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Il grande Gatsby

Post n°2104 pubblicato il 10 Aprile 2019 da blogtecaolivelli


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Il grande GatsbyPost n°2100 pubblicato il 10 Aprile 2019 da blogtecaolivelli

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Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Autore

Francis Scott Fitzgerald

1ª ed. originale

1925

1ª ed. italiana

1936

Genere

Romanzo

Lingua originale

inglese

Ambientazione

New York - Long Island, 1922

Protagonisti

Jay Gatsby

Coprotagonisti

Nick Carraway

Antagonisti

Tom Buchanan

Altri personaggi

Daisy Fay - Jordan Baker - Wilson - Henry C. Gatz - Myrtle Wilson

Il grande Gatsby (The Great Gatsby) è un romanzo

di Francis Scott Fitzgerald pubblicato per la prima

volta a New York il 10 aprile 1925 e definito da T.S. Eliot 

«il primo passo in avanti fatto dalla narrativa americana

dopo Henry James».

Ambientato a New York e a Long Island durante l'estate

 del 1922Il grande Gatsby è il più acuto ritratto

dell'anima dell'età del jazz, con le sue contraddizioni,

il suo vittimismo e la sua tragicità.

La storia, che seguendo la tecnica di Henry James

 viene raccontata da uno dei personaggi, narra la

 tragedia del mito americano che aveva retto il paese

dai tempi dello sbarco a Plymouth Rock e può

essere considerata l'autobiografiaspirituale di

Fitzgerald che, ad un certo punto della sua vita,

chiuso con l'alcolismo e con la vita da playboy,

voleva capire quali fossero stati gli ostacoli che

avevano fatto inabissare la sua esistenza.

In questo libro, come scrive il suo biografo Andrew Le Vot

Fitzgerald «riflette, meglio che in tutti i suoi

scritti autobiografici, il cuore dei problemi che lui

e la sua generazione dovettero affrontare...

In Gatsby, pervaso com'è da un senso del peccato

e della caduta, Fitzgerald assume su di sé tutta la

debolezza e la depravazione della natura umana».

«La sua vita era stata confusa e disordinata...

Ma se poteva ritornare a un certo punto di partenza

e ricominciare lentamente tutto da capo, sarebbe

riuscito a scoprire qual era la cosa che cercava.»

L'adolescente James Gatz, figlio di poveri contadini

del Nord Dakota, fugge dalla famiglia convinto di poter

trasformare se stesso e costruirsi una nuova identità.

«James Gatz: era questo il suo nome vero, o almeno

quello legale.

Lo aveva cambiato a diciassette anni, nel momento

in cui ebbe inizio la sua carriera: quando vide lo yacht

di Dan Cody gettar l'ancora nella secca più insidiosa

del Lago Superiore»

Egli incontra il ricco proprietario di uno yacht, Mr Dan

Cody che, grato perché il giovane lo avesse avvertito

della presenza di uno scoglio che avrebbe potuto far

affondare la sua imbarcazione, lo assume e gli fornisce

una «giacca azzurra, sei paia di calzoni bianchi e un

berretto con visiera da yacht».

James, che adotta lo pseudonimo Jay Gatsby, viene

inviato a Louisville per un addestramento militare e

lì si innamora di Daisy Fay, un'affascinante ereditiera

di diciotto anni che ricambia i suoi sentimenti.

I due trascorrono insieme un felice periodo e, quando

Gatsby è in procinto di partire per la Prima guerra mondiale,

si giurano eterna fedeltà. Ma quando Gatsby, che

si trova in Europa, viene a sapere che Daisy ha

sposato un famoso giocatore di polo di Chicago,

Tom Buchanan, giura di riconquistarla.

Fatta definitivamente propria l'identità di Jay

Gatsby, il giovane si reca in Inghilterra dove frequenta

l'ambiente di Oxfordper cinque mesi, e alla fine ritorna

in America dove, diventato ricco grazie al contrabbando

 e ad altre attività illecite, compra nell'aristocratico

villaggio di West Egg - toponimo fittizio utilizzato da

Fitzgerald per riferirsi alla località di Kings Point,

sulla costa settentrionale di Long Island - un'enorme

villa situata sulla sponda opposta del villaggio di East

Egg - pseudonimo di Sands Point -, esattamente di

fronte alla casa dove Daisy trascorre le estati con

il marito Tom. Gatsby, che vuole ad ogni costo

riconquistare Daisy, è sicuro che il suo sogno si

trasformerà in realtà e da quel momento ogni sua

azione sarà tesa a quell'unico scopo.

Nick Carraway, che nel romanzo ha funzione di 

narratore, esprime la visione di un mondo opposto

a quello di Gatsby: conformista, moralista e puritano.

Nato, come egli stesso racconta, da una famiglia

agiata e influente del Middle West, Nick si laurea

a New Haven nel 1915 ed intraprende un tranquillo,

anche se non molto redditizio, lavoro in borsa,

accontentandosi sempre di alloggiare in appartamenti

modesti. Nick rappresenta un mondo opposto a

quello di Gatsby ma dovrà riconoscere che «c'era in

Gatsby qualcosa di splendido, una sensibilità acuita

alle promesse della vita».

