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nuoto sognando la terraferma

 

 

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Post n°40 pubblicato il 27 Gennaio 2017 da black.whale

 

Eri tu quella che accarezzava la mia mente.

Io ero solo un fabbricante di parole, un venditore di storie, di sogni. La notte passava.

Ed i fantasmi si dissolvevano all'alba come la nebbia della mia terra.

 

Eri tu quella che mi insegnava a sorridere.

Io mi lasciavo cullare dalle tue braccia, dal tuo calore. Attendevo la notte per poterti lasciare un fiore sul cuscino, una ninna nanna nel cuore.

La notte arrivò.

E la nebbia sapeva di male, dura come la mia terra, nera come il mare.

 

Guardami, non ho più braccia, ma pinne pesanti e buffe, non ho gambe, ma tonnellate di carne tutto intorno all'anima.

Solo il mare può sostenermi, evitare che rimanga schiacciato sotto il mio stesso peso.

Il mio mondo ora non è più in comunicazione con il tuo. Il mio è fatto di buio e di suoni distorti.

E la terra ormai irraggiungibile.

 

I fantasmi no, sono ancora quelli di allora.

 

 

Dikanda - Aide Jano

 
 
 
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