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I pasti dei Neanderthal..
Post n°2699 pubblicato il 02 Aprile 2020 da blogtecaolivelli
Fonte: articolo riportato dall'Internet 30 marzo 2020 Menù di mare per il pasto dei Neanderthal Frammenti fossili di chele di granchio trovati nella grotta di Figueira Brava (©Zilhao et al. Science 2020) I nostri antichi cugini che vivevano vicino alle coste seguivano un dieta ricca di alimenti diversi, tra cui molti pesci, molluschi, crostacei e mammiferi marini. Lo rivela un'analisi dei resti di cibo scoperti nella grotta di Figueira Brava, in Portogallo, dimostrando che i neanderthaliani avevano comportamenti e stili di vita molto simili agli Homo sapiens della stessa epoca Una dieta variata, ricca di prodotti del mare. È quella che seguiva l'uomo di Neanderthal, secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista "Science" dall'archeologo portoghese João Zilhão, insieme a Diego E. Angelucci dell'Università di Trento e ad altri colleghi di una collaborazione internazionale. La scoperta arriva dall'analisi dei resti trovati nella grotta di Figueira Brava, a picco sul mare a sud di Lisbona, frequentata dai neanderthaliani durante l'ultimo periodo interglaciale, tra 106.000 e 86.000 anni fa circa. oltre a foche e delfini. Non mancavano però animali di terra, come cervi, stambecchi e cavalli, oltre a tartarughe e cibi di origine vegetale, come i pinoli. Ciò depone a favore dell'ipotesi che i neanderthaliani avessero accesso al mare, anche se all'epoca si trovava a una distanza compresa tra 750 metri e due chilometri, e quindi consumassero anche alimenti di origine marina. resti archeologici relativi all'occupazione della grotta da parte dei neanderthaliani: strumenti in pietra scheggiata, di selce o quarzo, oltre a resti di pasto, residui dell'uso del fuoco, come carboni e cenere", ha spiegato Angelucci. "Tra i resti di pasto, la sorpresa è rappresentata dall'utilizzo sistematico di risorse di origine marina". popolazioni di Homo sapiens vissute nello stesso periodo lungo le coste del Sudafrica, per le quali il ricorso alle risorse marine è ben documentato, insieme a prove di una loro evoluta cultura materiale e simbolica, testimoniata dal ritrovamento di resti di decorazioni per il corpo e di oggetti di adorno personale. il contenuto di omega 3 e acidi grassi degli alimenti di origine marina a favorire lo sviluppo del cervello di H. sapiens, e quindi tutte le caratteristiche tipiche degli esseri umani moderni, come il pensiero astratto, il linguaggio o un'organizzazione sociale complessa. Quando il mare salvò l'umanità di Curtis W. MareanGrazie a scoperte come quelle nella grotta portoghese, però, le differenze rimarcate finora dai paleoantropologi tra i sapiens e le altre specie di Homo euroasiatiche come i neanderthaliani e i denisoviani tendono a ridursi. dibattito in corso e alla rivalutazione del modo di vita dei neandertaliani: se è vero che il consumo abituale di alimenti di origine marina ha giocato un ruolo determinante nello sviluppo delle capacità cognitive dei nostri antenati, bisogna quindi riconoscere che questo processo avrà riguardato l'intera umanità e non esclusivamente una popolazione limitata dell'Africa australe che si è poi espansa fuori dal continente africano", ha concluso Angelucci.
pur 'arcaici' nei loro tratti fisici, possedevano comportamenti del tutto simili ai cosiddetti 'moderni' del continente africano - le persone con cui entreranno in contatto al momento dell'espansione dei sapiens in Europa, intorno a 40.000 anni fa". (red) |
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