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Messaggi del 20/01/2019

Lolita di Vladimir Nabokov.....

Post n°1831 pubblicato il 20 Gennaio 2019 da blogtecaolivelli

Lolita (romanzo)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Lolita 1955.JPGCopertina della prima edizione, pubblicata in Francia nel 1955
AutoreVladimir Nabokov
1ª ed. originale1955
1ª ed. italiana1959
Genereromanzo
Lingua originaleinglese
Ambientazioneparte con Lolita: Stati Uniti 1947-1952
ProtagonistiHumbert Humbert
CoprotagonistiDolores "Lolita" Haze
AntagonistiClare Quilty
Altri personaggiCharlotte Haze, Dick Schiller

Lolita è un romanzo di Vladimir Vladimirovič Nabokov 

scritto in inglese, pubblicato inizialmente a Parigi nel

1955 e dieci anni più tardi tradotto in russo (Лолита)

dallo stesso autore.

Il romanzo suscitò immediato scandalo per il contenuto

scabroso che portava alla luce una delle turpitudini

umane più odiose, la passione di un uomo maturo per

un'acerba adolescente. Il narratore è un professore di

letteratura di trentasette anni che rimane letteralmente

ossessionato da una dodicenne, Lolita, con la quale

intreccia una relazione sessuale dopo esserne diventato

il patrigno. Lolita è il soprannome che l'uomo dà in

privato alla ragazzina. Il termine «lolita» - c

omplice anche la trasposizione cinematografica di

 Stanley Kubrick - fece subito sensazione: entrò nella

 cultura di massa e nel linguaggio prendendo a significare

ovunque, per antonomasia, una diabolica ninfetta,

piccola seduttrice, non si sa fino a qual grado inconsapevole;

o anche una giovanissima sessualmente precoce o

comunque attraente.

Genesi

«Il primo vero palpito di Lolita mi attraversò verso

la fine del 1939 o all'inizio del 1940 a Parigi, mentre

ero immobilizzato da un forte attacco di nevralgia

intercostale» scrisse Nabokov nella prefazione alle

edizioni francese (1957) e italiana (1966) del romanzo.

Da quella dolorosa, forzata immobilità ne uscì un bel

racconto dalla vita fortunosa, prima ritenuto perduto

durante il trasferimento in America nel 1940, poi

ritrovato e pubblicato col titolo 

L'incantatore. Ma il tema del racconto - l'attrazione di

un uomo maturo per una fanciullina nella fase di

passaggio fra l'infanzia e l'adolescenza - aveva continuato

ad agitare per via sotterranea la vena creativa dello

scrittore se egli ci ritornò per dargli pieno sviluppo

negli anni Cinquanta.

Benché Nabokov abbia sempre negato - in diverse

interviste - di aver attinto la storia dalle cronache,

nel 2018 Sarah Weinman pubblica il libro The Real

Lolita asserendo che l'autore russo prese spunto

da un vero caso. Nel giugno 1948 Florence Sally Horner,

una ragazzina di 11 anni, fu rapita all'uscita dalla

sua scuola a Camden, nel New Jersey, dopo essere stata

ingannata da Frank La Salle, un cinquantenne che si fece

passare per agente FBI. Tenuta prigioniera viaggiando in

diversi posti per 21 mesi attraverso gli USA, l'adolescente

fu ripetutamente abusata dall'uomo; dopo aver trovato

il coraggio di confidarsi, fu finalmente liberata ma, una

volta tornata nella sua comunità, la vittima innocente

ne uscì moralmente colpevolizzata come "prostituta".

L'amara vicenda si concluse con la morte di Florence

in un incidente stradale ad appena 15 anni.

Ad attestare l'influenza diretta della vicenda nel romanzo,

oltre all'esplicita menzione che Nabokov fa del caso Horner

nel capitolo 33, parte seconda del libro, la Weinman cita

gli appunti sulla storia di Florence e la nota sulla morte

dell'adolescente vergati sul manoscritto del romanzo.

. Già nel 2005 il critico Alexander Dolinin ipotizzò che il

prototipo della storia di Humbert e Dolores "Lolita" fosse

proprio il caso Horner. Tuttavia, la scrittura de L'incantatore,

il lavoro non pubblicato del 1939, tende a dimostrare invece

che l'idea del molestatore e della sua giovane vittima che

in hotel si fanno passare per padre e figlia si agitassero

nella mente di Nabokov molto prima del caso Horner.

Tema

Il delirio passionale per una minorenne era urtante per la

morale comune e ne ebbero paura i 4 editori americani

che rifiutarono il manoscritto. Quel che ignoravano o

sottovalutavano dell'opera erano la ricerca dei particolari

e l'approfondimento della psiche e dei sentimenti dei protagonisti,

l'uso sapiente dell'arma dell'ironia che insidiava, smorzandoli,

i passaggi più scabrosi. Nel 1956, al suo apparire in America,

fu sommerso dai fischi, dalle proteste, e dalle severe

condanne dei benpensanti che non seppero trovarvi

altro che un libello pornografico. Il romanzo divenne un

best-seller tradotto in 30 lingue, con oltre 50 milioni di

copie vendute in tutto il mondo.

La passione di Humbert Humbert, tipico prodotto della

cultura della vecchia Europa, attraversa indenne il grottesco

di un matrimonio, e l'adempimento dei relativi doveri coniugali,

con la madre di Lolita, pur di continuare a stare accanto a

questa senza destare sospetti. Liberatosi inaspettatamente

il campo con la morte, quasi cercata, della moglie che aveva

scoperto quell'orripilante tendenza sessuale, Humbert fugge

in auto con l'oggetto dei suoi desideri, in una corsa senza

meta, zig-zagante per tutto il vasto continente americano,

di Stato in Stato, di motel in motel, di albergo in residence

appartati, con le toilette delle stazioni di servizio, i supermercati,

i gelati al pistacchio e i fumetti di Lolita, gli hamburger, i tanti

letti sfatti, disordinati, per strade e autostrade con il cattivo

gusto della provincia come sfondo. È un amore on the road

 per una donna che ancora non è donna, maniacalmente

perseguito e inseguito per tutta l'America, agli occhi di un

europeo terra ancora giovane, senza sedimentazioni,

ancora plasmabile, proprio come la sua Lolita.

Un amore-malattia dello spirito che ha per oggetto Lolita,

ora dolce ora scorbutica, sempre mutevole, impenetrabile

ione dei desideri di Humbert, suo "alter ego" inesistente

nella realtà, per cui vana è la tensione a un suo possedimento

totale, come vana è quella lunga corsa per il giovane continente,

che non approda né a una conciliazione, né alla conoscenza

di sè stesso. Humbert l'incantatore, il predatore, alla fine

è lui il predato, l'incantato. Le parti si invertono quando

Lolita, improvvisamente scomparsa e altrettanto

inaspettatamente ricomparsa nella normalità di una

donna sposata con un coetaneo, gli rivela il ruolo di "gioco"

da lui sempre rivestito, uno dei tanti giochi da lei amati,

come il tennis, come una nuotata. Nabokov ancora una

volta mette in discussione la realtà e il suo effimero,

perdente rapporto con quanto è apparente, frutto del

sogno, della fantasia.

L'attacco non è frontale ma dissimulato sotto una valanga

di artifici e di depistanti indizi. Per Nabokov la letteratura

è sempre libero esercizio della fantasia, è gioco che, al

pari della divina facoltà creatrice, ha il potere di ampliare

a dismisura il mondo reale dando corpo alle sensazioni,

ai desideri, alla fantasia. Creatura del Ventesimo secolo,

Lolita è capricciosa, imbronciata, civettuola quel tanto

da farsi inseguire "per gioco" in un lungo viaggio

picaresco che porta in nessun dove, già in sè concluso

e significante. Lolita è come Eva, nata dalla costola di

Humbert-Adamo, che sfugge ancora una volta di mano

all'uomo. Alla cognizione dello spaesamento, della perdita,

della sofferenza, Nabokov oppone in Lolita la sublime arma

del riso dissacrante.

TramaParte prima

Il professore Humbert Humbert, voce narrante del racconto,

annoiato insegnante quarantenne di letteratura francese,

dopo un matrimonio fallito e dopo essersi ripreso da un 

esaurimento nervoso si trasferisce nella piccola città di

Ramsdale nella Nuova Inghilterra per potere dedicarsi

interamente alla scrittura. Affitta una stanza nella

casa di Charlotte Haze, una vedova: è qui che fa la

conoscenza di Dolores (chiamata anche Lo, Lola o Dolly),

la figlia dodicenne della padrona. Ribelle e maliziosamente

spregiudicata com'è, Lolita gli richiama subito alla mente

Annabelle, il suo primo amore da tredicenne.

(EN)

«Lolita, light of my life, fire of my loins.

My sin, my soul.»

(IT)

«Lolita, luce della mia vita,

fuoco dei miei lombi.

Mio peccato, anima mia.

 

»

(Lolita, capitolo 1)

Nonostante la forte differenza di età Humbert perde

completamente le testa per la ninfetta e inizia un

sottile rapporto di ingenua complicità che porta Dolores

a salutare Humbert prima di partire per la colonia con

un casto bacio sulle labbra. Mentre Dolores si trova

al campo estivo Charlotte, che intanto si è innamorata

di lui, si dichiara: egli accetta di sposarla al solo fine di

continuare a vivere vicino alla sua Lolita.

Poco tempo dopo a Charlotte capita di leggere il diario

dell'uomo e appresi i veri sentimenti e intenzioni di lui

progetta di fuggire e inviare Dolores in collegio: minaccia

Humbert di esporlo a un pubblico scandalo come

«detestabile, abominevole criminale bugiardo».

