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Fahrenheit 451

Post n°2097 pubblicato il 06 Aprile 2019 da blogtecaolivelli

Fonte: Le Scienze

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Autore

Ray Bradbury

1ª ed. originale

1953

1ª ed. italiana

1956

Genere

romanzo

Sottogenere

fantascienza

Lingua originale

inglese

Fahrenheit 451 (edito in Italia anche

con il titolo Gli anni della fenice) è

unromanzo di fantascienza del 1953,

scritto da Ray Bradbury.

Ambientato in un imprecisato futuro

posteriore al 1960, vi si descrive una

società distopica in cui leggere o possedere

 libri è considerato un reato, per contrastare

il quale è stato istituito un apposito corpo

di vigili del fuocoimpegnato a bruciare

ogni tipo di volume.

Nel 1966 il libro è stato trasposto in un 

omonimo film per la regia di François Truffaut 

e una seconda trasposizione cinematografica

 è apparsa nel 2018 per la regia di R. Bahrani.

Nel 2004 al libro è stato assegnato il premio

 Retro Hugocome miglior romanzo 1954.

Storia editoriale

Nasce come espansione del romanzo breve 

The Fireman, pubblicato originariamente

nel numero di febbraio 1951 della rivista 

Galaxy Science Fiction. In forma di romanzo

fu pubblicato per la prima volta nel 1953

sulla nascente rivista Playboy, sul secondo,

terzo e quarto numero.

 È stato pubblicato in italiano per la prima

volta sulla rivista Urania in due puntate

(nn. 13 e 14, novembre e dicembre 1953),

con il titolo Gli anni del rogo.

Nel racconto La volpe e la foresta

 (The Fox and The Forest, 1950), si accenna

a un futuro distopico dove vengono censurati

i pensieri, si viene costretti ad ascoltare la

radio e vengono bruciati i libri: tale racconto

può essere considerato un ravvicinato

precursore dei temi presenti nel libro.

Il titolo del romanzo si riferisce a quella che

Bradbury riteneva essere la temperatura di

accensione della carta e che nelSistema

internazionale corrisponde a circa 506 K,

233 °C, anche se nel testo non vi si fa r

iferimento: infatti questa cifra compare solo

sull'elmetto da pompiere del protagonista

Montag. In realtà la temperatura d'accensione

della carta dipende dal suo spessore:

quella di giornale si accende per esempio a

 185 °C, quella da lettera a 360 °C.

Trama

Il protagonista, Guy Montag, lavora nei

pompieri, come un tempo suo padre e suo

nonno. Nella sua epoca però i pompieri,

"la milizia del fuoco", non spengono gli incendi,

bensì appiccano roghi alle case di coloro che 

hanno violato la legge, nello specifico di coloro

che nascondono libri in casa, in quanto la

lettura è proibita.

All'inizio della narrazione Montag sembra

convinto della sua missione poi  però inizia a

chiedersi cosa contengano i libri, perché le

persone rischino la libertà e la loro casa:

l'incontro con un'anziana donna che preferisce

bruciare nella sua casa anziché abbandonare

i libri lo sconvolge completamente.

Montag inizia a salvare alcuni libri e a leggerli

di nascosto.

Cosa che impensierisce  il suo capitano,

Beatty, che intuisce cosa si celi dietro il malessere

del suo sottoposto. Beatty cerca di parlare

con Montag, che vorrebbe licenziarsi, e le

sue parole rivelano comprensione per i

tormenti che ha provato anche lui ma nel  

contempo il capitano cerca di riportare

Montag alla ragione, rafforzando invece,

con le sue parole, la volontà di Montag di

lasciare il lavoro. Mildred, la moglie di

Montag, denuncia la presenza di libri in

casa e lascia il marito, così Beatty torna la

sera stessa per bruciargli la casa e

arrestare Montag, costringendolo a dar  

  fuoco lui stesso alla casa con il lanciafiamme.

Dopodiché Beatty inizia a provocare Montag

fino a    quando quest' ultimo gli dà fuoco

con il lanciafiamme.

Montag si ripara poi lungo il fiume, sulle cui

rive incontra un gruppo di uomini fuggiti dalla

società che, insieme ad altri loro compagni

sparsi per tutta la nazione, custodiscono il

patrimonio letterario dell'umanità mandando

a memoria i libri, senza conservarne copie,

per non infrangere la legge.

Intanto la televisione comunica la falsa ma

rassicurante notizia della sua morte durante

l'inseguimento.

