C'è solo l'A.S.Roma!

Menez: "Voglio entrare nei vostri cuori"

La conferenza stampa di presentazione di Jeremy Menez, nuovo acquisto della Roma. Il giovane talento francese, classe '87, si dichiara entusiasta per la nuova avventura che sta per cominicare. Ha scelto la maglia numero 24.

Cosa vuol dire per te essere un giocatore della Roma?

E' un piacere di giocare in questa squadra, con grandi giocatori. Sono felice.

Cufrè ti ha paragonato a Cassano. In Francia ti accostano a Zidane. A chi somigli di più?

Non voglio fare paragoni. Cassano è Cassano, Zidane è Zidane, io devo ancora dimostrare tutto in questa società.

Menez che giocatore è? Più esterno d'attacco o più trequartista?

Non piace darmi delle definizioni, spetta all'allenatore schierarmi in campo, io credo di essere stato preso per la mia tecnica e per il modo di giocare in attacco.

Speri di giocare domenica?

Sarà l'allenatore a decidere, ma io spero di vincere la partita e di giocare.

Ti va di raccontare qualcosa in più di te?

Quello che spero è di riuscire già domenica a scendere in campo. Per quanto riguarda la mia vita privata, sono un ragazzo normale, faccio cose normali. In Italia ci sono tifosi appassionati, spero di entrare nei loro cuori.

Con chi credi di legare di più? Hai salutato Totti?

Sicuramente avrò più facilità di legare con Mexes, che ho conosciuto in nazionale. Ancora non ho conosciuto Totti, lo farò oggi.

A chi ti ispiravi da giovane?

Zidane è l'idolo di tutti i francesi, è un grande campione, ha giocato anche lui in Italia, in un grande campionato.

Che messaggio mandi ai difensori italiani? Abbiamo visto le tue immagini su Youtube.

Youtube forse ha esagerato un po', ha fatto vedere le cose più belle. Io spero di vincere in questo grande club dove sono arrivato.

Cosa pensi del sorteggio di Champions League?

Ci sono tutte le qualità per arrivare fino in fondo, lo possiamo fare solo con il lavoro. Sarebbe bello giocarla a Roma nel nostro stadio.

Come ti poni rispetto a Benzema e Nasri?

Io, rispetto agli altri, ho scelto di giocare nel Monaco, dove forse non ho avuto una grande ribalta. Ma spero di arrivare il più in alto possibile lavorando.

Fisicamente come stai? Ti sei operato di pubalgia. Ora sei a posto?

E' vero, ho avuto dei problemi di pubalgia, mi sono fatto operare, è un problema superato. Mi sono sempre allenato con il Monaco, giocando pure qualche partita.

Giuly si è lamentato per gli allenamenti troppo duri. 

Il calcio è soprattutto impegno. Non mi spaventa lavorare troppo, sono qui per questo.

Come giudichi la Roma?

La Roma la seguivo in tv, è la squadra che gioca il miglior calcio in Italia. Non posso che migliorare in questo club. 

Sarà facile un tuo inserimento in squadra?

Non credo sarà difficile un inserimento. Basterà lavorare e fare bene.

Quando ti ha cercato la Roma per la prima volta?

So che in precedenza ci sono stati dei contatti con i miei agenti, ma dopo la partita con il Monaco c'è stata la svolta.

Ti hanno cercato anche altre squadre?

Sì, ci sono stati anche altri contatti, ma la Roma è il club che mi ha voluto di più.

C'era pure il Manchester United?

Sì, c'è stato anche il Manchester che mi ha cercato attraverso i miei agenti.

A Roma per vincere cosa?

Vincere qualcosa è il desiderio di ogni calciatore, speriamo di iniziare da domenica.

Ha influito la presenza di Mexes nella tua scelta finale?

Sicuramente è importante che ci sia un giocatore francese in squadra, però è più importante giocare in una grande squadra che mi ha voluto.

L'arrivo a Roma deve accelerare una chiamata della nazionale maggiore?

Spero il mio arrivo qui possa accelerare una mia chiamata nella mia selezione. E' un obiettivo.

Hai voluto il numero 24, una maglia che apparteneva a Del Vecchio. Conosci questo giocatore, che ha segnato molti gol alla Lazio nei derby?

Spero di segnare tanto in campionato, non solo nei derby. Mi piacerebbe emulare un campione come Marco Delvecchio che ha giocato tanti anni in questo club. 

Totti e Taddei saltano la prima

Francesco e Rodrigo non recuperano, Baptista segna un gran gol con pallonetto in partitella. Doni c'è.

