AssicuratriceinRosa
Polizze Senza Tabù. Una ragazza di Un Blog In Rosa crea "L'assicuratrice in Rosa": un blog assicurativo che si permette di parlare, senza peli sulla lingua e con irriverenza, sulle magagne di assicurazioni, assicuratori, assicurati, polizze assicurative, contratti assicurativi. Tremate l'Assicuratrice in Rosa è arrivata! Invia i tuoi quesiti assicurativi e le tue esperienze assicurative ad uno dei blog assicurativi più irriverenti della rete!
Post n°18 pubblicato il 21 Gennaio 2010 da assicuratriceinrosa
Qualcuno mi chiede a gran voce: “Che cosa sono le franchigie?” Io rispondo:”Un modo come un altro per le compagnie assicurative per farti capire che sei un ladro”. In verità vi dico che di franchigie ve ne sono di vari tipi, e sono praticamente gli importi che le compagnie, in caso di sinistro, non pagano e rimangono a carico del ladro (secondo le compagnie assicurative), del martire afflitto (secondo le associazioni dei consumatori a cui dovete pagare la tessera di sostentamento). Due esempi per capire meglio: avete un incidente con danni da 1.000 euro ed una polizza con franchigia (mettiamo che la franchigia sia di tipo assoluto; degli altri tipi ve ne parlerò in seguito) da 300 euro. La compagnia vi riconoscerà 700 euro di indennizzo. Altro esempio: avete un incidente con danni da 200 euro ed una polizza con franchigia sempre a 300 euro ma in questo caso la compagnia non vi rimborsa nulla. Come mai le compagnie assicurative inseriscono le franchigie nelle polizze? Le compagnie inseriscono queste franchigie per quei danni che fanno vedere di rimborsare solo per questioni commerciali ma che non vorrebbero liquidare in quanto pensano che siano tutti danni inventati e falsi. Un esempio rivelatore è quello dei danni vandalici all’auto. Le compagnie non vorrebbero dare questa condizione perché la maggior parte sono danni, causati da incidenti tra parenti o con muretti e paletti vari che gli automobilisti pensano bene di far rientrare, furbescamente, negli eventi vandalici. Le compagnie assicurative, che avrebbero fatto meglio a non creare le condizioni eventi vandalici, le inseriscono nel pacchetto auto per una mera questione commerciale, accompagnate però da sostanziose franchigie che non possono essere eliminate Le franchigie, secondo le compagnie, dovrebbero costituire un disincentivo all’irrefrenabile desiderio del cittadino di farsi liquidare per ogni piccolissima cosa. E’ però una questione culturale molto vasta e con la franchigia non si risolve nulla anzi si alimenta ancora di più l’astio contro le compagnie assicurative che vengono tacciate di essere inventrici di congetture fantasiose per non pagare. A questo punto occorre fare una piccola digressione tecnica. In ambito assicurativo – attuariale vengono menzionati due termini: la frequenza e la gravità. Per frequenza si intende la probabilità di accadimento di un fatto dannoso (sinistro). Per gravità la dimensione economica del danno a seguito dell’accadimento di fatto. Le persone sono più sensibili a proteggersi dai sinistri che hanno una frequenza maggiore di accadimento anche se di lieve entità (esempio eventi vandalici) e si dimenticano di quei sinistri, magari più rari da accadere, ma che di solito hanno una dimensione economica elevata che può mettere in ginocchio una famiglia o far fallire un’azienda (incidenti con feriti). Conclusione: l’italiano medio si preoccupa di stipulare la garanzia eventi vandalici per aggiustare le rigature sulla fiancata dell’auto e si dimentica di elevare i massimali assicurativi per eventuali danni a persone. L'Assicuratrice in Rosa vi aspetta di nuovo nel suo blog assicurativo per fare critiche assicurative e per i vostri problemi assicurativi. Se volete partecipare inviate ogni vostra domanda assicurativa o raccontate le vostre esperienze con le assicurazioni alla casella di posta: assicuratriceinrosa@libero.it A presto |
Post n°17 pubblicato il 21 Gennaio 2010 da assicuratriceinrosa
Come tutti ben sappiamo, le polizze auto sono obbligatorie in tutto il mondo, ed è necessario che qualunque veicolo a motore circolante su strada in Italia ne abbia una. Il settore assicurativo RCA è molto vario, più gli anni passano e maggiori sono i servizi che le compagnie assicuratrici offrono agli automobilisti italiani. Ormai la filosofia dello spendere il meno possibile non funziona più. E’ importante imparare a riconoscere l’assicurazione che risponde meglio alle nostra esigenze, in quanto l’assicurazione perfetta non esiste, ma può esistere l’assicurazione più adatta a noi e alla nostra auto. Ad esempio, molti automobilisti non sanno che vantaggi/svantaggi può avere la stipula di una assicurazione auto Altri, invece, non considerano il fatto che con una minima spesa in più, possono evitare di sborsare migliaia di euro nel caso in cui la propria auto dovesse subire i furiosi attacchi di una forte grandinata. Altre polizze poco considerate sono quelle per gli atti vandalici alle quali, purtroppo, sempre più spesso gli automobilisti ricorrerebbero nei momenti in cui la foratura di una gomma li costringe a mandare a rotoli metà giornata di lavoro o una profonda rigatura su tutta la fiancata li costringe a spendere anche più di 1000 euro dal proprio carrozziere. Il consiglio per tutti i possessori di un’auto è quello di valutare sempre diverse assicurazioni, contrattando sul prezzo e facendo riferimento ad altre compagnie che riescono ad assicurarvi l’auto con un premio inferiore. Anche quando avrete trovato l’assicurazione che fa per voi non fermatevi: dopo un paio di anni fatevi un altro giro in qualche altra assicurazione, e chiedete se possono farvi un prezzo inferiore.
