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CIAO GABBO... ONORE!
"Si può morire così, per giunta dormendo? Qualcuno ci deve dire perché. Se parliamo di perdono dobbiamo parlare di giustizia e questa è una morte che chiede giustizia. Ci sarà una giustizia divina sulla quale nessuno può permettersi di parlare, ma ci deve essere anche una giustizia umana, che non sia una vendetta ma che aiuti per quanto possibile a placare gli animi di tanti di noi".
Dall'omelia pronunciata da Don Paolo Tammi durante il funerale di Gabriele Sandri.
In memoria di Gabbo, fratello di questa Urbe Immortale... al di là dei colori
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Viene dopo tante finte battaglie, il giorno in cui c'è da fare sul serio, e si ristabiliscono di colpo le gerarchie naturali:
avanti gli ultimi, i dimenticati, i malvisti, i derisi. Essi ebbero la fortuna di non fare carriera, anzi di non volerla fare, di non smarrire le proprie virtù nel frastuono degli elogi mentiti e dei battimani convenzionali.
Essi ebbero la fortuna di assaporare amarezze sane, ire sane, conoscere lunghi silenzi, sacrifici ostinati e senza lacrime, solitudini di pietra, amicizie non sottoposte all'utile e non imperniate sull'intrigo.
Berto Ricci
KAISERSLAUTERN, 26 GIUGNO 2006:
Lettera della squadra al Presidente Sensi
Ciao Presidente,
ci affidiamo a queste poche righe per dirti tutto quello che a volte magari non siamo riusciti a trasmetterti a voce o attraverso i gesti e i comportamenti.
Qualcuno di noi Ti ha conosciuto dal giorno in cui sei diventato “Il Presidente”, qualcuno ti ha incontrato durante i Tuoi 15 anni di presidenza e qualcuno Ti ha conosciuto da poco, ma in ognuno di noi è rimasto impresso il tuo sguardo profondo, carico di umanità, pur se determinato e a volte, forse per chi Ti conosceva troppo poco, anche un po’ duro, ma nessuno di noi può dimenticare la passione con cui ci hai sempre seguito, anche quando non eri presente fisicamente. Sei sempre stato vicino a noi, a volte come Presidente, altre come un secondo padre.
In questi anni hai saputo coniugare sport e solidarietà umana e sociale, senza mai perdere i valori morali che sono propri dello sport. Hai fatto tanto per la Roma e per Roma, le tue passioni dopo l’amore per la tua famiglia, e i romani e i romanisti – e non solo loro – ti hanno accompagnato con dignità e riservatezza, così come Tu hai affrontato la Tua ultima battaglia, una delle tante ma sicuramente la più dura.
Noi non Ti lasceremo solo e non lasceremo sola la Tua famiglia e la famiglia romanista; la nostra forza sarà l’unione e faremo il possibile per farti sorridere da dove sarai, uno di quei tuoi sorrisi che ci regalavi quando venivi in spogliatoio per darci la carica.
Ciao Presidente, Tu sei sempre con noi.
Il gol di De Rossi alla Fiorentina commentato dal grandissimo e compianto Alberto D'Aguanno
Serie A: 18^ Giornata:
Chievo-Inter
Atalanta-Napoli
Bari-Udinese
Cagliari-Roma
Catania-Bologna
Lazio-Livorno
Parma-Juventus
Sampdoria-Palermo
Siena-Fiorentina
Milan-Genoa
Classifica:
- Inter 39
- Milan* 31
- Juventus 30
- Roma 28
- Parma 28
- Napoli 27
- Palermo 26
- Sampdoria 25
- Bari* 24
- Chievo 24
- Fiorentina* 24
- Genoa* 24
- Cagliari* 23
- Udinese* 18
- Livorno 18
- Bologna* 16
16
- Atalanta* 13
- Catania 12
- Siena 12
* una partita in meno
Marcatori Giallorossi in Campionato
9 reti: Totti.
4 reti: De Rossi.
3 reti: Vucinic.
2 reti: Perrotta, Brighi, Burdisso.
1 rete: Taddei, Mexes, Riise, Menez, Cassetti.
Giudice Sportivo
Multe all'A.S. Roma nel corso della stagione:
€ 77.000,00
Squalificati per la prossima gara di campionato:
Espulsi nell'ultima partita:
5 ammonizioni.
De Rossi.
4 ammonizioni:
Cassetti, Pizarro, Menez, Perrotta.
3 ammonizioni (in diffida):
Totti.
2 ammonizioni:
Vucinic, Andreolli, Mexes, Burdisso.
1 ammonizione:
Taddei, Okaka, Cerci, Vucinic, Doni, Riise, Motta, Guberti, Brighi.