La prima Roma che giocherà in campionato sarà senza Totti e Taddei. È questo il dato che emerge dalle ultime sedute dove, sia il Capitano che il brasiliano, hanno continuato a lavorare a parte. Entrambi, anche se in circostanze diverse, hanno vissuto un inizio di stagione particolare, poiché condizionato dalla non perfetta condizione fisica. Il numero 10 giallorosso, dopo la rottura del legamento crociato del ginocchio destro, ha lavorato per tutta l'estate in modo da giocare la prima gara ufficiale della stagione, ovvero la Supercoppa Italiana. Un obiettivo centrato, disputando circa una mezzora contro i nerazzurri, che è però costato un nuovo stop. Nel corso della sfida di San Siro, infatti, il Capitano ha subito un colpo sulla caviglia, infertogli da Maicon, che ha gonfiato il piede di Francesco. Un fastidio che in questi giorni gli ha impedito di calzare gli scarpini e quindi di esercitarsi con il pallone, limitandosi a fisioterapia e palestra.

Solo lavoro a parte, invece, per Rodrigo Taddei. Il brasiliano, dopo l'affaticamento ai flessori rimediato nell'amichevole del 26 luglio a Bucarest, si è esercitato nelle settimane seguenti per smaltire questo fastidio. Un compito riuscito solo a metà visto che, risolto il problema ai flessori, se n'è presentato un altro al retto femorale della coscia. Questo ha causato un nuovo stop e il conseguente rinvio del suo rientro, che sembra definitivamente slittato a Palermo-Roma del 14 settembre, anzi 13 visto che la Roma esordirà in Champions martedì 16 contro i rumeni del Cluji.

Perciò, in vista dell'esodio con il Napoli, Luciano Spalletti dovrà inventarsi qualche nuova soluzione nella posizione di punta ed esterno destro. Davanti, due sono i nomi papabili per la sostituzione del Capitano: Vucinic e Baptista. La posizione del primo, inoltre, condizionerà quella del secondo visto che se il punto di riferimento avanzato sarà il montenegrino, la Bestia (che ieri in partitella ha segnato un gran gol a pallonetto) agirà da esterno; altrimenti il brasiliano giocherà davanti, con Mirko ad operare sulla fascia mancina. Più probabile, in caso di ritorno al 4-2-3-1, che sia la seconda l'ipotesi più fattibile. Vero e proprio rebus è anche quello legato alla corsia destra, dove il tecnico toscano dovrà trovare un "vice-Taddei" non avendone uno di ruolo. Per sopperire a questa mancanza, la soluzione più probabile è quella dello spostamento in una posizione più avanzata di Cassetti, con alle sue spalle uno tra Panucci e Cicinho. Il terzino brasiliano, dopo la discussione con Spalletti alla vigilia della Supercoppa, è tornato sui suoi passi ed è stato perdonato dal gruppo. Perciò un suo eventuale impiego non è da scartare, anche se Panucci sembra in vantaggio. Sulla corsia opposta, invece, è ancora ballottaggio tra Tonetto e Riise, visto che il norvegese è apparso un po' sotto tono nelle ultime apparizioni. La coppia di centrali davanti a Doni, che ieri non ha disputato la partitella ma che con il Napoli dovrebbe giocare, sarà composta da Juan e Mexes. Coppia italo-cilena a centrocampo, con De Rossi e Pizarro che assisteranno Perrotta in posizione di trequartista. Il neo-acquisto Menez andrà in panchina.

Cicinho: "Ho capito subito di aver sbagliato"

Un fratino da titolare attaccato al suo armadietto con una sua foto attaccata sopra: così il gruppo ha sdrammatizzato sull'accaduto alla vigilia della Supercoppa.

Di aver sbagliato se ne era accorto subito, tanto da essere andato a chiedere scusa ai dirigenti della Roma, ma Cicinho ci teneva davvero tanto a giocare la finale di Supercoppa Italiana: «Sono rimasto sorpreso quando nell'ultimo allenamento il mister mi ha messo tra le riserve - dice il brasiliano al sito internet globoesporte.com - così sono andato da lui per chiedergli quali fossero i suoi piani rispetto al sottoscritto per questa stagione. Sto lottando per poter tornare in nazionale e per ottenere questo obiettivo ho bisogno di giocare con maggiore continuità. Quella che comincerà domenica potrebbe essere la mia annata buona in giallorosso. Ho fatto la preparazione insieme ai miei compagni e sento addosso la fiducia dell'ambiente, dei tifosi. Ho giocato sempre come titolare durante il precampionato e quando ho visto che stavo fuori dai titolari della finale di Milano ci sono rimasto davvero male».

