Creato da Urbe_immortale il 11/09/2006
Blog dedicato all'A.S. Roma, la squadra della Capitale!

Lettera della squadra al Presidente Sensi

Ciao Presidente,
ci affidiamo a queste poche righe per dirti tutto quello che a volte magari non siamo riusciti a trasmetterti a voce o attraverso i gesti e i comportamenti.
Qualcuno di noi Ti ha conosciuto dal giorno in cui sei diventato “Il Presidente”, qualcuno ti ha incontrato durante i  Tuoi 15 anni di presidenza e qualcuno Ti ha conosciuto da poco, ma in ognuno di noi è rimasto impresso il tuo sguardo profondo, carico di umanità, pur se determinato e a volte, forse per chi Ti conosceva troppo poco, anche un po’ duro, ma nessuno di noi può dimenticare la passione con cui ci hai sempre seguito, anche quando non eri presente fisicamente. Sei sempre stato vicino a noi, a volte come Presidente, altre come un secondo padre.
In questi anni hai saputo coniugare sport e solidarietà umana e sociale, senza mai perdere i valori morali che sono propri dello sport. Hai fatto tanto per la Roma e per Roma, le tue passioni dopo l’amore per la tua famiglia, e i romani e i romanisti – e non solo loro – ti hanno accompagnato con dignità e riservatezza, così come Tu hai affrontato la Tua ultima battaglia, una delle tante ma sicuramente la più dura.
Noi non Ti lasceremo solo e non lasceremo sola la Tua famiglia e la famiglia romanista; la nostra forza sarà l’unione e faremo il possibile per farti sorridere da dove sarai, uno di quei tuoi sorrisi che ci regalavi quando venivi in spogliatoio per darci la carica.

Ciao Presidente, Tu sei sempre con noi.

 

Il gol di De Rossi alla Fiorentina commentato dal grandissimo e compianto Alberto D'Aguanno

 

Coppia di Campioni!

 

Il Capitano e Capitan Futuro

 

Serie A: 18^ Giornata:

Chievo-Inter

Atalanta-Napoli

Bari-Udinese

Cagliari-Roma

Catania-Bologna

Lazio-Livorno

Parma-Juventus

Sampdoria-Palermo

Siena-Fiorentina

Milan-Genoa

 

Classifica:

  1. Inter   39
  2. Milan*   31
  3. Juventus   30
  4. Roma 28
  5. Parma   28
  6. Napoli   27
  7. Palermo   26
  8. Sampdoria   25
  9. Bari*   24
  10. Chievo   24
  11. Fiorentina*   24
  12. Genoa*   24
  13. Cagliari*   23
  14. Udinese*   18
  15. Livorno   18
  16. Bologna*   16
  17.    16
  18. Atalanta*   13
  19. Catania   12
  20. Siena   12

* una partita in meno

 

Marcatori Giallorossi in Campionato

9 reti: Totti.

4 reti: De Rossi.

3 reti: Vucinic.

2 reti: Perrotta, Brighi, Burdisso.

1 rete: Taddei, Mexes, Riise, Menez, Cassetti.

 

Giudice Sportivo

Multe all'A.S. Roma nel corso della stagione:

€ 77.000,00

Squalificati per la prossima gara di campionato:

 

Espulsi nell'ultima partita:

 

5 ammonizioni.

De Rossi.

4 ammonizioni:

Cassetti, Pizarro, Menez, Perrotta.

3 ammonizioni (in diffida):

Totti. 

2 ammonizioni:

Vucinic, Andreolli, Mexes, Burdisso.

1 ammonizione:

Taddei, Okaka, Cerci, Vucinic, Doni, Riise, Motta, Guberti, Brighi.

 

Prossime gare AS Roma

6 gennaio, 18^ giornata:

 -

9 gennaio, 19^ giornata:

 -

12 gennaio, Coppa Italia, Ottavi di Finale:

 -

 

Europa League

Sedicesimi di Finale:

Panathinaikos-Roma (18 e 25 febbraio)

Marcatori giallorossi in Europa League:

11 reti: Totti.

3 reti: Menez, Okaka, Cerci.

2 reti: De Rossi, Riise, Vucinic.