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Post n°16 pubblicato il 18 Gennaio 2010 da assicuratriceinrosa
Con questo post, apro una nuova rubrica su questo blog intitolata: “Cara Assicuratrice in Rosa ti scrivo…” attraverso la quale potete esporre i vostri dubbi, le vostre domande ma soprattutto raccontare le vostre esperienze assicurative. Le vostre lettere le potete inviare alla mia casella di posta elettronica: assicuratriceinrosa@libero.it , in modo che io possa leggerle ed eventualmente (su vostra indicazione) pubblicarle sul mio blog.
Nella prima puntata di questa nuova rubrica, dopo un biennio in cui le compagnie assicurative e gli intermediari assicurativi hanno incentrato la loro concorrenza solo sul prezzo, affrontiamo l’argomento: “ Le polizze r.c. auto sono tutte uguali?” pubblicando la lettera che Marco mi ha inviato e che ringrazio pubblicamente.
“Carissima Assicuratrice in Rosa, vorrei che inserissi sul tuo blog questa mia lettera in modo che la gente, confusa dalle tante informazioni che gli vengono propinate ogni giorno, possa riflettere sulla mie vicissitudini amare.
Mi chiamo Marco, 6 anni fa, avevo 20 anni ed ebbi un incidente che ha rovinato la vita a me, ai miei amici morti e alle nostre rispettive famiglie. A quell’epoca guidavo l’auto di mia mamma e ritenevo l’assicuratore di mia mamma un vero ladro: mi aveva portato i massimali a 12.000.000 di euro (mi sembra) e mi aveva messo una condizione in cui la compagnia assicurativa rinunciava a fare la rivalsa (che all’epoca non sapevo neanche che cos’era ed ora, mio malgrado lo so). Litigai ferocemente con quell’assicuratore che voleva consigliarmi cose che allora pensavo solo conseguenti al suo interesse di farmi pagare di più. Uscii dal suo ufficio sbattendo la porta e mi rivolsi ad un suo collega che mi assicurò l’auto con un massimale di 775.000,00 euro (che era il minimo di legge di allora) e senza rinuncia alla rivalsa. Risultato: risparmiai 56 euro ed ero molto contento.
Qualche mese dopo ebbi un incidente: la fine della mia vita ma soprattutto di quella dei miei 4 amici morti sul colpo. A quel punto pensai:”beh meno male che c’è l’assicurazione”. La verità è che adesso ho smesso di guidare, mia mamma è morta dal dispiacere vendendosi la casa ed annegando nei debiti, i familiari dei miei amici non ebbero mai il giusto risarcimento anche se la cosa peggiore fu che i miei amici non ci sono più. L’auto, intestata a mia madre, era una Ford Puma, omologata al trasporto di 4 persone e la compagnia ha fatto la rivalsa anche se il nuovo massimale era comunque troppo basso. Avessi controllato cosa andavo a togliere per risparmiare 56 euro! Ciao Assicuratrice in Rosa Non ho più nulla da aggiungere”
Cari amici anche io non ho nulla da aggiungere a questa storia: credo sia giusto rispettare con il silenzio le anime dei ragazzi che non ci sono più.
Chi vuole partecipare alla rubrica: “Cara Assicuratrice in Rosa ti scrivo…” può inviare i propri racconti assicurativi alla mia casella di posta elettronica: assicuratriceinrosa@libero.it.
A presto.
L’Assicuratrice in Rosa |
Post n°15 pubblicato il 13 Gennaio 2010 da assicuratriceinrosa
"Mi arriva in ufficio un fax di una disdetta polizza auto. Mentre prima ero abituato perchè lavoravo con una sola Compagnia assicurativa (quindi dovevo fare i prezzi che mi dicevano), ora lavorando in plurimandato (cioè con più Compagnie), mi capita veramente di rado che un cliente voglia andarsene. Vado subito a prendere la cartellina, vedo che è un anno che è assicurato da noi e che ci aveva scelto perchè a parità di garanzie spendava 200 euro in meno rispetto alla sua vecchia agenzia. Nonostante avesse una piccola autovettura ha voluto ogni tipo di copertura assicurativa con le esclusioni di tutte le rivalse e tutte le garanzie accesserie del furto incendio e assistenza. Allora prendo il telefono e chiamo, salve Sig. X... , sono il Sig... Y, dove è assicurato e mi è arrivata una disdetta, volevo sapere il motivo se possibile. Lui mi risponde: "Ovvio siete troppo cari, con voi spendo 380 euro al semestre, mentre ho fatto un preventivo a quella telefonica e ne pago 390 all'anno." Quasi sorridendo dico: "ok non c'è problema se questo è il solo motivo, porti qui la polizza che ha fatto e vediamo le garanzie". Dopo due giorni il cliente arriva con la polizza già fatta da questa compagnia telefonica, e subito capisco il motivo... Scusi Sig... X ma la macchina la guida solo lei o anche suo figlio? No anche mio figlio... ah perchè qui c'è scritto che la guida solo Lei. Poi vedo che non ha più messo il furto incendio, non vuole i cristalli e atti vandalici, ha levato anche l'assistenza stradale, e nel caso dovesse fare un incidente dove risulta che il suo tasso alcolimetrico è superiore a quello consentito deve pagare Lei; inoltre ho visto cheha anche levato la copertura del Conducente. Lui tra l'impaurito e l'incazzato mi risponde: "Ma che ne so io, sono mica assicuratore, ho fatto il preventivo e ho scelto le opzioni dove spendevo meno, cosa vuole che sappia di come funziona un'assicurazione, faccio l'impiegato di mestiere non l'assicuratore, pensavo fossero tutte uguali." Io: "Capisco, se mi permette faccio anche io un conteggio con le stesse garanzie... aspetti 2 min...... ecco fatto da noi all'anno verrebbe 330 contro le 390 che spende ora quindi un 15% in meno..." Lui: " Sti stronzi, si approfittano delle persone che non conoscono come funzionano le cose, senta ora mi batta la polizza da 330 che mi faccio rimborsare i soldi da quei bastardi" Dopo due giorni arriva, paga la