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Messaggio N° 2311 19-07-2007 - 02:31

19 Luglio 1992 la Mafia colpisce ancora!!!

Non ho mai chiesto di occuparmi di mafia.
Ci sono entrato per caso.
E poi ci sono rimasto per un problema morale.
La gente mi moriva attorno.



Paolo Borsellino,
un uomo che ha percorso il suo ultimo miglio verde consapevole che di lì a poco il suo destino e quello di Giovanni Falcone si sarebbero intrecciati, entrambi uccisi dalla Mafia. Dalla strage di Capaci tutti i sospetti e le paure si sono consolidate ma, il coraggio di questo Giudice non ha eguali, consapevole che il tritolo è arrivato a Palermo per lui si rivolge hai suoi amici e collaboratori dicendo: “Devo fare in fretta, perché adesso tocca a me”.
Continua la sua guerra assestando colpo dopo colpo e continuando l'opera che per tanto tempo unisce la sua vita a quella di Giovanni Falcone. Nella fretta di quei giorni le parole di Giovanni gli erano d'incoraggiamento "la mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione e avrà quindi anche una fine".
Poi quel pomeriggio in un attimo l'inferno si scatena per mano d'infami e vigliacchi che, colpendo anche lui, hanno pensato di fermare i Giudici e la guerra alla mafia, in quel momento non è il Paolo procuratore, solo Paolo che, dopo un pranzo con amici andava a trovare la madre malata, come succedeva spesso in quel periodo ma nessuno pensa d'isolare la zona nonostante le ripetute richieste…perché? Tante domande restano senza risposta...
"Si muore quando si viene lasciati soli", Carlo Alberto Dalla Chiesa lo disse poco prima di cadere sotto il piombo della mafia.
La mafia compie un errore, con quel gesto non si rende conto che nei giovani Magistrati, come nei più anziani, ha destato una voglia di Stato e di Giustizia a cui il popolo, seguendo il coraggio e le orme di Borsellino e Falcone, esige a gran voce nelle piazze.

Paolo Borsellino, Emanuela Loi (prima donna della Polizia di Stato caduta in servizio), Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Palermo 19 luglio 1992.

"Un uomo fa quello che è suo dovere fare, quali che siano le conseguenze personali, quali che siano gli ostacoli, i pericoli o le pressioni. Questa è la base di tutta la moralità umana."
Giovanni Falcone

Ci aggiorniamo amici ... ci aggiorniamo!!!


Un grazie a monikadgl7 per la sua collaborazione a questo pezzo.

Scritto da: il.corsaro.nero

 



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