Creato da Maddalena_e_oltre il 30/04/2013
C'è una forza misteriosa nelle cose esteriori [...]. Un attore, per immedesimarsi perfettamente nello spirito del personaggio da rappresentare, deve indossarne il costume.*
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Post n°134 pubblicato il 25 Marzo 2015 da Maddalena_e_oltre
"Che cos'è la bellezza?". Il vecchio si girò e lo guardò a lungo. Guardò i suoi occhi chiari, il ciuffo ribelle sulla fronte, le labbra socchiuse nell'attesa di una risposta. Rivedeva se stesso in quel bambino, oltre lo specchio del tempo, la sua stessa limpidezza, la sua stessa curiosità. Poi abbassò lo sguardo sulle sue mani deformate dal'età e dalla vita, salde e tremanti al tempo stesso, quasi a chiedere a loro di trovare quella risposta da dare. Sì, perchè lui la bellezza l'aveva avuta tra le dita, ne era certo, ma come si fa a spiegare ad un bimbo cos'è la bellezza, cos'è l'anima della donna amata che si scioglie e si offre sulla pelle, cos'è la bellezza di un desiderio, nell'effimero disegnarsi di un sogno che svanisce appena viene l'alba... "Nonno ... ?" Il vecchio si girò e guardò di nuovo il bimbo, attraverso un velo di lacrime rapprese, strappate alla nostalgia. "La bellezza è un segreto, piccolo Misha. La bellezza è un segreto da custodire."
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Post n°133 pubblicato il 09 Marzo 2015 da Maddalena_e_oltre
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Post n°132 pubblicato il 23 Febbraio 2015 da Maddalena_e_oltre
Sulla spiaggia era calata la sera. La luce della luna riempiva l'aria di una vibrazione densa e le cose assumevano contorni nuovi sopra quelli usuali. Dormivano le barche capovolte e le reti stese sopra, seriche e scure a rivestire le chiglie. Una sirena si allontanò dalla riva cantando.
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Post n°131 pubblicato il 18 Febbraio 2015 da Maddalena_e_oltre
La strada scorre sul fondo della valle, accanto al fiume e alla ferrovia. Un tratto cupo, chiuso tra le montagne, le rocce incombenti che a volte franano. Il sole è avaro nel suo affacciarsi, la sua luce subito assorbita dai boschi che si inerpicano crudi sul versante esposto. C'è un paese stretto e lungo in fondo alla valle. Vi fa buio presto anche d'estate. Ho sempre immaginato che gli abitanti fossero tristi e ombrosi come le loro case. Poi ho pensato che doveva senz'altro attendere qualcuno, spiarne l'arrivo. Forse un marito, forse un figlio. E ho immaginato la sua trepida attesa, il suo sguardo ansioso sulle macchine che passavano in fila incuranti e straniere. Poi la dolcezza di un riconoscimento e un abbraccio familiare ad ammorbidire il buio.
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Post n°130 pubblicato il 17 Febbraio 2015 da Maddalena_e_oltre
Guardo la brughiera e i suoi cespugli bassi: nuvole e cespugli bassi fino all'orizzonte.
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Post n°129 pubblicato il 01 Febbraio 2015 da Maddalena_e_oltre
(disegno di R. Dautremer)
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Post n°128 pubblicato il 13 Gennaio 2015 da Maddalena_e_oltre
La sala del banchetto era piena. Parenti, amici e gente sconosciuta, seduti alle mense basse. Voci sovrapposte e piatti vorticosi e fumanti, volteggiavano in disordine nella stanza. L'odore del cibo si mescolava ai fiati e l'aria era densa, festosamente grossolana e ignara.
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Post n°126 pubblicato il 16 Dicembre 2014 da Maddalena_e_oltre
Se tu avessi seguito allora il mio vestito a fiori, turbinante sulle gambe nel vento leggero della sera. Se avessi contato i passi delle mie scarpe rosse, tra le spighe dei prati. Avresti potuto prendermi in braccio e farmi roteare contro l'azzurro del cielo. Se solo mi avessi salutata, riconosciuta, allora, in riva al mare. Se solo avessi guardato un po' meno le stelle e più tra le luci della strada. Se solo non mi avessi cercata così tardi, se solo mi avessi trovata prima, allora avremmo avuto un piccolo regno incartato e avremmo cantato tutta la notte e natale sarebbe arrivato senza ferire.
