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Messaggio N° 2025
26/11/2006 - 12:39:04

SINGLE-SEX



Leggo sul Corriere della Sera di oggi (pag. 23) che negli Stati Uniti si torna a parlare di classi single sex. Solo maschi o solo femmine, per intenderci. Ne beneficia l'apprendimento, è la teoria espressa (a dire il vero non da oggi) da analisti, ricercatori immaginee da una interessante quota di quella miscellanea che trasforma una chiacchiera accademica in think tank e poi in azione.


Nel 1998 negli Stati Uniti, si legge nell'articolo, c'erano 4 scuola pubbliche con classi single sex; a otto anni di distanza sono diventate 240: lo dice per l'appunto uno di questi think tank a stelle e strisce.


Ovviamente la questione rimbalza dagli Stati Uniti all'Europa e ritorno, perchè ritornare a discutere di classi separate vuol dire in ogni caso rimettere in discussione decenni di studi. In nome di una migliore qualità dell'apprendimento.
E se c'è chi ne esalta i benefici, soprattutto per la creatività al femminile, non manca chi evidenza i rischi dal punto di vista più marcatamente sociale, ghettizzazione inclusa.
Su Google, alla voce Single Sex Education c'è un proliferare di studi ai quali vale comunque la pena dare un'occhiata, giusto per capire di che si tratta.


Di mio posso dire che ho frequentato l'ultima sezione femminile delle elementari della mia città. Solo due classi single sex (tradizionali, si diceva allora), una maschile e una femminile. Le altre, compresa quella di mio fratello, erano già miste. Confesso che alle medie, il primo approccio con un ambiente misto non è stato facile.
Per le mie figlie credo non sia nemmeno immaginabile un ambiente scolastico mono-tono. Nonostante almeno fino a una certa età la separazione maschio-femmina sia comunque naturale, fosse solo per questioni di gioco.

scritto da: SandaliAlSole

Inviato da: sissunchi Trackback: 0 - Commenti: 4



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Inviato da samanta27dgl il 26/11/06 @ 15:19 via WEB
Ho letto anche io la notizia qualche giorno fa. Non ho ancora ben capito se sono d'accordo o no, ricordo solamente la noia di una classe composta esclusivamente da ragazze (per necessità, non per scelta... I pochi maschietti iscritti si erano persi strada facendo, così alla maturità siamo arrivate solo in 13 ragazze. Questo potrebbe confermare la teoria corrente secondo cui maschi e femmine hanno diversi tempi d'apprendimento e quindi classi "mono-tono" potrebbero favorirne l'istruzione? Boh, certo che l'impressione di "ghettizzazione" è forte... Ciao
(Rispondi)

.. 
 
Inviato da SandaliAlSole il 26/11/06 @ 16:48 via WEB
Da tempo gli insegnanti delle mie figlie puntano il dito sulla diversità motivazionale tra maschi e femmine e sulle diverse modalità di apprendimento. Non credo siano solo generalizzazioni, ma io resto convinta che la diversità, in questi casi, può e deve essere uno stimolo, non solo un ostacolo.
(Rispondi)

 
 
Inviato da pigilli il 27/11/06 @ 17:53 via WEB
Beh, anch’io sono per le classi miste. Un ritorno alla separazione dei maschi dalle femmine mi sembra un ritorno al passato poco utile… e sicuramente anacronistico.
(Rispondi)

 
 
