|
CIAO GABBO... ONORE!
"Si può morire così, per giunta dormendo? Qualcuno ci deve dire perché. Se parliamo di perdono dobbiamo parlare di giustizia e questa è una morte che chiede giustizia. Ci sarà una giustizia divina sulla quale nessuno può permettersi di parlare, ma ci deve essere anche una giustizia umana, che non sia una vendetta ma che aiuti per quanto possibile a placare gli animi di tanti di noi".
Dall'omelia pronunciata da Don Paolo Tammi durante il funerale di Gabriele Sandri.
In memoria di Gabbo, fratello di questa Urbe Immortale... al di là dei colori
OLTRE 200.000 VISITE AL BLOG!
Viene dopo tante finte battaglie, il giorno in cui c'è da fare sul serio, e si ristabiliscono di colpo le gerarchie naturali:
avanti gli ultimi, i dimenticati, i malvisti, i derisi. Essi ebbero la fortuna di non fare carriera, anzi di non volerla fare, di non smarrire le proprie virtù nel frastuono degli elogi mentiti e dei battimani convenzionali.
Essi ebbero la fortuna di assaporare amarezze sane, ire sane, conoscere lunghi silenzi, sacrifici ostinati e senza lacrime, solitudini di pietra, amicizie non sottoposte all'utile e non imperniate sull'intrigo.
Berto Ricci
KAISERSLAUTERN, 26 GIUGNO 2006:
Lettera della squadra al Presidente Sensi
Ciao Presidente,
ci affidiamo a queste poche righe per dirti tutto quello che a volte magari non siamo riusciti a trasmetterti a voce o attraverso i gesti e i comportamenti.
Qualcuno di noi Ti ha conosciuto dal giorno in cui sei diventato “Il Presidente”, qualcuno ti ha incontrato durante i Tuoi 15 anni di presidenza e qualcuno Ti ha conosciuto da poco, ma in ognuno di noi è rimasto impresso il tuo sguardo profondo, carico di umanità, pur se determinato e a volte, forse per chi Ti conosceva troppo poco, anche un po’ duro, ma nessuno di noi può dimenticare la passione con cui ci hai sempre seguito, anche quando non eri presente fisicamente. Sei sempre stato vicino a noi, a volte come Presidente, altre come un secondo padre.
In questi anni hai saputo coniugare sport e solidarietà umana e sociale, senza mai perdere i valori morali che sono propri dello sport. Hai fatto tanto per la Roma e per Roma, le tue passioni dopo l’amore per la tua famiglia, e i romani e i romanisti – e non solo loro – ti hanno accompagnato con dignità e riservatezza, così come Tu hai affrontato la Tua ultima battaglia, una delle tante ma sicuramente la più dura.
Noi non Ti lasceremo solo e non lasceremo sola la Tua famiglia e la famiglia romanista; la nostra forza sarà l’unione e faremo il possibile per farti sorridere da dove sarai, uno di quei tuoi sorrisi che ci regalavi quando venivi in spogliatoio per darci la carica.
Ciao Presidente, Tu sei sempre con noi.
Il gol di De Rossi alla Fiorentina commentato dal grandissimo e compianto Alberto D'Aguanno
Serie A: 18^ Giornata:
Chievo-Inter
Atalanta-Napoli
Bari-Udinese
Cagliari-Roma
Catania-Bologna
Lazio-Livorno
Parma-Juventus
Sampdoria-Palermo
Siena-Fiorentina
Milan-Genoa
Classifica:
- Inter 39
- Milan* 31
- Juventus 30
- Roma 28
- Parma 28
- Napoli 27
- Palermo 26
- Sampdoria 25
- Bari* 24
- Chievo 24
- Fiorentina* 24
- Genoa* 24
- Cagliari* 23
- Udinese* 18
- Livorno 18
- Bologna* 16
- 16
- Atalanta* 13
- Catania 12
- Siena 12
* una partita in meno
Marcatori Giallorossi in Campionato
9 reti: Totti.
4 reti: De Rossi.
