Creato da Urbe_immortale il 11/09/2006
Blog dedicato all'A.S. Roma, la squadra della Capitale!

Lettera della squadra al Presidente Sensi

Ciao Presidente,
ci affidiamo a queste poche righe per dirti tutto quello che a volte magari non siamo riusciti a trasmetterti a voce o attraverso i gesti e i comportamenti.
Qualcuno di noi Ti ha conosciuto dal giorno in cui sei diventato “Il Presidente”, qualcuno ti ha incontrato durante i  Tuoi 15 anni di presidenza e qualcuno Ti ha conosciuto da poco, ma in ognuno di noi è rimasto impresso il tuo sguardo profondo, carico di umanità, pur se determinato e a volte, forse per chi Ti conosceva troppo poco, anche un po’ duro, ma nessuno di noi può dimenticare la passione con cui ci hai sempre seguito, anche quando non eri presente fisicamente. Sei sempre stato vicino a noi, a volte come Presidente, altre come un secondo padre.
In questi anni hai saputo coniugare sport e solidarietà umana e sociale, senza mai perdere i valori morali che sono propri dello sport. Hai fatto tanto per la Roma e per Roma, le tue passioni dopo l’amore per la tua famiglia, e i romani e i romanisti – e non solo loro – ti hanno accompagnato con dignità e riservatezza, così come Tu hai affrontato la Tua ultima battaglia, una delle tante ma sicuramente la più dura.
Noi non Ti lasceremo solo e non lasceremo sola la Tua famiglia e la famiglia romanista; la nostra forza sarà l’unione e faremo il possibile per farti sorridere da dove sarai, uno di quei tuoi sorrisi che ci regalavi quando venivi in spogliatoio per darci la carica.

Ciao Presidente, Tu sei sempre con noi.

 

Il gol di De Rossi alla Fiorentina commentato dal grandissimo e compianto Alberto D'Aguanno

 

Coppia di Campioni!

 

Il Capitano e Capitan Futuro

 

Serie A: 18^ Giornata:

Chievo-Inter

Atalanta-Napoli

Bari-Udinese

Cagliari-Roma

Catania-Bologna

Lazio-Livorno

Parma-Juventus

Sampdoria-Palermo

Siena-Fiorentina

Milan-Genoa

 

Classifica:

  1. Inter   39
  2. Milan*   31
  3. Juventus   30
  4. Roma 28
  5. Parma   28
  6. Napoli   27
  7. Palermo   26
  8. Sampdoria   25
  9. Bari*   24
  10. Chievo   24
  11. Fiorentina*   24
  12. Genoa*   24
  13. Cagliari*   23
  14. Udinese*   18
  15. Livorno   18
  16. Bologna*   16
  17.    16
  18. Atalanta*   13
  19. Catania   12
  20. Siena   12

* una partita in meno

 

Marcatori Giallorossi in Campionato

9 reti: Totti.

4 reti: De Rossi.

3 reti: Vucinic.

2 reti: Perrotta, Brighi, Burdisso.

1 rete: Taddei, Mexes, Riise, Menez, Cassetti.

 

Giudice Sportivo

Multe all'A.S. Roma nel corso della stagione:

€ 77.000,00

Squalificati per la prossima gara di campionato:

 

Espulsi nell'ultima partita:

 

5 ammonizioni.

De Rossi.

4 ammonizioni:

Cassetti, Pizarro, Menez, Perrotta.

3 ammonizioni (in diffida):

Totti. 

2 ammonizioni:

Vucinic, Andreolli, Mexes, Burdisso.

1 ammonizione:

Taddei, Okaka, Cerci, Vucinic, Doni, Riise, Motta, Guberti, Brighi.

 

Prossime gare AS Roma

6 gennaio, 18^ giornata:

 -

9 gennaio, 19^ giornata:

 -

12 gennaio, Coppa Italia, Ottavi di Finale:

 -

 

Europa League

Sedicesimi di Finale:

Panathinaikos-Roma (18 e 25 febbraio)

Marcatori giallorossi in Europa League:

11 reti: Totti.

