non decolla.
"Parto sempre dal presupposto della disponibilità al lavoro. Ci presenteremo all'inizio della stagione nelle condizioni ottimali. E' chiaro che nell'ambito del campionato bisogna fare attenzione a completare la rosa. Ma la squadra che ha ottenuto tutti questi grandi risultati negli ultimi anni è questa qui, tranne Mancini. E poi Vucinic è il valore aggiunto, ha delle grandi potenzialità, l'avete scritto anche tutti voi".

Come sta Doni? Arriverà un altro portiere?
"Su Doni sono stato tranquillizato dal medico. Per la Supercoppa sarà pronto. Poi, per i dettagli, nella Roma lavorano dei professionisti, chiedete a Brozzi. Sul vice Doni, Artur per ora non lo conosciamo ancora approfonditamente. Stiamo valutando delle situazioni di mercato. Prenderemo in considerazione alcune cose, che vanno analizzate in profondità. Può essere che servirà un quarto portiere. La stiuazione che stiamo vivendo può esserci d'insegnamento".
Oltre a guardare i comportamenti dei nuovi acquisti, in futuro guardetere anche a quelli dei procuratori?
"Non lo so. Chiaro che se c'è qualcuno che ti crea difficoltà, che usa il nome della Roma, è bene farci attenzione. Gurdate i procuratori di Cissè e Nenè: sfruttano la Roma. Perché non sono giocatori che non abbiamo mai richiesto e che non ci interessano. Invece, voi dite di sì. Ci sentiamo presi per il naso e non ci va bene".
Ha visto la Fiorentina nei preliminari? Che impressione si è fatto?
"L'ho vista. Ha fatto una buonissima partita, al di là del potenziale dell'avversario. Ha dato continuità a quanto espresso l'anno scorso. Ha una rosa importante, per le prime quarto posizioni".
E cosa pensa delle altre big? Lippi ha detto che la Roma in prima fila.
"Non sono queste le partite che indicano il valore delle squadre. Sappiamo quali sono gli organici competitivi. Milan, Juve e Inter li hanno di prim'ordine. Sono tutte in lotta per lo scudetto e per la Champions. Lippi ci ha fatto dei complimenti importanti, che ci fanno piacere. Parla così perché conosce i nostri giocatori. Per essere alla pari dell'Inter, servirebbe un allenatore come lui".
Se arriverà un rinforzo come Baptista, potrà giocare subito in Supercoppa?
"A un elemento di quel calibro gli ci vuole poco. Giocatori così sanno inserirsi subito".
Anche se arrivasse all'ultimo giorno di mercato?
"Sì, se arrivano all'ultimo, però, poi ce lo devono dimostrare sul campo di essere dei giocatori importanti".
Mourinho è entrato nel Calcio non in punta di piedi. E' stimolante un confronto con lui?
"I miei colleghi, per arrivare fin qui, meritano rispetto. Sarà così pure per Mourinho. Non entro però nel merito delle polemiche".
Aquilani la soddisfa?
"Alberto sta facendo bene. Si sta allenando intensamente in questa prima parte di allenamenti dedicata alla fatica. L'ho visto con le intenzioni giuste, ed è la cosa più importante. Alberto lo conosco bene, in tutte le posizioni del campo".
Il modulo con il centrale basso è di emergenza? Ha giocato così per l'assenza di esterni?
"Ci ho vinto una Coppa con questo modulo, sviluppando risulatati in partite importanti e che non ci fa stravolgere i ruoli dei giocatori. Permette di aumentare il quantitativo di palloni a centrocampo. In base alle caratteristiche dei nostri giocatori, ti dà dei vantaggi nell'impostazione del gioco. E' un modulo che conosco bene".
Mexes è parso un po'nervoso. Come mai?
"Forse, quello che gli è capitato un po' di tempo fa gli lasciato qualche segno. Magari, è meno tranquillo, ma non nervoso. Philippe vuole mettere in campo questa sua aggressività. E ci sta a volte di oltrepassare il limite e di sconfinare nel nervosismo. E' una carica nervosa che gli viene richiesta, sempre nel rispetto degli avversari. Comunque, se ne parla tra di noi e i giocatori trovano la soluzione sempre da soli".
Mexes è stato convocato quattro giorni prima della Supercoppa. Le dispiace?
"Creerà disturbio, ma darà pure dei vantaggi alla società per la maggiore visibilità che viene data alla squadra. Domenech ha preso coscienza dell'importanza di Mexes. E' un segnale che Phil deve saper sfruttare".
Le variazioni di modulo sono previste pure per il campionato?
"Sicuramente sì. Un allenatore deve stare attento a sfruttare le caratteristiche dei giocatori, per metterli a proprio agio".
Se per assurdo non arrivasse nessuno, che ambizioni avrebbe la Roma?
"Bisogna completare la rosa. Vediamo quello che ci sta succedendo, con dei giocatori che non si pososno schierare. Il momento difficile ci può sempre capitare. Ci starà sempre di vincere o perdere, ma cercando di offrire una buona prestazione".

