Creato da emrysemrys il 11/07/2005
Fossefacile... (Tecniche di Sopravvivenza Urbana)
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Dotazioni di Abbigliamento Urbano.
Ognuno ha la sua e molti dei ragazzotti che sfilano felici a fare vasche in corso Vittorio Emanuele non sanno che le loro scelte azzardate spesso e volentieri diventano moda. (insomma, dove possiamo immaginare che sia nata la mutanda fuori dai pantaloni? Non venitemi a dire che ha visto la luce nei salotti inglesi...!)
Le DAU si distinguono per originalità e eccentricità, ma dovrebbero avere tutte in comune una unica cosa: esprimere la personalità di chi le crea. Quando una DAU diventa moda perde automaticamente il suo fascino.
La mia DAU preferita è quella da battaglia al bar:
- maglione aderente con sotto maglietta in cotone per assorbire gli umori della dura lotta per il caffè
- pantalone a vita bassa ma non troppo, stile vedo non vedo l'ombelico (solo se il maglione non è troppo lungo)
- calzino e non calza, onde evitare la moria di fauna e flora al momento di levarsi le scarpe
- superga da ginnastica o geox (meglio) che fanno respirare il piedino
- cintura di cuoio stile vecchio west, con fibbia brunita da usare come arma se serve
- se il maglione non è a collo alto, fazzoletto di seta in tinta
La DAU da incontro col cliente invece è estremamente più scomoda:
- stivali col tacco neri
- calze nere o grigie 40 denari
- gonna aderente scura o grigia
- maglione aderente non troppo scollato o camicia con maglioncino aperto davanti
- collana
Reggo questa DAU al massimo mezza giornata, poi comincio ad urlare....
Em
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Sono arrivata ad Itaca ed ho ritrovato i vecchi usi e i vecchi costumi :)
Nino è di nuovo mio. Oggi l'ho provato per la prima volta per andare a lavoro. Sembra nuovo!
...cavolo, ma è nuovo!...
Comunque non si vede nulla a parte qualche graffio sul musetto e sul bauletto. Ma insomma, tante storie per poi farmi una riparazione così? E il telaio sì, il telaio no, eppoi il telaio stava benissimo?! Mi sento presa in giro...
Adesso il problema è recuperare in esuberanza. Prima lo usavo che era agosto e davvero c'era molto meno traffico. Ora è una fila unica, un respirare scappementi continuamente, senza contare che non ho la baldanza d'infilarmi tra un macchina e l'altra e preferisco farmi le code, dove non riesca a risalire la china in totale sicurezza.
Ho paura? Me la faccio sotto...
Ma Nino è Nino e so che insieme ce la faremo. Intanto oggi ritorno con lui, magari dopo le sette, quando il traffico è minore :)
Em
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Ebbuongiorno!
Finalmente l'odissea con Nino sembra consolidarsi in qualcosa. Ora ve le spiego tutte.
Fase 1: Il preventivo
Nino morente viene accompagnato dai suoi carnefici o presunti tali nell'attesa di essere smembrato. Chiedo di sapere se il telaio è riparabile, o se è così danneggiato che va cambiato. Mi dicono che loro non lo possono sapere a meno di fare un preventivo. Ok, fate il preventivo (anche se ho capito che se non riparo Nino comunque questo preventivo me lo fate pagare). Voglio anche le foto? No, guardi, è colpa mia, non servono. Ma non costa nulla. Vabbe', allora mi faccia le foto. Ok.
Ariva dopo due settimane il preventivo di 2200 euri. Collasso immediato della sottoscritta (il motorino nuovo ne costa 2400...)
Fase 2: Il secondo preventivo
Vado di persona a parlare con questi carnefici dell'officina perchè proprio non so che fare. Magari do' dentro Nino e ne prendo un altro diverso... Sento il titolare e non i segretari con cui ho parlato prima: Si', certo che è elevato, ma paga l'assicurazione. No? Ah no? Non avevo capito, allora le faccio un altro preventivo senza la parte estetica. Hè, non lo sapevo. Lo aveva detto? Si? Comunque le farò avere un secondo preventivo. Perfetto.
Arriva il secondo preventivo: 1070 euri. Il collasso è minore, mi hanno pagato una consulenza di 1800 (lordi) euri, posso farcela.