Prossime gare AS Roma
6 gennaio, 18^ giornata:
-
9 gennaio, 19^ giornata:
-
12 gennaio, Coppa Italia, Ottavi di Finale:
-
Europa League
Sedicesimi di Finale:
Panathinaikos-Roma (18 e 25 febbraio)
Marcatori giallorossi in Europa League:
11 reti: Totti.
3 reti: Menez, Okaka, Cerci.
2 reti: De Rossi, Riise, Vucinic.
1 rete: Guberti, Perrotta, Andreolli, Scardina.
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Messaggi di Novembre 2008
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Potrebbe costare grosso alla Roma il successo sulla Fiorentina.
Tre giocatori, infatti, sono alle prese con problemi fisici e uno, addirittura, si è infortunato prima che la gara cominciasse.
È il caso di Simone Perrotta, che ha dovuto alzare bandiera bianca nel riscaldamento per un problema dietro la coscia destra. «Il muscolo gli si è indurito- ha spiegato Spalletti- e domani bisognerà vedere se c'è qualche piccola lesione».
Marco Cassetti e Philippe Mexes invece sono andati ko durante la partita. Il difensore ha rimediato una lieve distorsione al ginocchio sinistro, mentre il centrale francese una contrattura ai muscoli paravertebrali. Tutti e tre, comunque, dovrebbero farcela per la gara di sabato pomeriggio contro il Chievo a Verona.
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"Dedico il mio goal a Edoardo a Metteo"
E' la lapidaria dichiarazione di Francesco Totti, in zona mista, al termine di Roma-Fiorentina.
"Ieri mi sono venuti a trovare e gli ho promesso che se avessi segnato gli avrei dedicato il mio goal" aggiunge Francesco.
Edoardo e Matteo hanno perso la mamma e il Capitano della Roma ha voluto dedicare il suo goal contro la Fiorentina a loro.
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Le parole di Daniele De Rossi a fine partita a Sky.
Quanto pesa questa vittoria?
Pesa a livello di classifica, poi perché abbiamo dato una conferma importante. Non eravamo quelli di inizio campionato.
La partita poteva finire con più gol?
Sì, magari 4-3. La Fiorentina ha avuto tante occasioni, aveva voglia, ma noi abbiamo fatto una partita eccezionale.
Ora Totti sta battendo tutti i record.
Per lui è normale. Per noi non c'è niente di nuovo in Francesco. Lui è Totti! Quando non rende al meglio, sembra che debba smettere da un momento all'altro, ma era solo un periodo. Ora sta facendo cose normali, quelle che sa fare lui.
Noi dobbiamo partire sempre per stare tra le prime quattro, è nelle nostre possibilità, poi quello che viene di più, come è successo lo scorso anno, tanto meglio.
Il quarto posto è il vostro obiettivo?
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Le parole di Doni, portiere della Roma, a Roma Channel e in zona mista, al termine di Roma-Fiorentina.
Vittoria importante...
Stiamo tornando a vincere e a giocare, la punizione è stata la parata più difficile non l'ho vista proprio bene, abbiamo giocato contro la Fiorentina che è una bella squadra, loro sanno giocare ed alla fine è stata una bella partita, ma noi siamo stati più forti.
Hai vinto il duello con Mutu che forse poteva venire a Roma...
Questa storia non c'entra niente oggi, lui è forte e non è venuto. E' un giocatore della Fiorentina.
I nuovi stanno uscendo...
Piano piano arrivano tutti, si diceva che non avevamo nessuno fino a qualche settimane fa no? Baptista, Riise e Menez sono forti, è difficile ambientarsi, io lo so bene, ma loro sono forti.
Quarto posto possibile?
Prima pensiamo a vincere poi è ovvio che guardiamo anche la classifica, continuando così secondo me ci arriviamo.
I tifosi ti amano molto.
La tifoseria a Roma è troppo importante, Comandano i tifosi, perchè qui sono molto importanti e sono caldissimi. In campo dobbiamo sempre fare bene per lasciare tutti contenti. Sono ruscito a fare una parata importante all'inizio e una alla fine e non è mai facile. Abbiamo fatto un buon lavoro.
Sono già tre partite che non subisci gol in campionato.
Non mi piace che cominci a girare questa cosa. Il merito è di tutti, il modulo è più protetto, del mister e di tutti i calciatori che corrono tanto per non prendere i gol. Abbiamo un gruppo grande in cui tutti sono importanti. Entra uno esce l'altro, tutti sono importanti e lo sono stqti in queste partite. Loro stanno facendo bene. E' difficile arrivare qui e subito fare bene. Loro stanno facendo un gran lavoro e secondo me miglioreranno tanto ogni partita.
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Le parole di Mirko Vucinic, attaccante della Roma, a Roma Channel, al termine di Roma-Fiorentina.
La Roma finalmente si è ritrovata.
