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CIAO GABBO... ONORE!
"Si può morire così, per giunta dormendo? Qualcuno ci deve dire perché. Se parliamo di perdono dobbiamo parlare di giustizia e questa è una morte che chiede giustizia. Ci sarà una giustizia divina sulla quale nessuno può permettersi di parlare, ma ci deve essere anche una giustizia umana, che non sia una vendetta ma che aiuti per quanto possibile a placare gli animi di tanti di noi".
Dall'omelia pronunciata da Don Paolo Tammi durante il funerale di Gabriele Sandri.
In memoria di Gabbo, fratello di questa Urbe Immortale... al di là dei colori
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Viene dopo tante finte battaglie, il giorno in cui c'è da fare sul serio, e si ristabiliscono di colpo le gerarchie naturali:
avanti gli ultimi, i dimenticati, i malvisti, i derisi. Essi ebbero la fortuna di non fare carriera, anzi di non volerla fare, di non smarrire le proprie virtù nel frastuono degli elogi mentiti e dei battimani convenzionali.
Essi ebbero la fortuna di assaporare amarezze sane, ire sane, conoscere lunghi silenzi, sacrifici ostinati e senza lacrime, solitudini di pietra, amicizie non sottoposte all'utile e non imperniate sull'intrigo.
Berto Ricci
KAISERSLAUTERN, 26 GIUGNO 2006:
Lettera della squadra al Presidente Sensi
Ciao Presidente,
ci affidiamo a queste poche righe per dirti tutto quello che a volte magari non siamo riusciti a trasmetterti a voce o attraverso i gesti e i comportamenti.
Qualcuno di noi Ti ha conosciuto dal giorno in cui sei diventato “Il Presidente”, qualcuno ti ha incontrato durante i Tuoi 15 anni di presidenza e qualcuno Ti ha conosciuto da poco, ma in ognuno di noi è rimasto impresso il tuo sguardo profondo, carico di umanità, pur se determinato e a volte, forse per chi Ti conosceva troppo poco, anche un po’ duro, ma nessuno di noi può dimenticare la passione con cui ci hai sempre seguito, anche quando non eri presente fisicamente. Sei sempre stato vicino a noi, a volte come Presidente, altre come un secondo padre.
In questi anni hai saputo coniugare sport e solidarietà umana e sociale, senza mai perdere i valori morali che sono propri dello sport. Hai fatto tanto per la Roma e per Roma, le tue passioni dopo l’amore per la tua famiglia, e i romani e i romanisti – e non solo loro – ti hanno accompagnato con dignità e riservatezza, così come Tu hai affrontato la Tua ultima battaglia, una delle tante ma sicuramente la più dura.
Noi non Ti lasceremo solo e non lasceremo sola la Tua famiglia e la famiglia romanista; la nostra forza sarà l’unione e faremo il possibile per farti sorridere da dove sarai, uno di quei tuoi sorrisi che ci regalavi quando venivi in spogliatoio per darci la carica.
Ciao Presidente, Tu sei sempre con noi.
Il gol di De Rossi alla Fiorentina commentato dal grandissimo e compianto Alberto D'Aguanno
Serie A: 18^ Giornata:
Chievo-Inter
Atalanta-Napoli
Bari-Udinese
Cagliari-Roma
Catania-Bologna
Lazio-Livorno
Parma-Juventus
Sampdoria-Palermo
Siena-Fiorentina
Milan-Genoa
Classifica:
- Inter 39
- Milan* 31
- Juventus 30
- Roma 28
- Parma 28
- Napoli 27
- Palermo 26
- Sampdoria 25
- Bari* 24
- Chievo 24
- Fiorentina* 24
- Genoa* 24
- Cagliari* 23
- Udinese* 18
- Livorno 18
- Bologna* 16
- 16
- Atalanta* 13
- Catania 12
- Siena 12
* una partita in meno
Marcatori Giallorossi in Campionato
9 reti: Totti.
4 reti: De Rossi.
3 reti: Vucinic.
2 reti: Perrotta, Brighi, Burdisso.
