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Spalletti: "Risaliamo in classifica"

La conferenza di Luciano Spalletti a Trigoria alla vigilia della sesta giornata di campionato contro il Siena.

Quali sono le condizoni di Vucinic?

Mirko va valutato bene domani perché ha un po' di dolori, alla schiena, al ginocchio, alla caviglia. Viene con noi e sono abbastanza fiducioso.

Che Siena si aspetta?

Il Siena l'ho visto giocare, anche i ragazzi. Hanno amici nella squadra e probabilmente si sentiranno. Per noi vuol dire molto. Noi vogliamo risalire la classifica più velocemente possibile.

Di fronte ci sarà Curci.

Lui è stato costretto a fare panchina un po' da me e un po' dalla bravura di Doni. Vorrà dimostrare di non essere da meno.

Come sta Juan?

Ieri ha fatto metà allenamento, oggi tutto. Sarebbe forzato fargli fare tutta la partita. Va valutato bene.

Pizarro?

Menez certe volte vuole strafare?

Ha dei propositi giusti. E' un ragazzo che ha qualità eccezionali, ma per dargli continuità deve farsi delle esperienze, deve passare un buon periodo nella nuova realtà. Bisogna aspettare e concedergli qualche errore. L'età non è un problema ma un vantaggio. Alla lunga tutti i nuovi acquisti faranno vedere il loro valore.

A Bordeaux negli ultimi 30' si è vista la vera Roma?

Secondo me si sono viste dele cose importanti. Ci sono ancora cose da mettere a posto, ma questa vittoria darà un contributo.

La posizione migliore per Baptista?

Quando gioca largo non è che deve fare tutta la fascia come Taddei, ma può essere un trequartista defilato. Ppoi dipende dall'avversario. Secondo me Baptista è più bravo con la palla addosso, Mirko ad andare dfietro le linee avversarie.

Nella lotta scudetto guarda solo l'Inter?

Guardiamo quello che dobbiamo migliorare noi.

Preoccupato dal rinnovo del contratto di Juan?

Nella questione contratti non ci voglio entrare. Ho fiducia in Pradè, Conti e la Mazzoleni.

A Bordeaux nel finale è tornato al 4-2-3-1.

Li l'ho fatto a metà del primo tempo ma si è sviluppato meglio nel secondo tempo. L'ho fatto perché in quel momento lì le nostre proposte erano abbastanza piatte.

Alcuni giocatori soffrono di più col 4-1-4-1?

A me pare che con l'Atalanta avevamo avuto vantaggi con De Rossi davanti alla difesa. E abbiamo fatto bene nell'equilibrio tattico. Io penso che si possa continuare a usare tutte e due. Anche perché Perrotta e Aquilani sono perfetti per fare le due mezze ali.

 La formazione finale di Bordeaux è quella che dà più garanzie?

Non c'è una sola formazione, questa ha un certo equilibrio, come può averla con Menez. Anche Okaka non mi è dispiaciuto, ha una forza eccezionale e questa progressione. Ci verrà comodo tutto.

Si aspettava di più da Aquilani?

Alberto non ha potuto allenarsi con continuità.

Preoccupato dalle convocazioni delle nazionali?

Ho detto a quelli che vanno via, ai brasiliani, di stare attenti. Juan mi ha assicurato che metterà a fuoco bene la sua situazione col Ct. Per certi aspetti gli farà bene tornare in un contesto vero, poi però c'è il fatto che quando vanno in nazionale danno più del 100%. Deve dosare le sue energie in base alle condizioni.

Le critiche a Mourinho?

In Italia i giudizi sono determinati dai risultati.

E' vero che Zarate era stato proposto alla Roma?

No, non è vero. O almeno io non so. Parlando con Pradè e con Conti abbiamo fatto molti nomi e questo non è mai venuto fuori.

Cosa si può fare per riempire gli stadi?

