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CIAO GABBO... ONORE!
"Si può morire così, per giunta dormendo? Qualcuno ci deve dire perché. Se parliamo di perdono dobbiamo parlare di giustizia e questa è una morte che chiede giustizia. Ci sarà una giustizia divina sulla quale nessuno può permettersi di parlare, ma ci deve essere anche una giustizia umana, che non sia una vendetta ma che aiuti per quanto possibile a placare gli animi di tanti di noi".
Dall'omelia pronunciata da Don Paolo Tammi durante il funerale di Gabriele Sandri.
In memoria di Gabbo, fratello di questa Urbe Immortale... al di là dei colori
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Viene dopo tante finte battaglie, il giorno in cui c'è da fare sul serio, e si ristabiliscono di colpo le gerarchie naturali:
avanti gli ultimi, i dimenticati, i malvisti, i derisi. Essi ebbero la fortuna di non fare carriera, anzi di non volerla fare, di non smarrire le proprie virtù nel frastuono degli elogi mentiti e dei battimani convenzionali.
Essi ebbero la fortuna di assaporare amarezze sane, ire sane, conoscere lunghi silenzi, sacrifici ostinati e senza lacrime, solitudini di pietra, amicizie non sottoposte all'utile e non imperniate sull'intrigo.
Berto Ricci
KAISERSLAUTERN, 26 GIUGNO 2006:
Lettera della squadra al Presidente Sensi
Ciao Presidente,
ci affidiamo a queste poche righe per dirti tutto quello che a volte magari non siamo riusciti a trasmetterti a voce o attraverso i gesti e i comportamenti.
Qualcuno di noi Ti ha conosciuto dal giorno in cui sei diventato “Il Presidente”, qualcuno ti ha incontrato durante i Tuoi 15 anni di presidenza e qualcuno Ti ha conosciuto da poco, ma in ognuno di noi è rimasto impresso il tuo sguardo profondo, carico di umanità, pur se determinato e a volte, forse per chi Ti conosceva troppo poco, anche un po’ duro, ma nessuno di noi può dimenticare la passione con cui ci hai sempre seguito, anche quando non eri presente fisicamente. Sei sempre stato vicino a noi, a volte come Presidente, altre come un secondo padre.
In questi anni hai saputo coniugare sport e solidarietà umana e sociale, senza mai perdere i valori morali che sono propri dello sport. Hai fatto tanto per la Roma e per Roma, le tue passioni dopo l’amore per la tua famiglia, e i romani e i romanisti – e non solo loro – ti hanno accompagnato con dignità e riservatezza, così come Tu hai affrontato la Tua ultima battaglia, una delle tante ma sicuramente la più dura.
Noi non Ti lasceremo solo e non lasceremo sola la Tua famiglia e la famiglia romanista; la nostra forza sarà l’unione e faremo il possibile per farti sorridere da dove sarai, uno di quei tuoi sorrisi che ci regalavi quando venivi in spogliatoio per darci la carica.
Ciao Presidente, Tu sei sempre con noi.
Il gol di De Rossi alla Fiorentina commentato dal grandissimo e compianto Alberto D'Aguanno
Serie A: 18^ Giornata:
Chievo-Inter
Atalanta-Napoli
Bari-Udinese
Cagliari-Roma
Catania-Bologna
Lazio-Livorno
Parma-Juventus
Sampdoria-Palermo
Siena-Fiorentina
Milan-Genoa
Classifica:
- Inter 39
- Milan* 31
- Juventus 30
- Roma 28
- Parma 28
- Napoli 27
- Palermo 26
- Sampdoria 25
- Bari* 24
- Chievo 24
- Fiorentina* 24
- Genoa* 24
- Cagliari* 23
- Udinese* 18
- Livorno 18
- Bologna* 16
16
- Atalanta* 13
- Catania 12
- Siena 12
* una partita in meno
Marcatori Giallorossi in Campionato
9 reti: Totti.
4 reti: De Rossi.
3 reti: Vucinic.
2 reti: Perrotta, Brighi, Burdisso.