1 rete: Taddei, Mexes, Riise, Menez, Cassetti.
Giudice Sportivo
Multe all'A.S. Roma nel corso della stagione:
€ 77.000,00
Squalificati per la prossima gara di campionato:
Espulsi nell'ultima partita:
5 ammonizioni.
De Rossi.
4 ammonizioni:
Cassetti, Pizarro, Menez, Perrotta.
3 ammonizioni (in diffida):
Totti.
2 ammonizioni:
Vucinic, Andreolli, Mexes, Burdisso.
1 ammonizione:
Taddei, Okaka, Cerci, Vucinic, Doni, Riise, Motta, Guberti, Brighi.
Prossime gare AS Roma
6 gennaio, 18^ giornata:
-
9 gennaio, 19^ giornata:
-
12 gennaio, Coppa Italia, Ottavi di Finale:
-
Europa League
Sedicesimi di Finale:
Panathinaikos-Roma (18 e 25 febbraio)
Marcatori giallorossi in Europa League:
11 reti: Totti.
3 reti: Menez, Okaka, Cerci.
2 reti: De Rossi, Riise, Vucinic.
1 rete: Guberti, Perrotta, Andreolli, Scardina.
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Messaggi del 17/01/2009
Qualle di domani è una gara difficile, ma su un campo dove la Roma di Spalletti non ha mai perso.
“Conta sempre il presente ed il futuro nel calcio – dice Spalletti in conferenza stampa a Trigoria - E' una partita molto insidiosa, perchè il Torino ha un pubblico che può determinare molto su quel campo e giocatori che hanno capito che debbono rimboccarsi le maniche”.
Notizia del giorno è Kakà. Se lei fosse un presidente tentennerebbe? “Bisogna vedere che presidente hai, che mezzi hai a disposizione e che progetti. Il Milan è un club ricco e di conseguenza lo puo' anche tenere”.
Ferguson ha detto che si parla di cifre fuori dal mondo "Per me una trattativa del genere rovina lo spogliatoio. Che fai con gli altri? Ridiscuti i contratti?"
Se il City dovesse bussare a Trigoria? “Questa è una domanda che devi fare alla proprietà perché questa è una valutazione che devono fare loro. Detto questo non c'è stata nessuna richiesta. Niente se e niente ma, andiamo sul pratico. Poi, nel caso avvenisse un'offerta, allora analizzeremmo il problema. Se mi stupirei? Io ho la mia visione di come deve essere il calcio, di quello che ci vuole. E me la sono rafforzata in questi anni, ma non la voglio rivelare, la tengo per me”.
Sull'esonero di Brozzi cosa ci può raccontare? “Per quanto mi riguarda un po' mi dispiace. Ho lavorato con lui ricevendotanta professionalità e crescendo dal punto di vista umano. Ci sono state in passato divergenze, ma da parte mia non so null'altro. Ho appreso la notizia come voi. Per quanto riguarda gli infortuni io non sono mai venuto in conferenza stampa lamentandomene
I sei minuti giocati da Menez lo danno come recuperabile? “E' un pochino indietro rispetto agli altri, perchè si è allenato meno. Ma è comunque a disposizione”
C'è emergenza in attacco, visto l'infortunio di Vucinic “L'attacco è un settore che ha funzionato anche senza giocatori di ruolo. Poi recupererò Menez, quindi....”
Lunga l'assenza di Doni? “Va valutata di giorno in giorno. Il ragazzo a me sembra che ha più difficoltà che in passato. Gliel'ho detto e mi ha risposto che non riesce ad allenarsi con determinati carichi e si accorge che non dà lo stesso apporto. Ora dobbiamo lavorarci in maniera particolare”.
Questa situazione di Doni potrebbe portare ad una ricerca di un secondo portietre? “No, ne abbiamo tre tutti e tre bravi. Quindi lo escludo”.
Si aspetta qualcosa dalle altre gare? “Spero in tanti pareggi degli altri, ma noi dobbiamo comunque vincere...”