Il destino tuttavia interviene a favore del professore:

mentre sta attraversando la strada, un'ancora

scioccata Charlotte viene investita da un'automobile e

rimane uccisa.

A questo punto Humbert va a riprendere Dolores dal

campeggio raccontandole inizialmente che la madre

è stata ricoverata in ospedale, ma invece che tornare

a casa i due cominciano un lungo vagabondaggio da

un motel all'altro in giro per gli Stati Uniti. La prima

sera fa ingurgitare dei sonniferi alla ragazzina con

l'intenzione di averla tutta per sé: viene però a

scoprire che Dolores ha già perduto la verginità 

con un ragazzo della sua età al campeggio.

Parte secondaDopo avere ammesso la morte della madreHumbert propone a Lolita di accettarlocome suo patrigno e affidatario.Humbert comincia anche a pagarla perottenerne i favori sessuali; per impedirledi andare alla polizia la spaventa dicendoleche se arrestano lui finirà in prigioneanche lei: passano in questa manieraun anno intero finché Humbert comprendela necessità di Lolita di conseguireun'istruzione come tutti i suoi coetanei.

Giungono così nella cittadina di Breadsley dove Humbert

iscrive Lolita a una scuola femminile. Lolita nel tentativo

di ritagliarsi degli spazi di autonomia dall'asfissiante presenza

di Humbert, che fattosi sempre più possessivo la tiene

praticamente prigioniera (vietandole di partecipare alle

attività del doposcuola e soprattutto di frequentare i ragazzi),

lo persuade a permetterle di frequentare una scuola di

teatro dove ha modo di incontrare gli amici e il 

commediografo Quilty che aveva già conosciuto quando

questi era stato ospite della casa della madre.

Stanno preparando la recita scolastica e assistendo

a una delle prove generali quando Quilty rimane fortemente

colpito dalle capacità recitative di Lolita. Poco prima dell

a serata di inaugurazione Humbert e Lolita hanno una

feroce discussione: Lolita scappa via e Humbert la ritrova

raggiante mentre sta uscendo da una cabina telefonica

affermando che stava per raggiungerlo a casa e che ha

preso una grande decisione. Mentre comprano da bere

Lolita afferma che vuole rimettersi in viaggio.

Humbert, messo in difficoltà dalle voci poco gradevoli

che la sua relazione con la figliastra Lolita hanno

ispirato alla comunità, decide di cogliere l'occasione

al balzo e fuggire in auto per riprendere i loro

vagabondaggi sulle strade statunitensi.

Tuttavia Humbert ha la sensazione di essere

seguito da un uomo misterioso che egli suppone

essere dapprima un investigatore e comincia a

farsi via via sempre più sospettoso temendo che

Lolita lo conosca e che stia cospirando con altre

persone al fine di sfuggirgli. A un certo punto

Lolita si ammala e viene ricoverata in ospedale

e per la prima volta Humbert si ritrova dopo anni

senza avere Lolita al suo fianco. Una volta guarita

Lolita riesce a sfuggire alla sua sorveglianza e a

dileguarsi dall'ospedale - prima ancora che

Humbert possa venire a prenderla - con un uomo

adulto che al personale medico si fa passare per lo

zio Gustave. Un Humbert quasi impazzito si dà a

una frenetica ricerca girovagando per miriadi di

hotel e scoprendo il più delle volte che Lolita e il

misterioso uomo avevano soggiornato lì, ma

sempre un passo prima che lui vi giungesse.

Alla fine egli finisce con l'arrendersi e dopo

svariato tempo ha un rapporto con una donna

di nome Rita che dura due anni.

L'anno seguente Humbert riceve una lettera da

un'ormai diciassettenne Lolita, che gli scrive di e

ssere sposata, in attesa di un figlio e bisognosa di

denaro: Humbert va a trovarla e riesce a farsi dire

il nome di chi l'aveva aiutata nella fuga dall'ospedale,

nientedimeno che Quilty. Il regista aveva subito dopo

cercato di farne una stella di 

film pornografici, ma al rifiuto di lei l'aveva buttata

in strada e allora Lolita ha fatto vari lavoretti prima di

incontrare e sposare il marito Dick (Richard), che non

conosce nulla del suo passato e al quale ha raccontato

di Humbert come se fosse il suo vero padre.

Dopo averle consegnato quattromila dollari, Humbert

cerca di convincerla a venire via con sé, ricevendone

però un secco rifiuto. A questo punto nella più completa

disperazione Humbert va a cercare Quilty a casa sua

e lo uccide a colpi di rivoltella. Arrestato per l'omicidio,

scrive in carcere in attesa di processo il libro di memorie 

Lolita o le confessioni di un maschio bianco vedovo (Lolita or, The Confessions of a White Widowed Male).

Personagg

 

  • Humbert Humbert
Nato a Parigi nel 1910. Professore di letteratura
francese, matura sentimenti morbosi verso la
dodicenne e futura figliastra Lolita. Muore in
carcere di trombosi cronica il 16 novembre 1952.
  • Lolita (Lo/Dolly Haze, il cui vero nome è Dolores,
  •  ma viene costantemente chiamata da tutti con
  •  i due vezzeggiativi appena citati):
Nata il 1º gennaio 1935 vicino a Cincinnati
Ragazzina molto spregiudicata e ribelle, che mostra
una sessualità molto marcata rispetto alla sua giovanissima
età, diventa l'ossessione di Humbert.
All'inizio del libro ha dodici anni. Muore il 25 dicembre 1952
a Gary Star dando alla luce una bambina morta.
  • Charlotte Haze
La madre di Lolita e la futura moglie di Humbert.
Si innamorerà presto di Humbert e addirittura si
dimostrerà gelosa delle attenzioni che la figlia ottiene
da parte dello stesso, motivo per cui decide di mandarla
in colonia. Sarà l'unica esterna alla coppia a scoprire la
morbosa ossessione di Humbert per la figlia. Ne verrà a
conoscenza dopo aver letto il diario in cui Humbert
scriveva tutto ciò che viveva. Il segreto morirà con lei quando,
nella foga di imbucare delle lettere probabilmente
compromettenti, sarà investita da una macchina appena
fuori casa.
  • Clare Quilty
Un vecchio regista e amico di Lolita che nella sua apparente
gentilezza nei confronti della ragazzina cela intenzioni promiscue.
  • Annabel Leigh
Il nome si ispira al titolo dell'ultima poesia composta
da Edgar Allan PoeAnnabel Lee.
  • Valeria Zborovska
Prima moglie di Humbert.
  • Gaston Godin
Un pittore dilettante e amico di Humbert che ha
un interesse segreto nei confronti dei ragazzini.
  • Dick Schiller (vero nome: Richard)
Marito di Lolita e meccanico veterano di guerra.
  • Mona Dahl
Amica di Lolita e più grande di un anno, cerca di sedurre Humbert.
  • Charlie Holmes
Figlio tredicenne della direttrice del campo estivo
che diventa il primo amante di Lolita. Muore pochi anni
dopo durante la guerra di Corea.
Ricezione

A causa della trama, il libro venne rifiutato da molte

case editrici, a meno di pesanti tagli e censure che Nabokov

si rifiutò sempre di operare. Fu pubblicato a Parigi dalla 

Olympia Press, un'importante casa editrice di letteratura

erotica nel 1955; in quell'anno lo scrittore Graham Greene -

in un'intervista al Sunday Times di Londra - lo elogiò come

uno dei migliori romanzi dell'anno,anche se i problemi

di pubblicazione permasero. Nel dicembre 1956, il ministro

degli Interni francese lo bandì per due anni. La prima

edizione americana avvenne nel 1958 per la G.P. Putnam's Sons.

Scalò la classifica dei best seller più venduti e divenne

il primo libro dopo Via col vento a vendere 100.000 copie nelle

prime tre settimane di pubblicazione.

In Italia fu pubblicato nel 1959 da Mondadori; nel 1993

l'Adelphi pubblicò una nuova versione di Lolita nell'ambito

del progetto di ritraduzione di tutte le opere di Nabokov.

Nonostante lo scandalo, le circa quattrocento pagine del

libro non contengono né parole né descrizioni oscene: la

trama è intessuta di uno stile letterariamente alto ed

elegante che allude alle scabrosità senza mai descriverle

esplicitamente.

Postfazione e poscrittoNel 1956 Nabokov scrisse una postfazioneintitolandola Note su un libro chiamato Lolita, da allora allegata a ogni edizione del romanzo nella quale spiega la genesi del libro, le vicissitudini occorse per stamparlo; l'autore conclude riferendosi alla propria madrelingua abbandonata nel 1940, quando emigrò negli Stati Uniti. La prima versione in russo fu tradotta dallo stesso Nabokov: apparve da Phaedra a New York nel 1967; l'autore vi inserì un poscritto in cui indaga ulteriormente il rapporto con la lingua russa.
 
 
 

I versi di Arthur Rimbaud.....

Post n°1830 pubblicato il 20 Gennaio 2019 da blogtecaolivelli

 

La mia bohème (fantasia)

Me ne andavo, i pugni nelle tasche sfondate;
anche il mio cappotto diventava ideale;
andavo sotto il cielo, Musa!, ed ero il tuo leale;
oh! quanti amori assurdi ho strasognato!

Nei miei unici calzoni avevo un largo squarcio.
- Pollicino sognatore, in corsa sgranavo
rime. Il mio castello era l'Orsa Maggiore.
- Le mie stelle in cielo facevano un dolce fru-fru.

Le ascoltavo, seduto sul ciglio delle strade,
nelle calme sere di settembre in cui sentivo
sulla fronte le gocce di rugiada, come un vino vigoroso;

in cui, rimando in mezzo a quelle ombre fantastiche,
come fossero lire, tiravo gli elastici
delle mie suole ferite, con un piede contro il cuore.