FORZA PRESIDENTE!

«Papà è forte, sta bene, ma per ora non si parla di dimetterlo dall'ospedale». Così l'amministratore delegato della Roma, Rosella Sensi, fuori dall'ospedale Gemelli ha rassicurato alcuni tifosi sulle condizioni del padre, ricoverato nel reparto di terapia intensiva post-operatoria. La figlia del presidente è stata dalla tarda mattinata fino al primo pomeriggio accanto al padre nella stanza dove il patron della Roma è ricoverato. Secondo quanto si è appreso in ambienti dell'ospedale, Franco Sensi è da metà giugno al Gemelli per problemi respiratori, ma non ha subìto alcuna operazione. Si trova in terapia intensiva post-operativa perché é il reparto è dotato di speciali macchinari per i pazienti che hanno problemi di quel tipo. C'è massimo riserbo sulle sue condizioni di salute.

Eccolo il Capitano che torna!

Al Matusa la gara col Frosinone, Francesco partirà dalla panchina.
Dopo i primi minuti "veri" punterà l'altro obiettivo: la Supercoppa.

A quattro mesi scarsi dall'infortunio di Roma-Livorno, il giorno infausto (19 aprile) in cui Diamanti spense buona parte dei sogni scudetto, domani Totti sarà nuovamente in campo, lasciandosi alle spalle a tempo di record una lesione al legamento crociato che un tempo di mesi di stop ne avrebbe imposti almeno un paio in più. La lista dei convocati non è ancora stata diffusa - e non detto neppure che venga resa nota oggi, visto che per le amichevoli più vicine molto spesso le convocazioni vengono fatte direttamente la mattina della gara - ma la presenza del Capitano sembra ormai certa.

Giocherà, Francesco, anche se non dal primo minuto: più facile che scenda in campo nel corso della ripresa, tanto per cominciare per gradi a riprendere confidenza con la gara. Tenendo conto che solamente la settimana scorsa, anzi l'ultimo giorno di allenamento della settimana scorsa, venerdì, alla vigilia della trasferta di Londra per l'amichevole con il Tottenham, il capitano giallorosso è tornato a fare una delle cose per lui più naturali del mondo, andare a segno nella partitella di fine allenamento. Il capitano ha dato il massimo per bruciare le tappe, ed essere in campo il 24 per la Supercoppa, per provare ad alzare nuovamente un torneo già vinto due volte, nel 2001 e nel 2007.
I suoi sforzi sono stati premiati, la guarigione è completa, anche il professor Mariani, che lo ha operato, ha da tempo dato il suo benestare al ritorno a pieno titolo nel gruppo. Adesso la palla è passata a Spalletti, che dovrà decidere come conciliare la voglia di esserci del suo giocatore più rappresentativo, e la naturale prudenza richiesta dopo infortuni così gravi. E la gara di domani potrebbe dare già qualche buona indicazione: Totti avrà la possibilità di giocare una gara vera, ben diversa dalle partitelle di Trigoria, ma con un avversario di caratura tecnica inferiore, che ha chiuso al decimo posto l'ultimo campionato di serie B. E che, visti gli ottimi rapporti con la Roma - la stessa amichevole fu giocata anche l'anno scorso, 1-0 con gol di Alvarez in uno stadio esaurito e festante - ben difficilmente farà scherzi al capitano giallorosso: i primi calci veri, sul ginocchio infortunato, dovrebbero arrivare il 24, in Supercoppa. Sempre che domani Francesco convinca definitivamente Spalletti a chiudere col lieto fine un recupero quasi miracoloso.

