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« La peste nera del passato | La ricerca dell'ozono perduto. » |
Anak Krakatau news
Post n°2880 pubblicato il 07 Maggio 2020 da blogtecaolivelli
Fonte: articolo riportato dall'Internet 10 marzo 2020Comunicato stampa Il paradosso di Anak Krakatau, il vulcano indonesiano che ha congelato l'atmosfera Fonte: Ingv Fotografie aeree dell'eruzione di Anak Krakatau, 23 dicembre 2018 (Prata et al. Sci. Rep. 2020, copyright delle figure: Dicky Adam Sidiq / kumparan). Le temperature misurate alla sommità della nube vulcanica generata dall'eruzione del vulcano indonesiano Anak Krakatau, nel dicembre 2018, per sei giorni hanno raggiunto i - 80 °C ad un'altezza di circa 18 km, generando fino a dieci milioni di tonnellate di ghiaccio e innescando circa 100.000 fulmini Il 22 dicembre 2018 una violenta eruzione esplosiva ha interessato il vulcano indonesiano Anak Krakatau. L'eruzione ha generato enormi quantità di ghiaccio e fulmini e causa del parziale collasso dell'edificio vulcanico in mare si è verificato uno tsunami. triggers volcanic freezer in the upper troposphere, condotto da un team internazionale di cui fanno parte i ricercatori dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e pubblicato sulla rivista "Nature Scientific Reports". Utilizzando dati satellitari, osservazioni da terra e un modello di colonna eruttiva, è stata per la prima volta messa in relazione l'altezza della nube vulcanica con la frequenza della generazione dei fulmini. dell'INGV, "la tempesta, alimentata dal calore generato dall'attività vulcanica ha portato la colonna eruttiva a raggiungere altezze comprese tra sedici e diciotto chilometri con temperature alla sommità fino a -80 °C". L'attività vulcanica che si verifica in atmosfere umide tropicali può favorire il trasferimento di calore e innescare temporali vulcanici. Tuttavia, questi fenomeni raramente durano per più di un giorno. Corradini, "ha generato fino a dieci milioni di tonnellate di ghiaccio. Questa imponente quantità di ghiaccio mantenuta nell'alta troposfera per giorni, assieme alle rapide correnti ascensionali, ha provocato la generazione di un numero enorme di fulmini, fino a 72 al minuto. Eventi simili sono estremamente rari anche per i temporali meteorologici", conclude il ricercatore. |
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