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CIAO GABBO... ONORE!
"Si può morire così, per giunta dormendo? Qualcuno ci deve dire perché. Se parliamo di perdono dobbiamo parlare di giustizia e questa è una morte che chiede giustizia. Ci sarà una giustizia divina sulla quale nessuno può permettersi di parlare, ma ci deve essere anche una giustizia umana, che non sia una vendetta ma che aiuti per quanto possibile a placare gli animi di tanti di noi".
Dall'omelia pronunciata da Don Paolo Tammi durante il funerale di Gabriele Sandri.
In memoria di Gabbo, fratello di questa Urbe Immortale... al di là dei colori
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Viene dopo tante finte battaglie, il giorno in cui c'è da fare sul serio, e si ristabiliscono di colpo le gerarchie naturali:
avanti gli ultimi, i dimenticati, i malvisti, i derisi. Essi ebbero la fortuna di non fare carriera, anzi di non volerla fare, di non smarrire le proprie virtù nel frastuono degli elogi mentiti e dei battimani convenzionali.
Essi ebbero la fortuna di assaporare amarezze sane, ire sane, conoscere lunghi silenzi, sacrifici ostinati e senza lacrime, solitudini di pietra, amicizie non sottoposte all'utile e non imperniate sull'intrigo.
Berto Ricci
KAISERSLAUTERN, 26 GIUGNO 2006:
Lettera della squadra al Presidente Sensi
Ciao Presidente,
ci affidiamo a queste poche righe per dirti tutto quello che a volte magari non siamo riusciti a trasmetterti a voce o attraverso i gesti e i comportamenti.
Qualcuno di noi Ti ha conosciuto dal giorno in cui sei diventato “Il Presidente”, qualcuno ti ha incontrato durante i Tuoi 15 anni di presidenza e qualcuno Ti ha conosciuto da poco, ma in ognuno di noi è rimasto impresso il tuo sguardo profondo, carico di umanità, pur se determinato e a volte, forse per chi Ti conosceva troppo poco, anche un po’ duro, ma nessuno di noi può dimenticare la passione con cui ci hai sempre seguito, anche quando non eri presente fisicamente. Sei sempre stato vicino a noi, a volte come Presidente, altre come un secondo padre.
In questi anni hai saputo coniugare sport e solidarietà umana e sociale, senza mai perdere i valori morali che sono propri dello sport. Hai fatto tanto per la Roma e per Roma, le tue passioni dopo l’amore per la tua famiglia, e i romani e i romanisti – e non solo loro – ti hanno accompagnato con dignità e riservatezza, così come Tu hai affrontato la Tua ultima battaglia, una delle tante ma sicuramente la più dura.
Noi non Ti lasceremo solo e non lasceremo sola la Tua famiglia e la famiglia romanista; la nostra forza sarà l’unione e faremo il possibile per farti sorridere da dove sarai, uno di quei tuoi sorrisi che ci regalavi quando venivi in spogliatoio per darci la carica.
Ciao Presidente, Tu sei sempre con noi.
Il gol di De Rossi alla Fiorentina commentato dal grandissimo e compianto Alberto D'Aguanno
Serie A: 18^ Giornata:
Chievo-Inter
Atalanta-Napoli
Bari-Udinese
Cagliari-Roma
Catania-Bologna
Lazio-Livorno
Parma-Juventus
Sampdoria-Palermo
Siena-Fiorentina
Milan-Genoa
Classifica:
- Inter 39
- Milan* 31
- Juventus 30
- Roma 28
- Parma 28
- Napoli 27
- Palermo 26
- Sampdoria 25
- Bari* 24
- Chievo 24
- Fiorentina* 24
- Genoa* 24
- Cagliari* 23
- Udinese* 18
- Livorno 18
- Bologna* 16
- 16
- Atalanta* 13
- Catania 12
- Siena 12
* una partita in meno
Marcatori Giallorossi in Campionato
9 reti: Totti.
4 reti: De Rossi.
3 reti: Vucinic.
2 reti: Perrotta, Brighi, Burdisso.
1 rete: Taddei, Mexes, Riise, Menez, Cassetti.
Giudice Sportivo
Multe all'A.S. Roma nel corso della stagione:
€ 77.000,00
Squalificati per la prossima gara di campionato:
Espulsi nell'ultima partita:
5 ammonizioni.
De Rossi.
4 ammonizioni:
Cassetti, Pizarro, Menez, Perrotta.