**

Vocali

A nera, E bianca, I rossa, U verde, O blu: vocali,
io dirò un giorno le vostre segrete origini:
A nero, corsetto villoso delle mosche lucenti
che ronzano intorno a crudeli fetori,

golfi d'ombra; E, candori di vapori e di tende,
lance di fieri ghiacciai, bianchi re, brividi d'umbelle;
I, porpora, sputo di sangue, riso di belle labbra
nella collera o nelle ebrezze penitenti;

U, cicli, fremiti divini di mari verdi,
pace dei pascoli disseminati di animali, pace delle rughe
che l'alchimia scava nelle ampie fronti studiose;

O, Tromba suprema piena di stridori strani,
silenzi solcati dai Pianeti e dagli Angeli:
- O l'Omega e il raggio violetto dei Suoi Occhi!

**

Sensazione

D'estate, a calpestare per i sentieri andrò,
dentro il grano che punge, l'erba tenera a sera.
Sognando, la freschezza ai piedi sentirò,
lascerò che mi bagni la testa nuda il vento.

Non parlerò, smarrito ogni pensiero umano,
ma infinito nell'anima mi crescerà l'amore
e andrò come uno zingaro lontano assai lontano
per la Natura lieto come con una donna.

**
Romanzo

A diciassett'anni non si può esser seri.
- Una sera, al diavolo birre e limonata
e gli splendenti lumi di chiassosi caffè!
- Te ne vai sotto i verdi tigli a passeggiare.

Com'è gradevole il tiglio nelle sere di giugno!
L'aria è sì dolce che a palpebre chiuse
annusi il vento che risuona - la città è vicina -
e porta aromi di birra e di vino...

II
Ecco scorgersi un piccolo brano
d'azzurro scuro, incorniciato da lievi fronde,
punteggiato da una malvagia stella, che si fonde
in dolci fremiti, piccola e bianca...

Notte di giugno! Diciassett'anni! Ti lasci inebriare.
La linfa è uno champagne che dà alla testa...
Divaghi e senti un bacio sulle labbra
che palpita come una bestiolina...

III
Il cuore è un folle Robinson in un romanzo
- quando, nel pallido chiarore d'un riverbero
passa una damigella affascinante
all'ombra del colletto d'un padre tremendo...

E siccome ti trova immensamente ingenuo,
trotterellando sui suoi stivaletti
si volta, attenta ma con gesti vivaci
- e sul tuo labbro muoiono le cavatine...

IV
Sei innamorato. Fino al mese d'agosto è affittato.
Sei innamorato. I tuoi sonetti la fanno ridere.
Tutti gli amici sono già andati, sei di cattivo gusto.
- Poi l'adorata, una sera, si degnò di scriverti!...

- Quella sera... - Ritorni ai lucenti caffè
e ordini ancora birre e limonata...
a diciassett'anni non si può esser seri,
se ci son verdi tigli lungo la passeggiata.

**
L'addormentato della valle

È una gola di verzura dove un fiume canta
impigliando follemente alle erbe stracci
d'argento: dove il sole, dalla fiera montagna
risplende: è una piccola valle che spumeggia di raggi.

Un giovane soldato, bocca aperta, testa nuda,
e la nuca bagnata nel fresco crescione azzurro,
dorme; è disteso nell'erba, sotto la nuvola,
pallido nel suo verde letto dove piove la luce.

I piedi tra i gladioli, dorme. Sorridente come
sorriderebbe un bimbo malato, fa un sonno.
O Natura, cullalo tiepidamente: ha freddo.

I profumi non fanno più fremere la sua narice;
dorme nel sole, la mano sul suo petto
tranquillo. Ha due rosse ferite sul fianco destro.

Ottobre 1870

**

Sognato per l'inverno

D'inverno viaggeremo in un vagone rosa
con dei cuscini blu.
Staremo bene. Un nido di folli baci si nasconde
in ogni morbido angolino,

Tu chiuderai gli occhi per non veder, dal vetro,
ghignare le ombre della sera,
collerici mostri, nera plebaglia
di lupi e di demòni.

Poi ti sentirai sfiorare lieve la guancia...
un breve bacio, come un ragnetto folle,
ti correrà sul collo...

"Cercalo!" mi dirai, chinando un poco il capo,
- ma ci vorrà del tempo per trovar la bestiolina
- che corre senza posa...

In treno, 7 ottobre '70

**

L'Eternità

È ritrovata.
Che cosa? L'Eternità.
È il mare andato via
Col sole.

Anima sentinella,
Mormoriamo la confessione
Della notte così nulla
E del giorno di fuoco.

Dagli umani suffragi,
Dai comuni slanci
Lì tu ti liberi
E voli a seconda.

Poiché soltanto da voi,
Braci di raso,
Il Dovere si esala
Senza dire: finalmente.

Là nessuna speranza,
Nessun orietur.
Scienza con pazienza,
Il supplizio è certo.

È ritrovata.
Che cosa? - l'Eternità
È il mare andato via
Col sole.

Maggio 1872

**

Da Una stagione all'inferno

Un tempo, se ben ricordo, la mia vita era un festino in cui si schiudevano tutti i cuori, scorrevano tutti i vini.
Una sera, ho preso la Bellezza sulle mie ginocchia. E l'ho trovata amara. E l'ho ingiuriata.
Mi sono armato contro la giustizia.
Sono fuggito. Streghe, miseria, odio, è a voi che è stato affidato il mio tesoro!
io riuscii a cancellare dal mio spirito ogni speranza umana. Su ogni cosa, per strangolarla, ho fatto il balzo silenzioso della belva feroce.

**

Il battello ebbro

Appena presi a scendere lungo i Fiumi impassibili,
Mi accorsi che i bardotti non mi guidavan più:
Ignudi ed inchiodati ai pali variopinti,
I Pellirosse striduli li avevan bersagliati.

Non mi curavo più di avere un equipaggio,
Col mio grano fiammingo, col mio cotone inglese.
Quando assieme ai bardotti si spensero i clamori,
I Fiumi mi lasciarono scender liberamente.

Dentro lo sciabordare aspro delle maree,
L'altro inverno, più sordo di una mente infantile,
Io corsi! E le Penisole strappate dagli ormeggi
Non subirono mai sconquasso più trionfante.

La tempesta ha sorriso ai miei risvegli in mare.
Più lieve di un turacciolo ho danzato sui flutti
Che eternamente spingono i corpi delle vittime.
Dieci notti, e irridevo l'occhio insulso dei fari!

Più dolce che ai fanciulli qualche acida polpa,
L'acqua verde filtrò nel mio scafo di abete
E dalle macchie rosse di vomito e di vino
Mi lavò, disperdendo il timone e i ramponi.

Da allora sono immerso nel Poema del Mare
Che, lattescente e invaso dalla luce degli astri,
Morde l'acqua turchese, dentro cui, fluttuando,
Scende estatico un morto pensoso e illividito;

Dove, tingendo a un tratto l'azzurrità, deliri
E ritmi prolungati nel giorno rutilante,
Più stordenti dell'alcol, più vasti delle lire,
Fermentano i rossori amari dell'amore!

Io so i cieli che scoppiano in lampi, e so le trombe,
Le correnti e i riflussi: io so la sera, e l'Alba
Che si esalta nel cielo come colombe a stormo;
E qualche volta ho visto quel che l'uomo ha sognato!

Ho visto il sole basso, fosco di orrori mistici,
Che illuminava lunghi coaguli violacei,
Somiglianti ad attori di antichi drammi, i flutti
Che fluivano al tremito di persiane, lontano!

Sognai la notte verde dalle nevi abbagliate,
Bacio che sale lento agli occhi degli Oceani,
E la circolazione delle linfe inaudite,
E, giallo e blu, il destarsi dei fosfori canori!

Ho seguito, per mesi, i marosi che assaltano
Gli scogli, come mandrie di isterici bovini,
Stupito che i lucenti piedi delle Marie
Potessero forzare i musi degli Oceani!

Ho cozzato in Floride incredibili: fiori
Sbocciavano fra gli occhi di pantere con pelli
D'uomo! In arcobaleni come redini tesi
A glauche mandrie sotto l'orizzonte dei mari!

Ho visto fermentare gli stagni enormi, nasse
Dove frammezzo ai giunchi marcisce un Leviatano!
Frane d'acqua scuotevano le immobili bonacce,
Cateratte lontane crollavano nei baratri!

Ghiacciai, soli d'argento, flutti madreperlacei,
Cieli ardenti! Incagliavo in fondo a golfi bruni
Dove immensi serpenti mangiati dalle cimici
Cadon, da piante torte, con oscuri profumi!

Ai bimbi avrei voluto mostrare le dorate
Dell'onda cupa e azzurra, o quei pesci canori.
- Schiune di fiori, mentre salpavo, m'han cullato,
E talvolta ineffabili venti m'han dato l'ali.

Martire affaticato dai poli e dalle zone,
Il mare che piangendo mi addolciva il rullio
Faceva salir fiori d'ombra, gialle ventose,
Ed io restavo, simile a una donna in ginocchio,

Quasi isola, scuotendo sui miei bordi i litigi
E lo sterco di uccelli dagli occhi bioni, e urlanti.
Vogavo ed attraverso i miei legami fragili
Gli affogati a ritroso scendevano a dormire!

Io, battello perduto nei crini delle cale,
Spinto dall'uragano nell'etra senza uccelli,
Né i velieri anseatici, né i Monitori avrebbero
Ripescato il mio scafo ubriacato d'acqua;

Libero, fumigante, di brume viole carico,
Io che foravo il cielo rossastro come un muro
Che porti, leccornie per i buoni poeti,
Dei licheni di sole e dei mocci d'azzurro;

Io che andavo chiazzato dalle lunule elettriche,
Folle trave, scortato dagli ippocampi neri,
Quando il luglio faceva crollare a scudisciate
I cieli ultramarini dai vortici infuocati;

Io che tremavo udendo gemere a cento leghe
I Behemot in foia e i densi Maèlstrom,
Filando eternamente sulle acque azzurre e immobili,
Io rimpiango l'Europa dai parapetti antichi!