Juan convocato per Siena

Allenamento a Trigoria in vista della partita di domani a Siena. Buone notizie sulle condizioni di Juan che si è allenato con il gruppo e che è stato poi convocato da Spalletti. Anche Perrotta, uscito ieri dal campo con un fastidio alla coscia, è completamente recuperato. Vucinic soffre ancora per una contusione alla caviglia e non si è visto sul terreno di gioco, ma è stato convocato per la trasferta al Franchi. Assenti Totti, Tonetto e Cassetti. Qualche problema per Doni che ha effettuato solo un po' di corsa, ma anche lui è stato convocato.

Juan si, Pizarro no

Il difensore col gruppo, il centrocampista ancora a parte
Si è rivisto anche Tonetto

Dopo quelle dal campo (la vittoria di Bordeaux) per Luciano Spalletti cominciano ad arrivare delle buone notizie anche dall'infermeria che, con il passare dei giorni, si svuota sempre di più restituendo uno dopo l'altro tutti i giocatori che in questa prima parte di stagione il tecnico giallorosso ha potuto utilizzare con il contagocce. La buona notizia di ieri riguarda il rientro del brasiliano Juan. Il difensore, assente a causa di una lesione di tre millimetri a un tendine che si era procurato in ritiro con la Seleçao lo scorso 3 settembre, dopo un mese esatto è tornato ad allenarsi con il gruppo e tutto lascia pensare che oggi sarà inserito da Spalletti nella lista dei convocati per Siena. Juan, che non ha svolto la partitella in famiglia più per scopo precauzionale che per altro, è perciò da considerarsi recuperato a tutti gli effetti e domani dovrebbe partire dalla panchina. La sua sarà però una toccata e fuga, perché domenica sera partirà con Julio Baptista e Doni per rispondere alla nuova chiamata di Dunga. La speranza di tutti a Trigoria è che ritornino dalla trasferta sani come sono partiti.

Se il recupero di Juan dovrebbe cambiare poco nella formazione che affronterà il Siena, la difesa infatti rimarrà la stessa con Cicinho, Mexes, Panucci e Riise titolari, lo stesso non si può dire per Julio Baptista. La Bestia mercoledì sera a Bordeaux ha messo il suo marchio non solo con i due gol, fondamentali, ma soprattutto con il suo impatto sulla partita. La sua presenza dal primo minuto al Franchi sembra più di un'ipotesi anche se il brasiliano, che è tornato ad allenarsi con il gruppo solo il giorno prima della partenza per Bordeaux e che ieri ha lavorato a parte, potrebbe non avere ancora i 90 minuti nelle gambe.

Il suo utilizzo poi consentirebbe a Spalletti di tornare al 4-2-3-1 classico e di mettere da parte il 4-1-4-1, sistema di gioco utilizzato in questo periodo di emergenza. L'indiziato principale a fargli posto è Jeremy Ménez, che in Francia non ha certo brillato ma che Spalletti a fine partita ha comunque difeso dalle critiche, anche se non è escluso che Julio possa sistemarsi invece che sulla fascia sinistra alle spalle di Vucinic, come è successo a Bordeaux per una parte (quella buona) di gara. In quel caso a fargli posto potrebbe essere Perrotta, che ieri ha effettuato un po' di corsetta prima di abbandonare il terreno di gioco poiché sofferente per una contusione alla coscia. Un'altra soluzione prevede l'inserimento di Brighi al fianco di De Rossi, l'avanzamento di Aquilani nel ruolo di vice-Perrotta con Taddei (ha svolto un lavoro differenziato sul campo) e Vucinic (convocato dalla nazionale del Montenegro, ieri solo fisioterapia a causa di una distorsione alla caviglia rimediata con i girondini) sugli esterni. Davanti spazio a Julio Baptista. In campo si è rivisto anche Tonetto, che ancora deve smaltire la microfrattura al fianco destro, ma che a Siena non ci sarà. Poche possibilità anche per Pizarro, in miglioramento ma che ancora non si è mai allenato con i compagni. Assenti dal campo anche Cassetti e Totti, entrambi torneranno dopo la sosta.

