|
|
CIAO GABBO... ONORE!
"Si può morire così, per giunta dormendo? Qualcuno ci deve dire perché. Se parliamo di perdono dobbiamo parlare di giustizia e questa è una morte che chiede giustizia. Ci sarà una giustizia divina sulla quale nessuno può permettersi di parlare, ma ci deve essere anche una giustizia umana, che non sia una vendetta ma che aiuti per quanto possibile a placare gli animi di tanti di noi".
Dall'omelia pronunciata da Don Paolo Tammi durante il funerale di Gabriele Sandri.
In memoria di Gabbo, fratello di questa Urbe Immortale... al di là dei colori
OLTRE 200.000 VISITE AL BLOG!
Viene dopo tante finte battaglie, il giorno in cui c'è da fare sul serio, e si ristabiliscono di colpo le gerarchie naturali:
avanti gli ultimi, i dimenticati, i malvisti, i derisi. Essi ebbero la fortuna di non fare carriera, anzi di non volerla fare, di non smarrire le proprie virtù nel frastuono degli elogi mentiti e dei battimani convenzionali.
Essi ebbero la fortuna di assaporare amarezze sane, ire sane, conoscere lunghi silenzi, sacrifici ostinati e senza lacrime, solitudini di pietra, amicizie non sottoposte all'utile e non imperniate sull'intrigo.
Berto Ricci
KAISERSLAUTERN, 26 GIUGNO 2006:
Lettera della squadra al Presidente Sensi
Ciao Presidente,
ci affidiamo a queste poche righe per dirti tutto quello che a volte magari non siamo riusciti a trasmetterti a voce o attraverso i gesti e i comportamenti.
Qualcuno di noi Ti ha conosciuto dal giorno in cui sei diventato “Il Presidente”, qualcuno ti ha incontrato durante i Tuoi 15 anni di presidenza e qualcuno Ti ha conosciuto da poco, ma in ognuno di noi è rimasto impresso il tuo sguardo profondo, carico di umanità, pur se determinato e a volte, forse per chi Ti conosceva troppo poco, anche un po’ duro, ma nessuno di noi può dimenticare la passione con cui ci hai sempre seguito, anche quando non eri presente fisicamente. Sei sempre stato vicino a noi, a volte come Presidente, altre come un secondo padre.
In questi anni hai saputo coniugare sport e solidarietà umana e sociale, senza mai perdere i valori morali che sono propri dello sport. Hai fatto tanto per la Roma e per Roma, le tue passioni dopo l’amore per la tua famiglia, e i romani e i romanisti – e non solo loro – ti hanno accompagnato con dignità e riservatezza, così come Tu hai affrontato la Tua ultima battaglia, una delle tante ma sicuramente la più dura.
Noi non Ti lasceremo solo e non lasceremo sola la Tua famiglia e la famiglia romanista; la nostra forza sarà l’unione e faremo il possibile per farti sorridere da dove sarai, uno di quei tuoi sorrisi che ci regalavi quando venivi in spogliatoio per darci la carica.
Ciao Presidente, Tu sei sempre con noi.
Il gol di De Rossi alla Fiorentina commentato dal grandissimo e compianto Alberto D'Aguanno
Serie A: 18^ Giornata:
Chievo-Inter
Atalanta-Napoli
Bari-Udinese
Cagliari-Roma
Catania-Bologna
Lazio-Livorno
Parma-Juventus
Sampdoria-Palermo
Siena-Fiorentina
Milan-Genoa
Classifica:
- Inter 39
- Milan* 31
- Juventus 30
- Roma 28
- Parma 28
- Napoli 27
- Palermo 26
- Sampdoria 25
- Bari* 24
- Chievo 24
- Fiorentina* 24
- Genoa* 24
- Cagliari* 23
- Udinese* 18
- Livorno 18
- Bologna* 16
16
- Atalanta* 13
- Catania 12
- Siena 12
* una partita in meno
Marcatori Giallorossi in Campionato
9 reti: Totti.
4 reti: De Rossi.
3 reti: Vucinic.
2 reti: Perrotta, Brighi, Burdisso.