3 reti: Vucinic.
2 reti: Perrotta, Brighi, Burdisso.
1 rete: Taddei, Mexes, Riise, Menez, Cassetti.
Giudice Sportivo
Multe all'A.S. Roma nel corso della stagione:
€ 77.000,00
Squalificati per la prossima gara di campionato:
Espulsi nell'ultima partita:
5 ammonizioni.
De Rossi.
4 ammonizioni:
Cassetti, Pizarro, Menez, Perrotta.
3 ammonizioni (in diffida):
Totti.
2 ammonizioni:
Vucinic, Andreolli, Mexes, Burdisso.
1 ammonizione:
Taddei, Okaka, Cerci, Vucinic, Doni, Riise, Motta, Guberti, Brighi.
Prossime gare AS Roma
6 gennaio, 18^ giornata:
-
9 gennaio, 19^ giornata:
-
12 gennaio, Coppa Italia, Ottavi di Finale:
-
Europa League
Sedicesimi di Finale:
Panathinaikos-Roma (18 e 25 febbraio)
Marcatori giallorossi in Europa League:
11 reti: Totti.
3 reti: Menez, Okaka, Cerci.
2 reti: De Rossi, Riise, Vucinic.
1 rete: Guberti, Perrotta, Andreolli, Scardina.
Siti preferiti
- Core de Roma
- Il Romanista
- Sito Francesco Totti
- Roma For Ever
- Roma Roma
- ASRoma Ultras
- Vecchie Abitudini
- Anti Juve
- Curva Sud
- Alberto Mandolesi
- Forza Roma Blog
- Nobiltà Romana
- AS Roma e basta!
- Er Lupacchiotto!
- Popolo Giallorosso
- Roma Amor
- La mia Roma
- La Roma
- Simone Perrotta Fans
- AS Roma Store
- Romanisti
- Forza e Onore!
- Sei Unica
- Roma Vittoriosa
- Globo Gol
- Mai nessuno come noi!
- Roma News
- Totti10
- Camper On Line
- Juve Ladra!
- Avventure allo stadio
- LA DESTRA!
- usqueadfinem
- La Roma Siamo Noi!
- Fronte Nero Blog
- Forza Roma punto com!
- La webTV che parla di Roma!
- Radio Roma Web
- Forza Roma
I miei Blog Amici
Tag
Area personale
Menu
Chi può scrivere sul blog
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
Ultimi commenti
Messaggi del 22/08/2008
Allenamento mattutino per la Roma a due giorni dalla finale di Supercoppa contro l'Inter. Le buone notizie per Spalletti arrivano da Doni. Il portiere brasiliano ha svolto tutta la seduta con il gruppo e sembra essere recuperato per la sfida con i nerazzurri. Ancora lavoro differenziato, invece, per Taddei. A questo punto pare improbabile che il numero 11 giallorosso possa scendere in campo a San Siro. Totti ha lavorato anche oggi con i compagni senza accusare problemi, ma domenica dovrebbe partire dalla panchina. Vucinic, invece, è totalmente recuperato ed è pronto per l'Inter.
Il gruppo a disposizione di Spalletti è sceso sul terreno di gioco alle 9.30 e dopo un breve riscaldamento ha svolto lavoro atletico ed esercizi sulla circolazione e il possesso di palla.
Poi partitella in famiglia. Verdi: Doni, Cassetti, Mexes, Andreolli, Loria, Riise, Brighi, Palermo, Tonetto e Totti. Bianchi: Artur, Cicinho, Juan, Mexes, De Rossi, Pizarro, Aquilani, Perrotta, Vucinic e Baptista.
Al termine dell'allenamento Julio Baptista si è fermato sul rettangolo di gioco per provare delle punizioni dal limite. Fuori dai cancelli del centro tecnico di Trigoria erano presenti una cinquantina di tifosi. Tra loro anche cinque supporter tedeschi, venuti nella Capitale solo per vedere da vicino Totti.