1 rete: Guberti, Perrotta, Andreolli, Scardina.

 

« La Roma non ha mai pianto

e mai non piangerà:

perché piange il debole,

i forti non piangono mai. »

Dino Viola

 

Immenso Capitano

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Rabona di Aquilani e gol del Capitano al Milan

Il fantastico gol del Capitano a Marassi

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CAPITAN FUTURO! D.D.R.!

 

    

 

 

 

 Francesco, Daniele e Simone

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    CAMPIONI DEL MONDO!

  

Vivi come se tu dovessi morire subito,

 pensa come se tu non dovessi morire mai.

 

Messaggi del 10/05/2009

Spalletti: "Il mio futuro? Ne dovremo parlare"

Post n°3039 pubblicato il 10 Maggio 2009 da Urbe_immortale

La conferenza stampa di Luciano Spalletti alla vigilia di Roma-Cagliari.

Cosa rappresenta Cagliari-Roma? Come riesce ancora a caricare la squadra in questa fine del campionato?
"Rappresenta molto perché c'è in ballo una posizione importante sia per la classifica finale, che per i vantaggi che può dare a una società. Non è il massimo come posizione, ma dà lo stesso visibilità. Noi abbiamo l'imposizione di dare tutto da qui alla fine del campionato, soprattutto per il periodo di difficoltà che stiamo attraversando".

In questi giorni si è parlato molto di società. Angelini ha fatto capire che vorrebbe la maggioranza del pacchetto Roma e che vedrebbe bene la sua Roma con lei al timone. Che ne pensa?
"In questo caso non penso niente. Io vedo che qui ogni giorno parte un treno, ma il viaggio che dobbiamo fare noi lo abbiamo prenotato all'inizio del campionato. Bisogna fare il massimo e impegnarsi. Non si può tutti i giorni stare a cambiare la destinazione o il biglietto. Dobbiamo sempre cercare di portare a casa il massimo del risultato possibile. Soprattutto per i tifosi, che sono la cosa più importante".

Oltre che del lato tecnico, nel colloquio che avrà a fine anno con la dottoressa Sensi parlerà anche del lato societario?
"Come ho già detto con la dottoressa avrò un colloquio a fine campionato".

Ieri la Sensi ha detto che è intenzione della società continuare il rapporto con Spalletti. Queste parole fanno pensare che è già tutto fatto.
"E' inutile girare il verso. Con la dottoressa parlo a fine campionato. Gli attestati di stima fanno sempre piacere. La Sensi sa come la penso. Ci siamo parlati e ci riparleremo".

E' importante andare in coppa Uefa oppure è meglio prendersi un anno di pausa per poi rientrare a grandi livelli?
"Sarebbe importante per la società. Ovviamente andrebbe un pochino gestita, però sarebbe un risultato che dà vantaggi, al quale dobbiamo assolutamente mirare".

Anche per non perdere attrito dalle coppe...
"Ultimamente qui ci siamo abituati bene, ma anche quella è una competizione importante".

Cosa vorrebbe dire una Roma fuori dalle coppe?
"Sicuramente sempre male abbiamo fatto, però per far vedere l'impegno e la passione bisogna cercare di fare il massimo. Penso che per una volta arrivare sesti non sia così brutto così come si pensa. E' una cosa che a volte ci sta se si vanno a valutare le cose che ci sono successe nel corso del campionato".

Doni finirà sotto i ferri.
"E' stata data un tempistica che gli permetterà di tornare ad allenarsi durante la preparazione, in modo tale da essere a disposizione per il prossimo campionato".

Dopo il pareggio con il Chievo, qual è la situazione psicologica dei giocatori?
"E' chiaro che quando non si vince c'è sempre dispiacere negli allenamenti. Però c'è la voglia di tornare a riproporsi sempre e comunque perché abbiamo le possibilità. Non ho visto una bruttissima prestazione. Dal punto di vista dell'impegno ho visto dare molto. E' vero il risultato è stato negativo, però dobbiamo impegnarci al massimo e cercare di vincere la partite, anche se davanti troveremo una squadra forte, allenata da un tecnico emergente che ha fatto vedere di sapere come si fa. E poi hanno quasi i nostri punti e bisognerà vedere sul campo chi più bravo".

