C'è solo l'A.S.Roma!

In Europa League contro la vincente tra Naftan Novopolotsk e Gent

La Roma esordirà in Europa League contro la vincente fra i bielorussi del Naftan Novopolotsk o i belgi dell'AA Gent. All'andata del secondo preliminare il Naftan si è imposto per 2-1. Il ritorno è previsto per il 23 luglio.

La doppia sfida dei giallorossi è in programma per giovedì 30 luglio (l'andata) e giovedì 6 agosto (il ritorno). A rappresentare il club capitolino c'era Tonino Tempestilli.

All'Europa League partecipano settanta formazioni, divise in sette gruppi da dieci. In ogni gruppo cinque teste di serie. Fra queste c'è la Roma, che ha il terzo miglior coefficiente Uefa di club (78.582) alle spalle di Werder Brema e Villarreal.

In caso di passaggio del turno, la Roma raggiungerà Genoa e Lazio, le altre due italiane di Europa League. un derby contro i biancocelesti, però, sarebbe possibile solo a partire dagli ottavi.

Alle 13,30 il sorteggio per l'Europa League

Oggi a Trigoria, dopo le 13,30, si aspetterà da Nyon la telefonata di Tempestilli, "ambasciatore" giallorosso nella sede dell'Uefa, che annuncerà l'avversaria per la squadra di Spalletti nel terzo turno preliminare della neonata Europa League, il torneo che ha raccolto il testimone della Coppa Uefa.

Appuntamento giovedì 30 luglio per l'andata e giovedì 7 agosto per il ritorno. Le settanta formazioni saranno divise in sette gruppi da dieci, con cinque teste di serie e cinque non. La Roma sarà testa di serie, con il terzo miglior coefficiente Uefa di club (78.852) dopo il Werder Brema e Villareal. Questa "protezione" consentirà un esordio europeo relativamente dolce, in quanto tra le altre "elette" ci sono PSV, Amburgo, Fenerbahçe e Bilbao. Salgono dunque le probabilità che la prima rivale romanista provenga dall'Est o dal Nord Europa. In quest'ultimo caso aumenterebbe la difficoltà, visto che i campionati nazionali sono ancora in pieno svolgimento. E allora occhio ai norvegesi del Valerenga e del Fredrikstad, ma soprattutto al Goteborg. Per questioni ambientali è sconsigliabile la trasferta di Spalato, contro l'Hajduk, mentre si fanno preferire l'Honved Budapest, il Ljubljana, gli Young Boys Berna e i ciprioti dell'Apop. In caso di passaggio del turno la Roma raggiungerà Genoa e Lazio, le altre due rappresentanti in Europa, senza però che ci sia derby prima degli Ottavi.

Si torna in campo lunedì 20 a Trigoria

Finito il ritiro di Riscone, la Roma è rientrata nella Capitale ieri sera con un volo charter subito dopo l'amichevole di Bolzano con il Blackburn.

La squadra ora tornerà ad allenarsi lunedì 20 nel pomeriggio. A seguire, doppio allenamento martedì 21, con seduta mattutina e pomeridiana. Mercoledì 22 la squadra scenderà in campo solo la mattina in vista dell'amichevole di giovedì 23 che verrà disputata in casa di un'avversaria inglese o spagnola. Riposo venerdì 24 e ritorno in campo da sabato 25 per un lavoro quotidiano (una seduta al giorno) fino al 29 luglio, giorno della prima partita di Europa League.

LUNEDI' 20 - pomeriggio

MARTEDI' 21 - doppia seduta

MERCOLEDI' 22 - mattina

GIOVEDI' 23 - amichevole (in Spagna o in Inghilterra)

VENERDI' 24 - riposo

SABATO 25 - Seduta singola (mattina?)

DOMENICA 26 - Seduta singola (mattina?)

LUNEDI' 27 - Seduta singola (mattina?)

MARTEDI' 28 - Seduta singola (mattina?)

MERCOLEDI' 29 - Seduta singola, mattina

GIOVEDI' 30 - Andata terzo turno preliminare di Europa League (in trasferta) 

Cassetti: "Sul nuovo modulo c'è da lavorare ancora molto"

Marco Cassetti analizza il nuovo modulo 4-2-4 che, nella sessione di ritiro a Brunico, è stato provato più volte da Luciano Spalletti, deciso a riproporlo anche in gare ufficiali. Intanto ieri con il Blackburn la squadra ha evidenziato di aver già appreso buona parte dei movimenti che caratterizzano lo schema, palesando però alcune lacune in fase difensiva:

"Siamo consaapevoli che dietro "balliamo" ancora un pò, sappiamo che dovremo lavorare sul 4-2-4 ancora molto. Non vogliamo subire il numero esagerato di gol incassati lo scorso anno. La nostra parola d'ordine sarà Riscatto e vogliamo fare bene anche in Europa League."

Spalletti: "Aquilani? Siamo aperti a trattative"

Le parole di Luciano Spalletti intervistato a Mediaset Premium al termine della'amichevole contro il Blaburn Rovers:

"Noi dovevamo portare a conclusione il ritiro e i giocatori ci sono arrivati, anche con un po' di fatica. Nel primo tempo si è visto una squadra accettabile. Il secondo tempo pochino peggio, ma ci sono stati troppi cambi, però sono soddisfatto, una volta che vinciamo ai rigori portiamo il risultato a casa.