1 rete: Taddei, Mexes, Riise, Menez, Cassetti.
Giudice Sportivo
Multe all'A.S. Roma nel corso della stagione:
€ 77.000,00
Squalificati per la prossima gara di campionato:
Espulsi nell'ultima partita:
5 ammonizioni.
De Rossi.
4 ammonizioni:
Cassetti, Pizarro, Menez, Perrotta.
3 ammonizioni (in diffida):
Totti.
2 ammonizioni:
Vucinic, Andreolli, Mexes, Burdisso.
1 ammonizione:
Taddei, Okaka, Cerci, Vucinic, Doni, Riise, Motta, Guberti, Brighi.
Prossime gare AS Roma
6 gennaio, 18^ giornata:
-
9 gennaio, 19^ giornata:
-
12 gennaio, Coppa Italia, Ottavi di Finale:
-
Europa League
Sedicesimi di Finale:
Panathinaikos-Roma (18 e 25 febbraio)
Marcatori giallorossi in Europa League:
11 reti: Totti.
3 reti: Menez, Okaka, Cerci.
2 reti: De Rossi, Riise, Vucinic.
1 rete: Guberti, Perrotta, Andreolli, Scardina.
Siti preferiti
- Core de Roma
- Il Romanista
- Sito Francesco Totti
- Roma For Ever
- Roma Roma
- ASRoma Ultras
- Vecchie Abitudini
- Anti Juve
- Curva Sud
- Alberto Mandolesi
- Forza Roma Blog
- Nobiltà Romana
- AS Roma e basta!
- Er Lupacchiotto!
- Popolo Giallorosso
- Roma Amor
- La mia Roma
- La Roma
- Simone Perrotta Fans
- AS Roma Store
- Romanisti
- Forza e Onore!
- Sei Unica
- Roma Vittoriosa
- Globo Gol
- Mai nessuno come noi!
- Roma News
- Totti10
- Camper On Line
- Juve Ladra!
- Avventure allo stadio
- LA DESTRA!
- usqueadfinem
- La Roma Siamo Noi!
- Fronte Nero Blog
- Forza Roma punto com!
- La webTV che parla di Roma!
- Radio Roma Web
- Forza Roma
I miei Blog Amici
Tag
Area personale
Menu
Chi può scrivere sul blog
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
Ultimi commenti
Messaggi del 04/11/2008
VUCINIC - «E' una vittoria importante per me e per la squadra, soprattutto a livello psicologico». Mirko Vucinic è felicissimo per la doppietta sfoderata contro il Chelsea. «Stasera abbiamo capito che siamo una grande squadra e lo dobbiamo dimostrare anche un campionato. In Champions c'è stata una bella reazione contro una squadra come il Chelsea che non perdeva da tanto tempo. Sono molto felice per la mia prestazione. Io poco regolare? Devo allenarmi meglio solo che ci sono tantissime partite in pochi giorni e il corpo ne risente».
ROSELLA SENSI - «Voglio ringraziare tutti per la bellissima partita di stasera». Rosella Sensi torna a sorridere dopo due mesi molto difficili. «Ora dobbiamo restare con i piedi per terra. Stasera i nostri tifosi ci sono stati vicini e per questo devono essere applauditi. Quella vista fino alla vigilia del match di stasera non era la vera Roma. Spalletti? Non si tocca, è un pensiero che non mi ha mai sfiorato. Capisco le critiche ma bisogna dare fiducia e rispettare le persone».
DE ROSSI - “Dovevamo cambiare alcune cose, e ci siamo riusciti nella partita più delicata. Cos’è scattato? Forse il cambio di modulo, ma sono cose che spettano all’allenatore. Io devo spingere per giocare bene, è questo che può fare la differenza. La Roma deve pensare all’Europa perché l’anno scorso siamo arrivati ai quarti e possiamo riacquistare quella mentalità. Il fatto che la finale si gioca a Roma, è uno stimolo in più. Ci sono squadre più blasonate che possono andare lontano, ma noi nello scontro diretto possiamo dire la nostra. Il discorso che va focalizzato è il collettivo, la mentalità è il modulo. Abbiamo corso tantissimo, abbiamo concretizzato le azioni e ci siamo ricompattati. Io ai ferri corti con Spalletti? Quando si perde c’è chi ci trova gusto ad inventarsi certe cose: io con Spalletti ho sempre avuto un grande rapporto e devo molto a lui”..