Sulla città viene sganciato un ordigno nucleare

 e Montag, con i suoi nuovi compagni, si avvia

verso di essa per prestare soccorso ai

sopravvissuti, sperando di essere utili alla

società e aiutando a ricostruirla.

Contesto storico

La passione di Bradbury per i libri, che lo

accompagnerà per tutta la vita, cominciò

molto presto. Come utente frequente delle

biblioteche locali tra il 1920 e il 1930, spesso

fece notare il suo disappunto per il fatto che

non fossero rifornite di popolari romanzi

fantascientifici, come ad esempio quelli di

H. G. Wells, perché all'epoca non erano

considerati abbastanza eruditi.

Tra questo episodio e il venire a sapere

della distruzione della Biblioteca di Alessandria

nel giovane uomo si fece strada la profonda

consapevolezza della vulnerabilità alla

censura e alla distruzione a cui sono soggetti

i libri. Una volta divenuto adolescente,

Bradbury fu inorridito dal rogo dei libri

 perpetrato dal regime nazista e in seguito

anche dalla campagna politica di repressione

messa in atto da Stalin, le Grandi purghe,

durante la quale numerosi poeti e scrittori,

tra gli altri, furono arrestati e spesso giustiziati

Nel 1947, dopo la conclusione della

Seconda Guerra Mondiale e dopo le

bombe atomiche su Hiroshima e 

Nagasaki, la Commissione per le attività

anti-americane (HUAC), nata nel 1938

per investigare su cittadini americani che

fossero in qualche  modo collegati ai

comunisti, tenne delle udienze per

investigare su presunte influenze del

comunismo nelle produzioni di film a

Hollywood.

Queste udienze risultarono nella lista

nera dei cosiddetti "Hollywood Ten",

un gruppo di sceneggiatori e registi

piuttosto influenti.

Questa interferenza del governo in

affari artistici e di tipo creativo scatenò

l'ira di Bradbury. Amareggiato e interessato

alle mosse del suo governo, in una notte

del tardo 1949 incontrò uno zelante poliziotto

che avrebbe ispirato Bradbury per la stesura

di una breve storia, The Pedestrian, che

sarebbe dapprima diventataThe Fireman 

e poi Fahrenheit 451.

L'ascesa del senatore Joseph McCarthy e

le sue udienze di accusa contro i comunisti

a partire dal 1950, avrebbero approfondito

a dismisura il disprezzo dello scrittore nei

confronti del governo.

Lo stesso anno in cui la commissione per

l'attività anti-americane iniziò ad investigare

a Hollywood è spesso considerato l'inizio

della guerra fredda, che nel marzo del 1947

fu annunciata dalla Dottrina Truman.

Intorno al 1950, la guerra fredda era al suo

apice e la paura degli americani per la 

guerra atomica e l'influenza comunista era

a livelli febbrili.

La scena era pronta per la stesura

dell'olocausto nucleare presente alla fine

del romanzo Fahrenheit 451, esemplificando

uno scenario tanto temuto dal popolo

americano del tempo, ma al tempo stesso

quasi irreale: la guerra è solo un'eco e gli

unici effetti visibili sono vedere i ragazzi

partire al fronte e sentire gli aerei militari

volare alti.

Nella sua giovinezza, Bradbury fu un

testimone dell'età d'oro della radio, e

la transizione all'età d'oro della televisione

iniziò all'incirca quando cominciò a lavorare

sulle storie che l'avrebbero condotto a

Fahrenheit 451. Bradbury vide questi media

come una minaccia alla lettura dei libri, come

una minaccia alla società, perché possono

costituire una distrazione dalle questioni

più importanti.

Questo disprezzo per i mass media si

esprimerà attraverso Mildred e le sue amiche

ed è un importante tema presente

all'interno del libro.

Critica

Il testo, da cui lo stesso Bradbury ha

tratto una versione per il teatro, rientra

nel filone della fantascienza sociologica e

vuole rappresentare in modo esplicito i

rischi di una società distopica.

Secondo alcuni critici vorrebbe simboleggiare

un'allegoria del maccartismo imperante nella

società statunitense dei primi anni cinquanta.

Secondo altri l'autore avrebbe inteso

prefigurare semplicemente una società 

distopica cresciuta all'ombra di cervellotici 

machiavellismi.