Il bilancio è positivo, i ragazzi hanno sviluppato il lavoro programmato, ciò che dispiace solo l'infortunio a Perrotta e anche i problemini come quello di Vucinic che non è sceso in campo per non rischiare nulla.

Aquilani? Ormai le nostre cose sono chiare e bisogna accettarle. Noi vogliamo fare ragionamenti corretti. Bisogna essere aperti a parlare e alle trattative che ci vengono proposte. Noi non siamo preoccupati, sappiamo come dobbiamo lavorare e stiamo dando il massimo per una Roma che si confronti con le grandi. Probabilmente - ha aggiunto - due o tre operazioni andranno fatte ovviamente e sono convinto che riusciremo a lavorare bene. Nel calcio serve organizzazione anche all'ultimo momento."

Bruno Conti: "Nessuno ancora ha chiesto Aquilani"

Le parole di Bruno Conti ai microfoni di Mediaset Premium, a fine primo tempo della partita fra Roma e Blackburn Rovers:

"I giovani penso abbiano fatto un bellissima esperienza qui a Brunico insieme alla prima squadra. Spalletti sa che se c'è bisogno di qualche ragazzo interessante loro sono disponibile. Okaka non si è mosso male è buon giocatore. Aquilani rimane, fino a quando non ci sarà una squadra che ce lo chiederà. Quando questo accadrà vedremo."

Battuto il Blackburn Rovers ai rigori

La Roma vince ai calci di rigore. E, dopo Supercoppa e Champions League dello scorso anno, già questa è una notizia. L'impatto climatico al Druso di Bolzano non è semplice, con una temperatura intorno ai 34 gradi appena un'ora prima dell'inizio della gara. Oltre 3.000 i tifosi arrivati in Trentino per festeggiare la fine del ritiro e accompagnare la squadra verso il ritorno a Roma.

Caldo e calore quindi, inteso come affetto, quello che la Roma ha trovato ad accoglierla una volta lasciato il Royal Hinterhuber in Val Pusteria, per una sosta di novanta minuti a Bolzano. All'arrivo dei giocatori al campo, i tremila presenti hanno regalato cori per tutti. In cima alla hit parade del tifo, ovviamente, Francesco Totti. «C'è solo un capitano», si canta e si urla prima durante e dopo che Francesco è sceso dal pullman. Poi, una richiesta, quasi, ad un giocatore cresciuto egli ultimi mesi nell'indice gradimento della gente: Matteo Brighi. Le polemiche sollevate dal manager non scalfiscono l'affetto. «Brighi rimani a Roma» è più di una voce. Grande incitamento anche per Rodrigo Taddei.

Alle 20.30 i giallorossi sono in campo. Di fronte, un Blackburn orfano di Santa Cruz, volato alla corte degli emiri del Manchester City, e con Vieri ingaggiato in prova ma a guardare la squadra dalla tribuna. Non c'è Vucinic, assente dal campo di allenamento in mattinata per un affaticamento muscolare e zoppicante ai margini del terreno di gioco a Bolzano. Dentro allora Okaka al fianco di Totti, con Guberti e Taddei esterni larghi del nuovo 4-4-2 aggressivo inventato da Spalletti. Tra gli inglesi c'è Grella vecchia conoscenza del Parma e del campionato italiano. Subito un calcione a Pizarro per non farsi dimenticare. Meglio di tutti Okaka, almeno in avvio: pallone rubato sulla trequarti e palla a Taddei per il diagonale che vale l'1-0. Dietro brilla Mexes ma segna Riise. Su punizione, marchio di fabbrica un po' appannato nei primi mesi romani e, da alcuni mesi a questa parte, tornato a fulminare i portieri con il thunderbolt visto per anni a Liverpool. Bene, benissimo al tiro il biondo-non-più-rosso norvegese, che va meno bene, però, da centrale di difesa: sua la dormita che regala a Gallagher il gol del 2-1 ad un attimo dall'intervallo. 

La ripresa si apre con il gol del pari a firma Doran. Poi, tanti cambi e qualche sbadiglio, con una Roma decisamente meno interessante nonostante le novità. Faty rileva Mexes e torna a fare il centrale, ruolo che Spalletti ha scelto per il (breve?) futuro romanista del lungo francese. Crescenzi fa respirare Cassetti, Malomo consente a Riise di riprendere l'amata fascia. Greco, Pit, Barusso e D'Alessandro rivoluzionano la linea mediana. Esposito e Stoian cambiano l'attacco. Dove, stavolta, Totti saluta senza guizzi. Anche se, non è una novità, basta un suo tocco per accendere la luce. Si va ai rigori. Segnano tutti per la Roma: Greco, Barusso, Esposito. Per il Blackburn sbaglia Judge. La Roma vince dagli undici metri. Non succedeva dalla gara con la Fiorentina al Franchi, esordio di Bruno Conti sulla panchina giallorossa dopo le dimissioni di Del Neri. Era il 16 marzo 2005. Un digiuno interrotto. Si rifanno i bagagli, alle 23.45 la squadra sale sul volo charter che la riporta nella capitale. Saluti, baci e sorrisi. Il ritiro della Roma finisce così. Grazie Trentino. E arrivederci.