C'è solo l'A.S.Roma!

A Palermo tornano Brighi e Cicinho

Due trasferte in Sicilia in quattro giorni. Per mercoledì Ranieri potrebbe recuperare Brighi e Cicinho, che per la prima volta sarebbe convocato dopo l'infortunio della passata stagione.

Il brasiliano si sente pronto e può diventare per il tecnico una valida alternativa sulla fascia destra. Intanto il nuovo allenatore sta seguendo il recupero di Lobont, che nel giro di qualche partita potrebbe debuttare. Cominciano ad intravedersi le linee guida della squadra che ha in testa Ranieri. Burdisso è un punto di riferimento per la difesa. Quando Mexes avrà recuperato la migliore condizione, l'argentino si sposterà sulla fascia. A centrocampo, oltre a De Rossi, si punta molto anche sulla dinamicità di Perrotta e Taddei. Però a Palermo potrebbe far riposare uno dei due per rilanciare Brighi. In attacco Totti non si discute, a maggior ragione dopo lo show di ieri, ma Ranieri si aspetta molto anche da Vucinic, l'unico giocatore che con Perrotta può dare profondità a questa squadra. Il nuovo tecnico sta lavorando molto anche con Okaka, l'unico centravanti vero che ha in organico. Julio Baptista è fermo per una condrite al ginocchio. Dovrebbe restare a riposo un paio di settimane e tornare a disposizione per la metà di ottobre.

Curva Sud Vergognosa! Rifiutata la maglia del Capitano

Se ne stessero a casa per tutta la stagione, 'sti pezzenti!

La Curva Sud vuota per tutto il primo tempo. O meglio questa era l'intenzione, ma gli ultrà della Roma hanno resistito fino al 32' del primo tempo, ovvero dopo la seconda rete di Totti, facendo il loro ingresso in curva accolti tra i fischi di una parte dell'Olimpico. Almeno per una buona mezz'ora però lo stadio è rimasto in silenzio o quasi, intervallato da dodici "bomboni" lanciati tra gli spalti vuoti. Una protesta anche questa per far pagare multe salate alla società. E Totti non ha gradito il comportamento dei tifosi: la tensione a fine partita era evidente, quando il capitano è comunque andato sotto la curva a salutare, ha lanciato la maglietta che però è stata subito respinta al mittente. Un gesto polemico che avrà inevitabilmente uno strascico. Un'altra macchia durante il minuto di raccoglimento per i militari uccisi a Kabul, con l'intero stadio in silenzio o ad applaudire e i tifosi fuori dalla curva a fare qualche coro. Magari, non se ne saranno accorti. Per il resto, da parte degli ultrà della Sud c'è stato uno sciopero del tifo vero e proprio, seppur per soli trentadue minuti. Una protesta vibrante da parte dei sostenitori di fede giallorossa per dire no alla tessera del tifoso in primis, ma anche per contestare Rosella Sensi, e per diversi motivi stavolta. Ma andiamo con ordine. Lo scopo principale era manifestare in modo massiccio dissenso per la tessera del tifoso, lo strumento che il ministero degli Interni adotterà da gennaio, puntando a fidelizzare i tifosi con i club e a responsabilizzare ancora di più gli uni con gli altri. E fin qui tutto chiaro o almeno apparentemente. Ma non tutti potranno avere questa particolare card o vera e propria schedatura autorizzata e legalizzata, come si sostiene da più parti, visto che chi è stato condannato anche in via non definitiva per reati commessi in occasione o a causa di manifestazioni sportive non potrà averla. Oltre all'odiata card del Ministero, gli ultrà e non solo hanno contestato la società per la gestione della trasferta di Siena e altro ("Noi cor core grosso, voi con la panza piena") apparso in Tevere) e la squadra. "TIfiamo solo la maglia" e "Giocate quando vi pare", alcuni cori della Sud. In curva poi c'erano diversi striscioni con il numero 9, ma non erano per Vucinic, bensì per i nove tifosi arrestati dopo gli scontri di Basilea. "Onore ai 9 di Basilea", il pezzo di stoffa apparso sia in Sud, sia in Nord. Ma anche "Ragazzi non mollate" e "Liberi".

Taddei: "La squadra c'è. Totti? E' un grande campione"

Queste le dichiarazioni di Rodrigo Taddei al termine della gara a Roma Channel: "La squadra ha dimostrato gran carattere. Possiamo fare ancora meglio, dobbiamo riposare e pensare alla prossima gara. Quando non si vince le critiche ci saranno sempre, ma tutti sanno cosa vogliono Abbiamo lavorato tanto e dopo due giorni di lavoro è cambiato il risultato. Confermando che la squadra c'è. Mister Ranieri, dice che la qualità c'è. Bastava la voglia di fare come oggi e siamo riusciti a fare tre punti. Ora abbiamo due trasferte difficili. Dobbiamo essere concentrati e cercare di prendere i tre punti che sono sempre il nostro obiettivo".

