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LE ULTIME NOVITA' SUI LONGOBARDI....
Post n°1819 pubblicato il 15 Gennaio 2019 da blogtecaolivelli
essa struttura genetica e sociale dei Longobardi Il confronto fra i reperti archeologici rinvenuti rinvenuti in due cimiteri longobardi, uno in Ungheria e uno in Piemonte, e i dati dell'analisi genetica sui resti di 63 individui che vi erano sepolti mostra che nella popolazione che invase l'Italia nel VI secolo d.C. erano compresenti almeno due gruppi geneticamente diversi e che seguivano pratiche funerarie distinte. archeologiageneticaL'analisi genetica dei resti rinvenuti in due cimiteri longobardi del VI-VII secolo situati a grande distanza tra loro, uno a Szólád, nell'attuale Ungheria, e l'altro nei dintorni della cittadina piemontese di Collegno, ha permesso di chiarire alcuni aspetti dell'organizzazione sociale e degli spostamenti del popolo che governò parte dell'Italia nei due secoli successivi al suo arrivo dalla Pannonia (corrispondente all'attuale Ungheria occidentale e alla bassa Austria) nel 568 d.C. di ricercatori dell'Università di Firenze, di altre università italiane e della Stony Brook University - è pubblicato su "Nature Communications". sia relativamente abbondante, le informazioni sulla migrazione dei Longobardi, e ancor più sulla loro struttura sociale, sono molto scarse, e si basano solo su fonti indirette, come i resoconti di origine bizantina, o molto più tarde rispetto all'epoca dell'invasione. Monile longobardo del VII secolo, in cui è incastonato un cameo di fattura romana. (© age fotostock / AGF)Grazie all'analisi genetica degli individui che vi erano sepolti - 39 a Szólád e 24 a Collegno - i ricercatori hanno ora scoperto che in entrambi i cimiteri le tombe erano raggruppate in base alla consanguineità dei defunti (clan), e che ogni raggruppamento circondava il sepolcro di un membro eminente o di un capostipite del clan, collocato in una posizione di preminenza. maggiormente rappresentata aveva un'impronta genetica che riporta soprattutto alle antiche popolazioni dell'Europa centrale e settentrionale (impronta che attualmente non è molto presente né nelle popolazioni dell'Ungheria, né in quelle dell'Italia settentrionale). L'altrolignaggio era invece geneticamente più legato alle antiche popolazioni dell'Europa meridionale. inoltre una diversa tradizione funeraria. La struttura delle tombe dei membri di ascendenza centro-settentrionale aveva delle parti in legno e le tombe contenevano vari oggetti, fra cui monili e, nel caso dei maschi, invariabilmente anche armi. L'assenza di beni funerari - osservano i ricercatori - non implica necessariamente che questi individui avessero uno stato sociale inferiore, ma indica che appartenevano a un gruppo sociale diverso, caratterizzato anche da una dieta meno ricca di proteine di origine animale. La scoperta, concludono i ricercatori, pone nuove domande sulla struttura sia della popolazione longobarda sia, più in generale, di tutte le popolazioni protagoniste delle cosiddette invasioni barbariche, le cui orde forse erano formate da gruppi di persone geneticamente non omogenei. |
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