Come sta Pizarro, ed il suo ruolo cambierà qualcosa a livello tattico? "A lui viene chiesto di allungarsi ed andare a levar palla al mediano degli avversari e di organizzare un tentativo di sviluppo nostro. Ad abbassarsi quando abbiamo palla noi e ad alzarsi quando ce l'ha l'avversario. E lui ha qualità per farlo..."
Aquilani a che punto è? Ha 90 minuti nelle gambe? "Mercoledì ha fatto bene in quei minuti, poi in allenamento abbiamo fatto attenzione.Comunque è recuperato a tutti gli effetti".
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Le convocazioni di Luciano Spalletti per la partita di domani contro il Torino hanno purtroppo confermato le indicazioni che arrivavano ieri da Trigoria.
Mirko Vucinic non ce la fa e non sarà della partita, così come Doni. Due assenze che si aggiungono a quelle già certe di Totti, Montella, Okaka e Tonetto. Assente nell'elenco anche lo squalificato Perrotta.
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Il nuovo medico responsabile della Roma è Stefano Del Signore. La società attraverso un comunicato sul sito ufficiale ha infatti reso noto che:
"A decorrere dalla data odierna, la struttura dello Staff Sanitario si comporrà oltre che dai dottori Luca Pengue e Vincenzo Affinito, dal dottor Stefano Del Signore, che assumerà la qualifica di Medico Responsabile della Prima Squadra fino al 30 giugno 2009".
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La Roma è sicura che De Rossi non si muoverà. Per la società giallorossa il centrocampista è un elemento fondamentale, il futuro capitano. Bruno Conti ha avuto il merito di scoprire Daniele De Rossi in uno stage estivo a Nettuno. Il rapporto che c’è tra i due ha radici profonde. Oggi, da direttore tecnico della Roma, non ha dubbi sul futuro del centrocampista. "In questi giorni non abbiamo ricevuto alcuna richiesta per Daniele dal Manchester City - rivela Conti al Corriere dello Sport -, sono tutte illazioni senza fondamento. C'era stato un interessamento concreto del Real Madrid nei mesi scorsi, ma sapete come è andata, pur avendo mantenuto ottimi rapporti con il club spagnolo. Di cedere De Rossi non ci pensiamo neanche, fa parte del nostro progetto".
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Le parole di Mario Brozzi, ex medico sociale della Roma, a Centro Suono Sport:
Voci dicono che i recuperi troppo lunghi hanno portato all’allontanamento…
“Dico che recentemente leggevo sui giornali che facevamo recuperi brevi ed accelerati. Io e Silio Musa sorridevamo su queste situazioni. A Coverciano dicevano che dovevamo standardizzare i recuperi. Siamo stati accusati di fare questi recuperi rapidi. Ora sono troppo lunghi… Rimango perplesso”.
Ci sono degli infortuni, tipo Alberto Aquilani, che subiscono delle ricadute
“Bisogna intenderci sulle questione delle ricadute. Se lei, per esempio, cade due volte in due punti diversi non sono ricadute, ma sono due infortuni diversi. Se lei ha una polmonite e se le ritorna la polmonite allora è una ricaduta. Se lei ha una distorsione e poi gli viene una polmonite, non si tratta di ricaduta”.
Ma ha parlato il tecnico Spalletti di ricadute…
“Lei si contraddice. Le cicatrici sono una cosa, le ricadute sono altre. Dal punto di vista medico, dobbiamo dire che una fibrosi può dare situazioni fastidiose. Una lesione muscolare, non ha nulla a che vedere con una cicatrizzazione. Il problema muscolare dura più o meno un mese. Io comunque non voglio polemiche, perché sono un uomo di Franco Sensi. Non si dicano cose strane sul mio conto. Mi è stato addirittura vietato di parlare con i giornalisti per informare. Allora vi spiego una cosa: Totti si fa male a Catania. Brozzi fa la diagnosi insieme a Musa: lesione di secondo grado. Confermata a Trigoria 24 ore dopo, facendo l’ecografia da solo. Evidenzio una lesione di secondo grado. Lo porto a villa Stuart dopo 72 ore e non aveva più dolore. Avete mai visto che un giocatore ritorni a correre dopo 15 giorni? E’ quello che faccio sempre, l’iter è questo, per la mia etica professionale”.
