Blog del Giorno

Eh si caro Silvio, fai bene a raccontarla tu…ho letto che porterai milioni di tuoi accoliti in piazza se non avrai le elezioni subito. Invece a sinistra taluni non si sono visti al 20 ottobre contro il precariato trasformato in una improbabile ridicola costituente da Giordano e Bertinotti. E manco che te manco sono venuti a Vicenza. In nome di una sinistra moderna non amano confondersi con i pacifisti e con chi difende i beni comuni. Non amano dall’alto della loro arroganza confondersi con operai e precari.

Caro Silvio, tu invece le promesse ai tuoi accoliti, ai mafiosi, ai padroni, ai fascisti e razzisti, al tuo elettorato le mantieni. Così come sei bravo a difendere i tuoi interessi, così aumenti la politica del malaffare e prenderai con te anche l’eroico ceppalonico applaudito alla Camera in maniera trasversale da destra a sinistra…tutti in piedi ad applaudire e autoreferenzialmente ad applaudirsi.

Mentre succedeva tutto questo, fra applausi e autosolidarietà di casta, le promesse sancite da un patto elettorale messo nero su bianco diventavano carta straccia in nome del governismo, di interessi di bottega, della costruzione di nuovi soggetti politici, della sopravivenza politica.

Vai Silvio! I soliti utili idioti ti hanno aperto un’autostrada così come è successo per il pacchetto Treu che tu e Maroni avete trasformato nella famigerata legge 30, così oggi ti troverai gran parte del lavoro sporco come il criminale accordo sul welfare gia svolto, e non sarà per te una gran fatica peggiorarlo ulteriormente, ti servirà poco tempo perché troverai pochi ostacoli sul tuo cammino. Infatti, non si vede come e chi fra i tifosi sinistrati e sinistroidi del criminale accordo avranno il coraggio di opporsi a quella che è una loro creatura, il loro capolavoro.

Vai Silvio! Che non sono passati nemmeno 2 anni e hanno lavorato per te, non hanno nemmeno sfiorato i tuoi interessi. La base che troverai è più solida di quella che hai lasciato. Ti hanno stesso un tappeto rosso nel quale tu e il tuo schifoso ghigno trionfanti camminerete.

Troverai ancora intatto il precariato sociale e lavorativo, i senza casa, la povertà dilagante, le tue belle leggi ad personam, e una bella missione di guerra sempre pronta in nome del prestigio dell’Italia, una base americana a Vicenza e la monnezza a Napoli. Tu il lavoro sporco lo fai fare alla "sinistra" e come si è visto la "sinistra" lo fa volentieri.

Vai Silvio! Che ci sono ancora milioni di lavoratori, operai italiani e migranti da sacrificare nei cantieri e bruciare vivi nelle fonderie in nome di un becero capitalismo, del super liberismo e del consumismo che promuovi nelle tue squallide televisioni.

Vai Silvio! Che in questo clima di omologazione e di super protezione, sarà più facile per la feccia che ti protegge e che proteggi consumare i loro riti a base di cocaina e di puttane. Riti dove la libertà è di solo vostro appannaggio, mentre ancora una volta le libertà e i diritti civili delle puttane da strada, dei gay e delle lesbiche è sacrificata all’altare del Vaticano che protegge le vostre famiglie. Famiglie che siete i primi ad offendere con la vostra volgare attitudine alla promiscuità che il denaro vi consente. Brutta razza padrona sempre pronta a trovare un povero disgraziato da sottomettere, da calpestare con la vostra proposta di società. Una società di merda!

Mi sono rotto i coglioni di scrivere in questo blog e mi sento a disagio. E oltre al disagio mi aumenta la rabbia, con la rabbia mi aumenta il mal di fegato. Al mio fegato ci tengo e non ho nessuna intenzione di vivere di sola anche se sacrosanta rabbia.

Ho scritto 300 post che diviso 100 fa 3. Tre è il numero perfetto. Questo Blog fra qualche giorno si autodistruggerà.

C O M M E N T I 

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VERGOGNA!

CAMBIO AI VERTICI. LO STATO ARRESTA GLI EREDI DI PROVENZANO E IL VATICANO SPOSTA IL PRETE ANTI-NDRANGHETA.

Il governo ora potrebbe agire infatti con un’ingerenza nello Stato del Vaticano? E le stesse parole di mons. Giancarlo Maria Bregantini, per 13 anni vescovo di Locri, da poco promosso ad arcivescovo e destinato alla diocesi di Campobasso, lasciano intendere che la partenza dalla terra di frontiera dove ha sempre combattuto, con le parole della fede, l'egemonia criminale della 'ndrangheta, non sia stata vista come il raggiungimento di un nuovo ed importante traguardo nella propria missione pastorale. «Per obbedienza sono venuto e per obbedienza parto».

 «Se un capomafia fa da padrino di battesimo, da testimone o si sposa, istituisce un'alleanza militare e giuridica con un’altra famiglia. Si dovrebbe indagare meglio su come, attraverso i sacramenti, cambiano per esempio i traffici di droga. Secondo me ciò non è sufficientemente percepito in ambito ecclesiale, perché sfugge la vera dimensione del fenomeno». Su questo silenzio della Chiesa, che nel contempo non perde occasione per esprimersi in materia di etica sessuale, come fosse questa la vera emergenza, molto si può ipotizzare. Certo è che la mafia è un potere forte, fortissimo: la Confesercenti dirama dati allarmanti. Cosa nostra sarebbe infatti la prima azienda italiana, con un fatturato di 90 miliardi l'anno, pari al 7% del Pil. Chi tace - la Chiesa, nella fattispecie - acconsente?

Fu lui invece a imporre che fossero i parroci, e non i genitori, a scegliere i padrini dei sacramenti, così da interrompere il perpetuarsi di uno strumento mafioso per sancire alleanze e affiliazioni. Fu lui a lanciare la scomunica contro gli esponenti della ‘ndrangheta, a incoraggiare i ragazzi di Locri, dopo l’omicidio Fortugno, a promuovere cooperative di lavoro nella regione con la più alta disoccupazione d’Italia, per sottrarre dal bisogno potenziali manovali del crimine. Perché la legalità si costruisce col lavoro, e lui, già prete-operaio, lo sa bene.

Ma è stato promosso, dicono gli alti prelati. Per farlo riposare o per evitare di farlo diventare troppo potente o scomodo? Per evitare un altro don Puglisi, dicono, per evitare un altro martire. Per evitare di intercedere con la vera voglia di cambiamento che desidera la gente calabrese inerme davanti ad uno Stato che non la protegge. Perché i politici non usano quella ingerenza che invece il Vaticano usa spesso all’interno dello Stato italiano?

Voglio però cercare di rasserenare gli animi – aggiunge Bregantini -, che molto di quello che ho insegnato loro è stato maturato insieme, con i giovani e con i collaboratori, cresciuti ormai fisicamente e spiritualmente. E, quindi, molte volte la mia voce era la loro voce, che io ho soltanto raccolto. Loro restano qui, ma hanno imparato un metodo, lo vivranno comunque e sempre intensamente e saranno quindi capaci, ne sono certo, di viverlo nella fede di Dio e con colui che verrà a sostituirmi.

Tradotto, significa: la gente non avrà più un intermediario con un potente carisma per parlare e protestare contro la Ndrangheta, si vivrà ancora nella speranza, speranza che per Cesare non vale niente. Più che Cristo, qui agiscano i politici calabresi! Altrimenti avremo uomini sempre più soli su questi aranceti.

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