1 rete: Taddei, Mexes, Riise, Menez, Cassetti.
Giudice Sportivo
Multe all'A.S. Roma nel corso della stagione:
€ 77.000,00
Squalificati per la prossima gara di campionato:
Espulsi nell'ultima partita:
5 ammonizioni.
De Rossi.
4 ammonizioni:
Cassetti, Pizarro, Menez, Perrotta.
3 ammonizioni (in diffida):
Totti.
2 ammonizioni:
Vucinic, Andreolli, Mexes, Burdisso.
1 ammonizione:
Taddei, Okaka, Cerci, Vucinic, Doni, Riise, Motta, Guberti, Brighi.
Prossime gare AS Roma
6 gennaio, 18^ giornata:
-
9 gennaio, 19^ giornata:
-
12 gennaio, Coppa Italia, Ottavi di Finale:
-
Europa League
Sedicesimi di Finale:
Panathinaikos-Roma (18 e 25 febbraio)
Marcatori giallorossi in Europa League:
11 reti: Totti.
3 reti: Menez, Okaka, Cerci.
2 reti: De Rossi, Riise, Vucinic.
1 rete: Guberti, Perrotta, Andreolli, Scardina.
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Messaggi del 30/08/2008
David Di Michele attaccante in forza al Torino non convocato per la prima col Lecce, intervenuto in diretta su Radio Incontro, ha dichiarato: "Se il Presidente ha detto che sono incedibile vuol dire che le speranze di arrivare a Roma sono davvero pochissime, però nel mercato mai dire mai; ha detto che sono un giocatore importante, però come giocatore importante devo pure essere messo nelle condizioni di poter giocare bene anche se questo non vuol dire avere il posto da titolare assicurato. Se ci fossero le possibilità è ovvio che mi piacerebbe venire a Roma, sarebbe il sogno della mia vita, sono romano e romanista".
Sull'eventuale ruolo in giallorosso: "A Roma non avrei alcun problema a venire a fare il quarto visto che già a Torino siamo in 4 attaccanti per soli 3 posti; inoltre in giallorosso avrei la possibilità di giocare la Champions League e in ogni caso la competizione per una maglia da titolare fa sempre bene. Per venire a Roma - aggiunge - farei pure il portiere. Scherzi a parte preferisco partire dalla sinistra, ma anche da punta centrale o come esterno destro non avrei problemi; eventualmente a Roma non avrei alcun problema a fare anche il vice Taddei aiutando in fase difensiva come già ho fatto nella stessa Udinese di Spalletti; col mister non mi sono mai sentito in questo periodo e se in passato c'è stata qualche incomprensione le abbiamo sempre chiarite con serenità".
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Dei suoi 28 anni, gli ultimi sette li ha passati a raccogliere soddisfazioni a Liverpool. Poi, un giorno, il norvegese John Arne Riise ha deciso che era il momento di lasciare l'Inghilterra. E di spingersi ancora più a Sud. Di seguito l'intervista integrale rilasciata a Sport Week.
Perché ha scelto la Roma?
A Liverpool ho trascorso sette anni, cambiare aria era ormai necessario.
Il fascino di questa città ha influito nella sua decisione?
Quando si cambia contano la storia di un club, le sue prospettive, l'ambiente. La Roma ha tutti i parametri giusti. E io sono qua per vincere.
E' passato da un allenatore esigente come Benitez a un tecnico altrettanto scrupoloso come Spalletti.
Spalletti è una garanzia assoluta e uno dei motivi che mi hanno convinto a scegliere la Roma. Ha una mentalità nordica. Non parla inglese, ma sa comunicare con gli sguardi e i sorrisi. E non a caso la Roma per due stagioni di fila è arrivata ai quarti di Champions, vincendo due Coppe Italia e una Supercoppa.
Giuly è tornato in Francia perché non reggeva i carichi di lavoro.
Per me è il contrario. Mi piacciono gli allenamenti pesanti. Per rendere bene non c'è scelta. Faticare molto durante la settimana.