In Allegri rivede Lo Spalletti di alcuni anni fa?
"Io quattro anni fa ero già pelato. Lui mi sembra bravo sul campo, io non so quello che ero. Quattro cinque anni fa mi hanno aiutato alcune componenti, tra cui la più importante, la qualità dei giocatori che avevo a disposizione".

Al termine di Roma-Chievo ha auspicato maggiore chiarezza da parte della società. Soddisfatto delle parole della Sensi rilasciate in questi giorni?
"Al termine di Roma-Chievo ho detto che il primo responsabile sono io e poi ho detto anche qualcosa dell'essere stimolato nell'andare a ‘girellare' su alcune notizie che ci circondano e non mi debbono interessare quelle lì. So che potevo fare di più di quello che ho fatto, e questa è la cosa fondamentale".

La Sensi ha scelto un comunicato per dire che resterà, lei da un po' di tempo dice che preferirebbe parlare direttamente con lei prima di rispondere.
"Io dico quello che mi riguarda. Quello che sono le intenzioni della dottoressa va chiesto a lei, non a me. Quello che è il modo di portare avanti un discorso con la Piazza. Parlando per comunicati non dà possibilità a svariate interpretazioni, mentre direttamente questo succede".

Le sembra si voglia far passare il messaggio che se Spalletti non dovesse più essere allenatore della Roma sarebbe per scelta di Spalletti?
"Sembra si sia incantato un po' il disco. Va alzata la puntina e va fatto scorrere. Io con la proprietà mi ci vedo quando voglio e dico quello che mi sembra più giusto. Alla gente fuori verranno dette le cose al momento giusto, perché poi ci sono momenti per dire le cose. Quanto riguarda voi, ognuno fa il suo".

 
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Rosella Sensi: "Invito chi parla a non farsi pubblicità a mezzo stampa"

Post n°3038 pubblicato il 10 Maggio 2009 da Urbe_immortale

Il presidente Rosella Sensi è intervenuta a Roma Channel, il canale tematico della società romanista, per chiarire alcuni aspetti riguardo le vicende delle ultime ore:
"Ci terrei a precisare alcune cose, la prima in assoluto è la più importante, noi ci affidiamo ai comunicati perché abbiamo il dovere di testimoniare la realtà dei fatti e di dire assolutamente la verità, inoltre prendo le distanze da chi ritiene di avere qualcosa da dire e lo fa in maniera scomposta soprattutto cercando di farsi pubblicità. E' per questo che inviterei chi parla attraverso i mezzi di comunicazione di non farsi pubblicità ma sappia bene quali sono le responsabilità a cui si incorre ma soprattutto di rivolgersi a chi è titolato a farlo. Questa è una precisazione doverosa soprattutto per i tifosi che ci stanno vicini e soprattutto perché è necessario capire che si può parlare e si può criticare ma bisogna attenersi assolutamente a quelle che sono le dichiarazioni della società".
Sotto il fattore tecnico si procederà con Luciano Spalletti?
"Questo lo posso ribadire anche se continuo a dirlo da diverso tempo, perché la stima nei confronti dell'allenatore e di quello che lui ha dimostrato in questi anni, e che dimostrerà è enorme. Vorrei rispondere per l'ultima volta a questa domanda, Spalletti è il nostro allenatore e lo sarà sicuramente fino al 2011. E' intenzione della società poter continuare i rapporti anche oltre il 2011".

 
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Angelini: "Voglio acquisire il controllo della Roma"

Post n°3037 pubblicato il 10 Maggio 2009 da Urbe_immortale

L'imprenditore romano Francesco Angelini è intervenuto alla trasmissione televisiva 'La Signora in Giallorosso' tornando sulla possibile acquisizione della Roma.