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Mario Corsi, al secolo Marione, conduttore della più popolare trasmissione radiofonica dell'etere romano, "Te la do io Tokyo", stamattina intervenendo nello spazio mattutino di Radio Centro Suono Sport, ha annunciato che lunedì, o comunque la prossima settimana, la Roma chiuderà per Suazo.
Non si sà ancora la formula, se in prestito, in comproprietà o a titolo definitivo, ma quel che appare certo è che Suazo la prossima settimana vestirà la maglia giallorossa. L'affare si sarebbe potuto concludere anche in queste ore, ma l'Inter non vuole rischiare di avere l'honduregno contro nella sfida di Supercoppa di domenica sera.
Ora, Mario Corsi può star sulle palle o lo si può adorare, ma quel che è certo è che lui è una sorta di Emilio Fede della Famiglia Sensi e della A.S. Roma; quindi, se la fonte arriva da lui, potete star certi che allora la notizia è vera e quindi Suazo sarà l'attaccante esterno che Spalletti avrà.
Io domenica mi allontanerò dalla capitale per 5 giorni (vedrò la Supercoppa in tv in "terra ostile") e tornerò in tempo per "L'OPEN-DAY" di domenica pomeriggio 31 agosto con il Napoli, ma son certo di tornare a Roma e trovare Suazo...
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Sei arrivato proprio nel momento della scomparsa del Presidente Sensi
“Non è stato un momento felice per questa brutta scomparsa. Sono comunque felice per essere stato accolto bene dalla società e dalla tifoseria”.
Sei pronto per giocare contro l’Inter?
“Sono arrivato in buone condizioni. Se l’allenatore vuole io sono pronto”.
Hai la rabbia giusta per dimostrare il tuo valore?
“Personalmente non vedo l’ora di dimostrare il mio valore. Roma è la piazza giusta”.
Sei qui solo per vincere o anche per star bene?
“Qui ci sono grandi calciatori, grandi lottatori. Io sono uno in più nella squadra. E lotteremo insieme per far bene”.
Quante reti vuoi fare?
“Non lo so. Spero che siano tantissime. L‘importante è non infortunarsi e stare in forma”.
La Roma è pronta per vincere la Champions?
“Come tutti sappiamo, la Champions è una competizione molto difficile. Penso che se lavoreremo come l’anno scorso possiamo arrivare in finale”.
Che importanza ha avuto nella tua decisione la presenza a Roma di molti brasiliani?
“Quando un calciatore decide di cambiare si pensa sempre di migliorare. Io sono qui per migliorare e dimostrare il mio valore”.
In che ruolo ti trovi a più agio?
“Un pochino complicato. Sono stato conosciuto in Europa come seconda punta. Nel Real non ho mai giocato come seconda punta. Spero che Spalletti mi faccia giocare nel mio ruolo naturale”.
Cosa ti ha spinto a lasciare il Real Madrid?
Come si sta avvicinando la squadra all'appuntamento di domenica?
"Non c'è molto da parlare. Una finale è sempre una finale. La motivazione è sempre diversa e al massimo".
Hai parlato della tua esperienza al Real. Al Siviglia hai fatto due grandissime stagioni. Poi difficoltà al Real e all'Arsenal. Più tuoi demeriti o allenatori che non hanno saputo riconoscere le tue qualità?
"Infatti sono uscito da due grandi stagioni dal Siviglia. Cambiando ruolo non sono più riuscito ad esprimermi ai miei livelli".
Chi è stato il primo che ti ha chiamato "La Bestia"?
"In Spagna, anche in Italia, non c'è una connotazione di animale cattivo. Soprattutto il mio fisico è stato determinante per questo nomignolo".
Chi è la tua favorita per lo scudetto?
"In Italia c'è grande competitività. Ci sono 4-5 squadre che possono lottare per lo scudetto: tra questa la Roma, la Juve, il Milan e l'Inter".
Quali sono i tuoi interessi fuori dal campo?
"Sono una persona normale come tutti. Mi piace andare al cinema, a cena fuori, conoscere cose nuove che mi possono arricchire".