nostra assicurazione e dice:"Mi scusi per quello successo, però il prossimo anno mi rimetta quelle garanzie, perchè ora non sono sereno se mi capita qualcosa". Ora per fortuna con questo cliente ci ho potuto parlare e confrontare serenamente tutte le garanzie, ma non sempre questo è possibile. Farsi la polizza da solo è altrettanto rischioso che curarsi da soli senza il medico, può andare bene ma può andare male. Molti attratti solo dal risparmiare qualche euro si buttano come drogati su internet perdendo di vista il vero obiettivo di assicurarsi, cioè di esser al sicuro. Il consiglio che vi posso dare è di non fare come FANTOZZI che si fa male da solo, ma è di parlare con il vostro agente e se non ci riuscite cambiatelo (privilegiate le plurimandatarie perchè possono fare prezzi minori),troverete facilmente persone disponibili e pronte a spiegarvi tutte le garanzie così da poter scegliere serenamente e consapevolmente quello che si sta facendo." Ho copiato questo post molto interessante, su gentile concessione di assicuratore per voi, dal link: http://blog.libero.it/assicuratore/8191531.html. Non voglio fare nessun commento e lascio a voi i commenti. Meditate gente meditate. Grazie assicuratore per voi per il tuo post: "la gente deve capire che il prezzo non è tutto e, a volte, nel campo assicurativo, gli sconti nascondono qualcos'altro" W la consulenza! L'Assicuratrice in Rosa
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Post n°14 pubblicato il 14 Dicembre 2009 da assicuratriceinrosa
Che vita infame per i proprietari e conducenti di motocarri, trattori agricoli e macchine operatrici. Poveretti, sono veramente sfortunati ad essere proprietari e/o conducenti di quei mezzi. Sono veramente sfigatissimi. Quando fanno un incidente hanno sempre torto. Sempre! Io non ho mai conosciuto uno che avesse ragione alla guida di trattori, motocarri e macchine operatrici.Tutte le notti piango sul latte versato pensando a questa categoria di proprietari bistrattati da tutti.
L’onestà intellettuale dei proprietari e/o conducenti di trattori, motocarri e macchine operatrici di prendersi sempre il torto senza nessuna polemica e senza nessun contrasto mi colpisce positivamente. E pensare che si dice che i politici sono tutti ladri e che ci meritiamo i politici che abbiamo perché sono come il popolo che li ha votati. Ma se, come si dice, tutte le compagnie assicurative sono ladre, loro da chi hanno preso?Non certo da proprietari e/o di trattori, motocarri e macchine operatrici che sono persone onestissime
A presto dalla vostra Assicuratrice in Rosa Che vi aspetta dolcemente su questo blog assicurativi che vi svela anche i risvolti a volte inaspettatamente positivi del mondo assicurativo Cordialità vezzose
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Post n°13 pubblicato il 14 Dicembre 2009 da assicuratriceinrosa
Drin drin drin drin Ore 09.00 di un lunedì qualunque di un famosissimo e grande ufficio sinistri di una grande compagnia assicurativa di un grosso gruppo assicurativo….ed il telefono squilla a vuoto.. Ore 11.00 drin drin ….e scatta la segreteria che dice di chiamare dopo le 15.00 Ore 15.00 drin drin e scatta la segreteria che dice di chiamare il martedì ed giovedì ore 15.00 Ore 15.00 di un martedì schifoso…drin drin….Pronto? Si, stiamo rispondendo da Venezia e lei cosa vuole? Perché ha chiamato questo numero? Chi gliel’ha dato? …….(un attimo di silenzio e di interdizione ed ecco la risposta dell’ignaro assicurato)…Mi scusi ma sono 6 mesi che ho avuto un sinistro e non è ancora arrivato un perito a visionare il danno. Vabbè scusi il disturbo….Buonanotte. (Questo e’ l’iter che tutti gli assicurati devono seguire in caso di sinistri non auto. N.B. In caso di sinistri auto le compagnie sono più misericordiose perché l’Isvap dà loro una grande mano) L'Assicuratrice in Rosa vi dà l'appuntamento alla prossima puntata assicurativa su questo blog assicurativo che svela tutti i tabù delle assicurazioni. A presto! Baci frizzantini
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Post n°12 pubblicato il 27 Novembre 2009 da assicuratriceinrosa
Nell’anno orribilis numero 3 della formazione obbligatoriamente obbligatoria per gli sfigati intermediari assicurativi, come in ogni anno che si rispetti, quando arrivano novembre e dicembre se ne vedono delle belle: tutti alla ricerca disperata delle ultime ore da certificare all’Isvap. Nascono come funghi corsi, convegni e workshop di basso, medio e alto profilo. Ma io, come sempre, evito questa ricorsa inutile e faticosa ai corsi di formazione assicurativa dell’ultima ora e mi lascio andare all’intrattenimento più puro e sincero. Così quest’anno mi sono comprata un bel biglietto per il circo e mi sono accomodata dolcemente e soavemente a vedere questo bellissimo spettacolo circense di fine anno: il presidente del sindacato degli agenti assicurativi contro un rappresentante del sindacato delle compagnie assicurative. E’ stato divertentissimo, uno contro l’altro, così per finta tanto per illudere i poveri sfigati agenti assicurativi e far credere loro che c’è un sindacato che lavora e combatte per loro. Se ne sono dette per finta di tutti i colori e tutti a ridere a credere che tutto fosse vero e tutti contenti di essere difesi da un sindacato che non c’è. Una volta concluso lo spettacolo, c’era Moira Orfei che consegnava l’attestato di partecipazione al corso con cui certificava ai partecipanti 8 ore di crediti formativi per attività circensi. A presto su uno dei blog assicurativi più inverecondi e dissacranti: con voi, per voi e contro voi l’Assicuratrice in Rosa parlerà su questo blog di assicurazioni senza tabù. A presto senza indugi. L’Assicuratrice in Rosa