Anche Nick abita a West Egg, a trenta chilometri

dalla città, in un modesto villino confinante proprio

con la tenuta di Gatsby:

«La mia casa era all'estremità dell'uovo, a una cinquantina

di metri soltanto dallo stretto, presa tra due edifici enormi

[...]. Quello alla mia destra era qualcosa di colossale sotto

tutti i punti di vista: una copia accurata di qualche

 Hôtel de Villedella Normandia, con una torre da una

parte, incredibilmente nuova sotto una barba rada di

edera ancora giovane, una piscina di marmo e più di

venti ettari di prato e giardino.

Era il palazzo di Gatsby. [...]

Quanto alla mia casa, era un pugno in un occhio, ma

un pugno tanto piccolo da essere trascurabile, così

avevo il panorama sul mare, una vista parziale sul

prato del mio vicino e la rassicurante prossimità di

gente milionaria, tutto per ottanta dollari al mese»

Una sera Nick viene invitato a cena a casa di Tom Buchanan,

che ha sposato Daisy - cugina di Nick "in seconda dal lato paterno"

- e conosce l'amica di Daisy, Jordan Baker, giocatrice di golf

con la quale egli intreccerà una breve relazione.

Il matrimonio di Daisy e Tom, pur essendo all'apparenza

tranquillo, non ha solide basi. Tom ha per amante Myrtle,

la moglie di George Wilson, un meccanico che possiede

un'officina sulla strada che porta a New York in una zona

squallida e desolata; un pomeriggio, mentre Nick si sta

recando a New York in treno con Tom, questi gliela fa

conoscere.

Trascorrono i giorni e Nick, che ogni sera ascolta la musica

proveniente dalla casa di Gatsby e osserva il via vai di gente

che partecipa alle sfarzose feste che si svolgono nei suoi

giardini, non ha ancora conosciuto il suo famoso vicino:

l'ha solamente intravisto da lontano, una sera, in piedi

davanti alla villa, che tendeva le braccia con un gesto

di desiderio verso la "luce verde" che brillava nella notte.

Quella luce, come scrive Rollo May[2], «è simbolo

del mito americano: essa allude a nuove potenzialità,

nuove frontiere, la nuova vita che ci attende dietro

l'angolo [...] Non esiste destino; se esiste, lo abbiamo

costruito noi stessi [...]

La luce verde diventa la nostra più grande illusione...

nasconde i nostri problemi con le sue infinite promesse,

e intanto distrugge i nostri valori. La luce verde è il

mito della Terra Promessa che genera ideali alla 

Horatio Alger».

Ma un giorno Nick riceve un invito:

«Uno chauffeur in uniforme azzurra, come un uovo

di pettirosso, quel sabato mattina di buon'ora

attraversò il mio prato con un biglietto straordinariamente

cerimonioso del suo padrone; esso diceva che Gatsby

si sarebbe sentito onorato se quella sera avessi

partecipato alla sua "festicciola"»

Alla festa trova Jordan e ha modo così di conoscere

Gatsby che mantiene sempre un atteggiamento

riservato e moderato. Si reca ad un paio delle sue feste e

un giorno Gatsby si reca a trovarlo:

«Una mattina alle nove, verso la fine di luglio,

l'automobile smagliante di Gatsby sbucò sul viale

roccioso che conduceva al mio cancello ...

Era la prima volta che Gatsby veniva a trovarmi, benché

fossi andato a due delle sue feste, avessi girato con lui sul

suo idrovolante, e dopo inviti ripetuti mi fossi servito

frequentemente della sua spiaggia»

E inizia a raccontare della sua vita come a voler scacciare

le accuse «che davano sapore alla conversazione nei suoi salotti».

Gatsby racconta a Nick che egli era di famiglia agiata e

che i suoi erano ormai tutti morti; che era stato allevato

in America ed educato a Oxford, che aveva viaggiato e

che aveva partecipato alla guerra diventando maggiore.

Egli mostra a Nick la medaglia con cui era stato decorato

e una fotografia di Oxford presa al "Trinity Quad",

convincendolo così che quanto stava dicendo era la verità:

«Era la fotografia di una mezza dozzina di giovanotti

in maglione a righe sparsi in un cortile al di là del quale

si scorgeva una schiera di guglie. C'era Gatsby con l'aria

un tantino più giovane e una mazza di cricket in mano.

Allora era vero tutto»

In quell'occasione Gatsby gli dice che ha intenzione di

chiedergli un grande favore.

Così, tramite Jordan Baker, Gatsby chiede a Nick di

fargli incontrare Daisy a casa sua.

Nel frattempo Nick viene a conoscenza della storia di

Daisy e Gatsby attraverso il racconto di Jordan.

Nick invita Daisy a casa sua per prendere un tè e i

due si incontrano:

«"Sono molti anni che non ci vediamo" disse Daisy

con la voce più normale che le riuscì di trovare.

"Saranno cinque a novembre"»

Dopo una festa di Gatsby alla quale Daisy partecipa

con il marito, egli è sicuro di aver ritrovato per sempre

la donna tanto amata ed è certo di poter ripetere in

tutto il passato e confida a Nick il suo sogno

 

 

 
 
 
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