Come sai il derby è molto importante qui a Roma. Ti piacerebbe segnare alla Lazio?
"E' vero che tutte le partite vanno vinte, indipendentemente da chi segna. Se segnassi io sarei felicissimo".
Cosa pensi di Totti?
"Quando stai in un'altra squadra non riesci a capire le persone. Lo trovo molto umile ed è una grande persona. Se è riuscito a rimanere per tutto questo tempo in questa squadra, un motivo ci sarà".
Hai portato il feretro del Presidente Sensi. Che sensazione hai provato in quel momento?
"E' una situazione complicata, è difficile parlare. E' una situazione triste. Spero che la squadra gli possa regalare tante soddisfazioni e che lui ci possa guidare da dove sta".
La trovi più forte la Roma quest'anno? E che tipo di ambiente hai trovato rispetto al Real Madrid?
"La Roma è una squadra rispettata da tutti. L'ambiente l'ho trovato buono: c'è un ottimo controllo da parte dell'allenatore, i giocatori sono persone semplici ed umili. Nel Real Madrid giocando a centrocampo e dovendo difendere, non riuscivo a sfruttare le mie qualità tecniche. Di sicuro qui potrò esprimermi al meglio da attaccante".
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
I tifosi juventini fanno una petizione per far sapere alla loro società che vogliono a tutti i costi il nostro Alberto. Sul sito vecchiasignora.com, che è un forum per soli tifosi juventini, troverete le firme di adesione per Aquilani. Ma loro posson firmare quello che vogliono, tanto Alberto non si muoverà e gli juventini se lo possono pure sognare! Alberto è il nostro futuro e Pradè ha ribadito più volte che è incedibile! Il mese prossimo arriverà il rinnovo.
Dieci giorni alla chiusura del mercato, tempo di accelerare tutte le trattative. La Roma dovrà essere particolarmente attiva sia in entrata che in uscita. Inevitabile dunque che l'argomento rinnovi passi in secondo piano, almeno in quanto ad urgenza. E così il più atteso, quello di Alberto Aquilani, slitterà ai primissimi giorni di settembre. Ma non ci sono problemi per il prolungamento del contratto del Principino che può stare tranquillo sul suo futuro. Oltre all'esterno sinistro a Trigoria devono provare a piazzare un altro colpo. I nomi possibili sono quelli di David Di Michele (anche se ieri il procuratore ha detto: «Lui alla Roma? Niente di concreto in questa direzione») che è in rotta col Torino e, nelle ultime ore, di Mark Bresciano. Il presidente del Palermo Zamparini ha però smentito qualsiasi trattativa: «L'intenzione del Palermo è di tenere il giocatore, però dipenderà anche dalla sua volontà. I dirigenti giallorossi non ce lo hanno mai chiesto e credo che non ce lo chiederanno mai. Il mio direttore sportivo è in trattativa con Glasgow Rangers e West Ham. Escludo l'ipotesi del prestito, lo valutiamo intorno ai 7 milioni di euro».
E poi c'è il mercato in uscita, con quattro nomi caldi: Esposito, Andreolli, Alvarez e Okaka. Anche per loro si deciderà nelle ultime ore di mercato. Per i primi tre c'è l'ipotesi Chievo anche se per il difensore ex Inter potrebbe aprirsi la pista che porta a Siena dove si è infortunato Belmonte. Discorso diverso per Okaka, il Bologna aspetta una risposta e non mancano altre richieste, ma non è del tutto escluso che resti. Dipenderà anche dagli acquisti.