3 reti: Menez, Okaka, Cerci.

2 reti: De Rossi, Riise, Vucinic.

1 rete: Guberti, Perrotta, Andreolli, Scardina.

 

« La Roma non ha mai pianto

e mai non piangerà:

perché piange il debole,

i forti non piangono mai. »

Dino Viola

 

Immenso Capitano

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Rabona di Aquilani e gol del Capitano al Milan

Il fantastico gol del Capitano a Marassi

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CAPITAN FUTURO! D.D.R.!

 

    

 

 

 

 Francesco, Daniele e Simone

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    CAMPIONI DEL MONDO!

  

Vivi come se tu dovessi morire subito,

 pensa come se tu non dovessi morire mai.

 

Messaggi del 15/10/2009

Unicredit pignora la Sensi.

Post n°3600 pubblicato il 15 Ottobre 2009 da Urbe_immortale

È scoppiata la guerra fra Rosella Sensi e Alessandro Profumo, il manager di Unicredit che è anche il principale creditore del gruppo Italpetroli-Roma calcio fondato dal compianto Franco Sensi. Che la situazione da tempo fosse tesa lo indica il debito dei Sensi con il primo gruppo bancario italiano: circa 320 milioni di euro, comprensivi delle rate di interessi che non sono più onorate da tempo. Ma a fare scoccare la scintilla è stata proprio Rosella, la donna-simbolo del calcio italiano.

Lunedì scorso ha convocato con sole 4 ore di anticipo un consiglio di amministrazione straordinario della Compagnia Italpetroli spa. Obiettivo, la convocazione di un'assemblea della società in grado di nominare un nuovo consiglio di amministrazione di cui non dovrebbe più fare parte l'avvocato Roberto Cappelli, il mastino che Profumo ha preteso in consiglio quando Unicredit varando il piano di ristrutturazione del debito dei Sensi ha rilevato il 49% delle azioni della capogruppo. Cappelli con così pocopreavviso non ha potuto naturalmente partecipare ai lavori del consiglio, e all'indomani ha potuto solo chiedere il verbale della riunione che ancora non gli è stato trasmesso.

Ma quando Profumo è venuto a conoscenza dell'episodio, ha subito disposto il contrattacco. Da ieri con decreti ingiuntivi appena firmati sono partite le richieste di pignoramento degli immobili di proprietà della Compagnia Italpetroli spa e di un'altra società, la Roma 2000srl che controlla la maggioranza assoluta del capitale della As Roma, la squadra di calcio di cui è capitano Francesco Totti.

Nel gruppo Unicredit, stanchi di un braccio di ferro che finora non ha portato ad alcun risultato, si sta valutando anche un'azione di pignoramento delle azioni Italpetroli in mano alla famiglia Sensi, con l'obiettivo di gestire direttamente il gruppo e anche la squadra di calcio più amata dalla capitale.

A Rosella Sensi (che nell'ultimo anno ha preso la guida del gruppo rilevando la poltrona di presidente dalla mamma Maria Nanni) si contesta di avere fermato in ogni modo il piano di ristrutturazione del gruppo ostacolando ogni ipotesi di vendita delle partecipazioni. La Compagnia Italpetroli ha infatti sostanzialmente tre settori di attività: quello petrolifero (business sempre più in calo), quello immobiliare (con migliori prospettive grazie anche al possesso di un'area valorizzata dall'ex sindaco della capitale Walter Veltroni a beneficio della As Roma) e quello calcistico (assai meno promettente).

Anche se i Sensi più volte non hanno smentito trattative per la cessione della As Roma, alla banca creditrice non sono mai risultate offerte reali. Molte sono pervenute invece per il ramo petrolifero e di queste secondo Unicredit almeno tre sonodegne di essere prese inconsiderazione. Ma al pressing di Profumo la famiglia Sensi ha fatto fin qui orecchie da mercante, opponendo di fatto un netto rifiuto. A fronte delle contestazioni più volte è stato replicato: "volete mettere in difficoltà la Roma? Bisogna andarci con i piedi di piombo, perché la piazza dei tifosi della capitale è molto sensibile". Con questo spirito le uniche cessioni effettuate per l'impossibilità di indebitare ulteriormente il gruppo sono state quelle di partecipazioni minori, come la Petroli investimenti venduta per 35,5 milioni di euro generando una plusvalenza da 19 milioni di euro in grado di coprire le nuove perdite.

