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Messaggio N° 2489
11/02/2008 - 01:09:22

10 Febbraio nel ricordo di un grido!!!

C’erano esponenti politici, partigiani, soldati, famiglie intere ma….. anche tante persone comuni dentro quegli enormi voragini rocciose – le foibe - che le popolazioni slovene e croate del Carso triestino utilizzavano come discariche, gettandovi rifiuti quali carcasse di animali, scarti di lavorazione, oggetti rotti; gente di ogni dove che, pagò con la vita “quell’unica colpa” di vivere in zone contese tra Italia e Jugoslavia…. “Vittime, prima della violenza e poi dell'oblio" le ha definite Pier Ferdinando Casini quasi a sottolineare come per troppo tempo uno strano silenzio ha aleggiato intorno ad un fenomeno che, invece, a mio avviso, va al contrario gridato e gridato forte.Come ha detto il Capo dello Stato Giorgio Napolitano “…sia un monito perché se le ragioni dell'unità non prevarranno su quelle della discordia, se il dialogo non prevarrà sul pregiudizio… “E mai parole furono più azzeccate…. al di là dei motivi economici, politici, sociali e culturali una guerra porta sempre a profonda ostilità e a gravi pregiudizi nei confronti della parte avversa (Argyle, 1996) e il pregiudizio - inteso come un atteggiamento verso gli altri basato unicamente sulla loro appartenenza di gruppo – presuppone l’esistenza di un gruppo (in questo caso gli istriani) in grado da fungere da bersaglio di convinzioni, sentimenti e azioni ostili (Moghaddam, 2002). Inoltre, proprio come riporta il Presidente, marginalizzare tale tendenza è una sfida che fa parte di quella sfida più ampia che è indurre il cambiamento sociale auspicabile, a sua volta, solo dopo o in concomitanza, ad una corretta informazione e ad un dialogo tra le parti… Cosa spinge uomini contro uomini, cosa spinge figli della stessa terra a premere il grilletto e poi a gettare quei corpi in quelle voragini lascia l’amaro in bocca, i pochi sopravvissuti lasciano tutto, una casa, il sogno di una vita, i loro ricordi e molti lasciano la vita.La guerra è di per se stessa l’aberrazione maggiore che l’uomo abbia mai concepito ma, l’uccidere come nei campi di sterminio, come nei più atroci scenari bellici, uccidere uomini, donne, bambini inermi e con le mani alzate è una vergogna che il colore rosso del sangue copre, copre ogni ragione ogni valore cristiano in nome di una politica che non vede il bene più essenziale, qual è la vita, unico bene assoluto. Ancora oggi le Foibe restano una ricorrenza spesso, volutamente dimenticata, una vergogna che non si riesce ad affrontare, il ricordo di uomini che sotto l’egida di una bandiera rossa della qualità di partigiani hanno compiuto uno tra i più efferati delitti della storia. Ancora oggi, visitando quei luoghi, si avverte un silenzio impregnato da un odore e dal grido, ultimo, verso il cielo, verso quel cielo che per i più ha nascosto il volto dei loro assassini, ha nascosto ancora una volta la fiammata di quel fucile, di quella pistola che volta verso i loro corpi spegneva cruentamente la loro vita. Quegli occhi che…. ancora una volta, rivolti al cielo invocavano l’aiuto, la pietà, la misericordia di chi sull’onda di un idea stragista pagava, come tanti altri Cuori in Divisa, l’appartenenza ad un paese ad una Patria, l’ITALIA, che ancora oggi nei suoi figli dimentica quel grido rivolto al cielo e dimentica ancora quelle morti vigliacche e assurde della follia umana. Che quel grido… che quello sguardo, siano da monito a tutti i ragazzi a tutti i giovani che in questa Italia credono e credono nell’uomo quale essere umano capace di allontanare sempre la guerra, quale non l’ultima chances possibile, che quelle persone, trucidate vigliaccamente, alberghino almeno un attimo nel ricordo di tutti noi…. Perché la loro fine cosi aberrante non sia stata inutile.

Pace a Voi.

Scritto da: zizzola1




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Ricevuto in data 11/02/08 @ 11:46
La memoria storica aiuta un popolo a farsi migliore. Ricordare gli errori e gli orrori del passat... (continua)
 
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"Possano i granchi mordergli le ossa, quanto tempo ci vorrà per mettere le mani sul tesoro? Quest... (continua)
 
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Ricevuto in data 11/02/08 @ 18:17
60 anni di silenzi e di omissioni. Ma nascondere la storia delle viltà è come esser vili due volt... (continua)



 
 
Inviato da JonathanLivingston.G il 11/02/08 @ 12:11 via WEB
Ricordare le vittime di questa assurda strage, rende giustizia sia alle vittime stesse, che alle loro famiglie. copre di vergogna chi per troppo tempo ha dimenticato. Nel nostro paese le connivenze politiche dei principali partiti di prima e seconda repubblica hanno celato le Foibe. sta a noi, alle nuove generazioni, riscoprire una pagina di storia, per capire che qualsiasi regime dittatoriale è assurdo.
(Rispondi)

 
 
Inviato da italiacboy il 11/02/08 @ 13:51 via WEB
MI FA MOLTO PIACERE CHE TUTTI RICORDINO LE FOIBE. SIA DA UNA PARTE POLITICA CHE DALL'ALTRA..PERò DI TEMPO CE N'è VOLUTO......E SOPRATTUTO DOBBIAMO RINGRAZIARE CHI ERA AL GOVERNO NEL2 004 QUANDO LA LEGGE SUL LUTTO NAZIONALE IL 10 FEBBRAIO è STATA FATTA...
(Rispondi)

 
 
Inviato da Guardiano2005 il 11/02/08 @ 14:47 via WEB
Non ci ho credevo. Domenica pomeriggio hanno mandato uno speciale su RAIDUE, dove finalmente si diceva che le Foibe non erano 'cavità carsiche', ma il luogo di un genocidio, che 'Norma Cosetto' no era una partigiana martire della libertà dai nazifascisti, ma una pvera fanciulla violentaed uccisa solo perchè italiana. Mentre a Roma... Maurizio Costanzo ha impedito che si facesse una conferenza al Brancaccio su questo argomento, togliendo la disponibilità del teatro un'ora prima... VERGOGNA!!!
(Rispondi)

 
 
Inviato da FEDERALISTACONVINTO il 11/02/08 @ 23:53 via WEB
Ricordiamo i le migliaia di morti ed esuli vittime del comunismo titino e partigiano. Non dimentichiamo che quelle terre Istria e Dalmazia erano e per noi restano veneziane e non dimentichiamo chi si è sacrificato per difendere quelle terre, il Friuli Venezia Giulia ed anche il Veneto. Se non fosse per questi combattenti, se non fosse per gli Alpini della Monterosa che fermarono gli invasori titini a Cividale, anche il nostro amato Veneto sarebbe stato invaso. Non cessa il nostro disprezzo per chi ha ucciso la nostra gente, rubato le nostre terre, la nostra cultura, la nostra storia, ma anche per chi ha reso omaggio a quel "Maresciallo Assassino".. a Tito. Per noi Fiume non sarà mai Rjeka e Ragusa non sarà mai Dubrovnic. Non facciamo come quei partiti(DC e PCI) che per sessant'anni hanno nascosto per interesse e per vigliaccheria, quello sterminio etnico. Non dimentichiamo. Moimento Studentesco Padano-Veneto di Verona
(Rispondi)



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