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
L'agente conferma, l'inserimento procede bene
«È contento di tutto, pensa solo alla Roma»
Verrà presentato a mezzogiorno e mezza Julio Baptista, recuperando la conferenza stampa saltata dopo la notizia della scomparsa del Presidente Sensi. Ieri è arrivato il transfer internazionale dal Real Madrid, dopo che il contratto era stato depositato in Lega Calcio martedì scorso. Una formalità, visto che la società aveva emesso il comunicato ufficiale il 14 agosto, e che il giocatore era sbarcato nella Capitale già lunedì, prendendo parte, dopo le visite mediche, al primo allenamento agli ordini di Luciano Spalletti, andando anche a segno. C'era un entusiasmo difficile da contenere intorno a lui quel giorno, nonostante quello fosse il primo di lutto cittadino non dichiarato per la morte di Franco Sensi: a Fiumicino gli inservienti lo sono andato a prendere con una macchina direttamente sotto l'aereo, per evitare che i tifosi si affollassero all'uscita, ostacolando il deflusso dei passeggeri non famosi. Si è trovato in una situazione irreale - catapultato in una cerimonia funebre solenne e partecipata come ce ne sono state poche, per portare il feretro di una persona che non ha avuto il tempo di conoscere due giorni dopo il suo arrivo - ma in campo le cose sono andate decisamente meglio. Spalletti, che pure conosceva molto bene le sue potenzialità, avendolo già affrontato e battuto in Champions League, è rimasto piacevolmente sorpreso dal suo stato di forma: la preparazione con il Real Madrid è stata accurata, ed il giocatore è già pronto per giocare.
Il problema semmai poteva essere l'inserimento negli schemi offensivi, ma mercoledì in partitella l'intesa tra lui e Totti ha lasciato tutti sbalorditi, anche se poi è tutto da vedere se in questi primi impegni ufficiali verrà riproposto in quel ruolo, mezzapunta centrale, in cui era stato provato per l'assenza di Perrotta, a Nizza con la nazionale. L'inserimento nel gruppo procede molto bene, quello nella città richiederà ancora qualche giorno, visto che il giocatore continua a vivere in albergo, e non ha ancora avuto il tempo di cercare casa. Ci sarà tempo dopo la Supercoppa, martedì verrà a Roma il suo procuratore, Herminio Menendez, per aiutarlo nelle ultime questioni logistiche. «Ma intanto l'ho sentito al telefono - ha dichiarato a Il Romanista - e l'ho sentito molto contento, di tutto quanto. È uno che si integra molto facilmente, per lui ormai il Real Madrid è il passato, pensa solo alla Roma. Fisicamente è pronto per giocare, anche se poi la decisione spetterà all'allenatore».
Allenatore che ieri non lo ha avuto a disposizione, visto che non ha preso parte alla seduta con il gruppo, ma la sua assenza era già prevista. Erano in pochi a lavorare sul campo, una dozzina di elementi, portieri compresi, e Baptista, come Juan e Pizarro, ha fatto lavoro differenziato, in palestra, più esattamente "lavoro di scarico programmato". Nulla di preoccupante, nulla che possa pregiudicare la sua presenza domenica a Milano, titolare nella prima partita da tesserato giallorosso, come non era capitato lo scorso anno a Cicinho, che pure come lui aveva fatto la preparazione con il Real Madrid. Titolare come centravanti, con il compito non certo grato di tenere in panchina un certo Francesco Totti, che pure ha fatto di tutto per tornare in forma per la gara di Supercoppa, quattro mesi dopo l'infortunio al crociato di Roma-Livorno. Roba da gente con le spalle larghe, ma La Bestia il fisico giusto ce l'ha sempre avuto.
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Le possibilità di vedere Doni a San Siro, dopo le ultime ventiquattro ore, sono in netto rialzo. Nell'ultima seduta, il portiere brasiliano, ha finalmente aumentato i carichi di lavoro dando quei segnali incoraggianti che si attendevano da un paio di settimane. Il dolore, per l'infiammazione al tendine rotuleo del ginocchio destro, si è finalmente attenuato, diventando un leggero fastidio. Un progresso decisivo per il suo recupero, che ha permesso al brasiliano di fare il primo allenamento "da portiere" degli ultimi giorni. Doni, infatti, non poteva caricare sulle gambe e così era costretto a fare gli esercizi specifici da terra. Ieri, invece, ha cominciato a spingere, esercitandosi anche sulla forza e la rapidità. Progressi che permettono di essere sicuramente più ottimisti, nonostante Doni, uscendo da Trigoria, non si era sbilanciato rispondendo con un sibillino «non so se gioco» alle domande dei tifosi. L'impressione, però, è quella che il portiere giallorosso stringerà i denti e sarà al suo posto contro i nerazzurri, facendo tornare in panchina Artur dopo un precampionato giocato da titolare. Non in perfette condizioni, per una contrattura al gemello che si porta avanti dai primi di agosto, c'è anche Julio Sergio. L'estremo difensore brasiliano, però, dovrebbe tornare a disposizione con il gruppo da martedì.
