C'è solo l'A.S.Roma!

Pizarro: "In molti hanno già una buona condizione"

David Pizarro al termine della partite della partita contro il Viktoria Plzen, rilascia alcune dichiarazioni a Roma Channel:

"Tutto bene partita impegnativa, ci siamo dimostrati all'altezza anche se è la seconda uscita. Molti giocatori hanno già una buona condizione e mister Spalletti sarà contento. È stato bello giocare, però è giusto dare spazio a tutti".

Roma-Victoria Plzen 1-1

Finisce 1-1 il secondo test del precampionato della Roma contro il  Victoria Plzen. Una partita non esaltante dei giallorossi ancora apparsi a corto di preparazione. Assenti Cerci, per la botta rimediata al ginocchio giovedì, e Menez, affaticamento muscolare, Spalletti nel primo tempo schiero Artur tra i pali, Cassetti, Mexes, Riise e Tonetto in difesa, Pizarro e Brighi a centrocampo con Taddei e Guberti, il migliore in campo, larghi sulle fasce, Totti e Vucinic punte. La Roma sfiora il gol un paio di volte, con Guberti e con una rovesciata spettacolare di Taddei, ma i cechi trovano il vantaggio allo scadere del tempo con un gran tiro dal limite di Petrzela che infila Artur.

Nella ripresa entrano subito Julio Sergio, Antunes e Okaka per Artur, Tonetto e Totti, e la Roma trova subito il pari al 3' grazie ad una rocambolesca autorete. Al 18' st festival dei cambi e zero emozioni. Da segnalare soltanto un azione personale di Okaka nel finale, che ha concluso in porta dopo aver smarcato una serie di avversari, ed un tiro di D'Alessandro che finisce al lato. Migliori in campo Brighi e Guberti, lontano dalla miglior forma Vucinic. Tra i giovani bene Malomo. E' stata l'ultima amichevole giocata a Riscone, il prossimo impegno infatti della Roma sarà giovedi prossimo a Bolzano contro il Blackburn Rovers (calcio d'inizio ore 20.30). 

Brighi in viola per Santana e conguaglio?

Che la Fiorentina avesse messo gli occhi su Matteo Brighi era nell'aria già da qualche giorno. Ora, secondo quanto riferisce SkySport, dall'interessamento si potrebbe passare ai fatti. La chiave per la riuscita della trattativa si chiama Mario Alberto Santana. Il centrocampista viola potrebbe rappresentare quell'offerta che oggi Spalletti si era detto disponibile a prendere in considerazione. Per il momento si tratta tuttavia soltanto di un'ipotesi, sebbene nei giorni scorsi il procuratore di Brighi, Vanni Puzzolo, si sia incontrato con il direttore sportivo della Fiorentina, Pantaleo Corvino.

E' Matteo Brighi il candidato numero 1 alla partenza

Stranezze del calcio. L'eroe della passata stagione romanista, quello che con il suo ingresso in pianta stabile nell'undici titolare risolse come d'incanto i guai di una Roma che aveva smarrito se stessa, oggi non è più un intoccabile. Parola di Luciano Spalletti, che ad apposita domanda non si è sbilanciato sul futuro di Matteo Brighi.

"Se dovesse arrivare un'offerta - ha ammesso il tecnico - la ascolteremmo". Già, perché anche in considerazione del varo di un nuovo modulo - per la verità una variante di quello sperimentato lo scorso anno - per il numero 33 sembra non esserci molto spazio. Nel 4-2-4 allo studio di Spalletti, la coppia di registi a centrocampo dovrebbe prevedere, accanto al pressoché inamovibile De Rossi, uno fra Pizarro e Aquilani (rispettivamente, ginocchio e caviglia permettendo). E se per un fedelissimo come Perrotta sembra ipotizzabile una metamorfosi tattica come già avvenuto nel primo anno della gestione Spalletti, Brighi sente odore di una panchina che, dopo l'exploit della scorsa stagione, suonerebbe come un clamoroso passo indietro.
D'altronde i rapporti del centrocampista riminese con la dirigenza di Trigoria si sono fatti da tempo stridenti, come confermano le recenti dichiarazioni che il suo agente ha rilasciato a forzaroma.info. Aria d'addio? Presto per dirlo, anche se c'è da scommettere che a Roma ci sarebbe più di qualcuno pronto a rimpiangere Brighi.

Eccolo Alessio! Finalmente sarà il suo anno?

