RAGGI DI STELLE...
le stelle sono buchi nel cielo da cui filtra la luce dell'infinito
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e le parole che non dici mai ricadranno su di te come pioggia sulla bocca a pungere le tue labbra
Ed io che non so innaginare
parole da dire per te
so solo che ti guardo e non vorrei mai smettere..
Vedrai ci sara' anche per noi il momento esatto in cui ti stancherai
e le parole che non dici mai peseranno su di te come impronte di giganti a chiudere le labbra
Ed io che non so immaginare
parole da dire per te
so solo che ti guardo e non vorrei mai smettere
Ci proverò a modo mio, facendo finta che non sono io...
Ci proverò...
Ci proverò..
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riflessioni, musica e GIo DI Tonno
Post n°689 pubblicato il 03 Marzo 2008 da babby.79
E' tantissimo tempo che non scrivo con un pò di calma... visti i ritmi estenuanti che devo seguire in ufficio.... ed invece stasera, sono qui, a scrivere da casa Sorseggio una camomilla.... un classico dei vecchi tempi, di quando ero ancora a Roma e la notte, mi mettevo davanti al pc (cara ADSL che qui mi abbandoni) ....con una tazza di infuso vicino e la musica in cuffia....YouTube random su video diversi.... Sono cambiate tante cose... non sono più a Roma....ma sono in un paesetto simpaticamente padano.... non ho più una 500 bordeaux parcheggiata sotto casa ma una Focus per la quale pago di assicurazione la metà di qnt pagavo a Roma per la mia cara Costanza...la mia Costanza che mi era costata diversi sacrifici ma che mi aveva regalato tante emozioni indipendenza…..compreso un tamponamento da parte di un Tuareg in piena notte (era il 13 o il 14 febbraio) di due anni fa ormai….. (vola il tempo) ...non prendo più la metropolitana per andare in ufficio, ma faccio 5 km di stradina di campagna.....5 minuti, 7 al massimo, che diventano 10 minuti con il nebbione fitto fitto....e sono già seduta alla mia scrivania....anche se ricordo quando la mattina attraversavo l’EUR in moto, non con quell’imbecille del mio ex ma con una delle poche persone che ricordo ogni giorno con emozione e affetto, F. appunto, che mi accompagnava alla fermata della metro ….vestito da pinguino-manager …..quanti film visti con Fabrizio e Nick con una pizza e 4 chiacchiere a riempire le sere….. ed oggi…non divido e non combatto più per la doccia con mia madre...che ora divide 2 bagni con papà... mentre io posso fare anche 10 docce la giorno....quando voglio....con una collezione di bagnoschiuma e shampoo da far concorrenza ad una profumeria…. ho una dispensa che sembra la pubblicità della Barilla/ Mulino Bianco.... e non vomito più quando mangio un pò di pasta o un pò di pizza....ed in tutto ciò ho perso 8-9 chili da qnd non sono più a Roma…. non ho più la mia stanza, dove mi addormentavo ascoltando Ludovico... e mio papà veniva a chiedermi prima di andare a dormire....se doveva spegnere il lettore o se mi volevo addormentare con Le Onde ed i GIorni in sottofondo. Le onde...i miei casini mentali.... che andavano e venivano senza tregua....io andavo e venivo, tra la voglia di volare via e la fragilità di non saper volare... io ero un'onda a detta di qualcuno... un’onda inquieta e fragile… ed i miei gionri erano tacche di programmi improvvisati, di istanti e canzoni ascoltate in cuffia a tutto volume, di uscite, di metro, di sms e sere passate fuori. Io ero diversa….un po’ diversa….forse semplicemente “frettolosamente viandante”per la mia Roma… a volte troppo ingenua, a volte troppo smaliziata… troppo eterogenea e volubile, impaurita e coraggiosa. Una contraddizione. Che a volte si divertiva a scoprire i propri limiti, le proprie capacità…o egoisticamente feriva chi nelle mie contraddizioni trovava motivo di sorridere. Chi nella mia fragilità tentava di rendermi forte. Ma io ero la persona che guardando Notre Dame de Paris la prima volta, si commosse…su quella poltrona rossa della terza fila…. E sono sempre io, perché oggi quando ascolto la canzone che quei due stessi ragazzi di Notre Dame, hanno cantato a Sanremo, provo lo stesso brivido. I brividi che mi dà la musica, la sensazione di essere viva…viva non perché respiro ma perché mi emoziono, mi commuovo, mi trovo a provare ancora tutti quei brividi di romantiche visioni che tante persone con gli anni, con le esperienze, con le ferite e la corsa veloce della vita quotidiana, non provano più. E sono fortunata…perché provo tutto ciò. Oggi. Ancora. Anche se lavoro 12 ore al giorno e a volte provo nostalgia per la mia città che è a 500 km da me, e che rimarrà sempre la mia città….anche così distante…anche se le gite al mare non le posso più fare così facilmente….anche se la scalinata di Piazza di Spagna oggi è lontana ….con quei suoi tramonti indimenticabili…. Io sono sempre la stessa in fondo. E mi piace accorgermi ogni tanto che il mio lato senza freni, senza remore, esiste ancora, sebbene un po’ più nascosto….il lato che compra la collezione dei 50 anni dei Puffi e contemporaneamente pensa alle faccende domestiche e alle prospettive lavorative.... Intanto mi ascolto Gio Di Tonno,mentre il Gran Teatro è lontano insieme alle sere stellate e fredde di Roma….ed anche se è tardi e sento la stanchezza, sento che potrei scrivere per ore.... …..Perdutamente mia, così impaziente e viva, un raggio della Luna caduto su di me… Perdutamente tua chissà da quanti inverni, che Dio mi fulmini, la morte in cuore avrò…. Ed ho fatto sicuramente un po’ di casino in questo post Buona serata e buona notte….
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Inviato da: perlarosadifiume
il 16/02/2012 alle 10:40
Inviato da: chiaracarboni90
il 01/06/2011 alle 12:55
Inviato da: alessandrix1970
il 13/01/2010 alle 13:17
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Inviato da: alessandrix1970
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