L'altro rebus che in queste settimane tiene in apprensione i tifosi romanisti è quello riguardante l'impiego o meno del Capitano contro l'Inter. L'obiettivo dichiarato da Francesco, sin dalle prime fasi del suo recupero dalla rottura del legamento crociato del ginocchio, è sempre stato la Supercoppa del 24 agosto. Una sfida in cui il numero 10 giallorosso vuole essere protagonista, ma che molto probabilmente lo vedrà partire dalla panchina. Nell'ultimo allenamento, però, Totti ha dato prova di uno smalto ritrovato e di una forma che sta pian piano tornando ai suoi livelli. Dopo il lavoro di base fatto di articolarità, torello e possesso palla, Francesco ha iniziato una serie di tiri in porta, insieme ad altri compagni, che lo hanno visto grande protagonista. Il Capitano non si è fatto mancare niente: di destro, di sinistro, al volo e di controbalzo la porta difesa da Artur, che si alternava con Pipolo, è stata più volte bucata. Segno che il numero 10 giallorosso non ha alcuna voglia di attendere e che a San Siro, anche se a partita in corso, il suo contributo potrebbe essere ancora una volta determinante. Così, con Totti in panchina, il ruolo di punta centrale nel 4-2-3-1 di Spalletti sembra molto probabilmente destinato all'esordiente Julio Baptista. Il brasiliano, ieri, ha svolto del lavoro di scarico programmato (così come Juan ed Esposito) dopo i primi intensi giorni vissuti a Trigoria. La sua condizione, vista anche la preparazione svolta con il Real, è più che buona e la Bestia sembra così pronta a scendere sul campo per il primo trofeo della stagione.
Se Baptista appare pronto, non altrettanto si può dire per Rodrigo Taddei che è ancora alle prese con il problema ai flessori che si porta avanti dall'amichevole con la Steaua del 26 luglio scorso. In queste settimane il suo recupero sembrava ormai ultimato, non sentendo più dolore, ma lo staff giallorosso ha preferito andare cauto visto che, lo stesso muscolo, nella scorsa stagione era stato vittima di uno stiramento. La sua presenza contro l'Inter, perciò, appare tutt'ora in bilico e nel suo caso le ultime ventiquattro ore saranno necessarie per capire se sarà opportuno rischiarlo o meno.
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Intervista esclusiva de Il Romanista al Sindaco Gianni Alemanno, che esce allo scoperto: «Un impianto della Roma intitolato a Franco Sensi? Ne ho già parlato con Rosella, c'è stata una stretta di mano. Sarà all'inglese, si può fare entro il termine della mia consiliatura. Ma serve un confronto con i tifosi. Il comune penserà alla disponibilità delle aree e ai permessi necessari, ma la struttura sarà pagata dalla società». Intanto l'emozione non finisce mai: migliaia di romanisti si sono recati al Verano per rendere ancora omaggio al Presidente.
