« possa la strada alzarsi ... | un passato che non rimpi... » |
Lo sgangherato ragazzetto marocchino rientra a scuola dopo un mese d’assenza e io me lo mangio vivo. Strappo a morsi brandelli di carne, mastico bene e poi sputo quello che rimane. Mi ci vogliono tre ore intere, per fare tutto come si deve. Ma i giorni successivi, non so, mi piglia un’imprevista voglia d’abbracciarmelo tutto; o meglio abbracciare quel che resta di lui. Parlargli a lungo. Strapazzarmelo come si fa coi cuccioli ringhiosi dagli occhi grandi. Me lo studio mentre armeggia senza tregua con gomme, fogli e penne, e intanto mi si scioglie una specie di bolo dentro lo stomaco, una spaventosa urgenza di bene che mi fa venire caldo. da "alunni e cattedre"...... |
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ho appena letto:
"La principessa di ghiaccio"
di C. Lackberg
"Il sussurro delle ombre"
di JP Sendker
"L'arte di ascoltare i battiti del cuore"
di JP Sendker
"Bianca come il latte, rossa come il sangue"
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