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Post n°125 pubblicato il 08 Dicembre 2014 da Maddalena_e_oltre
(illustrazione: http://nathanielle.blogspot.it/2010/10/qualcosa-da-pedro-paramo.html )
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Post n°124 pubblicato il 04 Dicembre 2014 da Maddalena_e_oltre
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Post n°123 pubblicato il 25 Novembre 2014 da Maddalena_e_oltre
Oggi è la giornata contro la violenza sulle donne. Oggi, sugli altri 364 giorni, certo. http://www.repubblica.it/solidarieta/emergenza/2014/11/24
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Post n°122 pubblicato il 24 Novembre 2014 da Maddalena_e_oltre
La luna come un sottile filo zoppo, guidava dall'alto sogni e maree. L'erba era un tappeto grasso per la gran pioggia estiva, appena macchiata sulle punte dalla polvere rugginosa di un lichene mai visto prima. Persino grandi funghi scuri erano comparsi a disegnare il prato con singolari costellazioni. Il passo era circospetto e attento, mentre fiutava l'aria seguendo quella traccia che aveva avvertito non appena scavalcata la recinzione. Sapeva che da qualche parte nel buio si annidava il nemico e si era ripromesso che lo avrebbe giocato. Il suo camminare felpato non ne avrebbe mai rivelato la presenza e avrebbe potuto balzargli addosso in una sorpresa fatale. Immaginava già come gli avrebbe spezzato il collo e come lo avrebbe immolato. Pregustava l'attimo in cui trionfante, forte del suo trofeo di spoglie conquistate e del vanto di gran cacciatore, avrebbe deposto la preda dinnanzi alla porta della sua amata. Quale orgoglio gli faceva rizzare i peli del collo e rendeva lucenti i suoi occhi nella notte! La mattina quando Lei aprì la porta di casa per recarsi al lavoro, fece un salto nel trovare sul tappeto un topolino fatto a pezzi, di cui rimaneva solo metà corpo, la piccola testa sfinita, ripiegata su se stessa. Fece forza sul suo disgusto e la sua pena, prese il tappeto e allungando il più possibile le braccia innanzi a sè (Elastic girl le avrebbe fatto un baffo!) andò a gettare i poveri resti nel dirupo.
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Post n°121 pubblicato il 18 Novembre 2014 da Maddalena_e_oltre
Siamo stati a schiena nuda dentro il ventre di legno del nostro amore. Senti come risuona, gravido di parole? Quelle parole prima offese, umiliate e svuotate di ogni possibile senso, in una vertigine di smarrimento. Sai che significa volare? Hai il coraggio di raccontarmelo tu, senza leggermi il racconto di qualcun altro? Hai mai messo il dito nella piaga di un cuore aperto per dirmi che significa amare? Si potrà mai scacciare la paura che rende muti? Quella che snocciola dinnanzi al pensiero l'elenco di ogni nervo scoperto, di ogni grano di sale? E allora balliamo, fino a perdere la bussola ostinata dello sguardo, fino a lasciare ogni ormeggio, fino alla sorgente di parole che suonino nuove. Hai posto nelle mie mani linee frammentate, da ricucire per creare nuovi racconti, linee magiche che sussurrano di vite passate e di sogni e tempeste, di valzer e fili fragili, placchette di ottone. Linee rare che si nascondono tra le altre, delicatamente, senza abbacinare, ma con la luce perpetua di un gesto d'amore, un ultimo dialogo di cenni sul crinale del mondo. |
Post n°120 pubblicato il 11 Novembre 2014 da Maddalena_e_oltre
Dev'esserci un autunno in ogni ambito. E se fosse una belva, si aggirerebbe anche nelle stanze di Memoria. Se tutto torna e serve in un ciclo, trasformandosi in humus per ciò che verrà, anche molto di quello che vorremmo dimenticare, potrà lentamente sbiadire come appartenesse ad una vita ormai passata, ad un'altra persona che ormai non siamo più. Così, in alcune stanze di ricordi, si sono addensate le grigie nebbie novembrine che hanno attutito colori e suoni. Le immagini e le parole svaniscono in sordina, quasi indistinte e confuse in un rumore di risacca. Un binario intrapreso e poi abbandonato, invaso da fiori desueti, scuola severa e ormai superata. Oltre quest'autunno della memoria, c'è un inverno di quiete e di nascosto fermento. L'humus invisibile, dedito al suo lavorio sotterraneo, apporta nuova linfa. Primavera si presenterà con nuove speranze e con una nuova pelle e il cerchio sarà chiuso. (* citazione da Maja Haderlap, L'angelo dell'oblio) |
Post n°119 pubblicato il 07 Novembre 2014 da Maddalena_e_oltre
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Inviato da: cassetta2
il 02/09/2020 alle 10:01
Inviato da: diletta.castelli
il 11/10/2016 alle 14:51
Inviato da: misteropagano
il 29/06/2015 alle 13:15
Inviato da: gocceinvisibili
il 22/05/2015 alle 22:43
Inviato da: mappe_riflesse
il 06/05/2015 alle 14:07