«Dello stadio "Franco Sensi" ne abbiamo parlato una ventina di giorni fa con Rosella. L'impianto si può costruire entro la fine della mia consiliatura». Entro cinque anni. Il Sindaco va di fretta, ha il fiato corto e le idee chiare. Al Romanista Gianni Alemanno confessa: «Dovremo studiare l'area giusta dove realizzarlo. Sentiremo i tifosi, non deve trattarsi di una sede scomoda». Rapido rewind . Il 4 agosto Rosella Sensi e la responsabile pianificazione e controllo, Cristina Mazzoleni, si recano in Campidoglio. In apparenza, per una visita di cortesia. Oggi Alemanno rivela: non era così. Che il progetto stadio sia più avanti del previsto lo si intuisce già il giorno dopo la morte del Presidente. Mentre da ogni parte grondano parole di cordoglio, lui promette: «Aiuteremo Rosella Sensi e tutta l'As Roma a costruire lo stadio». Durante l'omelia funebre, monsignor Gioia si rivolge al Sindaco: «Il sogno della famiglia Sensi si realizzi. Alemanno agevoli la costruzione dell'impianto. Almeno finché corre il nostro amico Totti». Solo appelli e preghiere? No, lo stadio non sarà una favola. Lo dice il Sindaco.
Alemanno, la sua proposta è piaciuta a tutti.
«L'idea non è mia. Franco Sensi ci pensava da tempo allo stadio, ma Veltroni non era d'accordo. Voleva mantenere la centralità dell'Olimpico e del Foro Italico».
E invece?
«Una ventina di giorni fa mi sono incontrato con Rosella (il Sindaco chiama affettuosamente così il nostro amministratore delegato) e abbiamo concordato di cercare di individuare il terreno e di far partire quella che, almeno per il momento, è solo un'ipotesi».
Dove potrebbe nascere il nuovo stadio?
«Purtroppo, non a Trigoria. Non c'è spazio a sufficienza. Però, ho affidato agli assessori e agli urbanisti il compito di studiare le aree migliori. Poi, logicamente, dovremo fare una scelta».
Si è parlato della Bufalotta.
«La zona non è stata ancora studiata, è un discorso completamente aperto. E poi credo che sia giusto fare un confronto pure con i tifosi, perché non deve trattarsi di una sede scomoda. Sarebbe controproducente».
In che fase siamo?
«Diciamo che ancora non c'è un progetto sicuro, una localizzazione precisa. Semmai, un lavoro avviato che dovremo portare a termine il prima possibile. La struttura sarà interamente pagata dall'As Roma, ma il Comune cercherà di fornire le aree. Il nostro ruolo sarà quello di assecondare il progetto con la disponibilità delle aree e con i permessi necessari per rendere il tutto economicamente sostenibile».
Per realizzarlo, vi affiderete al project financing (semplificando: il privato costruisce e gestisce l'impianto per un tot di anni, per poi restituirlo al club)?
«Esatto».
Di che tipo di impianto parliamo?
«Sarà uno stadio all'inglese. Quindi, con gli spalti adiacenti al campo. Dentro sorgerebbero dei ristoranti, un albergo e tutte le comodità, utili a rendere la struttura un luogo di socializzazione».
Con il museo del Roma?
«No. Per il museo stavamo studiando la possibilità di costruirlo a Testaccio. O comunque all'interno del Grande Raccordo Anulare».
Come pensava pure Veltroni.
«Questa è anche la nostra soluzione. Se invece si vorrà realizzarlo all'interno dello stadio, si potrà vedere. Non ci sono preclusioni».
Con Rosella Sensi avete parlato anche dei costi?
«No, siamo ancora alla stretta di mano, alla volontà di portare a termine il progetto. E alla promessa di farcela».
Quali sono i tempi tecnici?
«L'impianto si può costruire, comodamente, entro la mia consiliatura. Che dura cinque anni».
Sarà lo stadio "Franco Sensi"?
«Se la famiglia vuole, assolutamente sì. Quella di intitolare la struttura al Presidente è stata una mia proposta, e la ritengo giusta. Ma l'ultima parola spetta ai Sensi».
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Inviato da: IOXTEFOREVER
il 13/11/2009 alle 02:46
Inviato da: lolita_72gc
il 08/10/2009 alle 14:57
Inviato da: Solo_Camo
il 27/09/2009 alle 15:13
Inviato da: LadyWitchBlood
il 08/07/2009 alle 11:25
Inviato da: pensoquellochetuvuoi
il 21/06/2009 alle 17:15