![]() |
«Hanno fatto un grande lavoro Brighi e Perrotta, sdoppiandosi in copertura ai mediani o qualche volta ai terzini. E poi Pizarro andando ad attaccare Mikel. Questo ci ha permesso di lasciare Vucinic più fresco e vicino a Totti per far male agli avversari».
Luciano Spalletti spiega così, dai microfoni di Sky, il segreto della rinascita della Roma, che stasera ha ridisegnato con un nuovo modulo adottato a partita iniziata, con Brighi e Perrotta sulle fasce e Vucinic attaccante vicino a Totti. Ma ora si rivedrà la Roma con il 4-4-2 anche in campionato? «Per il momento sì, proseguiremo su questa strada - conferma Spalletti -. Per cambiare bisogna avere a disposizione dei giocatori e mancandomi Cassetti e Tonetto, e con Taddei che sta attraversando un momento particolare, bisogna usare di più questi centrocampisti: è un modulo che si può riproporre».
Ma quanto c'è del lavoro di Spalletti nel successo della Roma di stasera? «Il lavoro psicologico è stato quello di rimanere uniti, compatti - spiega Spalletti - con lo zoccolo duro del nostro tifo che ci aveva fatto sapere che ci sarebbe stato vicino. È chiaro che un confronto con qualche calciatore bisogna farlo, poi la differenza in campo la fanno un certo spirito e gente come De Rossi, Perrotta e Brighi».
Ora, grazie anche al successo del Bordeaux a Cluj la Roma rientra in corsa perfino per il primato nel girone. «Con questa classifica e questa vittoria i ragazzi avranno una spinta verso la continuità, almeno lo spero - auspica il tecnico dei giallorossi -, e verso quelle capacità che hanno dimostrato più volte. Ora siamo fiduciosi di andarcela a giocare, anche se in un ambiente come questo è sempre bene non rimanere tranquilli».
«Roma è qualcosa di particolare, io ho un coinvolgimento emotivo verso i nostri colori e la storia di questa città - conclude Spalletti -. Anche questa società è veramente qualcosa di particolare. I tifosi, visti i risultati precedenti hanno fatto il minimo, anche se fuori si vuol far trasparire un messaggio diverso».
![]() |
Finalmente una prestazione superlativa della Roma, che annienta la squadra di Scolari. Nel primo tempo va in gol Panucci, poi, nella ripresa, arriva la strepitosa doppietta di Vucinic. Per i londinesi segna Terry.
Spalletti cambia tutto, finalmente! La lettura delle formazione ci aveva fatto tremare, poichè immaginavamo un 4-2-3-1 con Perrotta e Vucinic esterni alti e Pizarro tre-quartista, invece il mister si è affidato al più elementare 4-4-2 con il centrocampo a rombo, che nel caso di una forma non brillantissima come il nostro, paga sempre. E allora, De Rossi basso, Perrotta e Brighi sulle corsie laterali e Pizarro dietro a Vucinic e Totti punte. Così torniamo vincenti e, soprattutto, torniamo brillanti!
Tutti in piedi! C'è da applaudire finalmente la Roma, che mette in archivio la partita-perfetta! Il Chelsea è annichilito, fatto a pezzi! 3-1 e l'orizzonte di colpo è nitido. In una serata umida e londinese i ragazzi si esaltano e conquistano tre punti pesanti che ci rilanciano nella classifica del girone e iniettano fiducia al gruppo nel momento di crisi acuta in campionato. E' Panucci ad aprire le marcature, ma è soprattutto Mirko Vucinic a lasciare l'impronta con una doppietta magnifica nella ripresa. Indolore il gol di Terry che si perde nel delirio totale. Nella serata in cui Totti ci mette il cuore e Panucci e Perrotta lottano come leoni.