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Post n°11 pubblicato il 21 Novembre 2009 da assicuratriceinrosa
Dal grande appetito di sconti spropositati e mostruosi nell’ambito assicurativo con cui mi sono rifocillata e saziata come una gran porcella ora sto facendo una gran bella abbuffata di aumenti assicurativi. Come aveva predetto in modo sensuale e sentenzioso, un po’ di tempo fa, la qui presente sempre assente Assicuratrice in Rosa , sta accadendo che tutte le compagnie assicurative stanno recuperando i soldi elargiti con così tanta magnanimità ai poveri assicurati che tra qualche mese dovranno dismettere auto, autocarri, ciclo, cicli e carrettini. Il divertente è che, quando dicevo su questo blog assicurativo senza tabù che dovevano essere aboliti gli sconti commerciali, c’era qualche sgarzello bricconcello che senza indugi, senza educazione e senza tabù mi additava di essere eccessivamente trasgressiva nel chiedere una cosa che “sembrava” (ora si è visto palesemente che non era così) una proposta contro gli interessi dei consumatori. Ora, il bello è che questi sgarzelli liberi e belli stanno sprofondando nella loro stessa melma di sconti commerciali che non esistono più ed ora si trovano a pagare (se sono utenti) o si trovano “inventarsi” bugie balzane ai propri clienti su questi spropositati aumenti assicurativi (se sono intermediari assicurativi che hanno inserito sconti che rasentano la pazzia). In questo periodo di grandi sapientoni e grandi sconti, tanti intermediari assicurativi dalle ore contate, si sono dimenticati della consulenza, del servizio al cliente, dell’etica e della correttezza professionale e si sono fatti la guerra tra poveri producendo la fine di tanti poveri intermediari onesti e scemi e la loro fine prossima. Poi una mattina di fine ottobre tutti gli amministratori delegati di tutte le compagnie assicurative si sono svegliati tutti assieme dicendo:”Ora basta! Perché dobbiamo continuare a fare beneficienza a tutti! Eppoi, è quasi fine anno: i regali, la tredicesima, la Ferrari nuova, le mutandine elastiche! Stop! Dobbiamo aumentarci il nostro piccolissimo stipendio! Stop alla flessibilità! Stop agli sconti!”
Buon aumento a tutti! (in attesa di un nuovo plafond di sconti)
N.B. Per chi vuole approfondire sugli stipendi di manager clicchi su:” STIPENDI, BENEFIT E BONUS DEI MANAGER ASSICURATIVI" Eppoi non venite a dire che sono gli intermediari assicurativi ad essere ricchi! A presto su questo blog assicurativo che vi aggiorna su tutto quello di strano c’è nel mondo delle assicurazioni. A presto dalla vostra amica senza inganni: Assicuratrice in Rosa….sempre più trasgressiva.
L'Assicuratrice in Rosa: uno dei blog assicurativi più svergognati.
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Post n°10 pubblicato il 12 Novembre 2009 da assicuratriceinrosa
Chi conosce la figura dei subagenti assicurativi alzi un dito! Urka , quante dita medie alzate! Quindi lo sapete tutti che il sub-agente o subagente (come dir si voglia) assicurativo è il collaboratore autonomo dell’agente generale assicurativo ed intrattiene un rapporto solo con l’agente e non con la compagnia assicurativa? Quella del sub-agente assicurativo è una figura non disciplinata direttamente dal punto di vista civilistico (occorre andare sul codice civile a cercare gli articoli che riguardano l’agenzia) e neanche da contrattazione tra le parti (non esiste nessun contratto /accordo nazionale tra agenti e subagenti). Quindi quando le categorie non hanno diritti, di conseguenza non hanno neppure doveri. Mettiamo il caso che un subagente assicurativo faccia dei casini in modo premeditato, doloso e sistematico: mettersi in tasca i soldi delle polizze, assegnare classi di merito più basse rispetto alla realtà, chi risponde di fronte la compagnia assicurativa è solo l’agente generale. E questo non è giusto! Anche se il subagente intrattiene rapporti solo con l’agente generale, dovrebbe pagare per le “truffe” che va a fare in giro così come paga l’agente per le sue e quelle dei suoi collaboratori. Inoltre, in Italia, anche se la responsabilità penale è considerata personale, il subagente che dolosamente fa casini non risponde quasi mai, visto che agenti e compagnie assicurative, per paura di finire sui giornali, non denunciamo mai nulla. Risultato: i subagenti assicurativi disonesti fanno sparire i soldi e vivono da nababbi mentre i subagenti assicurativi onesti subiscono delle ritorsioni da compagnie e agenti, che infatti li mettono in croce, li fanno sentire dei delinquenti, non gli permettono di fare più nulla perché alcuni loro “colleghi” hanno fatto i casini. Quindi la conseguenza è che la categoria dei subagenti assicurativi si divide in due tipologie:i subagenti assicurativi onesti che sono degli scemi ed i subagenti assicurativi disonesti che sono dei furbi e continuano a farsi delle grosse e grasse risate mentre guardano i loro “colleghi “(poveretti) onesti. Che cosa si potrebbe fare per risolvere questa annosa questione dei subagenti assicurativi? Secondo me l’unica maniera è “eliminare” la loro “categoria” professionale attraverso una responsabilizzazione di tutti questi soggetti. Infatti responsabilizzando tutti i subagenti assicurativi si otterrebbero queste cose:
Quello che sembra veramente palese è che i subagenti assicurativi, nell’attuale mondo assicurativo siano:
Quindi che ci stanno ancora a fare i subagenti assicurativi nel mondo assicurativo?