Processo per Moggi il 20 gennaio

L'ex dg bianconero, con altri 23 imputati tra cui il "moralizzatore" Lotito e Della Valle, sarà giudicato dal Tribunale di Napoli. Lo ha deciso ieri il Gup. Si comincia il 20 gennaio. Altri 11 indagati, tra cui Giraudo, hanno chiesto il rito abbreviato. E "Lucky Luciano" deve ancora rispondere alla giustizia ordinaria per gli affari della Gea e le minacce a Franco Baldini. Una delle pagine più nere del nostro calcio non è ancora chiusa.

«Mi spiace che sei nel giornalismo, perché nel giornalismo non c'entri nulla». Disse esattamente così il 6 dicembre dello scorso anno Luciano Moggi durante un dibattito in tv con il suo solito tono arrogante. Parole indirizzate all'allora direttore de Il Romanista , Riccardo Luna. Oggi, meno di un anno dopo, Riccardo Luna la professione continua ad esercitarla, e Il Romanista racconta ancora i fatti di quegli anni di calcio marcio. Lui invece, Moggi, per quegli stessi fatti ora sarà processato. E non dalla giustizia sportiva, ma da quella penale.

L'ex dg della Juventus è stato rinviato a giudizio e con lui altri 23 imputati di Calciopoli. Per dieci di loro l'accusa è di associazione a delinquere (oltre a Moggi in questo elenco anche l'ex vicepresidente della Figc Innocenzo Mazzini, gli ex designatori arbitrali Paolo Bergamo e Pierluigi Pairetto, gli arbitri Massimo De Santis, Salvatore Racalbuto, Paolo Bertini, l'assistente Marcello Ambrosino, il giornalista Ignazio Scardina, l'ex ds del Messina Mariano Fabiani). Il reato contestato agli altri (Andrea e Diego Della Valle, il presidente della Lazio Claudio Lotito, il presidente della Reggina Pasquale Foti, l'ex dirigente del settore arbitri del Milan Leonardo Meani, Enrico Ceniccola, Antonio Dattilo, Maria Grazia Fazi, Silvio Gemignani, Gennaro Mazzei, Sandro Mencucci, Claudio Puglisi, Pasquale Rodomonti e Stefano Titomanlio) è quello di frode sportiva. L'ex presidente federale, Franco Carraro, e l'ex segretario della Figc, Francesco Ghirelli, sono stati invece prosciolti.

Queste le decisioni del Gup (giudice dell'udienza preliminare) Eduardo De Gregorio che ha accolto le richieste dei pm Beatrice e Narducci. Il processo avrà inizio il 20 gennaio davanti alla nona sezione del Tribunale di Napoli. Per gli undici imputati che, invece, hanno chiesto il rito abbreviato (che fa accorciare i tempi del processo saltando la fase dibattimentale ricevendo in cambio uno sconto di un terzo della pena), tra cui anche l'ex ad della Juve Giraudo (gli altri sono Duccio Baglioni, Stefano Cassarà, Paolo Dondarini, Giuseppe Foschetti, Marco Gabriele, Alessandro Griselli, Tullio Lanese, Domenico Messina, Tiziano Pieri e Gianluca Rocchi), il procedimento inizierà viceversa il 27 ottobre.

La decisione del gup è arrivata dopo l'ultima udienza preliminare (era iniziata dieci mesi fa, il 15 dicembre 2007) che ha visto come protagonisti gli avvocati di Luciano Moggi. L'ex dg della Juventus è ritenuto, secondo l'impianto accusatorio, uno dei capi della «cupola» che ha condizionato i risultati dei campionati della stagione 2004-2005 (quella alla quale si riferiscono le intercettazioni telefoniche) attraverso una trentina di partite "manipolate". La giustizia sportiva aveva fatto il suo corso, ora tocca a quella penale, ma i tempi del processo saranno lunghissimi (forse a rischio prescrizione?). Se si pensa che nel corso dell'udienza preliminare sono sfilati un centinaio di testimoni citati dall'accusa, è facile immaginare cosa potrà accadere ora, visto che gli imputati chiederanno nuove perizie e porteranno decine e decine di testimoni, tra cui notai, giornalisti e tanti protagonisti del mondo del calcio. Possibile che ci siano delle sorprese, così come che dal contraddittorio vengano fuori delle nuove verità. Il 20 gennaio si va in scena.