 
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Vucinic: "Domenica voglio esserci, magari insieme a Totti"

Post n°3599 pubblicato il 15 Ottobre 2009 da Urbe_immortale

Le possibilità di un suo impiego a Milano ci sono e Mirko Vucinic lo conferma nell’intervista rilasciata oggi al Corriere dello Sport

Vucinic come sta la zampa d’oca?
“Molto meglio, ho un’infiammazione sotto al ginocchio che i medici chiamano così. Anche oggi (ieri, ndr) ho fatto un buon allenamento sulla corsa e sono molto fiducioso. È stato un allenamento importante e che si è concluso senza alcun fastidio”
Quindi è ottimista per domenica?
“Sono sempre ottimista e per domenica ce la metterò tutta per esserci”
Anche perché contro il Milan ha un conto aperto giusto?
“Ho fatto diversi gol ai rossoneri e spero di farcela per allungare la serie positiva, ma soprattutto per rompere il ghiaccio visto che finora non ho ancora segnato in campionato”
Contro il Milan sembra metterci qualcosa in più
“E’ una grandissima squadra, si gioca in un grandissimo stadio. Mi piacerebbe sbloccarmi proprio a San Siro”.
Al Milan due gol di testa che non esattamente la sua specialità…
“Si, da questo punto di vista devo migliorare ancora. In quelle occasioni mi è andata bene”.
Il suo unico gol, a luglio al Gand, lo dedicò a sua sorella. Ha pronta un’altra dedica?
“Il prossimo gol lo voglio dedicare al direttore sportivo Daniele Pradè, perché è lui che mi ha portato qui e gli sono riconoscente. Solo io e il mio procuratore sappiamo quanto lui abbia inciso nella trattativa per il mio acquisto. Insieme alla dottoressa Mazzoleni”.
Il Milan in crisi vi spaventa o può essere un vantaggio?
“Loro sono una grandissima squadra. In crisi o no, ci metteranno qualcosa in più per uscire dal periodo negativo”.

Visto da fuori quale può essere il male del Milan?
“Non so quale sia il problema. Già fai fatica a capire i problemi da dentro, figuriamoci da fuori”
La Roma ha risolto i suoi?
“Diciamo di sì. Sono arrivate le vittorie, è tutto più facile. Speriamo di continuare come stiamo facendo. Sempre con la testa giusta e con il massimo impegno in allenamento”
Come hai vissuto il cambio di allenatore?
“Avevo un bel rapporto con Spalletti e penso di averlo anche con Ranieri. Ora gioco più vicino alla porta avversaria, con Spalletti a volte mi capitava di fare l’esterno a sinistra sulla linea dei trequartisti. Da attaccante mi muovo meglio”.
Ranieri ha detto che se lei lavorerà bene potrà diventare tra i più forti d’Europa. È d’accordo?
“Il tecnico mi sollecita spesso da questo punto di vista. In questi giorni cerco di insistere ad allenarmi con la mentalità giusta per diventare uno dei migliori”
Cosa le manca per esserlo?
“La continuità di allenamento. Ho sempre qualche acciacco che non mi permette di averla. E giocare con pochi allenamenti nelle gambe è dura”.
Con Ranieri la Roma ha fatto undici punti. Cosa è cambiato?
“Ranieri è stato bravo a trasmetterci la sua grinta, la voglia di crederci fino alla fine. Non dobbiamo mai mollare fino all’ultimo fischio dell’arbitro. Con questo atteggiamento abbiamo recuperato diverse partite nel finale”