Fase 3: Il cretino
Telefono col mio cellulare un giorno per dire che si', allora lo riparino, visto che il telaio funziona, se è sicuro, me lo riparino. Risponde uno e non mi puo' passare il titolare che è impegnato. Ma se posso aiutarla io...? Certo, direi che mi potete riparare Nino pero' vorrei capire, sarà sicuro? Mi garantite che il telaio poi regge? che inconvenienti potrei avere nella guida?
He', no, signora noi non lo sappiamo, perchè prima dobbiamo mandarlo dal telaista per sapere se il telaio regge.
Ma scusi, ho fatto fare il preventivo apposta, non lo sapete se il telaio si puo' riparare?
He' no, è il telaista che ce lo dice e sì, ce lo mandiamo solo se lei ci autorizza alla riparazione.
Cioè, mi faccia capire, ho fatto fare il preventivo per cosa? Adesso il le dico di ripararlo, lei lo manda dal telaista, lui dice che il telaio va cambiato e io e il mio preventivo? Allora il preventivo puo' variare?
Certo, sì, in linea di massima...
E di quanto?
Non so, dipende...
Mi faccia una cifra, mille euri?
E certo signora.
(Mavaffan...!)
Fase 4: Il fax
Telefono due giorni dopo affranta. No, non voglio piu' ripaare Nino, non posso permettermelo, è troppo rischioso. A questo punto vada in mona e mi prendo una bici. Chiedo del titolare. Risponde. Spiego la situazione dicendo che il suo collega mi ha terrorizzato e preferisco non far fare la riparazione. Il terreno dall'altra parte del telefono trema, forse un'imprecazione mentale del titolare?
Ma chi le ha detto questa cosa?
Ma, non so, non ho chiesto il nome... Comunque io non ho i soldi per un aumento di mille euri, capisce? L'ho comprato nuovo ad agosto, pagato sull'unghia, ho il conto a secco, niente da fare.
Ma no, ma cosa dice! Faccia cosi', mi manda un fax in cui mi autorizza alla riparazione solo se il telaio è buono, altrimenti stop e lei paga solo le ore di smontaggio per il telaista.
Ah, non sapevo si potesse.
Ma certo, stia tranquilla (altra imprecazione mentale al collega)
Ok
Faccio il fax
Fase 5: Il preventivo scomparso.
Telefono dopo due settimane per sapere dovè il motorino. Risponde il cretino (Sa, sono due settimane che non ho notizie...), il cretino mi passa una collega. La collega va a cercare i dati e si dimentica di mettere in attesa. Il cretino sghignazza delle mie due settimane come se fossi ridicola a pretendere notizie tanto presto. Ho deciso, mai piu' da loro a riparare il Nino. La collega mi dice che è ancora dal telaista e mi faranno sapere se va bene per la riparazione.
Richiamo la settimana dopo.
Risponde nuovamente il cretino (ok, decisamente lo hanno adibito al telefono, ma fa danni anche li') e mi dice che va tutto bene, il telaio è ok, lo riparano secondo il preventivo di 2200 euri. Ho un mancamento. E lui: Va bene?
E no! Non va bene un beep! Mi avevte fatto un preventivo da 1070, ho accettato quello, vi devo spezzare le braccine?
Ah! Aspetti che controllo...
Scartabella due ore. Ok, si', certo, il preventivo da 1070 euri, certo.
E menomale che l'ho messo nero su bianco nell'autorizzazione per fax, altrimenti questi mi sa che mi riparavano il motorino con l'altro preventivo e cercavano di mettermela in quel posto...
Adesso Nino è in riparazione. Lunedi' chiamo per ribadire il preventivo giusto e sapere come va. Non mi fido che mi contattino, non lo hanno mai fatto. E comunque mi sa che grazie al cretino hanno perso un cliente e considerato quanto sono imbranata, hanno perso un buon cliente!
......Ah! Tra un frizzo e un lazzo, domenica sono diventata shodan! Adesso sì che ho licenza di uccidere! ;)
Em
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Silenzio in aula, si comincia....
Gruppo anello... bla bla ...
ROTTO
*bang*
Stelo forcella anteriore
ROTTO
*bang*
manubrio
ROTTO
*bang*
arredo bla bla....