IL TESTO INTEGRALE DELL'INTERVENTO

LE PREOCCUPAZIONI DI UN TIFOSO
"Ai tantissimi colleghi tifosi romanisti, ma anche a chi ha piacere di conoscere la mia opinione, voglio dire che mi sento molto coinvolto dalle vicende della Roma. Stamattina il signor Piero Torri ha correttamente precisato che non c'era bisogno di smentire che io avessi preso contatti con la famiglia Sensi, poiché io non l'ho mai detto. Questa cosa è successa anche nelle altre circostanze in cui si è accostato il mio nome alla Roma. Riguardo ciò che penso sull'attuale situazione, ho reagito in modo diverso rispetto al passato. In realtà ci sono due ragioni di ciò: quella che mi sta più a cuore è che io, da tifoso, mi dispero quando la Roma va male e c'è qualcuno che ci attacca: io ne soffro. E vivere questo momento mi addolora in maniera importante, mi toglie una delle gioie della vita. Mi state togliendo questo, e non lo state togliendo solo a me: penso ai ragazzi della curva, che tornano dallo stadio con gli occhi gonfi e con le sciarpe arrotolate in segno di sconfitta. Io mi sento parte di questo dolore e non mi sta bene quello che sta succedendo, perché non doveva succedere".

L'INVOLUZIONE DELLA ROMA
"Una squadra che stava vincendo lo scudetto a mezz'ora dalla fine della partita di Parma, che era salita al settimo posto della classifica mondiale, che migliorava nel tempo il suo brand e il suo marchio facendoli diventare significativi, una squadra in questa condizione, con tutte le vittorie in Coppa Italia e della Supercoppa, è passata in modo assurdo in una situazione che fa soffrire me e tutti i tifosi della Roma. Ad un certo punto, osservi impietrito tutte queste cose, guardi questa campagna acquisti fatta all'ultimo momento e non condivisa dai riferimenti tecnici interni alla società; una campagna acquisti raccogliticcia ed eseguita in tempi sbagliati. Poi lo scandalo Spalletti che ha sconvolto l'ambiente (anche se io credo poco a questa cosa come conseguenza di tutti i problemi successivi) al quale è cominciato a seguire il dramma, con sconfitte di continuo subite giocando un calcio terribile, dopo aver giocato la stagione precedente con grande sicurezza: questa cosa ti massacra. E pensando che tutto questo doveva nascondere anche delle situazione economiche della società, si genera l'impressione che i rapporti creati tra società e finanziamenti si siano alterati in questa maniera".

QUALCOSA E' CAMBIATO
"Rispetto a prima, è cambiato qualcosa, perché prima non volevo mettere a rischio le mie imprese con un investimento importante su una cosa, che implica anche un programma futuro di importanti investimenti. Ora mi sono mosso in questa direzione, prendendo genericamente delle informazioni. Cosa che non si può fare in pochissimi giorni: è impossibile. Per programmare tutto, non bastano cinque minuti. Mi sento tranquillo nel dire che se si vogliono fare cose per bene, non si deve operare in pochi giorni, ma occorrono delle settimane. Dovrebbero essere cambiate alcune cose rispetto a valutazioni che si potevano fare un anno fa. Oggi, la mia impressione è che queste valutazioni e questi rapporti di valori siano cambiati. Non bisogna comunque dimenticare la gestione di questi anni, e quello che ha fatto il grande Franco Sensi: ha sacrificato tantissimo del suo patrimonio immobiliare, una passione straordinaria, ma purtroppo questo personaggio è venuto a mancare. Ora mi voglio informare, voglio capire. Mi sono detto: invece di un americano, un russo, un arabo, perché non un imprenditore romano?".

PERCHE' E COME
"Io comunque non vado cercando pubblicità, perché abbiamo un marketing molto orientato sui marchi, anche se il ritorno d'immagine aiuta sempre, ma non è la ragione per cui ho reagito in modo diverso rispetto al passato. Semplicemente, mi informo, vorrei capire come sono i valori, come stanno le cose e quali sono i meccanismi economico finanziari che regolano certi tipi di situazioni. Ritengo indispensabile che, se ci venisse di fare in mente qualcosa di più dopo aver effettuato le analisi necessarie, bisognerebbe investire sugli specialisti del settore, specialisti di altissimo livello. Non bisogna comprare soltanto Messi, Ronaldo e Torres, ma bisogna anche circondarsi da manager e tecnici all'altezza nel calcio. Perché non ho chiesto direttamente informazioni alla famiglia Sensi? Mi riesce difficile fare un gesto come entrare in contatto con i Sensi, senza una conoscenza che mi possa permettere di avanzare qualche proposta. Io ho sentito la necessità, prima di fare questo passo, di cercare di capire le regole del gioco, e le situazioni finanziarie ed economiche solitamente sono alla base di qualunque valutazione. Sto cercando di capire".