Se Totti non dovesse farcela sarà lei il centravanti. Responsabilità in più?
“Sì, ma non mi spaventa. Se non mi assumessi le mie responsabilità non farei il calciatore. Francesco è molto importante per noi, uno come me non potrà mai sostituirlo. Cercherò di mettermi a disposizione della squadra. Ma se ci sarà anche lui è meglio: con Francesco è facile per chiunque giocarci accanto”

 
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Panucci: "Sono romanista e domenica vincerà la Roma"

Post n°3598 pubblicato il 15 Ottobre 2009 da Urbe_immortale

(IL TEMPO) Tre anni al Milan, otto alla Roma. Christian Panucci è il giocatore giusto per presentarci la sfida Milan-Roma di domenica sera. «Credo sarà una gara molto bella, giocata a viso aperto da entrambe le squadre visto che tutte e due hanno questa mentalità. La gente si divertirà».

Per chi farà il tifo?

«Che domande! Io sono romanista. Il mio sentimento è indiscutibile. Credo che la squadra di Ranieri sia più completa, quindi vincerà».

A chi avrà fatto più bene la pausa visto che le due formazioni hanno vissuto un inizio stagione non all'altezza delle aspettative? «Qualche passo falso ci può stare, ma credo che a lungo andare i veri valori escano fuori, per questo sono convinto che la Roma arriverà davanti al Milan. Mentre l'obiettivo del Parma è raggiungere i 40 punti per salvarsi, ma se continuiamo così potremo toglierci delle soddisfazioni. Pausa o no, penso che una partita così bella in uno stadio come quello di San Siro dà motivazioni molto forti».

La Roma sta cercando di recuperare Totti. «Francesco è un giocatore importantissimo, non si discute. Gli basta un metro libero e fa la grande giocata. Credo sia indispensabile per la squadra a patto che stia bene».

Ha un ricordo particolare di Milan-Roma? «Ce ne sono tanti, ma al Meazza abbiamo fatto spesso bene e ci siamo tolti tante soddisfazioni».

Chi sarà l'uomo partita? «Credo che per i giallorossi De Rossi sia fondamentale (potrebbe anche essere Vucinic... se giocasse). Per i rossoneri dico Pato l'unico che ha il cambio di passo per mettere in difficoltà la difesa della Roma».

Una difesa che però ha incassato diversi gol. «Un periodo d'appannamento può capitare, ma credo che una volta recuperata la condizione migliore, i miei ex compagni di reparto faranno bene».

Si sarebbe aspettato di guardare la sfida da spettatore? «Questo andrebbe chiesto ai dirigenti che hanno cambiato idea all'ultimo momento. Io ho fatto tutto il possibile per restare. All'ultima giornata di campionato mi hanno assicurato che ci saremmo visti il giovedì successivo ed invece non mi hanno mai chiamato. In ogni caso devo ringraziare tutti per gli otto anni trascorsi a Roma».

Se Spalletti fosse andato via prima il suo futuro sarebbe stato diverso? «A parte la parentesi di Napoli, io con lui ho avuto un buon rapporto. Spero possa trovare un altro difensore che gli realizzi una trentina di gol come ha fatto il sottoscritto. Sento ancora sia Conti sia Pradé. Se Panucci è andato via è stato per un problema di gestione. Vedo che tanti miei ex compagni che andranno in scadenza a gennaio non hanno ancora rinnovato, ma mi auguro lo facciano presto».

Quindi il problema è stato con Rosella Sensi? «Anche a lei auguro di avere un altro giocatore che faccia quello che ho fatto io nello spogliatoio in otto anni. La Roma mi ha dato tanto e credo di aver fatto altrettanto. Ho dato la mia vita alla squadra e sono stato me stesso nel bene e nel male. La porto nel cuore ogni giorno della mia vita».

Se Rosella le offrisse un ruolo da dirigente, accetterebbe? «Non penso che la Sensi mi chiamerà e francamente non mi ci vedo accanto a lei. Ha fatto tantissimo per questa società, soprattutto quando il nostro grande presidente Franco Sensi è venuto a mancare, ma penso che la Roma potrebbe essere molto di più».