![](http://images.gazzetta.it/Hermes%20Foto/2008/11/04/0K9TVP4P--346x212.jpg)
![](http://images.gazzetta.it/Hermes%20Foto/2008/11/04/0K9TUA7P--346x212.jpg)
![]() |
Con Totti titolare il brasiliano in panca e Mirko esterno. Riise preferito a Tonetto
Totti ci prova, Tonetto non ce la farà. Sono queste le ultime indicazioni che giungono da Trigoria alla vigilia della decisiva sfida con il Chelsea. Il Capitano non è al meglio della condizione e la sua presenza in campo, dal primo minuto, dipenderà dal risultato del provino che sosterrà questa mattina. Contro il Chelsea, il tecnico toscano, vuole affidarsi ancora una volta al suo uomo simbolo, sperando che i miglioramenti mostrati nelle ultime ore gli consentano di giocare senza aggravare la situazione del ginocchio. L'infiammazione, infatti, continua a dargli fastidio e gli impedisce di spingere al massimo. Se il numero 10 giallorosso ce la farà, giocherà al centro dell'attacco romanista. Alto a sinistra, invece, si era pensato in principio ad un utilizzo di Max Tonetto. Una presenza, questa, sfumata a causa della non perfetta condizione dell'ex doriano che, con gli inglesi, andrà in panchina. Sulla trequarti mancina ci sarà perciò Mirko Vucinic che, nell'ultima seduta, si è mosso bene dando segnali incoraggianti. Alto, ma sulla destra, dovrebbe partire Taddei; con Perrotta ad agire dietro all'unica punta. Una soluzione, questa, che farebbe scivolare in panchina Julio Baptista dopo la prova non proprio brillante contro la Juventus. La Bestia , però, potrebbe tornare in gioco nel caso in cui il Capitano non riuscisse a scendere in campo e dovesse dare forfait. In quel caso sarebbe proprio l'ex Real il principale candidato a ricoprire il ruolo di punta centrale, con la speranza che possa tornare ad essere decisivo così come accaduto a Bordeaux. I dodici minuti in cui ha steso, con una doppietta, la formazione di Laurent Blanc, fino ad ora, sono il picco della stagione del brasiliano.
Se la situazione nel reparto avanzato appare legata alla variabile Totti, qualche certezza in più sembra invece esserci dalla linea mediana in giù. I due centrali di centrocampo saranno Pizarro e De Rossi, che in questa stagione hanno giocato insieme dall'inizio solo in quattro occasioni: con l'Inter, in Supercoppa, con il Napoli, il Palermo e con la Juve. E proprio lo stesso quartetto difensivo che è sceso in campo contro i bianconeri dovrebbe essere riproposto anche con il Chelsea. Al centro, perciò, spazio alla coppia franco brasiliana formata da Mexes e Juan. Sugli esterni dovrebbe toccare ancora a Panucci, sulla corsia destra, e Riise su quella sinistra. Il norvegese anche a Torino non ha convinto, ma vista la non perfetta condizione di Tonetto non sembrano esserci altre alternative in quel ruolo. Difficile, infatti, appare l'ipotesi che Cicinho venga dirottato sulla fascia sinistra. Più probabile che il brasiliano venga utilizzato a gara in corso per dare il cambio a Taddei sulla trequarti destra.