ROTTO
*bang*
dima del telaio
*bang*
dima cerchio anteriore
*bang*
manodopera
*bang*
.......................
Costo totale piu' di mille euri.
O_O
*sbonk*
Nemmeno con le riparazioni minime si scende ad una cifra decente....
Ed io? cheddevofa'cheddevofa'?
Ma se io lo riparo (e mettiamo davvero che lo riparo dato che un mese di metro' mi sta già facendo tornare i capelli bianchi) sara' sicuro? Voi che ve ne intendete, con tutte 'ste riparazioni, sara' sciuro?
O è meglio che me ne compro uno usato e lascio Nino al suo destino?
;_;
Em
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Nino è distrutto, ripararlo mi costa quasi quanto comprarlo nuovo O_O!
Non avrei mai creduto fosse possibile una cosa del genere. Forse io e le due ruote non siamo compatibili... e dire che l'incidente, pur essendo probabilmente colpa mia, non era evitabile a meno di essere una che va molto, ma molto piu' piano.
Infatti se fossi andata piu' piano non avrei avuto problemi con l'auto davanti quando ha frenato, avrei frenato anch'io, non avrei cambiato corsia, non sarei finita addosso ad un altro scooter che sopraggiungeva, non avrei rotto il telaio. Almeno, cosi' sembra dal preventivo, che è oggettivamente astronomico per le mie finanze.
Mi darò alla bicicletta; certo, magari e' piu' lenta e piu' vulnerabile, pero' va anche sui marciapiedi. E' da cafoni? Da cafoni è avere una viabilità come quella che abbiamo a milano senza l'ombra di una pista ciclabile che sia più lunga di 100 metri!
Em
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Causa incidente col motirino nuovo, il blog resta sospeso fino a data da definirsi.
....mi sono sgrattugiata come un cubetto di grana!...
Em
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Shhhhh!
Lo dico sottovoce... forse stasera parto per altri 4 giorni di....
....(vacanza).....
Silenzio, non turbiamo i cieli e scateniamo l'invidia degli Dei. Che poi 'sti menefreghisti si fanno vedere solo quando ti devono togliere qualcosa, le conquiste te le devi fare da sola ;)
Ieri la nebbia, oggi il sole. Autunno prematuro e mestruale.
Quanto è diversa l'estate di quest'anno da quella del 2003. Ma ve la ricordate? Vi ricordate i 40 gradi di maggio e tutti che dicevano: ma no, non puo' durare, avremo un luglio piovoso, un agosto torrenziale...! Come no, me lo ricordo io l'agosto, senza condizionatore, a boccheggiare in soggiorno sdraiata sul pavimento di marmo, praticamente nuda, io e il gatto che poveretto peloso soffriva più di me.
Credo sinceramente che sia stata quella estate a stroncarlo, lui che già aveva i suoi anni, nato in un agosto dell'86. Me lo ricordo, coccolosissimo, quell'estate schivo e solitario, evitava il contatto con tutto ciò che non avesse una temperatura inferiore ai 20 gradi...
L'estate del 2003 ha messo a dura prova la mia sopravvivenza fisica, nonchè la mia omeostasi termica! Avevo continui malditesta e immagino d'aver bevuto quantità infinite di acqua e succhi di frutta. Ricordo l'asfalto che si scioglieva sotto i tacchi delle scarpe, le moto parcheggiate che scivolavano dentro i marciapiedi mentre il cavalletto sprofondava inesorabilmente... Non so come non siano morte le piante!
Ricordo calura insopportabile da maggio a settembre, un addestramento che alla fine ci faceva sembrare i 30 un sogno di frescura! Ma il momento peggiore era la notte... Di giorno ero rassegnata, non camminavo piu' nemmeno all'ombra. Di notte boccheggiavo, sdraiata sempre nel solito soggiorno, sempre sul solito pavimento.
Grandi vini nel 2003, si potrebbe dire, ma mi pare di ricordare che invece non fu una annata ottimale, a causa delle piogge che vennero dopo...
In sostanza, mi tengo volentieri questo agosto autunnale, che ripensandoci non è poi così male :)
Em
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Ok ok, ok, devo proprio dirla tutta o sembrera' che io sia la scooterista perfetta: ME LA FACCIO SOTTO!