Chi l'ha trattata peggio tra Roma e Milan? «Sono riconoscente ai rossoneri perché io sono arrivato giovanissimo e mi hanno aiutato ad acquisire la mentalità. Ma devo altrettanto alla Roma che mi ha permesso di entrare nella sua storia come difensore più prolifico. Mi sento un privilegiato».

Da Spalletti a Ranieri: cosa ci ha perso la Roma e cosa invece ha guadagnato? «Credo sia prematuro dirlo. Il primo in cinque anni ha fatto un lavoro straordinario, mentre Ranieri ha appena iniziato e non posso giudicarlo: anche se l'ho avuto per qualche mese al Chelsea».

Lei porterebbe Cassano in Nazionale? «Antonio sta facendo grandi cose, ma ci sono tanti attaccanti bravi. Lippi parla del gruppo quindi dovreste chiederlo a lui: ma io mi auguro che sia convocato». E Totti? «Francesco ha affermato che non sarebbe tornato in azzurro. È un grande campione, ma credo non sia corretto far giocare calciatori per tutte le qualificazioni e poi lui va al Mondiale».

Cosa le manca di Roma e cosa non le manca affatto? «Torno nella Capitale una volta a settimana, subito dopo le partite e riparto il martedì prima di pranzo. I ritmi a Parma sono diversi, c'è più tranquillità ed io ci sto benissimo. Non rinuncio a nulla. A Roma ho casa, gli amici e ci vivrò tutti i giorni tra un paio d'anni, quando smetterò di giocare, ma mi manca mio figlio Juanito e la mia fidanzata Rosaria. E poi il colore della luce è diverso rispetto a tutte le altre città del mondo».

 
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Italia-Cipro 3-2

Post n°3597 pubblicato il 15 Ottobre 2009 da Urbe_immortale

L'Italia ha battuto Cipro 3-2 (0-1) nell'ultima partita delle qualificazioni ai mondiali del 2010, gruppo 8. Un'Italia dai due volti e a due velocità chiude il girone di qualificazione ai Mondiali con la più incredibile delle vittorie. Sotto di due gol contro Cipro, e soprattutto molle e sconclusionata per 70' minuti, trova all'improvviso la grazia del gol in Gilardino.La sua rete nel finale a Dublino era valsa il passi per il Sudafrica, la tripletta di questa sera - con il 3-2 finale in pieno recupero - scacciano i fantasmi di una figuraccia. Contro Cipro l'Italia non aveva mai perso, stavolta ha sfiorato l'impresa. Il senso della serata in fondo lo dà il pubblico del Tardini, che prima ironizza sull'assenza di Cassano poi lo invoca, e alla fine capisce quanto l'Italia non ci stia allo scivolone clamoroso in casa. Così con due gol al passivo sospinge gli azzurri. Che a dire il vero fino al primo gol del loro centravanti avevano fatto poco e male. L'esame di D'Agostino e soprattutto Rossi, nella squadra tutta nuova del primo tempo, è fallito.