![]() |
Il Capitano è ok, ieri ha lavorato a parte
Spalletti: «Ma le responsabilità restano»
«Tranquilli, gioco». Ha anticipato tutti, come al solito, Francesco Totti. Ieri mattina, quando tutti prima dell'allenamento si interrogavano sulla presenza del capitano contro il Chelsea, lui faceva le sue "rivelazioni" ai tifosi giallorossi che gli chiedevano un autografo fuori dai cancelli di Trigoria. In realtà la presenza di Francesco dal primo minuto non è ancora certa: ieri ha lavorato a parte e questa mattina sosterrà un provino per vedere come risponde il ginocchio infortunato. Di una cosa però si può essere certi: Totti vuole esserci a tutti i costi. E questo basta a Spalletti (e a tutti i tifosi giallorossi) per essere moderatamente ottimista. Ieri in conferenza stampa il tecnico ha ripetuto le sue considerazioni sull'utilizzo o meno del capitano, senza dubbio il giocatore che gli è mancato di più in questo inizio di stagione. «E' una situazione particolare, da valutare. Per noi è molto importante avere a disposizione il capitano, ma dobbiamo riuscire a capire che abbiamo tantissime responsabilità, e l'assenza di Francesco ce ne dà delle altre. Se poi Francesco dovesse farcela le responsabilità restano grandi comunque, non dobbiamo assolutamente alleggerirci». La Roma, comunque, deve essere pronta a vincere anche senza il capitano. E' il pensiero di De Rossi, che però sottolinea come avere in campo il capitano, anche non al massimo, faccia comunque la differenza. «Come figura - le sue parole - come fastidio che dà agli avversari solo a leggerlo nella formazione. Quello che dobbiamo recuperare è la consapevolezza che noi siamo la Roma. È importante che lui recuperi dal suo infortunio al 100%, non giocare una partita e saltarne altre. Nel passato abbiamo visto che le assenze importanti non sono mai state una tragedia. Vincere anche senza di lui ci darebbe la convinzione che siamo sempre quelli dell'anno scorso». Chi invece spera in un forfait del capitano è Felipe Scolari, che non ha paura ad ammetterlo. «Totti è un giocatore fantastico. Quando si perde un giocatore come lui è come perderne più di uno. In fondo se non gioca sarà meglio per noi». Più chiaro di così...Come è stato chiaro anche Marcello Lippi, non solo sul valore di Totti ma anche sulle possibilità di un suo ritorno in Nazionale. «Francesco - le parole del ct a Sky - è un giocatore che ha segnato gli ultimi 10-15 anni della Roma: le assenze non sono tutte uguali. Non penso che tornerà in Nazionale: lui e Nesta sono dei grandi professionisti, degli uomini con la U maiuscola, prima di tutto, prima che dei calciatori. Hanno preso una decisione, che è costata loro tantissimo, ma se l'hanno presa bisogna rispettarla».
![]() |
Spalletti: "Resto qui a lungo"
De Rossi: "La squadra è contro il ritiro. Non serve."
La conferenza stampa di Luciano Spalletti, allenatore della Roma, e di Daniele De Rossi, centrocampista giallorosso, alla vigilia di Roma-Chelsea:
LUCIANO SPALLETTI
Dopo Juventus-Roma ha detto che la squadra è un po' impaurita. Spalletti questa sensazione la prova? Lei ha paura di questa situazione?
Trasmettere timore alla squadra sarebbe la peggior cosa da fare. Non ho paura. Però bisogna essere bravi, le situazioni difficili dobbiamo farle risultare più facili.
La crisi è psicologica? Come se ne esce da questi momenti? Mostrando alla squadra le vittorie passate?
Sì, è una problematica psicologica. Si può usare una tecnica di questo genere, andando a mostrare le vittorie passate, massaggiando così la testa dei ragazzi. Bisogna fargli vedere gli errori fatti, ma anche mantenere l'autostima, facendo vedere loro cosa hanno fatto in tre anni.
Come si vive questa situazione?
So qual è il mio ruolo, devo cercare di dare delle spiegazioni. Il nostro è un ruolo importante, siamo noi che dobbiamo tirarci fuori da questa situazione.
Lei ha detto di aver avallato gli acquisti, ha ribadito che non ci sono problemi con lo staff medico e la squadra. Come è possibile che questa squadra si ritrovi ad essere quart'ultima?
Ci sarebbe da precisare qualcosa su quello che ho detto in funzione del dottore e di altre situazioni. Comunque, mi limito a una risposta banale: a volte capita di trovarsi nelle difficoltà. Questo è un ambiente, poi, che genera ulteriori difficoltà. Noi dobbiamo essere bravi a livello psicologico per governare le insidie del momento.
Qual è secondo lei la partita più importante delle prossime?
La posizione in classifica che abbiamo è da retrocessione, è vero. Per quanto riguarda l'importanza, quella di domani sera è la più importante. Noi abbiamo bisogno di fare risultati, a partire da subito.
Nel suo bagaglio professionale può sopportare una situazione d'emergenza?