vi saluta cordialmente ed in attesa dei vostri commenti, domande ed interventi sulle assicurazioni vi aspetta per i prossimi post assicurativi senza tabù su questo blog assicurativo. A presto |
Post n°8 pubblicato il 28 Ottobre 2009 da assicuratriceinrosa
Invenzione o realtà? Tra gli ambienti assicurativi gira voce che anche se sei onesto e corretto con i tuoi clienti e con i tuoi colleghi rischi comunque sanzioni, richiami, radiazioni dall’Isvap (che sta per Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private e di interesse collettivo, ed è quindi l’organo di controllo delle imprese assicurative e degli intermediari assicurativi). Questi ambienti altolocati assicurativi spiegano in modo approfondito che l’Isvap fa così perché vuole rovinare gli agenti assicurativi e i collaboratori di agenzia. Sempre questi illustri ambienti altolocati assicurativi informano che è inutile affannarsi ad informasi su leggi e novità, partecipare a corsi di formazione e, soprattutto, è superfluo mettere in primo piano i bisogni e le aspettative dei tuoi clienti perché intanto l’Isvap incombe e quando arriva sei spacciato! Questo metodo, usato da questi illustri, benemeriti ambienti altolocati assicurativi si chiama: “metodo stalinista”. Con il metodo stalinista si crea ad arte un ambiente avvolto nel terrore in modo che le persone (in questo caso gli intermediari assicurativi) vivono nel panico, hanno paura di qualsiasi cosa e non cercano più di progredire e di migliorare perché ormai si rassegnano all’annientamento sistematico della libera iniziativa privata, dell’individuo, dell’individualità e della libera opinione personale. Praticamente questi illustri, onorati e benemeriti ambienti altolocati assicurativi terrorizzano agenti e subagenti dicendo loro che l’Isvap è il lupo cattivo. Gli intermediari si convincono di questa affermazione,non si aggiornano, non si adeguano per nulla alle normative Isvap, plagiati e persuasi dal fatto che è inutile fare qualsiasi cosa visto che l’Isvap quando li controllerà troverà senza altro qualcosa per sanzionarli e rovinarli. Poi arriva l’Isvap veramente e sono dolori, trova agenti e subagenti che non sono attenti alle regole di comportamento degli intermediari assicurativi e l’organo di controllo giustamente sanziona. Morale della favola (che purtroppo è pura realtà) è che con il terrorismo psicologico made in Stalin questi saggi, illustri, onorati e benemeriti ambienti assicurativi si insinuano nella mente di chi se la lascia insinuare ed impongono le loro “favole metropolitane”. Inducono a pensare che l’Isvap sia “cattivo”, rendono allo stato letargico, larvale ed impotente agenti e subagenti e quando arriva l’Isvap che li sanziona si rivolgono beffardi e bastardi verso i malcapitati dicendo:”Hai visto che avevo ragione?”
Caro agente alza la testa! Caro subagente alza la testa! L’Isvap svolge solo ed esclusivamente il lavoro per cui è stato incaricato dallo stato. Quindi, caro agente, caro subagente: informati, leggi, aggiornati, partecipa a corsi e seminari, approfondisci, adeguati al regolamento Isvap sulla tua attività, metti sempre in primo piano le esigenze del cliente e non lasciarti condizionare le idee. Caro agente alza la testa! Caro subagente alza la testa! Se poi, avete paura di essere sollevati dall’incarico, allora continuate a tenere la testa giù.
Ciao, a presto, ti aspetto con in tuoi commenti su questo blog. L'Assicuratrice in Rosa
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Post n°7 pubblicato il 27 Ottobre 2009 da assicuratriceinrosa
Il clima attuale non è dei migliori per chi fa l’intermediario assicurativo di professione. La confusione che fanno mass-media ignoranti e lo stesso governo non giovano agli intermediari assicurativi che alle soglie dell’anno del signore: 2010 non hanno sono ancora riusciti a far capire alla gente in cosa consiste la loro attività. Badate bene che ho parlato di intermediari assicurativi che non sono da confondere con gli assicuratori (anche se per semplicità ho voluto chiamare questo blog: “Un’Assicuratrice in Rosa”).
Gli assicuratori, sono per capirci i”padroni” delle assicurazioni, i proprietari: quelli che “creano” nel vero senso della parola le polizze e quelli a cui vanno i premi assicurativi pagati dalla gente, e quelli che pagano i sinistri in caso di incidente.
Gli intermediari assicurativi sono coloro che intermediano, ciò che si pongono tra compagnia/compagnie e cliente e vendono le polizze. Esistono vari tipi di operatori assicurativi:
La crisi e, soprattutto, la burocrazia di questi ultimi anni sta falcidiando il numero di intermediari assicurativi mentre le compagnie assicurative, dal canto loro, invece continuano ad ingrandirsi, diventando dei gruppi assicurativi sempre più grandi anche a livello europeo.
Purtroppo gli attuali sindacati ed associazioni di categoria non fanno altro che dividere gli agenti dai broker,gli agenti dai subagenti, mentre invece sarebbe opportuno e vitale cercare una nuova federazione tra tutti gli operatori assicurativi in modo che ognuno porti le proprie esperienze diverse ma simili agli altri, le proprie idee e le proprie opinioni in modo che il mondo assicurativo non muoia e possa progredire assieme.
UNIAMO AGENTI – SUBAGENTI – BROKER DI ASSICURAZIONI TUTTI IN UNA STESSA ASSOCIAZIONE PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI! BASTA DIVISIONI! CON L’AIUTO E L’APPOGGIO DELLA GENTE E DEI CLIENTI! TUTTI ASSIEME!
Tu cosa ne pensi? Fammi sentire la tua opinione. A presto!