3 ammonizioni (in diffida):
Totti.
2 ammonizioni:
Vucinic, Andreolli, Mexes, Burdisso.
1 ammonizione:
Taddei, Okaka, Cerci, Vucinic, Doni, Riise, Motta, Guberti, Brighi.
Prossime gare AS Roma
6 gennaio, 18^ giornata:
-
9 gennaio, 19^ giornata:
-
12 gennaio, Coppa Italia, Ottavi di Finale:
-
Europa League
Sedicesimi di Finale:
Panathinaikos-Roma (18 e 25 febbraio)
Marcatori giallorossi in Europa League:
11 reti: Totti.
3 reti: Menez, Okaka, Cerci.
2 reti: De Rossi, Riise, Vucinic.
1 rete: Guberti, Perrotta, Andreolli, Scardina.
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Messaggi del 21/11/2009
Ecco i convocati Da Claudio Ranieri per la partita contro il Bari:
Andreolli
Baptista
Bertagnoli
Brighi
Burdisso
Cassetti
Cerci
Cicinho
Doni
Faty
Guberti
Menez
Mexes
Motta
Okaka
Perrotta
Pizarro
Riise
Taddei
Totti
Vucinic
La "calda" settimana societaria è stata sottolineata dai tifosi con degli striscioni contro Rosella Sensi:
"Rosella noi tifiamo Roma e non la tua famiglia è giusto far gestire la comunicazione a Marra e Bendoni, dare gli esordienti a Muzzi, fidarsi di Geronzi?! conosci solo laziali?! Non è che pure te..."
Da sottolineare come i nomi di Marra, Bendoni, Muzzi, Geronzi e il te riferito a Rosella Sensi sono stati evidenziati con un pennarello blu...
"Faremo mercato" e hai ceduto Alberto, conferenze bulgare dove deliri, ti si contesta perchè sei incapace e con te la Roma non ha futuro! Chiedi aiuto ai tifosi ma dai la Nord ai baresi, paga li buffi e vaffanculo!"
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“La squadra ha lavorato bene, la sosta ci ha permesso di recuperare, anche se parzialmente, Totti. Ha permesso a Daniele di recuperare dalla frattura e dai suoi piccoli problemi. Due settimane veramente ottime. Ci siamo preparati bene per questo finale d’anno importante per la Roma”.
Cosa vi siete detti ieri con Rosella Sensi che magari oggi non era sui giornali?
“No, se non è scritto sui giornali, mi meraviglio, voi sapete sempre tutto di tutto. No, quando viene ci fa piacere. Ci ha caricato per questo mese importante. Grazie. Grazie...”.
Doni ha possibilità di giocare?
“Come no. Tutti quelli che ho convocato hanno le stesse possibilità. Il sabato sera tiro le somme e decido gli undici che vanno in campo e chi viene in panchina”.
Menez potrà realizzare il sogno di giocare con Totti e Vucinic?
“Prima o poi lo realizzerà. Per lui è importante continuare a giocare perchè sta facendo bene. A me sta il compito di decidere quando farli giocare insieme”.
Ma questa di Menez è una fissazione?
“Io sono più pragmatico, la cosa che più mi sta a cuore è aiutare la difesa a non subire gol. L’allenatore cerca di mettere giocatori validi tenendo un equilibrio tattico importante. Il Bari sta attraversando un momento bellissimo, gioca il calcio migliore di tutti, un calcio frizzate, come sempre le squadre di Ventura. Gara bella e difficile. dovremo fare un'ottima gara”.
La Roma giocherà quasi in trasferta perché ci saranno tantissimi baresi. Che significa questo?
“Significa che sta attraversando un momento dolcissimo e i tifosi la seguono, Noi dobbiamo recuperare la stima e la fiducia dei nostri tifosi e fare bene come sta facendo il Bari”.
Perché solo parzialmente recuperato Totti? È ancora indietro di condizione?
“Dietro è dietro sennò sarebbe un mostro in tutto e per tutto. E' stato tanto tempo fermo. Ha fatto una settimana completa con noi di allenamento, ma sta indietro. Recuperato è recuperato, dietro sta dietro. Parlavo sotto il profilo della forma fisica. mentalemnte il ragazzo sta bene. Non può avere i novanta minuti che hanno i compagni”.
“Non ci sono punizioni, un giocatore che deve andare in nazionale perché dovrebbe essere punito? Non vedo il perché”.