Ho passato situazioni difficili nella mia carriera, da diverse parti. A Empoli, a Venezia, a Udine, ad Ancona, ho cominciato a fare l'allenatore dagli allievi di una società di Serie C. Le difficoltà ci sono sempre.
A Londra abbiamo visto un atteggiamento più prudente della Roma. E' questa la tattica che avete preparato per domani?
Quella è stata una Roma molto attenta, finché non ha preso gol. Dopo il gol doveva fare qualcosa in più e invece la reazione non ci è stata. Non è stata una Roma più prudente, è stata una Roma compatta. Ha giocato bene, è da quel tipo di calcio lì che dobbiamo ripartire.
Non crede che in voi c'è l'incapacità a rivedervi nuovi? Non avete bisogno di nuove motivazioni?
Daniele faceva riferimento a tre componenti: squadra, allenatore e società. Da un punto di vista mio, non ho questo tipo di notizie.
Che effetto le fa sentire il nome di Mazzone come sostituto?
Mazzone è stato un grandissimo allenatore, di personalità e autorità. Per il momento sono io l'allenatore della Roma e so quello che devo fare.
Ha detto che i suoi figli sono stati coinvolti dagli sfottò. Questo può incidere sul suo futuro a Roma?
Io ieri confrontandomi con alcuni tifosi, ho commentato i dubbi dell'indifferenza che secondo i tifosi c'era in noi. Forse noi facciamo figura peggiore dei tifosi e anche lo stato familiare viene coinvolto. Non ti viene voglia di andare al cinema, ma da qui a dire che ho paura per i miei figli, viene fuori un messaggio distorto. I miei figli sono andati anche in curva, sono sicuro che resteranno della Roma, al di là di quello che succederà a me. Ma il mio futuro è a Roma, soprattutto perché la mia famiglia si è trovata bene qui.
Farete il ritiro?
Il ritiro stasera c'è perché siamo prima della partita. Per quanto riguarda stanotte, non sono come siano andate le cose. Ho preso atto del confronto che c'è stato tra la squadra e la società.
Qual è la situazione di Totti?
Situazione che dobbiamo valutare, che deve avere degli sviluppi. Noi riteniamo importante avere a disposizione il capitano, ma è altrettanto importante sapere che le responsabilità ci sono lo stesso o forse maggiori. Che non vengano alleggeriti da responsabilità con la presenza di Francesco.
Giocherete in contropiede contro il Chelsea?
La squadra all'andata ha giocato come doveva. Per quanto riguarda i tiri in porta, ne abbiamo fatti un paio meno di loro. Non è che loro ne abbiano fatti moltissimi. Per noi è stato importante anche creare situazioni pericolose. Come quella di Brighi, servito da Totti.
Lei ritiene di avere Totti che potrà stare in campo 90 minuti o a mezzo servizio?
Dovremmo parlarne dopo il confronto diretto, con questi elementi a disposizione è impossibile rispondere.
A parte Totti, ci sono altri giocatori che non sono sicuri di scendere in campo?
Ci sono un paio di situazioni da valutare nell'allenamento pomeridiano.
In passato ci sono stati problemi tra tifosi inglesi e della Roma. Ci terrebbe al fatto che i supporters della Roma si comportino bene?
Spero che tutti si comportino in maniera corretta ed è stato fatto tantissime volte dai nostri sportivi. E' successo che qualche elemento evidenziasse qualche comportamento scorretto. In precedenza c'era stato qualcosa con i tifosi del Manchester, lì ci sono notizie diverse su come siano stati generati questi problemi, naturalmente spero non accada più nulla.
DANIELE DE ROSSI
Lippi ha detto che tu, Lampard e Gerrard siete i più forti centrocampisti. Cos'ha la Roma in questo momento?
Sicuramente i problemi creano problemi e si fa più fatica a uscirne. Sicuramente ci sono difficoltà tecniche, tattiche e fisiche. Poi se si va a Torino, si comincia bene una partita e si subisce un gol da 35 metri imparabile, è l'evidenza del momento negativo.
Per voi che andate in campo e da sempre lottate per grandi traguardi è vero che è così difficile districarsi in una situazione di classifica così?