Ho visto gli arcipelaghi siderei e delle isole
Dai cieli deliranti aperti al vogatore:
- È in queste notti immense che tu dormi e t'esili
Stuolo d'uccelli d'oro, o Vigore futuro?

Ma basta, ho pianto troppo! Le Albe sono strazianti.
Ogni luna mi è atroce ed ogni sole amaro:
L'acre amore mi gonfia di stordenti torpori.
Oh, la mia chiglia scoppi! Ch'io vada in fondo al mare!

Se desidero un'acqua d'Europa, è la pozzanghera
Nera e gelida, quando, nell'ora del crepuscolo,
Un bimbo malinconico abbandona, in ginocchio,
Un battello leggero come farfalla a maggio.

Non posso più, bagnato da quei languori, onde,
Filare nella scia di chi porta cotone,
Né fendere l'orgoglio dei pavesi e dei labari,
Né vogar sotto gli occhi orrendi dei pontoni.

 
 
 

Paul Verlaine...

Post n°1829 pubblicato il 20 Gennaio 2019 da blogtecaolivelli

P.Verlaine fu un famoso poeta simbolista francese che

esprimeva le sue sensazioni simbolicamente.

Leggiamo:Arte poetica

La musica prima di ogni altra cosa,
E perciò preferisci il verso impari
Più vago e più solubile nell'aria,
Senza nulla in esso che pesi o posi...

È anche necessario che tu non scelga
le tue parole senza qualche errore:
nulla è più caro della canzone grigia
in cui l'Incerto al Preciso si unisce.

Sono dei begli occhi dietro i veli,
è la forte luce tremolante del mezzogiorno,
è, in mezzo al cielo tiepido d'autunno,
l'azzurro brulichio di chiare stelle!

Perché noi vogliamo la Sfumatura ancora,
non il Colore ma soltanto sfumatura!
Oh! la sfumatura solamente accoppia
il sogno al sogno e il flauto al corno.

Fuggi lontano dall'Arguzia assassina,
dallo Spirito crudele e dal Riso impuro,
che fanno piangere gli occhi dell'Azzurro,
e tutto quest'aglio di bassa cucina.

Prendi l'eloquenza e torcile il collo!
E farai bene, in vena d'energia,
a moderare un poco la Rima.
Fin dove andrà, se non la sorvegli?

Oh, chi dirà i torti della Rima?
Quale fanciullo sordo o negro folle
ci ha forgiato questo gioiello da un soldo
che suona vuoto e falso sotto la lima?

Musica e sempre musica ancora!
Sia il tuo verso la cosa che dilegua
che si sente che fugge da un'anima che va
verso altri cieli ad altri amori.

Che il tuo verso sia la buona avventura
Sparsa al vento increspato del mattino
Che porta odori di menta e di timo...
E tutto il resto è letteratura.

Spleen

Le rose erano tutte rosse
e l'edera tutta nera.

Cara, ti muovi appena
e rinascono le mie angosce.

Il cielo era troppo azzurro
troppo tenero, e il mare

troppo verde, e l'aria
troppo dolce. Io sempre temo

- e me lo debbo aspettare!
Qualche vostra fuga atroce.

Dell'agrifoglio sono stanco
dalle foglie laccate,

del lustro bosso e dei campi
sterminati, e poi

di ogni cosa, ahimé!
Fuorché di voi.

.
Viviamo in tempi infami

Viviamo in tempi infami
dove il matrimonio delle anime
deve suggellare l'unione dei cuori;
in quest'ora di orribili tempeste
non è troppo aver coraggio in due
per vivere sotto tali vincitori.

Di fronte a quanto si osa
dovremo innalzarci,
sopra ogni cosa, coppia rapita
nell'estasi austera del giusto,
e proclamare con un gesto augusto
il nostro amore fiero, come una sfida.

Ma che bisogno c'è di dirtelo.
Tu la bontà, tu il sorriso,
non sei tu anche il consiglio,
il buon consiglio leale e fiero,
bambina ridente dal pensiero grave
a cui tutto il mio cuore dice: Grazie!

.
Vola, canzone, rapida

Vola, canzone, rapida
davanti a Lei e dille
che, nel mio cuor fedele,
gioioso ha fatto luce
un raggio, dissipando,
santo lume, le tenebre
dell'amore: paura,
diffidenza e incertezza.
Ed ecco il grande giorno!
Rimasta a lungo muta
e pavida - la senti?
- l'allegria ha cantato
come una viva allodola
nel cielo rischiarato.
Vola, canzone ingenua,
e sia la benvenuta
senza rimpianti
vani colei che infine torna.

.

.
Il clown

Saltimbanco, addio! Buona sera, Pagliaccio! Indietro, Babbeo:
Fate posto, buffoni antiquati, dalla burla impeccabile,
Fate largo! Solenne, altero e discreto,
ecco venire il migliore di tutti, l'agile clown.

Più snello d'Arlecchino e più impavido di Achille
è lui di certo, nella sua bianca armatura di raso:
etereo e chiaro come uno specchio senza argento.
I suoi occhi non vivono nella sua maschera d'argilla.

Brillano azzurri fra il belletto e gli unguenti
mentre, eleganti il busto e il capo si bilanciano
sull'arco paradossale delle gambe.

Poi sorride. Intorno il volgo stupido e sporco
la canaglia puzzolente e santa dei Giambi
applaude al sinistro istrione che l'odia.

.

.

Noi saremo

Noi saremo, a dispetto di stolti e di cattivi
che certo guarderanno male la nostra gioia,

talvolta, fieri e sempre indulgenti, è vero?
Andremo allegri e lenti sulla strada modesta

che la speranza addita, senza badare affatto
che qualcuno ci ignori o ci veda, è vero?

Nell'amore isolati come in un bosco nero,
i nostri cuori insieme, con quieta tenerezza,

saranno due usignoli che cantan nella sera.
Quanto al mondo, che sia con noi dolce o irascibile,

non ha molta importanza. Se vuole, esso può bene
accarezzarci o prenderci di mira a suo bersaglio.

Uniti dal più forte, dal più caro legame,
e inoltre ricoperti di una dura corazza,
sorrideremo a tutti senza paura alcuna.

Noi ci preoccuperemo di quello che il destino
per noi ha stabilito, cammineremo insieme
la mano nella mano, con l'anima infantile
di quelli che si amano in modo puro, vero?

.

..
Le conchiglie

Ogni incrostata conchiglia che sta
In quella grotta in cui ci siamo amati
Ha la sua propria particolarità.

Una dell'anima nostra ha la porpora
Che ha succhiato nel sangue ai nostri cuori
Quando io brucio e tu a quel fuoco ardi;

Un'altra imita te nei tuoi languori
E nei pallori tuoi di quando, stanca,
Ce l'hai con me perché ho gli occhi beffardi.

Questa fa specchio a come in te s'avvolge
La grazia del tuo orecchio, un'altra invece
Alla tenera e corta nuca rosa;

Ma una sola, fra tutte, mi sconvolge.

.

.
Poiché l'alba si accende

Poiché l'alba si accende, ed ecco l'aurora,
poiché, dopo avermi a lungo fuggito, la speranza consente
a ritornare a me che la chiamo e l'imploro,
poiché questa felicità consente ad esser mia,

facciamola finita coi pensieri funesti,
basta con i cattivi sogni, ah! Soprattutto
basta con l'ironia e le labbra strette
e parole in cui uno spirito senz'anima trionfava.

E basta con quei pugni serrati e la collera
per i malvagi e gli sciocchi che s'incontrano;
basta con l'abominevole rancore! Basta
con l'oblìo ricercato in esecrate bevande!

Perché io voglio, ora che un Essere di luce
nella mia notte fonda ha portato il chiarore
di un amore immortale che è anche il primo
per la grazia, il sorriso e la bontà,

io voglio, da voi guidato, begli occhi dalle dolci fiamme,
da voi condotto, o mano nella quale tremerà la mia,
camminare diritto, sia per sentieri di muschio
sia che ciottoli e pietre ingombrino il cammino;

sì, voglio incedere dritto e calmo nella Vita
verso la meta a cui mi spingerà il destino,
senza violenza, né rimorsi, né invidia:
sarà questo il felice dovere in gaie lotte.

E poiché, per cullare le lentezze della via,
canterò arie ingenue, io mi dico
che lei certo mi ascolterà senza fastidio;
e non chiedo, davvero, altro Paradiso.

.

.
Marina

L'oceano sonoro
Palpita sotto l'occhio
Della luna in lutto
E palpita ancora,
Mentre un lampo
Vivido e sinistro
Fende il cielo di bistro
D'un lungo zigzag luminoso,
E che ogni onda
In salti convulsi
Lungo tutta la scogliera
Va, si ritira, brilla e risuona.
E nel firmamento,
Dove erra l'uragano,
Ruggisce il tuono
Formidabilmente.

 

 

 
 
 

Altre novitą in libreria....

Post n°1828 pubblicato il 20 Gennaio 2019 da blogtecaolivelli

NEWS LIBRI

Novità libri in uscita:cosa aspettarsi da gennaio2019


Cominciamo a vedere alcuni libri in uscita nel 2019,

scoprendo quali saranno le novità in un gennaio

carico di nuove proposte in libreria.