Inviato da donne.vi.detesto il 06/12/06 @ 17:36 via WEB
Riporto qui quanto già scritto in precedenza sul mio blog a tal proposito, in merito a un equivalente articolo riportato sul quotidiano LA STAMPA. " CLASSI SEPARATE, FINALMENTE! Prendo spunto da un articolo pubblicato dal quotidiano “LA STAMPA” in data di MERCOLEDI’ 25 OTTOBRE 2006, dal titolo “BASTA CON LE CLASSI MISTE”, a firma di Paolo Mastrolilli, a proposito dei nuovi provvedimenti presi dalla scuola pubblica statunitense in merito al rendimento degli alunni nelle classi miste! Qualcosa comincia a muoversi sul fronte dell’Istruzione, quanto meno negli USA. Finalmente, si inizia a dire apertamente ciò che tutti abbiamo sempre saputo, soprattutto coloro che appartengono alle generazioni che, come la mia, hanno “beneficiato” (ovviamente lo dico in senso molto ironico) di uno dei “cavalli di battaglia” del femminismo: maschi e femmine sono uguali. E tale equazione ha portato alla fine di quella che era considerata una vera e propria segregazione di genere, nota con il nome di CLASSI SCOLASTICHE SEPARATE. NULLA DI PIU’ ERRATO! Si è trattato di un provvedimento assurdo, che ha solo portato ad un sistema didattico ABERRANTE, mischiando soggetti immiscibili fra loro sotto ogni aspetto: comportamentale, intellettivo ed etico! Inutile negare il diverso livello di apprendimento tra maschi e femmine. Si dice che le femmine abbiano risultati migliori in campo scolastico, rispetto ai maschi. E in un certo senso tale affermazione la si può considerare veritiera. Quello che, però, non viene considerato sono i motivi alla base di questa diversità. E’ chiaro che i maschi, per loro natura, trovandosi in un ambiente promiscuo, siano distratti dalle femmine, con la conseguenza di una minor attenzione rivolta allo studio a vantaggio di un accresciuto interesse per le esponenti dell’altro sesso. Vero è anche il discorso relativo alle differenze di crescita fra i due sessi: a fronte di una maturazione precoce delle bambine, si assiste, per contro, a un miglior rendimento generale dello studente maschio in età più avanzata (Università), con risultati che, a quel punto, superano quelli delle loro colleghe. A dimostrazione di ciò basta eseguire semplici ricerche su internet, dato che di studi a tal proposito se ne sono eseguiti moltissimi. Ecco smontata, dunque, la teoria femminista sulla perfetta uguaglianza tra i sessi in età scolastica. Interessante, altresì, il negativo effetto che ha una classe mista sulle aspirazioni degli alunni: sappiamo tutti quanto i maschi abbiano iniziato a disinteressarsi delle materie umanistiche (la poesia in particolare) giudicandola “roba da femminucce”, dopo l’introduzione della classe mista. In una classe separata ciò non succede (così accadeva, infatti, in quella che io definisco come “età aurea” della Scuola) e ognuno si sente più libero di seguire le proprie vocazioni, venendo a mancare la contrapposizione maschio/femmina. Tutto questo rafforza in me un sospetto (anzi, una certezza): le scaltre e ineffabili femministe, ben consce della natura maschile e del potere che la natura femminile esercita sull’uomo, non hanno perso tempo per trovare un altro sistema per svilire il maschio: L’IMPOSIZIONE DELLA CLASSE MISTA! E guai a tornare indietro! Accettare l’esistenza di differenze tra apprendimento maschile e femminile, con conseguente fine delle classi miste, significherebbe la “riapertura della scuola a segregazione sessuale e razziale (MA COSA C’ENTRA?? NdA) […] Come si potrà impedire che qualcuno riaffermi anche la differenza tra bianchi e neri, Ebrei e Gentili?” (P. MASTROLILLI, “La Stampa”, s.d.). Eh no!! Questo è vero e proprio terrorismo culturale! Cosa c’entra l’apprendimento con il colore della pelle e la religione?? Sembra che certa gente faccia fatica (o NON VOGLIA) accettare una semplice realtà: la differenza tra maschi e femmine in età scolastica esiste, eccome!! “In attesa che la scienza ci dia una risposta definitiva [in merito delle differenze nel cervello tra i due generi]” , dice ancora l’autore dell’articolo in questione. Ma che errore grossolano: LA CAUSA DELLA DIFFERENZA NELL’APPRENDIMENTO NON STA NEL CERVELLO, MA NEL SISTEMA ENDOCRINO, NEGLI ORMONI! A nessuno viene in mente che a determinare le differenze fisiche e comportamentali tra uomo e donna vi siano testosterone e progesterone??? Pazzesco! Comunque, almeno negli USA, la tendenza appare chiara: nel 1998 solo quattro istituti offrivano classi separate; nel 2006 sono saliti a 228! Evidentemente i risultati si devono vedere, da qualche parte: come si giustificherebbe, sennò, un incremento di tali istituti pari al 5.700%?? E le femministe? Stanno a guardare? Certo che no! Iniziano ad innalzare le loro barricate, in nome della perfetta identità tra maschi e femmine in campo scolastico. Ma... care signore, non era uno dei vanti femminili l’andare in giro a sbandierare, dati alla mano (chissà da quale fonte provenivano, poi…) l’assoluto primato nel rendimento delle femmine rispetto a “quei beceri di maschi”? Che ragazzacce… almeno un po’ di coerenza, orsù! E il nostro Ministro della Pubblica Istruzione? Ovviamente e servilmente depreca un ritorno alle classi miste, dicendo che la diversità porta sempre arricchimento. Peccato che il ministro Fioroni si dimentichi che ogni qualvolta si abbia un arricchimento, questo comporta un contemporaneo depauperamento di una delle parti, giacché una delle leggi fondamentali della natura afferma che “nulla si crea e nulla si distrugge”. E, da come è piazzata la nostra società a livello di parità tra uomini e donne, si capisce quale dei due sessi si sia arricchito a spese dell’altro! E’ ora di tornare a una scuola seria: basta con le classi miste, ennesimo strumento femminile per umiliare e colpire il maschio! E con buona pace di chi crede ancora alla favola secondo la quale “viviamo in una società maschilista”. Che tristezza!
(Rispondi)



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