E' vero che ha lasciato Liverpool perché aveva avuto problemi con Benitez?
Falso. Ho salutato Liverpool perché il calcio è come la vita: ogni tanto bisogna cambiare.
Due mesi di Roma: qual è stata la difficoltà maggiore?
Il caldo. Sono norvegese e ho vissuto a lungo in Inghilterra. Nelle prime due settimane ho sofferto, poi ho cominciato ad abituarmi.
Che gruppo ha trovato?
Conoscevo Panucci con cui ho giocato al Monaco. De Rossi e Totti invece li conoscevo di fama. Ho scoperto Aquilani e Vucinic: due grandi giocatori.
Roma vuol dire derby.
Sono tranquillo. A Liverpool, in sette anni, ho perso solo un derby con l'Everton.
La squadra più forte in Italia?
I risultati degli ultimi anni dicono Inter. Poi Juventus, Roma e Milan: quattro squadre per lo scudetto.
Il giocatore italiano più forte?
Il mio compagno: De Rossi.
Il miglior straniero?
Nessun dubbio: Kakà.
Si dice che giri sempre con un vocabolario in mano.
E' vero, voglio imparare in fretta l'italiano. Studio due ore al giorno. Parlo norvegese, inglese e francese. Aggiungere un'altra lingua non sarebbe male.
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Fabio Capello, ct dell'Inghilterra, intervistato da Sky, ricorda Franco Sensi: "Purtroppo ci ha lasciati - le parole dell'ex allenatore giallorosso -, è stato un grande Presidente. E' l'uomo che mi ha voluto alla Roma, insieme abbiamo avuto grandi soddisfazioni. Ed è sicuramente uno dei più grandi Presidenti, non solo della Roma, ma anche dell'Italia. Perché è riuscito a riportare la Roma a dei livelli altissimi e a mantenerli, che è la cosa difficile. Ed era un Presidente manager, che voleva sapere, si interessava. Non acquistava i giocatori tanto per acquistare. Io ho avuto un buonissimi rapporto con Sensi, come ho avuto un buonissimo rapporto con la figlia Rosella. Anzi ne approfitto per farle gli auguri dei migliori successi".
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Venti i convocati per Roma-Napoli, prima giornata del campionato di Serie A. Mister Luciano Spalletti dovrà rinunciare a Perrotta, Totti e Taddei. In compenso potrà contare sul nuovo acquisto, Jeremy Menez.
ALVAREZ
AQUILANI
ARTUR
BAPTISTA
BERTAGNOLI
BRIGHI
CASSETTI
CICINHO
DE ROSSI
JUAN
LORIA
MARANGON
MENEZ
MEXES
OKAKA
PANUCCI
PIZARRO
RIISE
TONETTO
VUCINIC
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La conferenza stampa di Luciano Spalletti a Trigoria. L'allenatore della Roma parla alla vigilia di Roma-Napoli, prima giornata del campionato italiano.
Che partita prevede domani e che Napoli si aspetta?
E' una partita delicata, perché è la prima e abbiamo davanti una buona squadra che ha fatto bene nel campionato precedente. Ha fatto degli acquisti mirati e di conseguenza sarà una partita difficile. Noi siamo pronti per giocare la gara e mi farebbe piacere di portare una vittoria attraverso una gioia di sport. Mi auguro che gli sportivi facciano lo stesso.
Aquilani e Perrotta non sono al meglio: sono recuperabili? Menez come lo ha visto?
Oggi devo rivederli Aquilani e Perrotta. Perrotta ci sarà da valutare bene, bisogna tenere conto della straordinaria disponibilità del ragazzo quando ha avuto questo tipo di problemi. Menez? E' arrivato il transfer, sarà convocato.
Loria, Riise, Menez, Baptista in entrata. Mancini e Giuly in uscita. E' un mercato che migliora la Roma?
La Roma ha fatto un mercato importante e corretto, con le intenzioni giuste, con le prospettive di crescita e di miglioramento. C'è chi ha fatto meglio, ma noi possiamo fronteggiare anche quelle squadre.