E non è un caso che la rimonta si leghi al ritorno al modulo dell'equilibrio, il 4-4-2, al rientro in campo dei titolari, e in particolar modo alla presenza di De Rossi. A ben vedere le indicazioni sono due: dietro la prima squadra c'è un ricambio tutto ancora da costruire. E se davvero il ct cerca vittorie importanti nelle prossime amichevoli, a cominciare dall'Olanda, le marce da ingranare sono parecchie. D'altra parte i lavori sono in corso. L'annuncio di Lippi sulla lista aperta per i Mondiali ha i suoi effetti sugli spalti del Tardini, nell'abbraccio alla nazionale: compare il consueto striscione 'Lippi metti a Cassanò ma anche un goliardico 'Lippi convoca noì. Altrettanto allegro l'approccio degli azzurri in campo, nonostante sia chiaro che per la maggioranza di loro si tratta di un esame vero e proprio. Non è tanto il turn over globale e il 4-3-2-1 inedito messo in campo da Lippi a toglier forza in principio agli azzurri: anzi, il ct l'ha costruito così per dare a D'Agostino la sua posizione preferita e per non sacrificare Rossi. Se il primo lì in mezzo ci mette tecnica e piedi, il secondo conferma il momento nero: incespica sul pallone, non è reattivo al tiro, e quando lo scocca sembra aver bisogno di un vaccino antinfluenzale tanto è debole la botta. L'unico a dar scosse è Santon, terzino e ala in uno. Cipro al contrario ha l'argento vivo e con la velocità delle ali manda subito in crisi l'Italia Passa appena un minuto e Marchetti esce male sul cross di Aloneftis, attivissimo a sinistra, ma Okkas non sfrutta. Prova a replicare Quagliarella scambiando con Gilardino, il suo tiro al 4' è debole. L'impressione dell'avvio è confermata dal gol dei ciprioti, un'azione in verticale velocissima: Avram -Makridis-Okkas paiono i brasiliani in Confederations, tanto è fermo il reparto difensivo di Lippi. È il minuto 13, e da lì partono i cori dello stadio che invoca Cassano. Anche perchè Okkas appena cinque minuti dopo sfiora il raddoppio sfuggendo sul filo dell'offside e bruciando Gamberini. Colpa anche della gioventù di Santon, che sale tardi rispetto ai compagni e lascia in gioco l'attaccante.

Ma l'età e la freschezza del 'bambinò sono l'unica arma d'attacco. Alla terza discesa, al 19', arriva fino dentro l' area, intelligente il passaggio centrale indietro su cui Pepe spara alto. Dal piede di velluto di D'Agostino parte invece poco dopo (21') un passaggio filtrante in area per Gilardino, Avgousti esce a valanga. Il regista azzurro, sempre di sinistro e sempre tra i cori del Tardini per Cassano, sfiora il pareggio su punizione alla mezzora. Resta il tempo per una parata di Marchetti sul colpo di testa di Dobrasinovic, per un tiraccio alto di Quagliarella nel recupero. E per un'ammonizione a un Gattuso più sfasato che nervoso: la federcalcio è certa, nonostante la diffida non scatterà la squalifica per la prima del Mondiale, sarà meglio rileggere bene le regole. L'Italia rientra negli spogliatoi tra i fischi e il coro di 'andate a lavorarè che tanto faranno infuriare Lippi, il ritorno in campo è un vero e proprio schiaffo. Il ct mette Camoranesi per Pepe e Di Natale per l'evanescente Rossi e torna a un più sensato 4-4-2 ma bastano altri tre minuti e Cipro raddoppia. Ancora un errore di Gamberini, e Michail non perdona Marchetti.

La reazione è immediata, di rabbia, come il tiro al 4' di Gattuso. Quagliarella ala sinistra fa tanta confusione, Di Natale si trova un paio di palloni in area ma imprecisi. Intanto Okkas sfugge ancora dall'altra parte e rischia di andare verso il tris. Attorno al ventesimo l'ultima mossa di Lippi, dentro De Rossi per D'Agostino. La serata azzurra sembra proprio non andare, se anche Di Natale tre volte si lascia sfuggire l'occasione nonostante sia capocannoniere del campionato. E sul colpo di testa di Gila che Avgousti para sembra vera e propria maledizione, al 28'. Ma c'è tempo e spazio per la gloria del numero 9, che colpisce tre volte. In rapida successione al 33' e al 36' su azioni gemella, prima di testa poi di destro. E mentre Marchetti si guadagna la serata salvando sul 2-2 il risultato, arriva al 93' il gol di rapina di Gilardino. Davvero emblema di una serata incredibile ma vera.

 
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Ranieri: "Un buon test, la squadra mi sta seguendo. Doni e Totti? Vedremo..."