L’Assicuratrice in Rosa
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Post n°6 pubblicato il 08 Ottobre 2009 da assicuratriceinrosa
Ieri per Mario Rossi, da oltre 20 anni, agente assicurativo per la compagnia: GammaUno è stata la fine inesorabile. Si è accasciato alla sua scrivania per non rialzarsi mai più. Dopo questo prologo vi racconto l’aneddoto stancamente inutile. Il signor Armando Bianchi, classe 1930, celibe e senza eredi prossimi, da oltre 20 anni assicurato con l’agente Mario, ieri si è recato , senza indugi e senza affanni, a pagare la polizza RC. obbligatoria per la sua Fiat Panda, di 15 anni, cilindrata 750. L’agente Mario Rossi, felice e contento, gli ha detto che quest’anno avrebbe pagato solo 393,13 euro: come lo scorso anno. All’udire del prezzo accordatagli il sig. Armando Bianchi, come morso da una tarantola mentre balla la tarantella, ha detto: “Caro Mario, è da tanti anni che sono assicurato con te, mi hai sempre fatto un servizio eccellente. Quando ho avuto degli incidenti hai sempre seguito le mie pratiche con scrupolo e professionalità, ma ora basta: sei troppo caro! La compagnia Alfa Diciotto mi propone solo 380 euro (e anche senza centesimi) per la mia Fiat Panda 750. Se non mi fai meno: io me ne vado!”. Alchè l’agente in preda al panico e non avendo altre compagnie da proporre al rompiballe di cliente, chiama supinamente la direzione della GammaUno chiedendo, in ginocchio e in lacrime, un ulteriore sconto per mantenere “l’importantissimo” cliente. Visto che la polizza del signor Bianchi era già scontata al 40% la direzione della compagnia negò all’agente un’ulteriore riduzione; l’agente Rossi non volle rinunciare alla provvigione altissima che aveva su quella polizza: 32,71 euro lorde, riconosciutagli dalla compagnia assicurativa e perse il cliente. Quel giorno Mario Rossi chiuse l’agenzia assicurativa per sempre e dimenticò di essere stato, suo malgrado, uno sfigato, schiavo e soggiogato (da compagnia e clienti), agente di assicurazione. Il signor Armando Bianchi, invece, ha fatto bene, considerando l’esosità eccessiva della polizza di Mario Rossi, a cambiare intermediario assicurativo per 13 euro e 13 centesimi in meno. Tutti dovrebbero fare così e molti, per fortuna, lo stanno già facendo.
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Post n°5 pubblicato il 06 Ottobre 2009 da assicuratriceinrosa
Da uno studio del Ministero delle Finanze e del Tesoro risulta che le polizze sono aumentate dall’anno 1996 al 2008 del 125,10 %!!!! Ma vi siete mai chiesti a chi vanno veramente i soldi che pagate per l’assicurazione della vostra Fiat Punto granata del 1994? Mettiamo il caso che paghiate 1.000 euro all’anno per la vs polizza di assicurazione auto: - 187 euro vanno allo stato come imposta assicurativa e come servizio sanitario nazionale; - 73 euro circa vanno al vs agente assicurativo ( circa 36 euro quando va bene se è subagente) su cui ci deve pagare irpef, irap e le varie addizionali; - la rimanenza: 740 euro va tutta alle compagnie assicurative: soldi in parte utilizzati per pagare gli indennizzi dei sinistri ed in parte sono il loro profitto.
Lascio a voi lo spazio di eventuali riflessioni. A presto! Un’Assicuratrice in Rosa
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Post n°4 pubblicato il 01 Ottobre 2009 da assicuratriceinrosa
Pur non conoscendo la differenza tra assicuratore ed intemediario assicurativo, anche la mia polizza auto ha detto no agli assicuratori ladri: è morta ed è rinata scontata. Sarebbe stata scontata se non fosse stata scontata. Ultimamente però visto che tutte le polizze auto sono scontate ed è diventata una prassi comune la mia polizza auto diventerà scontata all’essere scontata: anche lei come tante. Da quando sono stati cancellati con la gomma gli sconti massimi che si possono applicare sulle polizze R.c. auto (ed il mio amico Massimo si è suicidato): il mondo assicurativo è piombato nel caos primordiale ed i molti operatori assicurativi sfigati, nelle notti insonni, hanno cominciato a chiedersi tante cose. L’aver permesso ai clienti di risparmiare soldi pesantissimi sull’assicurazione auto è molto positivo, però, come mai le compagnie, senza battere ciglio hanno concesso ai loro intermediari di inserire sconti astronomici sulle polizze? Le compagnie assicurative, forse, sono diventate, tutte ad un tratto, delle associazioni di beneficienza? Molti clienti ignoranti o lasciati appositamente nell’ignoranza da questa società televisiva, affermano che erano gli agenti assicurativi ad ostacolare in tutti i modi la fruizione degli sconti sulle polizze auto. Veramente gli agenti sfigati urlano tutto il giorno dalla felicità per questa manna caduta dal cielo di poter vendere polizze scontatissime. Gli sconti infatti vanno ad abbattere in modo pesante l’introito della compagnia assicurativa e solo in maniera marginale la percentuale di provvigioni che incassa l’intermediario assicurativo. Quindi, l’agente assicurativo che non utilizza il monte sconti disponibile per abbattere le tariffe rc. auto dei propri clienti sarebbe, letteralmente, un coglione di prima categoria. Infatti facendo dei prezzi competitivi l’agente acquisterebbe più clienti e nella quantità ci guadagnerebbe. Quindi dove si cela il motivo recondito per cui le compagnie assicurative, diventate di punto in bianco, delle grandi benefattrici, vogliono incassare meno soldi possibili dai loro clienti? Per dare una risposta il più veritiera possibile, bisognerebbe capire, prima di tutto, quali sono le tariffe “vere” delle compagnie di assicurazioni: cioè per intenderci quali sono le tariffe che alla chiusura del bilancio dell’anno precedente, sono state create, dalle compagnie preventivamente per far fronte agli impegni futuri di pagamento dei sinistri? Sono “vere” le tariffe ufficiali (quelle che compaiono sui siti internet delle compagnie)?E quindi abbattendole, dopo, con gli sconti, le assicurazioni partono già ad handicap, con possibilità concrete di non riuscire a pagare i sinistri? Oppure sono “vere” le tariffe scontate?E quindi le compagnie, in un primo momento, “fanno la cresta” con le tariffe ufficiali, lucrando su quei clienti allocchi che pagano senza lamentarsi? Esistono delle verità nascoste su questi sconti spasmodici che le compagnie vogliono farvi a tutti i costi? Ecco alcune due idee in merito: 1) non tutti sanno che questi sconti sono temporanei: oggi ci sono ma il prossimo anno potrebbero non essere rinnovati o rinnovati in maniera minore. Mettiamo il caso che, il prossimo anno tutte le compagnie “chiudessero i rubinetti” degli sconti! Cosa potrebbe succedere secondo voi? Anche il plurimandato servirebbe a poco, perché tutte le compagnie d’accordo farebbero cartello e vi potrebbero essere degli aumenti assicurativi anche superiori al 50-60%. I clienti si lamenterebbero ma le compagnie di assicurazione dando la colpa a crisi, a bilanci negativi, a leggi sbagliate chiederebbero aiuti economici al governo, il quale non potrebbe rifiutarsi di darli per non portare lo stato Italiano alla destabilizzazione o ad una rivoluzione; 2) molti dicono che questi sconti siano stati voluti dalle compagnie assicurative italiane per bloccare l’entrata sul mercato italiano di compagnie estere più competitive ed innovative. E voi che ne pensate in merito? Vi invito caldamente a chiedere sconti, tanti sconti, più sconti che potete nell’attesa del prossimo anno: chi vivrà vedrà. Non vedo l’ora.