Qual è il vero motivo dell’allontanamento? E’ stato Spalletti?
“Abbiamo avuto diversità di vedute, ma sono comprensibili. In momenti di tensione ci può stare, non ho avuto mai problemi con Luciano. Il motivo dell’allontanamento? Io non lo so”.
Problemi con i giocatori? Tonetto ad esempio?
“E’ un altro discorso, si sta curando in un altro posto che è stato chiuso dai Carabinieri… Ognuno ha diritto di fare quello che vuole, rispettiamo il volere delle persone. Ognuno ha il diritto di farsi curare da chi vuole. Quello che voglio dire è che sono uscito e rispetto totalmente la decisione. Io ho sempre curato tutti allo stesso modo: grazie a Silio Musa, a Vito Scala e Pierpaolo Mariani, in cento giorni abbiamo portato Totti ad alzare la Coppa del Mondo. In quattro mesi è tornato in campo. Ora vorrei solamente che l’immagine di medico e di uomo non venga lesa. Io questo nome l’ho costruito giorno dopo giorno. Sono nato senza nome e ho impiegato una vita a costruirlo. Dobbiamo tutti quanti imparare che le persone vanno rispettate. C’è bisogno di assoluto rispetto delle decisioni aziendali. Io posso essere un problema per mille motivi, a meno che non si metta in discussione la mia professionalità”.
Era nell’aria la decisione?
“Non è stato un fulmine a ciel sereno. Sono successe delle cose negli ultimi giorni, ma non credo che la decisione sia legata a questo. Mario Brozzi è una persona impegnata nell’aspetto sociale. Io non finirò mai di ringraziare tutti per quello che hanno fatto per me”.
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Respinta la richiesta di rito abbreviato per Luigi Spaccarotella, il poliziotto che ha ucciso Gabbo.
Rischia oltre vent'anni di carcere Luigi Spaccarotella. L'agente che l'11 novembre 2007 uccise con un colpo di pistola il tifoso della Lazio Gabriele Sandri, "Gabbo", nell'area di servizio di Badia al Pino, sull'A1, è stato rinviato a giudizio per omicidio volontario con dolo eventuale dal Gup di Arezzo, Luciana Cicerchia. Il magistrato ha anche respinto la richiesta dei legali di Spaccarotella di procedere con rito abbreviato condizionato, che avrebbe consentito la riduzione di un terzo della pena. Il processo si farà, senza sconti di tempi e punizioni, davanti alla Corte d'Assise di Arezzo. La prima udienza è prevista per il 20 marzo.
Come preannunciato dai suoi difensori, il poliziotto non si è presentato davanti al Gup. Intuendo che l'assenza dell'agente della Polstrada avrebbe suscitato altre polemiche, l'avvocato Federico Bagattini si è affrettato a precisare: «Spaccarotella non è un fantasma. È una persona che sta soffrendo. Lui sa perfettamente di avere causato la morte di un giovane e questo gli procura una gran sofferenza. Verrà quando sarà necessario. Sicuramente, non si sottrarrà al confronto su questa vicenda». Tutto inutile. La famiglia attende ancora di guardare in faccia l'uomo che ha tolto la vita a Gabbo. Il fratello, Cristiano Sandri, ha commentato: «Spaccarotella avrà incontrato problemi in autostrada... Voglio che venga solo per vedere se può sostenere il nostro sguardo, perché secondo me è per questo che non è venuto». Meno ironica, ma altrettanto pungente, è stata la reazione del papà, Giorgio: «La volta precedente non era venuto per minacce da Roma, oggi per i media, la prossima volta dirà che ha paura degli Ufo. Non ha il coraggio di guardami negli occhi. Sa bene che Gabriele è morto non perché è inciampato. Il video-perizia fatto dalla procura rispecchia la realtà dei fatti. Al di là della deviazione fantomatica, Spaccarotella ha sparato in direzione di una macchina, e al limite poteva prendere anche il guidatore, uccidendone cinque e non solo Gabriele». C'erano invece i tifosi della Lazio. Erano una decina e hanno assistito all'udienza in silenzio. Fuori dall'aula hanno appeso questo striscione: "È ora che sia fatta giustizia per Gabriele".