Quando vado in giro con Nino ho paura di cadere, ho paura di, nell'ordine:
- Sbucciarmi la pelle
- Prendere una botta da livido
- Prendere una botta da rottura di osso
- Cadere e un'auto mi passa sopra
- Cadere su un'auto e dover pagare i danni
- Fareuna figuraccia epocale
Sto in ansia quando lo guido, sono tesa, nervosa, ho paura di curvare, ho paura del pavè, ho paura del traffico, ho paura di non aver preso le misure tra il marciapiede e la macchina al semaforo. Sono idiota? Forse un po', dato che attualmente Milano è vuota e forse è anche normale dato che l'ultima cosa con due ruote che avevo guidato prima era la mia bicicletta con cestello ai tempi del liceo (poi l'ho sfasciata, ma accidenti se ero un drago in bici!).
Quando devo uscire per andare da qualche parte, prendere Nino è fare un po' forza su me stessa. Nino è bello, non posso negarlo, ma pesa! Ha una linea sfilata e magra, ma pesa lostesso. Sono 150 kili di scooter e io NON TOCCO! O meglio, arrivo a terra con le punte delle scarpe, non è abbastanza per sentirsi sicura e tranquilla. Qualcuno dice: "Ti devi abutuare e vedrai che poi sarà uno scherzo". Gli credo, ma poi penso che sarà ancora peggio, perchè è proprio quando ci si sente sicuri che si fanno i voli migliori :)
E allora? Restituire 3000 euri di motorino prima ancora di iniziare? Giammai. L'ho detto qualche volta? Se non ho un po' di paura non mi diverto, fare solo quello che mi fa setire tranquilla non è per me. Certo, nella vita bisogna dosare l'ansia altrimenti si flippa...
Eqquindi?
Eqquindi adesso mi vesto e vado a fare shopping... ovviamente con Nino ;)
Em
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Questo non è un ritorno, ma una parentesi (vero? vero?)....
Le vacanze non sono finite.
Me lo ripeto, perchè anche se sono tornata in città, se continuo a ritenermi in vacanza, la città non riesce a a prendermi. La metopoli allunga le braccia - le vedo - ma non arriva perchè io posso permettermi di scacciarle annoiata e dirle: "Ora no..."
Nino dorme in garage... oh, già, ancora non ho detto chi è Nino. - Nino il motorino, no?
Sono andata a prederlo venerdì e il sabato sono partita. L'ho usato solo un pochetto e ammetto che si è subito comportato bene. Per prima cosa è blu, di un blu scuro oltremare che fa girare la testa a tutte le vespine panciute. Ha una linea da insetto, con la coda ritta, gli occhi allungati. Ammetto che con i due paramani e il parabrezza ha l'espressione di un punk con le orecchie a sventola, ma fa simpatia. Chi non ha qualche difettuccio fisico, no?
Il vento tra i capelli? No. Il casco è integrale :)
Adesso imparo ad andarci in giro con la gonna e i tacchi alti, così non lo uso solo per lavoro.
Dicevo di Nino, attualmente è in garage, vado a trovarlo dopo. Per adesso faccio la donna in vacanza, mi metto un costume da bagno e vado a prendermi il sole in terrazza. L'unica cosa che mi dispiace è che a godermelo per adesso sono da sola...
Em
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Sì, lo ammetto, sto per esplodere. A dire il vero qua tira già aria di nuovo e di vacanza e il sorriso serale stampato sulla mia bella faccina non può che essere una conseguenza della consapevolezza inconscia che sto per fuggire dalla città. Fuggire... a dire il vero non si fugge mai del tutto, un po' di metropoli viene via con noi, per forza. No? Non ci credete? Ne volete qualche semplice esempio pratico?
Cosa mettete in valigia? Scarpe da mare? E basta? e quelle da passeggio? E quelle se ci sono i sassi in spiaggia? E quelle per la sera? E quelle da riposo? E quelle da pomeriggio sul lungomare?
Ho reso l'idea? Non abbastanza?
Ok, vi portate dei libri in vacanza? E cosa leggete? Non vi portate un po' di lavoro? No no? Nemmeno l'agenda degli appuntamenti che non si sa mai? E il cellulare aziendale? Lo accendete qualche ora? E non controllate le mail su internet, mai mai?