“No, significa che sono bravi. Un allenatore vuole sempre avere giocatori bravi. Poi un allenatore vorrebbe sempre tutti i suoi disponibili. Ma se stai in una grande squadra hai giocatori importanti e i giocatori importanti vanno in nazionale. È un tributo che devi pagare”.
Tornando al discorso con la Sensi, avete parlato anche di mercato?
“Se dico la verità parlate solo di quello. Non dicendovi niente potete spaziare nelle vostre componenti fantasiose. Meglio così, no?”.
Le hanno garantito che si muoveranno?
“So che seguiranno quello che mi hanno detto all’inizio. Sarà un anno di tribolazioni e di lotta e cercheranno di fare il massimo per la Roma”.
Ha detto di voler cercare di recuperare la stima dei tifosi. E la vostra autostima a che punto è?
“I ragazzi stanno belli carichi. L’autostima è recuperata, ora servono i risultati positivi che ti fanno diventare tutto più semplice. Come il Bari, che è in un momento molto frizzante e gli riesce tutto. Noi stiamo molto bene. Dobbiamo fare risultati. Con questi staremmo benissimo”.
“Il collettivo. Stimo Ventura da tantissimi anni, ci siamo incontrati in tutte le categorie. Il suo collettivo è di prim’ordine, giocano bene, hanno perso solo due partite. Hanno la miglior difesa, sarà una bella partita, avremo bisogno del nostro pubblico. Incontreremo difficoltà ma con l’aiuto del pubblico le supereremo”
Come sta De Rossi psicologicamente?
“Lui è molto carico, nella disgrazia forse gli ci voleva questo riposo, solo così poteva riposarsi a questo benedetto ragazzo. Adesso riprenderà con noi e tornerà a fare gli allenamenti”.
Quando tornerà ad allenarsi?
“Non lo so. Un’idea non ce l’ho. Prima facciamo rientrare con noi, poi vedremo”
Juan come sta? Dopo questa querelle...
“Non c’è stata querelle. Non stava idoneo per giocare. Ha detto a me che non se la sentiva. Ha questo problema. Quando forziamo nell’allenamento sente molto carico il muscolo. Spero piano piano si possa recuperare. Spero di poterlo recuperare anche quando faremo le tre partite a settimana. Ma finchè lui non mi dice che sta bene e che non sente il suo muscolo sovraccaricato dobbiamo andarci molto cautamente”.
“Perché non sta pronto. È un professionista serio e un conto è fare allenamenti personalizzati e un conto è giocare la partita: la partita è uno sforzo supremo, tu puoi allenare i giocatori al 100% ma la partita è un’altra cosa. Lui è un professionista serio, perciò non vuole entrare per 10 minuti e poi riuscire, allora sta attento e sente il suo muscolo per cui mi mette al corrente di ogni sua difficoltà”
Soprattutto nell’ultima settimana si è parlato molto del discorso societario e poco del campo volevo sapere se all’interno dello spogliatoio è arrivato qualcosa.
“No noi pensiamo soltanto ad allenarci e a far bene il nostro lavoro. Noi facciamo parte della Roma, ma facciamo parte della Roma che gioca, non della Roma che deve chiacchierare, parlare, discutere. Noi cerchiamo di fare il nostro lavoro al meglio di quello che possiamo fare perciò non sono entrate minimamente tutte le voci che ci sono state fuori.”
Quindi nessun alibi.
“No assolutamente. Guai. A me non piacciono giocatori che cercano alibi ma in nessuna maniera quando si parla di arbitri, di qualsiasi cosa, i responsabili siamo noi.”
Nel suo modo di concepire calcio nel 4 4 2 per lei è più coppia Totti Vucinic o Totti Menez, visto che è ancora prematuro pensare al tridente in quanto la squadra è ancora convalescente e bisogna sistemare alcuni meccanismi difensivi.
“Valide entrambe le coppie, cono complementari”.
Anche Vucinic Menez?
“Beh l’hanno fatto vedere, l’hanno fatto vedere a San Siro hanno giocato molto bene. Gli ha dato subito dopo 3 minuti con una palla gol, l’altra ha portato al gol, hanno giocato molto bene per cui sono complementari, si aiutano, si cercano, e questo per me è importante”
Pizarro sta meglio? Aveva avuto delle difficoltà.