Taddei migliora, Doni ancora out.

L'esterno brasiliano continua il suo recupero per la Supercoppa.
Da valutare le condizioni del portiere, Cicinho torna in gruppo.

Secondo giorno di allenamento della settimana per la squadra a Trigoria, dopo la figuraccia di domenica pomeriggio al White Hart Lane, e la sola seduta mattutina, buona anche per puntualizzare gli errori commessi a Londra, di lunedì. Ieri invece Spalletti è tornato alla doppia seduta, sfruttando la prima, iniziata alle 9.30, per il lavoro più pesante, il potenziamento muscolare, in palestra. Nel pomeriggio, dopo il riscaldamento, c'è stata la fase dedicata al lavoro tecnico-tattico, cominciata con un fase di esercitazioni di possesso palla, poi con i percorsi di rapidità, le esercitazioni di attacco all'avversario e il possesso a entrare. Per concludere l'allenamento, partitella a ranghi contrapposti.

Capitolo infortunati: prosegue il recupero di Taddei, che per il terzo giorno ha lavorato sul campo, aumentando i carichi. Segno che il problema ai flessori accusato il 26 luglio, nella prima amichevole stagionale, contro lo Steaua Bucarest, nato dalla cicatrice rimasta dopo lo strappo muscolare rimediato nella scorsa stagione, è in via di guarigione: oggi ci sarà un altro piccolo aumento dei carichi. Non è ancora tornato a calciare, non verrà convocato per l'amichevole di domani sera a Frosinone, ma c'è comunque un certo ottimismo sulla possibilità di averlo in campo il 24 agosto contro l'Inter. Un recupero fondamentale, tenendo conto delle difficoltà incontrate dalla Roma nella ricerca di un esterno d'attacco, reso indispensabile dopo le cessioni di Mancini e Giuly. Con tutto che il brasiliano ci arriverebbe in condizioni fisiche tutte da valutare, avendo giocato solamente una, e solamente per 45', delle cinque amichevoli della Roma.

Pizarro ne ha giocate due, andando anche a segno (su rigore) al Cairo contro l'Al Ahly, ma non se la passa certo meglio: la contusione al ginocchio non è ancora smaltita, difficile al momento ipotizzare i tempi sul suo pieno recupero. A posto Cicinho, che aveva saltato l'amichevole col Tottenham e anche lunedì aveva lavorato a parte, Tonetto ha fatto lavoro di scarico, corsa e piscina. Lavoro differenziato per il giovane brasiliano Felipe e per il Primavera Brosco, solo fisioterapia per Stefano Okaka.

Non arrivano buone notizie dal fronte portieri, Bertagnoli e Doni hanno continuato a lavorare a parte, la possibilità di presentarsi a Milano senza il titolare aumentano ogni giorno di più.

Baptista fà i capricci e vuole un ingaggio Real

Da Pechino parla l'agente Menendez: «È tutto vero, l'accordo tra Trigoria e Madrid è stato trovato ma a me non importa. Julio non è un bambino, per lasciare la Spagna vuole almeno l'ingaggio che gli garantisce Calderon, sennò niente. Ci sono tante squadre che ci vogliono... Ma ci tengo a dire che ci sono altre squadre sul mio assistito e non solo il Fenerbahce oltre ai giallorossi. Certo, a parità d'offerta noi preferiamo la Roma». Per ora dunque sembra slittare la chiusura dell'affare, prevista per domani: «Non ci incontreremo nei prossimi giorni».

La differenza è di 500.000 euro a stagione. I giallorossi offrono 2,5 più i premi, là il giocatore ne guadagna 3 oltre ai bonus. Intanto Benayoun è sfumato e Malouda è lontano. Il tempo stringe. La Roma cercherà di far cambiare idea al brasiliano e poi andrà a chiudere l'altro colpo di mercato.

Voci insistenti però si stanno rincorrendo in questa mattinata di attesa. Oggi alle ore 14.30, Conti, Pradè e Mazzoleni potrebbero partire alla volta di Madrid per cercare di chiudere l'affare Baptista. Non si capisce quindi, se il manager della Bestia stia bluffando, cercando di spuntare più soldi possibile per il suo assistito, oppure se la trattativa sia ancora lontana dalla conclusione perchè il giocatore non accetta l'ingaggio proposto dalla Roma.