Uno su cui si deve puntare. Così Luciano Spalletti ha parlato oggi di lui in conferenza stampa: qualora dovesse esserci una cessione importante in attacco (tutti parlano di Vucinic come il maggior indiziato, ma non è da trascutare l'ipotesi Baptista), ecco allora che il tecnico toscano sarebbe pronto a scommettere su Alessio Cerci.

Ventidue anni tra dodici giorni, il fantasista di Valmontone è reduce da una stagione con l'Atalanta fatta di alti e bassi, complice un ginocchio malandrino che anche venerdì lo ha costretto a interrompere l'allenamento.
Ma se la tenuta fisica desta qualche perplessità, sulle qualità del giocatore non ci sono dubbi da almeno cinque anni. Precisamente da quando Fabio Capello, intuendone la maturità, gli regalò l'esordio in serie A appena sedicenne. Poi il ritorno in Primavera nella gloriosa stagione culminata nella festa per la conquista dello scudetto, alla quale però Cerci non prese parte perché solo poche settimane prima si era procurato una brutta frattura al quinto metatarso del piede sinistro a Cagliari, nella disfatta per 3-0 che costò la panchina giallorossa a Gigi Del Neri.

Dopo la lunga riabilitazione, eccolo approdare al Brescia, dove Serse Cosmi ci mise un attimo a rendersi conto delle potenzialità del piccolo esterno d'attacco; lo ricorderanno bene i difensori del Milan, mandati del tutto fuori giri dalla velocità di Alessio in una gara di Coppa Italia. La sua prestazione stupì perfino Marco Tardelli, allora seconda voce in telecronaca, che al termine del match gli rivolse parole lusinghiere. Tutto faceva pensare a un ritorno alla Roma, ma i dirigenti giallorossi ritennero più opportuno dirottarlo al Pisa nel 2007/08: qui Alessio fece una buona stagione, ma ebbe un incidente a Brescia, dove molti suoi ex-compagni gliel'aveva promessa, e la società toscana lo curò malissimo, facendolo recuperare per una distorsione al ginocchio quando invece Alessio aveva un legamento lesionato. Il risultato fù il ritorno in campo ed in conseguente crac a Lecce, lo stesso giorno in cui Capitan Totti si era rotto i legamenti del ginocchio.

L'estate scorsa poi, durante l riabilitazione, Alessio è stato ceduto all'Atalanta, chiuso dall'arrivo di Menez in giallorosso. Ora è di nuovo Roma. Chissà che stavolta non sia quella buona per vederlo passare da predestinato a rivelazione.

Il Livorno su Barusso

Dopo le voci di un interessamento del Napoli, per Barusso sembrano spalancarsi le porte del Livorno. Gli amaranto, freschi di promozione nella massima serie, sono infatti alla ricerca di un rinforzo a centrocampo. Come riferisce la Gazzetta dello Sport, l'identikit del giocatore sembra coincidere con il ghanese, che Spalletti ha aggregato al gruppo in ritiro a Brunico.
Barusso, che ha trascorso la passata stagione in prestito al Siena, è un '84 ed è arrivato in giallorosso nel 2007.

Spalletti: "Qualche cessione ci sarà"

Dopo Totti, Mexes e Pizarro, ieri è tornato Spalletti a parlare in sala stampa a Brunico

Siamo a metà del ritiro, un punto sulla situazione della Roma
"Mi sembra che stiamo lavorando in modo corretto, a parte qualche intoppo, quello che saranno i moduli e la tattica bisognerà studiarli in modo più approfondito, anche in base a quando ci saranno tutti. Ora ci sono molti ragazzi di fascia, gli esterni devono sempre lavorare, non c'è differenza fra il modulo vecchio e questo nuovo"

Cosa pensa del programma su misura per Totti di cui ha parlato Vito Scala?
"Secondo me Scala alludeva al fatto che bisogna studiare le situazioni volta per volta, non c'è un programnma preciso. Comqunque i risultati sono positivi, quando Totti avrà dei problemi allora Silio Musa  escala andranno a lavorare nello specifico."

La più bella sorpresa del ritiro
"Tutti sono molto interessanti, Guberti mi ha fatto un'ottima impressione, Cerci l'ho trovato maturato, Malomo e D'Alessandro sono di prospettiva. Questo è un bel segnale, perchè è la base della continuità"

Il mercato non regala grandi emozioni, ci sono novità?
"Le necessità si sanno, per ora non si è fatto tanto ma c'è margine e si lavora per arrivare in fondo. Bisognerà vedere poi che cessioni ci saranno, anche questo aiuterà a capire la forza della Roma."