A presto
L’Assicuratrice in Rosa sempre più bastarda!
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Post n°3 pubblicato il 01 Ottobre 2009 da assicuratriceinrosa
Caro Bersani mentre leggevo Tex (perché, una ragazza non può leggere un fumetto western?) ho pensato a quanto si troverebbe bene adesso il famoso ranger bonelliano in Italia. Non trovi Bersani mio? L’altro ieri mentre navigavo su internet sono andata su un sito di una primaria compagnia assicurativa a fare un preventivo per la polizza della mia auto NUOVISSIMA del 1994. Risultato: 1.000 euro all’anno di assicurazione! Che botta! Ieri mi sono recata presso l’agenzia più vicina di quella compagnia nell’intento spasmodico di assicurare la mia auto PLUACESSORIATA del 1994 a 1.000 euro all’anno come indicato su quel sito internet. Risultato (oserei aggiungere eclatante): 1 EURO per la polizza della mia auto SUPERSONICA x tutto l’anno!!!! Wow!!! Scusami Bersani mi sorge una domanda spontanea: ma che senso ha imporre alle compagnie assicurative l’obbligo di pubblicare le loro tariffe “ufficiali” visto che poi, a parità di condizioni e con la stessa compagnia, nella realtà ci possono essere delle differenze abissali?????? Secondo te Bersani questa è liberalizzazione? Imporre alle compagnie di rendere pubbliche tariffe e prezzi che potrebbero (togliete pure il potrebbero) risultare false AIUTA I CONSUMATORI A CAPIRCI QUALCOSA? Caro Tex mi rivolgo a te e mi rivolgo ai tuoi due grandi ideatori: Galep e Gianluigi Bonelli, mi rivolgo a voi: grandi intenditori di far west. Amici e amiche lasciate qualche commento e qualche domanda su questo o altri miei post assicurativi, vi risponderò, sperando di essere all’altezza di farlo, il più presto possibile.
A presto L’ Assicuratrice in Rosa |
Post n°2 pubblicato il 28 Settembre 2009 da assicuratriceinrosa
Chi di voi sa chi sia un subagente assicurativo? Pochi vero? Il subagente assicurativo è quell’intermediario che lavora per un agente o più agenti di assicurazione e non con un mandato diretto con la compagnia assicurativa. Da questo mondo assicurativo sclerotizzato che si poggia su un sistema fortemente gerarchico questi subagenti vengono considerati inutili. Se voi non ne conoscete neanche uno, quindi, non vi preoccupate: non ha importanza, chi se frega di questi personaggi che stanno per estinguersi. Molti subagenti fanno questa attività in modo temporaneo con l’idea e lo scopo di diventare agente assicurativo ma il vero subagente non potrà mai diventare un agente. Vi sono infatti tanti subagenti che da anni continuano a fare questa attività, pur avendo, tante volte, capacità e conoscenze superiori all’agente o agenti per cui lavorano: non fanno mai il grande salto proprio per non perdere il grandissimo dono della libertà e dell’autonomia. Quando diventi agente infatti devi sottometterti fisicamente e mentalmente alla compagnia assicurativa della cui sei suddito (anche se ci sono delle differenze tra l’essere un agente monomandatario oppure un agente plurimandatario che saranno trattate specificatamente in miei prossimi post). Ma di chi è la colpa della fine ormai sicura dei subagenti assicurativi e nel dettaglio di chi fa questo lavoro in modo onesto da molti anni? La colpa principale è il considerare questa professione come un’infamia indelebile, come una peste inguaribile da: -le compagnie assicurative che considerano anzi non considerano per nulla i subagenti. Il loro ragionamento è: noi abbiamo rapporti solo con l’agente e voi non siete niente per noi. Un subagente non può assolutamente permettersi di chiamare la direzione e se ha qualcosa da dire o da chiedere, anche se lavora per quella compagnia da anni e solo per quella, deve sottostare alla più ferrea gerarchia, chiedendo all’agente, il quale se avrà voglia chiamerà per il suo sfigato subagente; assicurativa; -le istituzioni che non considerano e non regolamentano dal punto di vista giuridico questa professione: manca nel codice civile, come anche negli accordi economici collettivi, qualunque riferimento normativo al subagente; -i sindacati assicurativi che fingono di proteggere la categoria dei subagenti assicurativi ma invece chiedono solo il pagamento della quota sociale; -gli organi di informazione e le società di formazione specializzate nel campo assicurativo. Molti subagenti quando frequentano corsi o workshop fanno finta di essere agenti perché relatori e formatori continuano a prendere in giro la categoria dei subagenti; -gli stessi subagenti assicurativi che si vergognano della propria professione come succedeva a noi figli di contadini, quando a scuola, maestri e professori catto-comunisti ci facevano sentire tremendamente a disagio per la nostra famiglia. Ma chi veramente si pentirà amaramente di aver svilito e trattato male i subagenti?Senz’altro gli agenti assicurativi, che, invece di difendere i loro collaboratori, non fanno altro che appoggiare le compagnie. Non si interessano dei problemi dei subagenti, anzi se ne fregano. Gli agenti assicurativi non si rendono conto di essere dipendenti dal lavoro dei subagenti, anche perché loro non sanno più mettersi in gioco e rischiare. Non si fanno mai interpreti dei disagi e delle problematiche sub-agenziali con le direzioni assicurativi. Attualmente non si rendono conto di quanto siano importanti certi subagenti assicurativi, che lavorano per loro da anni e che li fanno guadagnare. Quando non ci saranno più subagenti assicurativi che faranno gli agenti? Per saperlo non bisogna aspettare più molto tempo. Buona visione.
