Creato da bippy il 14/06/2006

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L’onda del ricordo e del perdono

Post n°166 pubblicato il 19 Ottobre 2006 da bippy
 

Questa poesia in prosa che ho scritto circa un anno fa, in questo momento la dedico assolutamente a Marco!E' per te!

Non c'è immagine più bella del guardare l'onda che si sfrange sulla sabbia; questo movimento incessante della risacca, che è accarezzata ipnoticamente e sembra, nel suo ritmo, disegnare due enormi braccia cullarti nel suo abbraccio primordiale.

I disegni che si formano sono sempre diversi dipende dalla forza dell'onda, quanto scava, quanto entra dentro e come si ritira.

Verso l'alba, dopo la notte anche il mare ha riposato e allora i suoi movimenti paiono più calmi, più pigri.

Come una spiaggia svegliata dal mare la vita la cogliamo nel momento stesso in cui ci colpisce in cui si trasfigura in un simbolo rappresentativo di ciò che sentiamo essere in noi.

E l'onda che passa sulla sabbia la sua lunga mano è come un perdono, metafora del "perdono", e con lievità passa sopra l'elemento e lambendolo lo chiama al risveglio; passandogli sopra lo copre, lo comprende, lo nutre.Nulla resta uguale dopo il suo passaggio, però è indispensabile perché la vita continui e perché gli elementi possano coesistere sempre fra loro.

L'onda è pure quel ricordo lontano che è sempre dentro di noi: il mare è il nostro mondo sommerso con i fantasmi colorati che lo abitano; coralli preziosi e ombre guizzanti; silhouettes che fluttuano; conchiglie dalle minicorazze affascinanti e sonnolente.

L'onda è appunto portatrice di vita vissuta;di echi del passato e nella forma del pensiero sale e s'impenna; poi scende e nutre come uno spruzzo sul viso; rompe improvvisa la staticità di stati d'animo cristallizzati, vivificandoli.

L'onda del ricordo può anche renderti fisso; annichilirti; ma poi si muove e se ne va; e poi torna e si fa lieve come schiuma; e ci fa sorridere al niente; e poi ci fa piangere; rende liquido ogni pensiero.

Gli elementi della natura sono i protettori della nostra esistenza; nel senso della loro bellezza; misteriosa e varia; incessante e potente di una forza quasi sempre nascosta; sono un incoraggiamento a scoprirci dentro; come mondi inesplorati.

 

Commenti al Post:
luglio.79
luglio.79 il 19/10/06 alle 15:06 via WEB
buon pomeriggio...
 
corto.maltese44
corto.maltese44 il 19/10/06 alle 15:29 via WEB
...navighiamo nello stsso mare... :) ciao
 
blu_notte.fm
blu_notte.fm il 19/10/06 alle 16:43 via WEB
fantastico *)
 
azazel63
azazel63 il 19/10/06 alle 19:21 via WEB
... e l'onda puo' essere solo una collina d'acqua in movimento tra altre mille, se non incontra sul suo cammino una spiaggia o uno scoglio che diano un senso al suo pellegrinaggio nell'oceano. Perche' solo nel contatto, nello scontro, si libera dell'energia che porta dentro. Una forza delicata ma costante... breve eppure in grado di lasciare tracce incancellabili. L'onda... e' anche il futuro, con il destino gia' segnato eppure imperscrutabile. L'onda siamo noi, coi nostri goffi tentativi di essere piu' alti e grandi degli altri, nella speranza di poter guardare un po' piu' in la'...
 
 
bippy
bippy il 19/10/06 alle 21:52 via WEB
bella questa tua interpretazione e lettura, la sento partorita da un 'immaginario maschile, e aggiunge contenuti morali che non mi dispiacciono anzi! Mi strappano un bel sorriso, grazie ancora!!
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 20/10/06 alle 10:14 via WEB
L'onda è un modo d'essere del mare, non una sua parte. Non è separabile dal mare, ma è solo espressione della totalità della massa d'acqua marina. E' la parte in movimento, che dà vita al tutto e lo rende disponibile al perdono ed al ricordo. Baci. Mario
 
poverotroviero
poverotroviero il 20/10/06 alle 21:30 via WEB
Molto bello bippy, la forza delle maree.
 
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