Sicuramente. Mercoledì abbiamo vinto in Champions e siamo rimasti concentrati per vincere oggi. E siamo contenti.
Oggi hai mostrato lampi da fuoriclasse. Senti questa responsabilità?
Ognuno di noi ha questa responsabilità, a fine partita ero stremato, ma va bene così.
Ti stai specializzando anche in un ruolo in cui ti sacrifichi.
Alla squadra serve anche il mio sacrificio per vincere le partite, mi fa piacere di correre per i miei compagni.
E adesso state risalendo la classifica.
Siamo stati bravi a rimanere sereni e a giocare con tranquillità. Ora stiamo tornando al vera Roma.
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L'intervista concessa da Rosella Sensi, presidente della Roma, in zona mista al termine di Roma-Fiorentina.
Un'altra vittoria molto importante, firmata Totti.
Sicuramente Francesco è un grande giocatore, è il capitano, ma i complimenti vanno fatti a tutta la squadra. Da Spalletti a tutti i ragazzi.
Il quarto posto è alla vostra portata?
Ora l'obiettivo è fare una bella partita col Chievo. Pensiamo una gara alla volta.
E' la vittoria del cuore?
E' la vittoria del cuore, della passione, una vittoria molto importante.
Le è piaciuto Mutu?
E' andato bene, ma è andata bene tutta la Fiorentina.
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Le parole di Luciano Spalletti, allenatore della Roma, a Sky, al termine di Roma-Fiorentina.
Mourinho ha detto che la Roma è da scudetto.
Noi per il momento dobbiamo risalire la classifica, ci vorranno altre vittorie di fila per tornare a parlare di classifica. Per il momento, siamo rimasti troppo indietro. Mourinho lo ringrazio e gli faccio i complimenti per quello che sta facendo in questo campionato. A me piace come persona e come si pone in una realtà nuova.
Poteva finire con più gol questa partita?
Sono d'accordo, la gara è stata giocata benissimo da entrambe le squadre. Loro saranno amareggiati per la sconfitta, ma devono essere supportati dallo spettacolo visto oggi all'Olimpico. Anche loro avrebbero meritato di uscire vincitori dal campo.
Un altro gol di Totti, stavolta all'Olimpico.
Francesco si sta allenando con più continuità, avverte meno dolore, quando calcia lui è diverso da quando calcia uno normale. Lui ha questo dono.
Come avete ritrovato così velocemente le motivazioni?
Noi abbiamo quella classifica lì. Questo periodo di vittorie ci ha ridato la possibilità di risalire la classifica. I successi ottenuti fino ad oggi sono serviti per riproporci ad alti livelli, quelli che arriveranno in futuro serviranno per recuperare altri punti. Sul gol di Totti volevo dire che è stato molto bravo Baptista a creare lo spazio a Taddei.
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Dopo un primo tempo equilibrato e ricco di occasioni per entrambe, troviamo l'1-0 con il Capitano! Poi la Roma non concede quasi più nulla ai viola. Il capitano giallorosso colpisce anche un palo, Baptista la traversa.
Altri tre punti (la vittoria per 1-0 sulla Fiorentina è il sesto risultato utile consecutivo per la Roma), e la rimonta giallorossa in campionato procede a gonfie vele. In settimana la squadra aveva ribadito di non dare per perso il quarto posto, e il risultato di oggi non fa che confermare come le nostre velleità non siano solo sogni. Ora infatti il distacco dal Napoli, quarta forza del campionato, si è assottigliato a sette punti (e dobbiamo recuperare una partita). Ma soprattutto sono arrivate ulteriori, importanti conferme dopo la buona prova di mercoledì scorso in Romania: sulla salute della squadra, sulla condizione di Totti, oggi al gol n. 210 in maglia giallorossa e al n. 169 in Serie A, sulla ritrovata fiducia che è poi la vera benzina di ogni squadra. Doni salva anche la vittoria anticipando Mutu al 49' della ripresa.
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"C'è bisogno di conferme, perché di terreno ne abbiamo perso molto. Dobbiamo fare risultati straordinari, per rimetterci in riga". Luciano Spalletti sa che la Roma non può permettersi di interrompere la rincorsa ai piani alti della classifica: bisogna battere a tutti i costi la Fiorentina. Ecco cosa dice il tecnico nella conferenza stampa di Trigoria.
Con una Roma così, Mutu serviva davvero così tanto?
"Mutu è un calciatore di valore assoluto. Preciso che quella trattativa fu portata avanti da Pradè, fu un'idea sua. Definì correttamente quella operazione, ma quel che è fondamentale è il progetto, la programmazione, al di là dl valore dei singoli giocatori. Si può sopperire alla mancanza di qualche elemento, e la Roma farà un buon campionato anche se non è arrivato Mutu. L'operazione la condividevo, ma l'importante è il progetto. Per avere la serenità giusta".