“Sì lo sappiamo no, con la schiena, per questo alcune volte lo preservo, ha fatto la settimana completa e speriamo bene, domenica sera avevo sia lui che Perrotta col mal di schiena a San Siro per cui ero molto preoccupato, ma questa settimana l’hanno fatta molto bene tutti e 2”
Sulla fascia destra teoricamente ci sono tre soluzioni: Motta Cassetti e Cicinho. Uno dei tre lo considera come alternativa a Riise sulla corsia opposta, visto che il norvegese ha giocato molte partite?
“Beh l’unico che gioca anche a sinistra da quel che so io è Cassetti, insomma quando c’è stato bisogno di lui a sinistra ha giocato, per cui…”
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Scontro totale fra Italpetroli e Unicredit. La holding dei Sensi fa sapere di voler passare all'attacco con la richiesta di danni dalla banca guidata da Alessandro Profumo e smonta il castello giuridico alla base dell'atto di citazione con cui Unicredit vuol annullare il bilancio di Italpetroli. Pronta la risposta di piazza Cordusio, scritta sul filo del diritto con la quale viene confutato punto per punto l'accusa di Italpetroli. E la giornata era iniziata con un segnale distensivo di Unicredit che accogliendo l'apertura di Rosella Sensi di due giorni fa di voler pagare i debiti, ha fatto sapere di essere disposto a fissare tempi e modalità della vendita di asset in modo da restituire quanto dovuto. Le parti ora si siederanno ad un tavolo solo per discutere l'eventuale cessione di asset per far rientrare Italpetroli, la controllante della As Roma, del proprio debito nei confronti di Piazza Cordusio. Le prime avvisaglie di rottura sono arrivate quando la presidente del club giallorosso, Rossella Sensi, ha convocato una conferenza stampa per ribadire che la citazione della banca di Alessandro Profumo «non è una sentenza», sottolineando poi che «siamo persone per bene e intendiamo onorare il debito», ovvero quei 325 milioni di passivo che Italpetroli deve rimborsare all'istituto milanese. La risposta di Unicredit è arrivata ieri pomeriggio. «La situazione è semplice: esistono un creditore e un debitore. Se si vuole onorare il credito, noi ci aspettiamo proposte concrete di definizione di questa annosa vicenda, in relazione a tempi e modalità». Unicredit sta ancora attendendo il pagamento della prima tranche da 150 milioni. Si va verso la sospensione delle azioni giudiziarie? «Le azioni avviate non possono essere interrotte», ha fatto sapere Unicredit, in considerazione del fatto che l'apertura di un arbitrato non pregiudica o congela alcun tipo di azioni volta a recuperare il debito. Dopo le parole di Unicredit, è di nuovo intervenuta la Sensi, con un comunicato emesso da Italpetroli. Ha ribadito che «i decreti ingiuntivi sono stati rigettati». Nel tardo pomeriggio è arrivata, attraverso l'Adnkronos, la notizia che tutti e tredici i decreti sono stati respinti. Quindi arriva anche la conferma che la Sensi chiederà a Unicredit i danni. Anche in questo caso, la risposta di Unicredit, alla Sensi e alle indiscrezioni di stampa sui legali di Italpetroli, non si è fatta attendere: «Il Tribunale di Roma ha ritenuto di non poter entrare nel merito dei decreti ingiuntivi, avendo ritenuto sussistere la competenza del Collegio Arbitrale». Ovvero, una volta ricevuta da Italpetroli la richiesta di apertura di arbitrato, il giudice ha «ritenuto di dichiararsi incompetente» e lasciare la questione al lodo arbitrale, senza che questa decisione abbia «fatto venir meno alcun diritto alle ragioni di credito vantate dalla banca». Nominato per l'arbitrato l'avvocato Enrico Gabrielli, professore all'Università di Roma «Tor Vergata», Facoltà di Giurisprudenza, dipartimento di diritto e procedura civile.
Unicredit calca la mano: «le iniziative assunte e che saranno assunte in futuro costituiscono un doveroso esercizio dei propri diritti finalizzato a rientrare di una considerevole esposizione creditoria», anche perché in passato «l'istituto ha per lungo tempo ricercato soluzioni bonarie che, sfortunatamente, non hanno prodotto gli esiti sperati». Come a dire: abbiamo aspettato a lungo, ora basta. E la rottura dell'accordo di rinegoziazione del debito, prosegue ancora la banca, «non è un pretesto formale», ma nasce da una clausola di recesso prevista nel contratto stesso. E che presumibilmente sarà oggetto di contestazione anch'essa in sede di lodo arbitrale. Insomma, non finisce qui.