Silvia Gismondi     07-12-2018Novità libri in uscita: cosa aspettarsi da gennaio 2019

Il 2018 è quasi finito. Tra un pranzo in famiglia e

una fetta di pandoro andiamo a curiosare tra alcune

delle prime uscite del mese di gennaio 2019. 
Per tutte le fan di Lucinda Riley il 2 gennaio è prevista

l'uscita di "La ragazza di luna", quinto capitolo della

serie "Le sette sorelle". La storia è dedicata alla

scoperta delle origini di Tiggy. Durante il racconto

della vita di sua nonna da parte di un vecchio gitano

la ragazza vedrà venire allo scoperto un lato di se

stessa fino al quel momento sconosciuto fino ad

arrivare a capire quale sia il suo posto nel mondo.

Per i lettori di romanzi storici gennaio porterà in

libreria "La guerra dei Courtney " di Wilbur Smith.

È la storia di Saffron Courtney e Gerhard von

Meerbach ambientata nel 1939: Gerhard è con

la sua unità nella battaglia di Stalingrado mentre

Saffron è stata reclutata dal SOE, l'esecutivo

operazioni speciali. I due sacrificheranno se stessi

per un bene più grande oppure riusciranno a trovare

il modo di sopravvivere e ritrovarsi?
Il 7 gennaio è previsto il lancio di "Missione odissea"

di Clive Cussler: durante le operazioni per localizzare

un relitto ottomano sul Mar Nero Dirk Pitt intercett

a la chiamata di soccorso di un mercantile.

L'arrivo sulla nave che ha lanciato l'SOS condurrà

Dirk nell'avventura più pericolosa della sua carriera

nel NUMA.

"La vita inizia quando trovi il libro giusto", scritto

da Ali Berg e Michelle Kalus arriverà invece in libreria

a partire dal 10 gennaio. Frankie è alla ricerca di risposte

ai problemi che la vita le pone riguardo al lavoro, il suo

rapporto con la madre e l'amore. I libri sono stati il suo

unico punto fermo. Decide di lasciare i suoi libri preferiti

in giro per la città con all'interno il suo indirizzo mail.

Dalle mail che riceverà scaturiranno gli appuntamenti

più strani e disastrosi che abbia mai avuto.

Riuscirà a trovare l'amore?

Questi libri sono solo un piccolo assaggio dei molti titoli

che ci riserverà un 2019ricco di letture!

© Riproduzione riservata SoloLibri.net

 
 
 

The future of energy

Post n°1827 pubblicato il 20 Gennaio 2019 da blogtecaolivelli

 

Source: BBC.UK

Article by Martha Henriques

23 November 2018

Why 'flammable ice' could be the future of energy

Last year, Japan succeeded in extracting an

untapped fuel from its ocean floor - methane

hydrate, or flammable ice. Proponents argue that

it will offset energy crises, but what are the

environmental risks?By Martha Henriques23

November 2018 Future Now  The Economics

of ChangeBuried below the seabed around Japan,

there are beds of methane, trapped in molecular

cages of ice. In some places, the sediment covering

these deposits of frozen water and methane has

been eroded away, leaving whitish mounts of what

looks like dirty ice rearing up out of the seafloor.

Put a match to this sea ice and it doesn't just melt,

it ignitesTake a chunk of this stuff up to the surface

and it looks and feels much like ice, except for a

give-away fizzing sensation in the palm of your hand,

but put a match to it and it doesn't just melt, it ignites.

Large international research programmes and

companies in Japan, among other countries, are

racing to retrieve this strange, counter-intuitive

substance - known as fiery ice - from beneath the

seafloor to use its methane for fuel.

If all goes to plan, they may even start extraction

by the end of the next decade. But the journey

so far has been far from smooth.(Credit: US

Department of Energy)Could this humble

material solve future energy crises? (Credit: US

Department of Energy) There's no doubt tha

t methane hydrates could offer a major

source of fuel, with recent estimates suggesting

they constitute about a third of the total carbon

held in other fossil fuels such as oil, gas and coal.

Several nations, notably Japan, want to extract it.

It is not hard to find, often leaving a characteristic

seismic signature that can be detected by research

vessels. The problem is retrieving that gas and

bringing it to the surface."One thing that's clear is

that we're never going to go down and mine these

ice-like deposits," says Carolyn Ruppel, who leads

the US Geological Survey's Gas Hydrates Project.

If you like this, you may also enjoy:A samurai

swordsmith is designing spaceprobesHow China's

solar farms are transforming world energyHow to

drink from the enormous lakes in the airIt all

comes down to physics. Methane hydrates are

simply too sensitive to pressure and temperature

to simply dig up and haul to land. They form at

typically several hundred metres beneath the

seafloor at water depths of about 500 metres,

where pressures are much higher than at the

surface, and temperatures are close to 0C. Take

them out of these conditions, and they begin

to break down before the methane can be

harnessed. But there are other ways to do it.

"Instead, you have to force those deposits to

release the methane from the formation in the

seafloor. Then you can extract the gas that comes

off," says Ruppel.(Credit: Nigel Hawtin)(Credit:

Nigel Hawtin, data from Renewable and

Sustainable Energy Reviews, 41, 884-900

)A Japanese government funded research

programme is trying to do just that. Its initial

mission, after several years of preliminary

research scoping out likely spots for methane

hydrates, was in 2013. "It was a world-first,"

says Koji Yamamoto, director general of the methane

hydrate research and development group at the Japan

Oil, Gas and Metals National Corporation, and one of

the leading researchers in Japan's national gas

hydrates research programme.The team managed

to produce gas from the methane hydrate reserves

by drilling a borehole down into the seabed of the

Nankai Trough, off the eastern coast of Japan's main island.

By lowering the pressure on the reserves, they were able

to release and collect the gas. The test ran for six days,

before sand entered the well and blocked the supply.

A second test in 2017 ran in the Nankai Trough.

This time the researchers used two test wells.

The first encountered the same problem as before

and became blocked with sand after several days.

But the second of the well ran for 24 days without

technical problems, Yamamoto says.

In 2013, the deep-sea drilling vessel Chikyu succeeded

in extracting methane hydrate from the waters around

central Japan (Credit: Getty Images) In general, people

just feel really scared to do anything to the ocean floor.

The place is known to be unstable and earthquakes

happen - Ai OyamaEven though the tests ran for a

short time, they showed that there was a glimmer

of potential that Japan might have usable carbon-

based natural resources. The public reaction,

however, was mixed, says Ai Oyama, a technical

translator and former research analyst working on

methane hydrates at the Hawai'i Natural Energy

Institute. Some welcomed the idea that Japan may

have energy independence. Others were very wary

about any technique that disturbed the seafloor

near tectonic plate boundaries."In general, people

just feel really scared to do anything to the ocean

floor. The place is known to be unstable and

earthquakes happen," Oyama says.The fear is

that depressurising one part of the methane

hydrate deposit might make the whole reserve

become unstable."People worry that we'll start

extracting methane from the gas hydrates and

get into a runaway breakdown where we can't

stop it," says Ruppel.The problem with this

would be two-fold. First, a lot of methane gas

would suddenly be released into the ocean -

which could potentially add vast amounts of the

greenhouse gas to the atmosphere.Second, methane

hydrate releases a lot of water as well as a lot of

methane when it destabilises, which would introduce

a lot more liquid into the sediment below the ocean floor.

In a steeply sloping environment, a lot of excess water

could lead to landslips. Some environmentalists even

fear that it could lead to a tsunami.(Credit: Nigel Hawtin)

(Credit: Nigel Hawtin, based on data from Reviews of

Geophysics, 55(1), 126-168) However, the physical

properties of methane hydrate put a natural brake on

this chain of events, says Ruppel. To release methane

from a deposit, you have to put energy into the system.

Without working hard to release the gas - through

lowering the pressure or raising the temperature of the

deposit - it simply stays put in its stable form of methane

hydrate."So the problem is actually the opposite.

You may start the process of getting the gas to come off,

but to keep that process going, you have to introduce

more energy to make it happen,"

says Ruppel.While a runaway reaction isn't likely, the

Japanese programme is still carrying out extensive

environmental studies to test the safety of the methane

hydrate production. The data gathered at the first test in

2013, and at a second longer test in 2017, so far hasn't

suggested that the technique will destabilise the ocean

floor, Yamamoto says. But given Japan's history of

natural disasters - around 24,000 people are still under

evacuation order since the 2011 Tōhoku earthquake

and tsunami - the public is highly risk-averse.(Credit: Alamy)

Flammable ice can be fragile, and if it crumbles during drilling,

it could release a 'methane burp' into the ocean. Some fear

that this may unleash a tsunami (Credit: Alarmy)"We feel that

gas hydrate production is environmentally safe," says Yamamoto.

"But still, [the public] have a concern about negative effects of

gas hydrate production."As well as the reserves buried beneath

the sea floor, there is another type of methane hydrate deposit

that has been gaining attention from Japanese researchers.

Efforts to research shallower deposits, very close to the

seafloor surface, is also being explored off in the Sea of

Japan to the west of the country. Accessing these shallow

reserves poses a very different potential risk.Japan's untold

storiesWelcome to BBC Future Now's Japan season, in which

we explore the country's most exciting medical, technological,

environmental and social trends.
Coming up:
The Olympic medals made from recycled phonesHow Japan

made fatherhood sexyThe secrets of Okinawa's superagers
... and many more."These are very active biological

environments," says Tim Collett, a senior scientist at the

US Geological Survey's Gas Hydrate Project. "There are

whole communities that live off the methane."These

environments are rich in unique organisms, from bacteria

to very large tubeworms and crabs, all specialised to live

off the methane as their source of energy. In other parts

of the world where these methane-based communities

live, they are often protected as rare natural environments.