Voi atleticamente state meglio dal punto di vista fisico? E loro come arriveranno?
Loro arriveranno con grande entusiasmo, anche con quello della Piazza, è una squadra fatta bene, dotata di buona corsa. Possiamo comunque vincere.
La Roma è una favorite per il titolo?
E' una delle 5-6 squadre che possono lottare per il campionato.
Mourinho ha già comunicato 9/11esimi della formazione. E' un vantaggio?
Bisogna sempre vedere gli infortuni e le situazioni di fronte a cuii si trova. Quindi vuol dire che gli altri ce l'ha sicuri.
E' una situazione curiosa, no?
Gli altri non li ha a disposizione, quindi è normale che sia costretto nelle scelte.
Come sono le condizioni di Totti?
E' fermo a fare le cure perchè sente ancora dolore
Serve un'alternativa di Taddei a destra?
Noi dobbiamo sistemare gli 11 in campo in maniera corretta.
La Supercoppa ha dato indicazioni positive?
Ha solo dato indicazioni positive, al di là di come sono andati a finire i calci di rigore. Ribaltare una partita, portarla nelle condizioni di essere chiusa, contro l'Inter a Milano, dimostra che ce la possiamo giocare con squadre di questo livello.
Cicinho come lo ha trovato in settimana?
Ha fatto quello che doveva fare.
Sarà il primo campionato per la Roma senza Sensi. Per la società sarà uno sprono per cercare di vincere?
Credo di sì. L'esempio che ha dato Franco Sensi nel calcio, ci accompagnerà sempre e sarà un valore aggiunto da mandare in campo.
Ha dato qualche consiglio ai suoi ragazzi per non ripetere la gara rocambolesca dello scorso anno?
I consigli li sanno trovare gli stessi giocatori. Si cerca di organizzare sempre tutto al meglio.
Lei si ritiene entusiasta del mercato che ha fatto la società?
Mi ritengo soddisfatto. Si è lavorato per migliorare la causa. E' chiaro poi che ci sono delle cose che bisogna andare a prendere dei giocatori per sistemare alcuni ruoli. A volte non puoi prendere la persona precisa, come è successo come Mutu, però siamo molto contenti che ci è capitato Baptista.
Chi ha fatto il miglior mercato?
Un po' tutte. La Juventus ha centrato 3-4 giocatori interessanti.
Dove individua l'insidia principale nel Napoli?
Quando una squadra è già rodata come il Napoli, è difficile trovare un'insidia. Sono molto bravi nell'aggredire gli spazi. Dobbiamo essere capaci di giocare la nostra partita.
Baptista cosa dà alla squadra a sinistra?
A sinistra sa dare quello che può dare centralmente. Ha le giuste caratteristiche per ricoprire i ruoli molto bene e di tradurre le situazioni che li capitano molto bene perchè ha grande esperienza.
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Doni: «Temo Inter e Milan. Totti? Un grande, parla romano e comincio a capirlo solo ora...»
Giunto nella capitale con qualche titubanza nei giudizi degli addetti ai lavori, Alexander Marangao Doni è da tre anni il portiere titolare della Roma di Luciano Spalletti, e alla vigilia del campionato ha analizzato il presente ed il passato della squadra giallorossa al sito internet globoesporte.com : «Guardando un po' la campagna acquisti delle squadre più titolate - afferma Doni - dico che il Milan è quella che si è rinforzata maggiormente, ma anche Juventus e Fiorentina possono dar fastidio». Sarà ancora un duello Roma-Inter? «Penso di sì, ma occhio al Milan. Secondo me è il nostro principale avversario. A differenza delle altre i rossoneri potranno pensare solo al campionato. Il campionato inizia domenica e noi cercheremo di essere competitivi su tutti i fronti, lotteremo per vincere lo scudetto e speriamo di poter arrivare lontano in Champions League. Sono due anni che arriviamo ai quarti di finale. Ora puntiamo a fare più strada ed il fatto che quest'anno la finale si giocherà a Roma servirà da stimolo per centrare l'obiettivo».