Nelle ultime quattro partite, ha allestito quattro varianti del rombo. Quale è la più affine al suo credo tattico?
"Il punto fermo è la difesa a quattro. Poi si possono studiare più soluzioni in campo. Non dimenticando, non archiviando, il modulo precedente. Adesso abbiamo dei giocatori in più, e pure diversi, e quello che stiamo facendo è corretto".
Domani che Fiorentina si aspetta? E come andrà impostata la gara?
"La Fiorentina è alla pari, per quello che ha fatto vedere negli anni con Prandelli. L'anno scorso è arrivata quarta, è una grande squadra e sarà stimolata proprio dall'eliminazione. Ma le auguro la qualificazione in Uefa".
Dovrà contenere il morale dei giocatori. Quando è troppo alto, può essere un rischio?
"E' molto meglo venire da delle vittorie e andare incontro alla possibilità che ci sia troppo entusiasmo. Se fosse troppo, certo, andrebbe gestito. Ma i giocatori sanno quali risultati bisogna ottenere. I ragazzi si sono riappropriati della propria identità, perché sulle spalle abbiamo questi nomi qui (Spalletti si riferisce alla parola Roma, ndr) e dunque dobbiamo otteneredei risultati importanti, facendo un buon calcio, come nelle ultime partite".
Deve migliorare ancora la squadra?
"Può ancora migliorare. Quel che mi fa sperare per il futuro è questa facilità di far viaggiare la palla, che è una nostra caratteristica".
Brighi è la stella, ma qualcuno dice “prima era stato messo da parte”. E la sua crescita come è avvenuta?
"Mi sembra che Brighi abbia fatto una trentina di presenze, l'ho sempre tenuto in considerazione. Certo, poteva essere usato di più, e il responsabile sono io. Ma andiamo a vedere i risultati, io gestisco un gruppo che grosso modo ha lo stesso valore. Qualche volta tratto qualcuno in maniera diversa, ma vado da chi è più disponbile e intenzionato a dare qualcosa di più al gruppo. Brighi ha fatto vedere di essere un giocatore importante, come lo è sermpre stato d'altronde. E' stato in grandi squadre, poi in alcunemeno blasonate ed è tornato alla ribalta nella Roma. E' stato in Nazionale, l'ha persa, ma la ritroverà. E' un "insistente", fa sempre le cose allo stesso livello. E' come una batteria che si ricarica da sola. Lui fa sempre tutto al massimo, pure nel riscaldamento".
L'assetto tattico attuale pare dare ampie garanzie. Ma poi ci sarà un altro modulo, finita l'emergenza?
"Lei dice che abbiamo cambiato per la bassa classifica? No, non è così. I giocatori devono sapere che stanno facendo molto bene, e l'hanno visto tutti, e devono continuare così. Si è visto in campo: dalla circolazione della palla, dalla disponibilità alla corsa. E da quando in sei o sette aggrediscono l'avversario per strappargli la palla".
Qualche problema c'è in infermeria.
"Juan e Tonetto sono a disposizione, Panucci è da verificare perché viene da qualche giorno di stop e si è dovuto rifermare, va valutato come Pizarro, che ha preso una botta a Cluj".
Uno tra Cicinho e Riise andrà via a gennaio?
<Non mi interessa parla di queste cose. Come ho sempre detto, quando i giocatori fanno parte del mio gruppo, non vado a parlare di mercato. Il gruppo è buono e dobbiamo fare meglio dell'ultimo periodo".
Aquilani che ha?
"Quando uno fa un'attività agonistica di livello, è sempre esposto a certi problemi. muscolari Dobbiamo approfondire, fare degli studi ulteriori".
Quanto resterà fermo Aquilani?
"Non lo so. Spero per poco, perché l'ho visto molto più tranquillo. Lo dico in base alle sue sensazioni".
Può essere un problema l'emergenza in difesa per domani?
"Abbiamo otto giocatori con ruoli doppi in difesa e i quattro in campo possono giocare contro chiunque".
Prima era solo un problema di modulo?
"Ci sono stati più elementi concomitanti, non un solo fattore. Sono momenti che possono capitare nelle squadre di calcio, succede anche all'estero. E poi, forse, ha contato anche il momento di qualche giocatore a livello psicofisico. Ora, pensiamo a quello che abbiamo fatto vedere nelle ultime partite".
Conterà più la delusione viola o lo stato della Roma?
"Mi aspetto un'ulteriore prova della mia squadra e mi dispiacerebbe se non fosse così. Vorrebbe dire che non sarei stato in grado di capire quello che può proporre il mio gruppo. Poi, il risultato può essere qualsiasi, ma dobbiamo approcciarci bene".