Beneath the permafrostJapan's main efforts in extracting

methane hydrate, however are not in the seafloor at all,

but in the only other place that flammable ice can found -

deep in the permafrost, the permanently-frozen layer of

rock or soil that covers the ground at polar regions and

high-rise mountains. Researchers from Japan, which

doesn't have its own permafrost, are assisting in the

most ambitious on-land production test for methane

hydrate so far, in Alaska's North Slope.In December,

researchers from Japan's national research programme

are set to start work with the US Geological Survey and

the US's Department of Energy, to begin what they

hope will be a long-term production test site. While this

source of methane hydrate is very different, the methods

used to get to it are actually very close. (Credit: Getty Images

Flammable ice appears to smoke as it melts

(Credit: Getty Images) "The conditions at those

reservoirs under the permafrost are pretty similar pressure

and temperature conditions as they are in the Nankai Trough

," says Collett. "It turns out, to the best of our knowledge,

even though the Arctic and the marine environment are

very different, the physical properties of the deposits and

how they occur in the sediments appears to be very similar

."The production techniques used in Alaska could end up

being transferrable to the marine environment. But there

are still big challenges. A long-term production of methane

hydrates hasn't been carried out anywhere yet, on land or

under the sea."We're still very much in research mode,"

says Collett.Given the difficulty of retrieving gas from methane

hydrate reserves, and the concerns around extraction, the

stakes have to be high for a nation to invest heavily in this

technology. Having very few other options in terms of

domestic energy makes this hard-to-access source of

methane an appealing prospect. Japan is not a country

that has other carbon-based sources of energy to fall back on.

"Japan imports a lot of natural gas, but it is very costly.

If we have our own domestic resource, [it could] contribute

to the energy security of Japan," says Yamamoto.

As an economic resource, it's easy to see the appeal

of methane hydrate. But, fundamentally, it is just

another source of natural gas and burning it would

contribute to climate change.All the social and

environmental issues associated with fossil fuels apply to gas

hydrates"The most important thing is the recognition

and appreciation that gas hydrates are just another fossil

fuel," says Collett. "All the social and environmental issues

associated with fossil fuels apply to gas hydrates.

"In this context, methane hydrates - if they are to play a

role in Japan's energy future - are likely to be used as a

bridging fuel, in the transition towards renewables.

Natural gas is the least carbon-intensive form of fossil fuel,

releasing less carbon dioxide per unit of energy released

than coal or oil. But, as a carbon-based fuel, burning it

still contributes to climate change.(Credit: Getty Images)

Japan has been researching the potential of flammable

ice for decades, but it is only within the last few years

that extraction has come within reach (Credit: Getty Images)

"We need to shift to renewable energy," says Koji Yamamoto.

"But complete switch to renewable energy [takes] a

very long time."Even as a transition fuel, gas hydrates

could be hugely important, Ruppel says. "Were a country

able to efficiently produce methane from these deposits,

it could open a new realm in bridge fuels to another energy

future," she says.How useful a role it can play in the future

depends on how quickly methane hydrate can be accessed

and produced on a commercial scale. The Japanese government

hopes to begin commercial projects exploring methane hydrate

between 2023 and 2027, according to its latest Strategic

Energy Plan.This target could be a bit ambitious. Jun Matsushima

, a researcher at the Frontier Research Center for Energy

and Resources at the University of Tokyo, puts the estimate

at around 2030 to 2050. "There is a long way to commercialise

methane hydrate," says Matsushima.The make-or-break

moment will be when a long-term production test can be

sustained without technical problems or budget constraints

shutting it down, says Ruppel."I would guess there will be

a long-term production test - from months to more than

a year - by 2025. But I don't have a crystal ball," Ruppel says.

But at the same time, Japan is committing to moving towards

renewable energies and decarbonisation. As technologies for

harnessing renewable energy become better and cheaper,

the role for fossil fuels - especially experimental and expensive

ones like methane hydrate - decreases. The longer it takes to

get methane from gas hydrate reserves on a commercial scale,

the shorter the useful window for using it may be.

The other possibility is that adding in a new accessible

source of fossil fuel could delay the transition to renewables,

says Collett.This source of carbon, the most abundant in the

world, may be one of the last new forms of fossil fuel to be

extracted on a commercial scale. It is also the only one to

be developed with the end of fossil fuels in sight.

The race for methane hydrates is a unique one, where

researchers are working towards a goal that might be made

irrelevant by renewables by the time they reach it. 

 
 
 

Le ultime novitą in libreria...

Post n°1826 pubblicato il 20 Gennaio 2019 da blogtecaolivelli

 

Tutti i Libri di Fantascienza di Gennaio 2019

bymarcusbroadbeangennaio 19, 2019 

 0comments on Tutti i Libri di Fantascienza di

Gennaio 2019

Come inizia la nuova stagione dell'editoria di Fantascienza? 

Ecco una visione globale  sui nuovi libri di Fantascienza

 pubblicati in questo gennaio 2019.

Tutti i Libri di Fantascienza in libreria a Gennaio 2019

La luna rossa (Fanucci) di [Kim Stanley Robinson]"LUNA ROSSA" di Kim Stanley Robinson
Fanucci Editore)

Anno 2047. Fred Fredericks, un meccanico quantistico americano, si reca sulla luna per consegnare un telefono quantico a Chang Yazu, amministratore capo dell'Autorità Lunare Cinese. Lo incontra, gli stringe la mano, e... l'uomo muore. Per Fred, accusato di omicidio, inizia quindi una fuga, che lo condurrà a Pechino, Hong Kong e poi ancora sulla luna, tra stazioni spaziali e paesaggi incontaminati. Non sarà solo: con lui ci saranno Chan Qi, figlia del ministro delle Finanze cinese, bandita dalla luna perché incinta, e Ta Shu, ex poeta ora conduttore di un famoso programma di viaggi, che rimarrà con lui per fare un favore a Peng Ling, sua amica e unica donna ai vertici del governo cinese. I tre si troveranno coinvolti in un duplice scontro: quello tra Cina e USA, superpotenze da sempre in lotta per la supremazia; e quello tra partito comunista cinese e migranti interni, il cosiddetto "miliardo", guidati dalla stessa Qi. Come se non bastasse, a dar loro la caccia c'è anche una fazione segreta dell'esercito cinese, la Lancia Rossa, mentre un misterioso personaggio, l'analista, trama nell'ombra e offre loro il suo aiuto. Potranno fidarsi di lui, in un mondo in cui niente è quello che appare e anche gli amici sembrano nemici? E riuscirà Fred a trovare i veri assassini di Chang Yazu e a dimostrare la propria innocenza?

Tutte le storie di fantascienza (Fanucci) di [Edgar Allan Poe]"EDGAR ALLAN POE - TUTTE LE STORIE DI FANTASCIENZA" di Edgar Allan Poe
(Fanucci Editore)

Oltre a essere il maestro indiscusso della letteratura del terrore, Edgar Allan Poe ha anche composto storie pionieristiche che hanno raccontato, e spesso anticipato, gli sviluppi scientifici di un'epoca segnata da cambiamenti sbalorditivi. I sedici racconti riuniti in questa antologia esplorano, infatti, temi complessi e di ampio respiro - il galvanismo, il viaggio nel tempo, la resurrezione dei morti... - risultando talvolta addirittura avveniristici per l'epoca in cui furono composti e capaci di esercitare una notevole influenza sugli autori successivi. Le storie fantascientifiche pubblicate in questo volume rappresentano senza ombra di dubbio una lettura essenziale e imprescindibile per chiunque desideri tracciare la genealogia della fantascienza e comprendere la complessità della visione creativa di Edgar Allan Poe.

Cenere di [Emiliani, Elisa]"CENERE" di Elisa Emiliani
(Zona42)

"Quindi le cose eroiche bisognava farle prima. Prima che quell'incrostazione di attaccamento alla vita ti si appiccicasse addosso. Prima di avere delle responsabilità, o qualcuno da perdere. Ma prima o poi, lo sapeva, sarebbe tornata a galla e quei pensieri non sarebbero più stati suoi. Quel liquido nero si sarebbe ritirato lasciandola nuda nella sua mente. Una ragazzina. Senza madre e con un marchio sulla mano. Allegria."

Cenere è il racconto dell'estate in cui tre ragazze decidono di riprendere il controllo della propria esistenza.
Ash alle prese con un padre sempre più distante, la Reba a cui servirebbero gambe funzionanti e Anna alla ricerca del suo amore perduto. Del resto, con il regime corporatista che incombe, cosa si può fare vivendo in provincia se cucinare cristalli o stordirsi di alcool non è più sufficiente? Le tre ragazze se lo chiedono spesso e inventano il Gioco. Una scappatoia, una strategia di sopravvivenza e l'unica possibilità che hanno per dare un senso a giornate di ordinaria disperazione.
Nel frattempo intorno a loro tutto si fa più oscuro: la morte della Gramigna, un prete scomparso, un marchio a identificare chi non vuole o non può allinearsi al pensiero dominante.  La voce potente e appassionata di Elisa Emilani racconta una storia di amicizia e di resistenza. Di quelle amicizie che a sedici anni ti riempiono le giornate e che insieme alla speranza di una rivoluzione sono tutto quello che serve quando sei giovane e ti senti immortale.