Il centrale di riserva può essere un giovane come Andreolli?
"Giovane o di esperienza, l'importante è che sia forte. Esposito del Lecce è stato seguito, è piaciuto ai nostri collaboratori. Di Lucchini non si è mai parlato."

Su Mourinho cosa pensa?
"Non commento i suoi rapporti con la società perchè non li so."

La Roma in quale fascia la colloca?
"La Roma sta lavorando bene e serenamente, cerchiamo di non creare delle turbative che vengono dall'esterno. Ieri è stato scritto che io ho deciso di cambiare campo perchè i tifosi stavano contestando, non è vero. Qualche intoppo si è verificato, vedi Perrotta, qualche avvisaglia c'è stata, era stata usata attenzione ma non è servita. Noi giochiamo sempre per vincere, dando il massimo, poi si vedrà."

Con il nuovo modulo anche Pizarro evidenziava come la distanza fra i reparti sarà maggiore.
"Al posto del trequartista ci sarà qualcuno che rimarrà più vicino a Totti, per il resto cambia poco. In effetti in difesa bisogna migliorare nell'accompagnare le ripartenze della squadra, su questo bisogna fare attenzione e ci stiamo lavorando."

Sulle cessioni lei ha posto il veto per qualche giocatore?
"Si, ci sono dei giocatori intoccabili, anche se poi, se te li vengono a chiedere, ci sarà da valutare l'offerta. Per ora a noi non hanno richiesto nessuno, Vucinic per esempio nessuno è venuto a chiederlo. Comunque noi cerchiamo di trattenere le pedine fondamentali.
Se venisse a mancare un attaccante poi si dovrà valutare. Comunque devo ancora conoscere i nuovi, Cerci per esempio è da valutare meglio, in fase offensiva ha mostrato ottime cose."

Il primo impegno ufficiale sarà con questo gruppo?
"Si, fra qualche giorno ritroveremo tutti. De Rossi l'ho sentito e sicuramente sta lavorando anche mentre è in vacanza, magari qualche partita a tennis per mantenersi in forma."

La Roma deve rientrare di 30 milioni, è quello che le risulta?
"Questo bisogna chiederlo a Pradè. Comunque ci saranno dei movimenti, andranno fatte delle uscite per sopperire ai problemi che abbiamo e di conseguenza poi degli acquisti in base a chi se ne va. "

Cicinho e Cassetti sono considerati esterni bassi?
"Cassetti può essere anche centrale, esterno alto solo in occasioni particolari, magari quando bisogna chiudere la partita."

Brighi, secondo il suo procuratore, non è molto contento, è uno dei cedibili?
"Anche per lui riguarda il discorso fatto in generale. Avendo molti centrocampisti centrali è possibile che il numero evidenzi che c'è qualcuno di troppo. Se richiedono qualcuno si valuterà."

Questo obbligo di cedere la preoccupa?
"Io lavoro sempre con entusiasmo e volentieri, con grande passione. E' chiaro che mi posso accontentare, se non c'è la possibilità di spendere tanto per migliorare io mi adeguo. Non voglio creare aspettative, prometto solo l'impegno, lavorando giorno per giorno."

Il calcio italiano che prospettive ha secondo lei? L'idea della tv negli spogliatoi come la vede?
"Ci sarà da valutare, fa parte dello spettacolo sapere cosa dice un tecnico ai suoi giocatori. Non mi crea nessun disturbo. Io preferisco il contatto con il pubblico a livello diretto, per vedere e sentire l'entusiasmo della gente. Questa è la cosa che mi dà carica e motivazione."

Cosa l'ha convinta del progetto Roma?
"Io amo il mio lavoro, è questa la cosa fondamentale. Mi è sembrato che la Roma volesse ancora continuare con me,s e avessi pensato il contrario sarebbe stato diverso."

Le modifiche nel calendario della Serie A?
"Quello che disturba sono le partite di sera, magari a Udine con il freddo oppure a pranzo il 30 maggio. La partita alle 12 non mi disturba"

Sentendo i procuratori, nessuno vorrebbe andare via
"Anche qui ci saranno le valutazioni in base alle trattative. Se pagano bene un giocatore, anche se importante..."

I tempi stringono per i movimenti, la preoccupa questa cosa?
"Un pò si, anche se abbiamo un serbatoio importante di giovani che può sopperire alla mancanza di tempistica."