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Gira e ti rigira, le domande alla fine sono sempre le stesse: la Roma sarà venduta? E, nel caso, a chi? La dottoressa Sensi, ogni volta che ha preso la parola, cosa che negli ultimi mesi è accaduta come mai in passato, ha ribadito di essere pronta a prendere in considerazione un'offerta seria da parte di chi abbia a cuore le sorti della Roma. Sul fatto di aver a cuore le sorti della Roma non possono crearsi degli equivoci. Al contrario sul " seria" bisognerebbe intendersi. Perchè c'è chi può ritenere seria un'offerta di 200 milioni e chi, invece, per associarci lo stessoa ggettivo la valuta il doppio. Questioni di punti di vista (ricordando peraltro che la società giallorossa è quotata quindi ha un valore che può essere definito con uno scarto massimo di qualche decina di milioni di euro) ma che fanno tutta la differenza del mondo. a parte i non pochi rumors non confermati che continuano a circolare sul possibile acquirente della Roma, allo stato attuale delle cose, sono due i possibili pretendenti: il dottor Francesco Angelini dell'omonimo gruppo farmaceutico e un investitore straniero (nome per ora top secret) che Mediobanca avrebbe trovato da proporre ai Sensi.
Angelini c'è e non ha fatto un passo indietro rispetto a quando annunciò, attraverso le colonne del Corriere dello Sport fornendo anche cifre e numeri, il suo interesse per la Roma. Anzi di passi ne ha fatti più di qualcuno, in avanti. Come confermato, non più tardi di qualche giorno fa, da un comunicato del gruppo Angelini (richiesto senza obbligo dalla Consob) in cui si leggeva che "allo stato attuale delle cose nessuna proposta contrattuale e nessun prezzo determinato sono stati offerti alla controparti interessate...questo senza nulla togliere alla serietà dell'interessamento del gruppo per il rilancio della Roma mediante un importante investimento nella stessa." Ieri, su nostra sollecitazione, da fonti molto vicine all'imprenditore romano e romanista, ci è stato ribadito che la posizione è sempre la stessa. C'è anche dell'altro. Angelini non è solo. Al suo fianco ci sono due soci (romani e romanisti) i nomi non li fanno neppure sotto tortura, uno sarebbe riconducibile ad una famiglia di costruttori, l'altro ad un fondo italiano (in questo caso ci sarebbero tre opzioni possibili, ma ce n'è uno in pole position) che assumerebbe circa il 18% delle quote. Quarto in questo caso non incomodo, sarebbe la stessa Unicredit che rimarrebbe con una quota tra il 15 e il 20 per cento. Il problema da risolvere sono i rapporti tra i Sensi e Angelini. Pessimi. In un recentissimo passato, è andato a vuoto il tentativo di mettere in piedi un tavolo di conciliazione (c'è chi dice per il no dei Sensi, chi per il no di Angelini). Ma le istituzioni romane hanno fatto questo tentativo, non mollano. E stanno cercando nuovamente di mettere sedute le parti.
Anche Mediobanca, l'advisor della famiglia Sensi a cui è stato chiesto di trovare un partner, si è mossa. A quanto risulta al Corriere dello Sport, il dottor Geronzi, grande capo di Mediobanca, avrebbe trovato un investitore straniero (anche qui il riserbo sul nome è totale) pronto a rilevare la Roma. Con un'offerta che probabilmente sarebbe seria, ma che altrettanto probabilmente non soddisferebbe la seconda richiesta della famiglia Sensi, ovvero romano e romanista. Come la mettiamo allora?
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Meno male che Totti c'è. Il ritorno del capitano dopo 49 giorni-il 4 ottobre l'infortunio con il Napoli, il 26 l'operazione al ginocchio destro per intervenire sul menisco mediale- è un raggio di sole in un club tormentato dai problemi economici. Tempi cupi per la Sensi, la guerra con Unicredit, creditrice di oltre 324 milioni con Italpetroli. La citazione in giudizio della holding da parte di Unicredit, che ha chiesto l'annullamento del bilancio 2008- e le successive dichiarazioni della Sensi ("onoreremo il debito") hanno costretto la presidentessa a presentarsi ieri mattina a Trigoria e a riunire la squadra per un colloquio prima dell'allenamento. "Non date retta ai giornali, qui non c'è nessun fallimento in arrivo. State tranquilli e giocate." Questo il messaggio.
