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I fiumi di Marte non sono così antichi
Post n°2160 pubblicato il 29 Aprile 2019 da blogtecaolivelli
28 marzo 2019 I fiumi di Marte non sono così antichi La superficie di Marte è solcata dai letti di antichi fiumi, che furono numerosi ed ebbero una notevole portata fino a meno di un miliardo di anni fa, cioè fino a un'epoca più recente di quanto stimato finora. Lo rivela un nuovo studio basato sui modelli di elevazione della superficie del Pianeta Rosso, che solleva nuove questioni sulla sua storia idrogeologica Marte è un pianeta desertico. Ma ci fu un tempo in cui la sua superficie era solcata da fiumi, la cui portata era maggiore di quella degli attuali corsi d'acqua sulla Terra. guidati da Edwin Kite ha realizzato un modello, descritto su "Science Advances", di come doveva apparire la struttura orografica del Pianeta Rosso nel suo antico passato, stabilendo che in centinaia di regioni marziane esistevano dei fiumi quasi certamente fino a 3 miliardi di anni fa e probabilmente fino a meno di un miliardo di anni fa. La scoperta indicherebbe che il processo di desertificazione di Marte è avvenuto molto più di recente rispetto a quanto stimato finora. Immagine in falsi colori della superficie di Marte solcata dal letto di un atico fiume: in giallo, le parti più elevate, in blu quelle meno elevate (Credit: NASA/JPL/Univ. Arizona/UChicago) Ricostruire l'antico aspetto di Marte è un po' ome intuire l'immagine complessiva di un puzzle a partire da poche tessere. Il rompicapo più impegnativo, ma anche uno dei più affascinanti, riguarda la presenza di acqua liquida, strettamente connessa al clima. L'atmosfera del pianeta è molto rarefatta e la sua superficie iniziò presto a ricevere meno di un terzo della radiazione solare che raggiunge oggi la Terra. l'acqua liquida non è durato molto: la maggior parte delle prove scientifiche indica che, per gran parte della sua storia, il pianeta è stato estremamente freddo e arido. fiumi di Marte: sono le fotografie catturate dalle diverse missioni che hanno orbitato intorno al pianeta e quelle del Rover Curiosity, che ne ha raggiunto la superficie nel 2012. Queste immagini mostrano moltissime tracce di fiumi prosciugati, da cui sono stati ricavati centinaia di modelli di elevazione, cioè rappresentazioni digitali della distribuzione delle quote della superficie. dei letti, come larghezza e pendenza, e dei ciottoli che vi sono depositati, Kite e colleghi hanno calcolato per ognuna di queste formazion i geologiche la quantità d'acqua che li ha percorsi. I risultati indicano l'esistenza di fiumi di notevole portata fino all'ultima fase del clima umido di Marte. graduale; invece l'analisi di ciò che rimane dei letti testimonia un accorciamento dei fiumi da migliaia a centinaia di chilometri, ma la persistenza di una portata ancora notevole", ha spiegato Kite. "In altre parole, il giorno più umido dell'anno era ancora molto molto umido". alternanza di clima secco e clima umido, invece che un lento e graduale passaggio dall'umido al secco. Questa alternanza ha caratterizzato l'intera superficie del pianeta e fino a meno di un miliardo di anni fa. complicano ancora di più la ricostruzione della storia idrogeologica di Marte, perché non sono coerenti, per esempio, con l'ipotesi che l'atmosfera marziana si sia rarefatta molto prima di un miliardo di anni fa. attuali, ma ne solleva di nuovi", ha concluso Kite. "Che cosa c'è di sbagliato? I modelli climatici, i modelli di evoluzione dell'atmosfera o la nostra comprensione di base della cronologia del sistema solare interno?". (red) |
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