La prima battaglia legale è stata vinta dall'accusa. I difensori di Spaccarotella puntavano sul rito abbreviato. "Condizionato", però, a un'analisi approfondita della (presunta) deviazione del proiettile e alla conseguente richiesta dell'ennesimo sopralluogo nell'area di servizio di Badia al Pino. Il gup ha respinto ogni domanda. Per il poliziotto, è un ko pesante. Il rito abbreviato gli avrebbe permesso, in caso di condanna, di "cavarsela" con una pena compresa tra i 14 e i 16 anni di galera. Il fatto che si proceda, adesso, con il rito ordinario non fa temere a Cristiano Sandri un'eccessiva dilatazione dei tempi: «Spero che la Corte d'Assise di Arezzo non sia così impegnata con processi altrettanto delicati». E un'eventuale derubricazione del reato? «Credo che sia difficile - ha detto il fratello di Gabbo - qualunque riqualificazione del fatto come omicidio colposo».
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Sarà il francese ad affiancare Julio Baptista. Ballottaggio Aquilani-Pizarro
Otto giorni all'inizio del girone di ritorno. Otto giorni a Napoli-Roma. Continua la corsa contro il tempo di Francesco Totti che vuole rientrare in campo prima possibile dall'infortunio rimediato a Catania lo scorso 21 dicembre. Ha voglia di giocare Francesco ed è anche per questo che ha fissato l'obiettivo del San Paolo, ma senza strafare perché l'importante è esserci un mese dopo a Londra contro l'Arsenal negli ottavi di Champions League. Ieri nuova tappa del programma di recupero. Dopo la corsa di mercoledì e le ripetute sui 300 metri di giovedì, ieri è stata la volta della sabbia. Il Capitano ha lavorato lì per fare potenziamento. Le indicazioni che continuano ad arrivare sono positive e tutto lascia pensare che a breve la Roma potrà tornare ad avere il suo centravanti titolare.
Ma intanto a Torino sarà ancora emergenza, visto che molto probabilmente Mirko Vucinic non recupererà in tempo dalla contrattura alla coscia che si è procurato giovedì. Se così fosse, contro i granata dovremo ancora contare principalmente sulla vena realizzativa di Julio Baptista. Che contro la Samp ha fatto meraviglie ma che comunque non è una prima punta. Non sembrano esserci alternative, visto che anche Montella e Okaka sono indisponibili e allora la "Bestia" sarà lì davanti, mentre c'è da vedere chi giocherà dietro di lui nel 4-3-2-1. I sei minuti da capogiro di mercoledì lasciano pensare che un posto per Menez verrà trovato, c'è da vedere se dietro l'unica punta o accanto, in un possibile 4-3-1-2. In entrambi i casi, il posto di terzo degli uomini più avanzati dovrebbe essere in ballottaggio tra Aquilani e Pizarro, con quest'ultimo in vantaggio per condizione di forma e per la buona impressione fornita nel recupero con la Sampdoria. I tre di centrocampo, vista l'assenza per squalifica di Perrotta, dovrebbero essere invece Brighi sul centrosinistra, De Rossi davanti alla difesa e Taddei, in netta ripresa, sul centrodestra.
E poi la difesa, con Artur ancora tra i pali in sostituzione dell'infortunato Doni. Davanti a lui, a sinistra ci sarà l'ottimo Riise degli ultimi tempi, mentre al centro si riformerà la coppia centrale titolare con Juan e Mexes che rientrerà dalla squalifica. Tre candidati per un posto da titolare a destra: alla fine dovrebbe spuntarla Cassetti, che mercoledì ha riposato e che quindi potrebbe essere preferito a Cicinho e anche all'ottimo Panucci. Ma sulla scelta finale di Spalletti potrebbe pesare anche il match di Coppa Italia contro l'Inter e l'uomo che il tecnico giallorosso riterrà più adatto a frenare l'armata di Josè Mourinho.