Il brasiliano ha poi dichiarato alle radio:

"In tre giorni siamo riusciti a cambiare una situazione complicata. Dobbiamo fare del nostro meglio e continuare così. Totti? E' un grandissimo campione, non se ne deve neanche parlare. Ranieri? E' un allenatore che sa curare bene i dettagli, abbiamo ancora tanto da migliorare".

Totti: "Applichiamo il calcio che chiede Ranieri"

Il Capitano Francesco Totti, in mixed zone, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: "Sono contento della doppietta, ora dobbiamo continuare in questo modo, con questo impegno, applicando il calcio che ci chiede Ranieri. Abbiamo corso tanto, speriamo di poterlo fare sempre".

De Rossi: "Partita senza fronzoli e giocata bene"

Daniele De Rossi a Roma Channel: "Nel gol, durante il salto sembravo Scarchilli al Corallo a beach soccer. A parte gli scherzi è stata una gran bella partita. Bellissimo primo tempo dal punto di vista dell'intensità e dell'organizzazione. Abbiamo fatto una grande partita senza fronzoli. L'altra faccia della medaglia dice che siamo troppo vicini a Basilea per dire che è cambiato tutto. Non voglio pensare che sia stata solo una rivincita. Si può vincere o perdere ma dobbiamo giocarcela. Oggi contro una grande squadra. La trasferta di Catania? Si giocherà a pallone sicuramente. Sarebbe scorretto pensare a ciò che potrà accadere. Si giocherà solo a pallone".

Julio Sergio: "Dobbiamo continuare a lavorare"

Julio Sergio a Roma Channel: "Era una gara importantissima, abbiamo fatto benissimo e dobbiamo continuare così. E’ difficile dire come uscire dal momento difficile, noi dobbiamo giocare sempre così, all’Olimpico e fuori casa. Abbiamo le qualità per farlo, abbiamo grandi giocatori. Da oggi dobbiamo fare il massimo sforzo per arrivare sempre più in alto".

Pochi gli interventi di oggi ma importanti: "Quando si gioca in una grandissima squadra si fanno pochi interventi, ma devono essere decisivi. Oggi ho dovuto fare questo, sono contento e spero di fare ancora di più. Dobbiamo pensare sempre di poter fare di più, con la qualità che abbiamo. Se sono titolare? Dobbiamo chiedere al mister, ho aspettato tanto e ora voglio continuare. È una grande opportunità giocare per la Roma. Come mi trovo? Si migliora piano piano, è più importante riprendere il tempo del pallone e lo spazio della porta, perché l’allenamento non è la partita. Posso crescere, è solo la quarta partita in quattro anni. Sono soddisfatto, ma voglio fare di più. E’ la quarta squadra in cui gioco con Doni, abbiamo rispetto, abbiamo le stesse qualità, ognuno ha il suo momento e deve saperlo sfruttare le nostre mogli sono amiche, abbiamo un ottimo rapporto, c’è rispetto".

Burdisso: "Oggi si è vista la Roma di sempre"

Nicolas Burdisso alle radio: "Abbiamo giocato bene, è tornata la Roma di sempre. Dobbiamo continuare così, con questo carattere. La Fiorentina non ha giocato bene perché siamo stati bravi noi. Grinta e carattere, queste sono le caratteristiche della vera Roma. Oggi ci siamo riusciti. Il gol subito è stato un errore. Siamo sulla buona strada. Juan? Mi trovo bene sia con lui che con Mexes. Sono pronto a giocare anche terzino se ce ne è bisogno".

Vucinic: "Siamo migliorati molto"

Mirko Vucinic a Sky Sport: "Per la verità non ho sentito le parole di Ranieri...Pure i montenegrini sanno come gioca Totti però non lo pigliano mai..come è accaduto stasera. Il mister ci ha detto che dobbiamo essere aggressivi senza palla e di darci dentro. Lo abbiamo dimostrato e abbiamo giocato alla grande. Nella giocata che ha portato al rigore non ci ho pensato, anzi. Ho cambiato idea all'ultimo momento e mi è riuscito".

Rosella Sensi: "Ho visto i giocatori che conosco"

Rosella Sensi a fine gara: "Non so se è servita la strigliata so solo che si è vista la vera Roma. Ho visto i giocatori che conosco io e sono contenta. Abbiamo visto i giocatori che lottavano per 90 minuti ed era importante dimostrarlo e sbloccarsi da alcune amarezze. Guardate la pessima partita contro il Basilea. I giocatori sanno quel che pensa Mister Ranieri. Sicuramente abbiamo visto la Roma che conoscevamo e che combattono per la maglia. I petardi? Mi dispiace perché i tifosi debbano sempre distinguersi per star vicino alla squadra come hanno sempre fatto, quindi mi dispiace molto".