Analogie con Huxley e Orwell

Il romanzo di Bradbury affronta il tema

delicato della gestione delle informazioni 

e del controllo della società e - sotto questo

particolare aspetto - tratta lo stesso tema

dell'altrettanto famoso romanzo di 

Aldous Huxley Il mondo nuovo, pubblicato nel1932.

In entrambi i romanzi l'attenzione delle

persone verso l'operato del governo è

annichilita dall'imposizione di un consumo

di massa, dove il fine ultimo è apparenza,

protagonismo e appagamento materialista.

Nonostante il proposito delle dittature, la

felicità risulta essere solo apparente e

sussistono numerose manifestazioni di

depressione, che però possono essere

eliminate facilmente grazie all'uso di 

stupefacenti.

Fahrenheit 451 ha anche numerose

analogie con il romanzo 1984 di George Orwell:

in entrambe le storie è presente la delazione 

(persino fra componenti dello stesso nucleo

familiare), anche se in 1984 essa è inculcata

fin da bambini e considerata positiva, in

Fahrenheit 451 è solo una prassi comune.

In entrambi i libri si fa un uso massiccio

della censura e della manipolazione

dell'informazione, ma organizzata in modo

differente. In 1984 esistono ancora i libri  ma

tutte le notizie vengono costantemente

rimaneggiate a posteriori ad opera di un ministero

delegato, le notizie sono palesemente in

contrasto con la realtà quotidiana di povertà e

abbrutimento della città e dei suoi abitanti e la

televisione diventa l'unico mezzo di comunicazione

ed educativo obbligatorio, al punto che non si

può spegnerla in nessun caso.

Nel romanzo di Bradbury invece è bandita

qualsiasi informazione scritta (che non siano

aridi manuali tecnici o scolastici oppure giornali

sportivi o umoristici).

I libri sono materiale illegale perché la società

deve proteggersi dalle persone che potrebbero

mettersi a pensare, istigate dai libri; la televisione

è presente non come strumento di educazione

ed oppressione, ma come un riempitivo volontario

della vita quotidiana, la tv non veicola nessun

contenuto, è solo intrattenimento puro.

Le notizie vere si ascoltano ancora alla radio,

ma la guerra viene presentata come qualcosa

che non interferisce con la normalità della vita

quotidiana e inoltre si è sicuri di vincerla,

quindi vengono date notizie rassicuranti,

finché una bomba non verrà sganciata sulla città.

Inoltre la città di Montag è improntata al

consumismo e al benessere dell'"American

way of life"

A differenza di quanto accade in 1984Fahrenheit 451 e Il mondo nuovo possono essere considerati libri critici verso le degenerazioni informative dei regimi democratici, basati sul sempre più invadente consumo di massa. In ogni caso il libro di Bradbury ha un finale aperto a una nuova vita e alla speranza, mentre Huxley e Orwell non lasciano alcuna via di fuga.

Opere derivateFilm

Fahrenheit 451, regia di François Truffaut (1966)

Fahrenheit 451, film TV, regia di Ramin Bahrani (2018)

Altri media

Nel 1984 è uscito il videogioco Fahrenheit 451,

un'avventura testuale per diversi home computer,

ambientata dopo la fine del romanzo.

Influenza culturale

Il breve racconto dello scrittore

 Robert Sheckley The Mnemone (1971) narra

di un'epoca in cui i libri sono banditi ed in un

piccolo centro americano sopraggiunge un

uomo la cui conoscenza mnemonica di

numerosi testi permette di tramandarli

oralmente a dei potenziali clienti

Papercelsius 154 è una parodia disneyana 

a fumetti del romanzo, scritta da Giorgio Figus

 e disegnata da Claudio Panarese, pubblicata

su Topolino n. 2156. In questa storia è la

 musica a essere proibita.

Parecchi elementi della storia si ritrovano nel

film Equilibrium; tra questi, il rogo dei libri,

l'appartenenza del protagonista a una speciale

milizia governativa e il suo ravvedimento.

Nel film, comunque, sono le emozioni ad essere

proibite, e di conseguenza tutti gli oggetti del

passato che hanno il potere di evocarle, libri 

inclusi.

A titolo e tag-line di questo romanzo si è

ispirato il regista statunitense Michael Moore

 per il suo documentario Fahrenheit 9/11 

basato sui fatti dell'11 settembre 2001.

Bradbury si è detto molto infastidito dal "furto"

del titolo, chiedendo più volte le scuse di

Moore e un cambio di titolo del film. 

 
 
 
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