"LA FINE DI TUTTE LE COSE" di China Miéville
(Fanucci Editore)

In una Londra tetra e indecifrabile, Billy Harrow, studioso di cefalopodi, guida i visitatori all'interno del Museo di Storia Naturale, dove è ospitato un raro e impressionante esemplare di Architeutis dux, meglio noto come Calamaro gigante. Nessuno può immaginare quello che sta per accadere, l'evento che avrebbe cambiato per sempre l'esistenza di chi vi avesse assistito: quando il calamaro svanisce nel nulla prima dell'arrivo di Billy e dei visitatori, ogni spiegazione razionale appare subito vana. Come Billy avrà presto modo di scoprire, quel prodigio non è altro che una manifestazione delle lotte che si stanno consumando in una città avvolta da una coltre impenetrabile di segreto e mito, che si scopre popolata da creature magiche e crudeli, le cui origini si perdono nei secoli e negli anfratti bui del mistero. In nome di quale dio tutto ciò sta avvenendo? Qual è il fine ultimo di coloro che si apprestano a cancellare per sempre ogni traccia di umanità?

The Last Girl 3 - La prima città di [HART JOE]"THE LAST GIRL - #3 LA PRIMA CITTA'" di Joe Hart
(La Corte Editore)

In un mondo in cui sono rimaste meno di 1000 donne, Zoey è una delle ultime speranze per l'umanità.Dopo essere riuscita a fuggire da un Centro di Controllo dove la trattavano come cavia ed essere sopravvissuta a un cruente scontro con un terribile nemico, la Fiera delle Fate, Zoey fa una scoperta che potrebbe cambiare il suo destino e quello di tutta la popolazione. In un video, infatti, ci sono le prove che lei avrebbe una figlia. La prima femmina a venire al mondo dall'inizio della Carenza.Zoey parte allora per Seattle, l'ultima grande città americana sopravvissuta, per cercare risposte.In maniera del tutto inaspettata ritroverà Lee, ma ad attenderla ci sarà anche un nuovo nemico e la verità che cerca potrebbe condurre alla distruzione del mondo intero.Joe Hart scrive uno stupendo finale, per la trilogia di The Last Girl, spingendoci a considerare cosa faremmo se dovessimo scegliere tra la nostra salvezza e quella dell'umanità.

L'esercito dei 14 bambini. Fuga impossibile di [Laybourne, Emmy]"L'ESERCITO DEI 14 BAMBINI - FUGA IMPOSSIBILE" di Emmy Laybourne
(Newton Compton Editori)

Dopo aver affrontato le terribili minacce di un mondo devastato da tremende catastrofi e intossicato da un gas in grado di ridurre le persone in uno stato bestiale, Dean, Alex e gli altri ragazzi sopravvissuti sono riusciti a mettersi in salvo e a raggiungere il rifugio canadese dove speravano finalmente di trovare un po' di pace. Alcuni di loro sono riusciti a riunirsi alle loro famiglie e tutti stanno facendo piani per il futuro. Ma ora che Niko ha scoperto che Josie è viva, dopo averla creduta morta tanto a lungo, farà di tutto per ritrovarla. Per Josie, però, le cose vanno di male in peggio. Separata dal gruppo, ha rinunciato a ogni speranza di salvezza. Nel frattempo Astrid, spaventata dall'inquietante interesse che il governo dimostra verso la sua gravidanza, si unisce a Dean, Jake e Niko nella disperata missione di ritrovare Josie. Anche a costo di mettere di nuovo a rischio le loro vite.

G-Men di [Kristine Kathryn Rusch]"G-MEN" di Kristine Kathryn Rusch
(Delos Digital)

Racconto lungo (51 pagine) - Febbraio 1964. Due uomini vengono trovati morti in uno squallido vicolo di un quartiere malfamato di New York. Il detective anziano della Squadra Omicidi Seamus O'Reilly si trova improvvisamente nel mezzo di un terribile incubo quando i due cadaveri vengono esaminati e si scopre la loro identità: si tratta nientemeno che di J. Edgar Hoover, il celebre e tirannico direttore dell'FBI, che controlla con potere assoluto da decenni, e del suo braccio destro, Clyde Tolson. O'Reilly deve suo malgrado collaborare con l'agente scelto dell'FBI Frank Bryce, costretto a correre sul luogo del delitto nel cuore della notte per risolvere il secondo assassinio di alto livello nel corso di soli tre mesi. Nel novembre dell'anno precedente infatti un killer sconosciuto ha ucciso il Presidente degli Stati Uniti, John Fitzgerald Kennedy. Detective e agente scelto dell'FBI devono scoprire se è stata qualche misteriosa e oscura organizzazione a compiere i tre assassinii. E devono soprattutto muoversi prontamente e con grande discrezione per evitare che qualcuno degli uomini più potenti, in particolare il Procuratore Generale della Nazione, il fratello del Presidente ucciso, Robert F. Kennedy, o lo stesso Presidente in carica, Lyndon Baines Johnson, commettano qualche imprudenza e rendano pubblici i dossier segreti che Hoover teneva nascosti nelle sue scrivanie. Nel nostro mondo Hoover mantenne con sé i suoi segreti a lungo dopo la sua morte. Nel mondo di Seamus O'Reilly, questi segreti l'hanno portato alla morte. G-Men, un thriller appassionante, ci offre una delle visioni alternative per cui Kristine Kathryn Rusch è giustamente famosa.

La creatura del sogno: La caduta di Traas 2 di [Milena Debenedetti]"LA CREATURA DEL SOGNO" di Milena Debenedetti (Delos Digital)

Romanzo (219 pagine) - Gli Alkasan hanno vinto la guerra e conquistato Traas. Ma l'occupazione non è facile e l'integrazione nell'Impero sembra un obiettivo irraggiungibile. Soprattutto ora che si affaccia sulla scena un nuovo misterioso nemico. Il seguito di "Le trame del sogno", un nuovo appassionante planetary romance dell'autrice Premio Italia Milena Debenedetti

Traas è caduto. La complessa società multispecie e multicasta del pianeta è stata spazzata via dalla violenza dell'invasione degli Alkasan, e ora il comandante dell'esercito vincitore, Gengar Kleinesar, è diventato governatore del pianeta. Ma tanto era stata schiacciante ottenere la vittoria, tanto si rivela difficile conservarla. La rivolta è sotterranea, ostruzionismo, piccoli sabotaggi, piccola guerriglia. Finché non compare sulla scena il misterioso, inafferrabile capo della riscossa di Traas, Ardan. Chi è? Dove si trova? Sembra ovunque e in nessun luogo. Tutti lo conoscono, nessuno lo ha mai visto. E il sospetto è che dietro tutto questo ci sia ancora lei, il suo sogno e la sua maledizione, la sognatrice Galaddan.

Figli del futuro: Fantascienza per ragazzi del nuovo millennio (Future Fiction Vol. 68) di [VV, AA, Liu, Ken, Farris, Clelia, Liu, Cixin, Jia, Xia, Larson, Richard]"FIGLI DEL FUTURO - Fantascienza per ragazzi del nuovo millennio" di AA.VV.
(Future Fiction)

Nel nostro futuro non ci sono omini verdi, né raggi laser o viaggi nel tempo, non ci flotte spaziali o teletrasporti: noi, figli del futuro, ragazze e ragazzi del nuovo millennio viviamo già tra assistenti virtuali, intelligenze artificiali, cambiamenti climatici, Big Data, droni, stampanti 3D, social network e nanotecnologia. Se ignoriamo cosa sia un maniscalco - il gommista moderno - lo cerchiamo online con un motore di ricerca, ma sappiamo che domani le auto si guideranno e ripareranno da sole e che quel lavoro, come molti altri, potrebbe non esistere più. E allora che mestiere faremo noi? E qual è la vita che ci aspetta visto il ritmo dell'accelerazione tecnologica?In questa antologia troverete molte risposte. Undici storie da sette paesi diversi raccontano di giovani promesse del basket futuro, di ragazzi capaci di manipolare i ricordi e ragazze innamorate di bolle di sapone potenziate dalla nanotecnologia, e ancora di bambini in fuga dal cambiamento climatico e di anziani che vedono la loro vita migliorare grazie ai nipoti e agli androidi che si prendono cura di loro.I figli del futuro sono già nati, sono già qui tra voi, ascoltate le nostre storie. Indice: INTRODUZIONE di Francesco Verso; Reticolato di Richard Larson (Canada/Niger); L'estate di Tongtong di Xia Jia (Cina); L'altra mamma di Michalis Manolios (Grecia); Cervello di maiale di Ekaterina Sedia (Russia); La nave verde di Francesco Verso (Italia); Le bolle di Yuanyuan di Liu Cixin (Cina); Mono no aware di Ken Liu (U.S.A.); Il ritorno di Richard Larson (Canada/Niger); Amore che non può parlare di Fan Yilun (Cina); MeccanicaMente di Carme Torras (Spagna); La consistenza delle idee di Clelia Farris (Italia).

Orion: la Fortezza (Urania) di [Resnick, Mike]"ORION: LA FORTEZZA" di Mike Resnick
(Urania Mondadori)

Orion: la Fortezza La Democrazia, in guerra contro la Coalizione Transkei, affida la missione decisiva per vincere il conflitto al colonnello Nathan Pretorius: rapire Michkag, stratega dei Transkei, per sostituirlo con il clone che la Democrazia ha creato. Contro ogni probabilità, Pretorius, insieme al cyborg Felix Ortega, l'esperta di computer Toni Levi, l'ergastolana e contorsionista Sally "Cobra" Kowalski, la sensitiva quasi umana Circe, la creatura senziente Gzychurlyx e Madame Matusalemme (cioè l'armata dei Senza Speranza), deve infiltrarsi nella fortezza su Orion, portare a termine la missione e fuggire. Senza farsi uccidere...