E' una Roma sempre più brasiliana, ora che ci sono anche Artur e Julio Baptista. «A volte mentre ci alleniamo sembra di stare a casa nostra. Una squadra con tre portieri brasiliani penso che in Italia non si sia mai vista. Mi hanno chiesto informazioni su Artur ed io ho risposto che sono convinto che farà bene. Mancini? Non abbiamo risentito troppo della sua partenza. Era una cosa che ormai si sapeva. Lui aveva già da tempo problemi con la Società. Sono arrivati comunque due grandi giocatori come Julio Baptista e Riise, due pedine importanti per la squadra, e poi questo giovane francese che non conosco, ma del quale tutti ne parlano bene. Siamo senza dubbio più forti dell'anno scorso. Temo molto il Milan, è una squadra che si è rinforzata parecchio, soprattutto in attacco. Ha parecchi giocatori per ogni ruolo ed hanno fame di vincere lo scudetto perchè è da molto che non ci riescono».
Quanto alla seleçao Doni dice: «Non mi preoccupa il fatto di non essere stato convocato per le prossime gare. Jorginho (il vice Dunga) mi ha telefonato per conoscere le mie condizioni fisiche e gli ho detto che stavo recuperando da una tendinite al ginocchio destro, ancora sto sentendo qualche fastidio ma sto migliorando grazie ad un lavoro specifico. La seleçao giocherà due partite importanti per la fase eliminatoria dei mondiali 2010 ed ha bisogno di giocatori che stiano al 100%».
Finale tutto dedicato a Francesco Totti. «Ho un ottimo rapporto con il capitano. Lui è veramente così come si vede. Una persona semplice ed umile. Parla e scherza con tutti, ma è anche molto professionale quando ci alleniamo, puntuale negli orari come gli altri a differenza di molte stelle del calcio italiano. La cosa più divertente è che lui parla solo romano. Io lo conosco da tre anni e solo adesso lo riesco a capire, mentre Juan e Cicinho non riescono ancora a capire tutto quello che dice. Comunque non si discute: Totti è veramente un fuoriclasse».
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Aquilani e Perrotta in dubbio, l'ultimo arrivato si presenta con una doppietta in partitella. Il francesino potrebbe giocare subito, ma deve arrivare il transfer oggi entro le 19.
Brozzi: «Sta benissimo, su di lui allarmi inutili. Francesco? Deve aspettare che passi il dolore».
Aquilani e Perrotta non sono al meglio. È questo l'ultimo imprevisto che si presenta di fronte a Luciano Spalletti alla vigilia dell'esordio in campionato con il Napoli. Nell'ultima seduta, entrambi, hanno svolto solo della fisioterapia, per smaltire rispettivamente una botta al piede (Aquilani) e un dolore al tendine d'Achille (Perrotta). Due problemi che dovranno essere valutati nella seduta odierna, con inizio alle ore 15, al cui termine verrà diramato l'elenco dei convocati. A circa 24 ore dalla gara, sembra esserci qualche possibilità in più per Aquilani, rispetto a Perrotta, di non saltare la prima partita del campionato.
Due eventuali assenze che andrebbero ad aggiungersi a quelle già assodate di Totti e Taddei, su cui si è espresso il dottor Brozzi ai microfoni di Roma Channel : «Francesco tornerà quando scomparirà il dolore per il trauma contusivo. Gli esami praticati non hanno evidenziato nulla di più di una contusione, perciò l'unico problema è la gestione del dolore». Ma il medico sociale giallorosso, si sofferma anche sui tempi di recupero, fuori dal comune, impiegati dal Capitano: «Quando si torna con così largo anticipo come fatto da Totti, si desta forte curiosità. Il professor Combi, al termine della Supercoppa, mi si è avvicinato chiedendo quale protocollo avesse seguito Francesco. Ma il tutto è stato possibile solo grazie al grande lavoro di Silio Musa e Vito Scala. Anche perché, per un recupero di questo tipo, oltre ad un chirurgo perfetto è necessaria anche una equipe altrettanto brava». Taddei, invece, «ha avuto un problema al retto femorale circa nove giorni fa e sta cercando di recuperare da un infortunio in una zona fastidiosa».