Non basta? Guardate la tv in vacanza? E non vi intenerite quando al telegiornale fanno vedere la vostra metropoli? - chissà che caldo che fa laggiu' - non ve lo chiedete mai? - Chissà le mie piante se sono tutte secche... - mai?
Rassegnamoci, siamo metropolidipendenti e per disintossicarci ci vorrebbero sei mesi di ferie, non le misere due settimane che un abitante di metropoli (che paga i famosi 700 euri di affitto) può permettersi. E in fondo, cosa faremmo mai in sei mesi di ferie...? - ok, ok, io un paio di trilioni di idee ce li avrei...
Eqquindi, saluti e baci. Godetevi le vostre che io mi godo le mie di ferie. Mai come in questi periodi vale l'idea zen del vivere l'attimo presente come fosse eterno. Perchè cosa sono 20 giorni di vacanza davanti a 365 di lavoro? 480 ore, 28800 minuti, 1728000 secondi, 2073600 battiti del cuore medio umano...! Niente. Tutto.
Carpe diem
Em
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Domani è il gran giorno.
Sarò all'altezza.... della sella? ;)
Em
PS: e così mi incammino sulla lenta via della trasformazione da zavorrina in centaura...
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Ho scelto come scooter d'elezione l'SH 125 i della honda. Che ne pensate? Adesso non sono più capace di passare per una via senza notare i motorini parcheggiati e valutarne implicitamente la linea, se mi ci arrivano i piedini alla pedana, se ci si sta in due, se ci passo tra le auto in sosta, ovviamente se mi piace il colore e se sarebbe facile rubarli.
Mi piace il parabrezza a faccina, ma e' della piaggio e sono piu' orientata sull'honda. Cos'è il parabrezza a faccina? Ma come, quello con le antennine argentate! Come sarebbe che non lo avete notato mai? Ma cosa guardate in uno scooter? Se è comodo e pratico? Ok, ok, ma quello viene dopo... Prima in uno scooter si guarda l'espressione :)
Anche prima di scegliere un'auto io guardo l'espressione. Ci sono macchine con lo sguardo buono e benchè siano belle, in città non vanno bene. Per avere ragione degli altri nel traffico devi avere l'occhio assassino, lo sguardo aggressivo, l'espressione da maniaco assetato di sangue. Una cinquecento nuova per esempio non va bene...
Una citroen invece è ok. Le audi hanno l'occhio magnanimo di chi e' troppo forte per abbassasrsi e mettersi in competizione con te. Le fiat medio basse sono cucciole che con gli occhioni implorano pietà, le alfa romeo sono sportive che ammiccano, anche coi fari.
Vale la stessa cosa con gli scooter. Bisogna valutare l'espressione per sapere poi che ruolo sia possibile giocare nel traffico metropolitano. E lo sguardo deve essere affine alla propria indole o sono cavoli amari... Non puoi metterti a fare l'aggressivo sgargiantello su una vespa. Non puoi, proprio non puoi. Confondi il prossimo, trascendi la genetica delle due ruote.
Ho scelto l'SH perchè ha la giusta faccia per me. Se dovessi ripiegare su un piaggio apparirei troppo buonista, cosa che nel traffico io proprio non sono. Ho una polo nera e di solito le altre auto fraintendono; credono che io sia gentile e accondiscendente solo perchè ho i fari ampi e dolci. Manco per nulla. Grosso errore.
Errore che su una macchina con doppio air bag posso permettermi, su uno scooter no.
Em
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Milano come Napoli? e perchè no?
Voglio il motorino! Per fortuna non devo aggiungere: mamma me lo compri; ma ho i soldi per prendermelo da me. I mezzi pubblici sono saturi, non è possibile che anche a fine luglio non si possa sfruttarli con tranquillità, che la gente si pigi lostesso nei trenini sotterranei, che gli autobus e i tram siano sovraffollati e i sentori dell'umana natura si mescolino in un poutpurry di fragranze estive...
Ah, il sudore! Sudare fa bene... a chi? Non certo al vicino. Lavarsi non basta e la metropoli non aiuta.