L'Olimpico è all'altezza della finale di Champions?
"Assolutamente sì, ci saranno delle modfiche da apportare, ma non ci sono problemi o rischi di non giocarci la finale, perché il nostro pubblico si è comportato in maniera corretta. Vorrei vedere - come vuole la Uefa - uno stadio senza barriere. Bisogna aprire gli stadi. A Cluj ho visto uno stadio moderno, facilmente vivibile, famiglie intere allo stadio e pubblico corretto a contatto con i giocatori. Questa deve essere la direzione da prendere. Serve serenità familiare, e siamo tanti a pensarla così: facciamo la guerra a chi vuole che lo stadio sia un luogo di guerriglia. Allo stadio ci si va a divertire. I bambini devono vedere uno spettacolo".
Servirebbe parlare meno di moviola e più di rabone?
"Sì, occorrerebbe uno sforzo, perché è questo che porta spettatori. Se si sta attenti a rafforzare i concetti giusti, diventa fondamentale. A Roma abbiamo una città importantissima, la storia della città, l'identificazione nei nostri colori, nei nostri simboli, dietro ci sono migliaia di cuori che battono in maniera imponente, forte. La scritta As Roma va portata in evidenza e i giocatori ci si devono riconoscere. Per ora, è sulla fiancata del pullman".
La Fiorentina cosa le ricorda?
"Alla Fiorentina sono affezionato, per le mie origini. Devo riconoscere che Prandelli ha fatto un lavoro straordinario, sa quali tasti pigiare. Poi, ha giocatori di assoluto livello. La partita sarà difficile, pure loro hanno avuto problemi, ma offriranno grande spettacolo".
Ci sono analogie con le due crisi? Come se gli avversatri vi avesso ormai conosciuto?
"Non mi pare che la Fiorentina abbia fatto male. In qualcosa ci assomigliamo, perché pure loro si sono basati sul gioco di squadra, sul collettivo. Hanno giocato a calcio in questi ultimi anni. Con Gilardino, si alzano e vanno a cercare la terza linea".
Radice è stato l'ultimo allenatore viola a imporsi all'Olimpico. Che pensa di Prandelli?
"Prandelli è una persona squisita, l'ha dimostrato professionalemente e umanamente. Del Prandelli tecnico parlano i risultati, dell'uomo quello che lui stesso ha saputo trasmettere. Mi piace come lavora sul campo e gli auguro tutto il bene possibile".
Riise ha fatto un allenamento personalizzato?
"John è abituato a certi ritmi, ha chiesto di fare 10' in più di allenamento. Gli si dice poco, a John, perché è molto intelligente e darà il suo contributo ai risultati della Roma".
Battere la Fiorentina vorrebbe dire rosicchiare punti per il 4° posto.
"Se si propone così la questione, si creano tensioni. Noi vogliamo avere una classifica importante per quando si arriverà in fondo, al di là della Firoentina. E continueremo a farlo".
Per l'entusiamo, quanto è stato importante sentirsi di nuovo la squadra che per un'ora è stata campione d'Italia?
"Capitano quei momenti un po' così, ma poi o ci si innervosisce creando più confusione oppure si continua crederci, aspettando con calma che tutto vada a posto. Così ha fatto la squadra, dimostrando equilibrio e intelligenza".
Osvaldo e Pazzini hanno poco spazio alla Fiorentina...
"Non parlo dei miei, mi fate parlare di titolari e riserve altrui? Io do giudizi sui miei giocatori. Non li conosco quelli degli altri".
Ora giocate con De Rossi e due mezzali.
"La differenza con il 4-3-3 del passato, è che prima le punte restavano al di sotto della linea dei centrocampisti".
Aquilani e Pizarro possono fare le mezzali?
"Possono fare tutti e quattro i ruoli del rombo. Pizarro dovrà dimostrare di più nel possesso palla. Aqui è più portato ad offrire fantasia che la scivolata di traverso, a differenza di De Rossi".
In passato aveva due attaccanti esterni, ora il gioco davanti pare più accentrato.
"Quando giochi così, sono sempre lo tre punte che vanno ad allargarsi. L'importante è la spartizione di questi spazi, senza creare troppa densità in un settore solo".
Potremmo rivedere il 4-2-3-1?
"Certo. Non mettiamo in contrapposizione un comportamento di tre anni con uno di quattro partite".
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Questa mattina la squadra giallorossa si è ritrovata a Trigoria per svolgere il penultimo allenamento prima della partita di domenica prossima contro la Fiorentina.
La seduta è cominciata con una fase di riscaldamento seguita da esercizi sulla circolazione della palla. Gli unici assenti sul campo sono stati Okaka, Pizarro e Aquilani, con quest’ultimo che dovrà osservare 5 giorni di riposo assoluto a causa della contusione alla coscia sinistra rimediata a Cluj nella seduta di allenamento.