A presto!
Un’Assicuratrice in Rosa
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Post n°1 pubblicato il 18 Settembre 2009 da assicuratriceinrosa
Volevo ringraziare pubblicamente Bersani, il governo Berlusconi 2001 -2005, il governo Prodi 2006- 2008 che nell’intento di regolamentare e creare concorrenza tra le compagnie assicurative hanno portato questo settore all’anarchia più totale. Il codice delle assicurazioni del 2005, il regolamento Isvap (organo di controllo assicurativo) del 2006, le “lenzuolate” di Bersani del 2006 non hanno, per nulla intaccato lo strapotere delle compagnie assicurative ma sono andate a ledere i piccoli intermediari assicurativi (agenti, subagenti e broker): soprattutto quelli più piccoli e, quello che è ancora più grave, quelli più onesti. Molti di loro: vista la burocrazia abnorme fagocitata da questi governi e dall’Isvap, saranno costretti a chiudere oppure dovranno trasformare la loro professione in qualcos’altro: sempre che ci riusciranno e non li avranno sanzionati per non aver consegnato il foglio 7 A o quello 7 B. Queste normative hanno inculcato nel pensiero della gente:
1) Che le polizze sono tutte uguali; 2) Che quello che conta è solo il prezzo; 3) Che non serve dare alcuna disdetta spacciando l’anarchia per liberalizzazione; 4) Che bisogna cambiare assicurazione ogni anno ed anche tutti i giorni perché questa è libertà!! (lo ha detto il ministro Scaiola) Io mi domando: ma uno se si trova bene da un operatore perché dovrebbe cambiare? Inoltre hanno assodato nella testa della gente il solito pensiero di accomunare le compagnie assicurative (che sono i veri assicuratori) con gli intermediari assicurativi (quelli che “vendono” un prodotto assicurativo di altri e che non hanno nessun potere sulla tariffa). La confusione ce l’hanno anche le istituzioni (governo e parlamento in testa) perché non si possono controllare compagnie assicurative ed intermediari assicurativi con lo stesso organo: l’Isvap. Non è possibile che un albo di “professionisti” (anche se a livello previdenziale e giuridico non si è considerati tali) debba essere tenuto dall’organo di controllo!!!!! I sindacati assicurativi cosa ci stanno a fare? Forse agiranno quando gli intermediari assicurativi onesti saranno spariti tutti e ci sarà rimasto un’unica compagnia assicurativa che avrà comprato tutte le altre? L'ASSICURATRICE IN ROSA FA PARTE DI UN BLOG IN ROSA Ora vi saluto tutti, vi ringrazio per l'attenzione e vi invito, se vi va, ad intervernire in questo blog con commenti, idee, opinioni, critiche su assicurazioni, assicuratori e su questo blog assicurativo. Potete anche indicarmi gli argomenti assicurativi che vorreste che io trattassi in questo blog. Vi aspetto tutti. A presto e grazie in anticipo. L'Assicuratrice in Rosa ui7v8egxtn |
UN BLOG APERTO A TUTTI
Assicuratrice in Rosa non è un blog contro le compagnie assicurative
Molte volte sono gli stessi intermediari assicurativi a fare le vittime ed i frignoni senza motivi
Assicuratrice in Rosa è aperto a tutti e quindi anche a commenti e critiche costruttive delle società di assicurazione
MANIFESTO DI RESISTENZA DELL'INTERMEDIARIO
Care intermediarie assicurative
cari intermediari assicurativi
è giunto il giorno di alzare la testa,
basta seguire pedissequamente ciò che vi viene impartito dalla compagnia assicurativa per cui lavorate.
Basta eseguire gli ordini delle compagnie assicurative che ci impongono di fare delle cose a favore delle compagnie assicurative senza considerare le esigenze dei clienti.
Basta stare zitte o stare zitti e non esprimere la propria opinione per la paura di essere revocate o revocati.
Basta con l'omertà che le compagnie assicurative ci hanno insinuato nella mente rendendoci sempre più degli automi.
Basta con la burocrazia che le compagnie assicurative ci riversano sulle nostre spalle per risparmiare sui loro costi.
Basta con la gerarchia che le compagnie assicurative vogliono mantenere per mantenere i loro privilegi e quelli dei loro raccomandati mentre le persone migliori, più capaci ed oneste sono sempre più emarginate.
E’ arrivato il momento di mettere in gioco il nostro posto da agente o da subagente di assicurativo in nome della nostra dignità di donna o uomo e di professionista onesto.
P.S. Molte intermediarie assicurative e molti intermediari assicurativi stanno già seguendo questo nostro manifesto di resistenza, stanno discutendo anche aspramente con le proprie compagnie, stanno rischiando, in nome della continuazione di questa professione. Anche tu fai qualcosa e passa la voce.
Cari intermediari assicurativi ricordate, però, che la colpa non è delle vostre compagnie assicurative: loro, giustamente, fanno i loro interessi.
Ma la colpa è vostra, cari intermediari assicurativi, se continuate a tacere.
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