IL RUOLO DEI SENSI E POSSIBILI TIPOLOGIE DI ACCORDO
"Amici comuni con la famiglia Sensi hanno cercato di avere un colloquio; può essere una cosa insignificante, ma può essere anche un segnale. Io ho parlato anche di una joint venture, tipo di operazione che ho fatto con un'azienda che è la più importante del mondo, e la cosa ha funzionato. Basta scrivere bene le regole del gioco. Bisogna poi vedere come si possono stabilire nel calcio queste regole. Io ho parlato del 50%, avendo letto che la Sensi ci tiene moltissimo a mantenere il controllo della società. Non mi sono posto come quello che dice ‘Compro tutto io', proprio per manifestare una disponibilità verso la famiglia Sensi. La Roma è quotata in Borsa e, per un'eventuale acquisizione, ci sono diverse possibilità. Dipende anche da quello che succede sul mercato azionistico. Se alla fine di tutte le analisi, fossero evidenti le possibilità di prendere il controllo della Roma, spingerei per questo. Non c'è la necessità di prendere il 100%, cosa opportuna se un'azienda fa profitti. Ma l'aspettativa, nel caso della Roma, non sarebbe quella di fare profitti straordinari. Il punto essenziale è il controllo, mentre prendere il 100% serve in un'azienda che fa ampi profitti. Poi certamente il profitto interessa, anche per investirlo. Io credo molto nella pianificazione, avere un'azienda che funziona, e che poi certamente faccia profitto. Non è comunque fondamentale che questa faccia altissimi profitti. Comunque si dovrebbe uscire dall'autofinanziamento. Io ritengo sbagliatissimo il discorso del mecenate che tira fuori una cifra impressionante per tenere in piedi una società. E a proposito del 50 e 50, eventualmente l'altra parte non deve necessariamente essere la famiglia Sensi. La formula è valida dal punto di vista aziendale. Nel calcio spesso queste formule sono andate male, ma questo può dipendere dalle mancanza di regole del gioco, che possono funzionare anche nelle società sportive".

LA VICENDA SOROS
"Avevo informazioni positive sulla persona Soros. E' una persona con disponibilità straordinarie e circondata da persone capaci e aveva fatto una proposta importante e allettante. Io facevo il tifoso e non mi dispiaceva l'idea che una persona con le sue risorse potesse prendere la Roma. Non ero entusiasta per il fatto che fosse ungherese. Ma siccome le informazioni davano scenari importante, ero favorevole ad un suo ingresso nell'As Roma. Facendo un discorso da bar, posso dire che quella situazione doveva essere presa in considerazione, e mi pare strano che così non sia stato".

LA QUESTIONE DELLO STADIO
"Non riesco a interpretare questa storia del nuovo stadio. Non mi convincono molte cose che ho letto. Non si capisce chi mette i soldi, dove come, quali sono le attività collaterali. I 50.000 spettatori non mi convincono; Roma non è una piazza da 50.000 spettatori, ma stiamo scherzando? L'esempio deve essere quello di alcuni paesi stranieri, dove lo stadio porta introiti importanti. Tra le informazioni che sto prendendo, comunque, c'è anche questa questione dello stadio. Per questo, servirebbe un investimento di 200-260 milioni di euro, e lo stadio di Roma secondo me dovrebbe avere almeno 75.000 spettatori. Non dimentichiamoci che Roma è una città da quasi 6 milioni di persone".

QUANTO TEMPO?
"I tempi che mi sono dato per fare queste analisi? Prima di metà-fine giugno, penso non si possa avere un'idea chiara per decidere eventuali operazioni".

ROSELLA SENSI
"Spero che prenda il telefono per parlare con me e che lo faccia con piacere. Ascolterei volentieri una sua eventuale proposta. Gli direi: "Prenda questo essermi esposto come motivato dalla grossa preoccupazione, di un appassionato romanista che vorrebbe fare qualcosa".

 
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