Si è giocata poi la tradizionale partitella in famiglia, Verdi: Artur, Panucci, Riise, Loria, Baptista, Menez, Tonetto, Perrotta, Montella. Rossi: Doni, Cicinho, Mexes, De Rossi, Brighi, Vucinic, Taddei, Totti, Virga.
Juan non ha preso parte alla partitella mentre Tonetto ha abbandonato il campo dopo qualche minuto e il suo posto è stato preso da Stoian.
Anche Panucci ha abbandonato la partitella, applicandosi una borsa del ghiaccio sul ginocchio infortunato, ma sembra che abbia abbandonato il campo solo a scopo precauzionale. La sua presenza in campo domenica pomeriggio resta in dubbio.
Pizarro poi ai tifosi all'uscita da Trigoria ha confermato: "Sento ancora qualche doloretto al al ginocchio ed ho preferito non allenarmi con il gruppo".
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«Sappiamo che abbiamo una partita in meno e che possiamo arrivarci, ma dipenderà da noi». Julio Baptista e il quarto posto in campionato, un obiettivo alla portata della Roma di oggi. Ai microfoni di Sky Sport24 il brasiliano parla così degli obiettivi della squadra giallorossa, che sembra ormai essere uscita dalla crisi di inizio stagione. «Se vinciamo le partite che dobbiamo vincere, allora, credo che ce la faremo. Il cambiamento del modulo? È una cosa che ogni allenatore deve valutare, quando le cose non funzionano c'è l'esigenza di cambiare. Lui ha tutti gli elementi per decidere e vedere se funzionano; lui l'ha fatto e penso che il sistema di gioco funzioni bene. I giocatori si ritrovano in questo nuovo modulo tattico».
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Il centrocampista della Roma, Matteo Brighi, ha parlato ai microfoni di Sky in vista della gara contro la Fiorentina. "Ho lavorato a Parma con Cesare Prandelli e di lui ho un bellissimo ricordo, come tecnico e come persona". Sulla gara. "Vogliamo continuare la nostra striscia positiva, scalando la classifica in cerca delle zone alte".
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Christian ha lavorato ieri a Trigoria, mentre Cicinho non ha ancora smaltito la febbre.
Cicinho ha ancora la febbre, Panucci migliora. Sono queste le notizie che giungono da Trigoria nel giorno in cui il resto del gruppo giallorosso è riuscito ad espugnare Cluj, rendendo "meno importante" l'ultima gara di Champions con il Bordeaux. Un'impresa che non ha visto partecipare i due terzini, rimasti al Fulvio Bernardini rispettivamente per un'influenza e per un'infiammazione al tendine rotuleo del ginocchio. Problemi che lo staff romanista ha preferito gestire non convocandoli per la trasferta in Romania e lasciandoli nella Capitale a curarsi. Ieri i due si sono allenati agli ordini di Luca Franceschi non scendendo in campo, ma limitandosi a del lavoro di fisioterapia (Cicinho) e palestra (Panucci). Il brasiliano, colpito da sindrome influenzale lunedì, ancora non ha smaltito la febbre. Un contrattempo che comunque dovrebbe essere smaltito in tempo utile per permettere all'ex Real di venire convocato per la gara di domenica con la Fiorentina. Difficile, invece, che scenda in campo dal primo minuto visto che sia Cassetti sia Panucci sembrano in vantaggio su di lui per l'incontro con i viola. L'interrogativo principale, però, sarà quello riguardante la condizione fisica del Grinta. Il numero 2 giallorosso è in miglioramento e sente meno fastidio, ma bisognerà verificare la sua condizione nelle prossime sedute (il gruppo tornerà ad allenarsi oggi pomeriggio alle 15). Se Panucci smaltirà l'infiammazione per domenica, allora dovrebbe toccare a lui scendere in campo; altrimenti sulla corsia destra di difesa verrà confermato Marco Cassetti.
Da tenere sotto osservazione anche lo stato di forma di David Pizarro e di Mirko Vucinic. Il cileno, nell'ultimo allenamento prima della gara con il Cluj, ha sofferto per un risentimento muscolare sopra al ginocchio e ha giocato spiccioli di gara contro la formazione di Trombetta. C'è ottimismo, però, per l'incontro di domenica contro la Fiorentina dove il Pek potrebbe partire dal primo minuto posizionandosi dietro alle due punte che dovrebbero essere Totti e Vucinic. Il montenegrino, partito per Cluj con la febbre, ha molte chance di giocare titolare contro i viola dando un turno di riposo a Julio Baptista. Ampia scelta ci sarà invece sulla linea mediana, dove il rebus è legato ai due "alfieri" che affiancheranno Daniele De Rossi (che verrà schierato al centro). I nomi in ballo sono quelli di Taddei, Brighi, Perrotta e Aquilani, con il Principino che con il Cluj non è andato neanche in panchina e che quindi difficilmente tornerà dal primo minuto con i viola. In difesa, invece, non ci sono dubbi sull'utilizzo della coppia Juan-Mexes, con a sinistra la probabile conferma di Tonetto al posto di Riise. Il norvegese, dopo la prova sufficiente con il Lecce, potrebbe trovare spazio con la Fiorentina solo per far riposare l'ex doriano.