Ranieri: "Ho visto la grinta giusta"

Claudio Ranieri a Sky Sport: "Totti è un giocatore simbolo della Roma e ha fatto una grandissima partita. Non so se ha sentito le critiche, lui era serio perché voleva una prestazione cosi e ha la soddisfazione dentro di se di aver fatto un'ottima prestazione."

Il prossimo obiettivo? E' continuare a vedere la squadra lottare cosi. Mi piace quando si gioca con determinazione e grinta. Poi puoi anche perdere però se c'è grinta va bene. I ragazzi l'avevano persa ma la stanno ritrovando. Aspettiamo altre partite per la conferma. Perrotta aveva la licenza di inserirsi nel movimento delle punte e di fermare Zanetti che reputo importante per la Fiorentina. La posizione di Totti? Io do consigli, poi sono i campioni che fanno quel che sanno fare. Ho detto a Totti di venire incontro, quella era un'altra Roma. Poi c'è Vucinic che ha fatto una gran partita, un grande campione. Il gioco di Spalletti qui ha prodotto tanto ma io sono Ranieri e cambierò qualcosa. La difesa? Ho tre centrali ottimi. Ho messo in panchina Mexes perché Burdisso sta facendo cose ottime. Comunque credo molto in Mexes. La sensazione prima di entrare allo stadio è stata enorme. E ricordavo l'ultima partita in giallorossa quando vincemmo 2 a 0 contro il Cagliari di Gigi Riva. De Rossi? E' in grande condizione ed è un giocatore che vorrebbero tutti. E' completo. Va bene a me, a Spalletti e a Lippi.

Roma travolgente, 3-1 ai viola! Totti e De Rossi show!

Il capitano firma due gol (uno su rigore) e l'assist per la splendida terza rete di De Rossi. E tutta la squadra domina la Fiorentina. Di Gilardino il gol della bandiera.

E’ la Roma che i tifosi chiedevano quella vista nei primi quarantacinque minuti della sfida contro la Fiorentina. Un po’ lenta dall’inizio, ma poi elettrizzata dalle prime azioni pericolose con Vucinic e Perrotta, e sbloccata dal rigore trasformato da Francesco Totti che ha aperto le danze. La migliore Roma dell'avvio di stagione, e il miglior Totti quindi: almeno nella mezzora che va dal 15' alla fine del primo tempo, è quello che si è visto stasera all'Olimpico. Ed è bastato per travolgere la Fiorentina.

L'avvio è equilibrato, con la Fiorentina che prova a prendere in mano il gioco e la Roma che risponde con ripartenze veloci che cercano spesso la verticalizzazione centrale. In un paio di queste occasioni, Vucinic arriva anche dalle parti di Frey, che risolve con la solita sicurezza. Col passare dei minuti, poi, la Roma inizia ad alzare il suo baricentro. Totti svaria spesso a sinistra per cercare l'assist per i compagni. A metà tempo è proprio forcing, e il gol è inevitabile. Arriva su un'incredibile ingenuità di Gamberini, che in area ferma Vucinic con un plateale fallo di mano: Totti trasforma il rigore, e a quel punto il dominio romanista diventa assoluto. Contro una Fiorentina frastornata e che non riesce a ritrovarsi, ai giallorossi bastano pochi minuti per il raddoppio: Frey para il possibile, ma su una sua respinta ancora il capitano romanista può girare in rete indisturbato. Ed è monologo degli uomini di Ranieri fino alla fine, con acuti di grande calcio come il terzo gol: grande apertura di De Rossi per Totti che da sinistra ripaga il compagno con un cross telecomandato, messo in rete di testa come lo stesso De Rossi sa fare.

 Al rientro in campo Prandelli si tiene in mano la carta Jovetic e anche le altre: chiede a chi è stato protagonista della nera ultima mezzora del primo tempo una prova d'orgoglio. E in effetti nei primi minuti qualcosa si vede, anche se Mutu non è in serata e lo stesso Montolivo, che dovrebbe dettare i tempi, è appannato. Proprio il centrocampista, tuttavia, riesce finalmente a impegnare Julio Sergio con un gran tiro da fuori. Poi c'è un colpo di testa di Gila che impegna ancora il portiere, e in generale i viola iniziano finalmente a far girare palla. E a questo punto ecco Jovetic per Mutu. La Roma però controlla e non sta a guardare, anche perché al posto di uno stanco Vucinic è entrato un guizzante Okaka a creare scompiglio nella difesa viola, anch'essa in serata no. Sull'altro fronte la retroguardia è invece sempre ben piazzata, al punto che col passare dei minuti i costruttori di gioco viola sono spesso senza soluzioni e gli attaccanti non trovano di meglio che tentare improbabili tiri da lontano. E' il solito Gila nel finale a inventare il gol di rapina che riesce anche a ricaricare i suoi, sfiorando pure il raddoppio: ma è troppo tardi.