Chi sembra godere di ottima salute è invece Menez che ieri, nel suo primo allenamento, è già andato a segno due volte: prima ribadendo in porta una respinta di Doni e poi con una precisa conclusione al limite dell'area. Un buon biglietto da visita per il francese, il cui transfer è atteso per oggi (c'è tempo sino alle 19), che considerando questo lungo elenco di assenti nel reparto avanzato potrebbe già essere della gara. D'altronde, come ha confermato il dottor Brozzi, fisicamente è ok: «Abbiamo sottoposto l'atleta a una visita medica che ha dimostrato come sia idoneo all'attività agonistica. Ho sentito da più parti voci prive di fondamento, perchè ritengo che sulla salute delle persone nessuno può esprimere diagnosi o pareri. Capisco che tutto ciò fa parte del tam tam cittadino - sottolinea il medico sociale - ma basta che io non parli e si crea subito una suggestione». Quindi, riguardo all'operazione a cui si è sottoposto il francese: «Il giocatore è idoneo, è stato sottoposto a un intervento perchè la scuola francese tende a questo tipo di operazioni, mentre in Italia si cerca di essere più conservativi. Abbiamo analizzato il suo stato ed ha tutte le carte in regola».
Lo schieramento giallorosso, in caso di forfait sia di Perrotta che di Aquilani, potrebbe vedere l'esordio sulla trequarti di Menez, dietro a Baptista, con alla sua sinistra Vucinic e a destra Cassetti. In mediana De Rossi e Pizarro, mentre sulla linea difensiva un quartetto con Panucci, Mexes, Juan e Tonetto, lievemente in vantaggio su Riise. In porta, ci sarà Doni.
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Quattro squadre su Andreolli, convocato da Casiraghi. Per Montella si pensa agli Usa, mentre Alvaretto è conteso da Chievo e Pisa, ma l'honduregno preferirebbe la A a Verona alla B con i pisani.
Contatti, non contratti: nel giorno della presentazione ufficiale di Jeremy Menez, la società si è dedicata allo sfoltimento della rosa, che però entrerà nel vivo solo dopo la conclusione delle gare della prima giornata: la serie B gioca oggi, la serie A domani, poi se ne riparla.
Il giocatore più richiesto è Marco Andreolli, che proprio ieri ha ricevuto la convocazione di Pierluigi Casiraghi, che lo ha riportato in under 21 a un anno di distanza dall'amichevole con la Francia del 21 agosto 2007, in cui si procurò l'infortunio che gli ha rovinato la stagione. Raduno il 2 settembre, prima gara venerdì 5 a Castel di Sangro contro la Grecia, seconda martedì 9 in Croazia. Non le giocherà da tesserato della Roma, andrà in prestito, resta da vedere dove. «Le società interessate sono due di A e due di B - ha dichiarato il suo agente Patrick Bastianelli a laromasiamonoi.it - Chievo, Siena, Sassuolo e Vicenza. È chiaro che il ragazzo preferirebbe la serie A, ma ora l'importante è giocare. Se la Roma decidesse di cederlo in A si potrebbe affrontare un discorso di prestito con diritto di riscatto, in B si andrebbe invece verso un semplice prestito annuale».
Oltre ad Andreolli, il Chievo è interessato anche all'honduregno Alvarez, richiesto pure dal Pisa, società in eccellenti rapporti con la Roma che, dopo la valorizzazione di Cerci, gli ha già mandato il romeno Adrian Pit. C'è da dire però che l'honduregno preferirebbe giocarsi le sue chance in A con i clivensi, piuttosto che scendere di categoria con il Pisa. Tra l'altro, i nerazzurri pisani poi, dopo il cambio di società Covarelli-Pomponi, avranno anche messo a posto il bilancio ma sembrano essere lontani anni luce da quella che la scorsa stagione è stata la squadra rivelazione del campionato cadetto arrivando addirittura alle semifinali dei play-off.