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Il Capitano poi ha parlato anche alle radio private romane:
"Un grande goal e una grande vittoria soprattutto venire qui e vincere la partita non era semplice. Quello di stasera è stato un goal carino che metto dentro la bacheca, grande soddisfazione per me e per la squadra.
C’era una Roma in crisi, adesso stiamo rivedendo la Roma dello scorso anno, con lo spirito che abbiamo messo da parte. Adesso cercheremo di qualificarci come primi anche se nessuno se lo immaginava. Cercheremo di sfruttare questa occasione per il Bordeaux.
Brighi sta facendo un grandissimo campionato e si sta comportando da grande professionista e da grande uomo. Trica ha fatto 3 o 4 interventi brutti come quello su Cassetti che ha rischiato di fargli male, soprattutto era inutile a fine partita. Al Cluj non è mancato niente ha incontrato una grande squadra.
Più parlano male di me e più io segno, quindi continuassero!"
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È tornata la Roma, è tornato Francesco Totti. Dice a Sky: «L'importante è fare gol, poi come viene va bene lo stesso, e che vinca la Roma. Soprattutto in questo momento servono punti e vittorie che ci danno fiducia e voglia di andare avanti».
Dopo un settembre e un ottobre da dimenticare, adesso la Roma si sta ritrovando: «Il modulo sta facendo la differenza, da quando siamo riusciti a cambiare atteggiamento in campo abbiamo fatto tutti risultati positivi. Penso sia l'atteggiamento giusto da portare avanti».
Con la vittoria in Romania, la squadra di Spalletti ha conquistato la vetta del girone A e il 9 dicembre si giocherà la qualificazione col Bordeaux: «Non mi aspettavo di essere primo a questo punto, perché dopo la prima sconfitta quasi tutti ci davano per spacciati ma con la vittoria di Bordeaux e quella col Chelsea abbiamo capito di avere le potenzialità non per arrivare primi ma sicuramente per passare il turno. È un nostro obiettivo arrivare almeno al secondo posto e adesso che abbiamo la fortuna di arrivare primi cercheremo di sfruttare l'occasione perché eviteremmo tante big. Inizialmente, speravamo che vincesse il Chelsea a Bordeaux perchè quella del 9 sarebbe stata una partita diversa per noi, ora invece perdendo rischieremmo di uscire dalla Champions ma con questo spirito sarà difficile pure per il Bordeaux».
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Spalletti è sicuro: "Adesso si può dire che siamo usciti definitivamente dalla crisi. La squadra ha imboccato la squadra giusta, anche se dobbiamo camminare con i piedi ben piantati a terra perché viviamo in un ambiente facile agli entusiasmi".
Luciano Spalletti fa un po' l'equilibrista dopo il successo col Cluj, che chiude la parentesi negativa apertasi a settembre e lancia la Roma in testa al gruppo A di Champions. "Io ho sempre detto che la mia squadra ha qualità superiori - dice a Sky - le sta facendo vedere e io ora sono tranquillo".
Eppure il Cluj, specie nel primo tempo, ha messo in difficoltà i giallorossi: "Loro sono bravi, sanno giocare benissimo nello stretto, noi abbiamo corso e messo qualità, una squadra che si comporta così merita di vincere al di là di qualche errore che ci può stare. Potevamo pure arrotondare il risultato".
Deciso in gran parte dalla doppietta di Brighi: "Sta facendo benissimo, stavolta oltre a tagliare la strada al terzino si è proposto 12 volte oltre la linea difensiva. Bisogna dargli atto che è un grande calciatore".
Prima nel girone, il 9 dicembre contro il Bordeaux all'Olimpico la Roma si giocherà il passaggio e la possibilità di farlo come capolista: "Se ci fosse stata una vittoria del Chelsea, la situazione sarebbe stata più agevole per noi - conclude - Pure arrivando secondi non ci sono tutte le insidie dell'anno scorso come squadre da incontrare. Sono contento di avere vinto e felice di giocarmi il primo posto in un Olimpico che sarà voglioso".
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Così Matteo Brighi, l'eroe di Cluj con una doppietta, a Mediaset:
"L'importante era vincere, siamo più tranquilli, possiamo addirittura arrivare primi, cercheremo di sfruttare al massimo le nostre carte".
