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Post n°17 pubblicato il 01 Agosto 2011 da aurora.digiuseppe
Ma, Berlusconi, è possibile che muoia? La lettura di questo piccolo e divertentissimo libro mi ha fatto riflettere su ciò: che lo si ami o lo si odi, il caro Silvio è ormai quasi parte delle vite di ognuno. Che lo si consideri uno statista geniale, un imprenditore scaltrissimo, un volpone senza ritegno o semplicemente un balordo che gioca con il nostro Stato, sta di fatto che ha invaso le nostre famiglie, le nostre case, le nostre giornate più di qualsiasi altro personaggio politico, ma anche pubblico in generale. Dunque, pensare al momento in cui non ci sarà più ci rimane abbastanza difficile. Però, in fondo, anche Gesù Cristo è morto, prima di risorgere e diventare quello che è ora. La storia, poi, è il divertente e a tratti strampalato tentativo da parte dei suoi più acerrimi nemici pubblici (Travaglio e Santoro tra tutti) di creare un espediente giornalistico per poter continuare a lavorare come prima. Senza stare a speculare più del dovuto su questioni di politica interna, vi basti sapere che questa specie di pamphlet umoristico può rappresentare una delle più simpatiche e scanzonate rappresentazioni di quello che è il mondo politico, e quella parte di giornalismo che a tale mondo è legato, in questo nostro Paese dalle mille facce e dalle tante stranezze.
Emiliano Felicissimo
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