Da piazzare anche Valerio Virga, rientrato a giugno dal prestito al Grosseto: lo vogliono Rimini e Modena, ma la società che sta insistendo di più è l'Avellino, che ha già preso (dall'Udinese) il suo ex compagno di Primavera e Under 19 Raffaele De Martino.
Partirà anche Mauro Esposito, che Spalletti aveva spedito in tribuna già in Supercoppa, con tutto che Taddei era infortunato: l'arrivo di Menez ha spento le sue residue ambizioni, qualche giorno fa lo aveva chiesto il Fulham, tra le società interessate c'è anche il Siena di Marco Giampaolo, che lo aveva avuto a disposizione per un paio di mesi a Cagliari.
Capitolo Montella: in Italia non ci sono offerte, la società sta cercandogli una sistemazione negli States. Ha ancora due anni di contratto, per complessivi 7,2 milioni lordi: cederlo senza buonuscita sarebbe uno dei migliori colpi di questo mercato.
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Marco Del Vecchio: «Credo che dovrò farci l'abitudine, mi fa un effetto strano, ma ora siamo da vertice»
«Che effetto strano vedere quella maglia indossata da un altro. Quasi quasi mi dispiace...». C'era una volta un numero di due cifre che usciva sempre la domenica quando a Roma si giocava il derby e che ha portato tanta felicità ai tifosi giallorossi. Non portava soldi nelle tasche e non arricchiva nessuno, però di goduria ne ha regalata tanta, ma tanta, tanta. Questa è la storia del numero 24, quello che è stato per nove anni sulle spalle di Marco Delvecchio, l'incubo dei laziali in ogni stracittadina, e che ora appartiene a Jeremy Menez, il fantasista francese arrivato due giorni fa dal Monaco, che già tutti immaginano ai livelli di Benzema o Ben Arfa. C'è da scommetterci che ieri quando abbiamo visto questo ragazzo di 21 anni mostrare la nuova maglia, un pensiero al bomber nato a Milano, ma più romano e romanista di un trasteverino, qualcuno lo avrà fatto. Nessuno, di fatto, dopo Supermarco ha più scelto il 24. Sartor, nel 2005/2006, e Zotti, nel 2006/2007, lo fecero solo per pochi giorni a inizio stagione, salvo poi trasferirsi in altre squadre. Non è come il 6 di Aldair, che è stato ritirato, stavolta il 24 passa di mano, proprio nel giorno in cui l'attaccante milanese - dopo un anno di inattività, passato ad allenarsi a Trigoria - ufficializza il ritorno al calcio giocato con la Pescatori Ostia in Eccellenza.
Delvecchio, Menez ha ereditato il suo numero. Che effetto le fa?
«Beh, devo dire che un pochino dispiace di vedere quella maglia indossata da qualcun altro. Fa un certo effetto, la 24 era il mio numero».
Come mai scelse proprio la 24?
«Quando sono arrivato a Roma (gennaio '96) quello era l'unico numero rimasto libero e l'ho preso. Poi nel corso degli anni mi ha portato fortuna e l'ho tenuto. Ma, ripeto, ora non riesco a vederlo sulle spalle di un altro calciatore. Dovrò farci l'abitudine».
Le piace questo nuovo acquisto?
«Sinceramente non lo conosco molto. Ne parlano tutti benissimo, speriamo possa fare bene, serviva uno in quel ruolo con le sue caratteristiche».
La Roma ora è da scudetto?
«Diciamo che ha ricambi di livello in ogni ruolo e potrà giocarsela alla pari contro qualsiasi avversario. Siamo competitivi per i primissimi posti, faremo un gran campionato. Sono sicuro».
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Inviato da: IOXTEFOREVER
il 13/11/2009 alle 02:46
Inviato da: lolita_72gc
il 08/10/2009 alle 14:57
Inviato da: Solo_Camo
il 27/09/2009 alle 15:13
Inviato da: LadyWitchBlood
il 08/07/2009 alle 11:25
Inviato da: pensoquellochetuvuoi
il 21/06/2009 alle 17:15