Si può dire che la crisi sia passata?
"E' un po' che facciamo risultato, anche grazie al rientro degli infortunati. Il campo non era facile, faceva freddo".
Come hai vissuto questo periodo, da riserva a titolare?
"Aspettavo il mio momento, qui a Roma c'è un gran gruppo, ti fa sentire importante. Io lavoravo sereno prima e lo faccio ancora adesso, come non mi deprimevo prima non mi esalto adesso".
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Cluj-Roma 1-3
Matteo Brighi si è preso il centrocampo della Roma dalla sera del 3-1 al Chelsea e ne è diventato il perno, il leader, l'uomo fondamentale. Stasera in Romania, Matthaeus segna anche una doppietta e diventa l'eroe della serata. Immenso anche il Capitano, autore di un gol capolavoro su punizione. Ora siamo primi nel girone, ma per passare sarà sempre decisiva la sfida del 9 dicembre all'Olimpico con il Bordeaux.
La Roma conquista la terza vittoria in questa edizione della Champions, imponendosi 3-1 a Cluj grazie a una doppietta di Brighi, a segno all'11' del primo tempo e al 19' della ripresa, e ad una rete di Totti, che dopo il "cucchiaio" di domenica ritrova oggi il gol in Europa dopo oltre un anno di astinenza, con una punizione capolavoro. La classifica del girone A premia al momento la squadra di Spalletti, ma il verdetto sulla qualificazione è comunque rimandato al prossimo 9 dicembre, quando la Roma incontrerà all'Olimpico il Bordeaux ed il Chelsea riceverà in casa i rumeni, già eliminati anche dalla Coppa Uefa.
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Tonetto: "Non sarà facile portare via i tre punti"
La conferenza stampa di Luciano Spalletti, allenatore della Roma, e Max Tonetto, difensore giallorosso, in vista di Cluj-Roma.
LUCIANO SPALLETTI
Che Roma si aspetta?
Stiamo attraversando un momento sereno, dobbiamo fare la nostra partita, ma nel rispetto del nostro avversario.
Col Cluj all'andata cominciò la vostra crisi. Domani potrebbe iniziare un nuovo corso?
Se riuscissimo a vincere si potrebbe definirla in questa maniera. Potrebbe sancire che siamo usciti da quel periodo e che avremo delle prospettive importanti.
La squadra come sta?
Qualche problemino della gara precedente da smaltire c'è sempre. Mirko ho deciso di non farlo allenare per precauzione, ha un po' di temperatura, non sta benissimo, ma niente di particolare. Dovrebbe esserci.
Vucinic è da valutare o è meglio risparmiarlo?
Abbiamo solo cercato di prevenire alcune insidie. Stava poco bene, il dottore l'ha visto e per questo ho deciso di rimandarlo in albergo a riposare.
Quali giocatori teme?
Il Cluj è una squadra di buon livello, di qualità e di corsa. E' una squadra messa bene in campo da Trombetta, un amico, so come esercita questa professione. Ha lavorato con tecnici bravissimi e ora sta andando benissimo anche da solo. Trica, Konè, Culio, Peralta sono tutti bravi i loro giocatori. Ma se noi riusciremo a fare la Roma dell'ultimo periodo possiamo portare via la vittoria. Dobbiamo essere bravi a mettere in pratica le nostre qualità e le nostre caratteristiche.
Domenica dopo la partita ha elogiato Taddei. Il suo giudizio su Taddei da intermedio?
E' una soluzione che mi piace e per certi motivi il ruolo gli calza a pennello più del ruolo di fascia. Ma lui può fare entrambe. La fase interna, comunque, la sa fare benissimo.
Quanto l'ha sorpresa vedere la squadra adattarsi così facilmente a un altro modulo?
Secondo me la squadra è stata agevolata perché molti uomini sanno come interpretare questo modulo. E' la loro capacità di interpretazioni delle situazioni dentro la partita che fa la differenza. Ho un'ottima squadra, loro sanno benissimo come comportarsi da soli. In questo atteggiamento di squadra ci sono molti margini di miglioramento.
MAX TONETTO
C'è una possibilità che con tre vittorie di seguito la Roma possa mettere da parte la crisi? Può essere la gara della svolta?
Sicuramente un risultato importante ci aiuterebbe a vedere la classifica in modo diverso, ma visto l'avversario dell'andata non sarà semplice. Dovremo fare attenzione al loro contropiede.
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Inviato da: IOXTEFOREVER
il 13/11/2009 alle 02:46
Inviato da: lolita_72gc
il 08/10/2009 alle 14:57
Inviato da: Solo_Camo
il 27/09/2009 alle 15:13
Inviato da: LadyWitchBlood
il 08/07/2009 alle 11:25
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il 21/06/2009 alle 17:15