E' difficile, è antipatico, noi non ci vogliamo stare in queste posizioni. Noi vogliamo continuare a far bene.
In questo momento sentite la responsabilità di fare qualcosa anche per il vostro allenatore?
Noi dobbiamo fare il nostro lavoro, abbiamo delle responsabilità nei confronti di diverse situazioni, tra queste l'allenatore. I problemi nascono dal lavoro di tutti, società, squadra e tecnico, noi sentiamo che l'allenatore a livello di critica sta pagando la situazione, ci dispiace, ma non abbiamo bisogno di giocare per lui, mi sembra un'esagerazione. Noi vogliamo che lui resti saldamente al comando in panchina.
Si parla moltissimo della situazione ambientale e poco degli avversari che affrontate. E' anche questo un problema?
E' vero che non se ne parla, ma non penso che si sottovaluti. Noi andiamo a giocare contro una squadra tra le più forti al mondo. Il fatto che si parli della Roma è perché abbiamo dei problemi. Noi domani ce la giochiamo col coltello tra i denti, questo è sicuro, ma se prendiamo la Roma delle vittorie a Lione o Madrid, anche quella potrebbe perdere col Chelsea. Semplicemente, si cerca di analizzare il nostro momento negativo. Mi sembra normale.
Non crede che in voi c'è l'incapacità a rivedervi nuovi? Non avete bisogno di nuove motivazioni?
Parliamo da parecchio tempo di ritrovare quella condizione, quel modo di giocare, quella brillantezza. Il problema non è fra noi e la società o fra noi e il mister. Il problema è generale, tante cose non ci hanno aiutato, ma le difficoltà non sono di rapporto. Non siamo annoiati dal mister, per quanto mi riguarda avete informazioni non corrette.
A tuo avviso, serve il ritiro?
Per quanto riguarda la squadra, noi accettiamo quello che dice la società, soprattutto in questi momenti. Noi accettiamo, ma noi siamo contro il ritiro. Parlo a nome di tutti. Ma non perché dobbiamo andare fuori a ballare, questa situazione della Roma ci rimane dentro sempre, ma i risultati hanno evidenziato che il ritiro non serve. Mi dà fastidio che si spinga su questo caso. Il ritiro precampionato a Trigoria è lo stesso che abbiamo fatto lo scorso anno quando siamo arrivati a due secondi dallo scudetto. Stare a casa con la famiglia è meglio che stare qui e guardare il soffitto.
Quanto è importante avere Totti in campo?
Per noi è importantissimo. Come figura, come fastidio che dà agli avversari solo a leggerlo nella formazione. Noi, comunque, dobbiamo recuperare, al di là che Francesco giochi. Noi vogliamo che il capitano rientri al 100%, non giocare una partita e saltarne altre. Abbiamo visto nel passato che le assenze non sono mai state un problema. Vincere anche senza di lui ci darebbe la convinzione che siamo quelli dello scorso anno.
Cosa ti impressiona del Chelsea?
Il Chelsea mi colpisce sempre. Se devo fare riferimento all'andata, è stata una partita pari. Per quanto riguarda le altre gare viste in tv, ho sempre notato un grande gruppo con un'organizzazione di gioco importante e dei calciatori di livello assoluto come Terry, Lampard e Drogba.
Come mai tutti i giocatori della Roma non si stanno ripetendo sui livelli della scorsa stagione? E tu perché rendi meglio in Nazionale piuttosto che nel club?
Squadra che vince sicuramente non avrà giocatori che giocano sul 7. La squadra che vince, migliora il rendimento del gruppo. Io non ho problemi personali che incidono sul rendimento. In Nazionale spesso abbiamo vinto, dunque le mie prestazioni sono state migliori.
![]() |
Inviato da: IOXTEFOREVER
il 13/11/2009 alle 02:46
Inviato da: lolita_72gc
il 08/10/2009 alle 14:57
Inviato da: Solo_Camo
il 27/09/2009 alle 15:13
Inviato da: LadyWitchBlood
il 08/07/2009 alle 11:25
Inviato da: pensoquellochetuvuoi
il 21/06/2009 alle 17:15