Sto pensando allo scooter, magari piccolo, magai non molto piccolo. Magari un 50, magari un 125... Magari un 4 tempi, magari a ruotina bassa, ma i vantaggi di quella alta?
E allora? Che fare?
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SONDAGGIO!
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Ci sarà su questo blog qualcuno che ha opinioni in merito no? Che usa lo scooter, che ha un piaggio, un honda, qualcosa, un 50tino, un 125 o dippiù, che preferisce la moto in città, che assolutamente la moto no in città, che lo scooter va benissimo nel traffico ma non serve nel week end, che lo scooter e' bellissimo sempre, che lo scooter è una schiavitù, che lo scooter è libertà, che te lo rubano come niente, che basta la catena e non te lo porta via nessuno, che ti danno un sacco di multe, che passo anche col rosso, che c'è pericolo di incidenti, che è peggio la macchina...
Fatevi sotto!
Em
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La metropoli ha sempre due facce. Almeno due diciamo... In effetti, per quello che ne so, esiste almeno una metropoli che ha almeno due facce.
La faccia che mostra è quella dei palazzoni, delle case alte, delle strade larghe, del parcheggio facile ma blu, dei semafori visibili e funzionanti che di notte lampeggiano di un accattivante giallo maldipancia e delle piazze con panchine invase da piccioni ostinati ma diligenti.
La faccia della grande città insomma, che spesso vediamo in televisione, dove i tram o gli autobus passano a velocità percepibile, i pedoni attraversano sulle strisce, il cielo fa capolino tra un albero e l'altro lungo le direttrici dei grandi viali, le insegne dei negozi hanno spazio per nome, cognome e figli e in genere se anche ci sono lavori, non disturbano granchè la normale routine del pendolare colletto bianco.
Poi c'è il dedalo.
(Dedalo, costruttore di labirinti - Ndr)
Il dedalo puzza, è la parte più puzzosa della città - vedi mex precedente - e non c'è sole di giorno, perchè le case sono ammassate le une sulle altre, con i tetti soprammessi come la dentatura di un adolescente. I parcheggi sono segnati con fantasia a metà tra il marciapiede e la strada, rigorosamente in giallo. L'asfalto è un miraggio, nel dedalo regna il pavè - così uno va piano... e come potrebbe fare altrimenti in un intrico di vicoli del genere?! - il pavè che trita le sospensioni alle auto, che massaggia le natiche ai motociclisti, che spezza i tacchi ai pedoni. Amato odiato pavè del cavolo.
Nel dedalo le insegne dei negozi sono fumose, scure, piccole, spesso balbuzienti o rotte del tutto. Forse è difficile tirar su' una scala per andarle a riparare, ma il dedalo sembra non curarsene. Nessuno guarda un'insegna nel dedalo per trovare un posto, nel dedalo sai già dove devi andare, altrimenti non trovi il posto. Li' i negozi sono spesso nei cortili interni delle case o negli anfratti tra una sporgenza e l'altra. A volte per entrare in un negozio devi suonare al campanello di qualcuno - "Scusi, la sciura Maria?" "Si?" "Mi apre per favore?" "Deve andare all'outlet?" "Si..." "E quindici. Stamattina siete tanti, che ci sono, i saldi?"
I mezzi che passano nel dedalo sono solo tram, piccoli, vecchio stile, con i vetri apribili e i sedili in legno, che quando si muovono fanno più rumore di un ferrivecchi, ma sono ecologicissimi perchè sono elettrici. Un autobus non potrebbe girarsi nel dedalo. I tram del dedalo sono addestrati, guidano con rabbia, quasi con violenza; se una macchina è parcheggiata male ed il conducente è ancora a bordo, la ricoprono di scampanellate ed insulti; nemmeno i pedoni vengono risparmiati.
Però il dedalo è anche magico. La sera si illumina di luci impensabili, dietro gli angoli spuntano le vetrine di antichi negozi di rara maestria artigiana, dove si mantegono vivi anche se boccheggianti lavori scomparsi nell'altra metropoli, come l'arrotino, il calzolaio, la sarta, il vasaio... Inoltre abitare nel dedalo costa, non è mica alla portata di tutti! Sei pursempre in pieno centro e quando meno te lo aspetti, da un crocicchio di strade ecco spuntare l'insegna rossa della metropolitana. E' una metropoli, mica il paesello di tua nonna...!