Post n°3596 pubblicato il 15 Ottobre 2009 da Urbe_immortale

Al termine dell’amichevole Claudio Ranieri si è dimostrato abbastanza soddisfatto del test “È stata una buona partita – ha detto il tecnico ai cronisti presenti – veloce, un test proficuo per Doni, Cicinho ma anche per gli altri. Julio Baptista ha disputato un buon secondo tempo. Era qiello che volevamo da questa amichevole”.

 
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Anziolavinio-Roma 0-2: reti di Guberti e Perrotta.

Post n°3595 pubblicato il 15 Ottobre 2009 da Urbe_immortale

Termina 2 a 0 per i giallorossi l'amichevole contro l'Anziolavianio. In gol Guberti al 43' del primo tempo e Perrotta al 47' del secondo tempo.

Ranieri contro l'Anziolavinio propone un 4-2-3-1 di spallettiana memoria.
I primi quarantacinque minuti servono per capire le reali condizioni dei calciatori acciaccati, è questo in sostanza il motivo principale del match di oggi, aldilà del risultato.
Cominciamo dal portiere. La prova di Doni (schierato con i locali) è sicuramente positiva. Il portiere brasiliano si è disimpegnato bene in un paio di uscite, mostrando grande sicurezza. Un po' in ritardo sulla punizione vincente di Guberti.
Cicinho invece è ancora in condizioni non ottimali. Paolo D'Este, allenatore dell'AnzioLavinio, ha schierato sulla sua corsia molto alto Malinconico ed il brasiliano ha giocato una partita prettamente difensiva. Buoni un paio di anticipi. Le noti positive su Mexes invece arrivano per un paio di lanci in profondità ed una buona iniziativa in attacco. In fase difensiva un paio di volte si è perso l'uomo.
Brighi è stato piazzato davanti alla difesa al fianco di Faty, il riminese è cresciuto alla distanza dopo un avvio piuttosto timido. Diciamo che è molto titubante nel mettere la gamba per non farsi male.
Il milgiore? Jeremy Menez. Ormai Ranieri gli ha affibbiato il ruolo di trequartita ed il francese si è divertito a scherzare con i poveri difensori biancoblu. Dalla sua serpentina nasce la punizione del vantaggio.
In generale tutta la Roma ha giocato con il freno tirato, lasciando il pallino del gioco all'AnzioLavinio almeno per i primi 20 minuti. Da sottolineare la prova a proposito dell'ala destra Gamboni, che ha fatto impazzire Antunes. Durante il primo tempo qualche coro contro la società. La pioggia cade incessante su Anzio.

Nella ripresa Ranieri butta nella mischia Julio Baptista, ad un mese di distanza dalla sua ultima apparizione a Basilea.
Il brasiliano si posiziona dietro Esposito sulla trequarti. Le sue condizioni sono ancora precarie, si muove poco e tocca pochi palloni, uno comunque eccellente per Perrotta, poi sul final e fallisce un gol clamoroso da pochi passi. Ha bisogno ancora di tanto lavoro a Trigoria. Un'ora per Doni, poco impegnato dai suoi colleghi giallorossi. Per Milano il favorito sembra Lobont.
Prestazione in crescendo invece per Cicinho: nella ripresa si è fatto vedere di più sulla fascia destra, ma è mancato nella lucidità. Buono invece l'impatto sulla partita di Taddei e Perrotta, entrati nell'ultimo quarto d'ora dando brio alla manovra giallorossa. Quest'ultimo ha anche il merito di realizzare il 2-0 sfruttando una disattenzione di Papagna.Nota di merito per Faty, fulcro del gioco in ogni azione della Roma. Negativo incece nella ripresa l'esperimento provato da Ranieri con Cassetti centrale. Un paio di disattenzioni in difesa hanno permesso per due volte all'anziolavinio di rendersi pericolosa in attacco, sfiorando per due volte il gol del momentaneo pareggio. In sostanza un buon allenamento per i giallorossi, la forma della squadra sta crescendo e calciatori come Cicinho e Julio Baptista hanno accumulato minuti sulle gambe e torneranno sicuramente utili in questo tource di force che prevedrà 7 partite in 22 giorni.

 
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