Poi l'allenamento e il raggio di sole: Totti sta sempre meglio ed è pronto a tornare, anche in Europa ( a proposito, i rivali del Basilea hanno battuto 4-2 lo Zurigo in Coppa Svizzera). Il Bari porta bene a Totti: gli ha segnato 7 gol. Il primo l'8 gennaio 1995, seconda rete in assoluto in serie A. Nella stagio 95-95 Totti fece goal al BAri all'andata e al ritorno e furono 11 in tutto in campionato. Al Bari, il 9 novembre 1997, la prima doppietta e sempre contro i purgliesi, il 21 novembre 1998 realizzò il terzo rigore personale. L'ultima rete di questa serie è datata 14 gennaio 2001: il rigore di Totti evitò alla Roma di essere battuta in casa nel campionato scudetto. A chiudere il cerchio, una considerazione: 4 dei 7 gol sono stati segnati a novembre. Toccare ferro, per il Bari, è il minimo. Totti avrà al suo fianco uno fra Menez e Vucinic - favorioto il francese- anche se Ranieri a sorpresa potrebbe puntare sul tridente con Menez a destra, Totti al centro e Vucinic a sinistra.
Lo scontro Sensi-Unicredit continua. "Non stiamo fallendo, vogliamo essere tutelati." ha detto la presidentessa. "Paghi i debiti accumulati da anni." ha risposto la banca. In questo scenario, Angelini e i suoi soci (tra cui potrebbe esserci il Fondo Clessidra e un rappresentante del gruppo Caltagirone) restano alla finsetra. Le istituzioni locali si stanno adoperando proprio per far incontrare lo stesso imprenditore farmaceutico e la Sensi, che però avrebbe già opposto il suo rifiuto. Mentre tornano i rumors di investitori stranieri.
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A quanto apprende l'ADNKRONOS anche il tredicesimo procedimento di ingiunzione ante causam presentato dall'Unicredit, sarebbe stato rigettato dal Tribunale di Roma.
Ma dopo che Italpetroli ha diramato questa nota, ecco che Unicredit smentisce Italpetroli.
Il Tribunale di Roma non ha rigettato i decreti ingiuntivi di Unicredit nei confronti di Italpetroli (controllante dell'As Roma), ma si è dichiarato incompetente.
Lo precisa Unicredit dopo che fonti legali vicine alla holding della famiglia Sensi hanno fatto sapere che il Tribunale ha già rigettato 6 dei 13 decreti ingiuntivi della banca che è creditrice nei confronti di Italpetroli per circa 325 milioni. «Il Tribunale di Roma - si legge in una nota di Unicredit - si è ritenuto incompetente rispetto ad alcune delle richieste di emissione di decreto ingiuntivo formulate da UniCredit; il provvedimento è stato quindi assunto su presupposti puramente procedurali, e senza che il Tribunale entrasse nel merito della pretesa di UniCredit. Con riferimento a quanto oggetto del giudizio arbitrale pendente e del procedimento di impugnazione del bilancio di Italpetroli promosso dinanzi al Tribunale di Roma - prosegue la nota -pur ritenendo del tutto irrituale e non appropriata la decisione dei legali della Italpetroli di trattare la questione a mezzo stampa anzichè nelle sedi proprie, UniCredit si vede costretta a precisare che non corrisponde a verità la affermazione secondo cui il recesso dall'accordo di riscadenzamento sia stato fondato su di un pretesto formale. È al contrario vero che Italpetroli, dopo essersi resa inadempiente agli obblighi di rimborso previsti dall'accordo stesso, non è stata in grado di attestare l'esistenza di un NAV positivo alla data contrattualmente stabilita. Tale circostanza - evidenzia Unicredit - è espressamente prevista dal contratto come motivo di recesso».
L'istituto di Piazza Cordusio sottolinea infine «come le iniziative da essa assunte, e che da essa saranno assunte in futuro, lungi dal potersi considerare strumentali, costituiscono un doveroso esercizio dei propri diritti finalizzato a rientrare di una considerevole esposizione creditoria. Come noto, prima di assumere tali iniziative l'istituto ha per lungo tempo ricercato soluzioni bonarie che, sfortunatamente, non hanno prodotto gli esiti sperati».
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Inviato da: IOXTEFOREVER
il 13/11/2009 alle 02:46
Inviato da: lolita_72gc
il 08/10/2009 alle 14:57
Inviato da: Solo_Camo
il 27/09/2009 alle 15:13
Inviato da: LadyWitchBlood
il 08/07/2009 alle 11:25
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il 21/06/2009 alle 17:15