La nube purpurea (Urania) di [Shiel, M.P.]"LA NUBE PURPUREA" di M.P. Shiel
(Urania Mondadori)

La nube purpurea è ampiamente riconosciuto come un capolavoro della fantascienza e una delle migliori last man novel mai scritte. "Urania" ha deciso di riproporlo con una nuova traduzione, più vicina allo stile originario del romanzo. Un vapore mortale spazza il mondo e annienta tutte le creature viventi tranne un unico uomo, Adam Jeffson, che inizia un viaggio epico attraverso un pianeta silenzioso e devastato, come un Robinson Crusoe apocalittico. Nel corso degli anni Adam precipita nella follia, diventando sempre più consapevole che la sua sopravvivenza non è casuale e che il suo destino - e quello della razza umana - fa parte di un piano cosmologico più vasto. The Purple Cloud è stato definito "brillante" da H.G. Wells e "una finzione esemplare" da H.P. Lovecraft.

Visioni di robot (La cultura Vol. 1215) di [Isaac Asimov]"VISIONI DI ROBOT" di Isaac Asimov
(Il Saggiatore)

La Prima legge fondamentale della robotica dice: un robot non può recare danno agli esseri umani. La Seconda: un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, tranne quando tali ordini siano in contrasto con la Prima legge. La Terza: un robot deve salvaguardare la propria esistenza purché ciò non sia in contrasto con la Prima e la Seconda legge. A partire dagli anni quaranta, con questi semplici enunciati, Isaac Asimov cambia radicalmente il modo di scrivere fantascienza: i robot non sono più una minaccia, figli di una tecnologia incontrollata pronti a ribellarsi agli esseri umani, ma strumenti raffinati, progettati per compiti specifici. I suoi robot sono «macchine, non metafore».
Se elencare le Tre leggi è facile, applicarle può generare errori, inganni, situazioni paradossali: robot che mentono a fin di bene o che arrivano a interrogarsi sulla propria natura. Come Andrew, protagonista di «L'uomo bicentenario», in grado di provare qualcosa di simile alle emozioni e desideroso di esplorare i confini che separano la sua esistenza artificiale da quella degli umani. O come le macchine esaminate dalla robopsicologa Susan Calvin, portatrici di errori di programmazione così simili ai nostri difetti e debolezze, impensabili in strumenti teoricamente perfetti.
Le visioni di Asimov travalicano la narrativa di genere per diventare la cronaca affascinante del viaggio dell'uomo verso il futuro, con tutto il suo vissuto di paure, desideri e speranze. Le sue opere interrogano il modo in cui la tecnologia agisce sulle emozioni più profonde dell'umanità. I racconti di Visioni di robot parlano di colonie nello spazio, macchine pensanti e miracoli della scienza, ma soprattutto, oggi più che mai, colpiscono il cuore del lettore con dilemmi universali: quali sono i limiti morali nell'uso delle scoperte scientifiche? In che modo la tecnologia sta spostando i confini stessi dell'umano?

"LA TERZA ELICA" di Dario Morandi
(Le Mezzelane Casa Editrice)

"La terza elica" è un romanzo iniziatico, la storia di un uomo normale, con una vita e un lavoro normali, che a un certo punto si accorge di non essere più legato al bisogno primario del cibo. Inizialmente vive con preoccupazione questa situazione, nel timore di essere affetto da qualche rara malattia. La medicina ufficiale, però, non sembra in grado di fornirgli risposte e così, nel tentativo di capire la sua condizione, entra in contatto con alcuni personaggi, che lo guideranno nel risveglio della sua coscienza facendogli comprendere che gli è stata data una meravigliosa opportunità per scoprire il senso vero della vita e la dimensione dell'inganno e dell'illusione nella quale gran parte dell'umanità sembra essere caduta. Scopre inoltre di non essere l'unico ad aver sviluppato questa singolare prerogativa e di far parte di un gruppo di persone dotate di un DNA "potenziato", composto da tre filamenti anziché due. "La terza elica" è il nome che si sono dati questi "nuovi esseri umani", che si definiscono "Aviatori dello Spirito", iniziatori di una rivoluzione "dolce" che presto o tardi ci costringerà a rivedere le nostre scelte e le nostre responsabilità.

"ATTIS - SOGNI DAL TERZO PIANETA" di Stefano Spataro
(Prospero Editore)

"Mark Svensen è un poliziotto intergalattico. Il suo mestiere consiste nel trasferire i criminali più pericolosi della Terra su due pianeti di un altro sistema planetario, chiamato Attis. Dopo aver lasciato Los Angeles, completamente distrutta da una catastrofe naturale, si trasferisce nella più piccola città di Tudor e prende servizio presso il suo nuovo ufficio. Per risolvere il problema della sovrappopolazione delle carceri statunitensi, ma anche per portare avanti alcuni loschi affari, il governo accelera alcune opere di trasferimento carcerario e Mark ha la "fortuna" di partecipare al processo di terraformazione del terzo pianeta del sistema, Attis-3, considerato fino a quel momento disabitato."

 

 

 

 
 
 

NEW PLANTS FOUND OUT IN 2018....

Post n°1825 pubblicato il 20 Gennaio 2019 da blogtecaolivelli

Fonte

Science & Environment

The secret life of plants: Ten new species found this year

By Helen BriggsBBC News

  • 21 December 2018
  • Media captionThe woman who draws plants

Plant collectors have searched for the hidden wonders

of the plant world for centuries.

Yet plants that are new to science are still being described,

at a rate of about 2,000 a year.

Scientists at the Royal Botanic Gardens, Kew, discovered

and named more than 100 new plants in 2018.

Their list of the top new plants includes carnivorous pitcher

plants, exotic orchids and climbers with untapped

medicinal powers.

Herb found in a waterfall

Prof Aiah Lebbie discovered an unusual plant clinging

to rocks near a water fall in Sierra Leone. He collected

a specimen and sent it to Kew, where it was identified

as a new species. The plant, Lebbiea Grandiflora, has

been named after him.

An aquatic herb found in a waterfallImage copyrightRBG KEWImage captionAn

aquatic herb found in a waterfall in the Sewa River

"It's got unique characteristics, that are unlike any

other plant in that particular family and that straight

away indicated to me that we had come across

something very unique," he told BBC News. "My

name will forever be linked to it."

The plant has been classed as critically endangered.

Found in an area that is under threat from mining

and a hydro-electric project, the scientists believe

it may be extinct within a few years.

ADVERTISEMENT

It is thought that fish feed on the plants, strengthening

the health of the ecosystem.

"Every single species of plant on earth is also important

for our survival," said Prof Lebbie, of the National

Herbarium of Sierra Leone.

"If we say we are not going to be custodians or guardians

of it and allow them to disappear, for me that is something

the world has lost, and as of now we don't even know

the value of it."

Bug-eater from a remote island

There are more than 150 species of pitcher plant in the world.

This new discovery, Nepenthes biak, only grows on the small

island of Biak, off the north coast of Indonesian New Guinea.

Carnivorous pitcher plant from New Guinea

copyrightMARTIN CHEEK, RBG KEWImage caption

Carnivorous pitcher plant from New Guinea

It is threatened by tourism when ships stop at the island.

"It's known that the plant has been hunted to be dug up

from the wild for sale to passing tourists," said Kew botanist,

Dr Martin Cheek. "Unless something is done about protecting

this species it's heading for extinction."

It is our job to protect these plants for future generations

to appreciate, he said. Pitcher plants, known as Nepenthes,

have a number of potential uses in medicine, which have

yet to be fully explored.

They are finding new things in plants all the time, Lara

Jewitt, nurseries manager at Kew, said. "We never know

what we are going to discover within these plants."

Flower that could be a futurecancer medicine

The new plant, named Kindia gangan, is a member of

the coffee family. Kew scientists on a field trip spotted

it growing on sandstone cliffs near the town of Kindia

 in Guinea in West Africa.

A plant related to coffeeImage copyrightMARTIN CHEEKImage caption

A plant related to coffee

Biological extracts suggest the plant may have

medicinal applications, perhaps even anti-cancer

properties.

Orchid on sale after beingsmuggled out of the wild

A spectacular orchid was found being sold off the

back of a barrow in Vientiane, the capital of Laos.

The slipper orchid, Paphiopedilum papilio-laoticus,

is gravely endangered.

Slipper orchid from LaosImage copyrightADUNYADETHLUANGAPHAY

Image captionSlipper orchid from Laos

Yam identified from an old photo

The climbing yam - a food crop in many parts of the

world - was initially seen in a photograph sent to Kew

in 2002. More than a decade later, pressed, dried

specimens in Kew's herbarium were found to be a

match.

The purple-flowered plant, Dioscorea hurteri, is found

in six locations in KwaZulu-Natal in South Africa. It is

classed as vulnerable to extinction.

A climbing yam from South AfricaImage copyrightGARETH CHITTENDONImage

captionA climbing yam from South Africa

Vibrant flowering plant from Vietnam

This brand new species, Oreocharis tribracteata, was

seen on an expedition to northern Vietnam. It was

subsequently grown in the UK.

Bright-orange-flowered plant from VietnamImage copyrightSADIE BARBERImage caption

Bright-orange-flowered plant from Vietnam

Tree from the rainforest

This large tree was seen growing in a rainforest in

Guinea, West Africa. In the spring it has shocking

pink flowers. Talbotiella cheekii was unknown to

science until 2015.

A rainforest tree from GuineaImage copyrightMARTIN CHEEKImage caption

A rainforest tree from Guinea

Wild spice tree

A new tree from the spice familyImage copyrightTHAISVASCONSCELOS3Image caption

A new tree from the spice family

This tree, Pimenta berciliae, is related to the tree that

brings us Allspice, a vital ingredient in food and beauty

products.

Flowering plant from thecloud forest

This plant with pink flowers was found in a

valley in Bolivia.

A flower from the valleys of BoliviaImage copyrightMT MARTINEZImage captionA flower

from the valleys of Bolivia

Tree feared extinct

One tree from Cameroon, Vepris bali, is known to grow

only in a forest reserve in the Bamenda Highlands.

It is thought to be extinct already due to habitat destruction.

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