Mentre la grande metropoli respira, il dedalo pulsa, come fosse un cuore; mentre la metropoli sorride, il dedalo sogghigna, dove la metropoli freme di attività, nel dedalo la stessa brulica.
Ma non può vivere l'uno senza l'altra, perchè sarebbe una città finta, come al cinema, come in certe pubblicità assurde dove la mamma che ha sedici anni, il papà trentacinque e la figlia dodici, mangiano merendine e non ingrassano. Come nelle ricostruzioni a teatro, come in svizzera.
Non resta che scegliere dove abitare, se nella metropoli che non dorme mai o in quella che sembra dormire sempre. Fateci caso, la scelta è genetica: siamo come due tribù in una.
Em
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La metropoli odora. Mi piace, probabilmente perchè sono assuefatta a certe sostanze aromatiche che sono adesso per me come una droga. Però è innegabile che esistano degli odori pungenti e che ogni città in fondo ne abbia di suoi caratteristici. Lo smog aiuta.
Anche ogni momento della giornata ha il suo odore. La mattina per esempio e' più acuta, spigolosa, acre. L'aria è spesso più tagliente del pomeriggio, come il bordo di un foglio di carta nuovo. Mentre la sera è rotonda, piena, ha un odore che scivola come un'onda fin nei polmoni e spesso non incide, ma si limita a spalmarvi sopra la propria patina di inquinamento.
Cosi' come i tramonti metropolitani sono molto piu' belli e vividi di quelli in campagna - dal verde, al viola, al blu oltremare, all'indaco spinto - così gli odori sanno essere maggiormente intriganti, confezionati come pacchetti regalo sotto Natale.
L'odore metropolitano che preferisco è quello che si sprigiona subito dopo il tramonto, dovuto immagino al decadimento delle molecole attive dello smog fotochimico... E' un odore che coccola, che avvolge, quasi accarezza, è un odore gentile e me lo immagino sempre vestito in giacca e guanti bianchi mentre mi apre la portiera della macchina. E' un odore che sa di giornata lavorata, di cose fatte, di decisioni prese, di lunghe litigate dopo le quali e' bello fare pace. E' l'odore delle conclusioni, delle soluzioni, del compimento. E' l'odore di cio'cheèfattoèfatto, di cipenseremodomani, di beeneomalesiamoarrivatiasera. E' un gran bell'odore.
Ma in città gli odori belli sono molti: il panificio sotto casa che ha appena sfornato le brioscine calde, la tavolacalda che sta preparando caffè e crostatine, la profumeria che apre la saracinesca e lascia uscire gli aromi che vende...
Ci sono anche gli odori sgradevoli.
Siete mai passati molto rasenti ad un muro? no? Non fatelo, a meno che non abbiate una certa perversione per la pipi' di cane. Un triangolo di prato in pieno meriggio lo vogliamo dire di cosa odora...? meglio di no. La motoretta smarmittata che vi sgasa a fianco? Il camion che va a cavoli marci? Il prossimo sudato sui mezzi pubblici? Tralasciamo...
Eppure... qualcosa mi attira sempre ad annusare questa città odorosa, tranquillizzante come la sicurezza dell'appartenenza, come a dire col sorriso: Eccoci, sei tornata a casa, non senti la puzza?
Em
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Il cane metropolitano è spesso un topo. Non nel senso che in città esistono topi grossi come cani, cosa verissima peraltro. No, intendo che in città i cani per forza di cose sono piccoli come pantegane.
Non è il cibo, è l'involucro.
Considerate una metropoli affollata dove:
- una casa monolocale senza terrazzo nè ascensore, senza box, senza riscaldamento autonomo e senza aria condizionata costa non meno di 700 euri al mese se va bene spese comprese
- i cani non possono fare i loro bisogni in cortile, pena il recupero di tali bisogni e la loro giusta destinazione in discarica
- i cani di taglia medio grossa devono portare la museruola perchè sono notoriamente cattivissimi (certo, vivono in 28 metri quadri con un padrone isterico ed ansiotico - siamo tutti cosi' in 28 metri quadri - mangiando chappy!) e i giardinetti pubblici alle 11 di sera (unico orario libero per un cittadino metropolitano, che lavora e deve pagare i 700 euri, da potersi concedere per portare fuori il cane) brulicano di bambini innocenti che potrebbero rimanere offesi dal suddetto cane se non fosse museruolato
- in metropolitana un cagnetto bizzoso non dà scandalo, un cagnone ti fa subito anarchico di sinistra parassita che accattona
- la Barale ha un Chiwawa
- vuoi mettere quanto costa dar da mangiare ad un rottweiler?!