Ieri, intanto il gruppo giallorosso ha fatto una seduta di lavoro mattutina, iniziata proprio mentre la nebbia che ha avvolto Trigoria e tutta la città si stava finalmente sollevando dal suolo. Qualche piccolo problema dovuto ad un affaticamento muscolare per Danielino De Rossi che, dopo una parte d'allenamento insieme al gruppo, ha proseguito con della semplice corsa non partecipando alla partitella finale in famiglia. Per lui niente di grave, però, e la sua presenza domenica non sembra essere in discussione. Oggi tutti in campo alle 11, poi a fare le valige, perché subito dopo la conferenza di Spalletti si parte per Torino.
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Dopo la pubalgia, ci si mette pure il ginocchio
e il brasiliano s'arrende: «Domenica non gioco»
Anche il montenegrino è in dubbio per il Toro.
«Domenica non gioco». Alexander Doni dice stop. E lo dice direttamente ai tifosi che, nella giornata di ieri, all'entrata di Trigoria, lo sollecitavano su un suo possibile rientro in squadra nella trasferta di campionato contro il Torino. Non era sufficiente la pubalgia che da qualche tempo accompagna il portiere brasiliano, ora ci si mette di nuovo il ginocchio a fare i capricci. Una forte infiammazione che stavolta, però, lo ha convinto a fermarsi e cercare di risolvere definitivamente il problema. Per lui, fisioterapia e carichi differenziati. Il calvario "muscolare" di Doni risale alla fine dello scorso campionato. Poi, fra vacanze estive e programma d'allenamento ad hoc, i problemi sembrano regredire. La Roma inizia la preparazione precampionato e a Doni tocca in "dote" una tendinite al ginocchio. Si allena a singhiozzo, sente dolore e spesso è costretto a lunghe sedute in piscina. Il brasiliano però, si fa comunque trovare pronto e con il supporto di una particolare terapia, i fattori di crescita, fino alla prima decade di dicembre, stringe i denti e gioca. Poi, come in una staffetta, sotto la voce infortuni, la parola tendinite viene sostituita da un'altra ben più spiacevole: pubalgia. Stavolta non ci sono alternative, bisogna fermarsi perché, quello al pube, è un fastidio tanto sgradevole quanto doloroso. L'unica soluzione è lo stretching volto al potenziamento muscolare. Siamo alla vigilia della gara interna contro il Cagliari. Con Doni out, in porta ci va il suo connazionale, Artur che, tanto per gradire, si fa pure 90' in Coppa Italia contro il Bologna. Doni torna tra i pali a Catania, alla vigilia della sosta natalizia. Alla ripresa, contro il Milan non è 100%. Gioca, fa del suo, ma a fine gara avverte qualche fastidio. Addio Samp, ritocca ad Artur. Come domani, appunto.
Neppure le condizioni di Mirko Vucinic fanno dormire beato Spalletti. L'attaccante accusa un risentimento ai flessori della coscia, che si è procurato in allenamento e che lo pone in serio dubbio per il match contro il Torino. Negli ultimi due giorni, Mirko non ha visto il campo neppure col binocolo, facendo solamente tanta fisioterapia e riposando. Si proverà in ogni modo a recuperarlo almeno per la panchina, senza forzare i tempi, consapevoli che si giocherà in un clima siberiano e, soprattutto, che tre giorni dopo ci sarà una Coppa Italia da difendere. Lo si farà per tutto quello che il montenegrino ha saputo fare e dare in questo primo scorcio di stagione. Non si parla soltanto di reti, ma anche del lavoro sfiancante che l'attaccante svolge costantemente in fase di non possesso palla. Pressing e apertura di spazi per i compagni, tanto per intenderci. Insomma, una possibile grave defezione. Ma, come quotidianamente accade, bisogna fare delle scelte e alle volte, fra i due mali, optare per quello minore.