Ma nella testa di Cicinho non ci sono soltanto preoccupazioni professionali: «È un periodo un po' critico per me - ammette l'ex madridista - a causa di qualche problema familiare ed anche questo ha influito sulla mia reazione». Persone vicine all'enturage del brasiliano affermano che la moglie soffra di saudade del Brasile, non si sarebbe ambientata a Roma e vorrebbe tornare in patria. Cicinho, comunque, dopo aver chiesto scusa a Pradè e Bruno Conti, in occasione della ripresa degli allenamenti a Trigoria dopo la sconfitta del Meazza, ha fatto lo stesso con Luciano Spalletti e con i compagni di squadra: «Ho parlato con il mister ed ho ammesso di aver sbagliato. Anche i miei compagni hanno capito, perchè mi conoscono come uno tranquillo che non ha mai creato problemi di nessun genere in un gruppo. Volete sapere una cosa? - ha proseguito Cicinho - quando sono arrivato a Trigoria, sul mio armadietto ho trovato un fratino da titolare con sopra attaccata la mia foto. È stata l'idea di alcuni miei compagni che hanno voluto così sdrammatizzare l'accaduto. Ci ho riso sopra perchè ho capito che hanno accettato le mie scuse e che è tornato subito il buon umore. Ora dobbiamo continuare a lavorare come abbiamo fatto fino ad oggi, concentrandoci sull'esordio in campionato contro il Napoli».

Quando Cicinho spera di trovare, davanti il proprio armadietto nello spogliatoio dell'Olimpico, una maglia da titolare.

Rosella, ora tocca a te!

Il CdA ha nominato la Sensi presidente fino a novembre, quando voterà l'assemblea dei soci. Gli auguri del Sindaco Alemanno e dei Presidenti di Regione e Provincia Marrazzo e Zingaretti.

Nel nome del padre. A dieci giorni dalla scomparsa di Franco Sensi, la figlia Rosella ieri pomeriggio è stata nominata Presidente della A.S. Roma dal consiglio d'amministrazione della società giallorossa. La dottoressa Sensi rimarrà in carica fino all'assemblea dei soci di novembre, che ratificherà l'incarico ed eleggerà il nuovo consiglio d'amministrazione nel quale troverà posto anche la signora Maria, che era l'altra possibile candidata alla successione del marito. Il Consiglio d'amministrazione di ieri ha però stabilito che la doppia carica di presidente e amministratore delegato del club dovesse andare all'erede designata del presidente Sensi. Una scelta che era comunque nell'aria ma importante, soprattutto perché conferma saldamente la famiglia Sensi al timone della società e garantisce la continuità del progetto cominciato da papà Franco e portato avanti dal 2004, anno in cui è stata nominata amministratore delegato, dalla figlia Rosella. Una posizione, quella della dottoressa Sensi, che è cresciuta con il passare degli anni fino a farla diventare, prima donna in assoluto nel mondo del calcio, vicepresidente vicario della Lega Calcio.

La nomina di Rosella Sensi, praticamente ignorata dal mercato azionario (la Roma ha chiuso in Borsa con una flessione dello 0,06% ma l'ufficialità della nomina è arrivata a Borsa chiusa), è stata accolta nel migliore dei modi anche dalle istituzioni. Il presidente della Regione, Piero Marrazzo, gli ha fatto i complimenti. «Desidero complimentarmi - le sue parole - con Rosella Sensi per il nuovo incarico di presidente della Roma. Ricevendo il testimone da suo padre Franco, che tutti ricorderemo come un grande presidente e un uomo appassionato e generoso, Rosella giunge al vertice della squadra con quell'importante bagaglio di esperienza maturata sul campo e con quella capacità di prendersi cura della Società, dei giocatori e dei tifosi che hanno reso la Roma una delle principali formazioni della serie A. Sono sicuro che saprà interpretare al meglio il doppio compito assegnatole di presidente ed amministratore delegato, e sono felice che sia una donna a rivestire questi ruoli in una società sportiva. A lei vanno da parte mia, a nome di tutta la comunità regionale, i migliori auguri di buon lavoro.

Non è stato da meno Gianni Alemanno. Il Sindaco di Roma subito la morte di Franco Sensi aveva dato la sua disponibilità, pubblicamente e attraverso le pagine de Il Romanista , ad una collaborazione per la costruzione di un nuovo stadio. «Tanti auguri a Rosella Sensi, chiamata a continuare l'opera di suo padre e a rappresentare il futuro di una squadra che sta nel cuore della città di Roma. Sono sicuro che le sue capacità professionali e la passione che attraversa la sua famiglia le permetteranno di ottenere i migliori risultati».

Infine il presidente della Provincia, Nicola Zingaretti. «Faccio i miei complimenti a Rosella Sensi per il nuovo e prestigioso incarico di presidente dell'As Roma. La passione per i colori giallorossi ereditata dal papà Franco, unita alla competenza già ampiamente dimostrata in questi anni come amministratore delegato della società, rappresentano per i tifosi della Roma una garanzia».