Considerazioni ulteriori:
- il cagnetto piccolo la fa sui giornali in casa, volendo, oppure puoi insegrargli a saltare fino al bordo del wc (quando ci casca dentro è poi occasione oltremodo ilare)
- nel caso la faccia in cortile è poca e pesa poco
- abbaia come un forsennato ma in genere la gente gli sorride e tenta ugualmente di accarezzarlo
- puoi nasconderlo nello zaino se serve
- quando la sera ti salta sul divano letto dove dormi non ti uccide
- lo porti in giro nel trasportino del gatto
Per questa manciata di motivi l'abitante metropolitano che ama i cani e non riesce a farne a meno, preferisce il cane piccolo ed in genere riesce a sopportarne l'isteria intrinseca (sono simili), la bruttezza oggettiva e la stupidità connotativa di razza. Gli amici ridono quando vanno a trovare l'abitante metropolitano con canino piccolo, perchè il canino è buffo, si agita al limite del collasso, si fa la pipì addosso, rimbalza come la pllina di un flipper e rivela in tutto e per tutto la sua natura di cane sotto misura.
Comunque, la soluzione migliore resta una sola: canofili metropolitani, cambiate barca, prendetevi un gatto.
Em
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Tipica serata metropolitana in cui i sentimenti si mescolano all'aria satura di smog e non sai più se sei triste o sei felice. E' lo spleen moderno, quella sensazione di vuoto ricolmo sentito dai poeti o dalle donne, quel riflesso di sensibilità antica che tutti ci portiamo appresso e che può raggiungere il nostro stato cosciente solo quando smettiamo di correre abbastanza a lungo, la frenesia del quotidiano ci abbandona e saliamo finalmente in cima alla nostra montagna personale.
E dite, non si gode un bel panorama da lassu' nonostante tutto? Anche se spesso poi a godercelo ci ritroviamo soli...
Em
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Oggi sono un po' nostalgica... Voglio deidcare questa canzone a tutti i nonni, anche al mio unico che ho conosciuto e che se ne è andato l'anno scorso e che assomigliava un po' a domenico modugno in magro...
Adesso è con sua moglie e spero che siano di nuovo felici insieme. Il fatto che due persone non si bacino continuamente non vuol dire che non si amino profondamente.
Em
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E' giunta mezzanotte
si spengono i rumori
si spegne anche l'insegna
di quell'ultimo caffè
Le strade son deserte
deserte e silenziose
un'ultima carrozza cigolando se ne va.
Il fiume corre lento
frusciando sotto i ponti
La luna splende in cielo
dorme tutta la città
Solo va
un uomo in frack.
Ha il cilindro per cappello
due diamanti per gemelli
Un bastone di cristallo
la gardenia nell'occhiello
E sul candido gilet
Un papillon, un papillon di seta blu.
Bon nuit bon nuit bon nuit bon nuit
buona notte
Va dicendo ad ogni cosa
ai fanali illuminati
Ad un gatto innammorato
che randagio se ne va.
E' giunta ormai l'aurora
si spengono i fanali
Si spegne a poco a poco tutta quanta la città
La luna si è incantata
sorpresa e impallidita
Pian piano scolorandosi nel cielo sparirà.
Sbadiglia una finestra
sul fiume silenzioso
E nella luce bianca galleggiando se ne va
Un cilindro
un fiore e un frack.
Galleggiando dolcemente e lasciandosi cullare
Se ne scende lentamente
sotto i ponti verso il mare
Verso il mare se ne va
Chi mai sarà, chi mai sarà
quell'uomo in frack.
Adieu adieu adieu adieu, addio al mondo
Ai ricordi del passato
Ad un sogno mai sognato
Ad un attimo d'amore che mai più ritornerà.
- Domenico Modugno -
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