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Convocato a Villa Pacelli nel primo pomeriggio, il dottore ha ricevuto l'inattesa notizia. Poi il comunicato con cui la società ha annunciato «di aver risolto il proprio rapporto di consulenza professionale» con il medico sociale che era arrivato al posto di Alicicco nel 1999 con Capello. Con Spalletti i rapporti spesso non sono stati facili. Brozzi, legatissimo a Franco Sensi, aveva lasciato già due volte, l'ultima la scorsa stagione dopo l'amichevole di Frosinone, ma le sue dimissioni erano sempre state respinte. La decisione, improvvisa, arriva dopo gli ennesimi infortuni: Vucinic e Doni, che domani a Torino non ci saranno. Cambia così il responsabile dello staff sanitario, per decisione della società. Al suo posto Stefano Del Signore.
Il comunicato è arrivato intorno alle 16.15 di ieri pomeriggio attraverso l'agenzia di stampa Adn Kronos, che ancora una volta ha anticipato il sito internet della società giallorossa. «L'A.S. Roma S.p.A. rende noto di aver risolto il proprio rapporto di consulenza professionale con il Dott. Mario Brozzi, quale Responsabile Sanitario della Società, con effetto a decorrere dalla data odierna. L'A.S. Roma desidera ringraziare il Dott. Brozzi per l'opera professionale svolta ed il lavoro profuso durante il periodo di durata della propria collaborazione». Poche righe per comunicare la fine di un rapporto cominciato dieci anni fa, quando Brozzi subentrò ad Ernesto Alicicco come responsabile dello staff medico giallorosso.
Nel primo pomeriggio di ieri il dottor Brozzi è stato convocato a Villa Pacelli dalla responsabile pianificazione e controllo e affari societari della Roma, la dottoressa Mazzoleni, che insieme alla dottoressa Silvia Sensi, sorella minore di Rosella e consigliere d'amministrazione, ha comunicato al medico la decisione di interrompere il rapporto "di consulenza professionale", come recita il comunicato della società. Una decisione non consensuale, ma presa solo dalla società che ci ha messo pochi minuti a comunicarla al diretto interessato. Per questo Brozzi può considerarsi a tutti gli effetti un dipendente della Roma, proprio perché ancora sotto contratto con la società giallorossa. Non c'è stata, in sostanza, nessuna "buonuscita". L'ormai ex medico sociale in un primo momento avrebbe voluto emettere un comunicato per rendere note le "sue" verità sulla fine del rapporto con la società, ma dopo un consulto con i suoi avvocati ha preferito rimanere in silenzio. Almeno fino a quando il rapporto con la Roma non si sarà risolto definitivamente.
Il sostituto di Brozzi dovrebbe essere Stefano Del Signore, ortopedico che ha già lavorato con la Roma ma che all'inizio di questa stagione era stato accantonato dalla società giallorossa proprio, sembrerebbe, per divergenze con Brozzi. Per Del Signore, che ha fatto parte dell'equipe guidata dal professor Mariani che nel marzo del 2006 ha operato Francesco Totti ai legamenti della caviglia sinistra, si tratterebbe di un ritorno, peraltro già nell'aria dopo che nelle ultime settimane si è riavvicinato (è stato a Trigoria) sensibilmente alla società giallorossa. L'unico ostacolo alla sua nomina, per il momento, riguarda il fatto che essendo ortopedico non ha la qualifica da medico sportivo e per questo molto probabilmente nelle prossime ore gli sarà affiancato un altro medico "abilitato". Intanto domani a Torino in panchina al fianco di Spalletti ci sarà Luca Pengue, uno dei collaboratori più fidati di Brozzi, e anche lui dal futuro incerto. Già a Milano però sulla panchina romanista potrebbe esserci il nuovo medico sociale, che avrà in eredità un compito sicuramente non facile.
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Inviato da: IOXTEFOREVER
il 13/11/2009 alle 02:46
Inviato da: lolita_72gc
il 08/10/2009 alle 14:57
Inviato da: Solo_Camo
il 27/09/2009 alle 15:13
Inviato da: LadyWitchBlood
il 08/07/2009 alle 11:25
Inviato da: pensoquellochetuvuoi
il 21/06/2009 alle 17:15